RASSEGNA STAMPA - mercoledì 19 marzo 2014 SPENDING REVIEW Spending review: nel pubblico 85mila esuberi e la sfida della mobilità. Dipedenti pubblici. Sugli stipendi Pa spunta il taglio oltre i 60mila euro. IL SOLE 24 ORE Spending review: nel pubblico 85mila esuberi e la sfida della mobilità. Salute. Sanità: tra il commissario e Lorenzin ballano 5 miliardi. IL SOLE 24 ORE Come riormare la dirigenza Pa. Poche mosse per rendere più efficienti e competitivi i mestieri dello Stato. IL SOLE 24 ORE Statali, 85mila esuberi ed è bufera. Tagli per 5 miliardi entro l anno. Le stime di Cottarelli. LA REPUBBLICA Pensioni, assistenza, Irpef così il piano dei risparmi penalizzerà il ceto medio. LA REPUBBLICA Statali, mobilità e sciovli per gestire gli 85 mila esuberi. No dei sindacati. IL MESSAGGERO Dirigenti Pa. Stipensi tagliati con stop a premi e indennità. IL MESSAGGERO Pensioni, sanità e statali: i soliti tagli, ma pochi per il cuneo. IL FATTO QUOTIDIANO Tagli per 5 miliardi. Statali, 85 mila esuberi. PAGINA99 La spending review demolirà i baluardi del potere sinadacale. ITALIAOGGI Fuoco di sbarramento contro i tagli alla spesa. ITALIAOGGI Ecco la cura Cottarelli: a casa 85mila statali. Scuola, caos previdenza. IL GIORNALE Frenata sugli statali: Ipotesi da affinare. IL TEMPO SANITA Bufera all'agenas. Moirano non viene rinnovato alla direzione generale. E Bissoni si dimette. QUOTIDIANO SANITA' Conte (Fnomceo): Ssn taglia camici, urge organo super partes per dettare i fabbisogni. DOCTORNEWS Anaao Assomed Ufficio stampa Via XX Settembre, 68 00187 Roma Tel. 064245741 Fax 0648903523 www.anaao.it - ufficiostampa@anaao.it
Bufera all'agenas. Moirano non viene rinnovato alla direzione generale. E Bissoni si... http://www.quotidianosanita.it/stampa_articolo.php?articolo_id=20401 Pagina 1 di 1 19/03/2014 quotidianosanità.it Martedì 18 MARZO 2014 Bufera all'agenas. Moirano non viene rinnovato alla direzione generale. E Bissoni si dimette Colpo di scena in serata. Nel pomeriggio si era appreso del mancato rinnovo alla direzione generale di Fulvio Moirano. Una decsione che ha fatto scegliere al presidente Bissoni di dimettersi. "Affinchè il ministro possa affrontare congiuntamente e proficuamente la fase di rinnovo dei vertici dell'agenzia". Per la carica di DG oggi circolava la voce di un possibile incarico a Bevere (attuale DG prevenzione della Salute). La situazione è precipitata in serata. Prima la conferma che l'atteso rinnovo dell'incarico alla direzione generale di Agenas per Fulvio Moirano non sarebbe arrivato. Poi, in serata, le dimissioni del presidente Giovanni Bissoni, comunicate in una lettera al ministro Beatrice Lorenzin che non lasciano dubbi sulle ragioni del gesto. "La decisione delle mie dimissioni - si legge infatti nella lettera inviata al ministro viene a seguito della scadenza del mandato del direttore Fulvio Moirano". "L'Agenas - scrive ancora Bissoni - si trova ora in una situazione di particolare difficoltà e quindi comunico le mie dimissioni dalla carica di Presidente affinché lei possa affrontare congiuntamente e proficuamente la fase di rinnovo dei vertici dell'agenzia". Moirano, in carica dal 19 marzo 2009, tornerà ora alla Asl di Asti, dove è dirigente medico presso la direzione sanitaria. Bissoni, invece, era alla guida di Agenas dal 30 maggio 2012. In attesa della nuova nomina del direttore generale sarà Achille Iachino, dirigente della Sezione Ragioneria ed Economato di Agenas, ad assumere l'incarico di supplenza alla direzione generale. Per la sostituzione definitiva di Moirano, invece, solo voci. E quella più insitente di oggi era quella su Francesco Bevere, attuale Direttore generale del ministero della Salute alla programmazione sanitaria e membro del Cda dell Agenas. Ma è chiaro che adesso, con le dimissioni a sorpresa di Bissoni tutto è possibile e le carte si rimischieranno completamente.
Conte (Fnomceo): Ssn taglia camici, urge organo super partes per dettare i fabbisogni http://www.doctor33.it/conte-fnomceo-ssn-taglia-camici-urge-organo-super-partes-pe... Pagina 1 di 2 19/03/2014 Mercoledì, 19 Marzo 2014, 09.01 POLITICA E SANITÀ mar 19 2014 Home / News / Politica e Sanità Conte (Fnomceo): Ssn taglia camici, urge organo super partes per dettare i fabbisogni TAGS: PRESTAZIONE PSICOMOTORIA, GESTIONE DEL PERSONALE, PERSONALE SANITARIO, COSTI DELL'ASSISTENZA SANITARIA, ANALISI DEI CARICHI DI LAVORO, ERGONOMIA, PSICOLOGIA INDUSTRIALE, MEDICI, CARICO DI LAVORO, COSTI SANITARI SOSTENUTI DAL DATORE DI LAVORO, SOCIETÀ, ASSOCIAZIONI DI MEDICI Ci sono sempre meno sbocchi per i professionisti della sanità, specie per infermieri e tecnici radiologi. Lo dice l indagine Almalaurea 2014, che però per i medici non offre risultati altrettanto sensibili. Nelle professioni sanitarie, sono tutte o quasi in calo le percentuali di chi a un anno dalla laurea ha trovato lavoro, calcolate nel 2007 e nel 2012. Ma per tre professioni il calo è grave: ieri trovavano lavoro 94 infermieri su 100, a cinque anni di distanza ci riescono in 63; tra gli infermieri pediatrici il calo è dal 93 al 51%; e tra i tecnici di radiologia dal 93 al 41%, oggi trova lavoro meno della metà rispetto al 2007. Tra i medici, ancora a distanza di 5 anni quasi tutti sono specializzandi e il dato non è confrontabile. Ma in prospettiva cambia poco. «Quando parliamo di specializzandi trattiamo ormai di 3500 medici avviati alla dipendenza (contro 5 mila e passa di due anni fa) su 10 mila immatricolati annui al corso di studi di Medicina. Nel complesso però, lo Stato sta disinvestendo su tutte le professioni sanitarie», afferma Luigi Conte segretario della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici chirurghi e Odontoiatri, la quale ha di recente istituito un Osservatorio giovani. «Con la scusa che il personale pesa più delle altre voci sui bilanci, si blocca il turn-over, si mandano a casa i titolari di contratti atipici, s incentiva il personale che costa meno ma non per valorizzarlo quanto per fare una sanità con meno professionisti. Che non ha domani: una ricerca su Lancet del 26 febbraio scorso, su 300 ospedali europei e 422 mila pazienti operati, evidenzia che nei 30 giorni successivi all intervento la mortalità si riduce del 30% se ogni sei pazienti c è almeno un infermiere. Con i tagli non si risponde alle esigenze della popolazione». «E il momento di dire chiaro che medici e infermieri sono indispensabili al Ssn prosegue Conte - ed è altresì necessario fare chiarezza sui dati occupazionali e di demografia dei professionisti: oggi i nostri non combaciano con quelli del Ministero dell Università e questi ultimi non combaciano con quelli del Ministero della Salute, ed altrettanto si può dire per i dati dei collegi infermieristici Ipasvi. Abbiamo bisogno di un organismo unico a livello nazionale che offra dati certi su cui calcolare i fabbisogni di professionisti della sanità. Inoltre va sostenuto il numero programmato a Medicina, sia perché gli sbocchi sono limitati sia perché dacché esiste l indice di abbandono universitario è sceso dal 18-20% delle facoltà aperte a un lusinghiero 2% e si laurea nei canonici sei anni ben l 83% degli iscritti, dunque vanno avanti le migliori scommesse per questo Ssn».
Conte (Fnomceo): Ssn taglia camici, urge organo super partes per dettare i fabbisogni http://www.doctor33.it/conte-fnomceo-ssn-taglia-camici-urge-organo-super-partes-pe... Pagina 2 di 2 19/03/2014 Mauro Miserendino RIPRODUZIONE RISERVATA