DISTRETTO 2072 ROTARY INTERNATIONAL

1 DISTRETTO 2072 ROTARY INTERNATIONAL RON D. BURTON Presidente del Rotary International GIUSEPPE CASTAGNOLI Governatore del Distretto 2072 R.I. ANDREA ZECCHINI Assistente del Governatore ANDREA TREBBI Presidente del Rotary Club Bologna ANNO ROTARIANO 2013/2014 Presidente: arch. Andrea Trebbi Presidente: Vice Presidenti: Presidente uscente (2012/13): Presidente eletto (2014/15): Segretario: Prefetto: arch. Andrea Trebbi ing. Filippo Canetoli dott. Carlo Tagariello dott. Patrizia Farruggia dott. Gabriele Stefanini ing. Mauro Negrini geom. Alberto Venturi Istruttore del Club: prof. Angelo Andrisano Consigliere Tesoriere: dott. Renato Zanotti Consiglieri: avv. Gianvito Califano, prof. Giuseppe Gobbi, prof. Francesco Piazzi, dott. Fabio Raffaelli, prof. Marco Zoli ANNO ROTARIANO LXXXVII, 14/04/2014: NOTIZIARIO UFFICIALE N. 20 DEL ROTARY CLUB BOLOGNA, RISERVATO AI SOCI www.rotarybologna.it

2 LE RIUNIONI DI APRILE (MESE DELLA RIVISTA ROTARIANA) 2014 martedì, 22 aprile 2014 post-pasqua ore 20,00, sede di via S. Stefano 43 ENZO SPADON UNA VITA PER L ARTE, L ARTE PER LA VITA Buffet Neri, familiari e ospiti martedì, 29 aprile 2014, ore 19,45, Circolo della Caccia di Bologna PAOLO MORSELLI RIDARE UN SORRISO AL MONDO buffet, familiari e ospiti LE RIUNIONI DI MAGGIO (MESE DELLA CULTURA) 2014 giovedì 01-domenica 04 maggio 2014, gita del Club ALLA SCOPERTA DI LUOGHI MENO CONOSCIUTI DELLE MARCHE con soggiorno nel Borgo Belvederi martedì, 06 maggio 2014, ore 20,00, sede di via S. Stefano 43 MARIA CARLA RE presentazione del libro di Franco Tugnoli IL TEMPO È UNA CASA LARGA Buffet Laganà, familiari e ospiti martedì, 13 maggio 2014, ore 19,45, Circolo della Caccia di Bologna GIULIANO GRESLERI L INEVITABILITA DELLA MODERNITA buffet, familiari e ospiti sabato, 17 maggio 2014, ore 9,30, Aula Magna CNR, via Gobetti, 101 PREMI DI LAUREA E CERTIFICATI DI MERITO martedì 20 maggio 2014, ore 19,45, Circolo della Caccia di Bologna GEMELLAGGIO ROTARY CLUB BOLOGNA-ROTARY CLUB FIRENZE, buffet, familiari e ospiti martedì 27 maggio 2014, ore 20,00, sede di via S. Stefano 43 PIERO FORMICA L ELOGIO DELL IGNORANZA buffet preparato dal Gruppo 6 delle Consorti dei Soci, familiari ed ospiti

3 RIUNIONE NON CONVIVIALE DI MARTEDI 8 APRILE 2014, sede di VIA SANTO STEFANO Presiede: IL PRESIDENTE DEL ROTARY CLUB BOLOGNA, ARCH. ANDREA TREBBI Presenze 33 Soci 30; percentuale di presenza (incluse le frequenze compensate) 26,40%: Bruzzi, Canetoli, Carroli, Cavalli, De Virgiliis, De Vita, Destro, Farruggia, Finzi, Genovesi, Magalotti, Marcheselli, Menarini, Minguzzi, Nanetti, Pedrelli, Piazzi, Pieragostini, Raffaelli, Re, Spinelli, Stefanini, Stupazzini, Tagariello, Tattara, Trebbi, Vecchietti Massacci, Venturi, Volterra, Zanotti. Ospiti del Club: Prof.ssa SILVIA ALBERTAZZI, relatrice; Aleksandra Raffaelli, Rotaract Bologna Consorti: Alessandra Carroli Soci in visita: l Ing. Finzi al Rotary Club Bologna Valle dell Idice il 27/03/14; al Ryla, dal 30 marzo al 6 aprile, all Isola d Elba, il Prof. Andrisano e la Dott.ssa Farruggia. Il Presidente, comunicazioni: 1 L amico Mario Musso, oltre a comunicarci di essere ufficialmente entrato a far parte del Rotary Club Firenze Fiesole, mi ha informato che si è felicemente concluso un service in Argentina che egli condusse nell anno 2011-12 in cui presiedette il Club, riguardante il contributo di 800 dollari a favore dell Ospedale di San Isidro per l acquisizione di incubatori. Credo che un ulteriore attestato a Mario sia da parte nostra dovuto. 2 Per antica tradizione il 25 aprile di ogni anno nell Aula Magna della Villa Griffone di Pontecchio Marconi veniva assegnato il premio Marconi per l arte, la pittura e la scultura elettronica. La Fondazione Marconi e Alma Mater Studiorum hanno oggi costituito il MIC (Marconi Institute for Creativity), Istituto che, fra le attività di divulgazione e informazione che promuove, ha deciso di dare vita, in continuità con il passato, al Premio Marconi per la creatività. Il Rotary ha aderito con piacere all iniziativa in quanto l eccellenza nella professione, nella società e nella famiglia, valore tipicamente rotariano, trova nella creatività un elemento che la nobilita e la sviluppa. La prima edizione del Premio verrà celebrata il prossimo 25 aprile con la consegna della targa al vincitore in occasione della Giornata di Marconi che si terrà alla Fondazione Guglielmo Marconi e i Rotariani del Distretto sono invitati a partecipare all evento. I lavori, dopo la Messa, alle 10, al Mausoleo di Marconi, inizieranno alle 10,45 nell aula magna di Villa Griffone.

4 SILVIA ALBERTAZZI. conferenza: SCRITTURE SENZA CONFINI: LE LETTERATURE POSTCOLONIALI SILVIA ALBERTAZZI, profilo: Silvia Albertazzi è professore ordinario di Letteratura Inglese all Università di Bologna. Ben presto, rivolge la sua attenzione di studiosa al grande fenomeno delle letterature in lingue europee prodotte nei paesi ex coloniali, ad es. l inglese in India o il francese in Mali. Attualmente coordina il dottorato in Letterature classiche, moderne, comparate e postcoloniali dell Università di Bologna ed è membro del Direttivo della COMPALIT, una delle due maggiori società italiane di studi di letterature comparate. Tra i suoi numerosi volumi di saggistica letteraria si menzionano: Bugie sincere. Narratori e narrazioni 1970-1990; La letteratura fantastica; Lo sguardo dell Altro. Le letterature postcoloniali; In questo mondo, ovvero, quando i luoghi raccontano le storie, vincitore del I premio Francesco Alziator per la saggistica nel 2007; Il nulla, quasi. Foto di famiglia e istantanee amatoriali nella letteratura contemporanea; Belli e perdenti. Anti-eroi e post-eroi nella narrativa contemporanea di lingua inglese; La letteratura postcoloniale. Dall Impero alla World Literature; E inoltre autrice dei capitoli dedicati al Sette e Ottocento della Breve storia della letteratura inglese. Ha pubblicato un romanzo, Scuola di scrittura e un volume di poesia, La casa di via Azzurra. sintesi della relazione (Silvia Albertazzi) Con il termine postcoloniali si intendono le letterature scritte nelle ex-colonie di potenze europee nelle lingue degli ex-colonizzatori. Letterature ibride, in cui generi, registri, temi, lingue e dialetti si intrecciano, testimoniano tanto a livello strutturale quanto nel loro meticciato linguistico la mescolanza di razze ed etnie del nostro mondo globalizzato. Al progetto imperialista totalizzante che ha caratterizzato le imprese coloniali dal Settecento al primo Novecento, secondo cui l Altro, il soggetto coloniale, deve conformarsi al modello europeo, ribadendo la centralità e il primato dell Occidente sulle periferie d oltremare, queste letterature oppongono un contro-discorso secondo cui il mondo non è più un terreno di espropriazione (come accadeva per i colonizzatori occidentali), ma è una totalità in continuo movimento, generata e tenuta in vita dagli scontri, dai conflitti, dagli incontri e dalla relazione tra le diverse culture. Il processo letterario nelle colonie si attua attraverso tre fasi: una prima fase di copia, in cui il colonizzato prende la parola rifacendosi supinamente ai modelli del colonizzatore; una fase di rifiuto, che di solito coincide con le lotte per l indipendenza e la decolonizzazione, in cui il soggetto coloniale rigetta la cultura del colonizzatore in toto, spesso tornando a esprimersi nelle lingue locali, nel caso delle colonie d insediamento (quelle, come l India, in cui al suo arrivo il colonizzatore europeo ha trovato una fiorente e antica cultura locale); e per finire una fase definita di

5 antropofagia culturale da un intellettuale brasiliano, Osvaldo de Andrade, in cui il letterato (post)coloniale divora e mischia il meglio della propria e dell altrui cultura, assimilandole fino a farne cosa propria, nuova e originale, così come, nei tempi antichi, gli antropofagi divoravano ritualmente i propri nemici per appropriarsi del loro vigore, della loro forza e del loro coraggio. Frutto dell interferenza tra le letterature del mondo, laddove le letterature occidentali (p.es. il romanzo realistico borghese) pongono al proprio centro le problematiche di soggetti caratterizzati da forte individualismo, le letterature postcoloniali offrono una prospettiva collettiva, rappresentando l io sempre in relazione agli altri e non concentrandosi su singole individualità. Al centro delle loro storie è il concetto di appartenenza come partecipazione all Altro e di identità come continua ridefinizione di sé e dell Altro. Si tratta dunque di aprirsi agli altri senza negarsi, di porre l accento sul rapporto tra la propria comunità e la totalità-mondo, avendo ben presente non solo il luogo in cui lo scrittore e i personaggi agiscono, ma anche il posto di quel luogo nella totalità del mondo. Per questo, grande attenzione è riservata alla concretezza dei luoghi, alla loro fisicità. Ma la vera novità delle letterature postcoloniali è nel linguaggio, aperto almeno come disponibilità agli influssi di tutte le lingue del mondo. Un grande scrittore e teorico, il martinicano Édouard Glissant, ha scritto che lo scrittore postcoloniale deve essere aperto ai fermenti di rinnovamento della propria lingua e coltivare al tempo stesso il desiderio di possedere tutte le lingue del mondo. Questa apertura si traduce anche in un abolizione dei confini tra i generi letterari, e in una rivisitazione costante della storia ufficiale, raccontata dalla parte di chi non è citato nei manuali, di chi la storia non la fa ma la subisce: i vinti, le vittime, i colonizzati, le donne, gli emarginati, i diversi (fondamentale, a questo proposito, è il romanzo I figlie della mezzanotte di Salman Rushdie che, con il suo successo, nel 1981, ha fatto conoscere queste letterature al mondo intero) Allo stesso modo, lo scrittore postcoloniale ama riscrivere i classici della letteratura europea, rileggendoli attraverso il punto di vista dell Altro: così in Foe del premio Nobel sudafricano J. M. Coetzee si riscrive la storia di Robinson Crusoe cercando di cogliere la prospettiva di un Venerdì che non può parlare perché gli è stata tagliata la lingua; in Jack Maggs dell australiano Peter Carey si racconta la vicenda del romanzo dickensiano Grandi speranze dalla parte del prigioniero deportato in Australia che aiuta il protagonista a diventare un gentleman; in Grande Mar dei Sargassi della dominicana Jean Rhys è narrata, invece, la storia della pazza caraibica rinchiusa nella soffitta in Jane Eyre di Charlotte Bronte. Parodia, ibridismo, intertestualità, molteplicità sono le caratteristiche di queste scritture, che offrono una visione plurale e concepiscono il romanzo come una storia del presente, in cui tradizioni popolari, mitologie antiche e riferimenti ai media più moderni e popolari convivono con l intento, squisitamente politico, di approdare a una costruzione sociale dell irrealtà. Le osservazioni e le domande sono state infine poste alla relatrice dai Soci: Cavalli, Volterra, Piazzi, Destro, Spinelli e Finzi. RIUNIONE DI LUNEDI, 14 APRILE 2014, FIRENZE, PALAZZO BORGHESE, VIA GHIBELLINA 110, GEMELLAGGIO ROTARY CLUB BOLOGNA-ROTARY CLUB FIRENZE

6 Presenze: 12 Soci 12; percentuale di presenza (incluse le frequenze compensate) 12,90%: Barazzoni, Canetoli, Genovesi, Negrini, Piazzi, Raffaelli, Re, Spinelli, Tattara, Trebbi, Vecchietti Massacci, Volterra. Intervento di saluto del Presidente del Rotary Club Bologna, arch. Andrea Trebbi: Rivolgo un caro saluto, rappresentando anche i Soci del Rotary Club Bologna, a tutti Voi e al Rotary Club Firenze che ci ospita in questo stupendo interno di Palazzo Borghese e ringrazio pubblicamente il Prof. Leonardo Masotti con il quale ho condiviso da ottobre ad oggi il percorso verso la formazione del gemellaggio tra i due prestigiosi Club che abbiamo l onore di presiedere nell importante anno r. 2013-14, gemellaggio di cui oggi celebriamo il primo episodio. Quando, nello scorso mese di ottobre 2013, l amico Romano Gaspari manifestò l ipotesi di gemellare i due Club storici del soppresso Distretto Internazionale 2070 - il Rotary Club Firenze fondato nel 1925 e il Rotary Club Bologna fondato nel 1927, divenuti appartenenti in questo anno rotariano 2013-2014, l uno al Distretto 2071 e l altro al Distretto 2072 -, annotammo immediatamente che si trattava di una magnifica idea. Romano aveva strettamente collaborato con l ultimo Governatore Distrettuale che nell ormai lontano anno 1991-92 rappresentò il Bologna, l attuale Socio Onorario Edile Belelli, e la longeva e rilevante militanza rotariana sia di Romano che di Edile stava certamente garantendo sulla solidità e sul profondo significato di quella proposta di gemellaggio.

7 Come già saprete, con Leonardo abbiamo stabilito che il senso del gemellaggio si esprimesse attraverso una permanente celebrazione annuale, proprio per mantenere costantemente vivo lo storico rapporto di grande amicizia e di stima reciproca tra i due Club, e inoltre, che detta celebrazione fosse suggellata dall alternanza dell assegnazione di un Premio, costituito da un PHF, conferito ad una personalità segnalatasi per meriti. E poiché si è deciso che nell anno rotariano 2013-14 di Battesimo del gemellaggio sarebbe stato il Firenze ad attribuire il Premio ad un soggetto indicato dal Bologna, annuncio che il Rotary Club Bologna ha ritenuto di individuare e di nominare il Prof. Giorgio Siena di Mirandola, in ragione della seguente motivazione: Dopo il sisma che nel mese di maggio 2012 colpì l area geografica della parte di provincia a nord di Modena, l Istituto Comprensivo Luosi, Liceo e Istituto Tecnico e Professionale, fu dichiarato inagibile. Il Prof. Giorgio Siena si preoccupò immediatamente di rendere impegnati gli studenti in attesa del ripristino di una sede scolastica. A favore dei ragazzi del Liceo Linguistico attivò corsi all estero, a favore dei Maturandi attivò incontri di informazione negli Istituti Universitari e a favore di altri ragazzi organizzò cicli di studi pomeridiani nella sede della Scuola Media, l unico edificio scolastico allora agibile di Mirandola. Infine, alla consegna da parte della Regione Emilia-Romagna della sede provvisoria avvenuta nel mese di novembre dello stesso anno 2012, il Prof. Siena si premurò di istituire una forma di studio integrativa che compensasse all insegnamento forzatamente non impartito agli studenti durante il tempo successivo al sisma. Angotti, Fanfani, Trebbi, Masotti, Rispoli

8 PROGRAMMA DELLE RIUNIONI DEI CLUB FELSINEI Rotary Club Bologna Ovest G. Marconi lunedì, 28 aprile, ore 20,15, Nonno Rossi, fam/ospiti. Prof.ssa Maria Cristina Brizzi, fondatrice del Circolo culturale Caffè letterario. Cav. Giampietro Gamberini. Bacco quotidiano, sesta serata con degustazione di vini e spumanti rosati italiani. martedì, 6 maggio, ore 20,15, Nonno Rossi, Interclub con Bologna Valle del Samoggia, Bologna Nord, e Bologna Sud. Gen. Antonio Paparella. 1814-2014. Storia di fedeltà e amore. Familiari ed ospiti. lunedì, 12 maggio, ore 20,15, Nonno Rossi. Prof. Paolo Sassi. Il mistero di Teodora. Familiari ed ospiti. Rotary Club Bologna Est sabato, 12 aprile, ore 10,30, Museo Geologico Cappellini, via Zamboni, 63. D.ssa Gigliola Bacci. Visita guidata al Museo Geologico Cappellini. Familiari ed ospiti. giovedì 17/4 e giovedì 24/4 riunioni annullate Rotary Club Bologna Nord mercoledì, 30 aprile. Ore 20,00, Savoia Regency, familiari ed ospiti. Interclub con Round Table 7 e Club 41 Due Torri. Ospite della serata: Red Canzian de I Pooh. martedì, 6 maggio, ore 20,15, Nonno Rossi, Interclub con Bologna Valle del Samoggia, Bologna Ovest, e Bologna Sud. Gen. Antonio Paparella. 1814-2014. Storia di fedeltà e amore. Familiari ed ospiti. Rotary Club Bologna Sud martedì, 29 aprile, ore 20.15 Nonno Rossi, con familiari ed ospiti. Dott. Alberto Bassi. L evoluzione del rapporto tra fisco e contribuente nell ultimo decennio: dal condono alla voluntary disclosure. martedì, 6 maggio, ore 20,15, Nonno Rossi, Interclub con Bologna Valle del Samoggia, Bologna Ovest, e Bologna Nord. Gen. Antonio Paparella. 1814-2014. Storia di fedeltà e amore. Familiari ed ospiti. Rotary Club Bologna Valle dell Idice Giovedì, 17 aprile, ore 20,00, Rist. Giardino, fam ed ospiti. Dott. Maurizio Campiverdi. EXPO da Londra 1851 A Milano 2015 (la grande avventura delle esposizioni universali fino a quella di Expo Milano 2015). Rotary Club Bologna Valle del Savena Lunedì, 28 aprile, ore 20,15, Hotel Savoia, familiari ed ospiti. Dott. Giorgio Costa. L impresa tra crisi dell economia e crisi del diritto. Rotary Club Bologna Valle del Samoggia mercoledì, 30 aprile, ore 20,15, Nonno Rossi, Familiari ed ospiti. Prof. Antonio Monti. Il ruolo delle Terme per mantenersi in forma e trasformare grassi e carboidrati in energia contro le malattie del secolo: sovrappeso, ipertensione, diabete trigliceridi e colesterolo alti. martedì, 6 maggio, ore 20,15, Nonno Rossi, Interclub con Bologna Sud, Bologna Ovest, e Bologna Nord. Gen. Antonio Paparella. 1814-2014. Storia di fedeltà e amore. Fam/ ospiti. Rotary Club Bologna Galvani lunedì, 28 aprile, ore 20,15, Hotel Savoia, La Porticina della Provvidenza Istituto dei Farlotti e delle Farlottine. Relatori: Ing. Paolo Parenti; Prof.ssa Mirella Lorenzini; Sig. Alessandro Serafini. L Opera di S. Domenico per i Figli della Divina Provvidenza.

9 PROGRAMMA DELLE RIUNIONI DISTRETTUALI PREMIO MARCONI PER LA CREATIVITA : 25 aprile, Villa Griffone a Pontecchio Marconi (BO). Prima edizione del Premio organizzato in collaborazione tra Rotary Distretto 2072, Università di Bologna e Fondazione Marconi. INAUGURAZIONE PALAROTARY: 26 aprile S. Antonio di Novi. Cerimonia ufficiale di consegna della costruzione realizzata con i contributi dei rotariani. 1 CONGRESSO DISTRETTO 2072: 14-15 giugno Hotel Savoia a Bologna. Anno Rotariano 2014/2015 Sabato 10 maggio 2014 Modena ASSEMBLEA DISTRETTUALE Rotary Club Bologna, 40125 Bologna, via Santo Stefano 43 Tel. 051/234747, Fax 051/224218, Cell.348 2783149 email:bologna@rotary2072.org; web: www.rotarybologna.it