Oltre il Pil. Valutare il progresso in tempo di crisi Venezia, 2 ottobre 2012 Venezia, 2 ottobre 2012 1
Sommario il progetto la metodologia i risultati Venezia, 2 ottobre 2012 2
IL PIL DA SOLO NON BASTA Perché? NON DICE NULLA DEL BENESSERE E DELLA FELICITÀ DELLA POPOLAZIONE, NÈ DELLA SOSTENIBILITÀ DELLO SVILUPPO SOCIALE E AMBIENTALE LA QUALITÀ DELLA VITA NON è SOLO PIL NECESSITÀ DI INDICATORI ALTERNATIVI CHE MISURINO L EFFETTIVO LIVELLO DI BENESSERE Venezia, 2 ottobre 2012 3
OBIETTIVO Oltre il Pil Revisionare la misurazione tradizionale del benessere individuando nuovi indicatori al fine di fornire un supporto analitico alle scelte strategiche degli attori economici e delle istituzioni per formulare politiche sostenibili in tema sociale, economico, fiscale e ambientale. Venezia, 2 ottobre 2012 4
Siamo sicuri che il PIL non sia sufficiente per misurare il benessere - catturando tutta l informazione utile? Lo sarebbe se PIL ed altri indicatori fossero statisticamente correlati Ma in realtà: IND 1 PIL 5 10 7 13.6 3 5.8 2 4.3 6 11 5 10.5 Il PIL non veicola tutta l informazione! Venezia, 2 ottobre 2012 5
Le fasi del progetto Ricognizione della letteratura disponibile sul tema, nazionale, europea e internazionale Creazione di un dataset di 60 indicatori elementari Classificazione degli indicatori elementari sulla base delle 8 macro-aree individuate dalla Commissione Stiglitz, per ciascuna delle 20 regioni, per 4 anni Analisi di correlazione tra gli indicatori e prime osservazioni Analisi dei metodi di normalizzazione e aggregazione degli indicatori Valutazione e selezione degli indicatori elementari Normalizzazione degli indicatori elementari Aggregazione indicatori elementari in 8 macro indicatori sulla base dei pesi espressi da 1.000 stakeholders virtuali Calcolo delle dimensioni (valore aggregato), dell Indice complessivo e della sua robustezza per le Unità Territoriali considerate, ed analisi della Regione Veneto (posizionamento relativo, ecc.) Venezia, 2 ottobre 2012 6
Sommario il progetto la metodologia i risultati Venezia, 2 ottobre 2012 7
Steps dell analisi SELEZIONE degli indicatori NORMALIZZAZIONE degli indicatori per poterli confrontare ELICITAZIONE delle preferenze di un gruppo di Esperti AGGREGAZIONE degli indicatori mediante un algoritmo opportuno Venezia, 2 ottobre 2012 8
1. SELEZIONE degli indicatori dalla letteratura - possono essere utili brainstorming, Delphi, NGT 8 DOMINI suggeriti dalla Commissione Stiglitz 1 - Benessere materiale Valore aggiunto ai prezzi base per abitante Depositi bancari per famiglia Reddito disponibile procapite Protesti bancari ogni 1.000 abitanti Spesa media mensile delle famiglie per beni non alimentari Spesa media mensile delle famiglie per beni alimentari Incidenza della povertà relativa Venezia, 2 ottobre 2012 9
2 Salute Speranza di vita alla nascita (Maschile) Speranza di vita alla nascita (Femminile) Indice di vecchiaia Tasso mortalità per tumori Persone obese di 18 anni e oltre per regione 3 Istruzione Percentuale di persone con titolo universitario Percentuale di persone con licenza media superiore Istituti per l infanzia ogni 10.000 abitanti Partecipazione all apprendimento permanente Giovani che abbandonano prematuramente gli studi Popolazione con almeno un istruzione secondaria inferiore Venezia, 2 ottobre 2012 10
4 Lavoro e tempo libero Spesa procapite per spettacoli Tasso di occupazione Indice di imprenditorialità Tasso di sport Tasso di lettura Bar e ristoranti ogni 1.000 abitanti 5 Pubblica amministrazione Personale Pubblica amministrazione ogni 1.000 abitanti Spese personale Pubblica amministrazione per abitante Consumi intermedi Pubblica Amministrazione per abitante 6 Relazioni personali e sociali Numero organizzazioni di volontariato ogni 10.000 abitanti Numero donazioni di sangue ogni 1.000 abitanti Cooperative sociali B ogni 100.000 abitanti Percentuale stranieri su residenti Percentuale matrimoni misti Venezia, 2 ottobre 2012 11
7 Ambiente Numero auto euro3 ed euro4 ogni 100 abitanti Tonnellate di CO2 per abitante Incidenza % raccolta differenziata Percentuale popolazione residente servita da impianti di depurazione delle acque reflue Densità di verde urbano 8 Insicurezza fisica ed economica Tasso di mortalità per incidenti stradali Tasso di disoccupazione Tasso di disoccupazione giovanile Tasso di disoccupazione femminile Indice di criminalità minore Indice di criminalità violenta Venezia, 2 ottobre 2012 12
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2. NORMALIZZAZIONE degli indicatori per poter rendere gli indicatori confrontabili tra di loro il valore di ciascun indicatore (espresso originariamente nella propria scala di misura) viene trasformato in una scala comune, ad esempio [0, 1] distinguendo benefici da costi Molti metodi esistono (max/min, standardizzazione, ecc.) ma non sono privi di controindicazioni Si tratta di uno step delicato teoricamente richiederebbe per ciascun indicatore di definire a priori una funzione di valore coinvolgendo allo scopo un panel di esperti Venezia, 2 ottobre 2012 14
Gli indicatori sono normalizzati in modo da ottenere valori nell intervallo 0-1 La procedura di normalizzazione è basata sulla definizione di livelli di performance (benchmarks) tratte da obiettivi di politica internazionale o da best practices Alcuni livelli di performance vengono utilizzati per definire una funzione di normalizzazione in questo caso, lineare a tratti 15 Venezia, 2 ottobre 2012 15
3. ELICITAZIONE delle preferenze Per poter aggregare gli indicatori in un unico indice composito, occorre definire, oltre ad un opportuno algoritmo di aggregazione, anche un insieme di parametri che riflettono la preferenza (per ciascun esperto) di un dominio rispetto ad un altro (e/o di un indicatore elementare rispetto ad un altro In alcuni casi, si tratta di ricavare dei pesi da associare a ciascuna dimensione (od indicatore elementare) Venezia, 2 ottobre 2012 16
Questo passo è necessario, perché se, considerando come esempio due sole dimensioni. Ad esempio: Economica (E) ed Ambientale (A): (E=Buono, A=Buono) è sicuramente preferito a (E=Mediocre, A=Mediocre) Però come si posiziona (E=Buono, A=Mediocre) rispetto a (E=Mediocre, A=Buono)? Dipende da quanto più importante è la Dimensione Economica rispetto a quella Ambientale (anche se le cose non sono così semplici..) e chi (e come) definisce tale importanza relativa? Venezia, 2 ottobre 2012 17
Decisioni di Gruppo Gestione di un problema decisionale comune (in questo caso: preferenze sugli indicatori, ma anche problematiche relative all aggregazione ed alla normalizzazione) Tutti i membri (Esperti/Stakeholders) hanno delle opportunità di influenzare la decisione Tecnicamente si utilizzano tecniche come Brainstorming, Delphi, NGT, ecc. Venezia, 2 ottobre 2012 18
Decisioni di Gruppo K Stakeholders valutano i criteri ed i parametri del problema decisionale STAKEHOLDERSs Supervisore terminal S(1) S(i) S(n) informationi,, I SE I IAf server consenso, consiste, ranking S(1) I SE I IAf Ok? Si S(i) S(n) feed-back: Not Solutioni ranking: Venezia, 2 ottobre 2012 1 S(3) 2 S(1) 3. 19
Preferenza del Gruppo (media) + (indicazione della dispersione) W 2 W 2 Sebastian CONSENSO W 1 DISSENSO W 1 W 3 W 3 (eventuale) modifica delle preferenze Venezia, 2 ottobre 2012 20
4. Aggregazione degli Indicatori Motivazioni ed obiettivo: un indice aggregato per macro-aree sintetizza tutta l informazione relativa a tale macro-area Vantaggi: rende facilmente visibile le performances di tale macroarea e comparabili tra loro le Unità Territoriali; permette un oggettivizzazione dell analisi Svantaggi: ogni sintesi comporta un inevitabile perdita di informazione, ed una significativa dipendenza dalle preferenze adottate (pesi, ecc.) Lo stesso approccio può essere adottato secondo una strategia bottom-up per calcolare un Indice Aggregato complessivo, sintetico di Misura del Benessere Venezia, 2 ottobre 2012 21
La media pesata è l operatore di aggregazione più usato (ed il più semplice) in pratica, si sommano i valori degli indicatori, ciascuno moltiplicato per il peso relativo Ma richiede la compensatività non coerente con l idea di sviluppo sostenibile Un critico impatto ambientale NON può essere compensato da uno sviluppo economico anche se eccellente (scenari equilibrati sono maggiormente sostenibili) Venezia, 2 ottobre 2012 22
I N D I C A T O R I... N O R M A L I Z Z A Z I O N E... PREFERENZE (pesi, funzioni valore, ecc.) ALGORITMO di calcolo Inoltre: analisi di sensitività (robustezza del ranking) Indicatore Composito Venezia, 2 ottobre 2012 23
Item Stato attuale Improvement INDICATORI oggettivi Indicatori di diseguaglianza e soggettivi (di percezione) NORMALIZZAZIONE Max/Min Elicitazione (Stakeholders) PREFERENZE Nel progetto Oltre Il PIL. NO (1000 Stakeholder virtuali - simulati dal PC AGGREGAZIONE ROBUSTEZZA SI (simulazione 1000 Stakeholders) Lineare (media pesata) Lineare + interazioni (compensatività limitata) Sì (a partire dai valori dei parametri caratterizzanti ciascun Stakeholder) Venezia, 2 ottobre 2012 24
Una possibile alternativa alla creazione di un indice composito Dashboard of Sustainability screenshot: A number of indicators in the outer circle are combined to three subthemes; the sub-themes are then condensed to a Policy Performance Index, PPI (Source: WIKIPEDIA) Venezia, 2 ottobre 2012 25
(Scipioni et al., 2009) Venezia, 2 ottobre 2012 26
Commenti ed osservazioni Sintetizzare delle informazioni disponibili, valutazione della robustezza delle diverse Unità Territoriali. Dipendenza da metodo di normalizzazione, metodo di aggregazione (e relativi parametri) IN GENERALE, PER PROBLEMI DI TALE NATURA, ESISTONO COMPLESSITA TECNICHE CHE DEVONO ESSERE AFFRONTATE E RISOLTE CASO PER CASO ALTRO 1) Alternativa alla creazione di Indici compositi: confronto diretto tra Unità Territoriali, e/o costruzione di ranking sulla base della distanza da obiettivi prefissati 2) Utilizzo del sistema per la valutazione di policy, allocazione ottimale di risorse, simulazioni Venezia, 2 ottobre 2012 27
Sommario il progetto la metodologia i risultati Venezia, 2 ottobre 2012 28
Valore aggiunto p.c. (val. norm.ti) Indice di benessere materiale (val. norm.ti) Venezia, 2 ottobre 2012 29
0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 Venezia, 2 ottobre 2012 Indice sintetico per regione. Anno 2010 30
Indice sintetico per regione. Anni 2008-2010 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 Venezia, 2 ottobre 2012 31
Veneto. Dinamica degli Indicatori Tematici. Anni 2006-2010 Venezia, 2 ottobre 2012 32
Veneto. Indicatori Tematici e Indicatori Elementari. Anno 2010 Consumi non alimentari Incidenza povertà relativa Speranza di vita % Persone obese % laureati e diplomati % persone con licenza media inferiore Tasso di sportività Tasso di lettura % matrimoni misti Donazioni sangue % raccolta differenziata % auto ecologiche Disoccupazione giovanile Disoccupazione femminile Venezia, 2 ottobre 2012 33
Indice di Benessere materiale per regione. Anni 2008-2010 0,8 0,6 0,4 0,2 Venezia, 2 ottobre 2012 34
Indice di Insicurezza fisica ed economica per regione. Anni 2008-2010 0,8 0,6 0,4 0,2 Venezia, 2 ottobre 2012 35
Veneto e regione migliore negli indicatori tematici. Anno 2010 93% 83% 45% 86% 93% 76% 69% 84% Venezia, 2 ottobre 2012 36
Il benessere rilevato : ci basta? La qualità della vita, la situazione economica, la condizione socio-culturale, lo stato dell economia e delle infrastrutture, il grado di sicurezza fisica, la sostenibilità ambientale sono tutti assets che fanno di un territorio un luogo attrattivo per la vita delle persone e per la permanenza delle imprese. Sorge spontanea la domanda: quanto e come viene percepito dai cittadini il livello di benessere del proprio territorio? Esiste una differenza tra benessere rilevato e percepito? INDICATORI OGGETTIVI BENESSERE RILEVATO INDICATORI SOGGETTIVI BENESSERE PERCEPITO Venezia, 2 ottobre 2012 37
Benessere rilevato e percepito Come spesso avviene d estate, la temperatura rilevata attraverso gli strumenti di misurazione non sempre corrisponde alla temperatura percepita dalle persone. Abbiamo quindi provato a verificare se il benessere rilevato attraverso gli indicatori statistici trova qualche corrispondenza con il benessere percepito dai cittadini. Venezia, 2 ottobre 2012 38
Benessere rilevato e percepito Diventa quindi importante affiancare ad un analisi più oggettiva ricavata da indicatori misurabili, un analisi di percezione/soddisfazione dei cittadini. Per le 8 aree tematiche sono stati considerati indicatori di percezione soggettivi, che descrivono le opinioni e il livello di soddisfazione dei cittadini relativamente ai problemi del territorio in cui vivono, dei servizi su cui possono contare e sul loro lavoro/condizioni economiche. Quasi tutti gli indicatori soggettivi provengono da indagini campionarie sulle famiglie italiane ( Indagini multiscopo ), condotte periodicamente dall Istat, per rilevare i diversi aspetti della vita quotidiana. Le indagini sono eseguite su un campione di 24 mila famiglie italiane (per un totale di circa 54mila individui) distribuite in circa 850 Comuni italiani di diversa ampiezza demografica. Venezia, 2 ottobre 2012 39
Il benessere percepito in Italia (1) Il benessere rilevato non trova corrispondenza nella percezione della popolazione residente nelle regioni italiane. La mappa disegnata sulla base degli indicatori oggettivi appare sensibilmente diversa rispetto a quella ottenuta sulla base degli indicatori soggettivi. Valori regionali dell'indice sintetico per l'anno 2011 Valori regionali dell'indice sintetico per l'anno 2011 indice 0.0 0.2 0.4 0.6 0.8 1.0 indice 0.0 0.2 0.4 0.6 0.8 1.0 Venezia, 2 ottobre 2012 oggettivo soggettivo 40
Il benessere percepito in Italia (2) Secondo la mappa disegnata sulla base degli indicatori oggettivi il Veneto si collocava in quarta posizione nella graduatoria delle regioni italiane, guidata dal Trentino Alto Adige, Lombardia ed Emilia-Romagna. Secondo la mappa del benessere percepito la situazione si inverte: il Veneto scivola in 12ma posizione, alle spalle di tutte le regioni del Nord e davanti a quasi tutte le regioni del Mezzogiorno. Indice Oggettivo 2011 Indice Soggettivo 2011 1 Trentino Alto Adige 0,71 2 Lombardia 0,70 3 Emilia Romagna 0,68 4 Veneto 0,67 5 Marche 0,64 6 Piemonte 0,63 7 Umbria 0,62 8 Toscana 0,62 9 Friuli Venezia Giulia 0,60 10 Valle d'aosta 0,58 11 Liguria 0,57 12 Lazio 0,57 13 Abruzzo 0,57 14 Sardegna 0,48 15 Molise 0,46 16 Basilicata 0,45 17 Puglia 0,42 18 Calabria 0,41 19 Campania 0,39 20 Sicilia 0,36 1 Valle d'aosta 0,70 2 Trentino Alto Adige 0,70 3 Liguria 0,60 4 Emilia Romagna 0,60 5 Toscana 0,60 6 Marche 0,59 7 Molise 0,58 8 Lombardia 0,58 9 Friuli Venezia Giulia 0,58 10 Piemonte 0,57 11 Calabria 0,54 12 Veneto 0,54 13 Basilicata 0,53 14 Umbria 0,53 15 Abruzzo 0,52 16 Campania 0,49 17 Puglia 0,48 18 Sicilia 0,47 19 Lazio 0,43 20 Sardegna 0,42 Venezia, 2 ottobre 2012 41
Come vivono i cittadini del Veneto? (1) Il livello generale di benessere appare inalterato negli ultimi anni in realtà la crisi ha ridotto il livello di benessere materiale e l insicurezza economica è aumentata. Le altre dimensioni del benessere sembrano ammortizzare gli effetti negativi ma senza crescita economica la situazione è destinata a peggiorare. In un contesto economico come quello attuale, la qualità della vita non può che dipendere dalla capacità dei livelli di governo regionale e locale di gestire in modo efficiente le risorse pubbliche. Venezia, 2 ottobre 2012 42
Come vivono i cittadini del Veneto? (2) La mappa del benessere rilevato colloca il Veneto tra le regioni di testa ma la mappa del benessere percepito mostra insoddisfazione e preoccupazione delle famiglie venete La crisi economica ha fatto aumentare il rischio disoccupazione e povertà e la percezione dei cittadini veneti sta lentamente peggiorando, tra incredulità e pessimismo. Benessere rilevato e percepito : dove bisogna intervenire? Venezia, 2 ottobre 2012 43
Sviluppi futuri Coinvolgimento di stakeholders pubblici e privati focus group esempio di reale di democrazia diretta Indicatori di diseguaglianza Analisi di scenario Analisi a livello provinciale e/o a livello di comuni capoluogo di provincia o significativamente importanti. Venezia, 2 ottobre 2012 44
Grazie per l attenzione! www.oltreilpil.it info@oltreilpil.it Venezia, 2 ottobre 2012 45