1 Borsa di studio/classe IV La storia va in fumetto Racconta la Storia di Clara dagli occhi grandi in un fumetto! 1. Riassumi la storia nelle scene che ti sembrano più importanti (per es. Clara che parla con i genitori in casa, Clara a scuola, Clara che indossa gli occhiali ) e disegnale con i dialoghi che inventerai. 2. Utilizza le nuvolette come nell esempio più sotto secondo le esigenze del racconto. 3. Le scene possono essere spiegate anche con una breve didascalia. 4. I disegni dicono quanto le parole: per esempio, non è necessario spiegare come è l astuccio degli occhiali, perché ce lo fa vedere il disegno. 5. I dialoghi sono importanti: le frecce delle nuvolette sono associate ai personaggi che parlano o pensano; lchi parla prima avrà la nuvoletta con la freccia corrispondente posta più in alto rispetto alle altre; lil carattere utilizzato solitamente è lo stampatello maiuscolo normale. lil grassetto è utilizzato di solito per sottolineare parole o espressioni particolarmente importanti o che evidenziano stati d animo. 6. I personaggi possono essere disegnati: la figura intera la mezzo busto lfino all altezza delle ginocchia loppure si può far vedere solo il viso o un dettaglio, cioè un particolare (gli occhi, la bocca, una mano). 7. Ecco uno schema che potrete sviluppare liberamente (ogni punto può essere tradotto in una o più vignette). Una volta stabilite le ambientazioni, si definisci i dialoghi e i personaggi da inserire in ogni vignetta. A. Clara preoccupata B. Clara a casa con i genitori, di sera C. Clara e i genitori, a casa, di mattina D. Clara va verso la scuola (facoltativo) E. Clara arriva a scuola; incontra Alex e Bea. F. In classe prima dell intervallo (lezione di italiano). G. In classe, dopo l intervallo (lezione di matematica) H. Clara protagonista, insieme ai suoi occhiali, non più preoccupata, ma soddisfatta.
2 Clara dagli occhi grandi Clara è molto preoccupata, infatti si mordicchia il pollice. Fa sempre così quando c è qualcosa che non va o dentro la testa le passa un pensiero un po brutto. In questo momento sta pensando che non vuole più andare a scuola - Non voglio più andare a scuola! esclama. La sua mamma e il suo papà la guardano stupiti. - Ti è sempre piaciuto andare a scuola dice il papà. - Adesso non mi piace più sospira Clara. - Per via degli occhiali? chiede la mamma. - Mi chiameranno quattrocchi oppure Clara la rana - geme Clara. - Sono sicura che i tuoi compagni non lo faranno la consola la mamma. - Non gliel avevi detto, degli occhiali? domanda il papà. Clara fa di no con la testa perché un nodo di pianto le si è fermato nella gola e non riesce più a dire una parola. Dopo un po sussurra: - Solo a Bea. Bea è la sua amica del cuore, a lei confida tutto. Però le ha fatto promettere che non l avrebbe detto a nessun altro. Nemmeno alla maestra! La mattina dopo la mamma e il papà di Clara le dicono che a scuola ci deve andare, punto e basta. La mamma le infila nello zaino il succo di frutta e l astuccio degli occhiali. È un astuccio azzurro con dei pesciolini di tutti i colori. A Clara piace molto: però preferirebbe tenerci i pastelli, invece degli occhiali. - Ricordati di indossare gli occhiali ogni volta che devi leggere e scrivere le dice la mamma. Clara esce insieme al suo papà, con la testa bassa e un peso sul cuore. E il pollice in bocca. A scuola, Bea le corre incontro eccitata. - Sei in ritardo! esclama. - Non ce li hai gli occhiali? le chiede Alex. Clara diventa tutta rossa e lancia a Bea uno sguardo carico di stupore e di rimprovero. - Zitto fa Bea mettendosi un dito davanti alla bocca. Troppo tardi. - Avevi promesso... sussurra Clara e si precipita in aula senza aspettare la sua amica del cuore. Cioè, la sua ex amica del cuore. Bea è una traditrice, non la perdonerà mai. La maestra come al solito, prima di cominciare la lezione, domanda: - Qualcuno ha qualcosa da raccontare? Ci sono novità? Intanto guarda proprio Clara. Allora lo sa anche lei, degli occhiali! Clara abbassa ancora di più la testa, muta. - No? Allora prendiamo subito il libro degli esercizi a pagina 12 continua la maestra. Clara lo toglie dallo zaino e toglie anche l astuccio azzurro con i pesciolini. Lo mette davanti a sé, sul banco, ma non si decide ad aprirlo. - Leggerete una frase ciascuno dice la maestra e tante mani si alzano. Gli occhiali di Clara sono sempre dentro l astuccio. Le la mano lei non l ha alzata: non è brava a leggere. Ma che succede? La maestra fa un cenno con la testa e allora tutti i suoi compagni tirano fuori da sotto il banco un paio di occhiali e li indossano. Quelli di Sara sono rossi, Marika ce li ha rosa a pallini blu, Giovanni verdi.
3 I più strani sono quelli di Cosmin, che hanno la forma di due piccole ali nere: sembra che abbia sulla faccia un pipistrello di cartoncino. Tutti gli occhiali infatti sono di cartoncino e al posto delle lenti ci sono... due buchi. Con quegli affari sopra il naso, i suoi compagni sono proprio buffi! Clara scoppia a ridere e finalmente si decide a togliere i suoi occhiali veri dall astuccio azzurro. Li indossa e diventa tutta rossa. - Vuoi leggere tu, Clara? le chiede la maestra. Clara diventa ancora più rossa. Farà una figuraccia, come al solito. E invece no, perché le lettere stanno tutte ferme al loro posto e così è facile riconoscere le parole. Clara legge sicura e arriva alla fine della frase senza mai sbagliare o interrompersi o stropicciarsi gli occhi. - Brava le dice la maestra. Ti è piaciuta la nostra sorpresa? È stata un idea di Bea. Era preoccupata per te. Bea le sorride e Clara ricambia. Sono di nuovo amiche. - Grazie dice Clara a Bea e a tutti i suoi compagni. - Ora potete togliervi gli occhiali. Non tu, Clara! esclama la maestra. Cosmin vorrebbe tenere il suo pipistrello, ma la maestra non glielo permette. - Per te quell affare è un impiccio. Per Clara invece gli occhiali sono un aiuto prezioso spiega. Ma le novità non sono ancora finite. Quando, dopo l intervallo, arriva la maestra di matematica, ecco che toglie dalla borsa un astuccio rosso. Poi toglie dall astuccio un paio di occhiali. - È la prima volta che ho bisogno degli occhiali, dopo tanti anni che insegno... - spiega. È un po imbarazzata, è chiaro, e non si decide a metterli. Allora Clara indossa i suoi occhiali veri e gli altri tirano di nuovo fuori gli occhiali di cartone e se li mettono ridendo. Anche la maestra di matematica scoppia a ridere e inforca gli occhiali. - Vi piacciono? chiede. Tutti i bambini le dicono che sta bene e che i suoi occhiali sono belli, però qualcuno trova che quelli di Clara sono più belli. - Anche il suo astuccio mi piace di più dice Samuele perché ci sono i pesciolini colorati. La maestra prende il quaderno di Yuri, che è vicino alla cattedra, ed esclama: - Ci vedo benissimo! Ora non mi sfuggirà più nemmeno un errore piccolo piccolo! - Speriamo che qualche volta te li dimentichi sbuffa Claudio, che è un po allergico alla matematica. Clara fa una carezza al suo astuccio. È davvero bello. E anche gli occhiali sono belli. Non li dimenticherà a casa. Li mette facendo attenzione a infilare le bacchette sotto i capelli. Ecco, è pronta per affrontare i numeri, anche quelli in colonna. Che mattinata straordinaria. Non la scorderà mai, in tutta la vita.
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6 NORMALE PENSA Qui metti i dialoghi dei personaggi collegati alle frecce Qui inserisci i pensieri dei personaggi, collegati con le bollicine SUSSURRA URLA Qui inserisci le frasi che i personaggi pronunciano a bassa voce Qui metti le frasi "urlate Per l insegnante Dopo aver letto la storia di Clara dagli occhi grandi, gli alunni la ricostruiranno in un racconto a fumetti. Di seguito qualche indicazione utile per guidare i bambini nella realizzazione del lavoro. Il fumetto è una forma di racconto che si svolge, attraverso disegni e parole, in una serie di vignette che si succedono secondo una sequenza logica. 1. La vignetta contiene il disegno 2. La didascalia spiega le informazioni date dal disegno sia in presenza sia in assenza di dialoghi. 3. Il disegno contiene i luoghi e i personaggi che compiono azioni e parlano. 4. Il balloon o nuvoletta dalla forma, di solito tonda, con un becco, freccia o codino, contiene le parole pronunciate dai personaggi. I balloon possono essere di quattro tipi: a. Con la riga continua, significa che il personaggio parla con voce normale. b. Con la riga tratteggiata significa che si parla sottovoce. c. A forma di nuvola indica che il personaggio sta pensando. d. Con la riga spezzata indica che il personaggio urla. e. Se la voce proviene da fuori campo il codino del balloon avrà un andamento ondulato (zig zag) come nell esempio*. 5. Quando in una vignetta si trovano più nuvolette, l ordine da seguire per leggerle è: a. Da sinistra a destra b. Dall alto in basso c. In caso di sovrapposizione, va letta la nuvoletta messa davanti. CBM Italia Onlus - Via Melchiorre Gioia, 72-20125 Milano - Tel +39 02.720.936.70/Fax +39 02.720.936.72 scuola@cbmitalia.org /