Il recupero dello storione cobice in Italia



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PROVINCIA DI VERONA PROVINCIA DI PIACENZA Il recupero dello storione cobice in Italia PROVINCIA DI VERONA PROVINCIA DI CREMONA PROVINCIA DI VENEZIA PROGETTO LIFE 04NAT/IT/000126 PROVINCIA DI FERRARA Conservation and Breeding of Italian Cobice Endemic Sturgeon

PROGETTO LIFE 04NAT/IT/000126 Conservation and Breeding of Italian Cobice Endemic Sturgeon Acronimo: COBICE Realizzato con il contributo economico della DG Ambiente della Commissione Europea Costo del progetto 2.288.402 Contributo UE 1.258.621 Ente Parco Regionale Veneto del Delta del Po 113.564 Provincia di Ferrara 34.429 Provincia di Piacenza 129.669 Provincia di Rovigo 13.767 Provincia di Venezia 87.660 Provincia di Treviso 28.499 Provincia di Padova 42.353 Provincia di Verona 38.304 Provincia di Cremona 59.520 ERSAF 225.759 Istituto Sperimentale Lazzaro Spallanzani 36.257 Regione Emilia-Romagna 120.000 Regione Lombardia 100.000 Localizzazione: Regione Veneto, Regione Lombardia, Regione Emilia-Romagna ITALY Data inizio: 01/10/2004 Data di fine: 30/09/2007 Beneficiario: Ente Parco Regionale Veneto del Delta del Po Persona di contatto: Marco Gottardi info@parcodeltapo.org Sito web: www.cobice.net Testi e redazione: Graziano Caramori, Cristina Barbieri Istituto Delta Ecologia Applicata Foto e immagini: Archivio documentaristico del progetto; ERSAF; Istituto Sperimentale Lazzaro Spallanzani; Studio Planorbis; sistema GIS del progetto LIFE.

Introduzione Grazie al progetto LIFE COBICE undici Amministrazioni Provinciali e Regionali hanno collaborato al compimento di uno sforzo conservazionistico unitario che non ha precedenti nel nostro paese. Tramite il cofinanziamento delle Regioni Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna e della Commissione Europea è stato possibile realizzare una serie di azioni concrete per la salvaguardia di una specie importante per le nostre acque: lo storione cobice. Delle tre specie di storioni originariamente presenti in Italia solo il cobice veniva ancora sporadicamente avvistato. La legislazione da tempo impone la protezione totale degli storioni, ma la normativa produce risultati solo quando seguita da azioni concrete. Nell arco di tre anni di progetto, su un area vasta quasi quanto l areale di distribuzione della specie stessa, sono stati seminati oltre 161.000 esemplari, in 12 diversi fiumi. È stata realizzata una campagna di Educazione Ambientale alla quale hanno aderito 500 scolaresche corrispondenti a circa 10.000 studenti. Migliaia di pescatori sono stati coinvolti per monitorare i risultati dei ripopolamenti. Queste cifre, seppure notevoli, non devono però trarre in inganno. Lo storione cobice ha un ciclo vitale lunghissimo, può vivere decine di anni ma si riproduce solo a partire dall età di otto - dieci anni. Per questo gli sforzi per poterlo rivedere, in abbondanza, nelle nostre acque non sono conclusi. Tali sforzi vanno però compiuti insieme, dai parchi fluviali, dalle amministrazioni e da tutta la cittadinanza. I parchi, infatti, sono dotati di confini ma grandi animali, come gli storioni, percorrono in pochi mesi centinaia di chilometri, compiendo inoltre migrazioni dal mare alle acque dolci per la deposizione delle uova. È quindi con gran soddisfazione che abbiamo portato a termine questo progetto di valenza nazionale, ma non consideriamo concluso il nostro compito. Preservare questa specie significa proteggere l ambiente in cui vive, salvaguardare in particolare l acqua. E voglio qui ricordare che si tratta dello stesso ambiente in cui noi stessi viviamo e da cui traiamo ogni giorno risorse economiche e culturali. Le attività dell uomo non sono indipendenti dall ambiente, l agricoltura, il turismo, la pesca, sia professionale che sportiva, rendono il massimo solo all interno di un ambiente sano

Chi Lo storione cobice è un pesce di grandi dimensioni, ma totalmente innocuo, arriva fino ai 2 m di lunghezza ed ai 60 Kg di peso. Si distingue da tutti gli altri pesci per il suo aspetto primitivo, non possiede squame ma placche ossee che gli donano l aspetto di fossile vivente. È una specie presente solo nell Adriatico, migra dal mare ai fiumi per deporre le uova. Dopo la schiusa i piccoli storioni trascorrono ancora molto tempo nei fiumi, dove trovano alimento e rifugio. La bocca, priva di denti, è rivolta verso il basso, si nutre infatti di piccoli invertebrati posti sui fondali, che esplora con i 4 barbigli inseriti vicino al muso.

Perchè Nelle acque Italiane vivevano tre specie di storione: lo storione ladano (Huso huso), lo storione comune (Acipenser sturio) e lo storione cobice (Acipenser naccarii). Le prime due specie sono ormai localmente estinte, mentre lo storione cobice sopravvive con pochi esemplari. estinzione, per produrre caviale e carni. Proteggere lo storione cobice e riportarlo abbondante nelle nostre acque è fondamentale per la specie, ma significa anche riportare l attenzione su tutta la fauna ittica. Le condizioni della fauna ittica sono infatti progressivamente peggiorate, ma spesso vi si pone poca attenzione. Al punto da Il cobice vive solo in Adriatico e nei fiumi che vi sfociano, la scomparsa di questi ultimi esemplari significherebbe l estinzione totale della specie. La legge protegge tutti gli storioni e ne vieta completamente la pesca, sia a livello Europeo, attraverso la Direttiva Habitat, sia a livello Nazionale e locale. Nonostante questo divieto è possibile acquistare, in modo perfettamente legale, le carni di storione che provengono dagli allevamenti. Negli allevamenti si usano infatti altre specie, non in pericolo di dimenticare l abbondanza di specie che vi si poteva trovare. In questa fase ogni singolo esemplare di storione cobice è fondamentale, in quanto questi iniziano a deporre le uova solo ad una età di 8-10 anni. Gli esemplari così vecchi sono rarissimi, e pescare i piccoli prima che possano deporre le uova significa condannare all estinzione la specie. Per realizzare azioni concrete per la salvezza dello storione cobice sono prima stati identificati i principali pericoli che ne minacciano la

sopravvivenza: 1) la riduzione della popolazione presente in natura; 2) la pesca illegale; 3) perdita dello stock di storione cobice mantenuto in cattività; 4) mancanza di una gestione unitaria. Su queste basi è stato poi stabilito cosa occorreva fare per contrastare tali pericoli. Per la riduzione della popolazione naturale si è provveduto a realizzare un programma di ripopolamento, rilasciando giovani storioni in vari fiumi delle tre regioni. La pesca illegale è un fenomeno, che ancora esiste, pertanto si è cercato di sensibilizzare e coinvolgere i pescatori ed i ragazzi, attraverso un programma di educazione ambientale. Gli esemplari di storione cobice di proprietà degli Enti Pubblici sono stati conservati in buono stato in due centri, provvedendo alla loro alimentazione e cura. Infine per una gestione unitaria è stato realizzato uno specifico Action Plan, in cui è stato individuate cosa realizzare nel prossimo futuro e chi lo deve fare.

Dove La realizzazione del progetto LIFE COBICE è stata possibile grazie alla volontà di tre Regioni, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, il Parco del Delta del Po Veneto e le Amministrazioni stata un presupposto di successo, anche perché lo storione cobice compie ampi spostamenti e migrazioni su un area vasta, sottoposta quindi a più giurisdizioni. Provinciali. Questi hanno unito e coordinato i propri sforzi ed ottenuto il necessario cofinanziamento dall Unione Europea per avviare azione concrete di recupero della specie. L unione delle forze è Il progetto ha avuto una durata di tre anni, è iniziato nell ottobre 2004 ed è terminato nel settembre 2007.

Come La realizzazione del progetto è stata possibile grazie all esperienza degli Enti, che avevano in precedenza già svolto singoli programmi di conservazione. L elemento cardine di tutto il progetto è stato poi la disponibilità di uno stock di esemplari di storione cobice allevati in cattività. Tutti gli esemplari attualmente mantenuti in cattività sono la progenie di selvatici catturati negli anni 70 nella stessa area di progetto. Un parte di tali selvatici, ancora in vita, sono di proprietà dell Azienda VIP di Orzinuovi in Lombardia, allevamento con permesso CITES. La tecnologia per la riproduzione e l allevamento, in tutti gli stadi di vita dello storione cobice, è stata messa a punto presso la medesima Azienda che per prima, negli anni 80, ha realizzato la riproduzione incruenta dell A. naccarii. Successivamente, grazie al progetto LIFE anche presso il centro pubblico di Quinto di Treviso, in Veneto, è stata realizzata la riproduzione artificiale. Questi esemplari selvatici, ed i loro discendenti, hanno costituito il serbatoio unico e fondamentale per il recupero della specie. Infatti grazie alla loro riproduzione artificiale è stato possibile produrre piccoli storioni da rilasciare nei fiumi. Questi giovani storioni rilasciati sono riconoscibili individualmente, in quanto marcati con un microchip intramuscolare, leggibile con un apposito strumento. In tal modo è stato possibile verificare il risultato del popolamento, grazie in particolare ad una rete di monitoraggio, a cui hanno partecipato pescatori, volontari, guardie e personale specializzato. In caso di cattura accidentale di uno storione era possibile con una semplice telefonata far giungere sul luogo un addetto munito di lettore di microchip. In caso di assenza del microchip veniva pre-

Ma quanto? levato un frammento di pinna per l analisi genetica, che consentiva di identificare lo storione come selvatico o frutto di precedenti ripopolamenti. Il progetto è stato divulgato anche alle scuole del territorio attraverso uno specifico programma di Educazione ambientale, in cui i ragazzi oltre a lezioni in classe, assistevano anche alle operazioni di rilascio. Durante il rilascio gli studenti potevano adottare uno storione, associando il proprio nome a quello specifico esemplare grazie al microchip che lo identifica in modo univoco. Per divulgare i risultati del progetto è stato pubblicato un sito web www.cobice.net, dedicato espressamente alla conservazione dello storione cobice. A maggior garanzia della sopravvivenza della specie durante il progetto è stata messa a punto una tecnica di crioconservazione del seme dello storione cobice. Sui fiumi delle tre regioni sono stati seminati oltre 161.000 esemplari di storione cobice, di cui 22.000 di lunghezza media pari a 50 cm e del peso medio di 900 grammi tra questi 12.000 sono stati dotati di microchip. I rimanenti 139.000 esemplari sono stati seminati allo stadio di post-larve. Le semine di post larve sono state effettuate in seguito ad un ottimo successo riproduttivo dei due cen-

tri, al punto da eccedere la potenzialità degli impianti di svezzare un così alto numero di avannotti, pertanto si è scelto di liberare gli esemplari a questo stadio di vita. Prima di effettuare il programma di ripopolamento i corsi d acqua sono stati studiati dettagliatamente, rilevando caratteristiche importanti per l habitat per lo storione cobice, quali ad esempio granulometria del substrato, velocità della corrente e batimetria con particolare attenzione alla presenza di buche. Sulle tre regioni di progetto sono stati studiati i seguenti fiumi: Po, Adda, Oglio, Mincio, Adige, Bacchiglione, Brenta, Sile, Piave, Livenza, Lemene, Tagliamento. I ripopolamenti si sono svolti a partire dall anno 2004 fino al 2007, in numerosi punti dei fiumi citati. Nel corso dei tre anni grazie alla rete di monitoraggio ed campagne di campionamento diretto sono stati trovati oltre 800 esemplari di storione cobice. Di questi solo 37 non erano dotati di microchip per cui sono state effettuate le analisi genetiche e 23 sono risultati non assegnabili al nucleo di animali mantenuti in cattività, quindi come probabili esemplari selvatici. Il programma di educazione ambientale si è svolte nelle scuole delle tre Regioni, complessivamente sono state coinvolte circa 500 scolaresche corrispondenti a 10.000 studenti. A ogni scolaresca è stata effettuata una lezione in classe, è poi stata accompagnata in visita durante i ripopolamenti, o agli impianti di allevamento e poi ha condotto un lavoro in classe su quanto visto direttamente. I risultati del ripopolamento e dei monitoraggi effettuati sono stati organizzati in un sistema informatizzato (Geographical Information System), che consente agli addetti ai lavori di recuperare velocemente tutte le informazioni. Da alcuni degli storioni mantenuti in cattività è stato prelevato il seme e conservato congelato. I lotti di seme sono stati stoccati in contenitori criogenici è quindi stata costituita la banca del germo plasma.

E adesso? Utilizzando il seme di 26 riproduttori sono stati complessivamente prodotti 58 lotti, per un totale di 792 dosi. Il progetto è iniziato nell ottobre 2004 e si è concluso nel settembre 2007, ed ha avuto un costo complessivo di 2.288.402 di e, di cui 1.258.621 cofinanziati dall Unione Europea, pari al 55% e 1.029.781 di e cofinanziati dai partner, pari al 45%. Al termine del progetto LIFE è stato redatto un Action Plan per lo storione cobice, con una serie di specifici obiettivi, scadenze temporali e l individuazione dei responsabili delle varie azioni. Infatti nonostante i grandi sforzi realizzati lo storione cobice non è ancora fuori pericolo. È importante ricordare che questa specie depone le uova solo dopo aver raggiunto un età minima di 8-10 anni. Occorre quindi attendere che gli esemplari rilasciati nei fiumi raggiungano quell età per verificare che si stiano riproducendo. Questo evento segnerà un punto di svolta nella conservazione dello storione cobice.