I CONTRATTI DI FIUME ESPERIENZE ED OPPORTUNITA PER LA VALORIZZAZIONE E LA GESTIONE INTEGRATA DEI NOSTRI FIUMI Portogruaro, Sala Consiliare - 6 febbraio 2015 Il Parco Regionale di interesse locale dei Fiumi Reghena, Lemene e dei Laghi di Cinto: un patrimonio naturalistico (Ivo Simonella, dottore forestale)
Piano Territoriale Regionale di Coordinamento del Veneto PTRCV 1986 Settore:Planiziale Comuni:Cinto Caomaggiore, Portogruaro, Gruaro Provincie:Venezia Caratteristiche Intorno alle cave dismesse di Cinto Caomaggiore scorrono due fiumi le cui ripe sono notevolmente arborate con le essenze igrofile tipiche (Alnus glutinosa, Populus sp. pl., Salix sp. pl.) e spesso con gli alberi di querceto misto planiziale (Quercus peduncolata, Ulmus carpinifolia, Acer campestre, ecc.). La rilevanza ecologica dell area non è solo di tipo vegetazionale, ma soprattutto di zona umida (laghetti di cava) ideale luogo di sosta, di svernamento e di nidificazione per gli uccelli acquatici oltre che, per la discreta tranquillità, come probabile dimora degli ultimi esemplari di lontra. Di grande pregio e suggestione è l'insieme paesaggistico formato dal complesso boschivo del fiume Lemene e dalla bella villa Bombarda a Portovecchio con le vecchie peschiere e i mulini. Il boschetto è di ridotte dimensioni, ma assai interessante per la presenza molto equilibrate di elementi di origine naturale (querceto misto a vegetazione igrofila) e di essenze alloctone (Tassodio, Ligustrio del Giappone, ecc.). L ambito individua più a nord, una tranquilla ansa del fiume Lemene fino al caratteristico e purtroppo abbandonato mulino di Boldara. Superficie ha 135,1090
RETE NATURA 2000 Corsi d'acqua di risorgiva meandriformi a dinamica naturale. Fiumi di pianura con elevata valenzav egetazionale e faunistica; presenza di risorgive con vegetazione acquatica radicante e natante del Ranunculion fluitantis e, nelle acque più fresche, del Ranunculo-Sietum erectosubmersi; cariceti, giuncheti e canneti ripariali (Sparganio-Glycerion e Phragmition), prati igrofili, boschi igrofili ripariali a Salix alba, S.cinerea e S.triandra, Alnus glutinosa, Populus nigra e P. alba (Salicetea purpureae). Elementi di bosco planiziale a Quercus robur, Acer campestre, Fraxinus ornus e Ulmus minor. Accompagnati da Presenza di zone umide di origine artificiale (Cave di Cinto) importanti per la sosta, lo svernamento e la nidificazione di uccelli acquatici, in particolare per lo svernamento di Ardeidi, Anatidi e Rallidi. Risulta la più importante colonia di svernamento dell'entroterra veneziano per il Cormorano. Presenza di fauna ittica tipica di fiumi di risorgiva in buono stato di salute. Importante sito di sopravvivenza di una delle ultime colonie di Bombina variegata della pianura veneta. Presenza di associazioni vegetali ovunque minacciate.
Cave di Cinto Caomaggiore, fiume Caomaggiore e Alto Reghena Ambito esteso circa 200 ettari, dominato da ambienti lacustri rappresentati da cave senili abbandonate e riallagatesi spontaneamente, accompagnati da bosco igrofilo e ambiente agrario in parte ancora integro e contornate dai corsi d'acqua di risorgiva Reghena e Caomaggiore. Molto interessante la presenza faunistica, con un numero molto rilevante di specie in particolare di uccelli anche nidificanti, legati agli specchi d'acqua. In particolare èpresente una garzaia molto numerosa con Airone cenerino, Garzetta, Nitticora. Importante anche come sito di nidificazione del Marangone minore. Presenti anche specie considerate rare come il Moriglione, la Moretta, la Moretta tabaccata. Altra specie presente considerata in pericolo critico è l'anguilla. Habitat di interesse comunitario presenti 3150 e 91E0
Medio e Basso Reghena Tratto del fiume Reghena che parte da La Sega e arriva fino all'autostrada VE-TS. Le golene sono piuttosto ampie a tratti con boscaglia a tratti a prato. La flora della boscaglia igrofila comprende le specie tipiche (salice bianco e ontano nero). Nelle depressioni golenali inondate, con frequenza si rinvengono le campanelle maggiori e la rara euforbia palustre. Il biotopo ospita una ricca comunità faunistica, logicamente in primis i pesci come ghiozzo padano, trota fario, spinarello, savetta, luccio, tinca, cavedano e anguilla.
Campagna di Settimo Area di circa 10 ettari posta a ridosso del Lago di Premarine, che rappresenta un ambiente agrario ancora piuttosto integro, con presenza di filari di ontano a capitozza, di siepi-alberate spontanee, di boscaglia igrofila lineare, di praterie da sfalcio e da pioppeti. La fauna èquella tipica delle campagne non estensive. Interessanti in particolare i prati che rientrano nell'habitat di interesse comunitario 6510.
Prato e incolto umido de La Sega Prato stabile da sfalcio e lembo di incolto (già prato stabile, in parte convertito a pioppeto, in parte abbandonato), collocati a ridosso dell argine destro del canale Nuovo Reghena. Le aree hanno particolare interesse floristico per la presenza di specie tipiche di ambienti prativi ormai piuttosto rari nel nostro territorio.
Fossi di Ca Tiepolo Il biotopo è costituito da due tratti di fosso irriguo-scolante collegati tra loro e con il fiume Reghena. Sono alimentati dal Reghena nei mesi estivi e dallo scolo delle acque meteoriche dalle circostanti superfici agrarie, nei mesi autunnoinvernali e primaverili. La flora del biotopo costituisce la componente più interessante della biocenosi; sono infatti presenti specie genericamente rare e in via di progressiva rarefazione sull intero territorio legate all'acqua come Ninfea bianca, Millefoglio d acqua, Erba-vescica comune, Graziella, Stregona palustre.
Alto Lemene e Boldara E' il tratto del fiume Lemene che sale da fino al confine regionale, con alveo accompagnato in alcuni tratti da banchine golenali boscate o colonizzate da vegetazione palustre e talvolta utilizzate per la coltura di salici a capitozza. La flora arborea comprende salice comune, ontano comune e frassino meridionale. Nelle zone spesso allagate al margine del fiume interessante è la presenza di campanelle maggiori e calta palustre; nel prato umido di Boldara sono presenti aglio angoloso e colchico d autunno. In alcune scoline limitrofe troviamo la ninfea gialla. Tra i vertebrati ricordiamo i Pesci, con specie legate alle acque fluenti e ben ossigenate, come ghiozzo padano, panzarolo, trota fario, savetta e barbo comune. Nelle boscaglie golenali presente la rana di Lataste. Habitat di interesse comunitario presenti 3260 e 6510
Bosco-Parco Villa Bombarda e Campi chiusi di Frassinedo Il biotopo è costituito da un complesso d ambiente agroforestale collocato sulle due sponde del fiume Lemene. Sulla sponda sinistra si estende il bosco igrofilo che circonda Villa Bombarda; sulla sponda destra un complesso di piccoli campi chiusi compreso tra il fiume e via Frassinedo. Il bosco è rappresentato da frassino meridionale, farnia e olmo con ontano nero e il platano ibrido. Interessante nello strato erbaceo la presenza della felce maschio. La fauna superiore del biotopo è caratterizzata da una fisionomia tipicamente forestale, anche se non mancano elementi propri di situazioni palustri, come gli anfibi endemici rana di Lataste e raganella italica. Habitat di interesse comunitario presenti 3260, 6430, 6510, 91E0, 91F0
Campagna delle sinistra Versiola L'area considerata si estende a sud di Gruaro sulla sponda sinistra di questo fiume di risorgiva fino al Lemene, nel quale confluisce e presenta nel complesso un apprezzabile grado di conservazione paesaggistica e naturalistica. Sono frequenti alberate e siepi, filari di salici a capitozza lungo le scoline, rive erbose e piccoli appezzamenti prativi. La biocenosi risulta, complessivamente, assai ricca, con interessanti presenze floristiche e una composita fauna. Nella campagna va segnalata la presenza del ferto. Nelle scoline e nei fossi dell ambiente agrario sono presenti anfibi come tritone punteggiato, rana verde, rana di Lataste, raganella italica, rospo comune.
Lista Rossa Italiana delle specie in pericolo secondo UICN CLASSE Nome scientifico Nome comune Categoria Pesci Anguilla anguilla Anguilla CR Pesci Knipowitschia punctatissima Panzarolo CR Pesci Salmo marmoratus Trota marmorata CR Pesci Chondrostoma soetta Savetta EN Pesci Rutilus pigus Pigo EN Piante Hottonia palustris L. Fertro EN Rettili Emys orbicularis Testuggine palustre europea EN Uccelli Anas crecca Alzavola EN Uccelli Aythya ferina Moriglione EN Uccelli Aythya nyroca Moretta tabaccata EN Uccelli Botaurus stellaris Tarabuso EN Uccelli Jynx torquilla Torcicollo EN Anfibi Bufo bufo Rospo comune VU Anfibi Rana latastei Rana di Lataste VU Pesci Barbus plebejus Barbo italico VU Pesci Lampetra zanandreai Lampreda padana VU Uccelli Anas clypeata Mestolone VU Uccelli Aythya fuligula Moretta VU Uccelli Circus aeruginosus Falco di palude VU Uccelli Ixobrychus minutus Tarabusino VU Uccelli Lanius collurio Averla piccola VU Uccelli Nycticorax nycticorax Nitticora VU Uccelli Remiz pendulinus Pendolino VU LEGENDA: CR= in pericolo critico, EN= in pericolo, VU= vulnerabile
CONCLUSIONI Il valore del patrimonio naturalistico dell area dei fiumi Lemene, Reghena e Laghi di Cinto è collegato alla presenza di una serie di ambienti ormai piuttostorari nella pianura veneta, originatisi nel tempo in un territorio fortemente dominato da una serie corsi d acqua minori di origine sorgiva che fanno parte del bacino idrografico del Lemene. E un ambiente in gran parte trasformato dall uomo, in principal luogo con le cave di Cinto Caomaggiore che peròsono poi diventate dal punto di vista faunistico l ambito piùinteressante di tutto il parco, e con una componente agraria formata da campichiusi comprendenti, oltre a formazioni boscate lineari, anche prati stabili che ne incrementano notevolmente la biodiversità. A questi ambiti fortemente legati alla presenza umana, si aggiungono le fasce boscate lungo i corsi d acqua e i corsi d acqua stessi. Di notevole importanza èla qualitàdelle acque, particolarmente elevata nel caso del Reghena, un po meno per il Lemene, che consentono in ogni caso la presenza di una fauna ittica di rilievo. Per una corretta gestione naturalistica e quindi la tutela dei corsi d acqua èindubbio che sarebbe piùutile prendere a riferimento l ambito inserito nella rete natura 2000 come SIC, piuttosto che limitarsi alla ZPS. Parrebbe molto piùlogico, in particolare nel caso di fiumi di risorgiva, tutelareil corso d acqua fino dalle sorgenti. Questo comporterebbe una estensione dell ambito del Parco in Comune di Gruaro fino al confine regionale. Ma essendo le risorgive da cuinascono i due fiumi in territorio friulano la tutela andrebbe estesa anche al Friuli, dove questi territori non sono invece tutelati, neppure come rete natura 2000, salvo il bosco di Torrate in Comune di San Vito al Tagliamento che, attraverso la Roggia del Molino che lo costeggia, fa riferimento al bacino del Lemene.