L uomo ha sempre usato maschere e travestimenti anche se con scopi diversi nelle varie civiltà. Un esempio significativo dell'uso funerario della maschera è presente presso la civiltà Egizia. Maschera funeraria di Tutankhamon, metà del XIV sec. a. C. Il Cairo, Museo Egizio
Le maschere funerarie compaiono anche nelle tombe regali di Micene (Tomba di Agamennone) La maschera fu scoperta dall'archeologo tedesco Schliemann sul volto di un corpo trovato in una tomba e pensò di aver ritrovato i resti del leggendario re acheo Agamennone, da qui il nome. Benché le recenti ricerche archeologiche abbiano stabilito che la maschera risalga al 1.500 a.c., periodo molto anteriore a quello in cui si crede sia vissuto il Re, è rimasto il nome con cui è nota la maschera.
Mosaico con maschere teatrali romane III sec. a.c., Musei Capitolini, Roma Nel mondo greco e nell antica Roma questo tipo di maschere era indossato dagli attori. Gli spettatori potevano così riconoscere anche da lontano il carattere tragico o comico del personaggio. Inoltre le maschere funzionavano da amplificatore per la voce che si diffondeva anche nelle gradinate più lontane.
Ostia Antica Il Teatro
Maschera teatrale dalla decorazione del teatro di Ostia Antica.
Maschere del teatro romano
Villa Adriana, Palazzo Imperiale, ambiente PI46: pannello in mosaico policromo raffigurante una maschera scenica e attributi di Dioniso. Roma, Musei Vaticani, Gabinetto delle Maschere.
Maschera comica, seconda metà del I secolo d.c., Intonaco dipinto Napoli, Museo Archeologico Nazionale
Scavi di Pompei. Particolare di maschera teatrale
Mosaico romano con maschera teatrale e decorazioni geometriche.
A M E R I C A Maschere maya precolombiane
A M E R I C A Maschere maya precolombiane
A M E R I C A Maschere maya precolombiane
Le maschere sono un elemento fondamentale della cultura tradizionale e dell Arte dei popoli dell Africa. Diverse culture associano a questi oggetti diversi significati specifici, ma sono elementi costanti l'attribuzione alle maschere di significati spirituali e vengono usate nelle danze e in altri riti religiosi. Nella maggior parte dei casi, la creazione di maschere è un'arte che si tramanda di padre in figlio, insieme alla conoscenza dei valori simbolici e religiosi associati. Le maschere sono una delle forme d'arte africana più note in Europa, e nel XX secolo sono servite come ispirazione per movimenti artistici come il CUBISMO e l ESPRESSIONISMO.
A F R I C A Festa - Regione dei Dogon - Mali
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S A R D E G N A In un piccolo paese della Sardegna, le maschere entravano nelle case per farsi invitare e lanciando la crusca in faccia ai bambini propiziavano la fortuna dei pascoli per l'anno successivo.
V E N E Z I A Nella Venezia del Medioevo, durante le pestilenze, i medici erano soliti indossare una maschera il cui lungo naso veniva riempito di spezie a un doppio scopo: in primo luogo coprire gli odori malsani dei corpi degli appestati e secondariamente offrire una difesa, seppur debole, dal contagio per l'inalazione dell'aria. Tale oggetto viene appunto definito "maschera dello speziale".
V E N E Z I A
d Il fenomeno più noto e diffuso di travestimento per mezzo di maschere lo abbiamo adesso oggi durante il CARNEVALE. E questa una festa dalle origini antiche, un po religiose ed un po pagane, che inizia dall Epifania fino al digiuno della Quaresima. d
d Il Carnevale moderno, ha perso il suo significato originale che era di tipo religioso ed ha assunto quello di festa folkloristica, che viene mantenuta in vita e coltivata per non perdere antiche usanze. Per questo, nel nostro paese il Carnevale ha ripreso oggi un significativo rilievo in quelle città nelle quali già nel passato, godeva di grandi tradizioni, quali ad esempio Viareggio in Toscana e Venezia nel Veneto. d
d Il Carnevale è una festa che coinvolge soprattutto i bambini che si trasformano per qualche ora in personaggi diversi e divertenti... d
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d IMMAGINI DEL CARNEVALE DI VENEZIA d
d A Venezia, tutta la città si trasforma durante il carnevale e le antiche maschere in giro per le calli o sulle gondole, portano l osservatore in un magico viaggio indietro nel tempo. d d d
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d IMMAGINI DEL CARNEVALE DI VIAREGGIO d
d Viareggio invece, è famosa per le sfilate di carri allegorici, su cui grandi maschere di cartapesta, offrono una satira di fatti e personaggi dell attualità. d
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d In questo periodo c è molta euforia e la gente passeggia per strade e piazze delle città e festeggia con maschere, carri allegorici, coriandoli e stelle filanti. d
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d Il Carnevale è una festa allegra e divertente: ci si può vestire come vogliamo, ma un po di tempo fa le maschere tipiche erano quelle dei personaggi della Commedia dell Arte come Arlecchino, Colombina, Pulcinella e molte atre. d
d I PERSONAGGI DELLA COMMEDIA DELL ARTE Dal Cinquecento fino al Settecento, comparvero nei teatri le maschere della Commedia dell Arte: Pulcinella, Arlecchino, Pantalone e molte altre che riuscirono a caratterizzare personaggi ispirati a quelli della società dell epoca. Le loro maschere sono tutt ora le più usate in occasione del Carnevale che fa rivivere per le strade, anziché a teatro, i personaggi della Commedia dell Arte. d
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Arlecchino È la più nota delle maschere e proviene dalla città di Bergamo in Lombardia. Il suo bizzarro vestito variopinto e di cento colori sarebbe dovuto alla generosità dei suoi amici che, in occasione del Carnevale, gli regalarono pezzi di stoffa dei loro abiti, affinché anch'egli avesse un costume.
Brighella Anche lui servitore bergamasco. Brighella è furbo, non ha scrupoli, non rispetta nessuno e ama litigare (il suo nome deriva da briga = lite). Il suo costume è composto da una mezza maschera nera, giacchetta, mantellina e pantaloni bianchi con decorazioni verdi.
Brighella Anche lui servitore Meneghino bergamasco. Brighella è furbo, non ha scrupoli, non rispetta nessuno e ama litigare (il suo nome deriva da briga = lite). Il suo costume è servo fedele. composto da una mezza maschera nera, giacchetta, mantellina e pantaloni bianchi con decorazioni verdi. E la maschera tradizionale milanese, il cui nome deriva da una categoria di servi che la domenica accompagnava i signori in chiesa o alla passeggiata ed è il simbolo del Ha il tricorno marrone, la parrucca con codino, la giacca pure marrone filettata di rosso, i calzoni corti verdi e le calze bianche o a righe rosse e bianche o colorate.
Gianduia E la maschera di Torino. Veste un costume di panno color marrone bordato di rosso, con il panciotto giallo e le calze rosse, ha in testa il tricorno e la parrucca con codino. È un galantuomo, cui piacciono il vino, l'allegria; è il tipo del buon piemontese pieno di buon senso e di coraggio.
Pantalone Tipica maschera veneziana Rappresenta il tipico vecchio mercante ricco, brontolone ed avaro Il costume è costituito da un berretto di lana, una giacca rossa. Indossa un mantello nero, spesso foderato di rosso, e ai piedi calza delle ciabatte nere con le punte rivolte verso l'alto. È caratteristica la sua maschera nera con naso adunco, sopracciglia accentuate e una curiosa barbetta a pizzo.
Colombina E una semplicissima maschera veneziana con un vestito a volte a toppe colorate come quello di Arlecchino, rifinito con una graziosa cuffietta bianca e un grembiule della stessa tinta.
Stenterello E una maschera Toscana e fu chiamato Stenterello per la figura esile, cresciuta a stento. Porta in testa una specie di cappello a barchetta con parrucca e codino, giubba lunga di panno azzurro, panciotto giallo a piselli, calzoni corti e neri, una calza rossa e l'altra rigata di bianco-azzurro. È un tipo ghiottone, scansafatiche, pavido, sciocco, perseguitato dai creditori e dalla sventura.
Pulcinella Nota maschera napoletana e una tra le più popolari italiane. Il suo abito è caratterizzato da un camiciotto e calzoni bianchi da facchino, cappello fatto a pan di zucchero, baffi e barba E un personaggio pigro, perennemente affamato, sfrontato e chiacchierone.
Tartaglia E una maschera di origine napoletana. Prese il nome di Tartaglia dalla balbuzie che la distingueva ed è un personaggio spassoso e ridanciano che non riveste mai parti tristi o tragiche.
Adesso prova anche tu a creare una maschera...
d QUESTE LE HANNO REALIZZATE I TUOI COMPAGNI d
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d Buon lavoro dalla prof. d d Ricerca iconografica, foto del carnevale di Venezia, testi e proposte di lavoro di: LORENZA BIASCI