Organizzazione dei Servizi Sociali. Sono i due capisaldi posti alle fondamenta della società occidentale come oggi la conosciamo.

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1 1 Organizzazione dei Servizi Sociali Minori e famiglia Scienze filosofiche e dell educazione Prof. Mauro Serio 2 Famiglia e lavoro Sono i due capisaldi posti alle fondamenta della società occidentale come oggi la conosciamo. Sostituire la famiglia fornendo servizi che possano accudire i figli nei periodi di lavoro. Permettere alla famiglia di accudire i figli armonizzando i tempi di lavoro con quelli della cura.

2 3 Assegni di cura e sostegno alla famiglia Sostegno in quei contesti in cui le difficoltà economiche rischiano di pregiudicare l armonico sviluppo del minore. Nella convinzione che un minore che vive in una famiglia deprivata è a sua volta privato della possibilità di poter godere appieno dei diritti di cittadinanza. 4 Accesso al credito prestito d onore L ente pubblico si fa garante presso istituti bancari convenzionati della restituzione del prestito, e in alcuni casi del pagamento degli interessi. Vuole promuovere la responsabilità e l autonomia della famiglia, superando i rischi dell assistenzialismo che produce dipendenza e perdita di stima nelle autonome capacità di affrontare le difficoltà

3 5 I ragazzi sono sempre più preziosi Nel 2009 il numero medio di nascite per donna è stimato a 1,41, di poco inferiore all'1,42 del (Sostituzione per coppia = 2,1 nascite). L'età media al parto è stimata in 31,2 anni. La spesa media mensile per i figli a carico e il 35,3% della spesa familiare totale. In particolare per mantenere un bambino fra 0 e 5 anni si spendono 317 euro al mese, che corrispondono ad un costo di mantenimento per figlio di circa euro annui. In media il costo di accrescimento di un figlio (che comprende il costo di mantenimento) e di 798 euro al mese. Le famiglie benestanti spendono per i figli in media circa l 83% in piu delle famiglie povere. Siamo oltre i euro annui di costo di accrescimento per il figlio. 6 Piano di azione per l infanzia Il Piano di Azione per l infanzia e l adolescenza è lo strumento di applicazione e di implementazione della Convenzione sui diritti del fanciullo, fatta a New York il 20 novembre 1989 e resa esecutiva con legge 27 maggio 1991 n. 176 I principi normativi della Convenzione ONU sui diritti dell infanzia rappresentano il riferimento di questo Piano. 1)il principio del superiore interesse del minore d età; 2)la centralità delle relazioni familiari, sociali ed ambientali di ciascun bambino e ragazzo; 3)il diritto alla protezione ed alla partecipazione; 4)il diritto alla non discriminazione, in virtù del quale maggiore attenzione va rivolta ai minorenni in condizione di debolezza e di fragilità determinate da qualsiasi causa.

4 7 La rete metafora della complessità Il tema del lavoro di rete nel campo delle politiche sociali è divenuto sempre più importante negli ultimi quindici anni, acquistando anche il significato di una metafora delle complessità della società moderna. È uno strumento, perché si traduce in meccanismi tecnico-formali che obbligano più soggetti a lavorare in modo congiunto (così è per l accordo di programma: L. 241/90) È un metodo, perché introduce un modello particolare dell agire pubblico e privato, con la partecipazione attiva degli attori coinvolti, la sinergia tra settori e professioni diverse, l integrazione tra cultura e sistemi. È un obiettivo, perché punta ad un risultato concreto che è la sintesi e la condivisione concreta dei programmi di lavoro. 8 Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l'infanzia e l'adolescenza. L. 285/97 Occorre essere tanto grandi per prendere sul serio le cose dei più piccoli Definizione Ambiti Territoriali. Partecipazione del terzo settore. Erogazione minimo vitale. Informazione Interventi domiciliari, diurni, educativi territoriali, sostegno alla frequenza scolastica; Affidamenti familiari Comunità educative-riabilitative Residenze per donne in difficoltà Interventi di prevenzione agli abusi e violenze Servizi di mediazione familiare Tutela diritti bambino malato e ospedalizzato

5 9 Piani territoriali di intervento I piani territoriali di intervento provinciali costituiscono il livello intermedio della programmazione, situandosi tra la programmazione regionale, di cui al presente atto, e quella locale, rappresentata dai singoli progetti esecutivi (e dalle azioni in essi contenute). Per l'approvazione del piano da parte degli Enti la Legge impone il ricorso all'istituto dell'accordo di programma. I piani territoriali di intervento saranno composti di progetti esecutivi, così denominati dalla Legge 285/97, al fine di garantirne l'immediata attuazione. Per evitare la parcellizzazione degli interventi, si stabilisce che il livello di riferimento territoriale per attivare i progetti esecutivi possa essere rappresentato: dal distretto sanitario; dalla comunità montana; dalla associazione di Comuni, a condizione, in quest'ultimo caso, che il bacino territoriale di riferimento comprenda una popolazione non inferiore a abitanti. 10 Piano di azione per l infanzia Il diritto alla partecipazione e ad un ambiente a misura di bambino 2. Il patto intergenerazionale 3. Il contrasto alla povertà 4. I minori verso una società interculturale 5. I minori Rom, sinti e caminanti 6. Il sistema delle tutele e delle garanzie dei diritti 7. La rete di servizi integrati

6 11 La rete dei servizi integrati nel territorio 1.Consultorio familiare 1.Servizio Sociale Professionale 1.Pronto intervento Sociale 1.Servizio di mediazione familiare. 12 Servizi per la fragilità: dedicati, competenti, qualificati, stabili. Devono essere servizi dedicati (cioè accoglienti, vicini, discreti, capaci di cogliere segnali di disagio). Competenti (preparati, capaci di cogliere le trasformazioni sociali e l impatto sulle famiglie). Devono essere qualificati. La loro competenza deve essere aggiornata, motivata, efficace. Devono essere stabili: devono assicurare la continuità di presenza, le figure professionali di riferimento. 1. Servizi Socio- educativi 0-6 anni. 1. Educativi del tempo libero 1. Interventi su adolescenti 1. Affidamento familiare 1. Adozione nazionale e internazionale 1. Semiresidenziali e residenziali

7 13 Dedicati, competenti, qualificati, stabili. 1. Per minori diversamente abili 1. Per minori vittime di abuso e maltrattamento 1. Di contrasto alla devianza e alla delinquenza minorile 2. Per minori stranieri 1. Per minori stranieri non accompagnati 1. Servizi di mediazione penale 14

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