Altre attività di vendita Carburanti



Documenti analoghi
Iter autorizzatorio Impianto di distribuzione carburanti

Allegato 1. omissis. in B.U.R.M. n. 13 del sommario. Art. 1 (Oggetto) Art. 2 (Definizioni) DELIBERA. DGR(11) 125_11 Pag: 1

DGR n. 125 del 07/02/2011 BUR n. 13 del 18/02/2011 In vigore dal 19/02/2011

1. Dati generali dell intervento 1.1 Indirizzo dell esercizio. 2. Specifiche relative all attività. B8 Distributori di carburante - 21/10/11

Distributori di carburanti

Comune di Macerata REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLA INSTALLAZIONE DI IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE CARBURANTI

Richiesta di autorizzazione per IMPIANTO DISTRIBUZIONE CARBURANTI NUOVO IMPIANTO TRASFERIMENTO - MODIFICHE SOSTANZIALI (L.R. 24 marzo 2004 n.

REGIONE LIGURIA LEGGE REGIONALE 10 NOVEMBRE 2009 N. 53

Campania. Del. G.R. 952 del 26 marzo Disciplina degli impianti autostradali di distribuzione di carburanti per autotrazione.

Comunicazione di VARIAZIONI NON SOSTANZIALI a IMPIANTO DISTRIBUTORE CARBURANTI (L.R. 24 marzo 2004 n.19)

SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA (S.C.I.A.)

Legge Regionale 29 gennaio 2010, n.5

attività commerciali impianti di distribuzione dei carburanti modello 2_14_01

SOMMARIO. Preambolo. PREAMBOLO Visto l articolo 117, comma quarto della Costituzione;

Campania. Del. G.R del 9 luglio 1999

LEGGE REGIONALE 2 GENNAIO 2007 N. 1 e ss.mm.ii. TESTO UNICO IN MATERIA DI COMMERCIO - Estratto parti relative alla distribuzione carburanti stradali

DOMANDA TRASFERIMENTO DISTRIBUTORE DI CARBURANTI 1 copia in bollo 2 copie in carta semplice

TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI. ART. 1 Oggetto e finalità

Cognome Nome Data di nascita / / Cittadinanza Sesso: M I I F I I Luogo di Nascita: Comune Provincia C.F. Residenza: Comune Provincia

Procedimenti autorizzativi in materia di impianti di distribuzione di carburanti

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 26

Il Sottoscritto. Nome

COMUNE DELLA SPEZIA REGOLAMENTO PER IL RILASCIO E LA DISCIPLINA DELLE AUTORIZZAZIONI DI SALA GIOCHI

Provincia di Roma SUSSIDIARIO allo SPORTELLO UNICO

COMUNE DI PERO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITA TEMPORANEE NEL PERIODO DI EXPO 2015 INDICE

Al Comune di Montecchio Emilia P.zza Repubblica n Montecchio Emilia RE

REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE N. 30/2000 SULL INQUINAMENTO ELETROMAGNETICO. SOMMARIO

PIANO CASA FRIULI VENEZIA GIULIA SCHEDA SINTETICA

Mod.Alberghisub OGGETTO: DICHIARAZIONE DI SUBINGRESSO IN STRUTTURA RICETTICA. Data di nasciata cittadinanza sesso M F. Luogo di nascita Prov Stato

Capo IV Distributori di carburante

Luogo di nascita: Comune Provincia Stato

NORME PER L INSEDIAMENTO DELLE ATTIVITA DI VENDITA AL DETTAGLIO SU AREA PRIVATA IN SEDE FISSA

Legge Regione Lombardia. 5 ottobre 2004, n. 24 Disciplina per la razionalizzazione e l ammodernamento della rete distributiva dei carburanti.

SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA (S.C.I.A.)

Comune di. Luogo di nascita: Comune Provincia Stato

COMUNE DI BERTINORO Provincia Forlì-Cesena

Comune di CENATE SOTTO Provincia di BERGAMO

LEGGE REGIONALE 12 marzo 2003 n. 05

COMUNE DI TRECATE PROVINCIA DI NOVARA REGOLAMENTO SALE PUBBLICHE DA GIOCO

SPORTELLO UNICO PER L ATTIVITÀ EDILIZIA del COMUNE di VERZUOLO. AUTOCERTIFICAZIONE per la CONFORMITÀ ALLE NORME IGIENICO SANITARIE

Richiesta del parere preventivo della Commissione per la Qualità Architettonica e il Paesaggio (ai sensi dell art. 18 del Regolamento Edilizio)

Legge regionale n. 8 del e successive modificazioni nuove norme in materia di impianti di distribuzione di carburanti

Antincendio: resistenza e reazione al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi Verifiche e controlli del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco

REGOLAMENTO COMUNALE PER

Alberghi e altre attività ricettive Residenze d'epoca

ATTESTAZIONE DI AGIBILITÀ PER EDILIZIA ABITATIVA (ai sensi dell art. 25 comma 5 bis D.P.R. 380/2001 e ss.mm.)

QUADRI INFORMATIVI DEL PERMESSO DI COSTRUIRE

IX LEGISLATURA Atti 5462/2011 IV COMMISSIONE PDL N di iniziativa del Presidente della Giunta Regionale

OGGETTO: Richiesta di certificato di agibilità.

REGOLAMENTO RELATIVO ALLE ISTANZE RIGUARDANTI GLI IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE CARBURANTI.

Regolamento di procedura per l apertura delle medie strutture di vendita nel territorio comunale.

attività commerciali impianti di distribuzione dei carburanti modello 2_14_04

Comune di Rapolano Terme (SI) Al Responsabile dell Area Edilizia, Ambiente e Assetto del Territorio

SERVIZIO ENERGIA MILANTRACTOR TANTI VANTAGGI, UN UNICA SOLUZIONE

CITTA DI PARABITA Provincia di Lecce

BENEFICIARE CONTRIBUTO PRESENTARE DOMANDA

CITTA' di TERMINI IMERESE

DICHIARAZIONE DI CONFORMITA e DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA

DICHIARAZIONE DI AGIBILITA DI EDIFICI DESTINATI AD ATTIVITA ECONOMICHE

L INSTALLAZIONE DEI PANNELLI TERMICI E FOTOVOLTAICI

Istanza per il rilascio del certificato di agibilità

Città di Novate Milanese Provincia di Milano

attività commerciali vendita della stampa quotidiana e periodica modello 2_15_05

Istanza per il rilascio del certificato di agibilità

COMUNE DI Provincia di Treviso

PIANO DELLA RETE COMUNALE DI DISTRIBUZIONE CARBURANTI

Ordinanza Nr. 4 Serravalle Pistoiese, lì 04/02/2005

Al Comune di GROTTAMMARE (ART. 6 DEL REGOLAMENTO CE N. 852/2004 E DELLA D.G.R. N DEL ) Luogo di nascita: Comune Provincia Stato

Il progetto di prevenzione incendi nella GDO:

REGOLAMENTO ALBERGO DIFFUSO. Articolo 1 (Ambito di applicazione) Articolo 2 (Definizione tipologica)

COMUNE DI NOVENTA DI PIAVE

DETERMINAZIONI IN ORDINE ALLE DIMENSIONI DELLE STRADE ED ALLE DISTANZE DI RISPETTO STRADALI E DEI TRACCIATI FERROVIARI DI PROGETTO

PROCEDIMENTO DI AGIBILITÀ (art.25 D.P.R. n. 380/01) Il/la sottoscritto/a nato a il codice fiscale/partita iva, residente/ con sede in Via civ.

ll sottoscritto Tel. SEGNALA di dare inizio alla realizzazione del seguente intervento:

ATTESTATO DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA (A.C.E.) MODULISTICA AMBIENTALE

Il/ La sottoscritto/a (nome e cognome) codice fiscale/partita IVA/ID No. nato a residente in via n. CAP Nazione tel. / fax / .

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA (art. 6, comma 4 del DPGR 23 novembre 2005, n. 62/R)

PARTE PRIMA ATTI DELLA REGIONE

CITTA DI MERATE Provincia di Lecco

REGOLAMENTO DEI CENTRI DI VACANZA PER MINORI DI CUI ALL ARTICOLO 7, COMMA 2 DELLA LEGGE REGIONALE 3 LUGLIO 2000, N. 13 CAPO I

CAPO I PRINCIPI GENERALI

Distributori di carburante certificato di collaudo (a firma del tecnico)

COMUNE DI FORLI' AREA PIANIFICAZIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO

PRATICHE DA PRESENTARE PRESSO L UFFICIO PRESENTAZIONE PROGETTI (pagina 3-8)

Alberghi e altre attività ricettive Strutture ricettive alberghiere

MILANO - GIOVEDÌ, 7 OTTOBRE Sommario. [4.6.1] Disciplina per la razionalizzazione e l ammodernamento della rete distributiva dei carburanti

D.I.A. (Denuncia Inizio di Attività edilizia) Elenco documenti da allegare alla richiesta:

Comunità Alto Garda e Ledro Piano stralcio in materia di programmazione urbanistica del settore commerciale

Scheda informativa del modulo A24

ESTRATTO DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 141 DEL

RICHIESTA DEL CERTIFICATO DI AGIBILITA'

via/piazza n. tel. fax N.di iscrizione al Registro Imprese N. REA CCIAA di

BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 STRUTTURA D.M. 19 MARZO 2015

COMUNE DI SOIANO DEL LAGO (Provincia di Brescia) SCIA N. Al Sindaco del Comune di SOIANO DEL LAGO SEGNALA

COMUNE DI BUCCIANO PROVINCIA DI BENEVENTO SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA

DICHIARAZIONI DEL PROGETTISTA

CITTA DI PISTICCI COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA

PROCEDIMENTO DI AGIBILITÀ (art.25 D.P.R. n. 380/01) Il/la sottoscritto/a nato a il codice fiscale/partita iva, residente/ con sede in Via civ.

DOCUMENTAZIONE ALLEGATA ALLA RICHIESTA DI DENUNCIA DI INIZIO DI ATTIVITÀ EDILIZIA

Il sottoscritto. nato a Prov... il.. residente in... Prov... Via... n. Codice fiscale. nella sua qualità di,

Transcript:

Altre attività di vendita Carburanti Descrizione Per impianto di distribuzione dei carburanti si intende quel complesso unitario costituito da uno o più distributori e dai serbatoi dei carburanti erogabili, con le relative attrezzature, locali ed eventuali attività accessorie. Nell'ambito di questa categoria la Legge distingue tra: 1) impianti di distribuzione dei carburanti per autotrazione ad uso pubblico, ubicati lungo la rete stradale ordinaria, classificati nelle seguenti tipologie: stazione di servizio: impianto costituito da uno o più distributori a semplice, doppia o multipla erogazione dei carburanti con relativi serbatoi e dalla attività accessorie al servizio degli utenti, nonché da locali destinati agli addetti e da self-service pre-pagamento e post-pagamento; stazione di rifornimento: impianto costituito da uno o più distributori a semplice, doppia o multipla erogazione di carburanti con relativi serbatoi, che dispone di un locale destinato agli addetti e all'esposizione di lubrificanti o altri prodotti per i veicoli, nonché di self-service pre-pagamento o post-pagamento; chiosco: impianto costituito da uno o più distributori a semplice, doppia o multipla erogazione di carburanti con relativi serbatoi e da un locale adibito esclusivamente al ricovero degli addetti ed eventualmente all'esposizione di lubrificanti o altri prodotti per i veicoli; punto isolato o appoggiato: impianto costituito da uno o più distributori a semplice o doppia erogazione di carburanti con relativi serbatoi ed eventuale pensilina, senza alcuna struttura sussidiaria; 2) impianti di distribuzione dei carburanti per unità da diporto e avio ad uso pubblico, i quali sono ubicati all'interno delle aree portuali e aeroportuali, e sono destinati all'esclusivo rifornimento dei natanti e degli aeromobili; 3) impianti di distribuzione di carburante esenti da accisa per motovela e motopesca, i quali sono ubicati all'interno delle aree portuali e sono destinati all'esclusivo rifornimento di coloro che usufruiscono del carburante per autotrazione a esenzione di accisa; 4) impianti ad uso privato, i quali sono ubicati all'interno di aree di proprietà privata o pubblica non aperte al pubblico, quali stabilimenti, cantieri, magazzini e depositi e sono destinati all'esclusivo rifornimento di automezzi di proprietà, in locazione e in uso del titolare dell'autorizzazione; 5) impianti ad uso privato per trasporto pubblico locale, i quali sono ubicati all'interno di aree di proprietà pubblica o privata non aperte al pubblico, quali stabilimenti o depositi o aree all'uopo attrezzate, e sono destinati all'esclusivo rifornimento dei veicoli utilizzati per il trasporto pubblico e per i mezzi di servizio ausiliari.

Attività accessorie e servizi integrativi I nuovi impianti e gli impianti esistenti, anche in deroga alle norme di settore, possono essere dotati: - di autonomi servizi per l'auto e l'automobilista, quali officina meccanica, elettrauto, gommista, lavaggio, servizi di lubrificazione, servizi informativi di interesse generale turistico, aree attrezzate per autocaravan, servizi igienici di uso pubblico, fax, fotocopie, rete internet e bancomat; - di autonome attività commerciali integrative, alimentari e non alimentari, qualificabili come esercizio di vicinato, ivi comprese la somministrazione di alimenti e bevande, le rivendite di generi di monopolio, la vendita di stampa quotidiana e periodica, nonché le attività ricettive. Le attività accessorie sono svolte dal titolare dell'impianto di distribuzione di carburanti in possesso dell'autorizzazione rilasciata dall'agenzia delle dogane. Requisiti Per svolgere l attività in oggetto è necessario essere in possesso dei requisiti morali previsti dall'art. 8 della L.R. 27/09; REQUISITI MINIMI DEI NUOVI IMPIANTI L'installazione e l'esercizio di nuovi impianti della rete ordinaria devono essere dotati dei seguenti requisiti minimi: a) dispositivi self-service pre-pagamento; b) due distributori a semplice, doppia o multipla erogazione di carburanti e uno di metano o GPL o di idrogeno o delle relative miscele a doppia erogazione, quando separate; c) impianto fotovoltaico o sistema di cogenerazione; d) capacità complessiva dei serbatoi non inferiore a 35 metri cubi; e) pensiline di copertura delle aree di rifornimento; f) servizi igienici per gli utenti, di cui almeno uno per gli utenti in condizione di disabilità; g) presenza di aree di sosta per autoveicoli con un minimo di tre posti auto, di cui almeno uno per glli utenti in condizione di disabilità; h) locale di ricovero per il gestore, con superficie non inferiore a 25 metri quadrati; i) area a verde pari al 10 per cento della superficie totale. I nuovi impianti aventi superficie complessiva superiore a 3.500 metri quadrati realizzano impianti igienico-sanitari destinati ad accogliere i residui organici e le acque chiare e luride raccolte negli impianti interni delle autocaravan, con le caratteristiche di cui all'art. 378 del D.P.R. 16 dicembre 1992, n. 495.

DISCIPLINA URBANISTICA Gli impianti di distribuzione dei carburanti possono essere realizzati in tutte le zone omogenee del piano regolatore generale comunale (PRG), ad eccezione della parte del territorio comunale interessata da agglomerati urbani che rivestono interesse storico, artistico o di particolare pregio ambientale o da porzioni di essi, comprese le aree circostanti che possono considerarsi, per tali caratteristiche, parte integrante degli agglomerati stessi(zona A di cui all'art. 2 del D.M. 2 aprile 1968, n. 1444). La localizzazione degli impianti di carburanti costituisce un mero adeguamento degli strumenti urbanistici su tutte le zone e sottozone del PRG non sottoposte a vincoli paesaggistici, ambientali ovvero monumentali e non comprese nelle zone territoriali omogenee A suddette. Fatte salve in ogni caso le norme in materia di prevenzione incendi, edilizia, di ambiente, igienico-sanitaria e di sicurezza sul lavoro, il complesso unitario costituito dall'impianto di distribuzione dei carburanti, dai manufatti relativi e dalle attività e servizi integrativi, ad esclusione delle attività ricettive, può essere realizzato in tutto o in parte anche all'interno delle fasce di rispetto a protezione del nastro stradale ex D.Lgs 285/1992 a condizione che la localizzazione del nuovo impianto: - ricada in un'area sita fuori del perimetro dei centri storici; - non ricada negli ambiti di tutela ambientale ai sensi del Piano paesistico ambientale (PPAR) e del Piano territoriale di coordinamento territoriale provinciale (PTC). All'interno delle fasce di rispetto stradali ricadenti negli ambiti di tutela ambientale definiti dal PPAR o dalle disposizioni dei piani regolatori comunali a esso adeguati possono essere realizzati gli impianti necessari per l'erogazione del carburante e un locale prefabbricato con una superficie massima di 60 metri quadrati, munito di servizi igienici per gli utenti, in cui possono essere esercitate anche attività accessorie. Gli impianti della rete ordinarie devono essere provvisti di servizi igienico-sanitari per gli utenti, anche in condizione di disabilità. Adempimenti L'installazione e l'esercizio di nuovi impianti della rete ordinaria sono soggetti all'autorizzazione rilasciata dal Comune competente per territorio. installazione e esercizio di un nuovo impianto trasferimento dell impianto aggiunta di nuovi carburanti nell impianto di distribuzione

1. Mod 1C - DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE PER L'INSTALLAZIONE E PER L'ESERCIZIO DI IMPIANTO DI DISTRIBUZIONE CARBURANTI AD USO PUBBLICO; 2. Relazione tecnica sulle caratteristiche del impianto e sui materiali usati, comprese le caratteristiche di cui all art. 11 del Regolamento regionale n. 2/11; 3. planimetria in scala 1:2000 e 1:100 relativa al progetto dell impianto; 4. Mod. 13/C - perizia giurata, redatta dal progettista, o altro tecnico con competenze equivalenti, iscritto all albo professionale, circa la conformità dell impianto; 5. elaborati tecnici necessari per il rilascio del permesso di costruire si sensi della normativa vigente, qualora necessario; 6. atto attestante la disponibilità dell'area, in originale o copia autentica ai sensi di legge ; 7. istanza di valutazione del progetto di prevenzione incendi, secondo le procedure di cui al DPR 151/2011 con allegata la documentazione indicata dal decreto di cui all art. 2 comm a 7, per la valutazione da parte del competente Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco; 8. Autocertificazione altre persone; 9. Copia documento di identità del dichiarante; 10. Copia versamento dei diritti. l'installazione e l'esercizio di un nuovo impianto ad uso privato 1. Mod. 2/C - DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE PER L'INSTALLAZIONE E PER L'ESERCIZIO DI IMPIANTO DI DISTRIBUZIONE CARBURANTI AD USO PRIVATO; 2. Relazione tecnica sulle caratteristiche dell impianto e sui materiali usati; 3. planimetria in scala 1:2000 e 1:100 relativa al progetto dell impianto ; 4. Mod. 13/C - perizia giurata, redatta dal progettista, o altro tecnico con competenze equivalenti, iscritto all albo professionale, circa la conformità dell impianto; 5. Elenco dei mezzi che utilizzano l impianto, con estremi di telaio e/o targa; 6. atto attestante la disponibilità dell'area, in originale o copia autentica ai sensi di legge; 7. Autocertificazione altre persone; 8. Copia documento di identità del dichiarante; 9. Copia versamento dei diritti. esercizio provvisorio dell impianto distributore carburanti esercizio provvisorio dell impianto autostradale di distributore carburanti

1. Mod. 3/C - DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE ALL ESERCIZIO PROVVISORIO DELL IMPIANTO DI DISTRIBUZIONE CARBURANTI 2. Mod. 13/C - perizia giurata, redatta dal progettista, o altro tecnico con competenze equivalenti, abilitato alla sottoscrizione del progetto ai sensi delle normative vigenti comprovante la corretta esecuzione dei lavori in conformità al progetto approvato 3. la S.C.I.A ai fini della sicurezza antincendio secondo le procedure di cui al DPR 151/2011 con allegata la documentazione indicata dal decreto di cui all art. 2 comma 7. 4. Autocertificazione altre persone 5. Copia documento di identità del dichiarante 6. Copia versamento dei diritti Rilascio autorizzazione per prelievo e trasporto di carburanti in recipienti mobili, per quantitativi superiori a 30 litri, presso gli impianti di distribuzione carburanti ad uso pubblico. 1. Mod. 4/C - DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE PER PRELIEVO E IL TRASPORTO DI CARBURANTI IN RECIPIENTI MOBILI; 2. Autocertificazione altre persone; 3. Copia documento di identità del dichiarante; 4. Copia versamento dei diritti. esercizio di un impianto temporaneo in caso di ristrutturazione totale o parziale dell impianto già autorizzato esercizio di un impianto autostradale temporaneo in caso di ristrutturazione 1. Mod. 5/C - DOMANDA DI RILASCIO AUTORIZZAZIONEALL ESERCIZIO TEMPORANEO DI UN IMPIANTO DI DISTRIBUZIONE CARBURANTI 2. Relazione tecnica sulle caratteristiche del impianto e sui materiali usati, comprese le caratteristiche di cui all art. 11 del Regolamento regionale n. 2/11; 3. planimetria in scala 1:2000 e 1:100 relativa al progetto dell impianto; 4. Pareri favorevoli in materia di sicurezza sanitaria ambientale e antincendio rilasciati dagli organi competenti ai sensi della normativa vigente; 5. la S.C.I.A ai fini della sicurezza antincendio secondo le procedure di cui al DPR 151/2011 con allegata la documentazione indicata dal decreto di cui all art. 2 comma 7; 6. Autocertificazione altre persone; 7. Copia documento di identità del dichiarante;

8. Copia versamento dei diritti. SEGNALAZIONE CERTIFICATA INIZIO ATTIVITA per: ristrutturazione parziale o totale dell impianto, sulla stessa area; sostituzione di distributori a semplice erogazione con altri a doppia o multipla erogazione, per carburanti già autorizzati; sostituzione del tipo di carburante già autorizzato nel distributore; diminuzione del numero o la riduzione della capacità di stoccaggio per eliminazione di serbatoio aggiunta di distributori di prodotti già autorizzati; eliminazione di distributori o di carburanti già autorizzati installazione di self-service pre-pagamento estensione ad altri carburanti del self-service pre-pagamento esistente installazione di self-service post-pagamento aumento del numero o della capacità di stoccaggio sei serbatoi 1. Mod. 11/C - SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA DI IMPIANTO DI DISTRIBUZIONE CARBURANTI; 2. Relazione tecnica sulle caratteristiche del impianto e sui materiali usati; 3. planimetria in scala 1:2000 e 1:100 relativa al progetto dell impianto; 4. Mod. 13/C - perizia giurata, redatta dal progettista, o altro tecnico con competenze equivalenti, iscritto all albo professionale, circa la conformità dell impianto; 5. Autocertificazione altre persone 6. Copia documento di identità del dichiarante 7. Copia versamento dei diritti SEGNALAZIONE CERTIFICATA INIZIO ATTIVITA per subentro nell attività di distribuzione dei carburanti. 1. Mod. 12/C - SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA PER TRASFERIMENTO DELLA TITOLARITA /GESTIONEDI IMPIANTO DI DISTRIBUZIONE CARBURANTI; 2. Autocertificazione altre persone: 3. Copia documento di identità del dichiarante; 4. Copia versamento dei diritti.

Powered by TCPDF (www.tcpdf.org) Normativa Regolamento regionale 16 febbraio 2011, n. 2. "Disciplina della distribuzione dei carburanti per autotrazione in attuazione del Titolo IV della Legge regionale 10 novembre 2009, n. 27 (Testo Unico in materia di Commercio)". L.R. 27/09 Testo Unico in materia di commercio