REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 23/ 19 DEL

Documenti analoghi
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 46/ 4 DEL

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 1/12 DEL

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 36/34 DEL

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 52/ 31 DEL

DELIBERAZIONE N. 54/21 DEL

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 51/ 29 DEL

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 50/ 15 DEL

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 33/ 34 DEL

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 50/16 DEL

DELIBERAZIONE N. 67/7 DEL

DELIBERAZIONE N. 44/19 DEL

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 11/18 DEL

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 44/ 28 DEL

DELIBERAZIONE N. 1/10 DEL

realizzazione di canalette in terra per evitare fenomeni di dilavamento da parte delle acque meteoriche.

DELIBERAZIONE N. 1/12 DEL

DELIBERAZIONE N. 16/16 DEL

DELIBERAZIONE N. 45/18 DEL

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 39/ 32 DEL

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 52/ 34 DEL

DELIBERAZIONE N. 36/29 DEL

DELIBERAZIONE N. 39/26 DEL

DELIBERAZIONE N. 20/13 DEL

DELIBERAZIONE N. 13/28 DEL

DELIBERAZIONE N. 57/17 DEL

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 15/ 1 DEL

DELIBERAZIONE N. 36/28 DEL

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 36/32 DEL

DELIBERAZIONE N. 43/4 DEL

DELIBERAZIONE N. 10/30 DEL

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 34

DELIBERAZIONE N. 46/37 DEL

DELIBERAZIONE N. 7/12

DELIB E R A Z I O N E N. 46/12 DEL

DELIBERAZIONE N. 50/19 DEL

2. in fase di esercizio dovranno essere messi in atto gli accorgimenti tecnico-progettuali e le più efficaci misure di mitigazione al fine di:

intorno ai 56, cui seguirà il riporto di terreno v egetale ed il rinverdimento con specie arbustive ed arboree.

DELIBERAZIONE N. 10/26 DEL

DELIBERAZIONE N. 62/6 DEL

DELIBERAZIONE N. 25/3 DEL

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 36/26 DEL

1. in fase di esercizio dovranno essere messi in atto gli accorgimenti tecnico-progettuali e le più efficaci misure di mitigazione al fine di:

DELIBERAZIONE N. 5/17 DEL

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 13/ 19 DEL

DELIB E R A Z I O N E N. 34/23 DEL

DELIBERAZIONE N. 41/20 DEL

DELIBERAZIONE N. 46/31 DEL

DELIBERAZIONE N. 24/30 DEL

3. in fase di esercizio dovranno essere messi in atto gli accorgimenti tecnico-progettuali e le più efficaci misure di mitigazione al fine di:

DELIBERAZIONE N. 20/22 DEL

DELIBERAZIONE N. 7/11 DEL

DELIBERAZIONE N. 1/13 DEL

DELIBERAZIONE N. 70/25 DEL

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 21/ 28 DEL

DELIBERAZIONE N. 34/8 DEL

DELIBERAZIONE N. 12/34 DEL

DELIBERAZIONE N. 34/16

L'Assessore della Difesa dell'ambiente riferisce che:

DELIBERAZIONE N. 6/19 DEL

DELIBERAZIONE N. 34/32 DEL

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 21/ 30 DEL

DELIBERAZIONE N. 18/41 DEL

kwp, sito nella Z.I. Ottana loc. Corrincas Comune di Bolotana (Nu). Soggetto proponente: Tirsole S.r.l.

DELIBERAZIONE N. 16/27 DEL

DELIBERAZIONE N. 33/48 DEL

DELIBERAZIONE N. 49/21 DEL

L'Assessore della Difesa dell'ambiente riferisce che:

DETERMINAZIONE. Estensore OLIVIERI FERNANDO. Responsabile del procedimento OLIVIERI FERNANDO. Responsabile dell' Area. Direttore Regionale F.

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 51/ 31 DEL

DELIBERAZIONE N. 34/56 DEL

L'Assessore della Difesa dell'ambiente riferisce che:

DELIBERAZIONE N. 9/33 DEL

dell autorizzazione per la coltivazione di una cava di granito in località Monti di Lu Colbu nel Comune di Tempio

DELIBERAZIONE N. 12/19 DEL

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 53/ 16 DEL

Ambito A: Superfici lasciate a copertura vegetale spontanea; Ambito B: Impianti da lasciare in futuro a vegetazione spontanea;

DELIBERAZIONE N. 36/2 DEL

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 41/18 DEL

DELIBERAZIONE N. 47/18 DEL

DELIBERAZIONE N. 52/24 DEL

Oggetto: Procedura di verifica v

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 6/ 28 DEL

DELIBERAZIONE N. 6/29 DEL

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 35/25 DEL

DELIBERAZIONE N. 29/13 DEL

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 8 57

DELIBERAZIONE N. 48/38 DEL

L'Assessore della Difesa dell'ambiente riferisce che:

DELIBERAZIONE N. 56/22 DEL

DELIBERAZIONE N. 6/44 DEL

L impianto sarà suddiviso in 3 sezioni:

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 35/27 DEL

DELIBERAZIONE N. 27/30 DEL

Procedura di verifica ai sensi del D.Lgs. n. 4/2008 e s.m.i, e della Delib

DELIBERAZIONE N. 52/39 DEL

A circa 140 metri dall area di intervento è in esercizio un aerogeneratore a due pale, anch esso con altezza al mozzo di 30 metri.

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 51/ 11 DEL

Capo I Disposizioni generali Art. 1 Oggetto

DELIBERAZIONE N. 25/19 DEL

Transcript:

DELIBERAZIONE N. 23/ 19 Oggetto: Procedura di verifica ai sensi dell art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/ 2002, art. 8, comma 2, relativa al Progetto per la coltivazione e ripristino di una cava di inerti in località Is Ariscas Bellas, in Comune di Narbolia. Proponente: Ditta Masala Salvatore. L'Assessore della Difesa dell'ambiente riferisce che la Ditta Masala Salvatore ha presentato l istanza di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale nel novembre 2002, relativa all intervento denominato Progetto per la coltivazione e ripristino di una cava di inerti in località Is Ariscas Bellas, in Comune di Narbolia. Il progetto, ascrivibile alla categoria Cave e torbiere, di cui al punto 8, lettera j), dell allegato A1 della deliberazione della Giunta regionale n. 5/11 del 15.2.2005, è stato sottoposto alla procedura di verifica in adempimento all art. 8, comma 2, della legge regionale n. 15/2002, in quanto attività autorizzata dopo l entrata in vigore del D.P.C.M. 3 settembre 1999 e della legge regionale 18 gennaio 1999, n. 1. La cava preesistente, denominata "Is Ariscas Bellas", è situata a circa 5,5 Km a sud-ovest del centro abitato di Narbolia; si trova a circa 200 metri a ovest della S.S. 292 "Nord-Occidentale Sarda", tra le due emergenze archeologiche denominate nuraghe Straderi, a nord, e nuraghe Tradori, a est. Il settore in progetto, attualmente interessato da iniziale coltivazione, è situato a circa 800 metri a nord ovest della S.S. 292. La superficie complessiva dell attività, sia attuale che passata, è pari a circa 15 ettari; l area attualmente in fase di sfruttamento, disgiunta dalla preesistente area di cava e pertanto assimilabile ad una nuova area estrattiva, si sviluppa su una superficie di circa 2 ettari. L'attività è finalizzata alla produzione di sabbia (tout-venant) per usi civili ed edilizi. Il volume di scavi stimato è pari a circa 160.000 m 3 di sabbie eoliche, inclusi i terreni di copertura e di riporto, con una volumetria utile di circa 130.000 m 3. In base agli ultimi dati resi disponibili dal 1/ 5

competente Assessorato regionale dell Industria, sono ancora da cavare 100.000 m 3 di materiale, pari a circa il 77 per cento della volumetria utile prevista in progetto; la produzione annua è stimata pari a 25.000 m 3, per un periodo di attività di 5 anni. Per l'esecuzione degli scavi si prevede l'utilizzo di una pala gommata, che asporta e carica direttamente i materiali sabbiosi su camion per il conferimento alla destinazione finale. Si rileva che l'intervento implica l'asportazione di sabbie eoliche in un'area vincolata e in un settore a elevato pregio naturalistico costituito da campi dunari, aree naturali e sub-naturali con presenza, attuale o potenziale, di habitat d interesse comunitario. Il paesaggio è caratterizzato dalla morfologia tipica degli antichi sistemi dunari consolidati, costituiti da dune longitudinali, alte mediamente una decina di metri, disposte secondo la direzione del vento dominante (maestrale). In particolare, si evidenzia che la cava: - dista circa 4,3 Km dal mare ed è ubicata all'interno della fascia costiera individuata dal Piano Paesaggistico Regionale; - comporta il prelievo irreversibile di sabbie eoliche afferenti alla tipologia ambientale denominata "Campi dunari e sistemi di spiaggia", come delimitati dalla cartografia allegata al Piano Paesaggistico Regionale e, potenzialmente, interferisce con habitat codificati ai sensi della Direttiva 92/43/CEE; - è inclusa all'interno di "Aree di ulteriore interesse naturalistico" e, in particolare, di "Aree di notevole interesse faunistico", come delimitati dalla cartografia allegata al Piano Paesaggistico Regionale; - è inclusa all'interno del "Parco Regionale del Sinis-Montiferru" delimitato dalla L.R. n. 31/1989; - è esterna al SIC ITB 032228 "Is Arenas", ma ad una distanza di 1,5 Km dai confini del SIC. In merito all iter della pratica, l Assessore fa presente che il Servizio SAVI, tenuto conto della preliminare istruttoria della Task Force Progemisa, del sopralluogo effettuato in data 29.8.2007, e rilevato che risultano da cavare 100.000 m 3 di materiale, pari a circa il 77 per cento della volumetria utile prevista in progetto, considerato che la cava è ubicata in un area particolarmente sensibile sotto il profilo ambientale e paesaggistico, e tenuto conto che la documentazione allegata alla istanza di verifica non ha permesso di escludere la presenza di impatti negativi irreversibili riconducibili all attività estrattiva in questione, ha concluso l istruttoria con il parere di sottoporre il progetto alla valutazione di impatto ambientale e, in considerazione del pregio ambientale dell'area, 2/ 5

di prescrivere che siano intrapresi immediatamente i lavori di recupero ambientale e di rinaturalizzazione delle superfici di cava dismesse. In considerazione di ciò, il proponente dovrà valutare e proporre soluzioni alternative, compresa l opzione zero, tenendo nella debita considerazione, a fronte delle motivazioni che sottendono la proposta progettuale e da giustificare in funzione degli indirizzi regionali in materia, i costi ambientali connessi, gli impatti ascrivibili alle differenti soluzioni progettuali proposte, nonché le possibili misure di mitigazione e, se necessarie, di compensazione. A tale scopo lo SIA, da integrare con un dettagliato studio per la valutazione dell incidenza ambientale, da redigere in conformità al D.P.R. n. 357/1997 e s.m.i., dovrà contenere l analisi costi-benefici relativa alle varie opzioni, condotta con metodologia rigorosa e basata su di un sistema di supporto alle decisioni, in grado di rendere evidenti tutti i criteri sui quali poggia l ipotesi progettuale proposta. Inoltre, allo SIA dovranno essere allegati un dettagliato progetto di coltivazione, aggiornato al momento attuale, e i seguenti elaborati: - progetto di recupero e riqualificazione ambientale (morfologica, pedologica e vegetazionale) che, sulla base di accurate analisi stazionali, preveda e quantifichi le più idonee soluzioni tecniche e naturalistiche di recupero, contestualizzate all ambiente circostante e comprensive di tutte le aree oggetto della richiesta di autorizzazione; - idonee simulazioni grafiche tridimensionali della morfologia del sito anche per differenti lotti progettuali, e per le fasi intermedie e finale delle lavorazioni, oltre a quella post recupero ambientale, con rappresentazioni prospettiche dai punti di osservazione significativi e simulazioni fotografiche delle fasi di coltivazione e riqualificazione ambientale realizzate sulla base di punti di visuale significativi e sensibili. La Ditta, in ogni caso, nell'ambito dei prescritti lavori di recupero ambientale e naturalistico delle aree dismesse, da intraprendersi immediatamente, dovrà porre in essere le seguenti prescrizioni, sul rispetto delle quali dovranno vigilare gli Enti competenti: 1. in fase di rimodellamento e recupero morfologico, le superfici dismesse dovranno essere raccordate in maniera graduale con le aree contermini e coerentemente con la morfologia tipica dei luoghi, evitando la formazione di scarpate ripide e di superfici esposte ai processi di erosione idrica ed eolica; 2. al termine delle operazioni di recupero morfologico e naturalistico, il cantiere dovrà essere completamente smantellato e dovrà essere effettuato lo sgombero dai macchinari e lo smaltimento dei materiali utilizzati, evitando la creazione di accumuli permanenti in situ; 3/ 5

3. per la presenza di habitat riferibili all allegato I della Direttiva 92/43/CEE, per lo più riconducibili alle "Dune costiere con Juniperus spp" (cod. *2250) e "Dune con vegetazione di sclerofille dei Cisto-Lavenduletalia" (cod. 2260), le attività di recupero ambientale delle aree dismesse dovranno riproporre rigorosamente gli habitat suddetti, escludendo l introduzione sia di specie vegetali esotiche che di specie autoctone non coerenti con le potenzialità vegetazionali dell'area; 4. al fine di perseguire la difesa della biodiversità genetica dell area in esame, tutto il materiale di propagazione vegetale dovrà provenire esclusivamente da ecotipi locali; 5. sino al completo affrancamento delle piantine e delle erbe introdotte artificialmente, si dovrà provvedere alle necessarie cure colturali, alle irrigazioni periodiche e di soccorso e, qualora si riscontrasse uno scarso attecchimento, agli interventi di infittimento delle superfici inerbite e di risarcimento delle fallanze tra le specie legnose; 6. dovrà essere predisposto un organico piano di gestione e manutenzione delle opere a verde, tale da garantire nel tempo l efficienza degli interventi ed evitare il deterioramento delle condizioni di rinaturalizzazione raggiunte; 7. in considerazione dell'elevata erodibilità idrica ed eolica dei suoli dell'area, le opere di recupero naturalistico delle aree dismesse dovranno garantire il raggiungimento di un elevato grado di copertura vegetale, e comunque una copertura del suolo non inferiore al 75 per cento; 8. allo scopo di conferire una maggiore naturalità agli interventi di recupero vegetazionale sulle aree dismesse, dovrà essere assicurata la distribuzione irregolare e una equilibrata alternanza tra specie arboree ed arbustive, evitando la netta prevalenza di una specie sulle altre; 9. allo scopo di garantire la massima probabilità di attecchimento, tutte le attività di recupero naturalistico dovranno essere realizzate nei tempi e nei modi più coerenti con i caratteri ecologici delle specie vegetali utilizzate; 10. durante l esecuzione degli interventi relativi alla rinaturalizzazione, la Direzione Lavori dovrà essere attivamente supportata da personale esperto in discipline botaniche, al fine di verificare la corretta esecuzione pratica delle opere e la coerenza con le potenzialità vegetazionali dell'area. Tutto ciò premesso, l'assessore della Difesa dell'ambiente, constatato che il Direttore Generale ha espresso il parere favorevole di legittimità, propone alla Giunta regionale di far propria la proposta 4/ 5

del Servizio Sostenibilità Ambientale e Valutazione Impatti, evidenziando che, preventivamente all attivazione della procedura di VIA, sia accertata, con il competente Assessorato regionale dell Industria, la coerenza del progetto con la deliberazione della Giunta regionale n. 37/14 del 25.9.2007, con particolare riferimento alla verifica dello stato di attività. La Giunta regionale, condividendo quanto proposto e rappresentato dall'assessore della Difesa dell'ambiente DELIBERA - di sottoporre all ulteriore procedura di VIA, per le motivazioni indicate in premessa, il progetto denominato Progetto per la coltivazione e ripristino di una cava di inerti in località Is Ariscas Bellas, ricadente nel Comune di Narbolia, presentato dalla Ditta Masala Salvatore; - di stabilire che la procedura di valutazione di impatto ambientale dovrà essere attivata entro due mesi dalla notifica della presente deliberazione. In caso di mancata attivazione entro detto termine il Servizio SAVI procederà a darne comunicazione all Assessorato dell Industria, per gli adempimenti di competenza; - di stabilire che l Assessorato regionale dell'industria disponga la sospensione immediata dell'attività di coltivazione del giacimento sino alla conclusione della procedura di VIA e l avvio immediato, nel rispetto delle prescrizioni indicate in premessa, dei lavori di recupero delle aree di cava dismesse. Su detti lavori dovranno vigilare, per quanto di competenza, il Servizio Attività Estrattive dell Assessorato regionale dell'industria, il CFVA Servizio Territoriale Ispettorato Ripartimentale di Oristano, la Provincia di Oristano e l ARPAS. Il Servizio SAVI provvederà alla comunicazione della presente deliberazione ai soggetti interessati al procedimento, a tutte le Amministrazioni competenti, anche in materia di controllo ambientale, e alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna (BURAS). Il Direttore Generale Fulvio Dettori Il Presidente Renato Soru 5/ 5