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Tabella riassuntiva delle verifiche e manutenzioni ALLEGATO 1 B ESTINTORI TIPO Controllo/revisione estintori UNI 9994:2013 UNI EN 3-7:2008 D.P.R. n.151/2011 D.Lgs. 81/08 e s.m.i. Art. 46 D.M. 10/03/1998 art. 4 controllo iniziale non applicabile sorveglianza (controlli visivi) Mensile 1 controllo Semestrale (entro la fine del (interventi tecnici) mese di competenza) Primo esame che deve essere eseguito durante il periodo contrattuale iniziale: sopralluoghi presso tutte le strutture oggetto di appalto, come definito all art. 5 del capitolato. Misura di prevenzione atta a controllare l estintore nella posizione in cui è collocato, con particolare riferimento ai seguenti aspetti: L estintore e il suo supporto siano integri L estintore sia presente e segnalato con apposito cartello ai sensi della normativa vigente; Il cartello sia chiaramente visibile, l estintore sia immediatamente utilizzabile e l accesso allo stesso sia libero da ostacoli; L estintore non sia stato manomesso,in particolare risulti sigillato il dispositivo di sicurezza per evitare azionamenti accidentali; Le iscrizioni siano ben leggibili; L indicatore di pressione, se presente, indichi un valore di pressione compreso all interno del campo verde; il cartellino di manutenzione sia presente suli apparecchio e che non sia stata superata la data per le attività previste; l estintore portatile non sia collocato a pavimento. Le anomalie riscontrate devono essere immediatamente eliminate. Consiste in una misura di prevenzione atta a verificare l efficienza dell estintore in tutte le parti di seguito elencate, tramite effettuazione dei seguenti accertamenti e manutenzioni: verifiche di cui alla fase di sorveglianza; per gli estintori pressurizzati a pressione permanente il controllo della pressione interna con uno strumento indipendente; per gli estintori a biossido di carbonio accertare lo stato di carica tramite pesatura; l estintore non presenti anomalie quali ugelli ostruiti, perdite, tracce di corrosione, sconnessioni o incrinature dei tubi flessibili, ecc; l estintore sia esente da danni alle strutture di supporto e alla maniglia di trasporto; sia esente da danni e ammaccature al serbatoio. Gli strumenti utilizzati per i controlli devono essere tarati e/o verificati, ad intervalli e con modalità specificati dal contraente, e dei quali deve risultare evidenza documentale. Le anomalie riscontrate devono essere eliminate, in caso contrario l estintore deve essere 1 N.B. La sorveglianza mensile viene effettuata da personale interno all Asp ma, durante il controllo semestrale, l Azienda Appaltante dovrà provvedere anche a tutte le verifiche di cui alla fase di sorveglianza

revisione a polvere: 36 mesi a CO2: 60 mesi collaudo 6 12 anni secondo PED 2 (entro la fine del mese di competenza) Tutti i componenti costituenti l estintore Recipiente a pressione dichiarato non idoneo, sospeso dall esercizio e sostituito, con le modalità definite nel capitolato. Consiste in una misura di prevenzione atta a verificare e rendere perfettamente efficiente l estintore, tramite l effettuazione dei seguenti accertamenti e interventi: verifica della conformità al prototipo omologato per quanto attiene alle iscrizioni e all idoneità degli eventuali ricambi; esame interno all apparecchio per la verifica del buono stato di conservazione; esame e controllo funzionale di tutte le parti; controllo di tutte le sezioni di passaggio del gas ausiliario, se presente, e dell agente estinguente, in particolare il tubo pescante, i tubi flessibili, i raccordi e gli ugelli, per verificare che siano liberi da incrostazioni, occlusioni e sedimentazioni; ripristino delle protezioni superficiali, se danneggiate; sostituzione dei dispositivi di sicurezza contro le sovrapressioni, ove presenti; sostituzione dell agente estinguente (in ogni caso la sostituzione dell agente estinguente deve essere fatta con periodicità dichiarata dal produttore e non maggiore di 36/60 mesi); sostituzione delle guarnizioni; sostituzione della valvola erogatrice per gli estintori a CO2; rimontaggio dell estintore in perfetto stato di efficienza. Tutte le parti di ricambio e degli agenti estinguenti utilizzati devono essere originali o altri dichiarati equivalenti dal produttore dell estintore e deve essere prodotta documentazione attestante quanto sopra. Devono essere osservate le indicazione del produttore per effettuare la revisione. La data di revisione (mm/aa) e la denominazione dell azienda che l ha effettuata devono essere riportati in maniera indelebile sia all interno che all esterno del serbatoio dell estintore. È vietato punzonare tale data sul serbatoio e sui componenti dell estintore soggetti a pressione. Consiste in una misura di prevenzione atta a verificare la stabilità della bombola dell estintore, in quanto facente parte di apparecchi a pressione. L attività di colludo deve comportare l attività di revisione. Il collaudo degli estintori a CO2 deve essere svolto in conformità alla legislazione vigente in materia di riqualificazione periodica delle attrezzature a pressione. Al termine delle prove, non devono verificarsi perdite, trasudazioni, deformazioni o dilatazioni di nessun tipo. Non possono essere collaudati serbatoi che presentano ammaccature o segni di corrosione interna o esterna. Devono essere osservate le indicazione del produttore per effettuare il collaudo. 2 Gli estintori che non siano già soggetti a verifiche periodiche secondo la legislazione vigente e costruiti in conformità alla Direttiva 97/23/CE (DLgs 93/2000), devono essere collaudati ogni 12 anni mediante una prova idraulica della durata di 30 s alla pressione di prova (Pt) indicata sul serbatoio. Gli estintori che non siano già soggetti a verifiche periodiche secondo la legislazione vigente e non conformi alla Direttiva 97/23/CE (DLgs 93/2000), devono essere collaudati ogni 6 anni, mediante una prova idraulica della durata di 1 min a una pressione di 3,5 MPa, o come da valore punzonato sul serbatoio se maggiore.

Gli estintori con serbatoio/bombola che non hanno superato positivamente il collaudo devono essere messi fuori servizio. In occasione del collaudo dell estintore la valvola erogatrice deve essere sostituita per garantire l efficienza e la sicurezza dell estintore. La data del collaudo (mm/aa) e la denominazione dell azienda che l ha effettuata devono essere riportati in maniera indelebile sia all interno che all esterno dell estintore. È vietato punzonare tale data sul serbatoio e sui componenti dell estintore soggetti a pressione. Le bombole a CO2 devono essere punzonate secondo le disposizioni legislative vigenti applicabili. Sono a carico della Ditta i costi per il collaudo degli estintori a CO2 e relativi oneri aggiuntivi (certificati di collaudo cumulativi, marche da bollo ecc...) CARTELLINO DI MANUTENZIONE Il cartellino di manutenzione deve essere aggiornato dopo ogni attività di controllo/revisione/collaudo. Può essere strutturato in modo tale da potersi utilizzare per più interventi e per più anni. Sul cartellino deve essere obbligatoriamente riportato: numero di matricola o altri estremi di identificazione dell estintore; ragione sociale e indirizzo completo e altri estremi di identificazione del manutentore; tipo dell estintore massa lorda dell estintore; carica effettiva; tipo di fase effettuata; data dell ultimo (mese/anno nel formato mm/aa); sigla o codice di riferimento o punzone identificativo del manutentore. Sostituzione e ricarica dell agente estinguente In caso di necessità, il contraente deve provvedere alle ricariche di estintori a polvere e CO2. L agente estinguente utilizzato nella ricarica deve far conservare all estintore la conformità al prototipo omologato ed essere garantito all utilizzatore a cura del manutentore. La sua sostituzione deve essere effettuata con intervallo di tempo non maggiore di quello massimo di efficienza dichiarato dal produttore e, in ogni caso, non maggiore degli intervalli delle revisioni. In occasione delle verifiche periodiche e/o straordinarie di solidità e integrità del corpo di estintore e quando gli estintori siano stati parzialmente scaricati, l agente estinguente degli estintori deve essere sostituito integralmente. Devono essere osservate le indicazione del produttore per effettuare la ricarica.

RETI IDRICHE Manutenzione sistemi reti idranti D.P.R. n.151/2011 D.Lgs. N. 81/2008 Art. 46 D.M. 10/03/1998 art. 4 Norma UNI 10779:2007 Norma UNI EN 671-3:2009 TIPO Sorveglianza Mensile 3 Corpo idrante ed Intero impianto Controllo e manutenzione Misura di prevenzione atta a controllare l idrante/naspo nella posizione in cui è collocato, con particolare riferimento ai seguenti aspetti: Verifica della presenza di ogni suo componente (cassetta, manichetta, lancia, attacco idraulico) e segnalato tramite apposito cartello (disegno bianco su fondo rosso); Verifica che il presidio sia essere facilmente individuabile, libero da ostacoli ed immediatamente utilizzabile; Verifica che la manichetta sia regolarmente arrotolata ed in buono stato di conservazione; Verifica che la lancia abbia la maniglia di regolazione dell acqua in posizione chiusa e che sia in buono stato di conservazione; Verifica che la cassetta sia dotata di vetro di sicurezza e non presenti tracce di rottura, corrosione, ecc. Semestrale Naspi e idranti a muro Consiste in una misura di prevenzione atta a verificare l efficienza del presidio, tramite effettuazione dei seguenti accertamenti e manutenzioni: verifiche di cui alla fase di sorveglianza; controllo della tubazione in tutta la sua lunghezza, per rilevare eventuali screpolature, deformazioni, logoramenti o altri danneggiamenti; se la tubazione presenta qualsiasi difetto deve essere sostituita o collaudata alla massima pressione di esercizio; verifica che i ganci per il fissaggio alla parete siano adatti allo scopo, fissi e saldi; controllare le raccordiere, le legature e la tenuta delle guarnizioni; verificare il perfetto riavvolgimento; verifica che il sistema di fissaggio della tubazione sia di tipo adeguato ad assicurare la tenuta; controllo che il getto d acqua sia costante e sufficiente, mediante l uso di indicatori di flusso e manometri 4 ; verifica che l indicatore di pressione, se presente, sia operativo e indichi un valore di pressione compreso nella scala; verifica che le bobine ruotino agevolmente in entrambe le direzioni; per i naspi orientabili, verificare che il supporto pivotante ruoti agevolmente fino ai valori di angolo minimi specificati nelle Norme UNI 671-1 e 671-2; verificare le condizioni della tubazione di alimentazione idrica, con particolare attenzione a segnali di logoramento o danneggiamento in caso di tubazione flessibile; 3 N.B. La sorveglianza mensile viene effettuata da personale interno all Asp ma, durante il controllo semestrale, l Azienda Appaltante dovrà provvedere anche a tutte le verifiche di cui alla fase di sorveglianza 4 Per i sistemi dotati di tubazioni appiattibili questa prova può essere effettuata con un altra tubazione con le stesse specifiche per esempio di lunghezza inferiore.

per gli idranti in cassetta, verifica di eventuali segnali di danneggiamento e che i portelli si aprano agevolmente; verificare che la lancia erogatrice sia di tipo appropriato e di facile manovrabilità; verificare il funzionamento dell eventuale guida di scorrimento della tubazione ed assicurarsi che sia fissata correttamente e saldamente; lasciare il naspo antincendio e l idrante a muro pronti per un uso immediato. Nel caso siano necessari ulteriori lavori di manutenzione si deve collocare sull apparecchiatura un etichetta FUORI SERVIZIO e la persona competente deve informarne il SPP; effettuare l aggiornamento cartellino sull apparecchiatura. La verifica deve comunque essere eseguita in conformità alle istruzioni contenute nel manuale d uso predisposto dal fornitore dell impianto. Le anomalie riscontrate devono essere eliminate. Controllo Semestrale Attacchi VVF Verifica delle condizioni di stato dell attacco e della cassetta e/o armadio di contenimento La manutenzione degli attacchi autopompa deve prevedere almeno la verifica della manovrabilità delle valvole, con completa chiusura ed apertura delle stesse ed accertamento della tenuta della valvola di ritegno. Al termine delle operazioni assicurarsi che la valvola principale di intercettazione sia in posizione aperta. Controllo Semestrale Idranti soprasuolo e sottosuolo Le operazioni di manutenzione devono includere almeno: verifica della manovrabilità della valvola principale mediante completa apertura e chiusura; verifica della facilità di apertura dei tappi; verifica del sistema di drenaggio antigelo, ove previsto; verifica ed eventuale ripristino della segnalazione degli idranti sottosuolo; verifica del corredo di ciascun idrante: o Idranti a colonna soprasuolo: devono essere conformi alla UNI EN 14384. Per ciascun idrante deve essere prevista, secondo le necessità di utilizzo, una o più tubazioni flessibili di DN 70 conformi alla UNI 9487 complete di raccordi UNI 804, lancia di erogazione e con le chiavi di manovra indispensabili all uso dell idrante stesso. Tali dotazioni devono essere ubicate in prossimità degli idranti, in apposite cassette di contenimento dotate di sella di sostegno, o conservate in una o più postazioni accessibili in sicurezza anche in caso d incendio ed adeguatamente individuate da apposita segnaletica. o Idranti sottosuolo: devono essere conformi alla UNI EN 14339. La posizione degli idranti sottosuolo deve essere adeguatamente indicata; devono altresì porsi in atto misure per evitare che ne sia ostacolato l utilizzo. Deve essere prevista, per ciascun idrante, l installazione di una cassetta contenente, secondo le necessità di utilizzo, una o più tubazioni flessibili DN 70 conformi alla UNI 9487 complete di raccordi UNI 804, sella di sostegno e lancia di erogazione, e con i dispositivi di attacco e manovra indispensabili all uso dell idrante stesso. Tali dotazioni devono essere ubicate in prossimità degli idranti, in apposite cassette di contenimento, o conservate in una o più postazioni accessibili in sicurezza anche in caso

d incendio ed adeguatamente individuate da apposita segnaletica. Alimentazioni idriche - pompe D.P.R. n.151/2011 D.Lgs. N. 81/2008 Art. 46 D.M. 10/03/1998 art. 4 Norma UNI EN 12845:2009 Controllo Annuale Tubazioni flessibili e semirigide, sia relative a idranti e naspi, sia a corredo di idranti soprasuolo e sottosuolo La tubazione deve essere srotolata completamente e sottoposta alla pressione di rete per verificarne l integrità. Le tubazioni non perfettamente integre devono essere sostituite o almeno collaudate alle pressione di 1,2 Mpa. Controllo QuinquennaleTubazioni flessibili e semirigide Prova idraulica come previsto dalla UNI UN 671-3, sottoponendo tutte le tubazioni idraulicamente alla pressione di massimo esercizio pari a 1,2 Mpa; verificare la tutela e l efficienza del sistema di fissaggio. Controllo Trimestrale Pompe/bacini accumulo Eseguire i seguenti controlli: o letture di pressione dei manometri dell acqua e dell aria sugli impianti, condotte principali e serbatoi a pressione; o livelli dell acqua nei serbatoi d accumulo (compresi i serbatoi di adescamento della pompa e i serbatoi a pressione), compreso controllo a vista per la verifica di eventuali perdite e/o fessure nel serbatoio; o posizione corretta di tutte le valvole principali di intercettazione. Prova di avviamento automatico della pompa: o ridurre la pressione dell acqua sul dispositivo di avviamento, simulando in questo modo la condizione di avviamento automatico; o quando la pompa si avvia, la pressione di avviamento deve essere controllata e registrata. Controllo Trimestrale Gruppo pressurizzazione Devono essere eseguiti i seguenti controlli e ispezioni: Tubazioni e sostegni delle tubazioni: Le tubazioni ed i sostegni devono essere controllati per verificarne l eventuale corrosione e dove necessario devono essere verniciati. Le tubazioni verniciate con vernici a base di bitume, comprese le parti terminali filettate delle tubazioni zincate ed i relativi sostegni, devono essere ripristinate dove necessario. 5 Se necessario deve essere riparato il nastro avvolto sulle tubazioni. Le tubazioni devono essere controllate per quanto concerne gli eventuali collegamenti elettrici di messa a terra. Alimentazione idrica e relativi allarmi: Ciascuna alimentazione idrica deve essere verificata su ogni stazione di controllo presente nel sistema. Alimentazione elettrica: Qualsiasi alimentazione elettrica secondaria derivante dai generatori diesel deve essere controllata per verificarne il corretto funzionamento. Valvole di intercettazione: Tutte le valvole di intercettazione che controllano il flusso dell acqua devono essere manovrate per assicurare che siano operative e devono essere di nuovo bloccate nella posizione normale. Flussostato: I flussostati devono essere controllati per verificarne il corretto funzionamento. 5 La vernice a base di bitume può richiedere di essere rinnovata ad intervalli che variano da 1 a 5 anni secondo la gravosità delle condizioni.

Ricambi: Deve essere controllata la quantità e le condizioni delle parti di ricambio disponibili. Controllo Semestrale Pompe/bacini accumulo Prova di riavviamento manuale delle pompe, con valvola di prova completamente aperta, immediatamente dopo l arresto. Controllo Annuale Gruppo pressurizzazione Prova di portata della pompa automatica: Ciascuna pompa di alimentazione deve essere sottoposta a prova nella condizione di pieno carico (mediante il collegamento della linea di prova collegata alla mandata della pompa a valle della valvola di non ritorno) e deve fornire i valori di pressione/portata indicati sulla targa della pompa. Si deve adeguatamente tener conto delle perdite di pressione nella tubazione di alimentazione e nelle valvole tra la risorsa d acqua e ciascun gruppo stazione di controllo. Camere di aspirazione e filtri per la pompa: I filtri sull aspirazione delle pompe e le camere di sedimentazione con relative paratie filtranti devono essere ispezionati almeno annualmente e puliti se necessario. Verifica prestazioni, controllo generale e manutenzione Annuale Riserve idriche impianto antincendio Valvole a galleggiante nei serbatoi di accumulo: Le valvole a galleggiante nei serbatoi di accumulo devono essere controllate per assicurarne il corretto funzionamento.

IMPIANTO RILEVAZIONE e ALLARMI ANTINCENDIO Prova funzionamento impianto rivelazione fumi D.P.R. n.151/2011 D.Lgs. N. 81/2008 Art. 46 D.M. 10/03/1998 art. 4 UNI EN 11224:2011 TIPO Ispezione/prova e manutenzione Semestrale Centrale allarme e rivelatori Prova della funzionalità dei rivelatori di fumo, del regolare stato di funzionamento/alimentazione della centrale e della regolare attivazione degli allarmi ottici ed acustici. Controllo/stretta dei morsetti di uscita conduttori elettrici e verifica del regolare funzionamento della batteria di autoalimentazione ove presente. Controllo sulla centrale: Effettuare un operazione di comando tramite chiave meccanica o elettronica, o azionando la tastiera e verificare che la centrale cambi stato: Verifiche da effettuare: o Efficienza e commutazione alimentazioni, segnalazioni, rimozione alimentazione primaria o Stato delle batterie o Efficienza di lampade, led e segnalazioni ottiche e digitali o Efficienza delle segnalazioni acustiche Controllo sul sistema: verifiche da effettuare o Efficienza dei segnali di rinvio degli stati di allarme e guasto su ripetitori/modem/combinatori o Efficienza del sistema di visualizzazione grafica e possibilità di inviare e ricevere comandi. Controllo sulle linee: verifiche da effettuare o Segnalazione di guasto su apertura o corto circuito delle linee di comando sorvegliate. Si deve quindi verificare: a) la segnalazione congruente dello stato di anomalia sulla centrale; b) l attuazione dei comandi previsti dalla logica; c) la segnalazione congruente sul sistema grafico; d) la segnalazione sul ripetitore; e) la stampa dell evento. Dopo ogni sequenza di allarme, è necessario accettare l evento in centrale e tacitare la relativa segnalazione acustica. Report controllo: allegare una copia del report di controllo della centrale Controllo funzionale impianto: verifiche da effettuare o Controllo positivo delle segnalazioni di allarme presso l impianto o Controllo positivo delle congruenze delle segnalazioni e delle visualizzazioni o Controllo alimentazione (solo c/o Struttura Butini Bourke): verificare che: a) la centrale e l impianto continuino ad operare in modo regolare almeno per un tempo utile a dimostrare la reale efficienza dell impianto e la sua capacità di operare in assenza di alimentazione primaria; b) la mancanza dell alimentazione primaria sia segnalata sulla centrale. I dispositivi sono dotati di un sistema centralizzato che consente l esecuzione di test su ciascun sensore per la visualizzazione del livello di sporco dei dispositivi: in caso di superamento del 50% di saturazione dovrà essere eseguita la pulizia del dispositivo.

Pulsanti di allarme incendio D.P.R. n.151/2011 D.Lgs. N. 81/2008 Art. 46 D.M. 10/03/1998 art. 4 TIPO Ispezione/prova Semestrale Pulsanti Verifica della piena visibilità ed accessibilità dei pulsanti e prova di funzionalità degli stessi con verifica di attivazione degli allarmi ottici ed acustici ed eventuale pulizia degli schermi luminosi. Verifica dell integrità dei vetrini/blocchi/sigilli di protezione e sostituzione degli stessi ove necessario.

ILLUMINAZIONE DI EMERGENZA Verifica funzionalità Illuminazione di emergenza All. IV D.Lgs. N. 81/2008 ed art. 80 comma 3 Norma CEI EN 50172 Norma UNI CEI 11222:2013 D.P.R. 151/2011 D.M. 10/03/1998 TIPO Controllo funzionale Verifica generale Verifica dell autonomia Mensile Centraline Verifica dei comandi dei test funzionali Verifica dei comandi dei test di autonomia Verifica della corretta comunicazione per tutti gli apparecchi collegati Verifica e controllo del funzionamento della stampante (provvedere a rifornimento carta e nastro) Verifica delle stampe di anomalie e individuazione degli apparecchi guasti Verifica del collegamento via modem Controllo di funzionamento remoto con software di supervisione Manutenzione Centralina: valgono le istruzioni a bordo macchina, anche nel caso di impiego di soccorritori Semestrale Semestrale Apparecchi illuminazione 6 Apparecchi illuminazione 7 Verifica complessiva di: efficienza degli apparecchi e rispetto dei requisiti illuminotecnica: o Effettiva presenza dell apparecchio nella posizione prevista dal progetto; o assenza di oggetti, arredamenti o strutture che possano in qualche modo compromettere l efficacia degli apparecchi; o corretto stato di conservazione e di pulizia degli apparecchi; o misura del degrado di illuminamento del locale o sull attrezzatura di sicurezza, onde verificarne la congruità rispetto ai dati di progetto; Verifica dell integrità e leggibilità dei segnali di sicurezza in relazione alle distanze di visibilità; Verifica del degrado delle lampade e dei tubi fluorescenti (assenza di annerimento). Misurazione dell autonomia dell impianto di ogni singolo apparecchio di illuminazione di tipo autonomo, mediante esecuzione della seguente operazione: Verifica dell e della durata di funzionamento in modo di emergenza mediante procedure di simulazione di interruzione o interruzione dell alimentazione ordinaria e misurazione della durata di accensione di tutti gli apparecchi di tipo autonomo o collegati all impianto di alimentazione centralizzata per il tempo richiesto dall ambiente di installazione, a seguito del tempo di ricarica in conformità con la legislazione vigente. Se gli apparecchi non garantiscono l autonomia di impianto, le batterie devono essere sostituite. Preparazione dei report dei risultati delle verifiche dalla centralina, da allegare al registro dei controlli Per gli apparecchi e sistemi dotati di verifiche automatiche secondo le sequenze precedentemente elencate, è sufficiente effettuare una verifica dei rapporti di prova e/o degli indicatori luminosi di cui sono muniti. Tali rapporti di prova, nonché equivalenti registrazioni su archivi software, integrano il registro dei controlli. 6 La manutenzione e i controlli del gruppo elettrogeno sono affidati all impresa appaltatrice del servizio di manutenzione impianti elettrici. 7 La manutenzione e i controlli del gruppo elettrogeno sono affidati all impresa appaltatrice del servizio di manutenzione impianti elettrici.

Manutenzione ordinaria Manutenzione ordinaria Semestrale Occasionalmente, quando necessario Apparecchi di illuminazione Apparecchi di illuminazione Revisione Biennale Impianto di illuminazione e segnalazione di sicurezza Ai fini dell esecuzione della verifica si devono tenere in considerazione la normativa tecnica,la legislazione vigente applicabile ed eventuali specifiche tecniche fornite dal costruttore e/o installatore. Le eventuali anomalie riscontrate devono essere prontamente annotate ed eliminate, se è possibile con un azione correttiva immediata, altrimenti devono essere tempestivamente segnalate al RSPP. Interventi sugli apparecchi di illuminazione: o Pulizia dei segnali indicanti le vie di esodo Ripristino dell apparecchio, nel caso non sia presente, nella posizione intesa secondo quanto previsto dalla legislazione vigente e nel progetto; Rimozione degli oggetti e altro che possano in qualche modo compromettere l efficacia del dispositivo; Ripristino dell apparecchio che evidenzi rotture della struttura o degrado della stessa tale da comprometterne la sicurezza della funzione e il rispetto delle prescrizioni di impianto; Ripristino delle apparecchiature che evidenzino un guasto o la non corretta funzionalità della sorgente di illuminazione e/o della batteria; Interventi sugli apparecchi di illuminazione: o Pulizia del diffusore e del riflettore degli apparecchi di illuminazione; o Serraggio morsettiere e sistemi di aggancio; Deve essere previsto un processo di revisione che consiste nel verificare e rendere efficienti i dispositivi che realizzano l impianto di illuminazione e segnalazione di sicurezza, tramite l effettuazione dei seguenti accertamenti e interventi: Sostituzione delle batteria (solo su apparecchi autonomi) Serraggio delle morsettiere e dei sistemi di aggancio; Sostituzione di lampade, diffusori e riflettori se risultano eccessivamente degradati.

PORTE REI E MANIGLIONI ANTIPANICO TIPO Verifica funzionalità infissi uscite di sicurezza e porte REI e maniglioni antipanico D.M. 3 novembre 2004 D.M. 21 giugno 2004 D.P.R. n.151/2011 D.M. 10/03/1998 D.Lgs. 81/08 e s.m.i. UNI 11473-1:2013 Verifica e prova Semestrale (controllo e prove) Porte uscite EM, serrature ed infissi REI, sistemi di sgancio con magneti e dispositivi di autochiusura Verifica presenza del marchio di conformità (targhetta) apposto dal produttore: la targhetta deve essere leggibile e riportare la classificazione della resistenza al fuoco, anno di produzione e num. fabbr., estremi del certificato di prova e dell atto di omologazione, nome del produttore. Verifica esistenza di ritegni impropri. Non devono esserci oggetti che ostacolino il passaggio delle persone riducendo la larghezza o l altezza del passaggio. Verifica guarnizioni: le guarnizioni perimetrali termo-espandenti e di tenuta al fumo devono essere efficienti: si deve controllare che o Le guarnizioni non siano danneggiate Verifica fissaggio e giochi: la porta deve essere fissata e in posizione corretta. Si deve controllare che: o Non ci siano crepe, fessure o distacchi che indicano una riduzione di continuità e di solidità dell ancoraggio al supporto murario; o Siano mantenuti i piani verticali e orizzontali di posa o I giochi fra la porta e il telaio e fra le ante delle porte a due ante siano entro i valori indicati dal costruttore della porta. Verifica integrità costruttiva. Controllare che: o Non ci siano forature, ammaccature, distorsioni, corrosioni, spaccature, cedimenti, ecc. che modificano i giochi tra parti fisse ed apribili; o I vetri inseriti siano esenti da fessurazioni, opacizzazioni, incrinature, scagliature, ecc; o Non ci siano danneggiamenti, manomissioni o, comunque, indicatori di alterazione dell integrità costruttiva iniziale Verifica dispositivi apertura o Verifica maneggevolezza (sgancio e riaggancio) in apertura e chiusura o Verifica facilità di manovra (possibilità di ruotare liberamente sui cardini) o Verifica verticalità degli assi cerniere (stabilità meccanica assiale) o Verifica integrità e scorre olezza delle parti mobili Verifica dispositivi di autochiusura: i dispositivi devono far chiudere la porta: controllare, registrare e ove necessario lubrificare i dispositivi e i relativi accessori. Le ante devono richiudersi completamente sino allo scatto del dispotico di ritegno Verifica coordinatore della sequenza di chiusura (porte a due ante): aprendo e rilasciando le ante, da qualunque posizione, deve chiudere prima l anta secondaria, poi l anta primaria Verifica dei dispositivi di ritegno (fermo in apertura), agendo sui pulsanti di prova o i dispositivi meccanici di sgancio: le ante devono venire liberate e devono arrivare a chiudersi perfettamente.

Prova del corretto funzionamento delle serrature e/o del dispositivo di apertura a spinta (maniglione antipanico): o Controllare l integrità del dispositivo in tutte le sue parti; o Verificare la facilità di funzionamento e l eventuale necessità di lubrificazione o Segnalare, in caso di rottura del dispositivo, la necessità di sostituzione della porta.