MISURE DI EVACUAZIONE PER LA SEZIONE INFN DI MILANO RELATIVAMENTE AL LABORATORIO LASA REGOLAMENTO



Documenti analoghi
PROCEDURE DI EMERGENZA E DI EVACUAZIONE

Informativa per la gestione delle emergenze (Si raccomanda di tenere una copia cartacea di questa informativa in luogo accessibile)


NORME GENERALI DI COMPORTAMENTO IN CASO DI EMERGENZA

PROCEDURA DI ALLARME CHE COSA NON DEVE FARE CHI CHE COSA DEVE FARE

IS DIR 09 ISTRUZIONE SICUREZZA DOCENTI

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA

cod edificio DII / DEI via Gradenigo 6/a FASI OPERATIVE

PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE SEDE AMMINISTRATIVA VIALE GRAMSCI FIRENZE

PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE SEDE AMMINISTRATIVA VIA MASCAGNI SIENA

ESTRATTO DEL DOCUMENTO DI CUI ALL ART. 28 COMMA 2 D.LGS. N 81/2008 RELATIVO AL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO

Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE RESIDENZA MARISCOGLIO PISA

Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita

Schede sicurezza Lasciare affisse in aula e prelevare in caso di evacuazione A.S

COMUNE DI RUFFANO Provincia di Lecce REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI PRONTA REPERIBILITA'

SCHEDA C1. 6 STUDENTI APRI-FILA / CHIUDI-FILA / SOCCORSO. All ordine di evacuazione dell edificio:

PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE RESIDENZA LASCHI AREZZO

GESTIONE DELLE EMERGENZE DI SERVIZIO

QUESTIONARIO SICUREZZA

NORME GENERALI DI EMERGENZA - IN CASO DI INCENDIO (contenute nel piano di evacuazione)

ISTITUTO COLOMBO PIANO DI EMERGENZA ESTERNO ORGANIZZAZIONE ATTIVITA ESTERNE TORRE G. NA

due squilli brevi seguiti da uno squillo prolungato due squilli brevi seguiti da uno squillo prolungato

ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE F. M. GENCO

In tuo aiuto è arrivata una nuova legge, il D.Lgs. 81/08, che si preoccupa di tutelarti nella tua attività lavorativa, che per te è rappresentata

LIBERA UNIVERSITA MARIA Ss. ASSUNTA MANUALE PER STUDENTI PROCEDURE DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE SOMMARIO 1. PROCEDURE DI EVACUAZIONE - INCENDIO

PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE RESIDENZA UNIVERSITARIA BRUSCHI CARRARA

D.M. 10 marzo Piano Emergenza Evacuazione

PIANO DI EMERGENZA E DI EVACUAZIONE

RISCHIO INCENDIO NEI CANTIERI

PER TUTTI GLI UTENTI DELLA SEDE DI VIA CREMONA, 99-BS NORME COMPORTAMENTALI DEGLI UTENTI CONOSCERE E GESTIRE LE EMERGENZE

Data Inizio : Non Specificato Termine : Non Specificato Gruppo : Costo : 150 EUR Location : Viterbo - Largo F. Nagni, 15 Livello :

Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi

Dirigente Scolastico / Collaboratore D.S.

RUOLI E FUNZIONI DEI SOGGETTI DEL SISTEMA PREVENZIONISTICO

Prevenzione e protezione incendi nelle attività industriali

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA Servizio di Prevenzione e Protezione PIANO DI EMERGENZA

Si citano, a titolo esemplificativo, alcune situazioni di emergenza:

COMUNE DI VIGNALE MONFERRATO Provincia di Alessandria REGOLAMENTO GRUPPO VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE

Comportamento degli ascensori in caso di incendio. Ing. Paolo Tattoli

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI

SICUREZZA DELLE VIE DI FUGA NEI PICCOLI LUOGHI DI LAVORO

SCUOLA MEDIA STATALE GIOVANNI XXIII - ZOGNO BERGAMO ANNO SCOLASTICO 1998/99 SEGNALE DI ALLARME: ASSEGNAZIONE DEGLI INCARICHI AGLI ALLIEVI

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) LOTTO.. A) ANAGRAFICA DELL APPALTO

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE Spettacoli e manifestazioni. (Allegato B del Regolamento Tecnico)

Circolare interna n. 103 Villa Raverio

Collegio Enrico Fermi - S.N.S. Pisa

2) REGOLAMENTO D ACCESSO E COMPORTAMENTO ALL INTERNO DEL CENTRO DI RACCOLTA

P4 FORMAZIONE DEI. Formazione specifica dei lavoratori: GESTIONE INFORTUNI E PIANO DI PS

Incendio presso la sede di Latinafiori

P.A.S. = PROTEGGI-AVVERTI-SOCCORRI

ISTRUZIONI PER L EVACUAZIONE IN CASO DI INCENDIO o TERREMOTO

CONDIZIONI GENERALI DI LAVORO PRESSO GLI STABILIMENTI AGUSTAWESTLAND ITALIA

PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE RESIDENZA MATTIOLI SIENA

PROCEDURE DI EVACUAZIONE MANTENERE LA CALMA, NON SPINGERSI, NON CORRERE, NON URLARE.

Disposizioni comportamentali in caso di emergenza.

P.A.S. = PROTEGGI-AVVERTI-SOCCORRI

COSA FARE SE SI È VITTIMA DI STALKING? Strategie d azione

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

Progetto Labor - Linea 4 Emersì Sicurezza nei luoghi di lavoro ed Emersione del lavoro irregolare

PIANO DI EVACUAZIONE MODALITA DI GESTIONE DELLE EMERGENZE

PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE. Residenza Universitaria Padiglione 38. San Salvi FIRENZE

!!!!!!!!!!!!!! !!!!!! SISTEMI GESTIONALI !!!!!!!!!!!!! CATALOGO CORSI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ! 1!

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE. Residenza Universitaria Cipressino FIRENZE

PIANO DI EMERGENZA BIBLIOTECA DI MEDICINA VETERINARIA

INFORMATIVA SULLA SICUREZZA AI SENSI DEL D. Lgs. 81/2008 e s.m.i. Anno scolastico 2013/2014

Manuale d uso per la raccolta: Sicurezza degli impianti di utenza a gas - Postcontatore

COMUNE DI CAMPOFORMIDO DISTRETTO DEL CORMOR

Data Inizio : Non Specificato Termine : Non Specificato Gruppo : Costo : 100 EUR Location : Viterbo - Largo F. Nagni, 15 Livello :

Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi

Formazione Particolare Aggiuntiva Preposti Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011

ELEMENTI DI PRIMO SOCCORSO

LA SICUREZZA NELL AMBIENTE SCOLASTICO

Versione Aprile 2009 PIANO DI EMERGENZA 1-13

OGGETTO: Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali

DELL'ATTO DI NOTORIETA'

Liceo Statale F. Corradini

PIANO DI EVACUAZIONE I.C. ALBERTELLI - NEWTON (da esporre nelle aule e da inserire nella busta di plastica nel registro di classe)

PIANO DI EMERGENZA E DI EVACUAZIONE Scuola primaria G.Leopardi Via Crivelli a.s. 2012/13

PREVENZIONE DELLE EMERGENZE E PROCEDURE DI EMERGENZA

Circolare n. 087 Sarnico, 29 ottobre 2015

Comune di Roccafranca

ABC della sicurezza sul lavoro

REGOLAMENTO DI UTILIZZO DEL LABORATORIO DI INFORMATICA. Norme di accesso:

MANUALE INFORMATIVO IN MATERIA DI SICUREZZA

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

RSPP - CARATTERISTICHE

REGOLAMENTO DELL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA PER LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LUOGO DI LAVORO D.Lgs n. 626/94 D.Lgs n. 242/96 D.M.

L'anno, addì.. del mese di

Istituto Superiore Magnaghi Viale Romagnosi Salsomaggiore Terme (PR) Tel Fax

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI)

Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE RESIDENZA E PUNTO RISTORO ROSELLINI

ESTRATTO DAL PIANO DI EMERGENZA

e, p.c. Al Sig. Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco SEDE

PIANO DI EMERGENZA PER L EDIFICIO DI FISICA SPERIMENTALE IN VIA BRUNO ROSSI 1. Bozza - Versione 1.2 del 02/01/2013

Foglio Informativo del Servizio di Prevenzione e Protezione Università degli Studi di Udine EMERGENZA: CHE FARE?

Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi

Transcript:

MISURE DI EVACUAZIONE PER LA SEZIONE INFN DI MILANO RELATIVAMENTE AL LABORATORIO LASA REGOLAMENTO Qualora si verichi un incidente tale da rendere necessario l abbandono cautelativo dell edificio (p. es. in caso di principio di incendio) tutto il personale dovrà seguire la procedura riportata in questo documento. Ogni persona all interno dei locali del laboratorio LASA deve essere messa al corrente del piano di evacuazione e in caso di allarme seguire le procedure previste. A tale scopo saranno predisposti opportuni avvisi scritti. I visitatori dovranno comunque ricevere le informazioni necessarie dal proprio referente all interno della struttura. 1) ALLARME L avviso di evacuazione dell edificio viene dato da un apposito messaggio vocale o da un segnale sonoro di allarme attivato dalle squadre di emergenza. 2) NORME GENERALI DI COMPORTAMENTO A CUI TUTTI DEVONO ATTENERSI a) Chiunque si trovi in condizione di notare una situazione di emergenza ne dà immediato avviso o alla portineria (19500,) o ad uno dei compenti della Squadra di Emergenza in turno (i nominativi saranno esposti in portineria, in bacheca e riportati su opportuna pagina web) o al Servizio di Direzione (17650) o al Servizio di Prevenzione e Protezione (17687). I numeri di telefono utili sono riportati al punto 7): b) Se la squadra di emergenza dà avviso di evacuazione TUTTI devono abbandonare il proprio posto di lavoro recarsi ordinatamente all esterno dell edificio presso il LUOGO DI RITROVO SICURO così identificato: cortile interno antistante l edificio nei pressi del cancello scorrevole passo carraio (vedi mappa). MAPPA LUOGO DI RITROVO SICURO Tutti sono tenuti fin da ora ad indentificare la via più breve da percorrre per raggiungere il luogo di ritrovo sicuro a partire dal vostro luogo di lavoro abituale (vedi mappe e percorsi di sicurezza). c) I locali vanno abbandonati senza indugi e senza usare ascensori o montacarichi

d) Tutti sono tenuti a mantenere la calma, evitando di creare allarmismi o confusione e stando attenti a non intralciare eventuali soccorsi e) Occorre aiutare lo sfollamento dei colleghi disabili o in difficoltà, salvaguardando prima di tutto se stessi. In caso di impossibilità a soccorrere tali persone in difficoltà, è prioritario uscire e segnalare la loro presenza (possibilimente direttamente ai membri della Squadra di Emergenza). f) Nell abbandonare i luoghi di lavoro, se possibile, le attrezzature vanno lasciate in sicurezza: chiudere eventuali rubinetti occasionalmente aperti, chiudere bombole che erogano gas sulle quali state lavorando, spegnere eventuali attrezzature elettriche che state utilizzando, ecc.. g) Eventuali sorgenti di radiazione vanno riposte nelle apposite cassette di sicurezza o portate con voi. Se i tempi richiesti per attuare tale procedura possono provocare pericoli maggiori, basterà segnalarne la presenza una volta usciti alla squadra di emergenza. h) Nell abbandonare i luoghi di lavoro è assolutamente vietato portare al seguito oggetti voluminosi, ingombranti o pesanti. i) Nell abbandonare i luoghi di lavoro abituali, l illuminazione, se in funzione, va lasciata accesa j) Le porte delle stanze vanno lasciate chiuse ma non a chiave k) Non ostruire gli accessi dell'edificio una volta usciti l) Per nessun motivo si deve tornare indietro fino a quando non verrà segnalata la fine dell emergenza a cura della Squadra di Emergenza. m) Nel caso in cui qualcuno rimanga per qualsiasi motivo impossibilitato ad uscire, deve cercare di segnalare in ogni modo la propria posizione, se i telefoni funzionano, o se si è in possesso di telefono mobile chiamare la portineria o la Direzione oppure chiunque altro possa avvisare la Squdra di Emergenza n) Coloro che hanno la funzione di Preposto (resp. di servizio o di attività, ovvero, se non sono presenti nei locali, il lavoratore più anziano presente) si occuperà dell attuazione delle procedure indicate nel seguente paragrafo n 3. o) I membri della Squadra di Emergenza in servizio durante l evacuazione si attengono alle disposizioni riportati nel successivo paragrafo 4. 3) NORME SPECIFICHE PER I PREPOSTI a) Danno immediatamente istruzioni perché venga abbandonato ordinatamente il locale e venga dato il necessario supporto al personale o agli eventuali visitatori esposti a rischi particolari. b) Si assicurano che siano isolate le apparecchiature interessate all emergenza riportando rapidamente gli impianti in sicurezza.

c) Dispongono che vengano intercettate, se possibile, le eventuali utilities in funzione (gas, acqua, energia elettrica, ecc.), intervenendo sui dispositivi appositi (valvole, interruttori). In caso di impossibilità ne daranno comunicazione alle Squadre di emergenza d) Dispongono che le eventuali sorgenti di radiazione a loro affidate vengano riposte nelle apposite cassette di sicurezza o portate con sé. Se i tempi richiesti per attuare tale procedura possono provocare pericoli maggiori, basterà segnalarne la presenza una volta usciti. e) Si accertano che tutte le persone abbiano abbandonato il locale e lo abbandonano a loro volta provvedendo a chiudere la porta. f) Svolti tali compiti si recano presso il luogo di ritrovo sicuro e forniscono alla Squadra di Emergenza ogni informazione utile. 4) NORME SPECIFICHE PER I COMPONENTI DELLA SQUADRA DI EMERGENZA a) In caso siano loro a ricevere segnalazione di una emergenza che a loro giudizio richieda evacuazione cautelativa durante l orario previsto per la loro presenza, azionano l allarme di evacuazione. b) Si attivano immediatamente per avvisare i servizi di soccorso necessari (p. es.: Vigili del Fuoco, 118 ecc.) tramite il servizio di portineria del LASA o eventualmente tramite cellulare in possesso. c) Avvisano il Direttore di Sezione e il Servizio di Prevenzione e Protezione se questi non sono in sede al momento dell emergenza. d) Se non ancora avvenuto, avvisano il personale preposto all emergenza per il LASA e provvedono ad aprire i passi carrabili e ogni altra uscita di emergenza. e) Si mettono a disposizione dei servizi di soccorso per fornire ogni eventuale informazione utile. Se richiesto mettono a disposizione le attrezzature di sicurezza in dotazione alla sezione. f) Senza mettere in pericolo la propria incolumità cercano di accettarsi che i locali siano stati evacuati e ad ogni piano si assicurano che le porte tagliafuoco siano chiuse (non a chiave). g) Nel dubbio che delle persone non siano riuscite ad evacuare i locali danno segnalazione immediata ai servizi di soccorso. h) Fanno da riferimento presso il luogo di ritrovo sicuro al personale uscito dal locale i) Se hanno comunicazione o solamente il sospetto di eventuali situazioni di persone in pericolo (impossibilitate ad uscire) ne danno immediatamente segnalazione ai servizi di soccorso. j) Ricevono comunicazione di eventuali situazioni di pericolo, quali utenze di gas o elettriche non intercettate, o di sorgenti radiogene non in sicurezza, e ne danno immediata comunicazione ai vigili del fuoco.

k) Nel caso di individuazione di persone prive di conoscenza, i componenti della Squadra valuteranno la possibilità di prestare soccorso decidendo autonomanente in base alla loro preparazione e senza mai mettere in pericolo la propria incolumità. In caso di impossibilità di intervenire direttamente avviseranno i servizi di soccorso. l) In caso di principio di incendio, senza mai mettere in pericolo la propria incolumità, valutano la possibilità di intervenire con i mezzi anti-incendio in dotazione nei locali della Sezione. 5) FINE DELL EMERGENZA Alla fine dell eventuale intervento di mezzi di soccorso, o dopo aver eliminato autonomamente la causa dell emergenza, la Squdra avviserà la Direzione ed il Servizio di Prevenzione e Protezione. Questi ultimi, dopo le opportune verifiche con l ausilio eventuale di altri Servizi di Sezione, dopo aver fatto riportare gli impianti alle normali condizioni di funzionamento isolando eventuali parti danneggiate, dichiareranno la fine dell emergenza. Tale comunicazione sarà data alla Squadra e da questa al resto del personale. 6) MAPPE E PLANIMETRIE DEI SITI INTERESSATI: LASA PIANO SEMINTERRATO PIANO TERRA PIANO PRIMO PIANO SECONDO PIANO TERZO PIANO QUARTO LUOGO DI RITROVO SICURO

7) NUMERI UTILI PER L EMERGENZA: Portineria: 19500 (dall esterno o da cellulare: 0250319500) Servizio di Direzione: 17650 (0250317650) Servizio Prevenzione e Protezione: 17687 (0250317687) Pronto Soccorso: 0-118 Vigili del Fuoco: 0-115 Polizia: 0-113 Carabinieri: 0-112