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NOTA STAMPA 26.2.2009 LE ORDINANZE DEI SINDACI SULLA SICUREZZA URBANA: I PRIMI DATI DELLA RICERCA ANCI E CITTALIA L ANCI e la Fondazione Cittalia hanno avviato una ricerca sul tema dell insicurezza urbana a partire dall analisi delle ordinanze dei Sindaci. La ricerca sarà completata nel mese di marzo. Si presentano qui di seguito alcune anticipazioni sui dati emersi della raccolta delle ordinanze. Come è noto, la legge 125 del 24 luglio 2008 e il successivo decreto Maroni del 5 agosto hanno ampliato i poteri di ordinanza dei Sindaci sulla sicurezza urbana. Interpellando i Comuni, ANCI e Cittalia hanno raccolto e analizzato oltre 600 ordinanze emesse a seguito della legge, dando avvio ad una Banca Dati nazionale. E stato inoltre distribuito ai Sindaci un sintetico questionario sulle strategie di intervento che ritengono prioritarie per promuovere la sicurezza locale. Qui di seguito i primi risultati. Sono 318 i Sindaci che hanno firmato le nuove ordinanze sulla sicurezza urbana Sono state raccolte oltre 600 ordinanze sul tema. Di queste, ne sono state selezionate, in quanto rispondenti ai requisiti, 508 firmate da 318 Sindaci. Sono soprattutto i sindaci dei comuni medi ad aver assunto provvedimenti sul tema della sicurezza urbana: il 24% delle ordinanze è stato emanato in comuni con popolazione compresa tra 5.000 e 15.000 abitanti, il 27% tra 15mila e 50mila e 11% tra 50mila e 100mila. I comuni di grandi dimensioni, quelli con oltre 250 mila abitanti hanno emesso l 11% del totale delle ordinanze presenti nella banca dati. 1

Fig. 1 - I comuni che hanno emesso ordinanze per numero di abitanti oltre 250.000 11% fino a 5.000 15% 100.001-250.000 12% 50.001-100.000 11% 5.001-15.000 24% 15.001-50.000 27% Tuttavia, se si considera che in Italia oltre il 90% dei comuni è di medie-piccole dimensioni (fino a 15mila abitanti), emerge un quadro piuttosto differente. Infatti, dei 12 comuni con popolazione superiore ai 250mila abitanti, ben 9 hanno emesso un ordinanza, pari quindi al 75% del totale. Analogamente i comuni con popolazione tra 100mila e 250mila, in cui sono stati il 77% dei Sindaci ad emanare un provvedimento. Al contrario sono solo il 5,7% dei comuni con popolazione tra 5mila e 15mila abitanti e l 1% dei piccoli comuni ad aver assunto provvedimenti in materia di sicurezza urbana. Tab. 1 La ripartizione dei comuni per fasce demografiche Popolazione # comuni che hanno emesso almeno un'ordinanza totale comuni fino a 5.000 59 5.739 1,0% 5.001-10.000 95 1.660 5,7% 10.001-50.000 97 557 17,4% 50.001-100.000 34 101 33,7% 100.001-250.000 24 31 77,4% oltre 250.000 9 12 75,0% totale 318 8.100 3,9% % 2

Il 66% delle ordinanze è stato emesso dai Comuni del Nord. La Lombardia è la Regione con il maggior numero di ordinanze Il 66,4% delle ordinanze è stata emesso da Sindaci di Comuni del Nord Ovest e del Nord Est (rispettivamente il 39,9% e 26,5%). Solo il 6,7% delle ordinanze è stato emesso dai Sindaci dei Comuni delle Isole, mentre nel Centro e Sud le ordinanze emesse sono rispettivamente l 11,8% e il 15,1% del totale. Fig.2 - La distribuzione territoriale dei Comuni che hanno emesso ordinanze Sud 15,1% Isole 6,7% Nord est 26,5% Centro 11,8% Nord ovest 39,9% Le 508 ordinanze sono state emesse da 318 comuni italiani. In particolare, è la Lombardia la regione in cui si registra il maggior numero di ordinanze emesse: in 81 comuni (il 5,2% dei comuni presenti nella Regione) sono stati emessi 141 provvedimenti. Significativi i dati di Emilia Romagna, Toscana e Veneto, in cui, pur essendo stato emesso un numero assoluto inferiore di ordinanze, si registrano percentuali più elevate di coinvolgimento dei comuni. Infatti, il 7,6% dei comuni emiliano-romagnoli, il 7,7% dei comuni toscani e l 8,6% di quelli veneti hanno assunto provvedimenti in materia di sicurezza sulla base della legge e del Decreto Ministero dell Interno. 3

Tab. 2 La ripartizione dei comuni che hanno emesso almeno un ordinanze per Regione n ordinanze emesse n comuni che hanno emesso almeno un'ordinanza n comuni regione Abruzzo 11 9 305 3,0% Basilicata 2 2 131 1,5% Calabria 10 3 409 0,7% Campania 25 20 551 3,6% Emilia Romagna 52 26 341 7,6% Friuli Venezia Giulia 6 4 219 1,8% Lazio 18 14 378 3,7% Liguria 25 13 235 5,5% Lombardia 141 81 1547 5,2% Marche 5 5 245 2,0% Molise 2 2 136 1,5% Piemonte 35 24 1204 2,0% Puglia 24 15 259 5,8% Sardegna 12 8 378 2,1% Sicilia 25 17 388 4,4% Toscana 32 22 287 7,7% Trentino alto adige 2 1 399 0,3% Umbria 4 2 92 2,2% Veneto 77 50 581 8,6% % I temi più affrontati: prostituzione, abuso di alcolici, vandalismo e accattonaggio molesto Rispetto agli ambiti di intervento, il tema maggiormente trattato è quello della prostituzione (19%). Seguono l abuso di alcol, in termini di consumo e somministrazione di bevande alcoliche e di abbandono di bottiglie e bicchieri di vetro, lattine, e contenitori vari, il vandalismo e l accattonaggio molesto (utilizzando animali, minori o esibendo malformazioni e imputazioni). Percentuali più basse invece per schiamazzi, abusivismo commerciale e bivacchi. 4

Fig. 3 I principali ambiti di intervento delle ordinanze 20% 15% 18,0% 15,6% 10,9% 9,5% 8,5% 7,8% 7,3% 10% 5% 6,1% 6,1% 5,9% 4,2% 0% prostituzione consumo bevande alcoliche vandalismo accattonaggio molesto Abbandono rifiuti vendita alimenti/bevande divieto sosta/campeggio interventi su insediamenti abusivi schiamazzi abusivismo commerciale bivacchi Nella gran parte dei casi il destinatario dei divieti è l intera collettività (per esempio, le ordinanze antiprostituzione). Nel 12% dei casi l ordinanza è rivolta a specifiche categorie di soggetti (ad esempio, gli esercenti commerciali per quanto attiene il divieto di somministrazione degli alcolici) e nel 19% soggetti privati. Fig. 4 - I destinatari delle ordinanze 19% 12% 69% tutti eserecenti attività commerciali privati, enti 5

L ambito di applicazione riguarda generalmente l intero territorio comunale (58%). Nel 23% dei casi riguarda invece una specifica area (ad esempio il mercato o le aree prossime a luoghi di cura, come nel caso delle ordinanze sull accattonaggio) e nel 19% l ordinanza si applica ad una o più specifiche piazze, vie o quartieri. Fig. 5 L ambito di applicazione delle ordinanze una o più vie piazza quartiere 19% tipologia area 23% tutto il comune 58% Infine, relativamente ai giorni ed agli orari di applicazione, nell 85% dei casi i contenuti delle ordinanze trovano applicazione nell arco dell intera giornata; più limitato è il caso dell applicazione in specifici giorni o fasce orarie (i week end, e, soprattutto, le ore notturne). Oltre le Ordinanze: tra le priorità indicate dai Sindaci il rafforzamento della polizia locale, ma anche il sostegno alle vittime dei reati e la riqualificazione urbana E stato raccolto, attraverso un questionario, il punto di vista dei Sindaci di 109 Comuni, 81 dei quali capoluogo di Provincia, rappresentativi di tutte le Regioni, relativo alle priorità di intervento sul tema della sicurezza all interno, e sui quali si ritiene opportuno un investimento di risorse. Rispetto ai provvedimenti da assumere per fronteggiare l insicurezza, il ventaglio degli interventi che i Sindaci ritiene necessario mettere in campo è molto ampio. Gli interventi proposti possono riassumersi in alcune grandi aree. In via 6

prioritaria, si ritiene necessario il potenziamento della polizia locale e l adeguamento tecnico strumentale della stessa (35,9%). A questo seguono gli interventi di riqualificazione urbana e contrasto al degrado (25,2%), la prevenzione sociale e l educazione alla legalità (24,8%) il sostegno alle vittime dei reati (14,3%). Fig. 6 Gli interventi prioritari di promozione della sicurezza urbana Prevenzione sociale, educazione, e formazione civica 24,6% Sostegno alla polizia locale e agli interventi di ordine pubblico 35,9% Sostegno alle vittime 14,3% Riqualificazione urbana e contrasto al degrado 25,2% Nello specifico, per ciascuna area, i 3 interventi maggiormente citati, in ordine decrescente sono stati: Sostegno alla polizia locale e agli interventi di ordine pubblico Potenziamento della polizia locale e adeguamento tecnico strumentale Sistemi di videosorveglianza Attività di formazione e aggiornamento della polizia locale Riqualificazione urbana e contrasto al degrado Riqualificazione e potenziamento della fruibilità dei luoghi pubblici (spazi giochi o sportivi per i bambini, arredi, panchine..) Progetti integrati di riqualificazione diretti a specifiche aree della città (quartieri, caseggiati, stazioni, piazze, parchi pubblici) Potenziamento illuminazione a fruizione degli spazi pubblici Sostegno alle vittime Servizi di tutela delle persone anziane vittime di reato Assistenza e aiuto alle vittime di reato 7

Potenziamento dei servizi sociali per le vittime di racket e di tratta sessuale Prevenzione sociale, educazione formazione civica. Educazione alla legalità attraverso iniziative di carattere informativo, formativo e culturale Progetti di coinvolgimento attivo dei cittadini per la sicurezza e il decoro urbano (volontari civici, presa in carico di spazi pubblici da parte di comitati di cittadini,..) Raccolta di segnalazioni e monitoraggio del territorio con la partecipazione attiva dei cittadini. 8