La primavera meteorologica 2010



Documenti analoghi
RAPPORTO DI EVENTO METEOIDROLOGICO DEL 15-17/12/2011

RAPPORTO DI EVENTO METEOIDROLOGICO DEL 15-17/02/2010

L INVERNO meteorologico 2011

Giugno Il Clima in Piemonte. Arpa Piemonte Sistemi Previsionali

La nevicata eccezionale dell 11 marzo 2004

Definizione onda di calore:

PRIMAVERA meteorologica 2011

REPORT EVENTO METEO-IDROLOGICO DEI GIORNI FEBBRAIO 2014

ANALISI CLIMATICA DELL ESTATE 2015

METEOTRENTINO REPORT

ESTATE meteorologica 2011

Ottobre Il Clima in Piemonte. Arpa Piemonte Sistemi Previsionali

Le onde di calore del luglio 2015

Rapporto dell evento meteorologico del febbraio 2014

METEOTRENTINO REPORT

ANALISI METEO-CLIMATICA SALENTINA: OTTOBRE 2010

RIASSUNTO METEOROLOGICO

Rapporto dell evento meteorologico dal 24 al 26 agosto 2013

Gennaio INQUADRAMENTO METEOROLOGICO DEL 2011

Data di pubblicazione: Dicembre 2005

TRASMISSIONE DEI BOLLETTINI La trasmissione del bollettino avverrà tramite: Messaggi vocali

Il clima delle Alpi e della Valle d Aosta

Rendiconto idro-pluviometrico delle piogge del 4-5 novembre 2014 sul Varesotto

DEFINIZIONE DI WIND SHEAR

Analisi statistica inverni in Pianura padana in presenza del Nino

Un Luglio dalla veste quasi autunnale, incredibilmente macajoso e piovoso nel Levante, stoppa l estate (e non solo in Riviera!)

ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio.

Il clima degli ultimi 50 anni in Veneto

METEOROLOGIA AERONAUTICA

Previsione mensile: maggio 2015 (4 maggio 3 giugno)

ANALISI CLIMATICA DELL INVERNO

Giugno, nel complesso soleggiato e solo a tratti incerto a metà e fine mese, caratterizzato a tratti da caldo estivo e passaggi temporaleschi

La scuola integra culture. Scheda3c

PROVINCIA DI RAVENNA (Con la collaborazione di ARPA - SIMC)

LA ROSA DEI VENTI. Roberto Romagnoli

I FATTORI CHE DETERMINANO IL CLIMA

RAPPORTO DI EVENTO METEOIDROLOGICO DEL 09/10/2014

Le correnti e le maree. Liceo Antonio Meucci Dipartimento di Scienze. Prof. Neri Rolando

La pressione atmosferica e i venti

-BOLLETTINO CLIMA nr 08 del 16 novembre Consuntivo ultimo mese

STAGIONE INVERNALE Analisi di due situazioni nivometeorologiche significative

Meteo Varese Moti verticali dell aria

CRONACA METEO SUD AMERICA

RIASSUNTO METEOROLOGICO

Bollettino GNOO n.16 Previsione meteo, temperatura e correnti del mare per Sabato 16 e Domenica 17 Aprile 2011

ANALISI DEL MUTUATARIO

L INVERNO METEOROLOGICO IN VENETO Una stagione record per pioggia, neve e temperatura

Venezia. La particolare frequenza delle acque alte nel 2009

Le regioni polari motori della circolazione oceanica e del clima globale

Erickson. Le carte geografiche, il tempo e il clima, il paesaggio italiano. Scuola primaria. Carlo Scataglini. Collana diretta da Dario Ianes

MASSE D ARIA E PERTURBAZIONI

TEMPORALI INTENSI DI MERCOLEDI 8 LUGLIO 2015 SUL VENETO

ANALISI DEL PEGGIORAMENTO AVVENUTO SUL VENETO DAL 7 AL 10 SETTEMBRE 2010 A cura di Alessandro Buoso Una pubblicazione di SERENISSIMAMETEO.

Riepilogo mensile meteorologico e agrometeorologico

PRECIPITAZIONI COLORATE

Bollettino Agrometeorologico Viticoltura

L effetto della corrente sullo stato del mare

Il credito in Toscana. III trimestre 2015

Istituto Figlie di Betlem classe V a.s. 2006/2007

-BOLLETTINO CLIMA nr 04 del 16 Aprile Consuntivo ultimo mese

COMUNE DI MOLFETTA NUOVO PORTO COMMERCIALE - MONITORAGGIO TRASPORTO SOLIDO CON IMPIEGO DI SONDA MULTIPARAMETRICA E CORRENTOMETRO

Bollettino del clima dell anno 2014

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro

ALLEGATO D ANALISI STATISTICA DEI DATI METEOROLOGICI

Controllo di qualità dei dati giornalieri di temperatura minima e massima e di precipitazione

ANALISI METEOROLOGICA DEL TERRITORIO DI CASBENO

Rapporto dell evento meteorologico del 3 agosto 2014

Guardo le nuvole lassù

IL CLIMA IN EUROPA PRINCIPALI TIPI DI CLIMA CHE SI INCONTRANO IN EUROPA. ATLANTICO ALPINO MEDITERRANEO CONTINENTALE U N I T A N 1 1

Sede legale ARPA PUGLIA

IL MERCATO DEI MUTUI IN ITALIA NEL III TRIMESTRE 2010

Quaderni N Genova 4-9 novembre Rapporto di evento meteo-idrologico

Meteorologia Sinottica Proprietà dell Atmosfera PRESSIONE ATMOSFERICA. (parte 3^) 1

Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Sett Ott Nov Dic Tot. Tabella 1. Andamento richiesta energia elettrica negli anni 2013, 2014 e 2015

NUBIFRAGI E ALLUVIONI LIGURI DAL '66 AD OGGI:


I cambiamenti climatici. Prof.Giampiero Maracchi Direttore Istituto di Biometeorologia -CNR

RAPPORTO DI EVENTO METEOIDROLOGICO DEL 25/10/2011

La Francia fisica PONTE DI TRANSITO. In Europa la Francia occupa un importante ruolo non solo

CRONACA METEO SUD AMERICA

AGGIORNAMENTO DELLE ANALISI E DELLE PREVISIONI

COMUNE DI MOLFETTA NUOVO PORTO COMMERCIALE - MONITORAGGIO TRASPORTO SOLIDO CON IMPIEGO DI SONDA MULTIPARAMETRICA E CORRENTOMETRO

UN ANNO DI MONITORAGGIO CLIMATICO A PERUGIA IN 100 ANNI DI CONFRONTO

Rapporto dell evento meteorologico dal 21 al 23 maggio 2015

UN ANNO DI METEO ALLUVIONE 25 OTTOBRE ALLUVIONE 4 NOVEMBRE

La congiuntura. internazionale

La stagione invernale 2013/14 sulle Prealpi vicentine

Previsione mensile: aprile 2015 (30 marzo 29 aprile)

IL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL MUTUATARIO

Rapporto dell evento meteorologico dal 13 al 15 dicembre 2012

Ottobre Il Clima in Piemonte. Arpa Piemonte Sistemi Previsionali

ANALISI CLIMATOLOGICA PER IL TERRITORIO DI CAMPI BISENZIO

Fondamenti di meteorologia e climatologia. Esercitazione: lettura dei modelli meteorologici

ANALISI METEO-CLIMATICA SALENTINA: ESTATE 2010 ANALISI GIUGNO

RAPPORTO DI EVENTO METEOIDROLOGICO DEL 20-21/10/2013

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, ,3 83,1 77,7 27,6 16, anni anni anni.

MODENA E IL SUO CLIMA

Cenni di meteorologia e valutazione oggettiva delle condizioni meteorologiche.

I punti cardinali EST ORIENTE LEVANTE OVEST OCCIDENTE PONENTE SUD MEZZOGIORNO MERIDIONE NORD MEZZANOTTE SETTENTRIONE

RAPPORTO SPECIALE BIT 2013

Transcript:

La primavera meteorologica 2010 L inizio della primavera, contrariamente alla precedente stagione, presenta una decisa anomalia negativa di precipitazione concentrata principalmente nel mese di aprile, con circa 70 mm in meno rispetto all atteso lungo la costa. Tale tendenza si inverte tra maggio e giugno, periodo che mostra una discreta anomalia positiva con valori sopra l atteso di almeno 50-80 mm e picchi significativi per lo spezzino (circa 180 mm in maggio). L andamento delle temperature massime è stato leggermente negativo (tra 0,3 e 0,7 C) a causa della nuvolosità e delle precipitazioni; per le minime, invece, si sono segnalati valori al di sopra l atteso, in particolare sul Centro-Levante (da + 0.3 a 1.1 C sul Genovese e lo Spezzino). Come accennato il mese di aprile è caratterizzato da un deficit di pioggia, mentre assistiamo a un anomalia positiva per quanto riguarda la temperatura soprattutto sullo Spezzino (+ 1.5 C). Questa situazione riflette bene la presenza per quasi tutto il mese di un dominio anticiclonico che non favorisce l entrata in Mediterraneo del flusso atlantico, confinato a Nord-Nord-Ovest della Gran Bretagna. Tuttavia il Mediterraneo centrale è interessato da qualche debole infiltrazione di aria fresca nella prima metà del mese (vedi fig 1 a), mentre successivamente un debole richiamo umido di aria più mite Nord-africana tende gradualmente a lambire le Baleari e le due isole maggiori (fig.1 b). L anticiclone delle Azzorre tende a rinforzarsi per poi collegarsi con quello Russo-balcanico verso l ultima decade del mese: questa configurazione assicura condizioni di tempo stabile a causa dell attenuarsi dei sistemi frontali che lambiscono l Europa Nord-occidentale. Figura 1 a- b Le analisi del Metoffice previste per 10 e 25 aprile alle 00 UTC evidenziano la presenza di un ampia zona anticiclonica (ben estesa dalle Azzorre a Biscaglia, Gran Bretagna e regioni del Mar del Nord) che mantiene a latitudini superiori il flusso zonale atlantico. Maggio presenta una lieve anomalia negativa per le temperatura minime (con 1.7 a La Spezia), mentre per le piogge il deficit di Aprile viene ripagato da un'anomalia positiva di precipitazioni; a Levante della Regione, infatti, registriamo ben +180 mm a La Spezia a causa della presenza di una circolazione che insiste sulla Liguria e l area mediterranea nel corso della prima metà del mese. Rispetto al mese passato si ha la fine del dominio anticiclonico sull Europa, a causa della discesa di aria atlantica verso la Francia meridionale e le isole Baleari e una successiva attivazione di alcuni minimi sul Mare Nostrum, che comportano condizioni di tempo a tratti instabile, in particolare nella prima decade del mese.

Figura 2 Immagini dell incredibile colpo di mare che ha interessato violentemente la zona di Nizza per poi propagarsi verso la Riviera (Francia) L inizio di maggio si ricorda per una mareggiata violenta e lunga che è partita dalla Costa Azzurra (fig.2) e si è propagata rapidamente a tutta la Riviera dove si sono registrati gravi danni: infatti, tra il 4 e 5 maggio un vortice di aria fredda in quota ha fatto il suo ingresso sul Mediterraneo, determinando la formazione di un profondo quanto intenso minimo al suolo sulle Baleari (999 hpa), che si è spostato rapidamente verso Nord-Est (fig.3), approfondendosi ulteriormente fino a 989 hpa.

Figura 3 L analisi Wetterzentrale (MSLP + Geopotenziale a 500 hpa) per il 5 maggio, evidenzia un nucleo di aria fredda e instabile associata al minimo al suolo sulle Baleari. Si è così venuto a creare sul Mediterraneo un forte gradiente barico (fig. 4-5) che ha causato venti rafficati fino a tempesta di Tramontana sulla parte occidentale del Golfo del Leone (dove sono registrate raffiche oltre 160 km/h con intensità medie di oltre i 100 km/h) e venti di burrasca forte da Sud-Ovest sul settore sud-occidentale del ciclone, lungo tutta la sua traiettoria. Figura 5 Mappa di analisi al suolo riferita alle 09UTC del 4 maggio Figura 4 Mappa di analisi al suolo riferita alle 2010 (elaborazione Meteocentre), evidenzia chiaramente il forte 06UTC del 4 maggio 2010 (elaborazione gradiente barico al suolo tra la Corsica e il Golfo del Leone, Meteocentre) mostra il profondo minimo al suolo responsabile dei venti intensi e del significativo moto ondoso che ha interessato la Costa Azzurra e la Riviera Ligure (992 hpa) in veloce risalita verso Nord.

In particolare questa configurazione ha determinato sul Golfo Ligure forti venti di Scirocco nella mattina (responsabili delle precipitazioni persistenti sul Ponente), in successiva brusca rotazione da Sud, Sud-Ovest e la progressiva attenuazione dell intensità in corrispondenza dell ingresso del minimo sul Leone. Gran parte della costa Ligure era interessata da un incredibile colpo di mare proprio nella serata del 4 maggio 2010, quando onde lunghe e alte fino a 4-5 m finirono con determinare una serie d ingenti danni alle infrastrutture portuali e balneari in molte località della regione. Figura 6 Il modello mostra un onda più corta e sciroccale proveniente dal Tirreno fino al Savonese (vettori in rosso) e il mare formato da Sud, Sud-Ovest tra Corsica e Provenza in risalita verso Nord-Est (la cui convergenza è responsabile delle onde anomale nella zona di San Raphael e Nizza alte oltre 6 m). La linea rossa separa le due tipologie di moto ondoso (l onda da SW formata proveniente dai settori Corsica-Proenzale e l onda da SE più corta, proveniente dall alta Toscana). Il fronte d onda simulato dal modello alle 13 UTC del 4 maggio (fig 6 - linea rossa) trova la sua massima esaltazione nella zona di Nizza, per poi propagarsi con estrema rapidità ed energia tra il pomeriggio e la notte verso l estremo Levante, con una serie di danni ai porti e porticcioli oltre che alle infrastrutture. Significativo soprattutto il periodo molto lungo che ha superato i 9 secondi, ricordando l evento dell 1-2 gennaio (fig.7-8).

Figura 7 Altezza onda significativa registrata dalla boa di Figura 8 Periodo d onda registrato dalla boa di XXMiglia dalle XXMiglia dalle 00 UTC del 4 maggio alle 10 UTC del 5 00 UTC del 4 maggio alle 10 UTC del 5 maggio 2010 maggio 2010 Come nella mareggiata dell 1-2 gennaio 2010, sulla costa ligure i venti sono stati piuttosto deboli. L evento in esame si inserisce nel quadro di un passaggio di un vasto sistema frontale sul Mediterraneo occidentale, che ha favorito sulla nostra regione anche piogge diffuse, più persistenti sul Ponente, soprattutto sul versante padano del savonese dove localmente si sono raggiunti anche i 100 mm in tutta la durata dell evento (fig.9). Figura 9 Pioggia cumulata in 24 ore nella giornata del 4 maggio 2010 Dopo un parziale miglioramento delle condizioni meteo, il passaggio di un nuovo impulso freddo dall Europa settentrionale verso le Alpi causa, attorno a metà mese, la formazione di una struttura ciclonica in transito sul Nord-Italia (fig.10); quest ultima che risultava centrata tra Costa Azzurra e Golfo Ligure, era preceduta da un importante avvezione di aria umida dal Nord-Africa, e associata alla presenza di un profondo vortice di aria fredda in quota. Tali elementi sono risultati determinanti per lo sviluppo di una nuova fase di profonda instabilità su buona parte del settore occidentale del bacino.

Figura 10 Analisi Wetterzentrale del 16 maggio 2010 alle 00 UTC (geopotenziale a 500 hpa e MLSP), evidenzia una significativa saccatura sull Adriatico e il Nord-Italia, che anche nei giorni precedenti aveva comportato una serie di sistemi temporaleschi anche intensi, responsabili di intense piogge e smottamenti sul centro della Regione Come si può evidenziare dall immagine la discesa di aria fredda e instabile in quota (500 hpa) è stata determinata da una progressiva espansione dell anticiclone delle Azzorre verso l Islanda, con una conseguente discesa del flusso perturbato atlantico dal mare di Groellandia verso i Balcani. Le piogge registrate tra il 16 maggio 2010 hanno interessato un po tutta la Liguria estendendosi da Ponente a Levante: le precipitazioni sono state caratterizzate da intensità deboli o al più moderate (massimo Montaldo 40mm/h), raggiungendo quantitativi significativi o al più elevati (Colle Melogno 160mm in 24h). Nel mese di Giugno l anomalia di temperatura lievemente negativa tende comunque a ridursi rispetto a quello precedente (con scarti tra 0.3 e - 0.6 C per i valori massimi), mentre le precipitazioni mostrano valori decisamente superiori all atteso (+70 mm a Santa; +106 mm a Genova). Quest anomalia positiva di precipitazioni (da Ponente a Levante) può essere spiegata, osservando l anomala posizione dell anticiclone delle Azzorre, che per quasi tutto il periodo è restato confinato in Atlantico. Di conseguenza la parte centro-occidentale del continente europeo (e gradualmente il bacino del Mediterraneo) è stata interessata da un ampia saccatura caratterizzata da due circolazioni: la più meridionale attorno a Gibilterra e la principale sul Sud della Gran Bretagna. E importante notare che sul Mediterraneo orientale, invece, ha prevalso un promontorio anticiclonico di matrice africana, non molto sviluppato ma più che sufficiente a far affluire aria calda da Sud-Ovest sull'italia meridionale e sui Balcani. Inizio mese si ricorda per i numerosi temporali che sono stati responsabili di diverse fulminazioni nell interno genovese. Seguono nuovi episodi temporaleschi attorno al 13 Giugno, che sono caratterizzati da intense scariche elettriche e cumulate significative attorno a Pegli; in questa località, infatti,si sono registrati ben 120 mm di pioggia che sono i diretti responsabili di una serie di smottamenti e movimenti franosi.

Fig.11 L ondata di maltempo si accanisce sulla Francia mediterranea A metà mese un intenso ondata di maltempo e intensi temporali interessa la Francia e attorno a metà mese causa una serie di alluvioni responsabili di alcune decine di morti e significative devastazioni (fig 11). In particolare nella serata del 14 Giugno si era formato in prossimità delle coste algerine un minimo al suolo sui 1008 hpa che nelle ore successive impattava in prossimità di Corsica e Sardegna (fig.13), approfondendosi lentamente e raggiungendo la Costa Azzurra nella serata del 15. Fig.12 Mappa di precipitazione cumulata in 12 ore riferita alle 03 UTC del 16 giugno 2010 (modello Bolam a 7km inizializzato alle 12 UTC del 15 giugno 2010). In evidenza le forti precipitazioni sul Sud della Francia. Tale struttura, stazionaria tra Ligure e Alpi Occidentali, ha determinato un'intensa avvezione umida ( sulle coste sud-orientali francesi e sulla Liguria), favorendo piogge diffuse. In questo contesto la presenza di aria fredda in quota ha mantenuto condizioni molto instabili sul bacino del Mediterraneo e su buona parte del continente favorendo lo sviluppo di celle temporalesche, associate a precipitazioni anche molto forti simulate efficacemente dal modello Bolam (fig. 12). La struttura più significativa che si è venuta a formare in un tale contesto sinottico, è stato un esteso sistema convettivo a V che ha interessato la Francia sud-orientale tra il 15 giugno e le prime ore del 16 giugno (fig.14): il sistema è risultato stazionario per parecchie ore favorendo così accumuli

pluviometrici che localmente hanno sfiorato i 400 mm, provocando importanti inondazioni nella zona del Var che hanno causato all incirca 20 vittime. Figura 13 Dall analisi dei Fronti di Bracknell riferita alle Figura 14 Nell immagine da satellite MSG riferite alle 12UTC 00 UTC del 15 giugno 2010 si può evidenziare il sistema del 15 giugno 2010 (elaborazione RGB Airmass) è visibile il frontale che ha condotto alla formazione di un sistema sistema convettivo a V che ha determinato un importante convettivo sulle Francia alluvione sul Sud della Francia (zona del Var) I fenomeni hanno poi colpito la Provenza per spostarsi verso il golfo Ligure attorno al 16-17 del mese, con cumulate di oltre 100 mm e picchi di 180 mm nel Ponente Ligure. Tuttavia, la perturbazione è arrivata più indebolita verso la Riviera e sulla Liguria dove non si sono osservate strutture temporalesche organizzate e stazionarie, ma solo qualche fenomeno temporalesco di forte intensità, caratterizzato da significative fulminazioni (fig.15). Figura 15 Mappa delle fulminazioni sull area Ligure tra le 15 UTC del 15 giugno e le 15 UTC del 16 giugno 2010 (elaborazione CESI). La Liguria è stata interessata da fenomeni temporaleschi tra le 23 UTC del 15 giugno e le 3 UTC del 16 giugno 2010.

Le piogge registrate (fig.16) hanno interessato un po tutta la Liguria e sono state caratterizzate da intensità deboli o al più moderate (massimo Montaldo 40mm/h), raggiungendo però localmente quantitativi anche elevati (Colle Melogno 160mm in 24h). Figura 16 a-b Le cumulate della stazione Colle del Melogno (a) mostrano come attorno al 16 del mese si siano registrati oltre 170 mm, che si sono prevalentemente concentrati sull interno del medio Ponente (b)