REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 15/ 1 DEL

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1 DELIBERAZIONE N. 15/ 1 Oggetto: Procedura di verifica ai sensi dell art. 31 della L.R n. 1, s.m.i., e della Delib.G.R n. 5/ 11, s.m.i., relativa al progetto Ripristino funzionalità idraulica del Fiume Tirso in prossimità delle terme, in comune di Fordongianus. Proponente: Comune di Fordongianus. L'Assessore della Difesa dell'ambiente riferisce che il comune di Fordongianus ha presentato l istanza di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale ad agosto 2006 relativa all intervento Ripristino della funzionalità idraulica del Fiume Tirso in prossimità delle terme. Il progetto è ascrivibile alla categoria di cui all allegato A1 della deliberazione della Giunta regionale n. 5/11 del , punto 7, lett. n), opere di regolazione del corso dei fiumi e dei torrenti, canalizzazione ed interventi di bonifica ed altri simili destinati ad incidere sul regime delle acque, compresi quelli di estrazione di materiali litoidi dal demanio fluviale e lacuale. L intervento, il cui costo complessivo è quantificato in , è finanziato dall Assessorato regionale dei Lavori Pubblici, nell ambito del Programma di interventi di manutenzione e ripristino della funzionalità idraulica dei corsi d acqua naturali dell intero reticolo idrografico isolano annualità Le opere si articolano su tre aree di intervento, a monte delle antiche terme romane, come di seguito descritto: Zona 1) risagomatura e consolidamento della sponda sinistra su una superficie di 2670 m 2 ; in alveo si interviene con la rimozione di due isolotti di superficie complessiva pari a 1280 m 2 ; Zona 2) riprofilatura della sponda sinistra, su una superficie di 740 m 2 ; rimozione di due isolotti di superficie complessiva pari a 140 m 2 ; 1/ 5

2 Zona 3) si interviene solo in alveo, su un isolotto di superficie pari a 380 m 2. Sono previste le seguenti lavorazioni: 1. asportazione degli accumuli di sedimenti, con eliminazione totale degli isolotti; 2. risagomatura delle sponde, finalizzata alla regolarizzazione del deflusso superficiale delle acque ed alla diminuzione del deposito di sedimenti; 3. stabilizzazione delle scarpate nei punti più critici; 4. rimozione di trovanti dall alveo. Il Servizio Tutela del Paesaggio di Oristano (ora Governo del territorio e tutela paesaggistica), in data 1 agosto 2006, ha espresso un parere negativo evidenziando criticità sotto il profilo paesaggistico riconducibili all eliminazione della vegetazione totale degli isolotti dall alveo, all asportazione dei massi ciclopici e all estirpazione della vegetazione riparia. In considerazione di ciò, l Amministrazione comunale è stata invitata a rimodulare il progetto, anche in occasione di incontri tenutisi presso l Assessorato della Difesa dell Ambiente. L Assessore continua riferendo che il Servizio Sostenibilità Ambientale e Valutazione Impatti (S.A.V.I.), condivide alcune delle osservazioni del Servizio Governo del territorio. Tuttavia, considerato che il progetto prevede interventi su superfici limitate (3410 m 2 sulle sponde e 1800 m 2 in alveo) e non sono previste opere o manufatti permanenti, né in alveo, né sulle sponde, che possano determinare l artificializzazione del tratto fluviale in esame, ha ritenuto che non sussistono impatti ambientali tali da rendere necessario sottoporre il progetto in questione alla procedura di Valutazione d Impatto Ambientale. Le interferenze rilevate possono, infatti, essere mitigate con le prescrizioni di seguito riportate, le quali dovranno essere recepite nel progetto da sottoporre ad autorizzazione: 1. durante le varie fasi dei lavori, dovrà essere permesso il regolare deflusso delle acque e il normale apporto idrico verso i tratti più a valle; tutti i lavori dovranno essere eseguiti con modalità e precauzioni che limitino il trasporto di materiali solidi verso valle e l intorbidimento delle acque; 2. in fase di cantiere, al fine di limitare la produzione di polveri, si dovrà provvedere alla periodica bagnatura delle aree e piste non asfaltate utilizzate dai mezzi pesanti; 2/ 5

3 3. al fine di prevenire lo sversamento di sostanze inquinanti sul suolo o nei corsi d acqua, nelle aree di cantiere e in quelle d intervento dovrà essere vietata qualunque operazione di manutenzione, rabbocco e rifornimento sulle macchine operatrici utilizzate per l esecuzione dei lavori; 4. dovranno essere impiegate preferibilmente macchine movimento terra ed operatrici gommate e di piccole dimensioni, minimizzando il ricorso a mezzi meccanici invasivi; 5. è esclusa la realizzazione di nuove piste nelle aree di pertinenza del corso d acqua, comprese le aree golenali; 6. la asportazione di materiali litoidi dall alveo dovrà essere limitata ai sedimenti formanti cumuli o isolotti, escludendo qualunque dragaggio dell alveo, o appiattimento dello stesso, e mantenendone il profilo originario; è esclusa, inoltre, la rimozione di trovanti lapidei di grosse dimensioni e la demolizione e/o asportazione della roccia in posto; 7. al fine di evitare impatti sulla componente faunistica, l intervento dovrà essere pianificato e realizzato nei periodi di magra dei corsi d acqua, prevedendo la sospensione dei lavori nel periodo di riproduzione delle specie di avifauna, corrispondente ai mesi da aprile a giugno, nonché nei periodi di riproduzione e di sviluppo dell ittiofauna vulnerabile, potenzialmente presente a monte e a valle degli interventi; 8. nell ambito degli interventi di sistemazione della sponda sinistra previsti nella zona 1 e 2, la riprofilatura dovrà essere effettuata con i materiali terrosi presenti in situ, o coerenti con le caratteristiche podologiche dell area; dove previsto, per la stabilizzazione delle sponde, dovranno essere utilizzate esclusivamente stuoie in materiali naturali e biodegradabili, fissate con picchetti di legno, unitamente alla semina di specie erbacee autoctone ad elevato potere aggrappante; 9. tutti gli interventi su vegetazione esistente dovranno essere eseguiti sotto il controllo e secondo specifiche indicazioni da parte dell Ispettorato Ripartimentale di Oristano del CFVA; al fine di minimizzare gli impatti sull ecosistema fluviale ed ottenere un miglioramento delle formazioni riparie, gli interventi di pulizia delle aree di sponda dovranno essere eseguiti manualmente, escludendo la eliminazione della vegetazione, sia arborea che arbustiva, effettuando sfoltiture e potature delle specie autoctone, ed eliminando selettivamente eventuali esemplari di specie esotiche; 3/ 5

4 10. sia per la rinaturalizzazione delle sponde prevista, che per la sostituzione di eventuali individui di specie esotiche rimossi, dovranno essere impiegate esclusivamente specie idonee all habitat ripariale e coerenti con la vegetazione potenziale del sito; a tal fine dovrà essere predisposto da parte di un esperto botanico un piano degli interventi contenente la scelta delle specie vegetali da introdurre; tale documento dovrà essere inviato al Servizio S.A.V.I. prima dell avvio dei lavori; tutto il materiale di propagazione utilizzato dovrà provenire da ecotipi locali; 11. ad un anno dall impianto si dovrà provvedere agli eventuali risarcimenti e nei primi cinque anni dovranno essere eseguite le necessarie cure colturali, evitando l impiego di fertilizzanti di qualsiasi natura; 12. i materiali litoidi rimossi riutilizzabili dovranno essere messi a disposizione dell amministrazione comunale per un eventuale impiego; tutti i rifiuti prodotti durante l esecuzione delle opere o rinvenuti in alveo e nelle aree limitrofe, dovranno essere smaltiti in conformità alle leggi vigenti in materia; 13. ad opere ultimate, dovrà essere immediatamente ripristinato l originario aspetto delle aree interessate dai lavori e dai cantieri, provvedendo allo smantellamento delle rampe e guadi provvisori, allo sgombero e allo smaltimento di ogni tipo di materiale estraneo presente nell area e alla rinaturalizzazione, con l utilizzo di tecniche a basso impatto; 14. come richiesto dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici di Cagliari, considerata la vicinanza delle Terme romane, i lavori dovranno essere costantemente seguiti da un archeologo. Tutto ciò premesso, l'assessore della Difesa dell'ambiente, constatato che il Direttore Generale ha espresso il prescritto parere favorevole di legittimità sulla proposta in esame, propone alla Giunta regionale di far proprio il parere del Servizio Sostenibilità Ambientale e Valutazione Impatti. La Giunta regionale, condividendo quanto rappresentato e proposto dall'assessore della Difesa dell'ambiente DELIBERA di non sottoporre alla procedura di valutazione di impatto ambientale l intervento denominato Ripristino della funzionalità idraulica del Fiume Tirso in prossimità delle terme, da realizzarsi nel Comune di Fordongianus, a condizione che siano recepite nel progetto da sottoporre ad autorizzazione le prescrizioni descritte in premessa, sull osservanza delle quali dovranno 4/ 5

5 vigilare, per quanto di competenza, il Servizio Genio Civile dell Assessorato regionale dei Lavori Pubblici, il Servizio Ispettorato Ripartimentale del C.F.V.A. di Oristano, la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Cagliari e l A.R.P.A.S.; di stabilire che, fermo restando l obbligo di acquisire gli altri eventuali pareri e autorizzazioni previsti dalle norme vigenti, i lavori relativi all intervento in oggetto, la cui data di inizio dovrà essere comunicata al Servizio Sostenibilità Ambientale e Valutazione Impatti (S.A.V.I.), dovranno essere avviati entro tre anni dall adozione dalla presente deliberazione, pena l attivazione di una nuova procedura di screening. Il Servizio S.A.V.I. provvederà alla comunicazione della presente deliberazione ai soggetti interessati al procedimento, a tutte le Amministrazioni competenti, anche in materia di controllo ambientale, e alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna (B.U.R.A.S.). Il Direttore Generale Fulvio Dettori Il Presidente Renato Soru 5/ 5