VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 19



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Transcript:

O R I G I N A L E VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 19 SESSIONE ORDINARIA - SEDUTA PUBBLICA Verbale letto, approvato e sottoscritto. IL PRESIDENTE f.f. Maschio Rinaldo IL SEGRETARIO COMUNALE dr.ssa M. Rosaria Campanella OGGETTO: ESAME ED APPROVAZIONE DEL RENDICONTO DELLA GESTIONE PER L ANNO 2012. ========================== Reg. Pubbl. N. REFERTO DI PUBBLICAZIONE Certifico io sottoscritto Segretario Comunale che copia della presente delibera viene pubblicata all'albo comunale on line per 15 giorni consecutivi. dal 10.05.2013 al 25.05.2013 addì 10.05.2013 IL SEGRETARIO COMUNALE dr.ssa Maria Rosaria Campanella ========================== ========================== CERTIFICATO DI ESECUTIVITÀ La presente deliberazione, pubblicata a norma di legge, senza opposizioni e reclami, è divenuta ESECUTIVA il L'anno DUEMILATREDICI addì TRENTA del mese di APRILE alle ore 20.30 nella sala delle adunanze, previa convocazione con avvisi scritti n. 4369 in data 24.04.2013 tempestivamente consegnati, si è riunito il Consiglio Comunale. All'appello risultano: Presenti Assenti Giust. Ing. VEZZARO FRANCESCO LOBASCIO GIUSEPPE ZATTARIN DEMETRIO BOSCHELLO MORENO SCOTTON VALERIO NAZARI MAURIZIO ZANOVELLO LISA PENELLO MASSIMO RIZZO STEFANO CALLEGARO FABRIZIO ROSSI VITTORIO GIUFFRIDA DANIELE ZORDAN ADOLFO PAVANETTO ENRICO MASCHIO RINALDO ZANOVELLO ROBERTO GIACOMETTI FABIO Addi IL SEGRETARIO COMUNALE dr.ssa Maria Rosaria Campanella Partecipa alla seduta la dr.ssa Maria Rosaria Campanella Segretario Comunale. Il signor Maschio Rinaldo, nella sua qualità di Vice Presidente assume la presidenza e, riconosciuta legale l'adunanza, dichiara aperta la seduta e chiama all'ufficio di scrutatori i signori: Rossi Vittorio e Zordan Adolfo. Il Presidente chiede al Consiglio di deliberare sull'oggetto sopra indicato, iscritto al n. 2 dell'ordine del giorno.

Il Presidente, cede la parola al Sindaco, che illustra l argomento posto all ordine del giorno (vedi verbale allegato). UDITI gli interventi dei Consiglieri (vedi verbale allegato) IL CONSIGLIO COMUNALE VISTO ed esaminato il conto del bilancio dell entrata e della spesa di questo comune, per l esercizio finanziario 2012, reso dal Tesoriere BANCA PADOVANA DI CREDITO COOPERATIVO S.C., corredato di tutti gli atti e i documenti relativi agli incassi ed ai pagamenti; VISTA l illustrazione dei dati consuntivi prescritta dagli artt. 151, c. 6, e 231 del D.Lgs. n. 267/2000, approvata dalla Giunta Comunale nella seduta del 28.03.2013, provvedimento n. 36 avente per oggetto: Approvazione relazione illustrativa sul rendiconto della gestione 2012, dello schema di rendiconto e dello schema di deliberazione consiliare relativa al rendiconto 2012 ; VISTO il prospetto di conciliazione, redatto ai sensi dell art. 229 del D.Lgs. n. 267/2000, che, partendo dai dati finanziari della gestione corrente del conto del bilancio, con l aggiunta di elementi economici, raggiunge il risultato finale economico; VISTO il conto economico, redatto ai sensi del medesimo art. 229, che evidenzia i componenti positivi e negativi dell attività dell ente secondo criteri di competenza economica; VISTO il conto del patrimonio, redatto ai sensi dell art. 230 del più volte citato decreto legislativo, che rileva i risultati della gestione patrimoniale e riassume la consistenza del patrimonio al termine dell esercizio, evidenziandone le variazioni intervenute nel corso dello stesso rispetto alla consistenza iniziale, in tal senso si precisa che le variazioni positive da conto finanziario (immobilizzazioni in corso) sono suddivise nello specifico nella colonna variazioni positive da altre cause; VISTA la relazione dell organo di revisione redatta ai sensi dell art. 239, c. 1 lettera d), del citato decreto n. 267/2000; VISTA la tabella dei parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale e la tabella dei parametri gestionali con andamento triennale, entrambe annesse al conto del bilancio ai sensi dell art. 228, c. 5, sempre del più volte citato decreto; DATO atto che il rendiconto della gestione relativo all esercizio finanziario 2011 è stato approvato con propria deliberazione n. 11 del 24.04.2012, esecutiva ai sensi di legge; VISTO l elenco dei residui attivi e passivi, distinti per anno di provenienza, approvato con determinazione del Responsabile del Settore Economico-Finanziario n. 30 del 27.03.2013, a seguito del riaccertamento degli stessi effettuato a norma dell art. 228, c. 3, del D.Lgs. n. 267/2000, con determinazione del medesimo responsabile n. 29 stessa data; RICHIAMATA la propria deliberazione n. 50 del 27.11.2012 avente per oggetto Ricognizione sui programmi ed equilibri di bilancio 2012, adottata ai sensi dell art. 193, c. 2, del D.Lgs. n. 267/2000; CONSIDERATO che l inventario comunale è aggiornato e che entro il 31.12.2012 si è provveduto ad inserire le variazioni intervenute nel corso dell esercizio 2012; 1 DCC n. 19/2013

VISTO il D.L. 25.06.2008 n. 112 convertito in L. 06.08.2009 n. 133, art. 77 quater c. 22, nonché il D.M. 23.12.2009, il quale ha abolito la trasmissione dei dati periodici di cassa ed ha introdotto i prospetti dei dati SIOPE da allegare al rendiconto della gestione; VISTI i prospetti SIOPE elaborati dall Ente e la loro coincidenza con i dati di cassa rilevati dall archivio gestito dalla Banca d Italia; VISTO che il giorno 15.04.2013 si è riunita la 1^ Commissione consiliare permanente Bilancio Programmazione economica Generale ; VISTO il vigente regolamento comunale di contabilità; DATO atto che gli atti del rendiconto sono stati messi a disposizione dei consiglieri a mezzo mail inviata in data 09.04.2013; VISTO il D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 ed, in particolare, l art. 227, c. 2, così come modificato dall art. 2 quater, c. 6 lett. c), del D.L. n. 154 del 07.10.2008, conv. in L. n. 189 del 04.12.2008, che prevede la deliberazione del rendiconto entro il 30 aprile dell anno successivo; VISTO l art. 6, c. 4, del D.L. 95/2012, convertito in L. n. 135/2012, il quale stabilisce che a decorrere dall esercizio finanziario 2012 il Comune è tenuto ad allegare al rendiconto della gestione una nota informativa contenente la verifica dei reciproci rapporti di debito e credito intercorrenti con le proprie società partecipate; PRESO atto che: 1. il Comune di Vigodarzere al 31.12.2012 possedeva queste partecipazioni azionarie nelle seguenti società: - ETRA S.p.A. - SE.T.A. S.p.A. - APS HOLDING S.p.A. - ACEGAS APS S.p.A. - FINANZIARIA APS S.p.A. 2. a tutt oggi sono state acquisite le situazioni di debito/credito di ETRA S.p.A. e Finanziaria Aps S.p.A. e coincidono con i dati della contabilità dell Ente, per SE.T.A. S.p.A. è arrivata la comunicazione di mancanza di posizioni creditorie o debitorie nei confronti di tutti i propri soci, mentre per APS HOLDING S.p.A. risulta una differenza per una diversa stima dei costi subiti e per ACEGAS APS S.p.A. risulta una differenza a favore dell Ente di 226.67; 3. l asseverazione definitiva dei dati avverrà dopo l approvazione dei bilanci da parte delle società; 4. è stata comunque redatta una nota riepilogativa complessiva di tutte le posizioni debitorie/creditorie, già asseverata dall Organo di Revisione dell Ente; ACQUISITI i pareri del Responsabile del servizio interessato e di ragioneria in ordine alla regolarità tecnica e contabile, CON voti favorevoli n. 10, contrari n. 4 (Zordan, Maschio, Zanovello R., Giacometti), astenuti n. 0, su n. 14 consiglieri presenti e votanti, espressi per alzata di mano, riconosciuti con l assistenza degli scrutatori e proclamati dal Presidente, 2 DCC n. 19/2013

d e l i b e r a di approvare il conto del bilancio di questo Comune per l esercizio finanziario 2012, il conto economico ed il conto del patrimonio, che evidenziano i dati consuntivi riassunti nei seguenti quadri riepilogativi: CONTO DEL BILANCIO 2012 descrizione gestione gestione residui competenza totale fondo cassa al 01.01.2012 6.217.575,25 riscossioni (+) 585.289,42 5.390.379,57 5.975.668,99 pagamenti (-) 1.099.752,56 5.159.195,99 6.258.948,55 fondo cassa al 31.12.2012 5.934.295,69 residui attivi (+) 639.762,45 1.467.145,17 2.106.907,62 residui passivi (-) 3.386.502,70 2.372.472,77 5.758.975,47 avanzo di amministrazione 2.282.227,84 - Fondi Vincolati 40.896,08 - Fondi per il finanziamento delle spese in Risultato di amministrazione: conto capitale 2.203.528,35 - Fondi di ammortamento 0,00 - Fondi non vincolati 37.803,41 CONTO ECONOMICO ESERCIZIO 2012 Perdita d esercizio -253.197,91 CONTO DEL PATRIMONIO 2012 patrimonio netto al 01.01.2012 22.772.521,49 Perdita d esercizio 2012-253.197,91 patrimonio netto al 31.12.2012 22.519.323,58 di dare atto che, con determinazione del Settore Economico-Finanziario n. 30 del 27.03.2013, è stato approvato l elenco dei residui attivi e passivi, distinti per anno di provenienza, con inserimento di quelli maturati nell arco del 2012, con debitamente riaccertati i residui provenienti dagli esercizi 2011 e precedenti, giusta determinazione del medesimo Settore n. 29 del 27.03.2013, elenco che si allega; di prendere atto che i residui attivi conservati derivano da entrate accertate per le quali esiste un titolo giuridico che costituisce l ente locale creditore della correlativa entrata a norma dell art. 189, c. 2, del D.Lgs. n. 267/2000; di prendere atto che i residui passivi conservati derivano da formali provvedimenti di impegno esecutivi ai sensi di legge e che nella determinazione degli stessi è stato tenuto conto delle prescrizioni di cui all art. 183 del D.Lgs. n. 267/2000; di dare atto che la quota pari ad 2.282.227,84 dell avanzo di amministrazione 2012 è destinata per: 3 DCC n. 19/2013

o fondi vincolati per 40.896,08 quale quota parte degli introiti da Permessi da costruire incassati dopo il 30 novembre 2011 e non impegnati; o fondi per finanziamento spese in conto capitale per 2.203.528,35, di cui 746.748,88 derivante dall eliminazione di impegni per opere non realizzabili per i vincoli del patto di stabilità e che non potranno essere utilizzati per altri investimenti; o fondi non vincolati per 37.803,41; di prendere atto che è stato aggiornato l inventario al 31.12.2012, ai sensi dell art. 230, c. 7, del D.Lgs. n. 267/2000; di prendere atto che nel corso del 2012 sono stati riconosciuti i seguenti debiti fuori bilancio: 1) deliberazione di C.C. n. 30 del 26.07.2012, riconoscimento di legittimità del debito fuori bilancio, ai sensi dell art. 194 comma 1 lett. a) del D.Lgs. 267/2000, per spese conseguenti alla sentenza del Tribunale di Padova n. 224/2011, 2) deliberazione di C.C n. 35 del 25.09.2012, riconoscimento di legittimità del debito fuori bilancio, ai sensi dell art. 194 comma 1 lett. a) del D.Lgs. 267/2000, per spese conseguenti alla sentenza della Corte di Cassazione, 3) deliberazione di C.C n. 45 del 16.11.2012, riconoscimento di legittimità del debito fuori bilancio, ai sensi dell art. 194 comma 1 lett. a) del D.Lgs. 267/2000, per spese conseguenti alla sentenza della Corte d Appello n. 249/2011, 4) deliberazione di C.C n. 44 del 16.11.2012, riconoscimento di legittimità del debito fuori bilancio, ai sensi dell art. 194 comma 1 lett. a) del D.Lgs. 267/2000, per spese conseguenti alla sentenza della Corte di Cassazione n. 11275/2012; di prendere atto delle condizioni finanziarie di equilibrio rilevate nell apposita tabella dei parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale e nella tabella dei parametri gestionali con andamento triennale, entrambe annesse al conto del bilancio ai sensi dell art. 228, c. 5 del D.Lgs. n. 267/2000; di dare atto che entro il termine previsto dall art. 233 del D.Lgs. n. 267/2000, così come modificato dall art. 2 quater, c. 6 lett. c), del D.L. n. 154 del 07.10.2008, conv. in L. n. 189 del 04.12.2008 il Tesoriere Comunale, l Economo, i consegnatari dei beni dell ente e gli altri soggetti di cui all art. 93, c. 2, del citato decreto, hanno reso il conto della propria gestione; di prendere atto che, con determinazione n. 28 del 27.03.2013 del Settore Economico- Finanziario, si è provveduto alla parificazione dei conti resi dal Tesoriere comunale, dall Economo comunale, dagli agenti contabili e dai consegnatari dei beni dell Ente, resi dagli stessi agenti contabili, ai sensi dell appena citato art. 233; di prendere atto dell elenco delle spese di rappresentanza sostenute dall ente nel corso dell anno 2012, di cui all art. 16, c. 26, del D.L. 13.08.2011, n. 138, conv. in L. 14.09.2011, n. 148, che si allega; dei prendere atto dei vincoli di spesa imposti a decorrere dall anno 2011 per alcune tipologie di spesa, di cui all art. 6, c. da 7 a 10, del D.L. 31.05.2010, n. 78, conv. in L. 30.07.2010, n. 122 e che gli stessi sono stati rispettati, ad eccezione delle spese per le autovetture per un importo di 198,97 a causa di diverse revisioni previste per legge, degli automezzi in dotazione agli uffici; 4 DCC n. 19/2013

di prendere atto della coincidenza dei dati SIOPE gestiti dalla Banca D Italia con quelli dell Ente; di prendere atto che l organo di revisione ha redatto la propria relazione, ai sensi dell art. 239, c. 1 lettera d), del citato decreto n. 267/2000 e che si allega in copia; di prendere atto che al rendiconto della gestione è stata allegata una nota informativa contenente la verifica dei reciproci rapporti di debito e credito intercorrenti con le proprie società partecipate; di prendere atto, infine, che il patto di stabilità interno per l anno 2012 (in termini di competenza mista) è stato rispettato. 5 DCC n. 19/2013

Verbale allegato DCC n. 19/2013 SINDACO. Questa è l ultima data, l ultimo giorno utile per l esame e l approvazione del rendiconto della gestione, che ricordo ogni anno deve essere completata entro il 30 aprile. Abbiamo a disposizione una delibera, nella quale vengono elencati tutti gli elementi che hanno contribuito alla rendicontazione di questo anno 2012. Il rendiconto è, com è noto, un processo abbastanza complesso, che si avvale di numerosi documenti che vengono approvati con la collaborazione naturalmente degli Uffici Finanziari del Comune, ma anche con l intervento dell Organo di revisione. Questa sera la dottoressa Luisa Angela Vallese, che è revisore dei conti per il nostro Comune, subentrata da poco tempo al dottor Marzio Pilotto, è impegnata in un parallelo Consiglio Comunale che parimenti segue come revisore dei conti, per cui non può essere con noi, ma naturalmente disponiamo di tutta la documentazione che la dottoressa ci ha lasciato. Per quanto riguarda il documento che contribuisce a completare il rendiconto della gestione, ci avvalliamo naturalmente di tutti i documenti che sono stati rilasciati con il conto del bilancio, dell entrata della spesa a cura del Servizio di Tesoreria della Banca Padovana di Credito Cooperativo. Sono stati previsti i prospetti di conciliazione, il conto economico, il conto del patrimonio, la relazione dell Organo di revisione, la tabella dei parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale. È stato prodotto il rendiconto della gestione. Diciamo che il documento è basato sul rendiconto della gestione dell esercizio finanziario 2011, che è stato approvato il 24 aprile 2012, quindi nella scadenza analoga dello scorso anno. Il 27 novembre 2012, con la delibera n. 50, abbiamo eseguito la ricognizione sui programmi e sugli equilibri del bilancio del 2012. Saltiamo poi una serie di documenti sui quali poi chi volesse approfondire naturalmente ha la disponibilità di tutti i documenti. Passiamo al fatto che la partecipazione societaria, che prevede per il nostro Ente la partecipazione in ETRA, SETA, APS Holding, ACE GAS APS, Finanziaria APS, è una situazione che verrà asseverata definitivamente dopo la approvazione dei bilanci da parte delle società. Ricordo che siamo rimasti ad avere partecipazione azionaria soltanto per ETRA e per SETA, perché nel corso di quest anno abbiamo rinunciato alle nostre partecipazioni in APS Holding, ACE GAS APS e Finanziaria APS, anche se si trattava di quote estremamente modeste. In ogni caso, per quanto riguarda le situazioni con ETRA e Finanziaria APS, siamo allineati con la contabilità dell Ente, cioè i dati prodotti dalle due società sono allineati con la contabilità dell Ente. Per quanto riguarda la Finanziaria APS, è stato approvato questa mattina il bilancio stesso, il rendiconto dell anno passato. Ancora, la proposta di delibera prevede l approvazione del conto di bilancio per l esercizio finanziario del 2012, l approvazione del conto economico, l approvazione del conto del patrimonio. In esso si dà atto di una serie di elementi di particolare importanza, dei quali segnalo soprattutto il fatto che naturalmente si sia dato atto che il patto di stabilità per l anno 2012 è stato rispettato. Sono stati riconosciuti, nel corso del 2012, tramite quattro deliberazioni di Consiglio Comunale, la n. 30, la n. 35, la n. 44, la n. 45, i riconoscimenti della legittimità dei debiti fuori bilancio per spese che erano dovute e conseguente a sentenze di tribunale, di cui non sto a citare i numeri perché forse sarebbero poco significativi, ma che evidentemente si riferiscono a questioni che sono nate in tempi precedenti all esame dei documenti del rendiconto per quest anno. L avanzo di amministrazione è concretizzato in 2.282.227,84 euro. 1

Molto rapidamente, volendo passare ai risultati che si sono verificati in quest anno, per quanto riguarda le entrate, gli accertamenti delle entrate tributarie sono risultati complessivamente allineati con le previsioni, se si fa eccezione per un minore introito di 85.000 euro, legato all IMU per gli altri fabbricati, cioè le cosiddette seconde case etc., e ad un maggiore introito per l addizionale comunale all IRPEF di 35.800 euro circa. Gli accertamenti invece per le entrate derivanti da trasferimenti, cioè il titolo II, sono risultati pari al 91%, quasi 92, delle previsioni. La minore entrata è legata al minore introito di contributi regionali per funzioni delegate, per una cifra complessiva di oltre 16.000 euro. Per quanto riguarda le entrate extratributarie, che costituiscono il titolo III delle entrate stesse, il risultato complessivamente è pari al 73,43% del bilancio, in quanto c è stato un minore introito legato ai previsti proventi della farmacia per 181.500 euro. Tuttavia il contratto relativo ai proventi della farmacia è stato firmato, se non sbaglio, martedì scorso, quindi una settimana fa esattamente. E poi minori introiti per proventi diversi per una cifra di poco inferiore ai 30.000 euro. Riguardo invece agli accertamenti derivati dalle alienazioni, dal trasferimento del capitale all iscrizione di crediti, sono risultate queste, cioè il titolo IV, complessivamente pari alla previsione di bilancio. C è anzi da registrare un maggiore introito di permessi da costruire per una cifra di poco più di 13.000 euro. Il titolo V riguarda la cessione dei prestiti, naturalmente ci dice che non sono stati assunti mutui. La composizione totale degli accertamenti, quindi, è per un 78% legata alle imposte, per uno 0,09% legato alle tasse e ai tributi speciali per il rimanente 21%. Ancora, andando a scorrere sempre i dati disponibili nella relazione, le spese sono state impegnate, per quanto riguarda il titolo I, cioè quelle relative alla gestione corrente, per un 98,73% dello stanziato, in cui il risparmio più evidente è quello relativo ad una partita di circa 39.000 euro sulla gestione del territorio e sull ambiente, che corrisponde peraltro ad una minore entrata di 25.000 euro. Per quanto riguarda le spese in conto capitale, cioè la gestione degli investimenti del titolo II, l impegno risulta pari a 79,72 dello stanziato, con alcune economie, di cui la più rilevante è quella nell ambito dell amministrazione generale per poco più di 100.000 euro ed una seconda che riguarda la viabilità e l illuminazione pubblica per poco più di 50.000 euro. Direi che il risultato della gestione corrente della competenza evidenzia un saldo negativo di 560.000 euro. Questo va a determinare che il risultato della gestione in conto capitale evidenzia un saldo negativo di 113.000 euro, che questo però non tiene conto della quota che proviene dai permessi da costruire, quindi il risultato reale è un saldo della gestione in conto capitale della competenza che è di circa 11.000 euro di disavanzo. Ancora un dato che può essere interessante valutare, per quanto riguarda la gestione dei residui, per la spesa ci sono state minori liquidazioni di spesa su impegni per parte corrente di 64.000 euro e per conto capitale di 14.700 euro; per servizi conto terzi di quasi 49.000 euro. Per le entrate, invece, c è stata l eliminazione di residui attivi per 71.500 euro, di cui 11.800 per entrate derivanti da cessioni di prestiti e 48.700 per servizi in conto terzi maggiori residui attivi per le entrate correnti. La gestione finanziaria complessiva che deriva dalla gestione della competenza, gestione dei residui, ha quindi maturato un avanzo di amministrazione che si diceva prima essere di 2.282.227,84 euro, di cui 40.896 sono fondi vincolati, cioè proventi da permessi di costruire che sono accertati e incassati ma che non sono stati impegnati; 2.203.500 per finanziamento di spese in conto capitale; 37.800 per fondi liberi. Direi che la relazione poi continua con l esame puntuale di tutti i punti del programma e su questo credo che non sia il caso che stia qui ad intrattenermi con la proposta finale. Chiedo invece, piuttosto, in assenza appunto della dottoressa Luisa Angela Vallese, se il ragionier Saretta ha la cortesia magari di introdurre rapidamente gli elementi essenziali della valutazione dell Organismo di valutazione, in modo tale da poter dare una panoramica più completa possibile al Consiglio. 2

RAG. SARETTA. Il revisore riepiloga un pò i dati che ha già citato il Sindaco. Fondamentalmente partiamo dalla determinazione dell avanzo finale, che come ha riferito il Sindaco è di 2.284.227,84 euro, che però proviene dall avanzo 2011 non utilizzato, che è di 2.240.000. Praticamente ha avuto un leggerissimo aumento della sua consistenza. Praticamente la gestione del bilancio 2012 è quasi arrivata diciamo al suo completo utilizzo delle entrate con le spese. Per quanto riguarda poi le cifre che ha anche indicato il Sindaco, abbiamo, per quanto riguarda le entrate tributarie in particolare, è stata segnalata quella minore entrata dei proventi dell IMU, purtroppo derivante fondamentalmente dai fabbricati ad uso artigianale ed industriale, che sono quelli che sono stati un pò più penalizzati dalla situazione economica, quindi hanno risentito nel versamento dell imposta dell IMU. L addizionale IRPEF, invece, ha mantenuto un suo trend, anche se è ancora tutto da verificare quello del 2012, perché la stiamo pagando nel 2013, però sembra che l andamento sia positivo. Anzi, abbiamo una leggera sopravvenienza di entrata di 35.000 euro. Per quanto riguarda, torno un attimo al patto di stabilità. Il patto di stabilità, per il Comune di Vigodarzere, è stato chiaramente rispettato. L obiettivo era di 360.000 euro e l abbiamo superato, ci siamo portati a 379.000 euro, quindi quello che ci eravamo prefissi è stato completamente mantenuto e non siamo penalizzati in nessun senso. Per quanto riguarda i trasferimenti, più che il dato relativo al 2012, è da segnalare l andamento, il trend storico degli ultimi anni. Quando si parte da una cifra del 2009 di 2.236.000 euro, nel 2012 siamo arrivati a 196.000 euro. Questo è frutto con l avvento dell IMU, che ha praticamente azzerato i trasferimenti statali. Questo è un dato abbastanza rilevante per le entrate dell Ente. Nelle entrate extratributarie, come ha riferito il Sindaco, abbiamo avuto il minore introito della farmacia. La rata iniziale, che era di 180.000 euro, compresa I.V.A., che però era destinata quasi interamente a finanziamento, essendo un entrata straordinaria per il primo anno, era destinata al finanziamento di investimenti, quindi il Comune non ricevendo l entrata di conseguenza non ha impegnato, ma non ha avuto un disequilibrio nella parte corrente. Per quanto riguarda i servizi a domanda individuale, principalmente l asilo nido, abbiamo avuto una copertura di entrata del 17,3%. Un altro dato da rilevare è un dato che riguarda la rigidità della spesa corrente dell Ente, che si è ulteriormente abbassata, anche qui riguardo il suo trend storico. Nel 2009 erano 36,50%, nel 2012 si è abbassata a 29. Tutto sommato un fattore positivo, anche perché chiaramente i mutui non sono stati più fatti e la spesa del personale si è ridotta, perché praticamente tutto il personale che è andato in pensione non è stato sostituito. Per quanto riguarda gli investimenti in conto capitale, che erano principalmente finanziati dai proventi dei permessi di costruire, sono stati quasi integralmente impegnati. La parte non impegnata chiaramente è stata utilizzata per cassa per pagare le spese degli anni precedenti che maturavano quest anno. L indebitamento del Comune di Vigodarzere chiaramente è rimasto all interno delle percentuali che sono state fissate per legge. Non sono stati contratti nuovi prestiti, quindi addirittura abbiamo estinto alcuni mutui che non avevano una penale per poter appunto ridurre l indebitamento stesso. Direi che altro di particolare non c è, mi fermerei qui. Comunque il parere del revisore dei conti è positivo, esaminata un pò tutta la gestione dell Ente. Basta. PRESIDENTE. Dopo questa esposizione, c è qualcuno che vuole intervenire? Zanovello. 3

CONSIGLIERE ZANOVELLO. Io ho sentito l esposizione che ha fatto Saretta, ci sono alcune questioni sulle quali vorrei intervenire. Perché pur vero le cose che sono state dette, però ci sono alcune analisi che secondo me vanno dette. Quest anno, nell approvazione del bilancio preventivo 2012, sono state fatte alcune scelte che sono state legate in parte all istituzione dell IMU e quindi al peso che ha avuto l istituzione dell IMU rispetto anche alla modifica dei trasferimenti dallo Stato e a tutta la nota questione che poi presumo sarà soggetta anche, vedremo come, al nuovo bilancio di previsione. Tanti auguri. Ci sono alcune questioni che vorrei ricordare, perché sono pur veri i dati che sono stati indicati da Vasco, sono tutti puntuali però io vorrei fare un ragionamento di questo genere. L anno scorso, quando noi abbiamo approvato il bilancio, c è stata una discussione abbastanza precisa su una scelta di fondo che ha fatto l Amministrazione, la quale ha scelto, in quel momento lì, di non utilizzare le entrate che derivavano dagli oneri di urbanizzazione dal punto di vista, se non per una piccolissima cifra, 30-40.000 euro, come finanziamento per la spesa corrente, che era arrivata a circa, negli anni precedenti, ad un utilizzo intorno al 75%, considerato che mediamente l entrata negli ultimi anni dagli oneri di urbanizzazione era intorno ai 600, 550, 650, significava che circa 400.000 euro venivano trasferiti sulla spesa corrente per finanziare gli oneri di gestione, cioè il funzionamento del Comune. La scelta dell Amministrazione fu quella di operare con una leva di carattere fiscale, modificando l impostazione. Nel senso che oltre alla questione dell IMU, e quindi di andare a toccare l aliquota dello 0,76 portandola allo 0,86 sulla seconda casa e su tutte le altre pertinenze che applicano questa aliquota a totale introito del Comune, oltre alla quota del 50% che lo Stato ti deve restituire, mantenendo inalterata il 4 per mille, per quanto riguarda la prima casa, c è stata un operazione molto forte, che è stata quella sostanzialmente del raddoppio dell addizionale IRPEF, che è stata portata dallo 0,4 allo 0,8%. I dati di consuntivo che ci vengono portati oggi la registrano questa cifra, perché alla fine noi avevamo un ipotesi di previsioni quasi definitive sull IMU di circa 2.512.429 euro, una rendicontazione di 2.427 come diceva appunto Vasco, con una riduzione di circa 85.000 euro, che presumo sia derivata dai mancati pagamenti della seconda rata, che hanno quindi determinato una riduzione di questa cifra. L addizionale IRPEF, invece, da un ipotesi di rendicontazione del 2011, che la portava a 600.000 euro è passata ad un introito previsto di 1.180.000 euro e consolidato come rendiconto di 1.215.878, quindi addirittura con un aumento di circa 36.000 euro. Che a buon vedere, è evidentemente il piatto forte. Sostanzialmente le altre imposte, c è stata una riduzione sull addizionale del consumo di energia elettrica, un aumento sull imposta della pubblicità, ma cifre diciamo sostanzialmente... Il totale della prima categoria delle entrate tributarie porta una riduzione, rispetto al dato di previsione, di circa 50.000 euro. Per quanto riguarda gli altri oneri, siamo sostanzialmente nei titoli I e II. Poi abbiamo l addizionale comunale, che come ha detto dovrebbe garantire questo gettito, però dipende dall andamento delle tasse, più che dei redditi. Però questa manovra che cosa dice, sostanzialmente? Dice che l aumento della fiscalità sul cittadino, attraverso l addizionale, che è la cosa che evidentemente è meno controllabile da parte del cittadino, perché la paghi ovviamente sulla dichiarazione dei redditi, sul prelievo che viene fatto alla fonte, sia che tu sia lavoratore dipendente sia che tu sia lavoratore autonomo, se paghi le tasse le addizionali ti arrivano senza se e senza ma, quindi sono sostanzialmente le cifre normalmente più certe. Detto questo, vuol dire che le previsioni, tranne per l IMU, che sono comunque importi che sono sostanzialmente consistenti ma non tanto, si tratterà poi di vedere che cosa succederà e se si consoliderà il recupero di queste cifre, il dato che però io volevo ricordare è un altro. 4

Perché è pur vero che la manovra che è stata fatta... poi parleremo anche delle spese in conto capitale, cioè come sono stati spesi gli oneri di urbanizzazione nel momento in cui si è deciso di non utilizzare la quota relativa, cioè di trasferire 400.000 euro per finanziare la spesa corrente e per fare investimenti? Perché anche questo è da verificare, però lo lasciamo. Io volevo soffermarmi su un dato che è citato sia sulla relazione della Giunta sia sulla nota del revisore dei conti che è abbastanza sintomatico, su cui ovviamente dico dobbiamo riflettere ed io porgo delle domande. La gestione corrente, cioè le entrate meno le uscite che si sono verificate nella competenza, cioè dal 1 gennaio al 31 dicembre rispetto ai titoli di entrata e le spese, determinano un disavanzo della spesa corrente di circa 674.000 euro. Che cosa significa? Significa che si sono spesi, nell arco dell anno, per la competenza, 674.000 euro in più rispetto a quelli che sono entrati. Lo si può evincere chiaramente anche dalla relazione del revisore. Come si è sistemata questa situazione? Se volete andiamo anche a vedere le singole cifre, perché in effetti ci sono delle variazioni consistenti. C è un dato che è stato citato anche nella relazione, ci sono circa 213.000 euro che sono derivanti dal mancato consolidamento delle entrate dalla farmacia comunale, altri 30.000 euro nelle entrate tributarie che non si sono verificate, però il vero problema è che i costi più consistenti noi li abbiamo derivati, rispetto al 2011, da un aumento di costi rispetto alle entrate. Come si è pareggiato il bilancio? Il bilancio si è pareggiato, parlo della competenza, non so se qua ci sono ragionieri o commercialisti, abbiamo un bilancio finanziario di cassa, è quindi un bilancio non di conto economico e stato patrimoniale: vedi i soldi che incassi, si vedono quelli che spendi. Dopo ci sono anche quelli degli attivi patrimoniali. Nell arco del 2011 noi abbiamo determinato uno sbilancio di 674.000 euro, di cui 560.000 sono un disavanzo sulla gestione economica e 113.000 sono un disavanzo sulla gestione straordinaria, cioè in conto capitale. Di questi 674.000 euro, sono stati recuperati andando ad utilizzare la quota dell avanzo di amministrazione dell anno precedente. Cioè, per coprire i costi correnti dell anno 2012 si sono utilizzati i soldi che si sono avanzati nell anno precedente. Faccio questo inciso perché poi farò una domanda, signor Sindaco, su questa questione. Dopodiché c è stato un avanzo di residui che ha portato 56.000 euro, dico bene Vasco. E quindi il totale della partita è che noi chiudiamo con un avanzo di gestione di 2.282.000 euro nominalmente, che sono circa 42.000 euro in più rispetto all avanzo che avevamo al 31 dicembre 2011, quindi si può dire ragionevolmente che l anno in corso ha portato un avanzo, cioè una differenza complessiva di 40.000 euro. Però è altrettanto vero che per chiudere le maggiori spese o le minori entrate, fate voi, abbiamo dovuto utilizzare praticamente una parte dell avanzo di amministrazione dell anno precedente, pure in presenza di un operazione massiva dal punto di vista della tassazione. Perché alla fine hai aumentato l addizionale dello 0,4 a 0,8, hai avuto l IMU, hai aumentato l aliquota da 0,76 a 0,86, però alla fine la spesa corrente nell arco dell anno è andata molto oltre a questa leva fiscale. La domanda è questa. Siccome quest anno noi chiudiamo con 40.000 euro di fatto di utile, che va ad implementare i 2 milioni e 6, nel 2013, atteso quello che succederà con l IMU, se manteniamo il trend di spesa corrente agli stessi livelli del 2012, non abbiamo più 600.000 euro di avanzo di amministrazione dell anno precedente per coprire. La domanda che faccio è questa, perché se si è utilizzata una leva fiscale molto forte; si è ritenuto di non utilizzare gli oneri di urbanizzazione andando ad introdurre la vera differenza rispetto ai trasferimenti che c erano prima dallo Stato correggimi Vasco che di fatto è stato l aumento dell addizionale IRPEF, perché di fatto l IMU ha determinato una sostituzione di quelli che erano i trasferimenti dallo Stato prima, di fatto è andata a pareggiare quello che lo Stato non ti ha dato. Con l operazione dell IMU tu non hai fatto altro che ristorare cifre che lo Stato non ti dava. Mentre la vera operazione che è stata fatta è stata quella di portare l addizionale IRPEF da 600.000 euro a 1.200.000. 5

Nonostante questa operazione di soldi che sono entrati, abbiamo chiuso con uno sbilancio di circa 600.000 euro, che è stato ripianato come ho detto utilizzando soldi che provenivano da gestione precedente. Questo vuol dire che noi abbiamo chiuso un bilancio con adesso non voglio entrare, perché possiamo andare a verificare, ci sono state delle cause minori entrate, maggiori costi. Se noi andiamo a vedere anche il trend delle spese degli ultimi quattro anni dal punto di vista delle spese correnti, abbiamo un dato estremamente interessante. Nel 2009 le spese correnti, titolo I, erano di 4.763.000; nel 2012 sono state di 5.380.000 euro. Per cui sono costantemente cresciute, sono aumentate a 5.300.000 nel 2010, sono state ridotte a 4.932.000 nel 2011, sono riaumentate nel 2012, perché rispetto al 2011 abbiamo un incidenza forte delle funzioni generali di amministrazione e controllo, un aumento delle funzioni della situazione pubblica, un aumento consistente sulle funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti. Un aumento ovviamente anche nel settore sociale. La realtà di fondo è che noi stiamo tendenzialmente, pure in presenza di riduzione del costo del personale, noi continuiamo a spendere di più rispetto all anno precedente. E questo è anche ragionevole normale: aumento delle utenze, aumento dei servizi sociali, etc.. La realtà di fondo è che alla fine, nell equilibrio del conto di gestione, noi non ci siamo, perché se non andiamo ad attingere agli avanzi di amministrazione degli anni precedenti, non chiudiamo la competenza. Il dato che emerge dal conto consuntivo è questo, ma non per 50.000 euro ma per più di mezzo milione di euro, per 674.000 euro. Io posso capire che si pongono delle domande, potrei capire che non fosse entrato l IMU. Invece su 2.400.000 e rotti non sono entrati 85.000 euro. Non è che non sono entrati dall IMU mezzo milione di euro e puoi dire che la previsione è sbagliata da parte dello Stato. No. Addirittura sull addizionale dal 4 all 8 è entrato il doppio, nonostante questo abbiamo uno sbilancio di questo genere. Noi siamo qui chiamati a votare il conto consuntivo, ovviamente noi non lo votiamo perché non siamo stati d accordo sull impostazione, però a maggior ragione qua siamo in una situazione in cui diventerebbe anche difficile approvare un bilancio consuntivo con una siffatta... al di là delle motivazioni, che possono essere tutte quante spiegabili Sindaco, io adesso non voglio entrare nel merito, se vuoi ci entriamo però la realtà di fondo è che noi abbiamo determinato un disavanzo sull anno corrente di quella cifra lì. Poi che lo ripianiamo perché ci sono i soldi, questo è un altro discorso. A parità di costi, abbiamo speso di più aumentando fortemente le entrate a carico dei cittadini. Se andiamo sulla spesa corrente, c è anche un altro discorso da fare, perché complessivamente sono stati introitati nell arco dell anno circa 799.000 euro, e non sono pochi, di cui 147.000 erano l avanzo del 2011 applicato alla parte degli investimenti. Dico bene Vasco? Tu correggimi se dico delle cose sbagliate. Poi avevamo un avanzo economico investimenti di altri 55.000 euro. Abbiamo avuto una riduzione di 45.000 euro dalle entrate degli oneri di urbanizzazione. Poi avevamo 641.000 euro di oneri di urbanizzazione e poi di contributi da Enti pubblici, per un totale di 799.000 euro. Di questi 799.000 euro che sono stati formalmente accertati, ne sono stati riscossi 650. Poi bisogna vedere i soldi che hai in tasca: gli oneri di urbanizzazione li spendi non se li accerti ma se li hai in tasca. Di questa cifra, se noi andiamo a vedere gli impegni e i pagamenti, sono stati impegnati, su 799.000 euro, 755.000 euro, quasi tutti, però ne sono stati effettivamente pagati, cioè tirati fuori nell arco dell anno, 424. Abbiamo quindi una differenza, pur essendo impegnati. Dove sono stati spesi questi soldi? Per carità, niente da dire, ma l intervento più consistente sono i 172.000 euro su cui è stato finanziato il progetto di Via Alessandrini, Giovanni XXIII. 6

Dopodiché sono tutti stati spezzati. Io parlo di impegni, abbiamo avuto 14.000 euro di impegni sulla manutenzione di stabili comunali che sono stati interamente spesati; 63.000 euro per la quota del 10% delle barriere architettoniche, che sono stati impegnati per 40.000 euro. Puoi suonare, Presidente! Poi abbiamo avuto l acquisto di beni per le scuole elementari che è stato utilizzato per circa due terzi, 18.000 euro su 26. Poi la manutenzione delle scuole elementari, per cui sono stati impegnati 19.000 euro e ne sono stati spesi 3.900. La manutenzione invece della scuola media, sono stati investiti circa 30.000 euro e sono stati spesi tutti. Abbiamo poi il contributo delle società sportive, che invece sono 30.000 euro che sono stati già dati per lavori. Insomma, via via sono stati spezzati. Poi abbiamo una quota di restituzione di oneri di 36.000 euro, che sono stati tutti dati indietro; 40.000 euro che sono stati spesi per gli ossari; poi abbiamo espropri per altri 85.000 euro che sono stati integralmente pagati. Si è sostanzialmente ridotta questa cifra a tutta una serie di interventi. Per carità, erano necessari, non ne discutiamo. Il vero intervento consistente su 755.000 euro, un pò visibile, che è stato impegnato, sono stati i circa 180.000 euro di Via Giovanni XXIII. Detto questo la valutazione che noi ci sentiamo di fare, ovviamente senza entrare, perché dopo il Presidente mi scampanella, perché dice che parlo troppo, è molto chiaro. Noi ovviamente non è che abbiamo una situazione preconcetta dal punto di vista ideologico per cui diciamo che il bilancio non lo approviamo perché siamo in minoranza, però voi ci permettete di dire che con una situazione di questo genere è un pò difficile. Perché? Perché da una parte si è operata una leva fiscale, forse è la più grossa manovra fiscale nei confronti di cittadini di Vigodarzere, anzi la più grossa che è stata fatta non so da quanto tempo, è stata fatta l anno scorso; nel contempo si è anche creato un disavanzo di gestione e si è dovuto pareggiarlo andando ad utilizzare i soldi che erano stati accantonati, che probabilmente avrebbero potuto essere utilizzati per cose diverse, atteso che fosse possibile e atteso il patto di stabilità. Comunque perdere in gestione 674.000 euro e ripianarli con i soldi che hai accantonato nell anno precedente, può essere una situazione di eccezionalità ma determina una droga dal punto di vista della gestione. Perché chi è che non mi dice che quest anno non si ripeta esattamente la stessa situazione, considerati anche poi i chiari di luna che ci sono, perché non so che cosa succederà. Allora, con molta tranquillità e senza patemi d animo, noi rileviamo queste questioni. Non siamo in amministrazione, però il nostro ruolo è di controllare e noi abbiamo visto le carte. Peraltro questi dati sono tutti contenuti nella relazione della Giunta in maniera evidente e anche nella relazione dell Organo contabile. Questo non significa che il Comune non rispetti quelli che sono gli standard. Questo è un Comune che non è in dissesto, è un Comune che rispetta il patto di stabilità e quindi ha criteri di virtuosità. Addirittura il fatto che non sia in condizione permette di dire che sui servizi sociali, invece di rispettare la quota minima, dico bene, puoi arrivare ad esempio sull asilo nido ad incidere su una cifra del 17% proprio perché non hai criteri di... Però è un giudizio politico, Sindaco. Noi prendiamo atto di questa situazione, ci rendiamo conto evidentemente che non è facile amministrare in questo momento, però ovviamente non avendo partecipato a questo tipo di gestione, giustamente perché siamo all opposizione, esprimiamo evidentemente, su questo conto consuntivo, un parere negativo, per le motivazioni che ti abbiamo detto. Grazie. PRESIDENTE. Qualcun altro vuol parlare? 7

CONSIGLIERE RIZZO. Grazie Presidente. Io rispetto sentitamente la funzione di controllo testé rappresentata dal consigliere Zanovello, di cui però non condivido né l analisi né le conclusioni, quindi anticipo un voto favorevole rispetto a questo bilancio consuntivo, che lo ritengo l esatta risultanza contabile di una politica di bilancio improntata a serietà, correttezza e oculatezza dal punto di vista ragionieristico. E questo perché? Perché il pilastro su cui è stata imperniata la politica di bilancio lo scorso anno, che era un elemento di discontinuità rispetto al bilancio emergenziale che si trovò a fare questa Amministrazione nel primo anno del suo mandato, ovvero il 2011, interveniva strutturalmente sulla composizione delle leve che determinano il bilancio stesso. In particolare l assunto è che la spesa corrente si finanzia con entrata corrente e la spesa per investimenti si finanzia con proventi straordinari. Sulla base di questo assunto, quindi, si è riusciti ad impostare questo bilancio che ha consentito di fare che cosa? Di eliminare due problemi strutturali che aveva la contabilità di Vigodarzere, ovvero da un lato c era una difficoltà nella capacità programmatoria, quindi gli indici di programmazione della spesa erano assolutamente alterati. E questo perché? Perché si spostava tutto sull escamotage contabile di alzare o diminuire, a seconda delle disponibilità ipotetiche di finanziamento della spesa corrente, gli oneri di urbanizzazione. Quindi si mescolavano flussi di finanziamento concettualmente diversi per operazioni di mera quadratura del conto in fase preventiva. E quindi questo sballava completamente le programmazioni e soprattutto fondava la gestione su una posta aleatoria, quindi riferita in particolare ai proventi da oneri di urbanizzazione. E quindi esponeva all aleatorietà anche la gestione corrente. Un altra cosa che ha consentito di ridurre, di far venir meno questa nuova impostazione del bilancio è il contenimento dell avanzo. Mentre prima si facevano avanzi inerziali, questa volta l avanzo è stato ridotto. E non solo è stato ridotto ma vedremo, come diceva Zanovello, è stato anche applicato. Il che non è una cosa negativa, è una cosa qualora si può fare consentita dalle norme vigenti, è una cosa strutturalmente positiva. Un altra cosa importante ha avuto come conseguenza il fatto che comunque, in un momento di difficoltà, di incertezza nella gestione delle politiche di bilancio, frutto di interventi normativi che cambiano e che sono cambiati e che probabilmente cambieranno di giorno in giorno, tutto sommato l impostazione in termini di autonomia finanziaria ed autonomia tributaria è rimasta pressoché invariata, quindi si è riusciti a tenere il volante di questa macchina nonostante il terreno fosse particolarmente accidentato. Un altro intervento che questa impostazione di bilancio ci ha consentito di fare, in parte anche indotti da interventi legislativi esterni, è stato quello di poter continuare l operazione di riduzione del debito. E questo mi sembra che sia un elemento comunque da apprezzare e da far apprezzare alla cittadinanza, a cui nonostante viene richiesto un contributo, un sacrificio maggiore in termini tributari, comunque è meno gravata da un fardello legato ad un debito e soprattutto all onerosità del debito stesso e quindi le maggiori tasse non vengono impiegate per pagare interessi alle tanto vituperate banche. Un altra cosa su cui mi interessa puntualizzare all intervento di Zanovello, è vero che la spesa corrente è cresciuta, ma se si vede tutta la tabella il dato è altalenante. E perché ci possono essere degli andamenti altalenanti sulla spesa? Perché non si spende di più, si spende quello che ti viene detto in base al saldo programmato dal patto di stabilità. Uno non può inventarsi quanto spendere, il dato è certo. Il problema è che la composizione, nella determinazione del saldo, è data da una parte di competenza legato alla spesa corrente, legato alla parte corrente, dall altro invece è legato alla cassa in relazione alla parte in conto capitale. Quindi se emerge un dato superiore in termini di spesa corrente, questo è frutto dal fatto che ci può essere stata una diversa composizione della parte in conto capitale sulla parte relativa alla cassa, che non si vede da quella tabella perché quella è una tabella solo legata alla competenza. 8

Un altra cosa puntuale relativa all avanzo applicato. L avanzo non è applicato solo al titolo I delle spese ma è applicato anche al titolo III, quindi una parte consistente di quell avanzo è stata impiegata per l estinzione anticipata dei mutui. RAG. SARETTA. La quota dell avanzo è stata utilizzata per l estinzione dei mutui. Che poi sia, per problemi tecnici, ripresa anche quest anno, però abbiamo pagato residui. CONSIGLIERE RIZZO. Va beh, comunque l avanzo applicato può essere utilizzato sia per pagare spesa corrente e sia per pagare spesa in conto capitale, qualora previsto dalle norme tassative indicate dal Testo Unico, per rimborsare i mutui. Il dato che c è stato un disequilibrio strutturale della parte corrente mi sembra un affermazione che possa essere rigettata. Un altra cosa mi viene da dire sulla spesa. Negli appuntamenti, nelle sedute di approvazione dei bilanci di previsione e relativi assestamenti più volte Zanovello, ma anche il collega Zordan, ci hanno fatto presente che non spendevamo soldi per la scuola, non spendevamo soldi per lo sport, che erano poste particolarmente depotenziate e c era anche stato un emendamento da parte loro. Il risultato poi, alla fine di tutta l operazione, il dato certo è che per la scuola abbiamo speso il 37% in più, per lo sport il 33%, per la gestione delle nostre strade abbiamo speso quattro volte in più del 2012. PRESIDENTE. Vuol parlare il Sindaco? SINDACO: Mi pareva che ci fosse qualcun altro prima. ASSESSORE CALLEGARO. Sarò brevissimo, perché in sostanza Stefano mi hai anticipato e volevo proprio ribadire a Roberto tutto quello che hai detto tu. È stata, in sostanza, una scelta più che politica, ribadisco amministrativa e di buona amministrazione anche, quella di scegliere di scindere i due capitoli di spesa, la spesa corrente dalla spesa in conto capitale, e finanziare finalmente la spesa in conto capitale con gli oneri derivati dall urbanizzazione, perché sono oneri votati proprio per la spesa in conto capitale. Era un meccanismo, passatemi il termine, drogato quello di coprire il territorio di urbanizzazione per pagare la spesa corrente. È una droga questa, cioè bisogna concedere con ansia l urbanizzazione per incamerare oneri e pagare la spesa corrente. Francamente all inizio dell anno scorso mi sembrava proprio stranissima questa questione ed ho appoggiato in pieno che tutto quello che derivava dagli oneri di urbanizzazione doveva essere destinato a spese in conto capitale, punto. Non si possono pagare luce, acqua, gas, stipendi e vendere il territorio. È una scelta di buona amministrazione, secondo il mio punto di vista, criticabile quanto volete ma è così che si fa amministrazione. E, aggiungo, se gli oneri di urbanizzazione quest anno non ci sono, non siamo mica obbligati a pagare luce, acqua, gas e stipendi. Se oggi non si costruisce perché l economia è quella che è, è messa in salvaguardia tutta una struttura amministrativa che deve reggersi in maniera autonoma e non con gli oneri di urbanizzazione. Mi sembra di una semplicità elementare. Detto questo, visto che si criticava, giustamente, che eravamo carenti in interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, ben vengano questi oneri, mi sembra che finalmente abbiamo dato dignità ad un intervento, ad esempio lo cito perché era tale e uguale a quando facevo io le medie trent anni fa, la Palestra Moroni, che finalmente ha visto luce nel vero senso della parola, aspettava un intervento dignitoso. Ma come tanti altri piccoli interventi e su questa scia faremo altrettanto spero nei prossimi anni di manutenzione di un patrimonio che altrimenti va lasciato al degrado, perché un patrimonio va salvaguardato. 9

Da buon padre di famiglia cerco di investire costantemente, periodicamente, nella manutenzione dell involucro casa, abitazione; stesso da amministratore cerco di mantenere quel capitale che questa Amministrazione, negli anni di fatica, ha costruito. Siccome il futuro non ci riserverà grandi risorse per fare grandi impianti nuovi piuttosto che nuove strutture, investiamo nella manutenzione. E come? Con gli oneri, se vengono. Se non vengono, cerchiamo di fare il minimo indispensabile ma non avremo più l ansia e questo mi sembra anche positivo di vendere il territorio per pagare luce, acqua, gas e stipendi. CONSIGLIERE ZANOVELLO. Volevo precisare una cosa, perché forse non mi sono spiegato. Fabrizio, io ho fatto un ragionamento complesso, tu l hai fatto parziale ed io non ho intenzione di risponderti. Io voglio soltanto precisare una cosa, perché a me va bene tutto ma tanto per essere capito. Le previsioni del bilancio relativo alla gestione di competenza, questi sono i dati, sono state sostanzialmente, al di là che tu dici che abbiamo aumentato l addizionale perché abbiamo speso 700.000 euro per fare tutta una serie di interventi, ci mancherebbe pure che non li spendessi. È il problema che avevamo sollevato. Anzi, ne hai impegnati 700 ma ne hai spesi, non sei riuscito neanche a spenderli tutti perché ne hai spesi 420. Però non è questo il ragionamento. Io ho sollevato la questione della spesa in conto capitale perché secondo me, ad esempio, ci sarebbe stata, con una pianificazione fatta a tavolino, quello che ho detto la settimana scorsa. Su 750.000 euro, se c erano da tirar fuori 100.000 euro, 150.000 euro, 140 o 190, per finanziare il Piano Idraulico, perché magari era una soluzione più accattivante, avevi la leva. Essendo un problema noto da sei, sette, otto mesi, soprattutto perché l avevi sollevato tu, probabilmente i soldi si sarebbero potuti spendere anche in maniera diversa, visto che sono stati impegnati quando si sono realizzati, cioè verso la fine dell anno, e che sono stati spesi anche quando si sono realizzati, perché c era tutta la leva, ma questa è una valutazione che ho già fatto. Quello che voglio dire anche a Stefano, Stefano tu puoi farmi tutti i ragionamenti che vuoi, la realtà di fondo è che noi avevamo un preventivo, una previsione di entrate di 7.700.000 euro, facendo la somma delle tre entrate tributarie e se ne sono verificate 6.857.000 accertato. Ed avevamo una spesa che è stata sostanzialmente la stessa, con qualche differenza. E si è determinato un disavanzo di 674.000 euro. Che dopo tu mi venga a dire che l avanzo di amministrazione può essere utilizzato per pagare le spese di corrente e in questo anche l estinzione dei mutui, io non entro. Io ti dico che con questo meccanismo, quindi con una riduzione di entrate accertata rispetto alla previsione e con un aumento o un mantenimento costante delle spese, che possono oscillare a seconda del fatto che paghi il mutuo o meno, tu determini sistematicamente un disavanzo di gestione. Dopodiché, se tu incassi sette, ottocento, seicentomila euro e li spendi per la questione relativa agli interventi, poi si può discutere, è una scelta che avete fatto. Io non l avrei fatto o l avrei fatto parzialmente, però io non sono in Amministrazione per cui posso solo fare una mia valutazione. Il vero dato che ho voluto sottolineare è questo, che noi non possiamo permetterci. Perché tu domani... la domanda che io vi faccio è quest anno, con i dati di bilancio che abbiamo e con il meccanismo a babbo morto, senza che vadano a toccare l IMU, se tu approvi il Piano triennale, il bilancio di previsione di quest anno, che potrai recuperare la mancanza di entrata dell IMU attraverso il fatto che hai l entrata... che hai pareggiato con il disavanzo della farmacia di 200.000 euro, se tu vuoi mantenere questo livello di spesa dovrai aumentare l aliquota IMU nel 2014 e anche nel 2015. 10

La domanda che ti faccio io è molto semplice. Allora, dopo che tu hai adoperato la leva dell IMU aumentando dell 1% sulle seconde case, sullo 0,76 allo 0,86; dopo che hai aumentato l aliquota del 4 per mille all 8, pensi che nella logica dell impostazione del bilancio tu possa dire: siccome io devo mantenere un livello di spesa, perché sennò lo devo ridurre, aumento... Quando tu verrai a proporre tra due mesi il bilancio di previsione, dovrai dirle queste cose qua, cioè dovrai dire, visto che dovrai fare un bilancio triennale, quest anno magari riesci a gestirla la situazione, ma l anno prossimo per chiudere il bilancio di previsione del triennale dovrai dire come finanzi la spesa corrente. Lascia perdere l investimento in conto capitale, perché potrai dire: mentre i soldi degli accordi pubblici-privati, faccio la previsione che mi entra un milione di euro e siccome li spendo quando entrano posso prevedere quello che voglio, che è il Piano triennale che avete approvato. Il Piano triennale delle opere pubbliche che avete approvato due o tre mesi fa finanzia tutti gli investimenti attraverso entrate da privati derivanti da accordi pubblici. Ma puoi anche scrivere che entrano 50 milioni di euro, tanto li fai solo se si verificano. Dopo bisogna vedere se hai la strumentazione, perché sai a furia di dire facciamo gli interventi con gli accordi pubblici-privati, però siete già arrivati a metà Amministrazione e bisogna pure che facciate qualcosa, ma questa è un altra puntata. Il ragionamento che preoccupa me è questo, perché ti dico io che cosa si verificherà. Si verificherà che tra due mesi verrete a proporci, in attesa che Gesù Cristo faccia qualcosa e che il Governo faccia qualcosa, che per pareggiare il bilancio di previsione dell anno prossimo tu dovrai aumentare l aliquota IMU, pure in presenza di una situazione che dice: abbiamo aumentato però abbiamo pareggiato, abbiamo incassato 7 milioni di euro e ne abbiamo spesi 7 e 50; abbiamo recuperato il disavanzo della gestione attraverso il fatto. Il trend è questo, è questa la valutazione che io voglio fare, perché non potete pensare, al di là che Stefano dica: abbiamo fatto una manovra eccezionale, perché abbiamo riportato tutto nel proprio alveo. I soldi degli oneri di urbanizzazione vanno spesi per le spese. Bene, però hai fatto una operazione di questo genere, sostanzialmente aumentando la tassazione dei cittadini. Allora ai cittadini dici che gli fai la manutenzione delle strade, che gli fai tutto e gli dici che però gli aumenti l IMU e anche l addizionale. Poi vedremo se vi danno ragione, se così bene, vuol dire che avete fatto bene. Io avrei fatto un impostazione diversa, ma ripeto siete voi che amministrate. Ma adesso mi preoccupo ancora di più, perché di fronte ad una situazione di questo genere ci sono dei disavanzi che vanno finanziati e quindi domando, perché credo che al di là che... Stefano giustamente ha detto delle cose, ha fatto le sue valutazioni, ha difeso un impostazione di bilancio, però oggi la situazione è questa. Perché io vi aspetto, al di là del bilancio consuntivo che ormai è stato fatto, quelle sono le cifre, per fortuna che c era un disavanzo, per fortuna che si sono utilizzati soldi che sono stati accantonati, per fortuna tutto. Va beh, abbiamo un disavanzo di 2.282.000 euro, quindi abbiamo un tesoretto con cui possiamo continuare, se sarà possibile dal patto di stabilità, a pagare. Ma non possiamo permetterci di vivere sopra i nostri limiti. Questo bilancio dimostra che per situazioni contingenti, strutturali o eccezionali, quest anno abbiamo vissuto sopra i nostri limiti, perché per pagare quello che abbiamo risparmiato nell arco dell anno abbiamo speso 600.000 euro in più, motivati o non motivati. E questo è un trend che non può essere fatto e non si può pensare, negli anni successivi, di aumentare il livello di tassazione. Io segnalo questo. Non entro su questioni, non è la sede, non voglio. Questo volevo dire. Dopodiché mi fa piacere che l Assessore all Urbanistica dica abbiamo finalmente..., va benissimo, tutto bene. Mi auguro che siate assistiti anche nei prossimi anni, perché ne va del bene della comunità, di tutte le entrate in conto capitale possibili per finanziare tutte le opere, perché il Piano triennale purtroppo è finanziato soltanto nella leva, se riuscirete a fare questo Piano, se ci saranno le condizioni e se il mercato lo prevede, però questo volevo dire. 11

CONSIGLIERE PENELLO. Brevemente. È chiaro che il bilancio di un Comune come Vigodarzere dipende molto da quelle che sono le decisioni a livello nazionale. Adesso c è il punto di domanda sull IMU, quindi chiaramente siamo in una posizione, almeno secondo il mio modo di vedere, dall esperienza degli anni scorsi, continuiamo a rimanere sempre in una posizione abbastanza a rischio, nonostante abbiamo dei residui alle spalle che ci portiamo dietro perché bloccati dai patti di stabilità che si susseguono. Quello che però volevo evidenziare, ma già l ha fatto in parte Roberto nel suo intervento, ma mi pare che i numeri sono numeri e che possiamo dire che purtroppo spese correnti e entrate correnti non è automatico, non abbiamo le stesse entrate e le stesse spese, c è un piccolo buco da colmare. Allora, se negli ultimi quattro anni la spesa corrente è andata via via aumentando e se la struttura amministrativa del personale del Comune è sempre rimasta quella tendenzialmente, forse anche in meno, vale la pena chiederci e penso che la maggioranza abbia questo compito nei prossimi mesi cosa fare per cercare di limitare questo aumento progressivo della spesa corrente. Io mi chiedo, evidentemente sono i costi che aumentano, bollette e quant altro, e sono i servizi che continuiamo a pagare profumatamente in qualche modo e che pesano sempre di più. E quindi bisognerà capire quanto spazio avremo in futuro per far finta di non valutare queste cose. Cioè, l attuale livello dei servizi, cosa fare per ridurre i costi, per pagare meno quello che consumiamo. E sarà un qualcosa su cui riflettere in modo molto attento perché, ripeto, c è un piccolo buco. L escamotage degli oneri di urbanizzazione ho impressione che sia solo per un periodo limitato di tempo che avremo questa situazione serena, in cui abbiamo assestato il bilancio, li abbiamo spostati sulle opere, sugli investimenti, e questo ce lo dobbiamo dire, abbiamo sfruttato l avanzo del 2011 in modo cospicuo, forte, e questo non ci sarà più possibile, non avremo più 674.000 euro da coprire quello che c è da coprire. Io ho l impressione che gli oneri, purtroppo erano 600 l anno scorso, quest anno se riusciamo a fare 300 siamo bravi, perché la situazione è quella che è e quindi è pesante, ho l impressione che gli oneri ci serviranno, se non ci saranno novità a livello nazionale, se per caso si aprono le porte dei residui, se per caso tutta una serie di cose potremmo star tranquilli, ma se questo non avverrà, se il cordone che ci limita verrà mantenuto, è chiaro che gli oneri dovremmo richiamarli nella spesa corrente. E quindi se l escamotage l abbiamo come dire tolto dal nostro orizzonte, dovremmo per forza reinserirlo, perché ripeto facciamo fatica a coprire le spese correnti. Un ultima riflessione, abbiamo diminuito il debito ma abbiamo massacrato in qualche modo i cittadini, le famiglie, che sono tassati di più. Le statistiche del trend, negli ultimi tre anni, evidenziano che la famiglia oggi paga più tasse rispetto a tre anni fa. Va beh, è più contenta di avere un debito minore o è più contenta di pagare tasse maggiori ogni anno agli Enti locali? Non lo so. E questo perché? Perché la situazione fuori da qua è pesante e quindi, secondo me, va posta attenzione su quelle che saranno le scelte nella prossima fase di previsione del bilancio. Non si è fatto l anno scorso per tutta una serie di motivi, però secondo me e questa è una mia opinione personale dovremmo impostare l imposizione sulle famiglie in modo assolutamente diverso. Già nella prossima delibera andremo ad inserire una modifica dell applicazione dell IMU, però secondo me non basta. Dobbiamo ricordarci che ci sono famiglie in difficoltà, ci sono giovani che non trovano lavoro, dobbiamo non tanto avere l obiettivo di fare una bella e sana gestione finanziaria ma siamo qui per aiutare chi sta peggio, chi ci chiede aiuto. Ridurre il debito ma lasciare in difficoltà le famiglie, non dico che non sia stato fatto, non vorrei che fosse frainteso, però questa azione che viene fatta quotidianamente dal Comune, gioco forza, stante la situazione, dovrà essere fatta in modo molto più forte e incisivo nei prossimi mesi, perché la situazione economica complessiva, rispetto ad un anno fa, è peggiorata, non è migliorata. 12

Rispetto ad un anno fa, la situazione è drammaticamente più pesante, quindi dobbiamo avere l obbligo di mettere in campo tutte quelle economie, e già si è fatto, basta ricordare l intervento sulla gestione dell illuminazione pubblica, cioè tentare di diminuire la spesa corrente e cercare di dare una mano a chi non ce la fa. Penso anch io che non potremo, nei prossimi anni, aumentare di nuovo la tassazione, l IRPEF non potremo portarla, non so neanche se possiamo già adesso portarla al 9 o all uno, non lo possiamo fare. Non potremo aumentare l IMU. È normale. E quindi che cosa rimane? Rimane quel poco di oneri che abbiamo, se ci saranno. Oppure, se non siamo in grado di ridurre le spese, dobbiamo pensare effettivamente ad interventi che dovranno essere molto più attenti e precisi. SINDACO. Io ringrazio tutti i consiglieri degli interventi che hanno fatto, perché sono stati estremamente puntuali ed hanno aiutato a capire la situazione. Se devo dire la verità, non è che le cose mi abbiano colpito in maniera particolarmente negativa, voglio dire sono disamine che sono state fatte con assoluta correttezza e che dicono tutte la verità, questo è il problema. Io pongo semplicemente il problema politico, perché è un problema squisitamente politico quello delle scelte che si faranno o che si dovranno fare nel prossimo futuro. Sui dati del bilancio di quest anno dico soltanto che non si può parlare semplicemente di spese e di entrare ma si deve entrare anche di che cosa rappresentano queste spese. Prendo il dato per quanto riguarda la rigidità della spesa corrente che era stata citata prima anche dal ragioniere Saretta nella sua relazione sul resoconto presentato dal revisore dei conti. Questa rigidità della spesa corrente, che è il rapporto tra la spesa del personale più la quota di ammortamento dei mutui rispetto al totale delle entrate dei primi tre titoli, I, II, III, è passata dal 36,54 al 29,62%. Questo è un numero che dice semplicemente che quello che si poteva fare nel contenimento della spesa del personale è stato ragionamento fatto, direi. Nel senso che i dipendenti sono rimasti quanti erano (33, perché c è stata una dimissione nel corso dell anno), quello è rimasto però la spesa è stata esercitata in maniera più coerente, più corretta. Quando poi si dice che sono state fatte delle spese maggiori, è vero che le spese sono aumentate però uno dice: nel 2009, 700.000 euro di spese per la viabilità e i trasporti, nel 2012 sono diventati 915.000 euro. Questi soldi sono stati impiegati per dei servizi, viabilità e trasporti. Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell ambiente, nel 2009 erano 173.000 euro, nel 2012 sono 245.000. Funzioni nel settore sociale, 679.000 nel 2009, 853 nel 2012. Somma che tiri somma che tiri somma, queste maggiori spese sono anche da vedere. Non dico solo, ma permettetemi sono anche da vedere come una restituzione di servizi al cittadino. Vale lo stesso per l istruzione pubblica, nella quale siamo passati da 430.000 a 500.000 euro ed altri che vado citando. Questo non per dire che stiamo dando di più ai cittadini, probabilmente stiamo dando lo stesso. Lo sforzo che si è fatto è stato quello però di non cominciare un inversione di tendenza pericolosa, che si sta verificando in molti Comuni e che probabilmente dovremo cominciare a fare anche noi, non è detto che siamo completamente esenti da questo. Però ci siamo procurati, con quest anno, uno strumento di regolazione del bilancio che ci permette di finanziare spese correnti con entrate ordinarie e spese di investimento con entrate straordinarie. E questo rende più semplice la gestione e la programmazione e consente di restituire al cittadino quello che, tutto sommato, un bilancio comunale dovrebbe fare. Io non sono convinto, su questo ho dei dubbi però naturalmente sono cose sulle quali si possono fare discussioni politiche ampie, che compito di un Amministrazione sia quello di rendere il più gradito possibile il sistema di tassazione al cittadino. 13

Perché se diciamo che il Comune spreca le risorse che il cittadino versa sottoforma di imposte, allora tutte le ragioni di questo mondo, ma se riconosciamo che l Amministrazione Comunale eroga in forma di servizi buona parte di quanto il cittadino versa, allora credo che da questo punto di vista il mantenimento di una spesa che ha una evidente ricaduta nella qualità e nella quantità di servizi ad un livello non dico elevato ma decente, significa la restituzione di quei servizi che altrimenti il cittadino dovrebbe pagarsi da solo. Allora, dico, se restituiamo qualche decina, centinaio di euro al singolo cittadino, ma poi lo costringiamo a finanziare da solo quei servizi che non siamo più in grado di erogare come Comune, stiamo facendo un favore al cittadino oppure lo stiamo mettendo in difficoltà ancora di più, perché soltanto chi ha autonomia adeguata e capacità di reddito adeguato sarà in grado di affrontare la nuova situazione, ancora più complessa. Questa è la domanda che mi faccio e questo è il motivo per cui un obiettivo fondamentale che abbiamo cercato di mantenere è quello di mantenere il livello della spesa come era in precedenza, per quanto possibile. Sapete che ad esempio ci siamo impegnati triennalmente per quanto riguarda il finanziamento della scuola privata, e l abbiamo fatto perché? Perché comprendiamo anche la necessità di chi si pone nel territorio di avere una ragionevole certezza di programmazione rispetto a quello che può impiegare, perché non si può far scuola sapendo che poi il 30 giugno finisce tutto e non si sa se a settembre si potrà ricominciare. Abbiamo ragionevolmente promesso, perché poi ogni bilancio ha una sua autonomia, che siamo in grado di perpetuare il contributo che abbiamo erogato lo scorso anno per altri due anni. E su questo ci siamo impegnati. Sono tutti elementi sui quali comprendo tutte le ragioni che sono state esposte, però è necessario porsi il tema: abbiamo un compito anche di ridistribuzione della ricchezza, tra virgolette, come Amministrazione Comunale, in quanto erogatori di servizi cosiddetti indivisibili? Oppure no? Perché se non ce l abbiamo questo compito, ha ragione chi dice di restituire tutto al cittadino, gli restituiamo tutta la nostra capacità impositiva che abbiamo e lo priviamo contemporaneamente dei servizi. Se questo nel bilancio del singolo cittadino può essere un vantaggio... io credo non lo sia. Io credo che sia un vantaggio per il cittadino ricco e non lo sia per il cittadino indigente. Questa è l impostazione di massima, se volete grezza ma attorno alla quale abbiamo cercato di impostare questo bilancio. Certo è che non possiamo aumentare ancora la pressione fiscale. L abbiamo fatto perché abbiamo costruito un bilancio più sano, che ci ha permesso tra l altro di investire meglio e un pò di più in quest anno rispetto al 2011, anche nelle opere. E su questo diciamo che se ci dovessero essere altre difficoltà per l anno prossimo ci siamo messi in una situazione di maggior vantaggio dal punto di vista della correttezza contabile. Certo che dal punto di vista del cittadino quello che conta credo siano i servizi erogati e su questo noi cerchiamo di mantenere i livelli di qualità e di quantità, finché siamo capaci di farlo. È evidente che non andremo ad aumentare ancora la pressione fiscale, però il contrappasso di questo non aumento della pressione fiscale sarà in presenza di aumento di costi e diminuzione della quantità e/o della qualità dei servizi, perché non c è scampo. Ripeto, per quelle operazioni che potevano essere fatte, non so l efficienza della spesa della rigidità corrente, è stato fatto. Se si va a vedere qual è il livello delle spese di rappresentanza del Comune di Vigodarzere c è scritto uno zero tondo. Non siamo in quelle situazioni in cui molta politica così un pò superficiale e un pò lanciata, che in questi ultimi tempi sta dimostrando l assenza assoluta di responsabilità tra l altro, non siamo nelle condizioni di poter ripristinare questo tipo di pressione. Abbiamo però per il momento sostanzialmente mantenuto il livello di qualità e quantità dei servizi con una pressione fiscale rispetto alla quale io devo ringraziare il cittadino di Vigodarzere, perché il cittadino di Vigodarzere ha risposto in maniera estremamente corretta a questa cosa e l ha fatto con senso di responsabilità. È chiaro che noi non ce ne approfitteremo, non proporremo degli ulteriori aumenti, è evidente. 14