Osservatorio sindacale sulle situazioni di crisi nel settore Metalmeccanico

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Osservatorio sindacale sulle 28 situazioni di crisi nel settore Metalmeccanico luglio 2010 OCCUPAZIONE FEBBRE SEMPRE ALTA 84.825 LAVORATORI SOSPESI, + 64% LA CIGS OCCORRE SOSTENERE L INDUSTRIA E L OCCUPAZIONE 28 Rapporto semestrale sul settore metalmeccanico della Lombardia I dati del 1 semestre 2010 Presentiamo il Rapporto semestrale dell Osservatorio regionale della crisi e occupazione, con rilevazione a fine giugno 2010, con l analisi dei dati e le valutazioni della Fim-Cisl sull'andamento dell'industria metalmeccanica. Nel settore si continua a registrare una situazione molto preoccupante di fermo produttivo, di utilizzo diffuso della Cassa Integrazione e di accentuazione del rischio occupazione per migliaia di lavoratori. L'Osservatorio è promosso dalla Fim-Cisl della Lombardia, e rileva sistematicamente la situazione nelle 5.700 aziende industriali della regione, che occupano circa 550.000 lavoratori. L universo industriale oggetto di analisi si sta ampliando (+ 1.000 unità con un numero di lavoratori sospesi pari a 5.000 nell'ultimo periodo) per effetto della nuova normativa sulla Cigs in deroga cui stanno facendo ricorso diverse realtà di piccole dimensioni. I dati generali delle situazioni di crisi nel settore metalmeccanico Nel periodo sono state interessate dalle crisi 3.514 aziende (contro le 3.954 del semestre precedente), con 113.058 addetti (147.729 precedenti), con un totale di 84.825 lavoratori direttamente colpiti dalla crisi (108.537 i precedenti). La leggera flessione semestrale del dato totale, è costituita da un lato dal calo degli interventi congiunturali (la Cigo ordinaria registra -40%), e dall altro da una preoccupante crescita delle sospensioni strutturali (la Cigs sale a + 64% e le mobilità a +13%: in sei mesi sono ben 1.424 le aziende che utilizzano la Cigs, per 27.839 lavoratori, mentre sono 213 le aziende che hanno proceduto ai licenziamenti per 4.869 persone. La Crisi continua a coinvolgere tutte le dimensioni di impresa e i diversi settori merceologici, Si accompagna all allarmante incremento della Cassa integrazione straordinaria (in sei mesi +64% di aziende e +64% di lavoratori sospesi, che per il 26% riguarda Cig in deroga, introdotta cioè in via eccezionale per lavoratori normalmente privi di copertura degli ammortizzatori. Crescono in modo preoccupante i licenziamenti (+32% di aziende che ricorrono ai licenziamenti, con +13% di lavoratori licenziati), con evidente de-responsabilizzazione degli imprenditori rispetto all impatto sociale, cui fa da contraltare finalmente l affermarsi dei Contratti di solidarietà (47 aziende per ben 4.859 lavoratori), segno di una nuova attenzione di parte del mondo imprenditoriale I Dati sulle situazioni di crisi Dati 1 gennaio - 30 giugno 2010 Numero aziende Numero Lavoratori coinvolti Cassa Integrazione ordinaria 2.004 55% 52.117 61% Cassa Integrazione straordinaria 1.424 39% 27.839 33% di cui Contratti di solidarietà 47 3% 4.859 17% di cui Cassa in Deroga 1.083 76% 7.242 26% Mobilità 213 6% 4.869 6% Totale aziende in crisi 3.514 84.825 Tot Sospesi Addetti totali 113.058 I dati a cura dell Osservatorio regionale Fim-Cisl 1

I dati del semestre e i dati annui CIGO - Cassa Integrazione Ordinaria, dopo il fortissimo aumento registrato a fine 2008, si attenua il ricorso alla Cigo: 84.825 lavoratori nel 1 semestre 2010 contro i 108.537 del 2 semestre del 2009: -40% i lavoratori colpiti in sei mesi, - 13% in un anno. Sono 2.004 le aziende che ricorrono alla Cigo (contro le 3.016 del periodo precedente), mentre il numero dei lavoratori in Cigo risulta di 52.117 contro i 87.269 precedenti (con un decremento di 35.152 unità nei sei mesi). Ma il dato indicativo della Cigo potrà essere verificato a fine anno, posto che nel 2009 sul 2008 il ricorso alla Cigo si è attestato a + 330%, un dato straordinario e molto più accentuato delle rilevazioni degli ultimi anni, che presumibilmente è destinato a diminuire. Sono infatti 204.129 i lavoratori colpiti dalla Cigo nel 2009 contro i 47.498 nel 2008, e 6.886 del 2007. CIGS - Cassa Integrazione straordinaria, si conferma elevata per tutto il 2009, e balza in avanti nel 1 semestre 2010. Il dato del 1 semestre 2010 mostra un + 64% rispetto al 2009, dopo un +335% rispetto al 2008, e indica quindi l aggravamento delle crisi strutturali. Interessati alla Cigs in sei mesi sono 27.839 lavoratori, che si aggiungono ai 16.966 del semestre precedente. I lavoratori collocati in Cigs sono stati infatti 33.831 nel 2009, contro i 7.786 del 2008 e i 6.044 del 2007. Sono 1.424 le aziende interessate alla Cigs (contro le 868 del periodo precedente), e di queste ben il 76% fanno ricorso alla Cigs in deroga CIGS DEROGA Sono 1.083 (contro le 722 precedenti) le aziende che fanno ricorso alla Cigs in deroga, il 76% del totale di quelle che ricorrono alla Cigs, per un numero di lavoratori interessati pari a 7.242 (il 26% delle sospensioni in Cigs) contro i 4.397 del semestre precedente. CONTRATTI DI SOLIDARIETA Si afferma lo strumento di tutela occupazionale. Sono 47 (contro le 10 precedenti) le aziende dove è stato concordato un contratto di solidarietà, il 3% del totale di quelle che ricorrono alla Cigs, per un numero di lavoratori interessati pari a 4.859 (il 17% delle sospensioni in Cigs) contro i 731 del semestre precedente. E un dato molto importante che segna una nuova attenzione ai problemi dell impatto sociale delle crisi, e può costituire una risposta adeguata all emergenza occupazione. MOBILITA Cresce e rimane elevato il ricorso alla Mobilità Nel 1 semestre 2010 la mobilità interessa un elevato numero di lavoratori, con + 13% nel semestre, che si aggiunge al +56% del dato annuo del 2009 rispetto al 2008 Sono 4.869 i lavoratori licenziati nel semestre, che si aggiungono ai 4.302 del semestre precedente. Sono 8.566 i lavoratori licenziati nel corso di tutto l anno 2009, 5.516 i lavoratori interessati nel 2008, mentre sono stati 4.574 del 2007. DIMENSIONE - Si dimezza la dimensione media delle imprese coinvolte da processi di crisi, che passa dagli 82 addetti per azienda precedenti a 32 del periodo considerato (la dimensione media era 90 addetti per impresa coinvolta da crisi nel 2003, 85 nel 2006, 97 nel 2007, 83 nel 2008), a conferma del drastico e costante coinvolgimento delle piccole aziende nei processi di crisi, e come dimostrato dall ampio utilizzo degli ammortizzatori sociali in deroga I dati a cura dell Osservatorio regionale Fim-Cisl 2

I dati a cura dell Osservatorio regionale Fim-Cisl 3

La situazione nell industria e la valutazione della Fim-Cisl I dati della crisi dell occupazione si presentano in modo assolutamente drammatico, con accentuazioni e persistenze rispetto al secondo semestre 2008, ed in particolare da quando si sono manifestati gli effetti indotti dalla crisi finanziaria d oltre oceano, che stanno ormai aggredendo l economia reale e l apparato produttivo. I segnali di miglioramento degli indicatori finanziari non devono trarre in inganno e indurre ad allentare l attenzione sui problemi dell industria manifatturiera e del settore metalmeccanico. Le dinamiche dell economia reale rispetto a quella finanziaria vanno tenute distinte e vanno affrontati in modo consapevole i nodi della debolezza industriale, senza attendere improbabili riflessi di naturale miglioramento dall andamento di alcuni indicatori economici. Il dato più rilevante del semestre è sicuramente rappresentato dal balzo della Cassa integrazione straordinaria e della Mobilità, un segnale che si temeva, quale sviluppo dell allarmante progressione della Cassa integrazione ordinaria dei due anni precedenti I DATI SONO UN SEGNALE ALLARMANTE DELLA DIFFICOLTA DELL INDUSTRIA, E UN MONITO SULL EMERGENZA OCCUPAZIONALE CHE INVESTE IL NOSTRO COMPARTO. LA CASSA INTEGRAZIONE ORDINARIA HA TRASCINATO CON SE IL RICORSO ALLA CIGS E ALLA MOBILITA, E INSIEME L ESPULSIONE DAL PROCESSO PRODUTTIVO DI MIGLIAIA DI LAVORATORI, CON IL COINVOLGIMENTO NELLE CRISI STRUTTURALI DI IMPORTANTI AZIENDE E SETTORI. L impegno della Fim e della Cisl hanno portato mesi scorsi ad una serie di provvedimenti legislativi e di accordi con le istituzioni che sono assai importanti: l utilizzo della Cassa Integrazione in Deroga, che però deve essere finanziata anche per il 2011. l estensione della protezione a migliaia di lavoratori delle piccole imprese e ai lavoratori con contratti atipici l ampliamento delle possibilità di utilizzo della Cigs e della Cigo l ulteriore copertura offerta dai CONTRATTI DI SOLIDARIETÀ, che vengono integrati all 80%, e l allargamento del loro utilizzo OCCORRE GENERALIZZARE GLI STRUMENTI DI SOLIDARIETA PER FRONTEGGIARE LA CRISI, CHE DEBBONO COSTITUIRE LA VIA PRIVILEGIATA E ALTERNATIVA AI LICENZIAMENTI. MA OCCORRE ANCHE UN RINNOVATO IMPEGNO PER DELINEARE POLITICHE INDUSTRIALI E SETTORIALI DI SOSTEGNO, CON UN RUOLO NUOVO E PIU INCISIVO DELLE ISTITUZIONI LOCALI E NAZIONALI Occorre, pure, che il sistema industriale reagisca con determinazione, individuando precise strategie di sviluppo di lungo periodo, le sole che possono consentire al nostro sistema di fronteggiare le difficoltà e di uscirne in condizioni adeguate. Il rallentamento/congelamento dei programmi di investimento è conseguenza anche delle politiche restrittive di accesso al credito praticate dal sistema bancario, che ancora non mostra un adeguamento alle nuove esigenze. Occorre difendere e rilanciare il sistema industriale, con politiche adeguate a tutto campo: 1. Vanno attuate politiche pubbliche di sostegno agli investimenti e all accesso al credito, condizionate da programmi di consolidamento industriale e piani sociali per l occupazione da parte delle imprese 2. Va tutelata e sostenuta l occupazione che costituisce insieme patrimonio professionale e di conoscenza per le aziende e preziosa ricchezza per il nostro territorio con: a. l adozione generalizzata dei contratti di solidarietà alternativi ai licenziamenti b. l attuazione delle politiche attive del lavoro e della riqualificazione 3. Occorre quindi attivare le energie e le competenze dei sistemi locali (istituzioni, sistema formativo, imprese, sindacati), per l analisi dei punti di criticità e l individuazione di obiettivi e progetti di rafforzamento dei fattori di competitività, con la pianificazione dello sviluppo del territorio Per queste ragioni la Cisl e la Fim insistono nei confronti del Governo e delle Istituzioni locali affinchè sia incoraggiata la partecipazione dei lavoratori e il confronto tra le parti sociali sulle prospettive del nostro sistema sociale e produttivo, che rappresentano un passaggio ineludibile di coesione sociale e una opportunità fondamentale per il nostro sistema industriale. I dati a cura dell Osservatorio regionale Fim-Cisl 4

L indice della crisi : la dinamica delle situazioni di crisi nel periodo 1997-2009 L indice della crisi, l indicatore composto che la Fim-Cisl misura ormai da oltre un decennio, con base nel 1997=100, si colloca oggi al valore drammatico di 1086. L andamento delle specifiche situazioni di crisi nel corso degli ultimi anni sta ad indicare il rimbalzo e l elevato livello degli interventi di sospensione a carattere strutturale (Cigs e Mobilità), che sono aggravati nell ultimo periodo dalla dinamica in impennata e diffusa degli interventi congiunturali (Cassa integrazione ordinaria). Periodo Aziende Addetti Lavoratori coinvolti Indice crisi base 1997=100 Lavoratori in Cigo Lavoratori in Cigs Lavoratori in mobilità 1 semestre 2010 3.514 113.058 84.825 1086 52.117 27.839 4.869 2 semestre 2009 3.954 147.729 108.537 1389 87.269 16.966 4.302 1 semestre 2009 4.412 174.605 137.989 1766 116.860 16.865 4.264 2 semestre 2008 971 80.082 49.033 628 42.490 3.801 2.742 1 semestre 2008 327 28.259 11.767 151 5.008 3.985 2.774 2 semestre 2007 235 22.730 8.863 113 4.044 2.697 1.922 1 semestre 2007 266 20.950 8.841 113 2.842 3.347 2.652 2 semestre 2006 278 30.660 9.619 123 3.864 2.716 3.039 1 semestre 2006 452 38.440 14.227 182 7.011 4.432 2.784 2 semestre 2005 522 42.673 15.557 199 9.075 2.807 3.675 1 semestre 2005 672 54.953 21.917 281 13.304 3.388 5.225 2 semestre 2004 663 57.440 21.301 273 12.308 2.264 6.729 1 semestre 2004 589 44.596 17.338 222 11.161 2.122 4.055 2 semestre 2003 493 42.879 19.377 248 12.699 3.174 3.504 1 semestre 2003 443 39.978 16.657 213 10.093 2.691 3.873 2 semestre 2002 447 48.387 19.048 244 12.955 3.541 2.552 1 semestre 2002 349 42.734 14.392 184 8.722 2.662 3.008 I dati a cura dell Osservatorio regionale Fim-Cisl 5

I territori e le provincie della Lombardia I territori maggiormente coinvolti sono quelli di Milano (19% delle sospensioni totali), Bergamo (18% degli interventi), Brescia (15%), Brianza (12%), seguiti da Lecco e Varese. Queste aree vedono la presenza di insediamenti industriali importanti, sia nei comparti tradizionali che in quelli innovativi del settore metalmeccanico, con una presenza cospicua sia di grandi imprese di livello nazionale e internazionale. La realtà delle imprese di medie-piccole dimensioni, storicamente radicate sul territorio, vede un coinvolgimento significativo nei territori di Milano, Varese e Lecco, che mostrano le difficoltà di un elevato numero di tali realtà. La crisi nei territori della Lombardia Dati 1 semestre 2010 Territorio Aziende Dipendenti Crisi Totale Lavorat Distribuzione % Crisi Bergamo 583 18.470 15.059 17,75% Brescia 510 15.060 12.332 14,54% Brianza 456 14.069 9.771 11,52% Como 141 4.673 3.831 4,52% Cremona 94 1.556 1.407 1,66% Lecco 237 8.621 7.280 8,58% Legnano 67 5.012 2.616 3,08% Lodi 68 2.191 1.885 2,22% Mantova 79 4.831 3.906 4,60% Milano 787 23.297 15.747 18,56% Pavia 155 3.395 3.040 3,58% Sondrio 39 1.350 557 0,66% Valcamonica 113 2.262 2.170 2,56% Varese 185 8.271 5.224 6,16% Totale complessivo 3.514 113.058 84.825 100,00% I dati a cura dell Osservatorio regionale Fim-Cisl 6

I dati a cura dell Osservatorio regionale Fim-Cisl 7

Tipologia dei provvedimenti di sospensione per territorio I dati mostrano la preponderanza dell intervento di Cassa Integrazione Ordinaria nei diversi territori, ma crescono in modo preoccupante gli interventi di Cassa Integrazione straordinaria e Mobilità (ben oltre quella che definiamo la crisi di fondo, che caratterizza la ristrutturazione costante del settore), che persistono in particolare in aree fortemente industrializzate quale quelle di Bergamo, Milano, Brianza, Brescia. Da segnalare la relativa rilevanza dei Contratti di solidarietà che finalmente vengono utilizzati per fronteggiare la crisi occupazionale, e che vedono interessati i territori di Brescia, Bergamo, Como, Lecco, Legnano, Milano, Valcamonica e Varese. Dati 1 semestre 2010 Cigo Lavorat Cigs Lavorat di cui Cds Lavorat di cui Cigs Deroga Mobilità Lavorat Territorio Aziende Dipendenti Bergamo 583 18.470 10235 3948 355 1134 876 Brescia 510 15.060 5542 6634 3479 1872 156 Brianza 456 14.069 5560 3797 1579 414 Como 141 4.673 2562 1178 108 281 91 Cremona 94 1.556 728 676 416 3 Lecco 237 8.621 5311 1762 315 158 207 Legnano 67 5.012 982 854 20 388 780 Lodi 68 2.191 1176 557 160 152 Mantova 79 4.831 3476 416 14 Milano 787 23.297 10755 3561 291 523 1431 Pavia 155 3.395 1505 1347 170 188 Sondrio 39 1.350 395 152 152 10 Valcamonica 113 2.262 717 1453 281 379 0 Varese 185 8.271 3173 1504 10 30 547 Totale complessivo 3.514 113.058 52.117 27.839 4859 7242 4869 I dati a cura dell Osservatorio regionale Fim-Cisl 8

I dati a cura dell Osservatorio regionale Fim-Cisl 9

Le classi di dipendenti I processi di crisi in atto nelle diverse classi di dipendenti L analisi della situazione della crisi per classi di dipendenti mostra come il numero dei lavoratori colpiti sia molto elevato proporzionalmente nelle aziende medio piccole al di sotto dei 100 dipendenti (il 56% dei lavoratori sospesi con il peso occupazionale del 50%, mentre nelle aziende medio grandi si registra il 44% dei lavoratori colpiti dalla crisi contro il 50% di peso occupazionale. Non va sottovalutato questo dato della distribuzione della crisi che nelle diverse classi risulta incidente in modo rilevante e coinvolge moltissime piccole aziende (ben 3.074 realtà, il 94% del totale delle unità locali coinvolte), che vede pesare in modo rilevante sia la Cigo (58%), sia la Cigs (54%), sia la mobilità (56%). La Cassa in deroga risulta concentrata soprattutto nelle realtà fino a 16 dipendenti (per il 68%, 4.916 i lavoratori interessati in queste realtà, su un totale di 7.242 lavoratori sospesi con la Cigs in deroga), come era peraltro prevedibile, data la preesistente scopertura di queste aziende rispetto agli interventi degli ammortizzatori sociali. Dati 1 semestre 2010 CLASS DIP Distribuzione % Aziende Dipendenti Crisi Tot Lavorat Crisi 0-16 2203 15.550 14117 17% 16-50 871 24.480 20867 25% 51-100 221 15.982 12611 15% 101-250 165 25.043 18658 22% 251-500 36 12.438 7519 9% +500 18 19.565 11053 13% Totale Risultato 3514 113.058 84825 100% Sesto San Giovanni, 20 luglio 2010 Fim-Cisl Lombardia Viale F. Testi 42, Sesto S. Giovanni - Tel 02 24426 240 Fax 02 24426 295 Mail Fim.Lombardia@cisl.it - www.fim.lombardia.cisl.it I dati a cura dell Osservatorio regionale Fim-Cisl 10