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6 La Rivista convenzioni internazionali In questo numero Francia - Sistema previdenziale e il regime di protezione sociale

Francia - Sistema previdenziale e il regime di protezione sociale Il sistema pensionistico francese A cura di Inca Regionale Emilia Romagna con il contributo di Luciana Serra - Coordinatrice Inca Francia Il sistema previdenziale francese prevede una doppia contribuzione obbligatoria per i lavoratori dipendenti del settore generale (industria, commercio, servizi, e per gli agenti non titolari dello Stato e delle collettività pubbliche) 1 e del settore agricolo: un regime de base organizzato dalla legge (Sicurezza Sociale- regime per ripartizione) una assicurazione complementare, regime convenzionale per ripartizione Arrco (per operai, impiegati e quadri del settore privato), Agirc (per i soli quadri del settore privato), Ircantec (agenti dello stato o di aziende publiche non titolari). Questo sistema doppio vale esclusivamente per le pensioni vecchiaia e di reversibilità. Il sistema sociale francese si suddivide in tre rami distinti: ASSURANCE RETRAITE (vecchiaia e superstiti) Enti competenti CNAV CARSAT MSA RSI. ASSURANCE MALADIE (malattia, invalidità infortuni sul lavoro e malattie professionali, maternità, sanità cure, medicine, ricoveri ) Enti competenti CPAM, MSA, RSI ALLOCATIONS FAMILIALES (assegni familiari) Ente unico a competenza univesale CAF Il Regime Generale Per l iscrizione obbligatoria al regime generale devono essere soddisfatte due condizioni: l) l erogazione di una retribuzione che dia luogo a pagamento di contributi 2) l esistenza di un legame di subordinazione tra il lavoratore e uno o più datori di lavoro Le assicurazioni sociali includono: l assicurazione malattia e maternità l assicurazione invalidità l assicurazione vecchiaia l assicurazione decesso Assicurazione malattia e maternità Le prestazioni dell assicurazione malattia e maternità sono concesse dalle casse primarie di assicurazione malattia. Il diritto a queste prestazioni è subordinato o al versamento di un certo importo di contributi o ad un numero d ore di lavoro per ogni periodo di riferimento. 1 Nota 16

Per le prestazioni in denaro oltre i 6 mesi, è richiesta anche la durata minima d immatricolazione di un anno. I titolari di pensione di vecchiaia o d invalidità, i disoccupati indennizzati, i titolari di rendita per infortunio sul lavoro con tasso d incapacità pari almeno al 66,66% hanno diritto alle prestazioni in natura dell assicurazione malattia, per se stessi e per i loro aventi causa. Inoltre, le persone residenti in modo stabile e regolare in Francia che non abbiano nessun diritto alle prestazioni in natura dell assicurazione malattia e maternità in qualità d assistiti o di aventi causa, usufruiscono ugualmente delle prestazioni in natura dell assicurazione malattia e maternità. In funzione dei loro redditi, tali persone sono soggette o meno al contributo specifico per la copertura malattia universale (CMU). L assicurazione maternità garantisce la copertura delle spese legate alla gravidanza e al parto, così come il servizio delle prestazioni in denaro durante il riposo pre- e post-natale della madre, il congedo di adozione della madre e/o del padre e il congedo di paternità del padre. Le prestazioni in denaro sono corrisposte a condizione che sia sospesa ogni attività subordinata. Accanto alle prestazioni in denaro dell assicurazione maternità erogate alla lavoratrice subordinata durante il riposo pre- e post-natale, ci sono prestazioni erogate al padre a titolo di congedo di paternità. Infine, in caso d adozione, l indennità giornaliera di riposo può essere divisa tra il padre e la madre. Per vedersi riconosciute queste prestazioni, oltre alle condizioni di versamento di contributi o di ore di lavoro, l assistito/a deve soddisfare il requisito di dieci mesi d immatricolazione alla data presunta del parto o alla data dell arrivo del bambino nel nucleo familiare. L importo dell indennità giornaliera è pari alla retribuzione giornaliera di base dell assistito diminuita dei contributi legali e convenzionali obbligatori. L indennità giornaliera non può essere inferiore a 1/365 dell importo minimo della pensione d invalidità, né può essere superiore alla retribuzione giornaliera di base, entro il limite del tetto della sicurezza sociale, diminuito dei contributi e delle contribuzioni sociali. Per quanto concerne il riposo maternità, l interessata è tenuta a prendere almeno otto settimane di riposo, ma ha diritto a sedici settimane (in linea di principio, sei settimane prima della data presunta del parto e dieci settimane dopo); in caso di gravidanza patologica, prima del parto possono essere concesse due settimane supplementari. Per l arrivo del terzo figlio nel nucleo familiare, il riposo è di ventisei settimane (otto settimane prima del parto e diciotto settimane postnatali). In caso di parto gemellare il congedo prenatale è di dodici settimane per due gemelli e ventiquattro settimane per la nascita di più di due figli. Il periodo d indennizzo postnatale è fissato a ventidue settimane per la nascita di più di due figli. In caso di nascita prematura in cui l anticipo sulla data presunta del parto sia superiore a sei settimane, la durata del congedo di maternità è incrementata del numero di giorni compresi tra la data del parto e quella fissata a sei settimane prima della data prevista di nascita. La durata del congedo di paternità è fissata a undici giorni consecutivi, o diciotto giorni consecutivi in caso di parto multiplo. Infine, la durata del congedo in caso di adozione è fissata a dieci settimane, o, in caso di adozione multipla, a ventidue. Se l arrivo del bambino nel nucleo familiare porta a tre il numero dei figli a carico, la durata del riposo è pari a diciotto settimane. Se il padre e la madre intendono usufruire dell indennità di riposo e la durata d indennizzo viene divisa tra i due genitori, la durata è incrementata di undici giorni, o diciotto giorni in caso di adozione multipla. Per I trimestri di maggiorazione per educazione dei figli, il periodo di residenza comune col bambino si colloca nei 4 anni successivi alla nascita. Viene validato un trimestre per ogni anno di residenza comune. 17

La pensione di vecchiaia Il sistema previdenziale francese prevede, esclusivamente per le pensioni di vecchiaia e ai superstiti, una doppia contribuzione obbligatoria per i lavoratori dipendenti del settore generale (industria, commercio, servizi, agenti non titolari dello Stato e delle collettività pubbliche che lavorano con contratto di lavoro di tipo privato) e del settore agricolo,. La doppia contribuzione ai fini pensionistici è organizzata, appunto, su due regimi, quello di base e quello complementare: Regime de base organizzato dalla legge (Sicurezza Sociale con un sistema a ripartizione) Assicurazione complementare, anch essa basata un un sistema a ripartizione e che vede competenti le seguenti casse: Arrco per operai, impiegati e quadri del settore privato Agirc per i soli quadri del settore privato Ircantec per agenti dello stato o di aziende pubbliche. Le casse competenti per la gestione delle posizioni assicurative e per la verifica del diritto alle prestazioni di vecchiaia e superstiti del regime di base ed alla loro liquidazione, sono invece le seguenti: Per il regime generale: La CNAV (direzione centrale nazionale e competenza per le pratiche di Parigi, regione Ile de France per le pratiche provenienti dall Italia il centro di gestione della CNAV si trova a Tours). Le CARSAT per le altre regioni francesi. le casse MSA provinciali (dipartementi) per il regime agricolo (lavoratori dipendenti o autonomi): le casse RSI provinciali per i lavoratori autonomi (artigiani o commercianti I lavoratori dipendenti che lavorano presso aziende pubbliche o che fanno parte di professioni a statuto particolare versano la loro contribuzione presso enti speciali (ad esempio i lavoratori delle miniere, della Banque de France, marinai, impiegati SNCF o RATP, Opera di Parigi ). In questi casi le regole sono specifiche per ogni cassa speciale. In caso di attività lavorativa dipendente in due o più settori, l ente competente all esame delle istanze è quello che fa capo all ultima attività in Francia. Tale ente è incaricato di trasmettere alle altre istituzioni in causa, comprese quelle competenti per la previdenza complementare, la domanda ricevuta e comunica loro la posizione assicurativa aggiornata del lavoratore, compresi i periodi accreditati in Stati esteri convenzionati o membri dell Unione Europea. Il diritto alla pensione vecchiaia viene raggiunto sulla base delle condizione di età e di durata di assicurazione. Il calcolo viene effettuato sulla base dei salari rivalutati annualmente e sottoposti a «plafond» (tetto massimo). Le date di possibile pensionamento e le date alle quali viene riconosciuto automaticamente il diritto a pensione senza riduzione (tasso pieno) sono state modificate con le riforme del 2010 e del 2012. (vedi tabelle 1 et 2). 18

convenzioni internazionali La Rivista gennaio - febbraio 2015 19

La durata di assicurazione (contribuzione da lavoro, periodi figurativi, contribuzione da riscatto) utili per il diritto alla pensione è considerato sull intero arco della carriera lavorativa, senza distinzione di regime (dipendente, autonomo, regime speciale) e in totalizzazione dei periodi compiuti negli altri stati dell Unione Europea oppure negli Stati con i quali la Francia ha concluso accordi bilaterali. Il calcolo viene fatto sulla base del salario annuo medio rivalutato (SAM) risultante dei 25 migliori anni di contribuzione nel regime che liquida la pensione. La formula di calcolo viene riportata sulla tabella 3. Il tasso minimo applicato al SAM è del 37,5 % e il massimo raggiungibile è pari al 50 %. Le pensioni francesi liquidate ai sensi dei Regolamenti Comunitari o di una convenzione bilaterale, quindi in convenzione, seguono il sistema di calcolo pro-rata che prevede il calcolo della pensione virtuale e l erogazione dell importo più favorevole tra il pro-rata e la pensione calcolata con i soli periodi assicurativi validati in Francia. In caso di decorrenza non simultanea della pensione francese e della pensione estera, la pensione francese proratizzata e liquidata a tasso ridotto può essere riliquidata alla data del pensionamento estero. Attenzione!!! la pensione vecchiaia a tasso ridotto (meno del 50 %) non puo essere liquidata senza il consenso formale dell interessato. Per questo le casse francesi, a fronte di una domanda di pensione, inviano sempre agli interessati un formulario di opzione, indispensabile per la liquidazione della prestazione anticipata a tasso ridotto. Se accettata la pensione ridotta la riduzione rimane definitiva. Caso particolare di pensione liquidata in presenza di inabilità al lavoro: Il lavoratore che raggiunge l età legale per il pensionamento (tabella 1) e qualunque sia la contribuzione validata, puo avere diritto ad una pensione calcolata a tasso pieno (50 % del SAM proratizzata alla durata di assicurazione presso il regime che liquida la domanda) se il suo stato di saluto lo rende inabile all attività lavorativa. Lo stato di inabilità, ovviamente, dovrà essere dimostrato con documentazione sanitaria e saranno le stesse 20

casse competenti a valutarne il grado. Attenzione!!! l inabilità al lavoro richiesta per la pensione vecchiaia non si riferisce alla pensione d inabilità italiana. Per la legislazione francese si definisce come usura prematura dell organismo e puo derivare da invalidità o da malattie non riconosciute per l invalidità. Sia la domanda di pensione di vecchiaia, che la domanda di pensione di vecchiaia per inabilità per coloro che risiedono in Italia, devono essere trasmesse tramite la sede Inps competente per residenza, che provvederà a collegare le istanze con la cassa francese competente. Prima di procedere alla liquidazione della domanda di pensione, la Cassa francese dovrà provvedere alla verifica della posizione assicurativa dell interessato. In questa fase sarà assolutamente necessario fornire la documentazione comprovante l attività in Francia (fogli paga, certificati di lavoro) nel caso di in cui si contesti l assenza di parte della contribuzione o la validazione di salari inferiori al reale. I documenti di stato civile dei famigliari sono indispensabili per le eventuali maggiorazioni: ricordiamo che spetta una maggiorazione del 10% della pensione quando sono nati almeno 3 figli. Inoltre per le donne vengono considerati 4 trimestri per ogni figlio (trimestri per maternità), più altri 4 per l educazione di ogni figlio (trimestri per educazione). In caso di domande di pensione vecchiaia a titolo di inabilità, l INPS dovrà allegare il formulario E213. Per i titolari di pensione d invalidità francese, pur sussistendo l obbligo di inoltro della domanda di pensione di vecchiaia perché la trasformazione non avviene d ufficio, la valutazione si fa automaticamente per il riconoscimento dell inabilità, senza la necessità di invio di ulteriori certificati medici. Circa 6 mesi prima della possibile data del pensionamento gli interessati riceveranno dalla Cassa francese competente un formulario da compilare e rispedire entro i termini previsti, sulla base del quale essa stabilirà eventualmente il diritto a pensione come invalido. Una volta definito il diritto alla pensione, la cassa richiede l invio di un certificato di esistenza in vita, è importante quindi ricordare che in assenza dell invio di questo certificato non verrà effettuato alcun pagamento nonostante l accoglimento della pensione. Se il pensionato è a carico del sistema di assistenza sanitaria italiano, non verranno prelevate le contribuzioni CSG/RDS sulla pensione. Dal 01/01/2009, è possibile cumulare integralmente, senza limite, la pensione di vecchiaia con un salario, all unica condizione che la pensione sia stata liquidata a tasso pieno. La pensione di vecchiaia anticipata Coloro che possono far valere una carriera lavorativa di lunga durata hanno diritto alla pensione di vecchiaia senza riduzione prima dell età pensionabile di cui alla tabella 1. La domanda di pensione di vecchiaia anticipata deve seguire obbligatoriamente una verifica preventiva da parte della cassa francese competente. Solo in seguito ad una verifica da parte della cassa con esito positivo potrà essere presentata la domanda di pensione. Sono tre i requisiti che devono ricorrere contestualmente: requisito di età durata totale dell assicurazione inizio dell attività lavorativa A decorrere dal 1 novembre 2012 è consentito al lavoratore di andare in pensione prima dei 60 anni di età se lo stesso ha iniziato la propria attività lavorativa prima dell età di 16 o 17 anni e può giustificare almeno 4 o 5 trimestri di contribuzione prima della fine dell anno civile dei 16 o 17 anni. Per il diritto a pensione a partire dei 60 anni, la carriera lavorativa deve essere stata iniziata prima, (con 5 trimestri versati prima della fine dell anno civile dei 20 anni). Il totale della contribuzione versata è pari a quella richiesta per il tasso pieno (tabella 1) per una decorrenza a 60 anni, aumentata di 4 o 8 trimestri per una decorrenza prima di 60 anni. 21

La tabella che segue mostra, a seconda dell anno di nascita del richiedente, quelli che sono i vari requisiti richiesti per la pensione di vecchiaia anticipata. Anno di nascita Età alla decorrenza Trimestri richiesti 1953 60 anni 165 1954 58 anni e 8 mesi 169 60 anni 165 1955 56 anni e 4 mesi 174 59 anni 170 60 anni 166 1956 56 anni e 8 mesi 174 59 anni e 4 mesi 170 60 anni 166 1957 57 anni 174 59 anni e 8 mesi 166 60 anni 166 1958 57 anni e 4 mesi 175 60 anni 167 1959 57 anni e 8 mesi 175 60 anni 167 1960 e oltre 58 anni 175 60 anni 167 Contribuzione inizio carriera Nati da gennaio a settembre Contribuzione inizio carriera Nati da ottobre a dicembre La pensione ad aliquota minorata A coloro che - non avendo maturato l età alla quale, in base alla generazione cui appartengono, hanno automaticamente diritto alla liquidazione della pensione ad aliquota piena - chiedono la liquidazione della pensione di vecchiaia senza aver maturato l anzianità necessaria per ottenere una pensione ad aliquota piena, viene applicata una decurtazione sull aliquota di computo della pensione. Essa è determinata in base all età e all anzianità assicurativa al momento del pensionamento. Tale decurtazione per ogni trimestre mancante, rispetto 22

all anzianità assicurativa richiesta per ottenere la pensione ad aliquota piena o all età alla quale la pensione è automaticamente liquidata ad aliquota piena, varia a seconda della generazione alla quale appartiene il lavoratore: 1,625% per gli assicurati nati nel 1950, 1,5% per gli assicurati nati nel 1951, 1,375% per i nati nel 1952 e dell 1,25% per le generazioni posteriori al 1952. La definizione della pensione con applicazione della decurtazione è definitiva. Bonus della pensione Le persone che, avendo maturato l anzianità assicurativa richiesta - a seconda dell anno di nascita - per ottenere la liquidazione della pensione ad aliquota piena, continuino a lavorare dopo l età legale di liquidazione della pensione (tra i 60 e i 62 anni, a seconda dell anno di nascita), godono di una maggiorazione di pensione. Tali provvedimenti vengono applicati dal 1 gennaio 2004, con aliquote diverse a seconda del momento in cui sono stati maturati tali periodi. Per i periodi posteriori al 1 gennaio 2009 l aliquota di maggiorazione è fissata all 1,25 per ogni trimestre supplementare. La pensione dell assicurato che abbia maturato l età alla quale la pensione è liquidata ad aliquota piena, a prescindere dalla carriera assicurativa (maggiorazione di carriera) L assicurato che, avendo maturato il diritto alla pensione ad aliquota piena a prescindere dall anzianità assicurativa (tra i 65 e i 67 anni), non abbia maturato, nell insieme dei regimi di base, l anzianità assicurativa richiesta in base all anno di nascita e continui ad esercitare un attività lavorativa, usufruisce di una maggiorazione di detta anzianità assicurativa del 2,5% per ogni trimestre contributivo supplementare versato dopo l età alla quale può accedere all aliquota piena. Maggiorazione dell importo della pensione La pensione può subire varie maggiorazioni. Maggiorazione per figli: L assicurato che abbia allevato tre figli per almeno nove anni prima del loro sedicesimo compleanno usufruisce di una maggiorazione del 10% dell importo della pensione di vecchiaia. La maggiorazione per figli è concessa a ciascun genitore titolare di una pensione. Per I trimestri di maggiorazione per educazione dei figli, il periodo di residenza comune col bambino si colloca nei 4 anni successivi alla nascita. Viene validato un trimestre per ogni anno di residenza comune. Il sistema cambia per i figli nati a partire del 01/01/2010. Per le pensioni vecchiaia liquidate ai genitori di questi bambini (di certo non nei prossimi anni) la validazione dei 4 trimestri di maggiorazione potrà essere fatta sulla posizione assicurative di uno dei due genitori (tenuto conto delle nuova legge sul matrimonio non si parla più di madre e padre), la scelta deve essere fatta dai genitori e deve essere condivisa, entro i 6 Mesi che seguono il 4 compleanno del bambino (se non c è condivisione, vengono accreditati alla mamma). 23

Maggiorazione per coniuge a carico: La maggiorazione per coniuge a carico non è più attribuita dal 1 gennaio 2011. Essa continua ad essere erogata per le persone che ne usufruivano prima del 31 dicembre 2010. Qualora la pensione sia stata liquidata in base ad un anzianità assicurativa inferiore a quella richiesta in relazione all anno di nascita, la maggiorazione è ridotta. Maggiorazione per l assistenza di terzi: La maggiorazione per l assistenza di terzi è erogata ai titolari di una pensione di vecchiaia sostituitasi ad una pensione d invalidità ed ai titolari di pensione di vecchiaia per inabilità al lavoro, o revisionata per inabilità al lavoro, che posseggano i requisiti per il diritto alla maggiorazione prima dell età di acquisizione dell aliquota piena indipendentemente dall anzianità assicurativa (tra i 65 e i 67 anni). Per poter ottenere questa maggiorazione deve essere necessaria l assistenza di terzi per l espletamento degli atti della vita quotidiana. La pensione di reversibilità Il/la richiedente la pensione deve essere stato coniugato con l assicurato/a. Dal 01/07/2004 non è più richiesto un periodo minimo di matrimonio. La pensione di reversibilità puo essere attribuita alla vedova o al vedovo, e a tutti gli ex coniugi, con una ripartizione in base alla durata del matrimonio. La vedova o il vedovo devono aver compiuto 55 anni di età (per un decesso dell assicurato dopo il 1/1/2009 51 anni prima di tale data). La pensione è pari al 54 % della pensione diretta spettante all assicurato. Puo essere ridotta in base ai redditi personali della vedova o del vedovo esaminati nell arco dei 3 mesi antecedenti il decesso o la domanda. In caso di vedova o vedovo divorziato e riconiugato con altra persona, vengono ritenuti i redditi dei due coniugi. Viene attribuita una maggiorazione per i figli minorenni a carico. Le vedove e i vedovi di età inferiore ai 55 anni, non divorziati e non separati, con redditi personali inferiori a un certo limite, possono avere diritto ad una prestazione transitoria chiamata «Allocation de veuvage» (assegno vedovile). Il dante causa al momento del decesso doveva avere la qualità di assicurato contribuente (salariato). I periodi di contribuzione negli altri stati dell U.E. sono validi per il diritto a questa prestazione. Le domande di pensione ai superstiti e di assegno vedovile devono essere inoltrate presso l INPS competente allegando sempre la documentazione di stato civile (estratto di nascita plurilingue con annotazioni a margine e estratti di nascita dei figli), fotocopia documento d identità e attestazione coordinate bancaire (+ certificato di esistenza in vita per il pagamento). La pensione d invalidità Le pensioni d invalidità sono gestite dalle casse di assicurazione malattia (Assurance Maladie) per il regime generale, oppure direttamente dalle MSA e RSI per i lavoratori agricoli o autonomi. Le pensioni in convenzione (cessazione della attività lavorativa in Italia) devono obbligatoriamente transitare tramite INPS. Il requisito amministrativo richiesto è di 800 ore di lavoro durante l anno che precede l Invalidità, di cui 200 ore nel primo trimestre. Per le pratiche in convenzione si ritiene la contribuzione versata nel paese di ultimo lavoro oppure su più paesi se durante tale periodo il lavoratore ha esercitato la sua attività in diversi stati. Esistono 3 categorie di pensione invalidità. Per tutte e 3 il tasso di invalidità richiesto deve essere almeno del 66,66%. 1. La 1 categoria viene riconosciuta ai lavoratori che pure con un invalidità dei 2/3 risultano in capacità di svolgere una piccola attività lavorativa. La pensione è pari al 30 % del salario (proratizzata se pensione in convenzione). 2. La 2 categoria è riservata ai lavoratori invalidi ai 2/3 ma incapaci di qualsiasi attività lavorativa. La pensione è del 50 % del salario (proratizzata se in convenzione) 3. La 3 categoria, è pari alla seconda, ma il lavoratore deve necessitare assistenza per svolgere gli atti quotidiani (vestirsi, mangiare, spostarsi.) L ammontare della pensione è pari a quella della 2 24

categoria, maggiorata della quota per l assistenza. In ogni categoria, il titolare di pensione puo riprendere il lavoro e cumulare con un salario a condizione che il cumulo pensione più salario, non superi, durante 6 mesi consecutivi, il salario percepito prima dell invalidità. Attenzione: si applicano le tabelle di concordanza con riconoscimento automatico del diritto alla 1 categoria se l interessato è titolare di pensione/ assegno invalidità in Italia. Puo anche essere riconosciuta la seconda categoria o la terza, ma unicamente sulla base della documentazione medica trasmessa. La titolarità della pensione d invalidità cessa al compimento della età pensionabile indicato alla tabella 1 e l interessato deve inoltrare la domanda di pensione vecchiaia in sostituzione all invalidità (qualunque sia la categoria riconosciuta). Attenzione: se il titolare di invalidità ha ripreso il lavoro e percepiva la pensione invalidità in cumulo con il salario, non è tenuto di inoltrare la pensione vecchiaia al compimento dell età pensionabile e puo continuare a percepire la pensione invalidità fino alla data alla quale avrebbe diritto al tasso pieno (tabella 2). La domanda di pensione invalidità non è reversibile, se non per le vedove invalide (Pension de veuve invalide). Non esiste pensione complementare per l invalidità. Regimi complementari obbligatori I regimi delle pensioni complementari dei dipendenti sono gestiti da istituti di pensioni complementari e da federazioni che raggruppano questi istituti. La pensione complementare è obbligatoria per tutti i dipendenti assoggettati, a titolo obbligatorio, all assicurazione vecchiaia del regime generale della sicurezza sociale o della mutualità sociale agricola o del regime minerario. Per i dipendenti del settore privato, essa è gestita dall ARRCO (Associazione per il regime pensionistico complementare dei subordinati) per l insieme dei dipendenti (quadri e non) e dall AGIRC (Associazione generale degli istituti pensionistici dei quadri) per i quadri. Le pensioni complementari vengono calcolate in punti. Ogni anno l importo dei contributi versati in relazione ad un salario o ad un reddito di riferimento viene convertito in punti, a seconda del valore di acquisto unitario del punto applicabile all esercizio in questione. La pensione erogata all assicurato sarà calcolata in base al numero di punti acquisiti durante tutta la carriera professionale e all età di pensionamento. Per calcolare l importo della pensione occorre moltiplicare il numero di punti acquisiti durante tutta la carriera professionale per il valore del punto al momento della liquidazione della pensione. In questi sistemi a punti, l importo della pensione è proporzionale ai redditi da lavoro dell insieme della carriera e non, come nel regime di base, ai soli redditi dei 25 anni migliori. Età In entrambi i regimi pensionistici la normale età di pensionamento è fissata tra i 65 e i 67 anni, a seconda dell anno di nascita. Tuttavia, è possibile chiedere la liquidazione anticipata dei diritti a pensione (tra i 55 e i 57 anni), in base all anno di nascita, con l applicazione di un coefficiente di anticipazione. Peraltro, quando l interessato ottiene la liquidazione della pensione di base ad aliquota piena può usufruire della pensione complementare senza applicazione del coefficiente d anticipazione. Importo Per la determinazione dei punti, vengono presi in considerazione i punti attribuiti con versamento di contributi ma anche i punti attribuiti senza versamento di contributi. Si tratta di periodi lavorativi anteriori all applicazione del regime pensionistico, di periodi di malattia che hanno interrotto un lavoro al quale si applica il regime pensionistico della durata di almeno tre mesi consecutivi (nel regime del personale quadro) o di 60 giorni consecutivi (nel regime del personale non quadro) per i quali l interessato abbia usufruito di indennità giornaliere dell assicurazione malattia o dell assicurazione contro gli infortuni sul lavoro. Vale lo stesso se l interessato era titolare di pensione d invalidità. I periodi di indennità di disoccupazione danno ugualmente diritto a punti di pensionamento. 25

Quando il titolare ha o ha avuto dei figli, l importo della pensione può essere aumentato, a determinate condizioni. maggiorazione del 5% per ogni figlio a carico d età inferiore ai 18 anni o ai 21 anni per studenti, apprendisti o disoccupati, nei regimi ARRCO e AGIRC. Maggiorazione per aver allevato tre o più figli: il 10% della pensione sulla parte della carriera posteriore al 2011; per la parte della carriera anteriore al 2011 l importo della maggiorazione dipende dal regime di appartenenza. Il totale delle maggiorazioni non può oltrepassare il 10%. Non c è tetto massimo per i nati prima del 2 agosto 1951. La pensione complementare Gli enti assicuratori francesi che ricevono i moduli di collegamento delle domande di pensione vecchiaia o reversibilità, sono tenuti di informarne le casse complementari che a loro volta dovranno avviare le procedure per la liquidazione della pensione complementare. Concretamente, l istituzione di pensione complementare deve inviare al richiedente la pensione di base (vecchiaia o superstiti) il modulo francese da compilare per la pensione complementare, da firmare e da rinviare con la documentazione richiesta; essenzialmente la stessa che per la pensione di base, più eventualmente la documentazione per l aggiornamento della posizione contributiva complementare. Il richiedente riceve inoltre una ricostituzione dell attività lavorativa in Francia, da validare o completare. La decorrenza della pensione complementare sarà la medesima della pensione del regime di base, a condizione che la domanda sia stata inoltrata entro i 3 mesi successivi alla liquidazione della domanda principale. Il calcolo della pensione dovuta viene effettuato dopo la liquidazione della pensione del regime di base, ritenendo il principio di una pensione senza riduzione se viene riconosciuto il tasso pieno da parte dell ente assicuratore di base (CNAV-CARSAT- MSA) qualora la liquidazione della pensione viene chiesta prima del compimento dell età al quale viene maturato il tasso pieno (tabella 2). Attenzione!!! non vi è nessun obbligo di fare liquidare la pensione complementare con la stessa decorrenza della pensione di base (ad esempio quando quest ultima viene calcolata a tasso ridotto). Si puo scegliere di rimandare la domanda ad una data ulteriore (concretamente quando verranno maturati i diritti per la pensione senza riduzione). Il regime dei lavoratori autonomi (artigiani e commercianti) non prevede contribuzione a casse complementari. La pensione viene liquidata con un calcolo che totalizza la pensione base più la complementare. Non vi è dunque nessuna domanda o proceduta particolare. Per lavoratori dipendenti dello stato o delle collettività territoriali, è stato creato dal 01/01/2005 la RAFP (Retraite additionnelle de la Fonction Publique) che riveste in parte le caratteristiche della pensione complementare (la contribuzione viene fatta solo sulla parte premi e indennità del salario). la pensione complementare di reversibilità La pensione di reversibilità viene liquidata sulla base del 60 % della pensione della quale era già titolare l assicuratore oppure alla quale avrebbe potuto pretendere. L età del richiedente deve essere di 55 anni per la reversione Arrco e di 60 anni per la reversione Agirc. Se il vedovo o la vedova ha due figli minorenni a carico (figli invalidi senza limite di età) la pensione viene attribuita senza condizione di età. La pensione puo essere chiesta dalla vedova o dal vedovo, anche divorziati se non risposati. Non vi è nessun limite di reddito per il beneficio di questa prestazione. 26

Il regime francese di protezione sociale Le prestazioni familiari Le casse per le prestazioni al nucleo familiare erogano prestazioni familiari ai lavoratori dipendenti e assimilati, nonché ai membri delle professioni autonome non agricole e, in linea di massima, a tutte le persone che risiedono in Francia insieme ai figli e che risultano senza attività lavorativa. Secondo l articolo L. 512-1 del Codice della Sécurité Sociale, Ogni persona francese o straniera residente in Francia, che abbia a carico uno o più figli residenti in Francia, usufruisce delle prestazioni familiari per questi ultimi.... I figli legittimi, naturali, adottivi o semplicemente affidati permettono di accedere alle prestazioni familiari, a condizione di essere a carico del beneficiario. La nozione di figlio a carico risulta dalla valutazione di una situazione di fatto. Essa include, tuttavia, un limite d età fissato a: vent anni, per tutti i figli che non svolgano attività lavorativa o la cui retribuzione non superi il 55% dello SMIC al mese. Per l erogazione dell assistenza abitativa e del supplemento familiare, l età limite dei figli è fissata a 21 anni invece dei 20 anni delle altre prestazioni familiari. Infine, allo scopo di compensare la perdita economica subita dalle famiglie con tre o più figli quando il primogenito raggiunge l età di 20 anni, nel luglio 2003 è stato disposto un assegno forfettario. Metodo di calcolo delle prestazioni familiari: le prestazioni familiari rappresentano una percentuale della base mensile di calcolo (BMAF) fissata a 406,21 dal 1 aprile 2014, importo che è rivalutato il 1 aprile di ogni anno, in conformità all evoluzione media annuale prevista dei prezzi al consumo all infuori dei tabacchi. Tra le prestazioni familiari si possono distinguere: le prestazioni generali di mantenimento, le prestazioni di mantenimento e di accoglienza legate alla prima infanzia, raggruppate nella prestazione di accoglienza del bambino (Paje), le prestazioni ad assegnazione speciale. A - PRESTAZIONI GENERALI DI MANTENIMENTO 1) Assegni familiari Spettano a partire dal secondo figlio a carico residente in Francia e sono erogati senza condizioni di attività e di reddito. L importo degli assegni familiari al 1 aprile 2014 rappresenta, per due figli, il 32% della base di calcolo ( 129,99); il 41% della medesima base, ovvero 165,55, per ogni figlio in più. Per ogni figlio, eccetto il maggiore di famiglie con meno di tre figli, possono essere concesse delle maggiorazioni di età. Esse variano in base all età e alla data di nascita dei figli: per i figli nati fino al 30 aprile 1997 si ha una maggiorazione pari al 9% della base di calcolo tra gli undici e i sedici anni e pari al 16% dello stesso importo oltre i 16 anni. per i figli nati dopo il 1 maggio 1997, viene erogata maggiorazione pari al 16% della base di calcolo dalla data in cui il figlio compie 14 anni in poi. 2) Assegno forfettario Tale prestazione è erogata alle famiglie con tre o più figli a carico che perdano il beneficio di una parte degli assegni familiari perché uno o più figli compie 20 anni ovvero raggiunge il limite d età per l erogazione delle prestazioni familiari. Per usufruire di tale prestazione la famiglia deve aver maturato i requisiti per gli assegni familiari per almeno tre figli, incluso quello che raggiunge l età di 20 anni. Il forfait è erogato a titolo del figlio interessato durante un anno, dal 1 giorno del mese in cui il figlio compie vent anni fino al mese precedente il 21 compleanno. 3) Supplemento familiare Tale prestazione è assegnata, a determinate condizioni di reddito, alle famiglie che abbiano a carico almeno tre figli, di tre anni o più e di età inferiore ai 21 anni. Il massimale di reddito varia in base al numero di figli a carico ed alla composizione del nucleo familiare. Se i redditi superano leggermente il massimale di red- 27

dito viene erogato un assegno della differenza. 4) Assegno di sostegno familiare L assegno, attribuito a determinate condizioni di reddito, spetta per ogni figlio orfano di padre, di madre o di entrambi i genitori, oppure per ogni figlio la cui filiazione non sia legittimamente stabilita nei confronti dell uno o dell altro genitore, o ancora per ogni figlio di cui il padre o la madre, o entrambi, si sottraggano all obbligo di mantenimento. B - PRESTAZIONI DI MANTENI- MENTO E DI ACCOGLIENZA LEGATE ALLA PRIMA IN- FANZIA Le prestazioni di mantenimento e di accoglienza legate alla prima infanzia sono raggruppate nella prestazione di accoglienza del bambino. La prestazione di accoglienza del bambino (PAJE) si compone di: un premio alla nascita o all adozione erogato a determinate condizioni di reddito un assegno mensile erogato sotto condizioni di reddito dalla nascita ai 3 anni del bambino o al momento dell adozione di un bambino un integrazione di libera scelta d attività o integrazione facoltativa di libera scelta d attività un integrazione di libera scelta del modo di custodia il cui importo dipende dai redditi della famiglia. 1) Premio alla nascita o all adozione Il premio alla nascita o all adozione è erogato senza condizioni di reddito, al 7 mese di gravidanza per ogni nascituro o all adozione di un bambino o di un ragazzo di età inferiore ai 20 anni.. Esso permette di affrontare le spese connesse alla nascita o all adozione. È erogato a condizione che la madre dimostri di aver subito il primo esame medico nel corso delle prime 14 settimane di gravidanza. Il massimale di reddito varia in base al numero di figli nati o nascituri. È maggiorato se entrambi i componenti della coppia lavorano o in caso di famiglia con un solo genitore. 2) Assegno di base L assegno di base segue l erogazione del premio alla nascita o all adozione. È concesso a determinate condizioni di reddito (stesso massimale di reddito che per l attribuzione del premio alla nascita) dalla data di nascita del bambino fino all ultimo giorno del mese civile che precede il suo terzo compleanno. Esso è erogato a condizione che il bambino subisca gli esami medici obbligatori entro otto giorni dalla nascita, poi nel corso del 9 e del 24 mese. In caso di adozione l assegno di base è erogato per tre anni a partire dall ingresso in famiglia di un bambino o di un ragazzo d età inferiore ai 20 anni. 3) Integrazione di libera scelta d attività (CLCA) e Integrazione facoltativa di libera scelta d attività (COLCA) La prestazione, non subordinata a condizioni di reddito, permette al genitore di sospendere la propria attività o di ridurla per occuparsi del figlio. Può essere corrisposta, se l interessato possiede i requisiti di reddito, come integrazione dell assegno di base, oppure in modo indipendente. È erogata a partire dal primo figlio ed è condizionata al requisito di un attività anteriore della durata di due anni in un periodo di riferimento che varia a seconda dell ordine del figlio nella famiglia. Le famiglie di tre o più figli, il cui ultimo figlio sia nato o sia stato adottato in data non precedente il 1 luglio 2006 e in cui uno dei genitori non lavori più o interrompa completamente la propria attività per occuparsi del bambino, possono optare per l Integrazione facoltativa di libera scelta d attività (COLCA). La COLCA viene concessa in caso di cessazione totale d attività, ha importo più elevato della CLCA, ma viene erogata su una durata più breve. L interessato deve aver svolto un attività lavorativa di due anni nel corso dei due anni che precedono la nascita di un bambino d ordine 1 (primogenito), nel corso dei quattro anni per un bambino d ordine 2 (secondogenito) o dei cinque anni per un bambino di ordine tre o più (terzogenito, ecc.). Se la famiglia non può pretendere all assegno di base erogato a determinate condizioni di reddito, l integrazione di libera scelta è maggiorata dell importo dell assegno di base. Per i bambini adottati, l integrazione di libera scelta d attività è 28

erogata per un periodo minimo di un anno, anche se il bambino è d età superiore ai tre anni. L età limite è, in questo caso, di 20 anni. 4) Integrazione di libera scelta del modo di custodia L integrazione di libera scelta del modo di custodia è corrisposta alla coppia o alla persona alle cui dipendenze dirette lavora un assistente materna abilitata o una baby-sitter a domicilio per la custodia del bambino di età inferiore ai 6 anni. Essa può essere erogata in integrazione dell assegno di base se l interessato possiede i requisiti di reddito oppure indipendentemente da tale assegno. Tale prestazione consiste nel rimborso, parziale e variabile a seconda dell età del bambino e dei redditi del nucleo familiare, dello stipendio del dipendente, e nel rimborso col sistema del terzo pagante dei contributi sociali: della totalità dei contributi nel caso di un assistente materna abilitata e in misura pari al 50%, entro il limite di un tetto massimo di contributi nel caso di una baby-sitter a domicilio. L integrazione è erogata ad aliquota piena fino ai tre anni del bambino, poi ad aliquota ridotta dai tre ai sei anni. L integrazione può essere erogata anche quando la famiglia ricorre ad un ente privato per la custodia dei bambini. In tal caso la famiglia corrisponde agli enti interessati un prezzo globale senza distinguere tra contributi e stipendio netto. pertanto l importo dell aiuto corrisposto è forfettario e globale. C - PRESTAZIONI AD ASSEGNA- ZIONE SPECIALE 1) Assegno per l educazione del figlio disabile (AEEH) La prestazione è erogata senza condizioni di reddito per ogni figlio d età inferiore ai vent anni, indipendentemente dal suo ordine, affetto da un incapacità permanente di grado almeno pari all 80%, o compreso fra il 50 e l 80% se tale figlio usufruisce di una collocazione in un istituto per educazione speciale o di cure a domicilio. Il figlio non deve essere collocato in un istituto assistenziale finanziato integralmente dall assicurazione malattia, dallo Stato o dall assistenza sociale. I figli affetti da un incapacità di almeno l 80% possono pretendere ad un integrazione di assegno, il cui importo varia a seconda della necessità di aiuto o del grado di handicap. Per determinare l importo dell integrazione, la commissione dei diritti e dell autonomia delle persone disabili (CDAPH) classifica il bambino in una delle sei categorie esistenti, servendosi di una tabella di valutazione che tiene conto della necessità di cure per il bambino, del costo di tali cure e delle conseguenze finanziarie causate dall handicap e/o del fatto che uno dei genitori riduce o interrompe la propria attività lavorativa per occuparsi del figlio e, infine, del ricorso all assistenza di terzi retribuita. Maggiorazione di genitore solo: Il genitore solo che cessi o riduca la propria attività o assuma una persona per l assistenza di terzi retribuita ha diritto ad una maggiorazione dell integrazione dalla 2a alla 6a categoria. 29

2) Assegno per l inizio dell anno scolastico L assegno è erogato a determinate condizioni di reddito per ogni figlio in età scolastica (dai sei ai diciotto anni) il 15 settembre dell anno considerato, e scolarizzato. L importo dell assegno varia a seconda dell età del bambino allo scopo di avvicinarsi al massimo alla spesa realmente sostenuta dalla famiglia. L assegno è attribuito ai nuclei familiari, o alle persone, che abbiano redditi inferiori ad un dato tetto (determinato in funzione della composizione del nucleo familiare e del numero di figli a carico) e figli di età compresa fra i sei e i diciotto anni, scolarizzati. È corrisposto una tantum entro e non oltre il 31 ottobre dell anno. Se i redditi del nucleo familiare sono inferiori al massimale d attribuzione, l assegno è erogato per intero. Se i redditi sono leggermente superiori al massimale d attribuzione ed inferiori ad un secondo importo fissato per decreto, viene erogato un assegno della differenza. 3) Assegno giornaliero di presenza parentale Dal 1 gennaio 2006 l assegno giornaliero di presenza parentale sostituisce l assegno di presenza parentale. Esso è attribuito a qualunque persona abbia a suo carico un figlio d età inferiore ai vent anni affetto da una malattia, da un handicap grave che renda indispensabile una presenza costante e cure impegnative. Per poter accedere a tale assegno occorre interrompere periodicamente la propria attività e usufruire di un congedo di presenza parentale. Il certificato del medico curante attestante lo stato del figlio deve essere sottoposto al controllo medico della cassa di assicurazione malattia alla quale appartiene l assistito. Il titolare dell assegno usufruisce di un credito di 310 giorni di congedo, indennizzati su base giornaliera, da ripartire su 3 anni in base ai bisogni di accompagnamento del figlio. Nel caso in cui i redditi della famiglia siano inferiori a un certo tetto, può essere erogato un supplemento spese dietro presentazione di apposita documentazione se l handicap o la malattia comporta spese d importo pari o superiore ad un tetto mensile. 4) Assegno d alloggio familiare L assegno costituisce una prestazione familiare volta a coprire, in parte, gli oneri d alloggio sostenuti dalle famiglie. L erogazione dell assegno è subordinata a condizioni relative alle caratteristiche dell alloggio (superficie, salubrità), all affitto e ai redditi della famiglia. Assicurazione disoccupazione Il regime d assicurazione contro la disoccupazione scaturisce da una convenzione conclusa tra le parti sociali. La libertà di negoziazione delle parti sociali è tuttavia doppiamente inquadrata: la legge determina la struttura del dispositivo; le misure di attuazione di queste disposizioni legali sono concordate tra le parti sociali, e la convenzione conclusa tra di loro può entrare in vigore solo previa approvazione da parte dei poteri pubblici. In assenza d accordo o d autorizzazione, le misure d attuazione sono fissate per decreto in Consiglio di Stato. Organizzazione Il funzionamento del pubblico servizio dell occupazione è stato riorganizzato, con l insieme delle parti sociali, intorno a due strutture: l Unione nazionale professionale per l occupazione nell industria e nel commercio (UNEDIC), gestita dalle parti sociali che continuano ad amministrare il regime di assicurazione disoccupazione ed a fissare le modalità d indennizzo, e un nuovo ente, il «Pôle emploi», che riunisce la rete delle ASSE- DIC e quella dell Agenzia nazionale per l impiego (ANPE). Il Pôle emploi ha l obiettivo di concentrare in uno stesso luogo tutti gli aiuti per trovare lavoro: assistenza, orientamento, formazione, collocamento delle persone in cerca d occupazione e erogazione di retribuzione sostitutiva. Finanziamento Il finanziamento dell assicurazione disoccupazione è garantito dai contributi calcolati in base alla retribuzione entro il limite di quattro volte il tetto massimo della Sécurité Sociale. 30

A chi si applica Il regime si applica a tutti i dipendenti delle imprese che entrano nel campo d applicazione territoriale della convenzione. Prestazioni Le prestazioni dell assicurazione disoccupazione variano, nel concetto, nell importo e nella durata, a seconda del periodo di iscrizione al regime pensionistico e dei contributi pagati. Condizioni di assegnamento Requisiti per usufruire delle prestazioni di disoccupazione: la risoluzione del rapporto lavorativo per licenziamento, o la scadenza del termine di un contratto a tempo determinato, oppure la risoluzione consensuale o ancora la dimissione per motivo legittimo; possedere attitudini fisiche a svolgere un lavoro; essere iscritti come persone in cerca di occupazione presso il Pôle emploi e conformarsi al piano personale volto ad agevolare il ritorno all occupazione; compiere azioni positive di ricerca di lavoro; una determinato anzianità assicurativa nel regime (almeno 122 giorni nel corso degli ultimi 28 mesi o, per i lavoratori cinquantenni o ultracinquantenni, nel corso degli ultimi 36 mesi) al momento dello scioglimento del rapporto di lavoro; non aver compiuto l età pensionabile o l età richiesta per usufruire di una pensione ad aliquota piena; accettare le offerte di lavoro ragionevoli. In caso di rifiuto di due offerte ragionevoli, il disoccupato può essere sanzionato. Retribuzione sostitutiva L indennità giornaliera di disoccupazione viene calcolata, in parte, in base alla remunerazione giornaliera di riferimento. Tale remunerazione è costituito dalle retribuzioni per le quali l interessato ha versato contributi nei dodici mesi civili anteriori all ultimo giorno di lavoro pagato, entro il limite di quattro volte il tetto massimo della sicurezza sociale. L importo della prestazione giornaliera è pari: o alla somma di una parte proporzionale che rappresenta il 40,4% della retribuzione giornaliera di riferimento e di una parte fissa pari a 11,64 oppure al 57,4% della retribuzione giornaliera di riferimento, se tale calcolo è più favorevole per l assicurato. L importo netto dell indennità giornaliera non può essere inferiore a 28,38 né superiore al 75% della retribuzione giornaliera di riferimento. Sono indennizzati tutti i giorni della settimana. Per i giorni di ferie pagati è applicato un periodo di carenza, cui si aggiunge una carenza specifica di durata non superiore ai settantacinque giorni, calcolata in base alle indennità extralegali di scioglimento del contratto di lavoro e a un ammontare differito di indennizzo di sette giorni. La durata d erogazione dell indennità varia in base all anzianità assicurativa nel periodo che precede e all età della persona in cerca di occupazione. È compresa tra 122 e 730 giorni se il lavoratore disoccupato ha meno di 50 anni; tra 122 e 1.095 giorni se ha più di 50 anni. 31

32 La Rivista novembre - dicembre 2014