PP500 di Franco Maestrelli La Rivista, come ormai tutti sanno, si occupa di massima di cose avvenute, non di progetti, in quanto, nonostante la buona volontà di molti, spesso anche i più bei progetti non si concretizzano e noi riteniamo che non sia il caso di sottrarre parte del poco spazio disponibile per parlare di fatti che non sempre arrivano a buon fine. In questo caso però, la Presidenza Nazionale ha voluto manifestare il proprio appoggio ad un impresa, voluta da due Sezioni, che al momento in cui andiamo in stampa dovrebbe prendere le mosse in maniera effettiva; si tratta di un avventura in cui sono presenti buona parte degli elementi ispiratori dell attività della Lega Navale ed è per questo che ve ne parliamo. Si tratta di una nuova spedizione aperta a tutti, esperti navigatori e semplici appassionati, uniti per ripercorrere la rotta del primo giro del mondo, 500 anni dopo l impresa di Magellano e Pigafetta. Un progetto per ripercorrere, sulle orme di Pigafetta e di Magellano, la prima circumnavigazione del globo La storia Il 20 settembre 1519, la flotta di 5 navi della spedizione di Ferdinando Magellano partì da San Lucar de Barrameda, piccolo porto alla foce del Guadalquivir nel golfo di Cadice, con rotta sud-ovest, alla ricerca di un passaggio lungo l America del Sud (quello che poi sarebbe stato chiamato stretto di Magellano) che permettesse di raggiungere le mitiche isole delle spezie, le Molucche, giungendovi da est. La più grande impresa della navigazione che avrebbe cambiato la storia delle scoperte geografiche mondiali, aveva inizio. Quasi tre anni esatti dopo, il 6 settembre 1522, una nave, la Victoria, ritornava a San Lucar con i superstiti della spedizione, 18 uomini in tutto e risaliva il Guadalquivir fino a Siviglia. La grande impresa si compiva e da allora, si navigò sugli oceani avendo scoperto come era veramente fatto il nostro mondo. L acqua che aveva forgiato la vita e fatto la storia, grazie al coraggio di pochi generava ancora una volta per tutti ricchezza, conoscenze, commerci, arti, scienze. L idea di Magellano era stata sostanzialmente la stessa di Colombo, cioè di giungere alle Indie e quindi alle terre delle spezie, circumnavigando la Terra da est verso ovest ma soprattutto, egli avrebbe cercato un passaggio a sud fra i due oceani. Gli spagnoli potevano giungere alle Indie solo da est, perché dovevano rispettare il trattato di Tordesillas che poneva la loro zona di competenza ad ovest della cosidetta Raya, 370 leghe ad ovest delle isole di Capo Verde (una lega era poco più di sei chilometri, quindi circa 2.000 chilometri). I portoghesi, le cui aree di competenza erano ad est della Raya, vi potevano giungere semplicemente circumnavigando l Africa ed attraversando l Oceano Indiano. 11
Un immagine della Victoria, la nave di Magellano, tratta da un atlante del cartografo Abraham Ortelius del 1589; in apertura, la caravella in una replica di oggigiorno costruita fedelmente e perfettamente navigante Il primo viaggio attorno al mondo Il viaggio attorno al mondo di Ferdinando Magellano nasce, come quasi tutti i viaggi marittimi dell epoca, da necessità commerciali. Inizialmente, Magellano offre i suoi servigi al Re del Portogallo, convinto, come Colombo, che le Isole Molucche, da cui proveniva la maggior parte delle spezie, si potessero raggiungere più rapidamente navigando verso ovest. Il Re, però, non considera utile il progetto. Non rifiuta, invece, il Re di Spagna Carlo V, che in questo modo avrebbe verificato se le Molucche si trovassero nel campo di influenza spagnolo quindi ad est dell antimeridiano della Raya. Antonio Pigafetta è un personaggio storico affascinante ancora tutto da scoprire. Attorno al suo nome si registrano eventi straordinari fra i quali la circumnavigazione di cui abbiamo fatto cenno 12 e la sua descrizione minuziosa e giornaliera, che divenne la Relazione del primo viaggio intorno al mondo. Scrive Stefan Zweig: E davvero un puro caso se questo tranquillo, modesto, giovanissimo italiano, discendente da un antica nobile famiglia di Vicenza, è venuto a cascare in quella brigata di avventurieri, di vanitosi, di speculatori e di desperados. ; e ancora: viene a far la sua parte uno strano idealista, che non sfida il pericolo per la gloria o per l oro, ma per una semplice passione di viaggiatore, uno che mette in gioco la vita per l avventura, in grazia appunto del diletto, della gioia di vedere, di ammirare e conoscere.. Scrivendo, giorno dopo giorno, il giornale di bordo del viaggio, Antonio Pigafetta ha dato ai posteri la splendida testimonianza dell impresa di Magellano, divenendo uno dei due italiani, con il ligure Martino De Judicibus, a compiere il primo giro del mondo a vela. Dalla relazione di Antonio Pigafetta: Che la fama d uno sì generoso capitano non debba essere estinta ne li tempi nostri. Fra le altre virtù che erano in lui, era lo costante, in una grandissima fortuna che mai alcuno altro al mondo. Sopportava la fame più che tutti gli altri: e più giustamente che uomo fusse al mondo carteava e navigava: e se questo fu il vero, se vede apertamente. Se vede apertamente niuno altro avere avuto tanto ingegno né ardire di sapere dare una volta al mondo, come già quasi lui aveva dato E ancora, un passo da Le Memorie del Fuoco, vol 1, di Eduardo Galeano, relativo all arrivo dei superstiti a Siviglia: Nessuno li credeva vivi, ma sono arrivati stanotte. Hanno gettato l ancora e sparato tutta l artiglieria. Non sono sbarcati subito né si sono fatti vedere. All alba sono apparsi sulle pietre del moluglio-agosto 2013
in croce. Hanno visto il Sole e la Luna muoversi al contrario e i pesci volare. Hanno sentito parlare di donne ingravidate dal vento e hanno conosciuto uccelli neri, simili a corvi, che si gettano a capofitto nelle fauci aperte delle balene e ne divorano il cuore. In un isola molto lontana, raccontano, vivono esserini di mezzo metro d altezza, che hanno orecchie lunghe fino ai piedi. Così lunghe sono le orecchie che, quando si coricano, una serve loro da materasso e l altra da coperta. E raccontano che quando gli indios delle Molucche videro arrivare sulla spiaggia le scialuppe staccatesi dalle navi, credettero che le scialuppe fossero figliolette delle navi, che le navi le partorissero e le allattassero. I sopravvissuti raccontano che nel sud del sud, dove si aprono le terre e si abbracciano gli oceani, gli indios accendono alti fuochi, giorno e notte, per non morire di freddo. Quelli sono indios così giganteschi, raccontano, che le nostre teste a malapena gli arrivavano alla vita. Magellano, il capo della spedizione, ne catturò due mettendogli dei ceppi di ferro come ornamento Il Trattato di Tordesillas, firmato il 7 giugno 1494 (nell immagine la copia originale, conservata a Lisbona), divise il mondo in un duopolio tra l impero spagnolo e quello portoghese lungo un meridiano, ad ovest delle Isole di Capo Verde. Le terre ad est di questa linea, chiamata Raya, sarebbero appartenute al Portogallo e quelle ad ovest alla Spagna lo. Tremanti e cenciosi, sono entrati a Siviglia impugnando torce accese. La folla ha fatto largo, sbigottita, a questa processione di spauracchi capitanata da Juan Sebastiàn de Elcano. Avanzavano barcollando, appoggiandosi gli uni agli altri, di chiesa in chiesa, offrendo voti, sempre seguiti dalla folla. Camminavano cantando. Erano partiti tre anni fa, discendendo il fiume, su cinque navi gagliarde che presero la rotta dell ovest. Erano un mucchio di uomini alla ventura, venuti da ogni parte, che si erano dati appuntamento per cercare, insieme, il passaggio tra gli oceani e la fortuna e la gloria. Erano tutti fuggiaschi; si misero in mare fuggendo la povertà, l amore, il carcere o la forca. I sopravvissuti parlano ora di tempeste, crimini e meraviglie. Hanno visto mari e terre che non avevano geografia né nome; hanno attraversato sei volte la zona dove il mondo ribolle, senza bruciarsi mai. Al sud hanno trovato neve azzurra e, nel cielo, quattro stelle Secondo la tradizione questo ritratto, da un busto conservato al Museo Civico di Vicenza, rappresenterebbe Antonio Pigafetta, morto nel 1531, ma sembrerebbe che in realtà sia quello di Giovanni Alberto Pigafetta scomparso 31 anni dopo 13
Questa mappa del Borneo venne disegnata, al ritorno di uno dei suoi viaggi, da Antonio Pigafetta nel 1521 L idea Per ricordare l impresa di Ferdinando Magellano e del concittadino Antonio Pigafetta un gruppo di amici, rappresentanti delle associazioni veliche del Vicentino, in primis la Lega Navale Italiana con le sue Sezioni di Bassano del Grappa e Vicenza, hanno deciso di ripercorrerne il viaggio. Il progetto che è culturale, sportivo, commerciale, scientifico, di promozione sociale e ambientalistico, si prefigge di ripercorrere le rotte del primo giro del mondo, toccando tutte le località nominate dal Pigafetta, incontrando gli italiani all estero, presentando i prodotti e le tecnologie delle imprese italiane, comparando quanto scritto nel Giornale di bordo d allora con l odierna realtà. Nel nome del navigatore vicentino nasce il Progetto Pigafetta 500, che, con i coinvolgimenti dell Unesco, attraverso il Patrocinio dell International Year of Water 2013, del CERN, il più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle, e del CNR, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, ormai ha raggiunto una risonanza internazionale. delle caviglie e dei polsi; ma poi uno morì di scorbuto e l altro di caldo. Raccontano che non hanno avuto altra scelta che bere acqua putrida, tappandosi il naso, e che hanno mangiato segatura e cuoio e la carne dei topi venuti a contendere loro le ultime gallette bacate. Quelli che morivano di fame li gettavano fuori bordo e, non essendoci pietre a cui legarli, i cadaveri restavano a galla sull acqua: gli europei con la faccia al cielo e gli indios bocconi. Quando arrivarono alle Molucche, un marinaio scambiò con gli indios sei uccelli per una carta, il re di denari, ma non poté assaggiarne neanche un boccone, tanto aveva le gengive gonfie. Hanno visto piangere Magellano. Hanno visto lacrime negli occhi del duro navigatore portoghese Ferdinando da Magellano, quando le navi entrarono nell oceano mai attraversato da nessun europeo. E hanno saputo della tremenda furia di Magellano, quando fece decapitare e squartare due capitani ammutinati e abbandonò nel deserto altri ribelli. Magellano è adesso un trofeo putrefatto in mano agli indigeni delle Filippine che gli conficcarono nella gamba una freccia avvelenata. Dei duecentotrentasette marinai e soldati che partirono tre anni fa da Siviglia, ne sono tornati diciotto. Sono arrivati su di una sola nave lamentosa, che ha la chiglia corrosa e fa acqua da tutte le parti. Un immagine di Ferñao de Magalhães, in italiano Fernando Magellano (Sabrosa, Portogallo, 1480 Mactan, Filippine, 1521), tratta da una stampa d epoca 14
Non è un caso se durante il tour di presentazione diale, da diversi partecipanti. gli organizzatori si siano fermati nella sede della L Adriatica navigherà sulla rotta della spedizione SNG, la prestigiosa Société Nautique de Genève, e a di Magellano e Pigafetta fra l agosto 2013 e l apribruxelles, presso il Parlamento europeo, con la le 2015. 41 le tappe, 8 i partecipanti per ogni tratchance concreta che allo scafo venga concessa la ta. facoltà di issare il vessillo dell Unione Europea. La presenza del CNR Di certo verrà issata la bandiera della Regione VeIl CNR salirà letteralmente a bordo grazie al proneto, che ha già inoltrato richiesta alle varie amgetto di divulgazione scientifica Club Darwin, inbasciate italiane nel mondo affinché supportino i chiesta sul riscaldamento globale, con protagonisti viaggiatori durante le varie soste. gruppi di bambini e ragazzi tra i 10 e i 16 anni acil progetto prevede che il giorno della partenza dall isola di San Giorgio, davanti a piazza San Marco, il 18 agosto, sia presente il portoghese Josè Barroso, presidente della Commissione Europea. Si stanno studiando accordi per la copertura televisiva con Euronews e con i grandi network del Sud America, a partire dalla brasiliana Rete Globo. Il piano è quello di fare del PP500 l ambasciatore del Veneto, dell Italia e dell Europa presso le comunità italiane delle città lungo l itinerario: da Rio de Janeiro a Buenos Aires. PP500 darà inoltre lustro all italianità con la possibile funzione della barca protagonista dell evento, Adriatica, di ammiraglia dell Expo di Milano, che aprirà i suoi battenti un mese dopo l approdo finale dell imbarcazione a Venezia, previsto intorno al 25 aprile del 2015. La vera novità di PP500 consiste nel fatto che si può considerare il primo giro del In questa stampa un marinaio inglese offre del pane ad una gigantesca indigena della Patagonia, mondo condiviso, per dal frontespizio del Viaggio intorno al mondo fatto dalla nave Inglese il Delfino comandata dal la sua natura intermecaposquadra Byron, Firenze, 1768 15
compagnati da professionisti del settore, fra cui il professor Andrea Bergamasco, oceanografo fisico dell ISMAR, che metterà a disposizione la strumentazione e svilupperà con la giornalista RAI Paola Catapano una versione didattica e interattiva dei modelli marini di cui è grande esperto. Paola Catapano documenterà la spedizione attraverso prodotti multimediali e filmati che saranno diffusi da diversi canali: oltre al sito del PP500 e a quello popolarissimo dei Velisti per Caso, ci sarà un canale dedicato su YouTube, realizzato assieme a Google Italia e alla Google Science Fair, una serie di trasmissioni in collaborazione con RAI Educational e RAI 5. È anche prevista la realizzazione di un libro per ragazzi su Pigafetta. Ogni tappa del viaggio sarà un avventura unica e irripetibile. Proviamo a descriverne una per tutte, una delle più ardue e lunghe, la numero undici, che a gennaio 2013, vedrà i naviganti impegnati nel tratto argentino che collega Puerto Madryn a Ushuaia. A causa dei venti impetuosi si dovrà navigare vicino a terra, in un mare brulicante di vita, dove gli incontri con balene e delfini saranno continui e sorprendenti. Si troveranno alcuni porti negli estuari di brevi fiumi, in due dei quali Magellano e Pigafetta passarono il loro primo inverno aspettando la buona stagione per ripartire. Il secondo di questi porti si trova poco a sud del fiume Santa Cruz, ma Adriatica proseguirà per una delle varianti rispetto al viaggio di Magellano: il doppiamento di Capo Horn. A 54 gradi e 39 primi di latitudine sud si incontrerà uno dei luoghi più impegnativi dell intera circumnavigazione: Capo San Diego, il punto più orientale della Tierra del Fuego, che delimita a occidente lo Stretto di Le Maire, il breve tratto di oceano (15 miglia) che separa la Tierra dall Isola degli Stati. A 55 sud si potrà poi orientare la prua verso ponente e imboccare il Canale di Beagle a nord dell Isla Picton. Le ultime cinquanta miglia saranno spettacolari, con le montagne da una parte e dall altra del canale, i ghiacciai e le foreste di faggi australi. Oltrepassata l Estancia Haberton, il primo insediamento europeo dove un missionario inglese si stabilì agli inizi dell 800, si entrerà nella sicura rada di Ushuaia, la città più a sud dell Argentina, frizzante e movimentata come tutte le città di frontiera e particolarmente allegra per le case colorate e i tanti giovani che vi abitano. Per tutti coloro che lo vorranno, le informazioni e come aderire al progetto si possono ottenere consultando il sito del Progetto: www.pigafetta500.org, e mail: info.mail@pigafetta500.org, tel: + 39 333 2933970 Il cacciatorpediniere intitolato ad Antonio Pigafetta dalla Regia Marina; varato nel 1931, dopo l armistizio sembra sia entrato a far parte della forza navale della RSI; venne affondato a Trieste da un bombardamento alleato 16