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Piano di Zona per la Dignità e la Cittadinanza Sociale Distretto Sociale S10 Alto Sele/Tanagro Palomonte, Buccino, Castelnuovo di Conza, Colliano, Laviano, Romagnano al Monte, Ricigliano, San Gregorio Magno, Santomenna, Valva, Comunità Montana Tanagro - Alto e Medio Sele Provincia di Salerno, ASL Salerno COPIA VERBALE DELIBERAZIONE DEL COORDINAMENTO ISTITUZIONALE N. 46 DEL 23.12.2010 OGGETTO: Relazione del Coordinatore; L anno duemiladieci, il giorno ventitre del mese di dicembre, alle ore 10.18 nella sala delle adunanze del Piano di Zona per la Dignità e la Cittadinanza Sociale dell Ambito Territoriale S.10 Alto Sele\Tanagro via A. Massa n.1, a seguito di regolare invito prot. n. 9198 del 21.12.2010, diramato dal Legale Rappresentante del Comune di Palomonte quale Presidente del Coordinamento, si è riunito il Coordinamento Istituzionale in seduta straordinaria urgente di prima convocazione. Presiede l adunanza il Sindaco del Comune di Palomonte dr. Pietro Caporale. In prosieguo di seduta risultano presenti i seguenti Enti: IL COORDINAMENTO ISTITUZIONALE N NOME E COGNOME ENTE P A 1 PIETRO CAPORALE Sindaco Comune di Palomonte X 2 PASQUALE VIA Sindaco Comune di Buccino X 3 Comune Castelnuovo di Conza X 4 Comune di Colliano X 5 GIOVANNI TORSIELLO Vice Sindaco Comune di Laviano X 6 FRANCESCO TOTORIELLO Assessore Comune di Romagnano al X Monte 7 CARMINE MALPEDE Assessore Comune di Ricigliano X 8 ANNA MARIA DE LUCA Assessore Comune di Santomenna X 9 GERARDO MALPEDE Sindaco Comune di San Gregorio X Magno 10 MICHELE CUOZZO Sindaco Comune di Valva X 11 Provincia di Salerno X 12 ASL Salerno X 13 Comunità Montana Zona Tanagro X Alto e Medio Sele 8 5 Assiste alla seduta, in qualità di segretario verbalizzante, Antonio Armando Giglio Responsabile Coordinatore del Piano di Zona. Il Presidente Pietro Caporale Sindaco del Comune capofila constatato che gli intervenuti sono in numero legale DICHIARA Aperta la seduta

2 Il Presidente apre la discussione e passa la parola al Responsabile Coordinatore il quale illustra dettagliatamente la propria relazione che si allega alla presente deliberazione. RELAZIONE SULLO STATO DEI SERVIZI E PROSPETTIVE DI RIDIMENSIONAMENTO DEGLI ASSETTI ORGANIZZATIVI E STRUTTURALI DEL PIANO DI ZONA S10 Alla luce delle indicazioni programmatiche contenute nella recentissima delibera regionale n. 915 del 17/12/2010 ed, in riferimento specifico alla quantificazione e ripartizione del Fondo Sociale Regionale destinate al nostro ambito, disposte con D.D. n. 774 del 21.12.2010, si rappresentano profonde criticità già ampiamente preannunciate nei precedenti incontri. Il taglio delle risorse del FSR, confermato nei citati atti, segna una profonda agonia dei servizi sociali che si realizzano su tutto il territorio regionale, compresa la stessa struttura dei Piani sociali di Zona che, a seguito dell approvazione del I Piano Sociale Regionale sono stati chiamati a gestire l intero apparato dei servizi e delle strutture sociali, così come previsto dalla Legge Regionale n. 11/2007. La delibera n. 915 evidenzia, testualmente: che il FNPS 2009 risulta inferiore del 22,74%, pari a circa 15 mln di euro, rispetto al FNPS 2008, e che il FNPS 2010 si riduce ulteriormente del 26,62%, pari a circa 14 mln di euro, rispetto al FNPS 2009, risultando in una riduzione complessiva nei due anni di circa 44 mln di euro., nel nostro caso, tenendo conto del riparto effettuato dalla Regione, il taglio si attesta ad oltre il 57%, passando da 749.713,00 a 319.177,24. Considerando che l impostazione programmatica del nostro Piano di Zona, per la sua effettiva realizzazione, volendo garantire i livelli minimi di assistenza, richiederebbe un budget almeno corrispondente alla spesa effettuata nell ultimo anno (circa unmilioneduecentomila euro), il che significa necessariamente assumere decisioni drastiche ed effettuare scelte di ridimensionamento sia rispetto all assetto organizzativo e sia rispetto alle strutture e ai servizi che abbiamo assicurato in questi ultimi cinque anni. Prima di procedere, per quanto superfluo, vorrei solamente ricordare a questo Coordinamento Istituzionale che il Piano di Zona S10, pur nella sue ristrette dimensioni, rappresenta un modello di efficienza ed efficacia operativa che ci è stato, ripetutamente, riconosciuto ed attestato da più parti e dalle diverse componenti politiche. Abbiamo istituito il servizio sociale su un territorio completamente impresenziato fino al 2002, garantendo tutti i servizi essenziali previsti dalla legge di riforma 328/2000, dall assistenza domiciliare per anziani e disabili, agli interventi di contrasto alla povertà; abbiamo adeguato le strutture residenziali che erano già presenti e abbiamo promosso la realizzazione di nuove strutture residenziali e semiresidenziali, addirittura sostenendo e accompagnando altre progettazioni, a valere su risorse aggiuntive, promosse dal terzo settore, come nel caso della comunità per l assistenza tutelare per non autosufficienti della Cooperativa Villa Santa Lucia e la casa di accoglienza per il

3 Dopo di Noi promossa da un ATI composta da associazioni e cooperative del territorio; abbiamo garantito l assistenza specialistica agli alunni disabili nelle scuole là dove la stessa istituzione scolastica tagliava gli insegnanti di sostegno per gli alunni disabili; abbiamo promosso su questo territorio la nascita dei nidi in famiglia attraverso i quali si garantirà anche una occupazione per le mamme che non lavorano; in tre anni abbiamo attivato oltre 40 borse lavoro per le persone svantaggiate; ci siamo fatti carico di evitare l ennesimo spreco di risorse chiedendo l affidamento del Poliambulatorio Mobile di telemedicina acquistato con fondi POR 2000/2006, ed attivando insieme all Asl uno screening mammografico che rappresenta tutt ora il fiore all occhiello dei servizi del Piano di Zona, oltre ad essere una esperienza unica nel Mezzogiorno d Italia. Nell indotto del Piano di Zona risultano impegnate annualmente nella gestione di servizi e dei progetti, oltre 10/12 organizzazioni del terzo settore con il personale che in prevalenza è del nostro territorio. Questi sono solo alcuni dei tanti servizi attivati. Tutto questo è vanificato dai tagli al sistema di welfare e da criteri di riparto già messi in discussione e che non possono essere condivisi dal nostro Ambito. Personalmente ritengo che parte delle responsabilità siano nostre, intendendo per nostre sia la componente tecnica che quella politica, in quanto non siamo stati in grado di trasformare l approccio culturale assistenziale in un servizio pubblico essenziale, forse anche perché dal punto di vista amministrativo il Piano di zona è stato sempre visto come un corpo estraneo anche a livello locale. A questo punto, manifestando un profondo senso di frustrazione, dovuto al fatto che i tagli non rappresentano solo numeri, come può essere per gli organi istituzionali, ma per noi che abbiamo la responsabilità ed il contatto diretto con le persone, sono volti, storie professionali ed umane dei tanti che, seppure in maniera precaria, hanno comunque lavorato durante tutti questi anni alla realizzazione delle singole annualità dei piani di zona. A questo punto bisogna procedere ( lo spettacolo deve continuare come si dice in gergo artistico) per cui le linee programmatiche dovranno tener conto delle indicazioni di cui alla delibera n. 45 del 23.12.2010; Naturalmente i forti tagli comportano una ripercussione consistente anche sui servizi essenziali come, in particolare, il servizio sociale professionale ed il segretariato sociale che devono subire una riduzione delle ore sulla base del parametro riferito al rapporto tra numero di assistenti sociali e popolazione ( 1/10000). Analoga riduzione dovrà riguardare tutto il personale impegnato sui diversi servizi essenziali a gestione diretta del Piano di Zona fatta eccezione per il personale impegnato nei progetti/servizi soppressi per il quali si prevede l interruzione del rapporto di collaborazione. Nelle more di perfezionamento della procedura relativa accreditamento dei soggetti terzi per l erogazione del servizio di assistenza domiciliare prorogare il personale OSA per il periodo strettamente necessario.

4 Ciò nonostante la delibazione regionale n. 915 del 17.12.2010 obbliga gli Ambiti territoriali a garantire, nelle more di presentazione dell aggiornamento del Piano di Zona la continuità dei servizi con l annualità precedente pur non contemplando le stesse risorse dell annualità precedente, con una evidente contraddizione; Nell ottica del recupero di risorse si rende necessario istituire la compartecipazione alla spesa anche agli utenti ADI e ADH, secondo il regolamento di accesso ai servizi. Altro argomento importantissimo è la compartecipazione dei comuni che dovrà avvenire improbabilmente nel corso dell anno; Visto il quadro sopra rappresentato e considerando le difficoltà che si incontreranno nella rimodulazione e implementazione dei progetti/servizi, al fine di rivendicare un proprio ruolo in materia di programmazione generale delle risorse per le Politiche Sociali ai diversi livelli, si ritiene opportuno proporre al Coordinamento Istituzionale di incaricare il Sindaco del Comune di Palomonte, capofila di questo Distretto Sociale, di valutare, e se del caso esperire, le azioni eventualmente necessarie per agire avverso la deliberazione di G.R.C n. 915 del 17/12/2010, che suddivide le risorse disponibili di FNPS, ed il successivo D.D. n. 774 del 21.12.2010, di riparto e di assegnazione agli Ambiti sociali territoriali della quota a regia regionale del FNPS prevista dalla stessa deliberazione n. 915/2010. IL COORDINAMENTO ISTITUZIONALE Udito l intervento del Responsabile Coordinatore; Vista la relazione dello stesso Responsabile; A voti favorevoli unanimi espressi nei modi e forme legali; D E L I B E R A Di prendere atto e di approvare la relazione del Responsabile Coordinatore; Di incaricare il Responsabile Coordinatore di porre in essere tutti gli atti necessari e consequenziali.

5 Letto, sottoscritto Il Presidente Dott. Pietro Caporale F.to Pietro Caporale Il Segretario Antonio Armando Giglio F.to Antonio Armando Giglio Pubblicazione all Albo Pretorio del Comune di Palomonte, capofila del Piano di Zona Servizi Sociali e Socio Sanitari Ambito S/10 in data 28.12.2010 N.1821 Il responsabile F.to Vincenzo Garippo Palomonte, li 28.12.2010 Copia conforme all originale, per uso amministrativo e di ufficio. Palomonte li 28.12.2010 Il Responsabile/Coordinatore PdZ S10 Antonio Armando Giglio

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