Seconda parte Profilo di Comunità



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8. CAPITALE SOCIALE Il profilo di comunità non può non tenere conto del capitale sociale, vale a dire di quegli aspetti della vita sociale- reti, norme, fiducia - che abilitano i partecipanti ad agire assieme in maniera più efficace nel perseguimento di obiettivi comuni [Robert Putnam 1995]. Il capitale sociale fonda la propria ricchezza sugli elementi relazionali come la fiducia, la reciprocità, la buona volontà, la solidarietà, risorse intangibili di difficile misurazione che servono a mantenere unito il tessuto sociale, a partire dalla famiglia, dai gruppi di mutuo aiuto, fino alle forme associative organizzate (volontariato, promozione sociale, cooperative sociali). Il sistema valoriale dei cittadini, oggetto di una ricerca promossa dalla Provincia di Rimini nel novembre 2007 di cui si riportano nel paragrafo che segue i risultati, costituisce presupposto significativo del capitale sociale, mentre la presenza nel territorio di forme associative testimonia la propensione dei cittadini ad aggregarsi per finalità civiche e solidaristiche. 8.1 IL SISTEMA VALORIALE DEI CITTADINI Nella rilevazione del novembre 2007, il quadro valoriale 33 della società riminese, pur confermando una maggiore solidità di fondo rispetto al quadro nazionale, evidenziata in particolare da una percezione più contenuta di inadeguatezza a fronteggiare lo sforzo competitivo e da una maggiore apertura nei confronti dell immigrazione, ribadisce Ottimismo economico Partecipazione seri sintomi di stress, già carente rilevati lo scorso anno, di natura Immigrazione economica, sociale e relazionale, a cui è sottoposta la Patria e realtà riminese, e più in Scienza feconda unità nazionale generale la società italiana. Bassa QdV Alta QdV Emergono, innanzitutto, i Inadeguatezza segnali di una diffusa tendenza individuale al ripiegamento, rilevata anche su base regionale. Estero In particolare, tali segnali sono suffragati dalla crescente Insicurezza Fiducia nei criminalità giovani sfiducia nelle potenzialità di Futuro smarrito ripresa del Paese e da un ridotto investimento fiduciario nelle Pessimismo economico giovani generazioni. In generale, ri riscontra una tendenziale omologazione al dato nazionale dei tratti valoriali di questo territorio. L attenuazione delle differenze peculiari è particolarmente evidente con riferimento al senso patrio e all apertura nei confronti del fenomeno immigratorio. Il quadro valoriale che emerge dalla ricerca, rappresentato graficamente nel piano cartesiano definito dagli assi del grado di soddisfazione per la qualità della vita e delle prospettive economiche percepitem, evidenzia che l atteggiamento di apertura è fortemente correlato con l ottimismo economico e con la percezione di un elevata qualità della vita: solo con una buona solidità di fondo, che anche in questo territorio comincia a dare segnali di logoramento, è possibile guardare con fiducia al futuro. Gli elementi valoriali presi in considerazione sono: patria e unità nazionale, partecipazione carente, scienza feconda, insicurezza nei confronti della criminalità, fiducia ai giovani, immigrazione, futuro smarrito, estero, inadeguatezza individuale, Europa. Patria e unità nazionale. Con questa frase si sottolinea l attualità del valore di patria coniugato ad un idea di irriducibilità dell unità nazionale; quest ultima infatti è vissuta come anticamera di benessere economico e common wealth cui non si può rinunciare. 33 Il quadro valoriale e realizzato con il modello trends. A partire da singole variabili, Trends crea orientamenti valoriali (ciascuno di questi è la rappresentazione sintetica di un concetto complesso, e rappresenta l integrazione di più items riguardanti il medesimo argomento). Il modello si basa su un algoritmo che, a partire dalla coerenza/incoerenza delle risposte fornite sui singoli items, classifica ciascun intervistato su una scala VICINANZA (propensione)-distanza (contrarietà). 106

L adesione al valore di patria ed alla natura unitaria dell organismo repubblicano continua a mostrare segnali di flessione, pur mantenendosi su livelli decisamente elevati. A differenza di quanto si rilevava dua anni fa, questa Provincia non si distingue più dalla media nazionale per un maggiore sentimento patrio. L identificazione con l Italia si conferma relativamente meno condivisa dai più giovani, mentre è più diffusa tra gli anziani e tra chi si colloca al centro e a centrosinistra. Partecipazione carente. Questa espressione serve a mettere in luce l insufficienza dei momenti e dei canali di partecipazione alla vita politica nel nostro paese. I cittadini riminesi confermano una diffusa richiesta di partecipazione. Tuttavia, si deve rilevare che se a livello nazionale si è registrato un aumento delle istanze partecipative, anche sulla spinta delle iniziative di piazza dell ultimo anno e del sentimento antipolitico montante, in questa Provincia il dato è rimasto tendenzialmente costante, livellandosi sulla media italiana. L apertura, e la richiesta, di dialogo con le istituzioni da parte dei cittadini è particolarmente marcata tra i 25-44enni, i più istruiti (soprattutto i laureati) e i lavoratori autonomi. Mostrano, invece, una maggiore indolenza partecipativa gli anziani, chi ha una bassa scolarità e chi non è collocato politicamente. Scienza feconda. Segnala la presenza di un forte sostegno al progresso scientifico che si esprime in un bilancio positivo dei suoi costi/benefici e nella convinzione che lo sviluppo tecnologico semplifichi la vita dell'uomo. Risperro ai tema della scienza si conferma una prevalente apprensione. Rispetto al 2005, già lo scorso anni si era evidenziato una sensibile riduzione dell atteggiamento di fiducia positivistica nei progressi scientifici e tecnologici. Attualmente il dato si è allineato alla media italiana, ed è anzi meno intenso il livello di adesione a questo orientamento. Le preoccupazioni sono più condivise da donne ed anziani, mentre mostrano un atteggiamento più positivo nei confronti della scienza i giovani, i laureati ed i lavoratori autonomi. Insicurezza nei confronti della criminalità. Esprime una sensazione di insicurezza in relazione al tema della crescita della microcriminalità nel territorio di residenza. La questione della sicurezza, sotto il profilo dell ordine pubblico, si conferma una questione centrale, che rileviamo in crescita nel Paese e nel complesso di questa regione. I riminesi confermano un atteggiamento leggermente più sereno rispetto alla media nazionale (e regionale), nonché la netta divisione emersa nel 2005: una metà dei cittadini esprime sostanziale tranquillità in merito, mentre la restante metà mostra segnali di preoccupazione. Tale equilibrio tra preoccupazione e tranquillità si ripropone piuttosto uniforme nelle diverse categorie, con un enfatizzazione della percezione di insicurezza nel capoluogo e nell area politica tra il centro e la destra. Fiducia ai giovani. Convinzione che i giovani abbiano energie e risorse almeno pari alle generazioni che li hanno preceduti e siano quindi in grado di offrire un apporto significativo al presente. Il clima generale di scoramento che attraversa il Paese, e che si ritrova anche questo territorio, si riflette nel tendenziale calo di fiducia nelle giovani generazioni. Se fino allo scorso anno emergeva tra i riminesi una visione più lungimirante, che tendeva a valorizzare il contributo delle giovani generazioni, attualmente l erosione di tale investimento fiduciario ha riportato il dato di questa Provincia in linea con la media nazionale. Questo orientamento mette in evidenza una netta spaccatura generazionale: tra gli under44 il livello di fiducia è nettamente maggioritario, mentre raggiunge livelli ridottissimi (24%) tra gli anziani. Immigrazione. Mette in luce una decisa apertura nei confronti degli immigrati, di cui viene sottolineato il contributo di arricchimento per il paese; contemporaneamente si nega che essi rappresentino un potenziale di destabilizzazione per il mercato del lavoro e dell ordine pubblico. Il grado di apertura nei confronti del fenomeno immigratorio, sempre maggioritario, non mostra più alcuna differenza rispetto alla media nazionale. Si ribadisce, pertanto, una certa difficoltà nel confronto con la popolazione immigrata, in costante aumento. Un maggiore livello di accoglienza si ritrova tra i soggetti più istruiti, tra la popolazione attiva e nell area politica di sinistra e di centrosinistra. La maggiore chiusura, invece, riguarda gli anziani, le casalinghe e chi si colloca politicamente a destra. 107

Futuro smarrito. Il trend riassume il vissuto di chi sente che il Paese sta perdendo la sfida con l'innovazione, non essendo in grado di cogliere le necessarie istanze di riforma. Si guarda con scetticismo ad ulteriori possibilità di progresso, e affiora una marcata nostalgia del passato. Dopo la parentesi dello scorso anno, in cui si evidenziava un recupero di fiducia nelle potenzialità di ripresa del Paese, recupero strettamente correlato al cambio del Governo nazionale, si ritrova una situazione di prevalente sfiducia, superiore al dato medio italiano (ma in linea con la situazione regionale). Il senso di un inevitabile declino di prospettive è tendenzialmente trasversale alle diverse categorie sociodemografiche, con una sfiducia più spiccata tra gli anziani e nell area politica tra il centro e la destra. Dimostrano un ottimismo leggermente maggiore, invece, i giovani e chi si colloca a centrosinistra. Estero. Propone l esperienza all estero come modo primario di estensione delle opportunità e di acquisizione di un futuro in particolare per i giovani. Valutando il grado di proiezione verso l estero della popolazione, si conferma la prevalenza della visione casalinga, pur con un leggero recupero rispetto allo scorso anno. La proiezione verso l estero, inteso come opportunità imprescindibile per garantirsi un futuro, risulta inferiore alla media nazionale, anche per una maggiore solidità economica di questo territorio, ma non bisogna trascurare il significativo calo rispetto al dato del 2005. Anche tra gli studenti i laureati d i lavoratori autonomi, categorie più proiettate al di fuori dei confini nazionali, il grado di adesione a queste posizioni si mantiene minoritario. Inadeguatezza individuale. Segnala il timore dell individuo nel sopportare lo sforzo di adeguamento ad un contesto professionale e sociale percepito come fortemente competitivo. Nonostante i vari segnali di difficoltà fin qui rilevati, si riduce sensibilmente la percezione del senso di inadeguatezza generato dal contesto competitivo contemporaneo. È come se gli elementi di sfiducia riguardassero prevalentemente il contesto (il Paese, la società, il territorio) e non i singoli individui. Lo stress da competizione è strettamente correlato con l età ed il livello di istruzione dei cittadini: i più giovani ed i laureati si mostrano più fiduciosi, pur presentando rilevanti aree di sofferenza. Europa. Con riferimento al ruolo degli organismi internazionali, emerge tra i riminesi una maggiore fiducia nel ruolo dell Unione Europea e del Governo nazionale rispetto a quanto rilevato su base nazionale. Di conseguenza è minore la delega ad altri organismi internazionali del compito di risolvere le crisi internazionali. In particolare si evidenzia una sostanziale riduzione del riconoscimento del ruolo dell Onu, mentre la distanza dalla Nato si conferma sui livelli elevati già registrati negli ultimi due anni. Il ruolo dell Unione Europea è rimarcato dai giovani e nell area politica di centrosinistra. 8.2 PRIVATO SOCIALE E ASSOCIAZIONISMO Sul fronte dei cittadini che operano in modo spontaneo e gratuito, espressione concreta dell impegno, del pluralismo e della solidarietà della società civile, la provincia di Rimini detiene un vero e proprio patrimonio, spesso non visibile, fatto di saperi ed attività di centinaia di uomini e donne impegnati nelle diverse forme di cittadinanza attiva. In particolare, le persone che operano in modo spontaneo e gratuito nelle tante organizzazioni di volontariato (Odv) e nelle associazioni di promozione sociale (Aps) del territorio, sono realtà in forte crescita. Le prime sono più orientate a favore di soggetti esterni all associazione e operano per lo più con finalità socioassistenziali in diversi campi, mentre le Aps sono più indirizzate al soddisfacimento dei bisogni condivisi dai propri soci e si occupano prevalentemente dei settori sportivo, ricreativo e culturale. Entrambe le realtà non hanno scopo di lucro e con l impegno costante dei loro volontari contribuiscono alla crescita morale, sociale e culturale della comunità favorendo il benessere di tutti i suoi abitanti. Alle Odv e alle Aps vanno poi aggiunte le cooperative sociali, anche loro impegnare a perseguire un interesse che non riguarda solo i soci bensì l intera collettività, in particolare quella parte che manifesta problemi di integrazione e inserimento nel mondo del lavoro. Le cooperative sociali si dividono in due categorie: di tipo A, quelle che svolgono attività di gestione di servizi socio-sanitari ed educativi da sole o in convenzione con gli enti pubblici; 108

di tipo B, quelle che attraverso le più diverse tipologie di attività (agricole, industriali, commerciali o di servizi) sono finalizzate all inserimento lavorativo di persone socialmente svantaggiate. Oltre alle organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e cooperative sociali altre realtà contribuiscono con la loro opera ad aumentare la coesione e alzano la qualità della vita. Tra questi i Centri sociali per anziani e per giovani. Tutti questi soggetti rappresentano il capitale sociale del territorio, un patrimonio difficile da rappresentare con indicatori precisi anche nelle sue forme più strutturate, alle quali vanno aggiunte le tante forme diffuse sul territorio in modo spontaneo e informale come i gruppi di auto mutuo aiuto, i gruppi parrocchiali e i volontari singoli. Capitale sociale nella provincia di Rimini: per tipo di associazione e comune Comuni ODV APS COOP. SOCIALI CENTRI SOCIALI ANZIANI CENTRI SOCIALI GIOVANI CAPITALE SOCIALE BELLARIA - IGEA MARINA 10 2 2 1 1 16 CATTOLICA 11 1 5 1 18 CORIANO 6 5 5 1 17 GEMMANO 1 1 MISANO ADRIATICO 3 2 1 1 7 MONDAINO 2 2 MONTECOLOMBO 1 1 MONTEFIORE CONCA 2 1 1 4 MONTEGRIDOLFO 0 MONTESCUDO 3 1 4 MORCIANO DI ROMAGNA 6 2 1 9 POGGIO BERNI 2 1 1 4 RICCIONE 35 3 5 2 1 46 RIMINI 136 55 50 11 4 256 SALUDECIO 1 1 SAN CLEMENTE 1 1 2 SAN GIOVANNI IN MARIGNANO 5 2 1 1 9 SANTARCANGELO DI ROMAGNA 9 4 1 1 1 16 TORRIANA 0 VERUCCHIO 5 4 2 1 1 13 PROVINCIA DI RIMINI 238 83 76 21 8 426 Il capitale sociale 34, nella provincia si compone di 384 organizzazioni sociali di cui 196 di volontariato (ODV), 83 di promozione sociale (APS), 76 cooperative sociali, 29 centri sociali di cui 21 per anziani e 8 per giovani che intervengono nei diversi settori di impegno sociale. Per quanto riguarda i settori di intervento le 196 organizzazioni sociali di volontariato (ODV) che salgono a 238 sedi territoriali perché sono presenti in più sedi comunali, le 83 APS (Associazioni di promozione sociale) iscritte al Registro e le 76 cooperative sociali (di cui 41 di tipo A, 24 di tipo B, 6 di tipo AB e 4 Consorzi) (alcune però sono presenti anche in più settori contemporaneamente) sono così distribuite: SETTORI DI INTERVENTO ODV (Organizzazioni di n. APS (Associazione di n. COOPERATIVE SOCIALI n. volontariato) promozione sociale) Ambiente-protezione civile 37 Ambiente e natura 2 Anziani 8 Cultura-formazione-educazione 40 Cultura 8 Handicap 16 Sanità 45 Cultura e arte 17 Servizi all'infanzia 8 Socio-assistenziale 75 Cultura e educazione 5 Minori 7 Solidarietà internazionale e immigrazione 41 Cultura e tempo libero 20 Tossicodipendenza 9 Cultura olistica 2 Extracomunitari 6 Immigrazione 7 Psichiatria 6 Salute 1 Adulti in difficoltà 7 Solidarietà 5 Nomadi 2 Sport 14 Malati terminali 1 Tutela dei diritti 2 Carcerati/ ex carcerati 4 Persone svantaggiate 1 Giovani e adulti 1 Donne in difficoltà con figli minori 1 Ex tossicodipendenti 1 34 Fonte: Guida alle associazioni di volontariato curata da Volontarimini; Guida alle associazioni di promozione sociale della Provincia di Rimini curata dall Assessorato alle Politiche sociale della Provincia di Rimini; Osservatorio sulle politiche sociali della Provincia di Rimini; Pubblicazione La vita comincia a 60 anni curata della Assessore Politiche sociali della Provincia di Rimini. Periodo gennaio-febbraio 2007. 109

Alle singole associazioni (di cui 196 iscritte al registro Provinciale), vanno poi aggiunti gli organi politici del volontariato che sono composti dai referenti di gruppi di associazioni e hanno un ruolo consultivo e propositivo nel rapporto con gli enti pubblici. Nella provincia di Rimini ci sono: l Assemblea Provinciale permanente del volontariato, la Consulta delle libere associazioni del Comune di Rimini, la Consulta della solidarietà del Comune di Riccione, la Consulta del volontariato del Comune di Santarcangelo di R., il Coordinamento della solidarietà di Bellaria Igea-Marina, il Coordinamento della solidarietà di Cattolica, la Consulta della protezione civile, il Comitato consultivo misto di Rimini, il Comitato consultivo misto di Riccione. I 21 Centri sociali anziani con 11.369 aderenti, sono luoghi autogestiti dagli aderenti che con il loro volontariato fanno funzionare il Centro organizzando attività ricreative (gioco delle carte, ballo, tombola e bocce), culturali (feste, commedie dialettali, incontri con le scuole), turistiche (gite e viaggi) e per la tutela della salute (corsi di ginnastica, soggiorni alle terme e incontri con i medici). Negli 8 Centri sociali per giovani presenti sul territorio sono, pur con alcune differenze per ogni centro, i ragazzi possono trovare spazi che vanno dalle sale prove attrezzate, alle emeroteche-fonoteche-videoteche, alle sale polifunzionali per riunioni, feste ed eventi, punti ristoro, alle sale multimediali con accesso ad internet, ludoteche. All utilizzo gratuito degli spazi si associa l organizzazione di corsi (lingue, danza, musica, teatro, giocoleria, informatica, fotografia, laboratori manuali, ecc) ed eventi aperti a tutti. Inoltre, quando si parla di giovani non si può non citare la nuova opportunità di impegno sociale offerta ai ragazzi dai 18 ai 28 anni dal Servizio Civile Nazionale. Secondo i dati forniti dal Copresc (Coordinamento Provinciale degli enti di servizio civile) nel bando del 2006 sono stati 134 i ragazzi che hanno svolto il servizio civile nei 30 progetti presentati dalle associazioni del territorio accreditate. I Riminesi contribuiscono alla fiscalità generale con i versamenti Irpef 219.543 residenti (ultimo dato disponibile: imponibile Irpef 2003 per redditi 2002) con una media imponibile procapite di 18.780, 53 euro contro una media regionale di 21.051,48 euro. Il privato sociale I Centri di Servizio per il Volontariato sono enti creati dalla Legge quadro per il Volontariato n. 266 del 1991, allo scopo di essere a disposizione delle organizzazioni di volontariato con la funzione di sostenerne e qualificarne l attività. I loro compiti sono stati precisati dall art. 4 del Decreto del Ministero del Tesoro dell ottobre 1997, secondo cui i Centri di Servizio: Erogano le proprie prestazioni sotto forma di servizi a favore delle Organizzazioni di Volontariato iscritte e non iscritte nei registri regionali. In particolare: a) approntano strumenti e iniziative per la crescita della cultura della solidarietà, la promozione di nuove iniziative di volontariato e il rafforzamento di quelle esistenti; b) offrono consulenza e assistenza qualificata nonché strumenti per la progettazione, l avvio e la realizzazione di specifiche attività; c) assumono iniziative di formazione e qualificazione nei confronti degli aderenti ad organizzazioni di volontariato; offrono informazioni, notizie, documentazione e dati sulle attività di volontariato locale e nazionale. Il mondo del volontariato locale 35 Il numero di organizzazioni di volontariato presenti nella provincia di Rimini a fine 2007 era pari a 221, 16 in più rispetto al 2006; oltre l 80% risulta iscritta al registro provinciale. Le organizzazioni di volontariato (iscritte e non) costituiscono il 45% di tutto l associazionismo riminese. I destinatari del servizio: I destinatari dei servizi erogati dal Centro sono: le organizzazioni di volontariato iscritte e non iscritte al Registro provinciale delle associazioni che hanno sede nel territorio della provincia; le organizzazioni nazionali i cui servizi vengano erogati a favore del territorio di competenza del Centro; 35 I dati riportati in questo paragrafo sono stati forniti da Volontarimini. 110

le sezioni di organizzazioni che operano a livello nazionale, dotate di sufficiente autonomia (uno statuto, organismi statutari democraticamente eletti ed in grado di assumere obbligazioni). Funzionalmente alla promozione del volontariato nella provincia, Volontarimini può anche erogare servizi: al volontariato presente in altre organizzazioni di Terzo settore (cooperative sociali, associazioni di promozione sociale, Ong, enti ecclesiastici, società di mutuo soccorso) purché le prestazioni richieste vadano a beneficio dei volontari; al volontariato non ancora organizzato, ma che, anche tramite i servizi del Centro, potrebbe divenirlo; alle associazioni di promozione sociale; a tutti i cittadini che desiderano approfondire la conoscenza del mondo del volontariato. I servizi offerti: Servizi diretti: Accoglienza Prima informazione Supporto logistico Orientamento al volontariato Consulenza Formazione Comunicazione Informazione Centro di documentazione Supporto alla progettazione Promozione del volontariato Soggetti che hanno usufruito dei servizi 2007 Organizzazioni di volontariato iscritte 134 Organizzazioni di volontariato non iscritte al registro 42 Associazioni promozione sociale 12 tavoli tematici 68 altre tipologie associative 16 gruppi informali/associazioni di fatto 49 enti pubblici 3 Organizzazioni for profit 0 Cooperative sociali 0 singoli cittadini 116 singoli volontari delle associazioni 112 Tipologia 2007 Accoglienza prima informazione 931 Accompagnamento orientamento 502 Orientamento al volontariato 78 supporto logistico 2811 Consulenza 782 Formazione 20 supporto comunicazione/informazione 128 centro di documentazione 37 supporto alla progettazione 64 Promozione del volontariato 7 111