Lo sport e il diabete mellito tipo 1 Valeria Grancini



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Transcript:

Lo sport e il diabete mellito tipo 1 Valeria Grancini U.O. Endocrinologia e Malattie del Metabolismo Fondazione IRCCS Ca Granda - Ospedale Maggiore Policlinico, Milano

il diabete mellito tipo 1 è una malattia autoimmune che comporta la distruzione delle cellule beta del pancreas assenza di insulina Iperglicemia +/- chetoacidosi

la terapia nel DM1 INSULINA Terapia multiniettiva - Analoghi rapidi - Analoghi long-acting Terapia con microinfusore (CSII)

ma perché fare sport? nel diabete mellito tipo 1 lo sport non è un mezzo per migliorare il compenso glicemico i benefici dell attività fisica nel diabete mellito tipo 1 sono gli stessi che nella popolazione generale

the challenge is to develop strategies that allow individuals with type 1 diabetes to participate in activities that are consistent with their lifestyle and culture in a safe and enjoyable manner «la sfida è quella di sviluppare strategie che permettano agli individui con diabete di tipo 1 di partecipare ad attività che siano coerenti con il loro stile di vita e cultura in un modo sicuro e divertente» linee guida American Diabetes Association (ADA) in collaborazione con l American College of Sport Medicine (ACSM)

quali sono le difficoltà? mancanza di tempo stanchezza ambiente poco favorevole paura dell ipoglicemia

quale attività fisica? attività fisica aerobica: attività che comporta movimenti ripetuti e continui degli stessi grandi gruppi muscolari per un periodo di tempo prolungato (almeno 10 min) a una moderata intensità. la produzione di ATP avviene in presenza di ossigeno. attività fisica anaerobica: attività molto intensa (> 85% della capacità) e di breve durata. La produzione di ATP avviene rapidamente e in assenza di ossigeno. intensità VO2max Ritmo cardiaco massimale (HRmax) molto leggera < 20 < 35 leggera 20-39 35-54 moderata 40-59 55-69 sostenuta 60-84 70-89 molto sostenuta > 84 > 90 massimale 100 100 HRmax = 220 - età

attività fisica aerobica Consumo di energia nel muscolo può aumentare fino a 20 volte Da dove deriva la «benzina»? Consumo glicogeno muscolare (5-10 minuti) Prelievo glucosio e acida grassi non esterificati (NEFA) circolanti nel sangue Rilascio di glucosio dal fegato e NEFA dal tessuto adiposo insulina glucagone catecolamine (A, NA) ormone della crescita (GH) e cortisolo I livelli di glicemia nel sangue rimangono stabili

attività fisica anaerobica ruolo di insulina e glucagone insignificante adrenalina e noradrenalina rilascio di glucosio dal fegato (> anche di 5-10 volte) iperglicemia insulina ripristino normoglicemia

cosa cambia nel DM tipo 1? - deficit di insulina: eccesso di ormoni controinsulari durante l attività fisica > iperglicemia e acidosi - eccesso di insulina (esogena): soppressione della secrezione degli ormoni controinsulari > ipoglicemia risposta all esercizio cambiamenti nell uptake di glucosio iniziale variazione di glicemia nel sangue durante l esercizio aerobico no diabete diabete tipo 1 risposta insulinica risposta del glucagone risposta delle catecolamine produzione epatica di glucosio o risultato euglicemia ipoglicemia risposta all esercizio cambiamenti nell uptake di glucosio risposta delle catecolamine risposta insulinica (durante l esercizio) risposta glucagone (durante l es.) produzione epatica di glucosio risposta insulinica (post esercizio) durante l esercizio anaerobico no diabete diabete tipo 1 o risultato euglicemia iperglicemia

Attività consigliate sport intensità durata nuoto, marcia, ginnastica, podismo, ciclismo, sci di fondo, canoa, danza 50-80 % VO2 max; la FC da raggiungere può essere calcolata con la formula [(FC max - FC basale) x 50-80%] + FC basale 30-60 min, escluso riscaldamento e defaticamento frequenza almeno 3-4 volte alla settimana

Attività sconsigliate retinopatia diabetica: NO attività che aumentino la pressione sistolica, manovre di Valsalva, attività energiche, possibilità di traumi, sollecitazioni anomale: combattimento, sollevamento pesi, mountain bike neuropatia periferica: NO attività che possano provocare traumi agli arti inferiori: step, jogging, camminata prolungata instabilità glicemica: NO attività dove un ipoglicemia potrebbe mettere a repentaglio la sicurezza propria e altrui: immersioni, vela in solitario evitare inoltre gli sport anaerobici puri

prima di iniziare valutazione medica: ricerca complicanze micro e macrovascolari del diabete test da sforzo se: età > 35 anni età > 25 anni e DM1 diagnosticato più di 15 anni fa presenza di ulteriori fattori di rischio per malattie cardiache presenza di complicanze microvascolari presenza di vasculopatia periferica presenza di neuropatia autonomica fundus oculi ricerca segni di neuropatia periferica e autonomica

come prepararsi? fase di warm up : 5-10 minuti di attività fisica aerobica (es:camminata, cyclette) a bassa intensità fase di stretching: tutti i gruppi muscolari, con particolare attenzione a quelli utilizzati nell attività fisica principale sessione di attività fisica fase di cool down : 5-10 minuti di attività fisica aerobica a bassa intensità per riportare la frequenza cardiaca ai livelli pre-esercizio

1 step: mettiamoci al sicuro

Il controllo della glicemia prima dell esercizio glicemia > 250 mg/dl e + CK evitare l attività fisica Glicemia > 300 mg/dl e - CK massima cautela nell intraprendere l attività fisica Glicemia 100-180 mg/dl stato ottimale per intraprendere l attività fisica (massima performance) glicemia <100 mg/dl ingerire extra-carb prima dell attività fisica

prevenire l ipoglicemia episodi ipogliemici possono insorgere: durante l attività fisica al termine dell attività fisica molte ore dopo l attività fisica

Timing: quando fare attività fisica? almeno 2 ore dopo l iniezione di insulina rapida almeno 6-8 ore dopo l iniezione di insulina long-acting

La dieta associare una dieta normocalorica, con calorie derivanti per il 55-60% dai CHO, 10-15% dalle proteine e 25-30% dai grassi, ricca di fibre e che offra una adeguata integrazione idrico-salina eventuale extra dose di cho semplici da assumere prima dell attività fisica in base alla glicemia di partenza tenere sempre a portata di mano integrazione a base di cho semplici durante l attività fisica

l insulina eventuale riduzione della dose di insulina rapida precedente l attività fisica (20-50%) eventuale riduzione della dose di insulina rapida seguente l attività fisica (20-50%) eventuale riduzione della dose di insulina long-acting (20-50%) persone in CSII: eventuale riduzione dose dei boli ai pasti precedenti e seguenti l attività fisica; eventuale riduzione erogazione insulinica basale ( 20-50%; possibilità di impostazione di un profilo specifico per l attività fisica)

Il controllo della glicemia controllare la glicemia prima di iniziare eseguire controlli glicemici ripetuti durante l attività controllare la glicemia al termine dell attività

quali accorgimenti? utilizzo di solette in gel o aria (minimizzare i traumi) calzini in cotone o poliestere (prevenire vesciche e mantenere ambiente asciutto) calzature adatte utile un cardiofrequenzimetro esame del piede: ricerca vesciche e ferite (prima e dopo l AF)

quali accorgimenti? utile un braccialetto identificativo fare esercizio con un partner informare gli allenatori e i compagni di allenamento e insegnare loro a riconoscere e trattare l ipoglicemia non bere alcolici subito dopo gli esercizi mantenere un adeguata idratazione

un altro piccolo stratagemma: attività mista (esercizio di resistenza + esercizio aerobico) o brevi sprint intercalati nell attività aerobica rischio di ipoglicemie durante e dopo l attività fisica

esempi illustri Kris Freeman Mark Lowe Chris Dudley Jay Robert Leeuwenburg Fabio Calabria Cathy Freeman

un ultima considerazione

grazie!