Castellammare - Sorrento,



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Transcript:

Emin.za Reverendissima, Sig. Cardinale Ecc. mi Vescovi Onorevoli Autorità Signori Magistrati e Avvocati Illustri Operatori Giudiziari Cari Signore e Signori L apertura ufficiale dell anno giudiziario del Nostro tribunale Ecclesiastico Regionale Campano e di Appello, tenutasi, per l ultima volta, nel 1999, 12 anni or sono, è stata ripresa quest anno per volontà dell eminentissimo Moderatore del Nostro Tribunale all evidente scopo di dare una maggiore visibilità alla complessa attività del N. Tribunale. L aspetto più gratificante di questa celebrazione è l ambito onore che viene dalla presenza di tante personalità che è da vedersi come atto di fiducia nel lavoro di noi tutti Operatori del Tribunale, quali interlocutori della podestà giudiziaria. Mio compito, quale Vicario Giudiziale, è quello di illustrare l attività giudiziaria svolta nell anno trascorso, 2011. E da rilevare, preliminarmente, la grande mole di lavoro che gravita sul Nostro Tribunale, la cui competenza abbraccia le diocesi di Napoli, Acerra, Alife-Caiazzo, Aversa, Capua, Caserta, Castellammare Sorrento, Nola, Pompei, Pozzuoli, Sessa Aurunca, Teano Calvi, Ischia. Il Tribunale Eccl. Reg. Campano è competente in secondo grado per le cause di nullità di matrimonio provenienti dai Trib. Eccl. Regionali Siculo e Calabro; dai Trib. Eccl. Interdiocesani Salernitano Lucano e Beneventano, mentre il Nostro Tribunale Ordinario di Appello è il Tribunale Ecclesiastico di Appello del Vicariato di Roma. Le cause introdotte nell anno 2011 sono state: 156; dalla diocesi di Napoli n. 88 cause E le altre 68 dalle altre diocesi campane. Acerra, n. 2 cause Alife-Caiazzo, n. 3 cause Aversa, n. 10 cause Capua, n. 9 cause Caserta, n. 9 cause Castellammare - Sorrento, n. 12 cause Nola, n. 9 cause Pompei, n. 5 cause Pozzuoli n. 8 cause Sessa Aurunca, n. 4 cause Teano Calvi, n. 6 cause Ischia, n. 4 cause

Nel riassumere ora i dati statistici dell attività giudiziaria, considero utile proporre una riflessione, per altro ovvia e scontata, ma mai sufficientemente ribadita. L attività di ogni Tribunale Ecclesiastico, diversamente strutturata rispetto ai Tribunali civili, è regolata da leggi proprie, con un proprio codice deontologico che attinge direttamente al Vangelo; come esercizio della potestà giudiziaria, è un vero ministero pastorale della Chiesa. Essa affonda le sue radici nella missione che il Signore Gesù affidò a Pietro, agli Apostoli e ai loro successori e ne sono partecipi tutti coloro, sacerdoti e laici, che in loro nome e per loro mandato, esercitano la giustizia nella Chiesa. Riconoscere l esercizio della potestà giudiziaria come ministero pastorale significa affermare che tale servizio ha il preminente scopo della salvezza delle anime. La Chiesa ha sempre insegnato che l autorità giudiziaria è autorità di servizio, da esercitare per il bene delle anime; il Giudice è il buon Pastore, che tenendo conto della aequitas canonica della carità, terrà conto della persona che ha errato e riconosce i diritti di chi è stato leso, evitando la rigidità del diritto. Non si deve dimenticare che i matrimoni falliti rappresentano una tragedia, un dolore che scava le coscienze e può rovinare l esistenza di tanti coniugi separati e divorziati. In tempi di facili separazioni e divorzi, come i nostri, le ferite psicologiche restano e se si può fare chiarezza sulla validità o meno di un matrimonio, senza scambiare questo mezzo come una sorta di divorzio cattolico, si rende un servizio non solo alle persone direttamente interessate, ma a tutta la società. L indagine sulla validità del matrimonio nel processo canonico, tende all accertamento della verità sul vincolo coniugale sacramentale, ovvero sulla natura e sulla santità del matrimonio, quale sacramento. Il Giudice non fa opera disgregatrice, non sminuisce la grandezza del matrimonio, né tanto meno opera compromessi tra fede e vita. Ogni sentenza giusta di validità o di nullità del matrimonio è un apporto alla santità del matrimonio stesso, dando certezza, su un piano pratico, alle singole persone coinvolte. Riassumo i dati statistici della nostra attività giudiziaria Primo grado: n.156. Cause incardinate nel 2011 n.167. Decise con sentenza affermativa rispetto alla pendenza generale n.009. Decise con sentenza negativa n.015. Archiviate Totale delle pratiche definite: n. 191 n.620. Pratiche pendenti in primo grado, ossia ancora in corso, in fase istruttoria alcune delle quali introdotte da qualche anno, ma il loro ritardo è dipeso dalla complessità del caso in questione, dall azione dilatoria dei Patroni o dalla inattività delle parti I capi di nullita accusati in larga parte riguardano la simulazione dl consenso e il difetto di discrezione di giudizio.

CAPO DI NULLITA ESITO ESITO TOTALE ESAMINATO AFFERMATIVO NEGATIVO Simulazione totale 4 1 5 Esclusione dell Indissolubilità 64 34 98 Esclusione della Prole 53 23 76 Esclusione della Fedeltà 15 4 19 Timore 8 4 12 Esclusion del Bonum coniugum 2 6 8 Esclusione della Sacramentalità 4 1 5 Grave difetto di discrezione di giudizio 12 4 16 Incapacità ad assumere gli obblighi essenziali 20 4 24 Errore sulle qualità 7 4 11 Condizione de futuro 3 2 5 Dolo 4 2 6 TOTALE 196 89 285 Ben più positivo è il risultato dell attività svolta come Tribunale di Appello; si tenga presente che nel giro di soli (4) mesi vengono evase le pratiche di appello con l emissione del decreto di conferma, lasciando pendenti in numero ridottissimo i processi rinviati all ordinario esame. Appello: pratiche pervenute nel 2011: 547 Dal Tribunale Siculo: 260 Dal Tribunale Calabro: 145 Dal Tribunale Salernitano Lucano: 90 Dal Tribunale Beneventano: 52 Decise con decreto confermativo 489 Decise con rinvio all esame ordinario: 25 Archiviate: 30 Totale delle pratiche definite: 541 Pratiche pendenti in appello: 62 Come si vede, a tutto dicembre 2011 esisteva un forte carico di cause di primo grado ancora pendenti, alle quali ovviamente sono da aggiungere quelle che saranno incardinate nel 2012 in poi. Il nostro lavoro giudiziario è estremamente gravoso e solo in parte può essere compensato dalla solerzia e dalla competenza dei Giudici e degli altri operatori, i quali tutti pur essendo impegnati part-time, hanno terminato le istruttorie delle cause incardinate in primo grado in numero consistente e in termini relativamente brevi. 3

Allo stato attuale la durata media di un processo di primo grado è di 2 anni circa; tale tempo di durata, in questi ultimi due anni si è ridotto di circa 6 mesi. L organico del Tribunale è costituito da (13) Giudici, di cui 9 deputati alle sezioni istruttorie; più 6 Giudici esterni, deputati principalmente all esame delle cause di appello; comunico con piacere la nomina, nel corso degli anni 2010-2011, di due nuovi Giudici, molto efficienti e competenti: Don Pietro De Felice, già Giudice presso il Trib. Eccl. di Salerno e al Tribunale Eccl. di Appello di Roma, nonché autore di studi di diritto canonico, e il Dott. Giuseppe Scellini, già Giudice a Benevento, studioso e scrittore di opere di storia del Diritto della Chiesa; ha pubblicato proprio in questi giorni un volume sul diritto matrimoniale, edito dalla Giuffré. L organico del Tribunale si compone inoltre di un Promotore di Giustizia, Mons Carlo Pinto; di 18 Difensori del Vincolo occasionali; ma la novità da segnalare è che verranno assunti 2 Difensori del Vincolo interni, non quindi occasionali, con la nomina anche di Promotori di Giustizia. L Organico è dunque il seguente: Moderatore S. Em.za Rev.ma Card. Crescenzio SEPE Arcivescovo Metropolita di Napoli Vicario Giudiziale P. Bruno BOCCARDELLI, o.f.m. conv. Vicario Giudiziale Emerito P. Romualdo GAMBALE, o.f.m.cap. Vicari Giudiziali Aggiunti Mons. Gaetano BORRELLI P. Luigi ORTAGLIO, o.f.m. Cancelliere Avv. Sergio MARRAMA Giudici interni Sac. Francesco LEONE Sac. Andrea PICCIRILLO Mons. Pasquale SILVESTRI Sac. Juan Fernando RAMIREZ Mons. Pietro DE FELICE P. Cirillo LOMBARDI, o.f.m. Dott. Domenico COZZOLINO Dott. Giuseppe SCELLINI Giudici esterni 4

Notai P. Filippo GRILLO Sac. Ciro ESPOSITO Mons. Antonio TREDICINI Mons. Filippo MELONE Sac. Antonino SOMMA Sac. Giuseppe COCCORULLO Sig. ra Anna BARBATO Sig. ra Anna CASSESE Sig. ra Concetta FEMIA Sig. ra Raffaela FIOCCO Sig. dott. Corrado MAURIELLO Sig.ra dott.ssa Francesca PESCE Sig. ra dott.ssa Maria POLVERINO Sig. ra Filomena SOLIMENO Sig. Roberto STRATI Sig. ra Marialma TATEO Addetti di segreteria Sig. Gaetano FORTE, addetto alla Cancelleria Sig. ra Rita BARBATO, centralinista Resp. Ufficio Amministrativo Rag. Pietro de LORENZO Patroni Stabili Avv. Rotale Milena GUIDA Avv. Rotale Antonia VITELLIO Dall organigramma appena riferito appare evidente la complessità della nostra attività istruttoria; il nostro lavoro procede piuttosto in affanno per carenze di strutture logistiche e di personale. In verità, da alcuni anni siamo in attesa di un trasferimento ad una sede più dignitosa ed accogliente, situata negli immediati pressi del Duomo. A conclusione di questo mio intervento, quale Vicario Giudiziale, sono lieto di ringraziare quanti ripongono fiducia e stima nel nostro arduo ed oscuro lavoro, anzitutto gli Ecc.mi Vescovi che ci consentono di operare a loro nome nel ministero della giustizia. Viva riconoscenza va al nostro Moderatore, l em.mo Cardinale Crescenzio Sepe, insieme al pubblico ringraziamento per la sempre crescente sollecitudine che ha per i problemi della vita del Tribunale. 5

Prima di ringraziare i presenti, che hanno voluto onorare personalmente l odierna cerimonia dell apertura dell anno giudiziario, non posso trattenermi dal rivolgere il grazie più vivo ai singoli giudici, e tra i primi i due Vicari Giudiziari aggiunti, Mons. Gaetano Borrelli e P. Luigi Ortaglio; nonché al Padre Romualdo Gambale, già Vicario Giudiziale, il quale con tanta semplicità ha accettato di continuare a collaborare con il N. Tribunale, come Giudice occasionale; mi piace notare la presenza di Mons. Vincenzo Scancamarra già Vicario Giudiziale; è stato proprio lui a tenere, nel 1999, l ultimo inaugurazione dell anno giudiziario; al Promotore di Giustizia, Mons. Carlo Pinto; ai due Difensori del Vincolo di prossima nomina e agli altri Difensori del Vincolo Occasionali, al Cancelliere Capo, di cui non possiamo sottacere la grande operosità, unitamente a quella del Ragioniere nell ufficio amministrativo, agli operatori tutti di cancelleria e dei servizi ausiliari. Abbiamo il vivo piacere di salutare personalmente i Reverendissimi Vicari Giudiziali intervenuti in questa inaugurazione. Mons. Michele Alfano da Salerno Mons. Pietro Russo d benvenuto Mons. Raffaele Facciolo da Reggio Calabria Ringraziamo i Ch.mi Avvocati che patrocinano con elevata professionalità nel nostro Foro, specialmente i più assidui e attivi; ad essi auguriamo di essere i migliori collaboratori a fianco dei nostri operatori perché nel nostro lavoro si affermi la giustizia al di sopra di ogni altro interesse, nel rispetto della verità e della santità del matrimonio. In fine, rivolgiamo un sentito grazie alle Alte Autorità intervenute, ai professionisti del diritto, e a quanti altri hanno onorato questa solenne inaugurazione. Siamo grati al Rev.mo Professore Manuel Jesus Arroba Conde, Ordinario di Diritto Canonico dell Università Lateranense, già Decano della Facoltà di diritto canonico, alla quale conferisce grande prestigio con la sua apprezzata attività didattica scientifica, per aver accettato di tenere la prolusione, dal titolo: L applicazione pratica delle regole probatorie e l accertamento della verità. Il l esimio Relatore, specialista in diritto processuale, non mancherà di ribadire, almeno in via indiretta, alle sezioni istruttorie, la necessità, a pena della nullità degli atti, della stretta osservanza delle norme processuali nella redazione degli atti, compilati nel loro specifico ruolo. e 6