RESOCONTO DELLA MISSIONE A BRUXELLES DEL 1 E 2 OTTOBRE 2013

Documenti analoghi
fonte:

Tavole allegate alla nota tecnica del 16 settembre 2013 ALLEGATO RISULTATI ATTESI - CONFRONTO VERSIONE 15 LUGLIO E NUOVA PROPOSTA

Comitato di Coordinamento della Programmazione Unitaria

ATTIVITA DI RAFFORZAMENTO DELLE COMPETENZE IN MATERIA DI FONDI STRUTTURALI

LA PROGRAMMAZIONE FSE REGIONE EMILIA-ROMAGNA Bologna, ottobre 2013

IL FONDO SOCIALE EUROPEO Orientamenti alla luce di vincoli ed evidenze

Le opportunità offerte nel settore salute dai Fondi Europei : un quadro di insieme

Innovazione e ricerca per le imprese italiane

Titolo Relazione Informativa sullo stato di avanzamento del PO FESR e FSE Spesa sostenuta e previsioni per il 2018 e 2019

Luigi Rossetti Il FESR ed il FSE in Umbria

Ancona, 15 Gennaio 2016

del Fondo Sociale Europeo


Regione Abruzzo - POR FESR

LA PROGRAMMAZIONE FSE REGIONE EMILIA-ROMAGNA Bologna, 23 maggio 2013

Primo incontro con il Partenariato Economico Tavolo Tecnico dell Area Logistica Integrata Sistema Pugliese e Lucano

POR VENETO FONDI STRUTTURALI (FSE e FESR) IPOTESI DI ALLOCAZIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE

Europa 2020: priorità e obiettivi della programmazione

Fondi Strutturali 2014/2020: Approvato il POR Sicilia da 4,56 miliardi di euro

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA Scuola di Psicologia e Scienze della Formazione

Obiettivo tematico 1: Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l innovazione

Ripartiamo con il FONDO SOCIALE EUROPEO

NUOVA PROGRAMMAZIONE SUL FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE

Il quadro delle scelte strategiche della programmazione operativa

Presentazione POR FSE e FESR

ACCORDO DI PARTENARIATO : NOTA DI COMMENTO

ASSE 1 - Promozione della Ricerca e dell'innovazione (FESR)

Fondo Sociale Europeo 2014/2020

IL QUADRO DI RIFERIMENTO EUROPEO

Quadro Strategico Nazionale di Riferimento

Programmazione FSC

RISORSE E PRIORITÀ DEI FONDI STRUTTURALI EUROPEI PER IL LE PROPOSTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA Romain Bocognani.

Accordo di Partenariato per il ciclo di programmazione dei Fondi strutturali

Fondi Strutturali 2014/2020: Approvato il POR Veneto da 600,31 milioni di euro

Verso il POR FSE

Organismi Intermedi Città: Dal PIU Europa ai PICS. Felice Fasolino dirigente Ifel Campania coordinamento At sviluppo urbano

CATALOGO DELL OFFERTA FORMATIVA REGIONALE ALLEGATO D

LA PROGRAMMAZIONE FSE REGIONE EMILIA-ROMAGNA Bologna, 31 maggio 2013

La programmazione in Italia. Messina, 18 marzo 2014

Europa 2020 Obiettivi:

Politica di Coesione dell UE Francesca Michielin Commissione Europea, Direzione Politiche Regionali

Regione Campania Fondi Strutturali Comunitari Obiettivo 1 PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE

Dario Gargiulo. Napoli, 27 marzo 2014

I TARGET DI EUROPA 2020

PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA FESR FSE CONVEGNO LECCO

ALLEGATO 2 - STRUTTURA PAR FAS

Il Quadro Strategico Comunitario

Sintesi dell accordo di partenariato per l Italia,

Fondi UE per infrastrutture, rigenerazione urbana ed efficienza energetica

REGIONE EMILIA-ROMAGNA LA PROGRAMMAZIONE FSE

Lo stato di attuazione della Programmazione : gli interventi a finalità ambientale Federica Tarducci Agenzia per la Coesione Territoriale

La politica di coesione e l accordo di partenariato , scheda

LO STATO DELL ARTE della PROGRAMMAZIONE DELLO SVILUPPO RURALE

Investimenti a favore della crescita e dell occupazione FESR Contesto programmatico

per il periodo RIS Sicilia

La valutazione ex ante FSE

Primo incontro con il Partenariato Economico Tavolo Tecnico dell Area Logistica Integrata Campana. Napoli, 12 Aprile 2017

PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA FESR FSE

2^ Conferenza di copianificazione

I FONDI STRUTTURALI E DI INVESTIMENTO

Le politiche di inclusione Il quadro europeo e nazionale

PILASTRI DELLA POLITICA

Fondo Sociale Europeo IL POR MARCHE 2014/2020

Tabella di complementarietà

PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE - POR FSE

Politica di coesione dell'ue Politica di coesione dell'unione europea

Progetto GIFT 2.0 Greece Italy Facilities for Transport and Logistics 2.0. Workshop

I Fondi Strutturali e di investimento europei (ESI) per la gestione del territorio nella Regione Marche

Allegato 1 La dotazione finanziaria per l attuazione della Strategia di Sviluppo Urbano Sostenibile

«Eusalp, una sfida per il futuro dell Europa: il ruolo del Veneto» Federico Caner

FSE. Fondo Sociale Europeo. Il PO FSE BASILICATA

REGIONE LIGURIA. Programmazione FESR Obiettivi strategici e priorità di intervento. 21 luglio 2014

Il percorso di programmazione

FSE in Campania POR FSE

Stato di attuazione. Comitato di Sorveglianza, 18 maggio 2018

La riforma della politica di coesione e le condizioni per una sua più efficace attuazione

Siena verso Europa SIENA, 29 OTTOBRE 2012 FRANCESCO ROSSI Matraia Srl

Le politiche di sviluppo regionale nella Programmazione POR FESR

POR FESR Lazio 2007/2013. Le opportunità di sviluppo per il territorio grazie ai Fondi strutturali europei

Orientamenti nelle Politiche Comunitarie di Coesione

Mauro Terzoni Dirigente Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione FESR e FSE Regione Marche. Senigallia, 14 novembre 2013

Le politiche di inclusione Il quadro europeo e nazionale

PROGRAMMA OPERATIVO Investimenti a favore della crescita e dell occupazione, per il futuro dei giovani

Stato di attuazione del Programma Operativo regionale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale della Regione Umbria Sintesi per il cittadino

Programmazione Gestione dei rifiuti urbani

OT 3 COMPETITIVITÀ DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE

Nota integrativa al Rapporto Ambientale

POR FESR CITTÀ E TERRITORIO. Linee strategiche per la preparazione del POR FESR della Regione del Veneto. Vicenza, 4 dicembre 2013

LaProgrammazionedeiFondi Strutturali e di investimento 14-20nellaRegioneMarche. Ordine dei Dottori Commercialisti Ancona 5 dicembre 2017

POR CALABRIA FESR FSE CRITERI DI SELEZIONE DELLE OPERAZIONI. Asse XI Istruzione e Formazione

ASSE 8 POR MARCHE FESR 2014/2020

PSR Valtiero Mazzotti. La Struttura e i contenuti del Programma Bologna - 22 ottobre 2014

Agenzia per la coesione territoriale. L orientamento ai risultati nella programmazione dei Fondi Strutturali

Il cambio di passo dell Europa E I FONDI STRUTTURALI 25 NOVEMBRE 2014

PRIORITÀ E OBIETTIVI DELLA REGIONE TOSCANA POR FSE Paolo Baldi Autorità di Gestione POR FSE

POR Strategia Eusair Programmi CTE

Il Programma Operativo FESR Basilicata

POR CALABRIA STATO DI ATTUAZIONE

POR CALABRIA FESR FSE CRITERI DI SELEZIONE DELLE OPERAZIONI. ASSE III Competitività dei Sistemi Produttivi

REGIONE EMILIA-ROMAGNA LA PROGRAMMAZIONE FSE

Transcript:

RESOCONTO DELLA RIUNIONE DEL CONSIGLIO DELLE REGIONI TENUTASI A BRUXELLES L'1 E 2 OTTOBRE 2013 E BOZZA DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020 DEL GOVERNO ITALIANO AL 30 SETTEMBRE 2013 Collegio Regionale dei Costruttori Edili Siciliani 90133 Palermo, Via A. Volta, 44 Tel.: 091/333114/324724 Fax: 091/6112913 C.F. 80029280825 - info@ancesicilia.it www.ancesicilia.it

RESOCONTO DELLA MISSIONE A BRUXELLES DEL 1 E 2 OTTOBRE 2013 Il giorno 1 ottobre l incontro si è svolto presso la sede di ANCE a Bruxelles. In questa occasione è stata illustrata la nuova programmazione dell Unione Europea 2014-2020 sia nei termini degli obiettivi tematici previsti che di importi. Per quanto riguarda gli importi la proposta italiana (al 30 settembre 2013) è di 56 miliardi, per quanto riguarda la uova impostazione UE della programmazione è appunto per obiettivi tematici e non per opere da realizzare, sta poi alla programmazione nazionale e regionale mappare nello specifico quanto previsto negli obiettivi tematici nelle singole opere o nelle priorità nazionali quali potrebbero essere il piano città, il piano scuole, l efficientamento energetico e antisismico, le infrastrutture di trasporto. Fra gli obiettivi tematici per noi più importanti ci sono: La competitività delle piccole e medie imprese (PMI); La transizione verso un economia a bassa concentrazione di carbonio; L adattamento a cambiamenti climatici e prevenzione e gestione dei rischi; La tutela dell ambiente ed efficienza delle risorse; Il trasporto sostenibile e rimozione delle strozzature nelle principali infrastrutture di rete; Il potenziamento della capacità istituzionale e amministrazioni pubbliche efficienti. Uno degli interventi più interessanti è stato quello del responsabile della delegazione della regione Lombardia presso l UE, Gianlorenzo Martini, che ha illustrato un sistema di incentivi messo a punto in Lombardia per incrementare la partecipazione delle PMI ai bandi europei. Si tratta, sintetizzando, di un sistema a voucher che permette di ottenere una compartecipazione, da parte della regione, al costo di partecipazione alle gare che talvolta, per la complessità della documentazione, si può aggirare fra i 7 e i 12 mila euro. Tale compartecipazione è chiaramente vincolante all ottenimento di punteggi minimi sulla base di una griglia o all ammissione Collegio Regionale dei Costruttori Edili Siciliani 90133 Palermo, Via A. Volta, 44 Tel.: 091/333114/324724 Fax: 091/6112913 C.F. 80029280825 - info@ancesicilia.it www.ancesicilia.it

in gara della domanda. Dal punto di vista siciliano si potrebbe estendere anche ai paesi dell africa o del medio oriente. Il giorno 2 ottobre l incontro si è svolto presso la sede del Comitato delle Regioni dell Unione Europea vicino alla sede del Parlamento Europeo. In questa sede c è stato un interessante dibattito sulle difficoltà incontrate nei processi di rigenerazione urbane dovute sia all eccessivo frazionamento della proprietà, che a cause di effettivo bisogno sociale che ad una carenza legislativa che spesso impedisce la realizzazione di progetti di rigenerazione di urbana, con rilocazione dei residenti, anche nel caso che uno solo dei proprietari non sia d accordo. Si è pensato di elaborare una proposta legislativa al riguardo sulla base dei principi di pubblica utilità. In questa occasione ho incontrato anche il prof. A. Pezzini, capo della cabina di regia regionale per lo sviluppo della green economy, che avevamo già incontrato assieme all ing. S. Cocina in un nostro Comitato di Presidenza sul tema del patto dei Sindaci. Abbiamo concordato con il prof. A. Pezzini, così come deliberato, di individuare una prossima giornata di sua permanenza a Palermo per riprendere ed approfondire il tema. Si allega inoltre il file: Bozza programmazione 2014-2020 Governo Italiano al 30 settembre 2013.pdf pag. 2

PROGRAMMAZIONE 2014-2020 - LA PROPOSTA DEL GOVERNO DEL 30 SETTEMBRE 2013 Obiettivi tematici generali e singoli obiettivi Totale ITALIA Regioni più sviluppate Regioni in transizione Regioni meno sviluppate 1.Ricerca e innovazione 5.727 1.387 250 4.090 1. 1. Incremento dell attività di innovazione delle imprese 2.045 416 75 1.554 1.2. Rafforzamento del sistema innovativo regionale, anche attraverso l incremento della collaborazione fra imprese e strutture di ricerca pubblica ed il sostegno diretto a queste ultime 1.350 139 25 1.186 1.3. Aumento dell incidenza del portafoglio di specializzazioni innovative ad alto valore aggiunto in perimetri applicativi ad alta intensità di conoscenza ed elevata capacità di impatto sul sistema produttivo 1.485 485 100 900 1.4. Promozione di nuovi mercati per l innovazione attraverso la qualificazione della domanda pubblica; la promozione di standard di qualità e l eliminazione dei fattori per la competizione di mercato 847 347 50 450 2.Tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) 4.395 695 124 3.576 2.1. Riduzione dei divari digitali nei territori e diffusione di connettività in banda larga e ultra larga coerentemente con gli obiettivi fissati al 2020 dalla Digital Agenda europea 1.540 245 44 1.251 2.2 Digitalizzazione dei processi amministrativi e diffusione di servizi digitali pienamente interoperabili della PA offerti a cittadini e imprese 1.277 173 31 1.073 2.3. Potenziamento della domanda di ICT dei cittadini in termini di utilizzo dei servizi on line, inclusione digitale e partecipazione in rete 439 69 12 358 2.4. Rafforzamento del settore ICT e diffusione delle ICT nelle imprese 1.139 208 37 894 3.Competitività delle Piccole e Medie Imprese (PMI) 10.464 2.143 383 7.938 3.1. Rilancio della propensione agli investimenti del sistema produttivo 2.722 630 107 1.985 3.2 Sviluppo occupazionale e produttivo in aree territoriali colpite da crisi diffusa delle attività produttive 465 105 19 341 3.3 Consolidamento, riqualificazione e diversificazione dei sistemi produttivi territoriali, in particolar modo attraverso la valorizzazione di attività di innovazione e industrializzazione derivanti da attività di ricerca e sviluppo 2.064 320 77 1.667 3.4. Incremento del livello di internazionalizzazione dei sistemi produttivi e dell attrattività del sistema imprenditoriale rispetto agli investimenti esteri (IDE) 840 107 19 714 3.5 Miglioramento delle condizioni per la nascita di nuove imprese, crescita dimensionale delle micro e piccole imprese e consolidamento strutturale economico e patrimoniale delle PMI 1.620 320 54 1.246 3.6 Miglioramento dell accesso al credito 1.689 640 96 953 Aumento delle attività economiche a contenuto sociale e delle attività di agricoltura sociale 1.064 21 11 1.032 4.Transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio 5.844 1.386 186 4.272 4.1 Ridurre i consumi energetici negli edifici e nelle strutture pubbliche o ad uso pubblico, residenziali e non residenziali 1.803 416 84 1.303 4.2 Ridurre i consumi energetici nei cicli e strutture produttivi 400 208 0 192 4.3 Incrementare la quota di fabbisogno energetico coperto da generazione distribuita e da impianti di cogenerazione e trigenerazione 1.382 277 37 1.068 4.4 Migliorare lo sfruttamento sostenibile delle bioenergie 292 69 9 214 4.5 Aumentare la mobilità sostenibile nelle aree urbane 1.967 416 56 1.495 5.Adattamento ai cambiamenti climatici e prevenzione e gestione dei rischi 1.024 277 50 697 5.1 Ridurre il rischio idrogeologico e di erosione costiera 614 166 30 418 5.2 Prevenire e mitigare i cambiamenti climatici e ridurre il rischio di desertificazione 0 0 0 0 5.3 Ridurre il rischio incendi e il rischio sismico 410 111 20 279 6.Tutela dell'ambiente ed efficienza delle risorse 3.791 347 111 3.333 6.1 Ridurre alla fonte la produzione dei rifiuti urbani e aumentare la percentuale di materia da destinare alla preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio secondo gli obiettivi comunitari minimizzando lo smaltimento in discarica dei rifiuti urbani 233 0 0 233 6.2 Ridurre la quantità e la pericolosità dei rifiuti industriali e agricoli 100 0 0 100 6.3 Restituzione all'uso produttivo di aree inquinate 191 69 22 100 6.4 Migliorare il servizio idrico integrato per usi civili e ridurre le perdite di rete di acquedotto 467 0 0 467 6.5 Mantenere e migliorare la qualità dei corpi idrici attraverso la diminuzione dei prelievi e dei carichi inquinanti, l'efficientamento degli usi nei vari settori di impiego e il miglioramento e/o rispristino graduale della capacità di ricarica delle 195 17 11 167 falde acquifere 6.6 Contribuire ad arrestare la perdita di biodiversità in ambito terrestre e marino 146 35 11 100 6.7 Miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio nelle aree di attrazione naturale attraverso la valorizzazione sistemica e integrata di risorse e competenze territoriali 942 87 22 833 6.8 Miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale, materiale e immateriale, nelle aree di attrazione attraverso la valorizzazione sistemica e integrata di risorse e competenze territoriali 1.517 139 45 1.333 6.9 Migliorare la competitività e la capacità di attrazione delle destinazioni turistiche, attraverso la valorizzazione sistemica ed integrata di risorse e competenze territoriali 0 0 0 0 7.Trasporto sostenibile e rimozione delle strozzature nelle principali infrastrutture di rete (solo meno sviluppate) 3.092 0 0 3.092 7.1. Potenziamento dell offerta ferroviaria e qualificazione del servizio 773 - - 773 7.2 Aumento della competitività del sistema portuale e interportuale 838 - - 838 7.3. Integrazione modale e miglioramento dei collegamenti multimodali con i principali nodi urbani, produttivi e logistici (stazioni, stazioni AV, porti, interporti e aeroporti) 955 - - 955 7.4. Rafforzare le connessioni con la rete globale delle aree rurali, delle aree interne ed insulari e di quelle transfrontaliere 325 - - 325 5. Ottimizzare il sistema aeroportuale e contribuire alla realizzazione del cielo unico europeo 201 - - 201 8.Occupazione e sostegno alla mobilità dei lavoratori 7.736 2.733 315 4.688 8.1 Rafforzare l occupabilità dei giovani, anche attraverso il contrasto al fenomeno dei NEET in coerenza con la raccomandazione europea sulla youthguarantee, il rafforzamento dell apprendistato e altre misure di inserimento al lavoro dei giovani, la promozione di l autoimpiego e l autoimprenditorialità 2.177 547 60 1.570 8.2 Rafforzare le misure per l inserimento lavorativo delle donne, anche attraverso l autoimpiego e l autoimprenditorialità, e promuovere la parità tra uomini e donne e la conciliazione tra vita professionale vita privata/familiare 8.3 Sviluppare misure di sostegno all occupabilità dei lavoratori anziani promuovendo condizioni e forme di organizzazione del lavoro ad essi più favorevoli e promuovere forme di sostegno all invecchiamento attivo e alla solidarietà tra generazioni 1.919 547 60 1.312 467 273 30 164 8.4 Rafforzare e qualificare l inserimento lavorativo degli immigrati 293 137 15 141 8.5 Ridurre il numero dei disoccupati di lunga durata e sostenere adeguatamente le persone a rischio 772 273 30 469 8.6 Favorire la permanenza al lavoro e la ricollocazione dei lavoratori coinvolti in situazioni di crisi (settoriali e di grandi aziende) attraverso la contestualità e l integrazione delle politiche di sviluppo industriale e del lavoro 772 273 30 469 8.7 Favorire l inserimento lavorativo e l occupazione dei soggetti svantaggiati e delle persone con disabilità 308 137 30 141 8.8 Migliorare l efficacia e la qualità dei servizi per il lavoro 444 273 30 141 8.9 Facilitare la diversificazione, la creazione di nuove piccole imprese e di lavoro nelle aree rurali 0 0 0 0 OT 1-1.1 - Incremento dell'attività di innovazione delle imprese 584 273 30 281 9.Inclusione sociale e lotta alla povertà 4.109 1.485 165 2.459 9.1 Riduzione della povertà, dell esclusione sociale e innovazione sociale (in questo risultato atteso è compresa nell attuale versione del AP la misura riguardante l estensione della social card (Dl 28/06/2013) 1.643 594 66 983 9.2 Incremento dell occupabilità e della partecipazione al mercato del lavoro delle persone maggiormente vulnerabili, vittime di violenza o grave sfruttamento e a rischio di discriminazione 205 74 8 123 9. 3. Aumento /consolidamento /qualificazione dei servizi di cura socio-educativi rivolti ai bambini e cura rivolti a persone con limitazioni dell autonomia e potenziamento della rete infrastrutturale e dell offerta di servizi sanitari e 1.234 446 50 738 sociosanitari territoriali 9.4 Riduzione del numero di famiglie in condizione di disagio abitativo 205 74 8 123 9. 5. Riduzione della marginalità estrema e interventi a favore delle popolazioni Rom, Sinti e Camminanti in coerenza con la strategia nazionale di integrazione dei rom 205 74 8 123 9.6. Aumento delle attività economiche (profit e non-profit) a contenuto sociale e delle attività di agricoltura sociale 205 74 8 123 9.7. Aumento della legalità nelle aree ad alta esclusione sociale e miglioramento del tessuto urbano nelle aree a basso tasso di legalità 412 149 17 246 10.Istruzione, competenze e apprendimento permanente 7.237 2.522 300 4.415 10.1. Riduzione del fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica e formativa a parità di contesto 1.104 505 60 539 10.2. Miglioramento delle competenze chiave degli allievi 2.198 681 60 1.457 10.3 Innalzamento del livello di istruzione della popolazione adulta, con particolare riguardo per le fasce di istruzione meno elevate 144 50 6 88 10.4. Miglioramento dell offerta formativa ed educativa per agevolare la mobilità, l inserimento /reinserimento lavorativo e accrescere le competenze della forza lavoro 865 378 45 442 10.5. Innalzamento dei livelli di competenze, di partecipazione e di successo formativo nell istruzione universitaria e/o equivalente 144 50 6 88 10.6. Qualificazione dell offerta di istruzione e formazione tecnica e professionale, attraverso l intensificazione dei rapporti scuola-formazione-impresa e lo sviluppo di poli tecnico-professionali 1.007 505 60 442 10.7. Miglioramento della sicurezza, dell efficientamento energetico, dell attrattività e della fruibilità degli ambienti scolastici finalizzato ad aumentare la propensione dei giovani a permanere nei contesti formativi 1.439 202 45 1.192 10.8. Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi 273 126 15 132 10.9. Miglioramento delle capacità di auto-diagnosi, auto-valutazione e valutazione delle scuole e di innovare la didattica adattandola ai contesti 63 25 3 35 11.Potenziamento della capacità istituzionale e amministrazioni pubbliche efficienti 977 420 50 507 11.1 Aumento della trasparenza e dell accesso ai dati pubblici 195 84 10 101 11.2 Miglioramento della qualità dei servizi offerti dalla pubblica amministrazione 293 126 15 152 11.3 Aumento dei livelli di legalità nell azione della Pubblica Amministrazione 98 42 5 51 11.4 Miglioramento della governance multilivello e delle capacità degli organismi coinvolti nella attuazione e gestione dei programmi operativi 293 126 15 152 11.5 Aumento della capacità di assorbimento delle risorse 98 42 5 51 TOTALE 54.396 13.395 1.934 39.067 Gli importi indicati in tabella si riferiscono ai programmi dei fondi strutturali europei 2014-2020, nell'ipotesi di un cofinanziamento nazionale del 50% in tutte le regioni Elaborazione Ance su documenti ufficiali Totale ANCE Direzione Affari Economici e Centro Studi Ottobre 2013