COMUNE DI GIANO VETUSTO P rovincia di Caserta REGOLAMENTO PER LA TOPONOMASTICA

Documenti analoghi
REGOLAMENTO COMUNALE

MODIFICA AL REGOLAMENTO DELLA TOPONOMASTICA

(PROVINCIA DI PALERMO)

REGOLAMENTO DELLA TOPONOMASTICA. Art. 1 Tutela della storia toponomastica

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DENOMINAZIONE DI AREE SPAZI ED EDIFICI PUBBLICI

REGOLAMENTO DI NUMERAZIONE CIVICA TOPONOMASTICA SIT (Delibera n. 90 del 13/05/2010)

REGOLAMENTO DELLA TOPONOMASTICA

REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE TOPONOMASTICA

ALLEGATO A) BOZZA REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DENOMINAZIONE DI AREE SPAZI ED EDIFICI PUBBLICI

REGOLAMENTO PER LA TOPONOMASTICA CITTADINA

RIFERIMENTI NORMATIVI E REGOLAMENTI TOPONOMASTICA E FAMEDIO

REGOLAMENTO COMUNALE DI TOPONOMASTICA E DELLA NUMERAZIONE CIVICA ED INTERNA

COMUNE DI MANTOVA REGOLAMENTO PER LA TOPONOMASTICA CITTADINA

COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE DI STUDIO E CONSULTAZIONE

COMUNE DI MONTALLEGRO Provincia di Agrigento. Regolamento comunale di toponomastica

COMUNE DI VERRUA SAVOIA

COMUNE DI SAN CARLO CANAVESE Città Metropolitana di Torino

Denominazione di nuove aree di pubblica circolazione. Soppressioni, estensioni e precisazioni di denominazioni stradali già esistenti.

Comune di Curinga Provincia di Catanzaro

COMUNE DI ROVIGO R E G O L A M E N T O P E R L O N O M A S T I C A

Città Metropolitana di Roma Capitale

Comune di Curinga Provincia di Catanzaro

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA SPORTIVA DI VIMERCATE

Deliberazione Giunta Comunale

L anno duemilaquindici addì trenta del mese di settembre in Treia (MC), C.da Piangiano n. 4, alle ore 18:00

CITTA DI TEANO PROVINCIA DI CASERTA REGOLAMENTO PER LA TOPONOMASTICA

COMUNE di CURINGA Provincia di Catanzaro

COMUNE DI OTTOBIANO PROVINCIA DI PAVIA

C I T T À D I P O T E N Z A

COMUNE DI TAVARNELLE VAL DI PESA PROVINCIA DI FIRENZE DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

COMUNE DI BRONTE (Prov. di Catania)

COMUNE DI CASTEL DI LAMA Provincia di Ascoli Piceno

COMUNE DI SISSA TRECASALI Provincia di Parma

COMUNE DI MONTECHIARUGOLO PROVINCIA DI PARMA REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEI CITTADINI STRANIERI RESIDENTI NEL

COM U NE D I B RU ZZAN O ZEFFI RI O

Città Metropolitana di Roma Capitale REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE DI CONTROLLO E GARANZIA

COMUNE Dl GIOIA TAURO CITTA' METROPOLITANA Dl REGGIO CALABRIA REGOLAMENTO PER LA TOPONOMASTICA CITTADINA REGOLAMENTO PER LA TOPONOMASTICA CITTADINA

COMUNE DI MATERA Città dei Sassi

COMUNE DI CITTADELLA

REGOLAMENTO PER LA TOPONOMASTICA E LA NUMERAZIONE CIVICA

Regolamento delle Commissioni Comunali Consultive

Comune di Pescara REGOLAMENTO PER LA TOPONOMASTICA E LA NUMERAZIONE CIVICA

COMUNE DI PRESEGLIE Provincia di Brescia

COMUNE DI SALA CONSILINA

COMUNE DI PORTO MANTOVANO PROVINCIA DI MANTOVA

COMUNE DI BOSCHI SANT ANNA

Comune di Camogli. Regolamento

COMUNE DI MARACALAGONIS

Legge regionale 9 ottobre 2009, n. 13 Istituzione del Consiglio delle autonomie locali *

Comune di Grado Provincia di Gorizia REGOLAMENTO DELLA CONSULTA GIOVANILE DEL COMUNE DI GRADO

COMUNE DI VIESTE Provincia di Foggia STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE

COMUNE DI ALTAMURA REGOLAMENTO DELLA TOPONOMASTICA E NUMERAZIONE CIVICA

COMUNE DI SPILINGA (Provincia di Vibo Valentia) Tel Fax

Oggetto: Regolamento della Commissione della Biblioteca IL RESPONSABILE DI SETTORE

REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI -CCR-

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLE COMMISSIONI COMUNALI

COMUNE DI ZIANO PIACENTINO PROVINCIA DI PIACENZA

COMUNE DI SARNICO (provincia di Bergamo) REGOLAMENTO DI ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO TRIBUTARIO

Città di Pinerolo. Provincia di Torino. n. 56 bis REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE COMUNALE TOPONOMASTICA. C.C. 47 del 26/9/2013 (testo regolamento)

Regolamento di funzionamento della Commissione di Ateneo per le Biblioteche (approvato dalla Commissione in data 12 luglio 2016)

COMUNE DI MARACALAGONIS

REGOLAMENTO PER LA TOPONOMASTICA E LA NUMERAZIONE CIVICA

C I T T A DI P O M E Z I A

C i t t à d i M a r i g l i a n o (Provincia di Napoli)

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE PER IL PAESAGGIO

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE. Intitolazione piazza. Modifica della toponomastica comunale. Nr. Progr. 44 Data Seduta Nr.

Deliberazione della Giunta comunale N. 91 del

COMUNE DI SAN FIOR Provincia di Treviso REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE COMUNALE PER I SERVIZI SOCIALI ED ASSISTENZIALI

Direzione Servizi Amministrativi /011 Area Servizi Civici Servizio Statistica e Toponomastica CT CITTÀ DI TORINO

REGOLAMENTO FORUM GIOVANILE

Regolamento per l istituzione e per il funzionamento del Consiglio Tributario

COMUNE DI TREMEZZINA Regolamento per la disciplina della commissione per il paesaggio

COMUNE DI NERVIANO (Città Metropolitana di Milano) REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONSULTA GIOVANI

ALLEGATO ALLA DELIBERA DEL C.C. N. 70 DEL REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEI RAGAZZI

COMUNE DI MONTALCINO REGOLAMENTO PER L 'ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO TRIBUTARIO

REGOLAMENTO DELLE COMMISSIONI COMUNALI CONSULTIVE E DI STUDIO

COMUNE di TERNI DIPARTIMENTO QUALITA URBANA E DEL PAESAGGIO SIT - TOPONOMASTICA. Regolamento della Toponomastica

COMUNE di RIPARBELLA

REGOLAMENTO INTITOLAZIONE VIE, PIAZZE, IMPIANTI PUBBLICI E INSTALLAZIONE EPIGRAFI COMMEMORATIVE

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DELLE FUNZIONI AMMINISTRATIVE DEL COMUNE PER LE COMPETENZE DELLA TOPONOMASTICA

Regolamento di istituzione, composizione e modalità di funzionamento della Commissione Provinciale per il lavoro e la formazione

COMUNE DI PONTOGLIO. Provincia di Brescia REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO TRIBUTARIO

C O M U N E D I V I C O V A R O (Provincia di Roma)

COMUNE DI RAGALNA PROVINCIA DI CATANIA REGOLAMENTO COMUNALE DI TOPONOMASTICA E DELLA NUMERAZIONE CIVICA ED INTERNA

COMUNE di SOTTO IL MONTE GIOVANNI XXIII (BG)

COMUNE DI MATERA Città dei Sassi

C OMU N E D I BADESI P R O V I N C I A D I OLBIA TEMPIO

( Provincia di Napoli )

Regolamento del Comitato per la Promozione dell Imprenditoria Femminile

COMUNE DI CITTÀ DELLA PIEVE PROVINCIA DI PERUGIA

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO CONSULTA COMUNALE DEL SOCIALE 2 ART. 1 - COSTITUZIONE DELLA CONSULTA 2 ART. 2 - COMPITI DELLA CONSULTA COMUNALE DEL

REGOLAMENTO PER LA CONSULTA GIOVANILE DEL COMUNE DI CALASCIBETTA

Regolamento della Consulta cittadina dell ambiente

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI DEL MONDO PRODUTTIVO

SCHEMA TIPO REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA D AMBITO

COMUNE DI ROSSANO VENETO PROVINCIA DI VICENZA Verbale di Deliberazione della Giunta Comunale

REGOLAMENTO PER LA TOPONOMASTICA CITTADINA

CITTÀ DI FOLIGNO. Regolamento della Giunta Comunale

COMUNE DI SORISO Provincia di Novara

Transcript:

COMUNE DI GIANO VETUSTO P rovincia di Caserta REGOLAMENTO PER LA TOPONOMASTICA 1

Art. 1 1.1 provvedimenti concernenti la denominazione di aree di circolazione e di luoghi in genere aperti al pubblico sono adottati dalla Giunta Comunale nel rispetto delle vigenti disposizioni di legge in materia e del presente provvedimento. Art. 2 1. La Giunta Comunale per l adozione dei provvedimenti di cui al precedente articolo si avvale, come organo consultivo, della Commissione per la Toponomastica. Art. 3 1. La Commissione per la toponomastica, istituita con delibera del Consiglio Comunale dura in carica per l intero mandato dell Amministrazione. 2. La Commissione Comunale per la Toponomastica cittadina è composta come segue: > Sindaco - Presidente; > Assessore alla viabilità - Vicepresidente; > n 3 componenti nominati dal Consiglio Comunale, con voto limitato, per consentire la presenza di una rappresentanza della minoranza consiliare. > Responsabile Ufficio Amministrazione Generale (Censimento) con funzione di Segretario senza diritto al voto; > Responsabile Ufficio Tecnico (Settore Ambiente e Territorio) senza diritto al voto. 1. La Commissione Comunale per la Toponomastica cittadina è chiamata ad esprimere il proprio parere sulle seguenti materie: a) denominazione di nuove strade o piazze e di altre aree di circolazione o altri spazi aperti al pubblico; b) sostituzione di toponimi già esistenti; Art. 4 c) intitolazione di edifici pubblici e monumenti, ad eccezione delle Chiese e dei Cimiteri, apposizione di lapidi in luogo aperto al pubblico. Per l'intitolazione di edifici scolastici sono fatte salve le disposizioni specifiche in materia. 2

Art. 5 1. Nel caso in cui si intenda effettuare una nuova denominazione si provvederà ad informarne la cittadinanza almeno 30 giorni prima della data fissata per la convocazione della Commissione. 2. Alla Commissione possono essere presentate proposte da parte dei seguenti soggetti promotori: Sindaco e o Giunta Comunale; Ciascuno dei membri componenti la Commissione; 3. Le proposte di denominazione devono essere accompagnate da una relazione da cui risultino le più importanti notizie della persona o del fatto a cui si riferisce 1 5 intitolazione. Art. 6 Viene inoltre regolamentato che: a) le convocazioni della Commissione avranno luogo con avviso scritto da recapitare almeno cinque giorni prima di quello fissato per l'adunanza. b) l'adunanza sarà valida solo se saranno presenti la metà più uno dei componenti. c) Le proposte della Commissione saranno valide quando av o riportato il parere favorevole di metà più uno degli intervenuti; in caso di parità di voti prevale il parere del Presidente; d) Le denominazioni proposte, giudicate idonee, ma non attribuite verranno iscritte in apposito Registro al fine di eventuali successive intitolazioni, non seguendo l ordine cronologico; e) Pertanto la Commissione può decidere: - L accoglimento e la traduzione in proposta alla Giunta di specifica intitolazione; - L inserimento nel registro di cui al punto d); - La reiezione, qualora non si determini la maggioranza prevista per l approvazione; f) le proposte saranno raccolte in appositi verbali, sintetici, contenenti il risultato della votazione e gli eventuali pareri espressi. 11 Segretario dovrà curare la compilazione e la tenuta, fermo restando gli altri adempimenti di sua competenza. Nei predetti verbali dovrà risultare la presenza di tutti gli intervenuti e gli stessi saranno controfirmati dal Presidente, dal Segretario e dal funzionario del Settore Ambiente e Territorio; g) gli adempimenti di carattere topografico ed ecografico scaturenti da prov consequenziali alle riunioni della Commissione e tutti i provvedimenti adottati in materia di toponomastica stradale e numerazione civica dovranno essere comunicati all'anagrafe e agli uffici interessati. "

Art. 7 1. Criteri informatori per la denominazione di aree di circolazione e di luoghi: a) prima di ogni attribuzione di nuovo toponimo deve essere rispettata la toponomastica preesistente, verificata resistenza di eventuali denominazioni spontanee nate fra gli abitanti della zona, anche se ciò non avrà valore vincolante per il parere della Commissione; b) vengano apportate modifiche di nomi ad aree di circolazione già esistenti solo nel caso di parziali modifiche a parti di aree di circolazione che, successivamente alla prima denominazione, abbiano acquisito la caratteristica di area autonoma o creino problemi di individuazione per i cittadini; c) Le targhe toponomastiche dovranno riportare per esteso l onomastica del toponimo e se l intitolazione. è relativa ad un soggetto dovranno esservi indicati gli estremi identificativi completi (Nome Cognome - Nascita Morte- ecc.). d) in caso di cambiamento di denominazione dell area di circolazione deve essere indicata anche la precedente denominazione. e) e. nell ambito del territorio comunale non può essere attribuita una stessa denominazione ad aree di circolazione dello stesso tipo, anche se comprese in frazioni diverse. 2. Nel caso di variazioni dei toponimi ad aree di circolazione esistenti, il Servizio Statistica - Ufficio Toponomastica- una volta esecutiva la relativa deliberazione di G.C. i cittadini interessati e le attività economiche interessate dando loro tutti gli elementi per gli adeguamenti del caso. Art. 8 1. Il Servizio Statistica - Ufficio Toponomastica, in collaborazione con il Settore Ambiente e Territorio, deve garantire il collegamento fra la Commissione, gli altri organi comunali e uffici comunali per la realizzazione di tutto ciò che è ritenuto opportuno. 2. Ogni settore comunale che predisponga atti o provvedimenti che abbiano conseguenze toponomastiche, è tenuto ad inviare copia degli stessi all ufficio predetto, in particolare nel caso di nuove edificazioni, nuove aree di circolazione, ri denominazione di aree, ecc., è necessario allegare anche la cartografia tecnica. Art. 9 1. La Commissione, istruita la pratica sulla base della documentazione presentata dal promotore ed accettata la proposta redige breve relazione alla Giunta Comunale. 2. La Giunta Comunale fa proprie le proposte adottate dalla commissione e adotta le necessarie deliberazioni. 4

3. Nel caso la Giunta Comunale non intenda accogliere la proposta di intitolazione formulata dalla Commissione, il Sindaco ne dà motivata comunicazione alla Commissione stessa e richiede ad essa una nuova proposta. Art. 10 1. Inoltre la predetta Commissione dovrà tener presente, tra l'altro, in quanto applicabili, le norme di cui: a) ai r.d.l. 10/5/1923, n. 1158 riguardante il mantenimento di nomi delle vecchie strade o piazze comunali, convertito con Legge n, 473 del 17/4/1925; b) alla legge n. 1188 del 23/6/1927 riguardante la Toponomastica stradale ed i monumenti; c) alla Circolare Ministeriale 12 novembre 1980, n. 313.- Intitolazione di scuole, di aule scolastiche e di locali interni alla scuola - Monumenti e lapidi; d) alle istruzioni ISTAT Istituto Nazionale di Statistica - per l'ordinamento ecografico allegato alla legge anagrafica del 24/12/1954, n. 1228, ed al Regolamento anagrafico approvato con D.P.R. n. 223 del 30/05/1989, nonché l'eventuale successiva normativa in materia di denominazioni di toponimi. 2, La Commissione può proporre alla Giunta Comunale di richiedere l autorizzazione prevista dalla Legge n. 1188 del 23 giugno 1927, per l intitolazione a personalità per le quali non è ancora decorso il termine decennale prescritto dalla stessa legge.