ALLEGATO 12. Manuale degli. Studenti



Documenti analoghi
OBBLIGHI DEL PREPOSTO ART. 19 D.LGS. 81/08

Progetto Labor - Linea 4 Emersì Sicurezza nei luoghi di lavoro ed Emersione del lavoro irregolare

LE PERSONE COINVOLTE. Ha i principali obblighi nei riguardi della salute e della sicurezza dei lavoratori durante il lavoro.

Compiti in materia di sicurezza (SAFETY)

Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro D.Lgs. 81/2008

D. LGS 81/2008. Informazione ai lavoratori

La figura del PREPOSTO nella scuola

I soggetti del Sistema di Prevenzione Aziendale. Compiti, obblighi, responsabilità civili e penali

Corso di formazione per la Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro ai sensi del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.

Formazione ed Informazione dei Lavoratori ai sensi del D.Lgs 81/08 e s. m. i., art. 36 e 37

SCHEDA n. 5. Le figure costitutive della sicurezza. 1. Le figure costitutive del D. Lgs. 626/ 94. Contenuti e finalità del D. Lgs , n.

Applicazione delle Norme in Materia di Tutela della Salute \ e Sicurezza sul Lavoro nelle Scuole di Sci

MANUALE INFORMATIVO IN MATERIA DI SICUREZZA

DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE

Il Preposto nella scuola

Organizzazione della sicurezza nell Università degli Studi di Pavia

RSPP - CARATTERISTICHE

La sicurezza nelle attività di volontariato

PROCEDURA DI SICUREZZA

Corso LA SICUREZZA LASER. L organizzazione aziendale per la sicurezza

FORMAZIONE SULLA SICUREZZA TESTO UNICO SULLA SICUREZZA D.Lgs. 81/2008

N O M I N A INCARICATI DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE

Salute e sicurezza sul lavoro

LICEO SCIENTIFICO STATALE TITO LUCREZIO CARO Via A. Manzoni, NAPOLI Tel.: fax:

della SICUREZZA e della SALUTE SUI LUOGHI DI LAVORO

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

Gli attori della sicurezza

REGOLAMENTO DELL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA PER LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LUOGO DI LAVORO D.Lgs n. 626/94 D.Lgs n. 242/96 D.M.

Egr. Via. Mod Delega Delega delle funzioni. Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Le Principali Novità

SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA

LE FIGURE PER LA SICUREZZA

09/02/2012 Prof.ssa Cestaro

Programma di formazione, informazione e. addestramento del personale addetto

La sicurezza sul lavoro. Concetti di base e accenni alla normativa vigente

Modificato dal D.Lgs. 106 del 03 Agosto 2009 TITOLO I. D.Lgs.n 81 del 9 Aprile UNICO TESTO delle LEGGI SULLA SICUREZZA

Informazione dei lavoratori in materia di sicurezza e salute sul lavoro

DIARIO 81 Dott. Lattanzio Carlo Marzo 2013

MODALITA DI ATTUAZIONE ALL INTERNO DELLA PROVINCIA DI NAPOLI DELLE DISPOSIZIONI DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 81 DEL 9 APRILE 2008 E S.M.

Dlgs N 81 del 9 aprile 2008

I DIRITTI E DOVERI DEI LAVORATORI

SINTESI D.L. N. 81/2008

SICUREZZA DEL PERSONALE SCOLASTICO

Tecniche di comunicazione e sensibilizzazione dei lavoratori, in particolare neoassunti, somministrati, stranieri

Corso di formazione 15 marzo 2013

ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE F. M. GENCO

La figura del RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) IN AZIENDA quali prospettive di collaborazione

Concetti generali in tema di PREVENZIONE e SICUREZZA del lavoro

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

FORMAZIONE GENERALE. Ai sensi dell art. 36/37 D.Lgs 81/08 e s.m.i

Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50

LEGGI IN MATERIA DI SICUREZZA SUL LAVORO

MASSIMO RAMASCO - Sede A.N.CO.R.S. Varese

Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS

Salute e Sicurezza sul lavoro - 2. Informazione Formazione Addestramento

CONVEGNO regionale DIRIGENTI SCOLASTICI LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE ISTTITUZIONI SCOLASTICHE: 1 Dicembre 2014

Regolamento concernente la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro ai sensi del D.Lgs. n. 626 del 19 settembre 1994 e del D.M. 363/98.

la valutazione dei rischi nelle costruzioni edili

LA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Le competenze dei Soggetti della prevenzione : i diritti, i doveri dei Dirigenti in applicazione delle normative in materia di sicurezza del lavoro

19/06/2013. Responsabile Servizio di Prevenzione e Protezione. Corso lavoratori - CAA Dott. Palumbo 2

SCHEMI LETTERE DI NOTIFICA SCHEMA DI AUTOCERTIFICAZIONE SCHEMI LETTERE DI DESIGNAZIONE SCHEMA LETTERA DI INFORMAZIONE AI LAVORATORI

SINPER S.n.c. SICUREZZA & PRIVACY SICUREZZA & PRIVACY. Via XII Ottobre, 12/1/A GENOVA - partita IVA : cod. fiscale :

REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO: CASTELLO DI CARTE O CASSETTA DEGLI ATTREZZI PER UNA GESTIONE EFFICACE?

PIANO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE D.Lgs. 81/08, Artt. 36, 37

Applicazione del D. Lgs. 81/2008 s.m.i. Sicurezza e Salute dei Lavoratori nei Luoghi di lavoro Relatore: ing. Italo Tizianel Bagnaria Arsa, 30

Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi

Formazione Particolare Aggiuntiva Preposti Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011

GUIDA ALLA SICUREZZA SUL POSTO DI LAVORO

DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N. 81 E S.M.I. ASPETTI DELLA NORMATIVA CHE RIGUARDANO LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO

RUOLI E FUNZIONI DEI SOGGETTI DEL SISTEMA PREVENZIONISTICO

Informazione dei lavoratori in materia di sicurezza e salute sul lavoro (art. 36 D.Lgs 81/2008)

TEST USCITA Formazione Lavoratori ai sensi del D.Lgs 81/08 COGNOME E NOME DATA

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

Prevenzione sicurezza e tutela della salute nei luoghi di lavoro

OBBLIGHI SICUREZZA SUL LAVORO 81/08

L applicazione del D.Lgs. 81/2008 per gli studenti in alternanza scuola-lavoro. Francesco Stucchi

ISTITUTO COMPRENSIVO TORTONA A FUNZIONIGRAMMA SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE SUI LUOGHI DI LAVORO (D.Lgs. 81/2008)

REGOLAMENTO ATTUATIVO E COMPORTAMENTALE DI SICUREZZA NELLE ATTIVITA DI DISCIPLINE MOTORIE

Azione Pegaso del D.Lgs. 81/08. Corso di formazione per Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza

Normativa e organizzazione della sicurezza a scuola CORSO DI FORMAZIONE REFERENTI DI PLESSO PER LA SICUREZZA. Unità didattica 1.2

D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i.

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI FORMAZIONE ED INFORMAZIONE

La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto

Inquadramento del volontario ai sensi del D. Lgs.81/08. Expo - Sabato 4 aprile 2014 Dott. Massimo Lombardi

SicurScuola Pordenone La Rete per la Sicurezza delle Scuole della Provincia. Accordo Stato-Regioni del

Dipartimento Salute e Sicurezza LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA PER I LAVORATORI QUALCHE UTILE SUGGERIMENTO PER GLI RLS E RLST

I.T.I.S. "S. CANNIZZARO", via Consolare Latina n.263, Colleferro RM D.S.: Prof.ssa Marisa Pia Zeppa R.S.P.P.: Arch. Vittorio Magliozzi

Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013.

Datore di lavoro e il dirigente

I Soggetti della prevenzione in azienda: compiti, obblighi, responsabilità

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL UNIVERSITA TELEMATICA e-campus

FORMAZIONE A COSTO ZERO PER FAR CRESCERE LA SICUREZZA PER LE IMPRESE DI TUTTI I SETTORI

Circolare N.83 del 21 Maggio 2013

LA REALTA PIEMONTESE

L importanza della conoscenza dell evoluzione normativa e della formazione continua nell ambito della sicurezza

GUIDA ALLA COMPILAZIONE DEL MOD. OT/20

LA SICUREZZA e LA SALUTE DEI LAVORATORI NEI LUOGHI DI LAVORO

Corsi di formazione sulla sicurezza in edilizia 2008/2009 D.Lgs. 81/2008

Transcript:

Pagina 1 di 8 IIS EMILIO ALESSANDRINI - Abbiategrasso ALLEGATO 12 Manuale degli Studenti

Pagina 2 di 8 I.T.I.S. - L.S. Via Einaudi, 3-20081 Abbiategrasso Tel. 029466306 - Fax 0294967188 I.P.S. Via Vivaldi, 8-20081 Abbiategrasso Tel. 0294960197 - Fax 0294963247 S.P.P. MANUALE INFORMATIVO PER GLI STUDENTI Ai sensi del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. a cura del Responsabile del (aggiornato in data 20/07/2011)

Pagina 3 di 8 Introduzione Il Dirigente Scolastico dell Istituto E. Alessandrini da Voi frequentato, fra i suoi compiti istituzionali, ricopre la carica di Responsabile per la Sicurezza (Datore di Lavoro). Egli con la collaborazione delle figure previste dalle norme vigenti, da Lui espressamente nominate, deve garantire la piena fruizione in sicurezza dell Istituto ai sensi del D.Lgs. n. 81 approvato in data 9 aprile 2008, pubblicato su GU n.101 del 30/04/08 (Suppl. Ordinario n.108). Fra i soggetti preposti a questo compito troviamo gli Addetti all Emergenza, il Responsabile del (RSPP), il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) ed il Medico Competente (MC). Con l RSPP si elabora un documento che riporta i criteri per la valutazione dei rischi presenti in tutti gli spazi e gli ambienti occupati dall Istituto, al fine di tutelare con opportuni provvedimenti (anch essi riportati nel documento) la sicurezza e la salute di tutte le persone che frequentino l Istituto a vario titolo (il personale docente, non docente, gli studenti, genitori, visitatori, ecc.). A tal proposito Vi chiediamo di leggere con attenzione queste poche note per meglio conoscere ed applicare alcune semplici norme ed accortezze che ci consentiranno di vivere in sicurezza nel nostro Istituto. Molto dipende dalla collaborazione di tutti, ma soprattutto di Voi studenti che formate la parte numerica preponderante delle presenze. La quotidiana attenzione al materiale, alle attrezzature ed al comportamento da tenere, consentirà di poter fruire e di poter vivere la scuola a tutti, compreso chi verrà dopo di Voi, in completa sicurezza. Abbiategrasso, lì Il Dirigente Scolastico

Pagina 4 di 8 La Sicurezza propria e di tutti NOTA INFORMATIVA PER GLI STUDENTI SU PREVENZIONE E SICUREZZA Nella struttura sono presenti numerosi impianti, delicate apparecchiature e sostanze chimiche che, se non utilizzate correttamente con le dovute precauzioni, possono causare gravi danni alle persone ed alle cose. Nel rispetto di quanto disposto dalla normativa vigente in materia di sicurezza sul luogo di lavoro e nelle scuole in base a quanto disposto dal D.Lgs. 81/08, il Datore di Lavoro (DdL) del nostro Istituto ha istituito il Servizio di Prevenzione e Protezione. Uno dei compiti specifici del DdL previsti dalla normativa vigente è l adeguata informazione e formazione in merito alla salute e sicurezza; tale informazione deve essere estesa a tutti: personale docente, non docente e studenti. Regola fondamentale per lo studente è fare costante riferimento ai Docenti, i quali ricoprono la figura di Responsabile della attività che viene svolta, ed ai regolamenti affissi nei locali in cui si è soggetti a rischi particolari. I Docenti sono tenuti ad istruire adeguatamente e preventivamente ciascuno studente, in relazione ai rischi specifici delle attività che questi andrà a svolgere, i Responsabili di Laboratorio sono tenuti a far eseguire i regolamenti. Di seguito sono riassunte le poche norme generali di prevenzione e quelle di emergenza, alle quali tutti, personale docente, non docente e studenti indistintamente devono attenersi scrupolosamente. Si ricorda che la non osservanza delle norme di sicurezza e prevenzione comporta, oltre alle sanzioni di legge, l adozione di provvedimenti disciplinari nei confronti degli inadempienti. Norme di prevenzione Ai fini di una sicura gestione delle attività, lo studente, nell ambito delle proprie attribuzioni, deve: accedere ai laboratori solo con espressa autorizzazione del Docente, specialmente in quelli ove è segnalata la presenza di particolari pericoli osservare le norme operative di sicurezza vigenti in ciascun ambiente scolastico ed attenersi strettamente alle disposizioni impartite dal Docente della specifica attività osservare, in ossequio alla Legge 3 del 2003, il divieto assoluto di fumo in tutti i luoghi chiusi dell Istituto. La violazione di tale norma prevede l obbligo di segnalazione alle autorità competenti ed è sanzionata con ammenda da 27,50 fino a 275,00 Euro. L inosservanza di tale norma o l omessa denuncia da parte dei Preposti alla Sicurezza, aggravata dalla presenza in Istituto di minori, ha rilevanza penale astenersi dall effettuare azioni o interventi che possano compromettere la sicurezza di se stessi e degli altri prendersi cura della propria sicurezza, della propria salute e di quella delle altre persone su cui possono ricadere gli effetti delle personali azioni od omissioni richiamare l attenzione dei docenti sui comportamenti degli studenti che possono compromettere la sicurezza di tutti collaborare attivamente con i Docenti e con il personale di servizio, al fine di mantenere efficiente il sistema della sicurezza predisposto, segnalando ai Docenti, o al Personale dell Istituto, nel più breve tempo possibile qualsiasi malfunzionamento di apparecchiature, di attrezzi, compresi gli arredi, le porte ed i cancelli sia manuali che motorizzati non manomettere in alcun modo i dispositivi atti a gestire le emergenze informare il Dirigente Scolastico se si è soggetti a cure o terapie che possono causare malori, o se si è soggetti a perdite di conoscenza per le quali occorrono particolari manovre di rianimazione informare il Dirigente Scolastico se si dispone di conoscenze specifiche sul tema dell emergenza (primo soccorso o antincendio) conseguite tramite corsi specifici frequentati da non più di due anni Sempre a scopo di prevenzione, nei luoghi in cui è possibile correre dei rischi (es. laboratori) o destinati ad essere utilizzati in fase di emergenza (es. vie di fuga) sono di norma ubicati dei cartelli segnaletici che rivestono significato ed importanza a seconda delle forme e dei colori. Normalmente i segnali di forma triangolare indicano la presenza di un pericolo da evitare, mentre quelli tondi degli obblighi da seguire per non correre rischi.

Pagina 5 di 8 Per i colori ci si attiene alla seguente tabella: COLORE SIGNIFICATO INDICAZIONE Segnali di divieto Atteggiamento pericoloso ROSSO Pericolo/Allarme Alt, arresto, dispositivo d emergenza o d interruzione, sgombro Materiali ed attrezzature Identificazione ed ubicazione antincendio GIALLO Segnali di avvertimento Attenzione, cautela, verifica AZZURRO Segnali di prescrizione Comportamento o azione specifica, obbligo di portare un Dispositivo di Protezione Individuale (DPI) VERDE Segnale di salvataggio o Porte, uscite, percorsi, materiali, postazioni, locali di soccorso Più in generale a Voi studenti chiediamo di segnalare tutte quelle situazioni di pericolo, reali o percepite, di cui veniate a conoscenza; il personale scolastico, docente e non docente, dietro Vostra segnalazione si dovrà adoperare, informando chi di competenza o agendo nell ambito delle proprie conoscenze, al fine di eliminare o ridurre tali fonti di pericolo. Procedure di emergenza In caso di emergenza o di allarme, lo studente deve: mantenere la calma, perché il panico è fonte di pericolo attenersi alle disposizioni impartite dagli Addetti all Emergenza o dai Docenti ed in ogni caso alle norme previste per la specifica situazione dirigersi in modo ordinato nei luoghi di raduno indicati dal Piano di Evacuazione all esterno dell edificio od in caso di impedimento nel luogo sicuro più vicino, seguendo la via più breve indicata dalla apposita segnaletica, chiudendo le porte dietro il proprio passaggio accertandosi che non sia rimasto nessuno nel locale abbandonato in caso di incendio è assolutamente vietato l uso degli ascensori astenersi dall uso di estintori ed idranti che sono di uso esclusivo del personale specificatamente formato al riguardo, a meno che non sia stato prodotto documento attestante l idoneità all uso di tali dispositivi in presenza di persone colpite da malori non intervenire se non si è in possesso delle adeguate conoscenze, ma correre ad avvisare il personale scolastico più vicino, affinché sia mobilitato nel più breve tempo possibile l addetto all emergenza sanitaria, quindi restare a disposizione per eventuale collaborazione nelle operazioni di soccorso (solo se non si è soggetti particolarmente sensibili). Nel caso in cui il malore fosse particolarmente grave (emorragia, elevata difficoltà respiratoria, ecc.) chiamare immediatamente il 118 Riferimenti utili Emergenza sanitaria: tel. 118 Soccorso pubblico di emergenza: tel. 113 Carabinieri: (Pronto Intervento) tel. 112 (Caserma di Abbiategrasso) tel. 0294964112/230 Vigili del Fuoco: (Pronto Intervento) tel. 115 (Caserma di Abbiategrasso) tel. 029466666 Ospedale C. Cantù sede di Abbiategrasso: (centralino) tel. 029462311 Sede centrale dell Istituto Alessandrini (Via Einaudi, 3) tel. 029466306/7 Sede staccata dell Istituto Alessandrini (Via Vivaldi, 8) tel. 0294960197 Figure di riferimento legate alle emergenze principali dell a.s. 08/09 Dirigente Scolastico: dott.sa Alba Arcidiacono Responsabile del S.P.P.: ing. Giuseppe Negro Rappresentante dei L.S.: prof. Pasquale Tomasello Medico Competente: dott. Angelo Giunta

Pagina 6 di 8 Appendice Estratto del D.LGS. 81/08 TITOLO I PRINCIPI COMUNI Capo I: Disposizioni Generali Art. 2 (Definizioni) 1. Ai fini ed agli effetti delle disposizioni di cui al presente decreto legislativo si intende per: a) «lavoratore»: persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un attività lavorativa nell ambito dell organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari. Al lavoratore così definito è equiparato: l allievo degli istituti di istruzione ed universitari e il partecipante ai corsi di formazione professionale nei quali si faccia uso di laboratori, attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici e biologici, ivi comprese le apparecchiature fornite di videoterminali limitatamente ai periodi in cui l allievo sia effettivamente applicato alla strumentazioni o ai laboratori in questione; b) «datore di lavoro»: il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore Nelle pubbliche amministrazioni si intende il dirigente al quale spettano i poteri di gestione, ovvero il funzionario non avente qualifica dirigenziale, d) «dirigente»: persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l attività lavorativa e vigilando su di essa; g) «addetto al servizio di prevenzione e protezione»: persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all articolo 32, facente parte del servizio di cui alla lettera l) del presente articolo; l) «servizio di prevenzione e protezione dai rischi»: insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni all azienda finalizzati all attività di prevenzione e protezione dai rischi professionali per i lavoratori; n) «prevenzione»: il complesso delle disposizioni o misure necessarie anche secondo la particolarità del lavoro, l esperienza e la tecnica, per evitare o diminuire i rischi professionali nel rispetto della salute della popolazione e dell integrità dell ambiente esterno; aa) «formazione»: processo educativo attraverso il quale trasferire ai lavoratori ed agli altri soggetti del sistema di prevenzione e protezione aziendale conoscenze e procedure utili alla acquisizione di competenze per lo svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti in azienda e alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi; bb) «informazione»: complesso delle attività dirette a fornire conoscenze utili alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi in ambiente di lavoro; cc) «addestramento»: complesso delle attività dirette a fare apprendere ai lavoratori l uso corretto di attrezzature, macchine, impianti, sostanze, dispositivi, anche di protezione individuale, e le procedure di lavoro; Art. 3 (Campo di applicazione) 1. Il presente decreto legislativo si applica a tutti i settori di attività, privati e pubblici, e a tutte le tipologie di rischio. 2. Nei riguardi delle università, degli istituti di istruzione universitaria, delle istituzioni dell alta formazione artistica e coreutica, degli istituti di istruzione ed educazione di ogni ordine e grado le disposizioni del presente decreto legislativo sono applicate tenendo conto delle effettive particolari esigenze connesse al servizio espletato o alle peculiarità organizzative 4. Il presente decreto legislativo si applica a tutti i lavoratori e lavoratrici, subordinati e autonomi, nonché ai soggetti ad essi equiparati, fermo restando quanto previsto dai commi successivi del presente articolo. CapoIII: Gestione della Prevenzione nei Luoghi di Lavoro SezioneI: Misure di tutela e obblighi Art. 17 (Obblighi del datore di lavoro non delegabili) 1. Il datore di lavoro non può delegare le seguenti attività: a) la valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento previsto dall articolo 28; b) la designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi;

Pagina 7 di 8 Art. 18 (Obblighi del datore di lavoro e del dirigente) 1. Il datore di lavoro, che esercita le attività di cui all articolo 3 e i dirigenti, che organizzano e dirigono le stesse attività secondo le attribuzioni e competenze ad essi conferite, devono: a) nominare il medico competente per l effettuazione della sorveglianza sanitaria nei casi previsti dal presente decreto legislativo. b) designare preventivamente i lavoratori incaricati dell attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell emergenza; d) fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale, sentito il responsabile del servizio di prevenzione e protezione e il medico competente, ove presente; e) prendere le misure appropriate affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni e specifico addestramento accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico; f) richiedere l osservanza da parte dei singoli lavoratori delle norme vigenti, nonché delle disposizioni aziendali in materia di sicurezza e di igiene del lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuali messi a loro disposizione; l) adempiere agli obblighi di informazione, formazione e addestramento di cui agli articoli 36 e 37; 3. Gli obblighi relativi agli interventi strutturali e di manutenzione necessari per assicurare, ai sensi del presente decreto legislativo, la sicurezza dei locali e degli edifici assegnati in uso a pubbliche amministrazioni o a pubblici uffici, ivi comprese le istituzioni scolastiche ed educative, restano a carico dell amministrazione tenuta, per effetto di norme o convenzioni, alla loro fornitura e manutenzione. In tal caso gli obblighi previsti dal presente decreto legislativo, relativamente ai predetti interventi, si intendono assolti, da parte dei dirigenti o funzionari preposti agli uffici interessati, con la richiesta del loro adempimento all amministrazione competente o al soggetto che ne ha l obbligo giuridico. 3-bis. Il datore di lavoro e i dirigenti sono tenuti altresì a vigilare in ordine all adempimento degli obblighi ferma restando l esclusiva responsabilità dei soggetti obbligati qualora la mancata attuazione dei predetti obblighi sia addebitabile unicamente agli stessi e non sia riscontrabile un difetto di vigilanza del datore di lavoro e dei dirigenti. Art. 20 (Obblighi dei lavoratori) 1. Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro. 2. I lavoratori devono in particolare: a) contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro; b) osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale; c) utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto e, nonché i dispositivi di sicurezza; d) utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione; e) segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dei dispositivi di cui alle lettere c) e d), nonché qualsiasi eventuale condizione di pericolo di cui vengano a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell ambito delle proprie competenze e possibilità e fatto salvo l obbligo di cui alla successiva lettera f) per eliminare o ridurre le situazioni di pericolo grave e incombente, dandone notizia al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; f) non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo; g) non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori; h) partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro; CapoIII: Gestione della Prevenzione nei Luoghi di Lavoro SezioneIV: Formazione, informazione e addestramento Art. 36 (Informazione ai lavoratori) 1. Il datore di lavoro provvede affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione: a) sui rischi per la salute e sicurezza sul lavoro connessi alla attività della impresa in generale; b) sulle procedure che riguardano il primo soccorso, la lotta antincendio, l evacuazione dei luoghi di lavoro;

Pagina 8 di 8 c) sui nominativi dei lavoratori incaricati di applicare le misure di cui agli articoli 45 e 46; d) sui nominativi del responsabile e degli addetti del servizio di prevenzione e protezione, e del medico competente. 2. Il datore di lavoro provvede altresì affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione: a) sui rischi specifici cui è esposto in relazione all attività svolta, le normative di sicurezza e le disposizioni aziendali in materia; b) sui pericoli connessi all uso delle sostanze e dei preparati pericolosi sulla base delle schede dei dati di sicurezza previste dalla normativa vigente e dalle norme di buona tecnica; c) sulle misure e le attività di protezione e prevenzione adottate. Art. 37 (Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti) 1. Il datore di lavoro assicura che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente ed adeguata in materia di salute e sicurezza, anche rispetto alle conoscenze linguistiche, con particolare riferimento a: a) concetti di rischio, danno, prevenzione, protezione, organizzazione della prevenzione aziendale, diritti e doveri dei vari soggetti aziendali, organi di vigilanza, controllo, assistenza; b) rischi riferiti alle mansioni e ai possibili danni e alle conseguenti misure e procedure di prevenzione e protezione caratteristici del settore o comparto di appartenenza dell azienda.