IL RUOLO DELLE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI NEL MONITORAGGIO DEGLI SDG. Pietro Gennari FAO Chief Statistician

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IL RUOLO DELLE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI NEL MONITORAGGIO DEGLI SDG Pietro Gennari FAO Chief Statistician

RUOLO GUIDA DEI PAESI Gli SDG sono il primo programma di sviluppo globale nella storia definito sotto la piena responsabilità dei paesi. In virtù di questa caratteristica, gli SDG sono destinati a diventare il principale riferimento per le politiche e i programmi di sviluppo a livello nazionale per i prossimi 15 anni. Anche il pacchetto degli indicatori globali, che comprende 232 indicatori per il monitoraggio dei 169 obiettivi dell Agenda 2030, è stato sviluppato e approvato dai paesi. Questi indicatori globali, tipicamente basati su dati nazionali, aiuteranno i Governi a misurare i progressi raggiunti e a identificare le aree prioritarie a cui allocare le risorse.

RUOLO DELLE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI Nonostante il ruolo guida ricoperto dai paesi, le Organizzazioni Internazionali svolgono una funzione essenziale nell implementazione e nel monitoraggio degli SDG. Per ogni indicatore globale, un agenzia internazionale è stata identificata come custode, con il compito di: Sviluppare metodi statistici per la compilazione degli indicatori Fornire assistenza tecnica ai paesi Raccogliere i dati nazionali, renderli confrontabili, produrre e diffondere gli aggregati regionali e globali

PROBLEMI DI MONITORAGGIO A LIVELLO GLOBALE Mancato impegno dei paesi a monitorare gli indicatori globali oltre a quelli nazionali (Risoluzione ONU su Agenda 2030/par. 75) Indicatori nazionali complementari, non sostitutivi, degli indicatori globali Mancato allineamento degli indicatori nazionali a quelli globali rilevanza nazionale dei target globali e assenza di dati relativi agli indicatori globali scelta di indicatori proxy e incremento dell onere statistico Impossibilità per i paesi, anche quelli più sviluppati, di produrre a breve dati per i 232 indicatori globali Necessità di definire un programma statistico che preveda uno sviluppo per stadi degli indicatori globali, e che si focalizzi inizialmente su un centinaio di indicatori prioritari; Necessità per i paesi, anche quelli più sviluppati, di collaborare strettamente con le organizzazioni internazionali in programmi di assistenza tecnica

PROBLEMI DI MONITORAGGIO A LIVELLO GLOBALE Carenze nel coordinamento delle fonti informative nazionali sotto la guida degli Uffici di Statistica mandato dei governi nazionali agli Uffici di Statistica per il coordinamento del reporting a livello internazionale; capacità degli Uffici di Statistica di garantire la qualità dei dati relativi a 232 indicatori, in molti casi prodotti al di fuori del sistema statistico nazionale Mancato riconoscimento del ruolo delle Organizzazioni Internazionali invio diretto dei dati a UNSD invece che alle organizzazioni internazionali (creazione di piattaforme informatiche per questo scopo); Dati nazionali non validati e armonizzati; Impossibilità di produrre stime a livello globale

LA SITUAZIONE DELL'ITALIA L'ISTAT ha già assunto il coordinamento nel monitoraggio degli SDG, tra cui la produzione di alcuni indicatori globali, nonché la validazione e la quality assurance dei dati prodotti da altre Istituzioni. L'ISTAT collabora con la FAO su diversi fronti: 1) revisione congiunta degli indicatori nazionali; 2) partecipazione allo sviluppo metodologico di nuovi indicatori; 3) assistenza technica congiunta a paesi in via di sviluppo. La prima mappatura degli indicatori SDG elaborata dall'istat presenta enormi lacune: Dati forniti per 95 indicatori, di cui solo 46 coincidono con quelli definiti in sede internazionale; La copertura degli indicatori per SDG 2 è molto limitata per motivi diversi a seconda degli indicatori, per esempio: a) Nessuna informazione prodotta storicamente sulla sicurezza alimentare (2.1.1 e 2.1.2); b) Dati sulla biodiversità (2.5.1 e 2.5.2) prodotti da altre Istituzioni nazionali con le quali l'istat non è ancora in contatto.

PRINCIPALI CONSEGUENZE Impossibilità di monitorare i progressi a livello regionale e globale per alcuni obiettivi Mancanza di informazioni per guidare gli investimenti e le politiche nazionali e internazionali su alcuni settori fondamentali per lo sviluppo sostenibile Impossibilità per le organizzazioni internazionali di fornire assistenza tecnica ai paesi nella produzione dei dati l'allineamento degli indicatori nazionali a quelli globali è nel migliore interesse dei paesi e delle organizzazioni internazionali

IL RUOLO DELLA FAO NEL MONITORAGGIO GLOBALE DEGLI SDG Ruolo di primo piano tra le agenzie delle Nazioni Unite centralità nell'agenda 2030 della sicurezza alimentare, dell'agricoltura e dell'uso sostenibile delle risorse naturali. La FAO, in particolare, è stata designata come agenzia responsabile di 21 indicatori destinati al monitoraggio di obiettivi appartenenti a 6 dei 17 SDG (goal 2, 5, 6, 12, 14 e 15).

OBIETTIVI, TRAGUARDI E INDICATORI SOTTO IL MONITORAGGIO DELLA FAO

GOAL 2: ELIMINARE LA FAME E LA MALNUTRIZIONE 2.1.1 2.1.2: Eliminare la fame e l insicurezza alimentare 2.3.1 2.3.2: Raddoppiare produttività e reddito dei piccoli produttori 2.4.1: Assicurare la sostenibilità della produzione agricola 2.5.1 2.5.2: Conservare la biodiversità di piante e animali 2.a.1: Aumentare gli investmenti in agricoltura 2.c.1: Ridurre la volatilità dei prezzi dei prodotti agricoli

GOAL 5: ELIMINARE LE DISCRIMINAZIONI NEI CONFRONTI DELLE DONNE GOAL 6: GARANTIRE A TUTTI L ACCESSO E L USO SOSTENIBILE DELL'ACQUA GOAL 12: PRODURRE E CONSUMARE IN MODO SOSTENIBILE 5.a.1-5.a.2: Garantire uguali diritti alle donne nell accesso alla terra 6.4.1-6.4.2: Migliorare l efficienza e la sostenibilità nell uso dell'acqua 12.3.1: Ridurre le perdite alimentari e dimezzare gli sprechi

GOAL 14: UTILIZZARE IN MODO SOSTENIBILE LE RISORSE MARINE 14.4.1: Eliminare la pesca intensiva e illegale 14.6.1: Implementare il Codice di Comportamento per una Pesca Responsabile 14.7.1: Aumentare i benefici economici derivanti dall uso sostenibile delle risorse marine per i piccoli stati insulari in via di sviluppo 14.b.1: Assicurare l accesso dei piccoli pescatori alle risorse marine e ai mercati

GOAL 15: UTILIZZARE IN MODO SOSTENIBILE LE RISORSE TERRESTRI E FORESTALI 15.1.1: Assicurare la conservazione e l uso sostenibile delle risorse terrestri 15.2.1: Promuovere l uso sostenibile delle risorse forestali 15.4.2: Assicurare la conservazione dell ecosistema montano

21 indicatori sotto il monitoraggio della FAO Goal Indicatori Goal 2 2.1.1 2.1.2 2.3.1 2.3.2 2.4.1 2.5.1 2.5.2 2.a.1 2.c.1 Goal 5 5.a.1 5.a.2 Goal 6 6.4.1 6.4.2 Goal 12 12.3.1 Goal 14 14.4.1 14.6.1 14.7.1 14.b.1 Goal 15 15.1.1 15.2.1 15.4.2 CLASSE I II III LIVELLO DI SVILUPPO Metodologia accettata a livello internazionale e dati disponibili Metodologia accettata livello internazionale ma copertura dati insufficiente Metodologia non ancora accettata livello internazionale, dati non disponibili

PRINCIPALI INIZIATIVE AVVIATE DALLA FAO PER RISPONDERE AGLI IMPEGNI CONFERITIGLI DA QUESTO MANDATO

COORDINAMENTO DEL MONITORAGGIO FAO DEGLI SDG Creazione nel dicembre 2016 dell Ufficio del Chief Statistician, responsabile del coordinamento del sistema statistico della FAO. Il Chief Statistician lavora in stretta collaborazione con il Gruppo di Lavoro Interdipartimentale (IDWG) sugli indicatori SDG, che raggruppa i responsabili tecnici di ogni indicatore sotto la custodia della FAO Funzioni: Coordinare lo sviluppo di nuove metodologie statistiche e l uso di nuove fonti informative Organizzare la validazione delle nuove metodologie e dei nuovi dati Coordinare la fornitura di assistenza tecnica ai paesi per migliorare le capacità statistiche nazionali Coordinare la diffusione dei dati, certificando la qualità delle stime regionali e globali Coordinare la preparazione di rapporti annuali a livello globale

CONTRIBUTO FAO ALLO SVILUPPO METODOLOGICO DEGLI INDICATORI Focus sugli 11 indicatori di livello III sotto custodia FAO Sviluppo di nuove definizioni internazionali, ad esempio: Definizione di piccoli produttori agricoli (indicatori 2.3.1 e 2.3.2) Definizione di aree rurali/urbane (utile per gran parte degli indicatori SDG) Sviluppo di nuove metodologie per la compilazione degli indicatori globali (e.g. accesso alla terra delle donne - 5.a.1; misurazione della sostenibilità in agricoltura - 2.4.1, ecc.) Organizzazione di incontri con esperti nazionali per la validazione dei nuovi metodi e di consultazioni globali per ottenere il consenso internazionale. L obiettivo è quello di aggiornare tutti gli indicatori di livello III sotto la custodia della FAO entro la fine del 2017, in modo da permettere l inizio della raccolta dati nel 2018

PROGRAMMI DI ASSISTENZA TECNICA AI PAESI Disseminazione di nuovi strumenti di indagine come beni pubblici globali Partenariato con Organizzazioni Internazionali (e.g. aggiungendo un numero limitato di domande ai questionari di indagini esistenti) Uso degli SDG come un opportunità per progettare ed implementare un programma integrato di indagini nazionali sull agricoltura Promozione dell utilizzo di nuove fonti di dati (e.g. immagini satellitari) Sviluppo delle capacità tecniche degli statistici nazionali attraverso Corsi di formazione a distanza, Formazione dei Formatori e Seminari Regionali

CONTRIBUTO FAO AL GLOBAL REPORTING Contributo alla preparazione dei rapporti globali sul raggiungimento degli SDG (edizioni 2016 e 2017) Supporto ai paesi nel preparare i rapporti nazionali volontari da presentare all High Level Political Forum (HLPF) del 2017 (Le deliberazioni riguarderanno gli Obiettivi 1, 2, 3, 5, 9, 14 e 17) Ridefinizione delle pubblicazioni di punta della FAO (e.g. SOFI, SOFO, SOFIA) per il monitoraggio degli indicatori SDG sotto la custodia della FAO Partenariato con altre Organizzazioni Internazionali (e.g. WHO, UNICEF, World Bank, etc.) Nuovo portale web per la raccolta e la diffusione dei dati sugli indicatori SDG sotto la custodia della FAO