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GIUNTA PROVINCIALE DI TORINO ----------------------- Verbale n. 8 Adunanza 5 febbraio 1998 All. al N. 336 dell O.D.G. OGGETTO: URBANISTICA - PROGETTO PRELIMINARE DI VARIANTE GENERALE AL P.R.G.C. DEL COMUNE DI CASELLE TORINESE - OSSERVAZIONI. Protocollo: 14-20714/1998 Sotto la presidenza del Vice Presidente prof. MARIO REY si è adunata la Giunta Provinciale con l intervento degli Assessori LUIGI RIVALTA, FRANCO CAMPIA, ALDO MILETTO, ANNA FERRERO, MARIA PIA BRUNATO, VALTER GIULIANO, MARCO CAMOLETTO e con la partecipazione del Segretario Generale prof. dott. DESIDERIO DE PETRIS. Sono assenti il Presidente prof. MERCEDES BRESSO, GIUSEPPE GAMBA e SILVANA ACCOSSATO. A relazione dell Assessore Rivalta. Premesso che il Comune di Caselle Torinese: - è dotato di P.R.G.C. approvato con D.G.R. n. 63-39836 del 07/11/1994; - ha adottato il progetto preliminare della revisione del P.R.G.C. con deliberazione del Consiglio Comunale n. 88 del 05/12/1997; - ha trasmesso all Amministrazione Provinciale il progetto preliminare della variante generale del P.R.G.C., per le eventuali osservazioni ai sensi dell art. 15, 6º comma della L.R. 56 / 77 modificata ed integrata; Considerato che la variante generale è stata redatta in base ai criteri individuati dalla deliberazione programmatica approvata il 09/05/1997; I principali obiettivi del progetto preliminare di variante generale del P.R.G.C. sono: acquisire aree alla residenza, riproponendo interventi per l edilizia economica e popolare; ampliamento delle aree industriali e terziarie;
depotenziamento della concentrazione abitativa nel centro storico, in particolare nelle zone prossime al limite sud della pista aeroportuale; ricucitura del centro storico con le zone di nuova edificazione per la loro integrazione funzionale; miglioramento della mobilità pedonale e veicolare con la fluidificazione del traffico, sia interno che di attraversamento; recupero di vani da volumi obsoleti per favorire la qualità delle abitazioni del centro storico; riqualificare il patrimonio edilizio consolidato di nuova costruzione con riordino delle aree a servizi per nuove opportunità di aggregazione sociale; conservare ed utilizzare il patrimonio edilizio rurale esistente; Visti: - il 6º comma dell art. 15 L.R. 56/77 modificata ed integrata; - gli artt. 14, 15, 32 e 47 della L. 142/90; - la deliberazione del C.P. n. 200-1207/15 dell 11/12/1991; - la deliberazione del C.P. n. 783-24917 del 24/05/1994. Informati i Servizi ed i Dipartimenti interessati ; Visto il parere del Servizio Viabilità II in data 30/01/1998; Vista l istruttoria predisposta dal Servizio Urbanistica, datata 02/02/1998, nella quale si propone la presentazione di osservazioni e proposte; Sentita al riguardo la 5 a Commissione Consiliare Permanente nella seduta del 02/02/1998, la quale ha ravvisato l opportunità di condividere il parere espresso dal Servizio Urbanistica; Acquisiti i pareri ex art. 53 della legge 8 giugno 1990 n. 142 e successive modificazioni; Con voti unanimi, la Giunta Provinciale D E L I B E R A di proporre al Consiglio Provinciale 1) di formulare le seguenti osservazioni e proposte in merito al progetto preliminare di variante generale al P.R.G.C. del Comune di Caselle Torinese: a) Le cartografie e le Norme Tecniche di Attuazione della Variante generale devono essere integrate con l individuazione delle aree lungo il torrente Stura di Lanzo ricadenti nell ambito del Piano Stralcio delle Fasce Fluviali adottato dall Autorità di Bacino. Indipendentemente da quanto sopra sarebbe opportuno prevedere una zona destinata ad aree inedificabili di pregio ambientale lungo il torrente per non precludere la possibilità di realizzazione di un eventuale parco fluviale. b) La variante prevede un considerevole incremento delle aree a destinazione terziaria, localizzate soprattutto in prossimità dell aeroporto, nelle quali sono ammessi interventi volti alla creazione di un polo multifunzionale. A questo proposito si rileva che le destinazioni previste sono già in buona parte presenti nell ambito del progetto "PISTA", ubicato a poche centinaia di metri più a nord, nel territorio del Comune di San Maurizio Canavese; tale progetto è stato individuato dalla Regione Piemonte come Polo Integrato di Sviluppo (P.I.S.) ed usufruisce, per la sua attuazione, di un cospicuo finanziamento CEE. L area TA individuata dal Comune di Caselle Torinese che, per dimensioni, assume una indubbia valenza sovracomunale, non rientra nell ambito di inizia-
tive concordate a livello metropolitano e si pone anzi su un piano concorrenziale con le iniziative in corso; si richiede pertanto un sostanziale ripensamento delle funzioni dell area calibrandone gli utilizzi esclusivamente su istanze locali. c) Le aree terziarie di supporto all aeroporto risultano altresì comprese tra le S.P. n. 2 e n. 13; in particolare la S.P. n.13, in base alla previsioni della variante, separa la zona a servizi (verde e parcheggi) a ridosso della linea ferroviaria Torino - Ceres dalle aree TA. In considerazione degli studi che questa Provincia sta conducendo sulla mobilità tra l area metropolitana ed il Canavese, la S.P. n. 13 dovrebbe costituire il primo tronco di un collegamento intercomunale che, realizzate le circonvallazioni di San Maurizio Canavese (in corso di costruzione) e di San Francesco al Campo (in progetto), andrebbe a collegarsi con la "pedemontana". Si ritiene che la previsione di un polo terziario, ancorchè ridimensionato, a ridosso delle due succitate strade provinciali non sia compatibile con la tutela della scorrevolezza del traffico intercomunale e con l ipotesi di viabilità di collegamento sopra descritta. d) Le previsioni viarie della variante individuano nuove intersezioni stradali e nuovi tracciati, definiti "Viabilità interna di primo intervento" e "Viabilità esterna", che prevedono anche un nuovo collegamento con la direttissima dell aeroporto, mediante il potenziamento dello svincolo con la S.S. n. 460. In merito a quest ultimo collegamento si esprimono perplessità, in quanto si andrebbe ad incrementare il traffico sul reticolo di viabilità comunali e provinciali della zona che non sono in grado di smaltire volumi di traffico elevati senza essere oggetto di costosi interventi di ampliamento e rettifica di tracciati. In riferimento a quanto sopra, si rimarca che questa Provincia non ha in programma le ipotesi di interventi individuate dalla variante. Si richiede di valutare anche l impatto della strada urbana di scorrimento con il reticolo idrografico minore esistente, che dovrebbe essere salvaguardato; in ogni caso il suddetto tracciato dovrà essere oggetto di verifica nell ambito del "Piano generale del traffico urbano" dell area torinese in corso di redazione con la partecipazione del Comune di Caselle Torinese. Si rileva infine che non viene invece recepita la modifica al tracciato della S.P. n. 16 in prossimità del confine con San Maurizio Canavese già proposta al Comune nell ambito della attività di coordinamento urbanistico della zona aeroportuale svolta da questa Provincia. e) Le nuove aree di espansione residenziale RN9.5 e produttiva In, ubicate nella Frazione Mappano, sono previste su aree potenzialmente inondabili da acque a bassa energia e dell altezza di qualche decimetro e sono soggette ad alcune prescrizioni contenute nell art. 9.2 delle N.T.A. Si rileva tuttavia che le prescrizioni geologiche, nonché quelle dell articolo suddetto, non sono state richiamate nelle "Schede Normative" relative alle aree interessate e non è stato individuato in cartografia il perimetro del vincolo. Si ritiene che gli elaborati di variante debbano essere integrati con l inserimento del vincolo suddetto. f) In riferimento al disegno urbanistico della variante, si rileva che alcune aree di espansione, sia residenziali che produttive, sono state previste "a cavallo" di viabilità di scorrimento. In particolare si fa riferimento alle aree residenziali di nuovo impianto poste oltre la Viabilità interna, alle aree produttive lungo il nuovo tracciato della S.P. n. 16, alle aree terziarie poste sulla S.P. n. 2 a sud dell abitato. Non si ritiene condivisibile tale impostazione che tende a ridurre a ruolo di viabilità urbana le strade provinciali e determina, per quanto attiene quelle comunali, necessità di continui attraversamenti ed immissioni. Si rimarca inoltre che, essendo il Comune di Caselle Torinese già interessato da gravi forme di inquinamento acustico derivante dalla presenza dell impianto aeroportuale, l opportunità di localizzazione di aree di espansione residenziale in prossimità di viabilità di scorrimento e della ferrovia può ulteriormente aggravare il disagio e si ritiene di richiedere al Comune di verificare con attenzione le localizzazioni suddette, anche al fine del rispetto della Legge 447/95 e del regolamento di attuazione di prossima adozione. g) In riferimento ai noti problemi derivanti dalla presenza dell infrastruttura aeroportuale ed alla possibilità di eventuale futuro ampliamento della stessa, si richiede di valutare l opportunità di
introdurre nella variante forme di tutela da possibili compromissioni di nuovi insediamenti, anche di tipo agricolo, nella porzione nord-est del territorio. h) Si rileva infine che il Comune ha adottato, con successivo provvedimento consigliare, una variante ai sensi del 7 comma dell art. 17 della L.R. n. 56/77 e s.m e i. relativa alla modifica di un area destinata a servizi nell ambito di un Programma di Recupero Urbano da attuarsi in una zona caratterizzata dalla prevalenza di insediamenti di edilizia residenziale pubblica. La variante riguarda una parziale modifica, con la quale viene prevista, in alternativa a servizi scolastici, una nuova destinazione classificata "Ambito CS1 - Centro commerciale e sociale -", che viene considerata come area a servizi ex art. 21 della L.R. n. 56/77 e s.m. e i. Si ritiene tale impostazione non condivisibile e si richiede di classificare la porzione di area sulla quale insiste il centro commerciale non a servizi, come individuato attualmente, ma a destinazione terziaria. 2) di trasmettere al Comune di Caselle Torinese la presente deliberazione per i successivi provvedimenti di competenza. Il Segretario Generale Il Vice Presidente Desiderio De Petris Mario Rey Estratto dalle deliberazioni assunte dalla Giunta Provinciale in adunanza 5 febbraio 1998.