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VERBALE RIUNIONE DELLE FONDAZIONI D ITALIA RIMINI 13.09.2012 La riunione si apre alle ore 17:30 con l intervento del presidente della Fondazione degli Ingegneri della Provincia di Torino, ing. Vincenzo Corrado, il quale riassume brevemente le precedenti riunioni delle Fondazioni: alla prima riunione di Torino del 2010 è seguita quella di Roma del novembre 2010 e quindi quella in occasione del Congresso di Bari dello scorso anno. Dai precedenti incontri è emersa la presenza di realtà diverse con differenti modalità operative. E inoltre emersa la volontà comune di costituire un coordinamento delle Fondazioni per creare collaborazioni e sinergie. Corrado ricorda la recente indagine svolta a livello nazionale che ha portato al censimento di 17 Fondazioni e 11 Associazioni operanti in attività formative e culturali in stretta collaborazione con gli Ordini degli ingegneri. L'OdG della presente riunione prevede: 1. Costituzione del coordinamento delle Fondazioni 2. Ruolo delle Fondazioni nella formazione permanente obbligatoria 3. Protocollo della formazione a distanza (FaD) Punto 1. Costituzione del coordinamento delle Fondazioni Corrado presenta il Documento di Missione (Allegato 01) evidenziando che l'iniziativa e' appoggiata dal CNI, rappresentato dal consigliere ing. Andrea Gianasso, delegato dello stesso Consiglio. Corrado introduce la proposta di costituire operativamente il Coordinamento delle Fondazioni,

proponendo che esso operi secondo le seguenti linee di attività: - scambio d informazioni e coordinamento delle attività delle singole Fondazioni; - rapporti istituzionali con CNI, Centro Studi, mondo accademico, altri coordinamenti di professionisti; - organizzazione di eventi e attività su scala nazionale. Fondamentale sarà infatti, a fronte dell art. 7 del DPR 137/2012 appena entrato in vigore che introduce la formazione continua permanente, la capacità del Coordinamento di proporre una proposta formativa unitaria al mondo degli ingegneri. La parola passa all'ing. Massimo Rivalta, segretario della Fondazione dell Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino, il quale precisa che il Documento di Missione riunisce le principali tematiche che potrebbero essere affrontate dal Coordinamento delle Fondazioni. Rivalta evidenzia come sia fondamentale porre una base comune di partenza in maniera tale da costituire un'offerta formativa e culturale omogenea rivolta agli iscritti di tutti gli Ordini di Italia, a prescindere dalla capacità economica e dal numero degli iscritti di ciascun Ordine/Fondazione/Associazione. Sottolinea inoltre il particolare momento di transizione e di cambiamento economico e professionale che si sta attraversando in cui importante risulta il procedere operativamente e concretamente verso un unico obiettivo da parte degli Ordini, Fondazioni ed Associazioni di Ingegneri d Italia. Vengono introdotti i punti all OdG e seguono quindi vari interventi e discussioni tra cui quello dell ing. Michelucci (Ass. Congenia Rimini) il quale presenta l Associazione Congenia il cui obiettivo e' offrire corsi istituzionali, anche totalmente finanziati, e iniziative culturali. Altri interventi più focalizzati sul Coordinamento delle Fondazioni vengono proposti: dall ing. Mario Isonardi (Ordine Roma l Ordine di Roma pensa di costituire una propria Fondazione; tra i suoi obiettivi c è anche la FaD per cui Isonardi chiede come

si pone il progetto FaD proposto dal Coordinamento delle Fondazioni e l iniziativa di Zambrano sulla Alta scuola di formazione ovvero quale relazione ci sia tra l'alta scuola di formazione e il Coordinamento delle Fondazioni); dall ing. Paolo Anderlini (Ordine Perugia - pariteticità Fondazioni/Associazioni e corsi istituzionali ex-lege); dall ing. Pozzi (Direttore Fondazione di Milano - ritiene che sia il momento di avanzare delle proposte in modo da non disperdere le forze definendo fin da subito cosa farà il Coordinamento e come opereranno in comune tutte le Fondazioni già esistenti sul territorio nazionale); dall ing. Mozzo (Ordine Genova - la riforma assegna all'ordine l'incarico di occuparsi della formazione continua e chiede perché costituire il Coordinamento delle Fondazioni); dall ing. Imbrogno (Fondazione di Cosenza). Punto 2. Ruolo delle fondazioni nella formazione permanente obbligatoria Al Punto 2 dell OdG la parola passa all'ing. Gianasso che saluta e ringrazia i presenti, rispondendo all'ordine di Roma affermando che la riunione del Coordinamento è autogestita e l'iniziativa della Alta Scuola di Formazione del CNI è indipendente. Gianasso sottolinea inoltre che la riunione in corso è vantaggiosa e favorevole poiché si prevede per il prossimo futuro un mercato dei corsi per la formazione permanente, attività già in atto da parte delle Fondazioni. L'idea sarebbe quella di ottimizzare e coordinare le iniziative delle Fondazioni, lasciando libera l'iniziativa dei singoli Ordini, Fondazioni e Associazioni. Il DPR 137/2012 introduce la formazione continua e quindi è auspicabile che la formazione degli ingegneri sia ancora affidata prevalentemente agli Ordini e/o agli enti ad essi riferentisi.

Segue dibattito sul rapporto tra il Coordinamento delle Fondazioni e l Alta Scuola di Formazione del CNI. Gianasso evidenza che le due realtà potranno lavorare in sinergia solo quando costituite e promuove la realizzazione del Coordinamento delle Fondazioni. Segue un ulteriore dibattito. I principali temi trattati nella discussione riguardano l obiettivo di creare una attività comune riunendo le forze di tutti (ing. Besozzi Ordine di Varese, ing. Menotti - Fondazione Mediterranea, ing. Santi Cascone Fondazione di Catania). Viene sottolineato che la riunione non vuole essere uno strumento per obbligare a costituire le fondazioni, ma vuole porre a disposizione di tutti l operare delle Fondazioni/Associazioni già presenti sul territorio, istituzioni che si pongono come braccio operativo degli Ordini. La Fondazione di Milano condivide pienamente gli obiettivi del Coordinamento proposto da Torino (Pozzi, Direttore Fondazione Milano). Anderlini (Fondazione Perugia) evidenzia che il tentativo da parte di Torino di fare sistema dovrebbe essere sostenuto da tutti per non disperdere le forze e non lasciare in mano ad altre realtà, anche straniere, la formazione particolarmente mirata degli ingegneri. Altri interventi sono quelli dell ing. Santi Cascone (Presidente Fondazione di Catania) il quale sottolinea l'utilità di creare una rete di coordinamento delle Fondazioni e dell ing. Vanella (Ordine Perugia) il quale auspica la realizzazione di un Coordinamento delle Fondazioni. Finito il dibattito la riunione si conclude con l evidenza dei seguenti punti in accordo tra i presenti (vedere Allegato 02 - Presenti alla riunione e presenti all approvazione): 1. Si concorda sulla necessità di proseguire con l iniziativa del Coordinamento delle Fondazioni proposto ed organizzato dalla Fondazione di Torino; 2. Si approva la linea di indirizzo della bozza del Documento di Missione (All. 01); 3. Si approva che la Fondazione di Torino provveda a presentare una bozza di statuto

entro novembre/dicembre 2012 da proporre agli Ordini/Fondazioni/Associazioni interessate. Punto 3. Protocollo della formazione a distanza (FaD) Non viene discusso il punto 3 all OdG per insufficienza di tempo. La riunione si conclude alle ore 19:15.