EosX Alarm Gprs Sistema di Allarme Integrato 3 Aree 32/62 Sensori

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Transcript:

EosX Alarm Gprs Sistema di Allarme Integrato 3 Aree 32/62 Sensori USO INSTALLAZIONE PROGRAMMAZIONE

1. SICUREZZA Radiofrequenza L apparato descritto in questo manuale è dotato al suo interno di un complesso radio ricetrasmittente. Durante il funzionamento trasmette o riceve energia a radiofrequenza (RF). Per questa ragione, va prestata attenzione ai luoghi ed alle modalità di installazione, segnalando la presenza dell apparato negli ambienti in modo che chi utilizza dispositivi elettronici sensibili (protesi cardiache, acustiche e simili) eviti di avvicinarsi. Non utilizzare l apparato in ambienti in cui è segnalato l obbligo di spegnere i dispositivi radio ricetrasmittenti e in tutti gli ambienti in cui vi può essere pericolo di esplosione. Tensione di alimentazione L apparato funziona con tensione di rete 230 V ~. La tensione di rete deve poter essere interrotta tramite un dispositivo di sezionamento onnipolare, installato all esterno del contenitore e facilmente accessibile. ALLACCIAMENTO ALLA RETE ELETTRICA Per il collegamento del cavo di alimentazione (230 V ~) utilizzare il foro passacavi presente sulla parte posteriore della custodia o il foro passacavi inferiore disposto sul lato sinistro. In caso di manutenzione, prima di accedere all apparato, interrompere l alimentazione 230 V ~ mediante il dispositivo di sezionamento esterno. FUSIBILE RETE T 500 L (500 ma RITARDATO 5x20mm) 230 V CAVO DI TERRA GIALLO-VERDE N L T 500 L BLOCCO MORSETTIERA DI CABLAGGIO Batteria La batteria in tampone è di tipo al Pb, 12 V con capacità tipica di 2,2 Ah. L operazione di collegamento o sconnessione deve sempre essere effettuata da un installatore qualificato. Prima di collegare o rimuovere la batteria, spegnere l'apparato interrompendo la tensione di rete. L apparato prevede il montaggio a parete: la batteria va inserita al suo interno dopo che è stato eseguito il fissaggio a muro e dopo aver collegato il cavo di alimentazione di rete ed i cavi dati. Prima di rimuovere l apparato dalla parete a cui è fissato, togliere la batteria; non movimentare l apparato con all interno la batteria. Le batterie esauste devono essere smaltite secondo le norme vigenti. Dichiarazione di conformità Con la presente EOS TECH dichiara che l apparato EosX-ALARM Gprs è conforme ai requisiti essenziali ed alle altre disposizioni pertinenti stabilite dalla direttiva 1999/5/CE e successive modifiche. Questo manuale fornisce le indicazioni di base per comprendere il funzionamento, le modalità di impiego, la programmazione e le procedure di installazione dell apparato EosX-ALARM. In ogni caso, EOS TECH non si assume la responsabilità in merito a imprecisioni o ad azioni conseguenti ad un uso scorretto di questo manuale. EOS TECH, inoltre, si riserva il diritto di modificare le parti hardware, il software, le funzionalità applicative e la documentazione di prodotto. Le modalità di gestione dell'apparato da parte dei sistemi di centralizzazione ed alcune funzionalità possono variare a seconda del tipo di Centrale Operativa con cui l'apparato sarà collegato (EosX-DUNIA, EOS DMS, REAL 6000, EOS-GPRS, ecc.) ed in base alla versione del prodotto. Pag. 2/31

VISTA FRONTALE ANTENNA GSM-GPRS ANTENNA RX 433 MHz RX 433 MHz 204 CONO SIRENA Conn. BOOT SIMCOM900 TAMPER TGND MICRO EEPROM TEST 184 230V / 15 Veff 10..12VA N S ERV P FUS. T 500 L ACAVI ACAVO DIMA FORATURA: 204 x 184 mm Pag. 3/31

2. GENERALITA' EosX-Alarm è una completa centrale di allarme integrata che permette il controllo di impianti di sorveglianza ambientale, sotto la supervisione di Centrali Operative remote mediante connessione Gsm e Gprs oppure controllata direttamente dall'utente. Le caratteristiche principali dell'apparato sono: Sorveglianza di 32 / 62 Sensori ( a seconda della versione), con possibilità di costruire impianti misti wireless e filari affidabili Suddivisione dell'impianto su 3 AREE completamente indipendenti o accorpate Funzioni evolute di AND tra sensori e di AND tra le Aree per avere la più ampia possibilità progettuale Programmabilità di 32 telecomandi e possibilità di collegamento con fino a 4 tastiere filari Possibilità di collegamento con moduli esterni di espansione ingressi e uscite, per un totale di 30 ingressi e 16 uscite Sensoristica wireless in banda 433 MHz con trasmissione su 3 diversi canali per aumentare l'affidabilità e la ricezione. Completa personalizzazione dell'impianto sulla base delle esigenze impiantistiche Comunicazione tempestiva degli allarmi e delle anomalie alla Centrale Operativa sul vettore Gsm-Gprs Doppio percorso di rete Possibilità di controllo e comando dell'impianto da remoto Buffer eventi per mantenere la storia dell'impianto, con capacità minima di 1000 eventi corredati di data e ora In morsettiera sono disponibili: 6 Ingressi ON/OFF o BILANCIATI per il collegamento di sensori a filo e chiavi elettroniche 4 Uscite per segnalazioni locali oppure per l'attuazione di comandi remoti 1 uscita di TIME OUT per segnalare localmente eventuali problemi di comunicazione con il Centro Operativo 1 contatto di scambio di un relè di allarme, utilizzabile per comandare sirene esterne filari Tensione ausiliaria +12V / 500 ma per alimentare i dispositivi esterni (sensori, tastiere, ecc.) Bus RS-485 per il collegamento dei moduli esterni di espansione e delle tastiere filari 2.1 Controllo da Centrale Operativa remota Centrale EosX DuniaLink RETE GSM/GPRS INTERNET Centrale operativa di controllo e supervisione dell'istituto di Vigilanza 2.2 Controllo da Utente SMS su rete Gsm/Gprs Telefono o smart phone per ricevere allarmi e inviare comandi con SMS Pag. 4/31

SCHEDA E MORSETTIERE ACB ACA SIRA SIRB Negativo di collegamento al convertitore AC/DC +13,8 Vcc dal convertitore AC/DC Collegamento a sirena interna Collegamento a sirena interna +13,8 Vcc da AC/DC SIRENA INTERNA Cavetto antenna Gsm Cavetto antenna 433 RX 433 MHz 3. SIM TAMPER TGND Cavetti di collegamento batteria 12V / 2,2 Ah Conn. PROGR. CHIUSO = TEST +12 V per dispositivi esterni TEST Tamper Esterni Time Out Generale Seriale di programmazione (Usare solo il cavo dedicato fornito da Eos Tech) EEPROM Collegamento cavetto di programmazione e test RS-485 Espansioni MORSETTIERA PER INGRESSI E USCITE PONTICELLO TGND +12 V Uscita di tensione Ausiliaria +12V per dispositivi esterni NC Com NO TO O1 O2 O3 O4 Relè di allarme Contatto Normalmente Chiuso Relè di allarme Comune Relè di allarme Contatto Normalmente Aperto Uscita open collector per segnalazione TIME OUT USCITA di attivazione locale o remota n 1 USCITA di attivazione locale o remota n 2 USCITA di attivazione locale o remota n 3 USCITA di attivazione locale o remota n 4 CHIUDERE se non si collegano TAMPER esterni all'ingresso Tin; APRIRE se invece ci sono tamper esterni collegati a Tin. i1 i2 i3 i4 i5 i6 Tin Ingresso Ingresso Ingresso Ingresso Ingresso Ingresso Ingresso B Linea B per collegamento su Bus di espansione Rs-485 Linea A per collegamento su Bus di espansione Rs-485 A per dispositivi filari per dispositivi filari per dispositivi filari per dispositivi filari per dispositivi filari per dispositivi filari da Tamper esterni esterni esterni esterni esterni esterni esterni n 1 n 2 n 3 n 4 n 5 n 6 PONTICELLO TEST Se CHIUSO, la SIRENA DI ALLARME NON VIENE ATTIVATA. Con ponticello TEST CHIUSO, inoltre, VENGONO GENERATI UNA SERIE DI BEEP OGNI VOLTA CHE VIENE RICEVUTO UN SEGNALE WIRELESS VALIDO. RICORDARSI DI APRIRE IL PONTICELLO TEST ALLA FINE DELL'INSTALLAZIONE. Pag. 5/31

4. DISPOSITIVI WIRELESS E FILARI 4.1 Telecomandi Inserimento totale Spegnimento totale Parziale 1 A Parziale 2 B Panico - Soccorso 4.2 Sensoristica wireless e filare INFRAROSSO 4.3 Tastiere e Sirene TASTIERE CONTATTI SIRENE DA INTERNO SIRENE PER ESTERNO Pag. 6/31

5. COMPOSIZIONE APPARATO L'apparato è costituito dalle seguenti parti principali: Custodia metallica con coperchio Complesso di alimentazione per il collegamento alla tensione di rete, conversione AC/DC e caricabatteria per batterie al Pb +12V 2,2 Ah Complesso morsettiera per ingressi e uscite per: collegamento sensori a filo collegamento chiavi elettroniche azionamenti locali relay di allarme Interfaccia seriale per service, programmazione e test Scheda logica a microprocessore, corredata di memoria per parametri di lavoro e di memoria eventi Modem GSM-GPRS Complesso di ricezione a tre canali nella banda 433 MHz, per la gestione dei dispositivi wireless Sensori IR Contatti Barriere Telecomandi Sirena di allarme interna e buzzer di segnalazione Interfaccia RS485 per espansione ingressi, espansione uscite e per il collegamento di tastiere filari 6. IMPIANTO - AREE - SENSORI La versione base dell'apparato può controllare un impianto di allarme articolato fino a 3 aree completamente indipendenti e gestire complessivamente 24 Sensori. Versioni più complete possono supportare fino a 62 Sensori. In figura le aree sono indicate come A B C. Ciascuna sensore può essere liberamente assegnato ad una o più aree oppure essere programmato come 24 Ore, in base alle più diverse necessità impiantistiche. Ogni sensore può essere Abilitato o Disabilitato e può appartenere ad una o più aree con modalità di gestione AND o OR. Di ogni sensore può essere programmata la modalità di impiego Di ogni sensore può essere definita l'operatività Ogni sensore può avere specifici attributi di gestione Pag. 7/31

Per l'intero impianto esiste una serie di parametri generali che permettono di definirne il comportamento, impostando i cicli di allarme, il volume di buzzer e sirena interna, i tempi di ingresso e uscita, le condizioni di notifica degli eventi. Mediante il telecomando a 5 pulsanti è possibile gestire le seguenti strutture impiantistiche: Inserimento totale: tutte le 3 Aree sono inserite Inserimento della sola Area A Inserimento della sola Area B Disinserimento totale: tutte le aree sono disinserite Allarme panico immediato Mediante le tastiere collegate a filo sulla linea RS-485 (morsetti A e B), per le versioni che la supportano, l'impianto può essere gestito al massimo delle sue possibilità, con parzializzazione selettiva delle aree A, B e C, e con il monitoraggio dello stato impianto e la presa visione di anomalie e /o allarmi. Esempio con 1 SOLA AREA (in pratica aree A, B e C unificate) IMPIANTO Area A+B+C Esempio a 3 AREE INDIPENDENTI E SEPARATE IMPIANTO Sensore 4 Sensore 1 Area A Sensore 2 Area B Sensore 3 Sensore 5 Sensore 6 Sensore 7 Area C Sensore 8 Sensore 9 Pag. 8/31

Esempio a 3 AREE IDIPENDENTI, INTERCONNESSE IMPIANTO Area B Area C Sensore 2 PERIMETRALE Area A INTERNO Sensore 3 Sensore 1 GARAGE Sensore 4 Il Sensore 1 appartiene solo all'area C. Il sensore 2 appartiene sia all'area B che alla A (sensore in OR di inserimento) Il sensore 4 appartiene solo all'area B Il sensore 3 appartiene solo all'area A ABITAZIONE 7. CONTROLLO REMOTO L'apparato può collegarsi con sistemi di centralizzazione Eos Tech con diverse modalità. Per la connessione a sistemi caratterizzati da gestioni articolate su 8 ingressi (MODALITA' ID3 COMPATIBILE) possono essere programmati accorpamenti secondo lo schema seguente: In questo schema, l'apparato comunica in modo selettivo: Stato della tensione di rete Stato della batteria Presenza manomissione Sull'ingresso 1: STATO RIASSUNTIVO DELL'IMPIANTO (INSERITO/DISINSERITO). Sull'ingresso 2: ANTIAGGRESSIONE Gli ingressi da 3 a 8 restano a disposizione per gli accorpamenti di tutte i sensori controllati (a filo o wireless). Nell'esempio si è stabilito che: Lo stato del sensore 1 (che potrebbe corrispondere all'ingresso filare 1) sarà comunicato come INGRESSO n 3 Lo stato dei sensore 2 (che potrebbe corrispondere all'ingresso filare 2) sarà comunicato come INGRESSO n 4 Lo stato dei sensore 3 (che potrebbe corrispondere all'ingresso filare 3) sarà comunicato come INGRESSO n 5 Lo stato dei sensori 7 e 8 (wireless) sarà comunicato in modo riassuntivo (OR) come INGRESSO n 6 Lo stato dei sensori 9 e 10 (wireless) sarà comunicato in modo riassuntivo (OR) come INGRESSO n 7 Lo stato dei sensori 10 e 11 (wireless) sarà comunicato in modo riassuntivo (OR) come INGRESSO n 8 Il Centro Operativo può interrogare lo stato dell'impianto in qualsiasi momento e può inviare comandi di attivazione delle uscite. In modalità compatibile, l'attivazione/disattivazione dell'impianto può essere fatta richiudendo una delle uscite su uno degli ingressi filari, dichiarando l'ingresso come INGRESSO INSERITORE STATICO. Pag. 9/31

8. PAGINA BASE DI PROGRAMMAZIONE PARAMETRI In figura si mostra la pagina di programmazione principale, che consente di definire il codice, la modalità di comunicazione e la programmazione dei parametri connessione con il Centro Operativo, con possibilità di programmare due distinti distinti percorsi di rete. Per il collegamento con il Centro Operativo, l apparato può essere programmato con: 2 distinti percorsi di rete comprendenti ognuno: Indirizzo IP (o nome Host) della Centrale Operativa Indirizzo di porta remota 4 numeri telefonici di destinazione, corrispondenti ad altrettanti modem disposti in Centrale Operativa, per la trasmissione in formato dati o sms su vettore GSM, oppure per semplici chiamate di sollecito alla connessione gprs (v. cartella Rubrica GSM). Ad ogni messaggio trasmesso dall'apparato, la Centrale Operativa risponde sempre con un messaggio di conferma ricezione. In assenza di conferma, l apparato attiva il meccanismo di ripetizione per il numero di volte programmato, utilizzando via via tutti i vettori di comunicazione di cui dispone. In caso di mancata comunicazione viene attivata l'uscita di emergenza TIME OUT presente sulla morsettiera. 9. SIM - GSM - GPRS SIM CARD Per sistemi controllati da Centrali Operative si consiglia l'utilizzo di SIM CARD di tipo M2M (Machine To Machine), scegliendo le formule contrattuali a volume più economiche proposte per questa tipologia di impiego. Se l'impianto è controllato dall'utente e si vuole avere la possibilità di inviare squilli di avvertimento, è necessario utilizzare SIM tradizionali abilitate ad eseguire chiamate in fonia. GSM Per poter utilizzare il vettore GSM in modalità dati, come emergenza in presenza di problemi sulla ADSL del Centro Operativo, la SIM CARD deve disporre di un numero dati abilitato. Questo numero sarà normalmente utilizzato dalla Centrale Operativa solo per effettuare chiamate di sollecito (senza risposta) verso la periferica (per sollecitarne la chiamata di ritorno sul vettore GPRS), e solo in caso di problemi sulla rete potrà essere usato per procedure di colloquio vere e proprie. GPRS L'impiego del vettore GPRS richiede la disponibilità presso la Centrale Operativa di un indirizzo IP statico e di un indirizzo di porta abilitata alla connessione di rete. A seconda dei parametri di programmazione impostati e della tipologia di servizio offerta dal gestore della rete, le connessioni GPRS possono avvenire: su iniziativa della periferica su iniziativa della centrale Normalmente la Centrale Operativa non può chiedere una connessione verso l'ip della periferica. Per interrogare la periferica la Centrale può sollecitarne la connessione gprs mediante una chiamata senza risposta verso il suo numero dati. Alcuni gestori danno sempre questo numero all'atto dell'acquisto delle SIM mentre con altri occorre farne richiesta esplicita. In assenza di IP statico presso la Centrale Operativa, sono possibili alternative mediante l'impiego di servizi di tipo DNS DINAMICO. Pag. 10/31

10. APPRENDIMENTO E CANCELLAZIONE SENSORI E TELECOMANDI WIRELESS La personalizzazione del sistema e le funzioni di apprendimento codici avvengono mediante l'apposito programma di configurazione e test. Il collegamento tra computer ed apparato avviene utilizzando un CAVO DI PROGRAMMAZIONE di esclusiva fornitura Eos Tech che deve essere collegato al connettore micro Usb presente sulla scheda. Instaurata la connessione tra programma e scheda ed effettuata la LETTURA PARAMETRI, va selezionata la funzione <IMPIANTO E SENSORI> e quindi va attivata la procedura <APPRENDIMENTO SENSORI E TELECOMANDI WIRELESS>. Per avviare l'apprendimento wireless, va prima impostato il NUMERO DI SENSORE se si vuole apprendere il codice di un sensore oppure il NUMERO DI TELECOMANDO se si vuole apprendere un telecomando. I numeri di zona tra 1 e 6 sono di norma riservati ai 6 ingressi filari presenti in morsettiera; per la sensoristica wireless vanno utilizzati numeri tra 7 e 24 (oppure 7..40 o 7..62 a seconda delle versioni). Per i telecomandi, la numerazione va da 1 a 32. Ad ogni dispositivo, sensore o telecomando, potrà essere associato un NOME costituito da un massimo di 16 caratteri, utile all'identificazione sia degli utenti sia delle diverse zone dell'impianto. Ad ogni ingresso filare e ad ogni sensore wireless, inoltre, potrà essere associato un CODICE EVENTO tipo CONTACT ID, utile all'immediato riconoscimento del tipo di segnalazione e allarme sui sistemi di centralizzazione predisposti e memorizzato come evento nella memoria eventi del sistema di allarme. Pag. 11/31

10.1 Apprendimento La funzione di apprendimento da parte della scheda parte dopo aver confermato <APPRENDI>. Sulla scheda si osserverà l'inizio di un lampeggio veloce del LED 433: da questo momento si hanno a disposizione 120 secondi per completare la funzione: Led 433 di segnalazione wireless Aprire la custodia del sensore Inserire la batteria del sensore nel suo alloggiamento Premere il pulsante di programmazione presente all'interno Dopo la pressione, il sensore trasmetterà il suo codice alla scheda ricevente. La conferma della programmazione sarà data da un BEEP di conferma. A questo punto il sensore è programmato. Da programma sarà ora possibile procedere alla richiesta di programmazione di un nuovo sensore, impostando un nuovo numero di sequenza. Nel caso dei telecomandi, durante il lampeggio del led RSSI, la programmazione avviene semplicemente premendo uno qualsiasi dei tasti: anche in questo caso un BEEP darà conferma dell'avvenuta programmazione. Quando si riprogramma un sensore già programmato, la scheda darà una segnalazione acustica molto diversa, per segnalare che il codice è già presente. 10.2 Cancellazione Come si vede in figura, è possibile anche CANCELLARE UN SENSORE o un codice di telecomando semplicemente impostando il suo numero e confermando con la funzione CANCELLA. 11. 11.1 CARATTERISTICHE FUNZIONALI Alimentazione e caricabatteria Il complesso è dotato di un convertire AC/DC in grado di erogare la tensione di + 13,8 Vcc necessaria ad alimentare l'intero apparato ed a fornire una tensione ausiliaria di +12Vcc / 500 ma per il collegamento di dispositivi esterni, con una batteria in tampone da 12V 2,2 Ah. La presenza della tensione di rete e lo stato di carica della batteria sono sottoposti a controllo periodico ed in caso di anomalia l'informazione può essere trasmessa al Centro Operativo. Quando scompare la tensione di rete, l'apparato continua la sua attività utilizzando la batteria in tampone. In queste condizioni sono previste due soglie di guardia: Una soglia rappresenta il livello di batteria scarica : quando è raggiunta, viene generata l'informazione da comunicare al Centro Operativo, ma l'apparato continua a svolgere le sue attività normalmente Una seconda soglia, più bassa, rappresenta il livello di batteria fuori servizio e viene utilizzata per portare l'intero sistema in stato di stand-by, in modo da ridurre al minimo il processo di scarica e salvaguardare la batteria stessa. In questo condizioni l'apparato non è più operativo: potrà riprendersi solo alla ricomparsa della tensione di rete. Al ripristino della tensione di rete l'apparato, se era in stand-by, ritorna pienamente operativo: in queste condizioni, la segnalazione di batteria ripristinata verrà data dopo un tempo sufficiente a riportare la sua carica a livelli accettabili per il funzionamento. Per evitare trasmissioni ravvicinate dell'informazione di mancanza rete e ritorno rete, può essere applicato un filtraggio che maschera i fenomeni di scomparsa/ricomparsa troppo ravvicinati. 11.2 Microprocessore e memorie Tutto il sistema è gestito dal microcontrollore di bordo, che tiene sotto controllo tutti i sensori wireless e filari e gestisce le comunicazioni con il Centro Operativo tramite il modem Gsm-Gprs. Tutti gli eventi rilevati durante la sorveglianza dell'impianto sono costantemente registrati in una apposita memoria eventi, con capacità minima di accumulo per 1000 eventi corredati di data e ora. Sulla scheda viene gestito un calendario completo, dall'anno ai secondi. In caso di completa scomparsa delle tensioni di alimentazione è presente un dispositivo in grado di mantenere valide data e ora per almeno 24 ore. 11.3 Modem Gsm-Gprs La scheda dispone di un modem Gsm-Gprs con cui può collegarsi con il Centro Operativo. La modalità di connessione tipica avviene in modalità GPRS, con richieste di collegamento all'indirizzo IP del Server remoto. A connessione instaurata avviene lo scambio dati. Dopo un certo tempo di assenza scambio dati (programmabile, ma normalmente limitato a 20-30 secondi) la connessione viene abbattuta. L'utilizzo del canale GSM-Dati o l'inoltro di SMS avvengono sempre e solo come emergenza, nel caso in cui non sia possibile instaurare una connessione Gprs. Quando il Centro Operativo intende effettuare una interrogazione estemporanea, inoltra una chiamata al numero dati associato alla SIM presente sull'apparato. La chiamata sarà rifiutata dall'apparato che interpreta lo squillo come sollecito, attivando le procedure di connessione al Server remota in modalità Gprs. Pag. 12/31

11.4 Complesso Rx 433 Sulla scheda è presente un modulo di ricezione 433 MHz, in costante ascolto su 3 canali all'interno della banda di riferimento, che ha il compito di ricevere le segnalazioni, i comandi e gli allarmi da tutti i dispositivi wireless presenti nell'impianto. Tutti i dispositivi trasmettono informazioni di servizio relative allo stato dei loro tamper antistrappo, informazioni periodiche sulla stato di carica delle batterie ed informazioni di esistenza in vita (se previsto dalla tipologia di sensore). 11.5 Sirena e buzzer L'apparato prevede la presenza di un cono con funzione di sirena di allarme locale e di buzzer per segnalare le manovre di inserimento/disinserimento, l'esito delle procedure di apprendimento, le condizioni di anomalia, l'eventuale segnalazione acustica durante il tempo di uscita e/o di ingresso. 12. ARCHITETTURA DELLA CENTRALE DI ALLARME L'architettura di sistema prevede una organizzazione della sorveglianza ambientale basata sui seguenti elementi di identificazione: IMPIANTO AREA ZONA (o SENSORE) L'impianto identifica il sito di una specifica utenza. Ad un impianto fanno riferimento direttamente le ZONE 24 ORE di DIAGNOSTICA E SERVIZIO GENERALE. Un impianto può essere costituito da un massimo di 3 AREE LOGISTICHE (A, B, C). Le aree rappresentano la suddivisione in ambienti indipendenti del sito sorvegliato. Ogni area può essere gestita in modo indipendente una dall'altra e può contenere un numero variabile di sensori. I sensori, a loro volta, possono appartenere ad una o più aree, in base alle esigenze di controllo ambientale. 12.1 Zone 24 ore di diagnostica e servizio generale Queste zone sono riferite all'intero impianto e non ad una specifica area. Sono di tipo 24 ORE perché sono tenute sotto controllo in modo permanente, indipendentemente dallo stato dell'impianto. Il sistema prevede: 1. 2. 3. 4. 12.2 manomissione apparato (tamper interno all'apparato) panico (o richiesta di telesoccorso) generale batteria apparato scarica mancanza rete su apparato Stato impianto Lo STATO DELL'IMPIANTO è definito in base allo stato delle sue aree: SPENTO (o DISINSERITO TOTALE) Nessuna delle aree dell'impianto è in stato di INSERITO. Il sistema terrà sotto controllo SOLO LE ZONE DEFINITE DI TIPO 24 ORE INSERITO TOTALE Tutte le aree dell'impianto (A+B+C) sono in stato di INSERITO. Il sistema terrà sotto controllo TUTTE LE ZONE, a qualsiasi area appartengano INSERITO PARZIALE Una o più aree dell'impianto sono in stato di INSERITO, MA NON TUTTE. Il sistema terrà sotto controllo TUTTE LE ZONE DELLE AREE IN STATO DI INSERITO e TUTTE LE ZONE DI TIPO 24 ORE di qualsiasi area. DISINSERITO TOTALE INSERITO TOTALE (A+B+C) INSERITO PARZIALE Con il telecomando o con la tastiera una o più aree possono essere comandata in modo indipendente per determinare: AREA IN STATO DI INSERITO In questo stato, tutte le zone dell'area saranno sottoposte a controllo AREA IN STATO DI DISINSERITO In questo stato, saranno sottoposte a controllo SOLO LE ZONE DEFINITE DI TIPO 24 ORE Pag. 13/31

12.3 Limiti di dimensionamento L'organizzazione del sistema di allarme dovrà tenere conto dei seguenti limiti di configurazione generali, riferiti alla versione di apparato a 62 Zone, con interfaccia RS-485 a cui possono collegarsi 3 schede di espansione ingressi, 3 schede di espansione uscite, 4 tastiere filari. Numero massimo di AREE: 3 (A,B,C) Numero massimo di sensori controllati di qualsiasi tipo (filari o wireless): 62 Numero massimo di ingressi filari: 30 Numero massimo di codici wireless di qualsiasi tipo identificabili: 88 All'interno di questo limite, sono previsti: Massimo 32 codici di comando da Telecomandi wireless o da Tastiera (32 Utenti) Massimo 62 codici di sensori wireless Attenzione: i limiti di dimensionamento reali dipendono sempre dalla versione di apparato. A seconda della versione, le possibilità di programmazione possono essere inferiori a quelle di massimo equipaggiamento. 12.4 Attributi dei sensori Per ogni sensore configurato va specificato il tipo di trattamento relativamente alle aree che compongono l'impianto di allarme. Le condizioni programmabili sono: OR di inserimento E' la condizione normale di un sensore, che viene preso in esame quando l'area di appartenenza è in stato di inserito. Un sensore può appartenere a più aree: in questo caso, il sensore viene preso in esame quando almeno una delle aree a cui appartiene è in stato di inserito. AND di inserimento I sensori così definiti vengono presi in considerazione solo se tutte le aree a cui sono riferiti sono in stato di inserito ; se anche una sola delle aree a cui appartengono non è inserita, i sensori sono mascherati. Disabilitato Il sensore non appartiene all'area di riferimento. Quando un sensore non appartiene a nessuna area è come se non fosse presente in impianto. Ad ogni sensore viene attribuito un numero d'ordine e un nome, via via che viene configurato in impianto. Ogni sensore può essere di tipo: 24 ORE: controllato in modo permanente Supervisionato: attributo applicabile solo ai sensori wireless predisposti alla funzione. Tutti i sensori supervisionati devono trasmettere messaggi periodici di esistenza in vita. Se nell'arco temporale prestabilito NON EFFETTUANO NESSUNA TRASMISSIONE, può essere generata una segnalazione di MANCATA TRASMISSIONE DI SOPRAVVIVENZA che potrà essere trasmessa alla centrale remota. In AND di allarme con un altro sensore : questa possibilità è utilizzata in condizioni critiche, in cui è opportuno filtrare falsi allarmi. Questa tipologia identifica una zona di impianto in cui vengono collocati DUE RIVELATORI, che dovranno appartenere alla stessa area, le cui informazioni andranno interpretate nel modo seguente: Stato corrente Rivelatore 1 Rivelatore 2 Stato consolidato Normalità Normalità Allarme Allarme Normalità Allarme Normalità Allarme Normalità Normalità Normalità Allarme Dinamicamente, un sensore normalmente in servizio può, per vari motivi, essere ESCLUSO temporaneamente (DISABILITATO temporaneamente) per essere nuovamente ripristinato al termine della causa di esclusione. 12.5 Ingresso-Uscita Uno o più sensori possono essere riferiti ad un tempo di Ritardo uscita e/o di Ritardo ingresso Per agevolare l'uscita dall'impianto ed eventualmente l'ingresso, ogni sensore può essere definito di tipo: RITARDATO all'uscita (appartenente ad un percorso di uscita) RITARDATO all'ingresso (appartenente ad un percorso di ingresso) Per la gestione del ritardo, sono previsti due parametri generali: TEMPO DI USCITA (parte dal momento in cui si INSERISCE un'area di impianto) TEMPO DI INGRESSO (parte dal momento in cui, ad impianto inserito, va in allarme un sensore ritardato ) Pag. 14/31

Durante il tempo di uscita, dopo aver inserito l'impianto, i sensori ritardati sono mascherati fino alla scadenza del tempo stesso, mentre tutti gli altri (istantanei), se in stato di NON NORMALITA', provocano segnalazioni locali di anomalia, senza generare allarmi. La segnalazione di anomalia sarà data tramite il BUZZER, con particolari sequenze. Solo al termine del tempo di uscita, se gli allarmi permangono, potranno scatenare eventuali cicli di allarme sirena. Durante il tempo di ingresso, l'allarme prodotto da un sensore ritardato all'ingresso viene temporaneamente parcheggiato: se, prima della scadenza del tempo di ingresso l'impianto viene disinserito, l'allarme è cancellato; altrimenti l'allarme viene consolidato attivando le azioni previste in caso di allarme. Un allarme da un sensore istantaneo, invece, viene gestito normalmente. 12.6 Campanello Ad ogni sensore può essere associata la funzione CAMPANELLO. Un sensore con con questo attributo, ma solo se appartiene ad un'area in stato di DISINSERITO, determina la seguente azione: ogni volta che viene effettuato un rilevamento dal sensore in questione (es. apertura di una porta) vengono generati alcuni BEEP di segnalazione. 12.7 Condizioni di allarme In caso di allarme rilevato da un sensore possono essere programmate una o più delle seguenti azioni: ATTIVAZIONE SIRENA INTERNA ATTIVAZIONE SIRENA ESTERNA wireless (se prevista dalla versione di apparato) ATTIVAZIONE RELE' INTERNO, collegabile ad una sirena esterna a filo Nel caso non sia previsto nessuno dei tre casi, il trattamento dell'allarme si intende di tipo SILENZIOSO. 12.8 Trasmissione delle variazioni di stato Ogni sensore può avere un trattamento specifico ai fini della trasmissione delle sue variazioni di stato: Trasmissione SOLO SU RICHIESTA Le variazioni di stato del sensore non generano mai trasmissioni spontanee verso il sistema di supervisione e controllo: il loro stato è trasmesso solo in seguito ad una richiesta remota. Trasmissione DELLA SOLA CONDIZIONE DI ALLARME Le variazioni di stato di questo tipo generano trasmissioni spontanee verso il sistema di supervisione e controllo solo in caso di variazione NORMALITA' --> ALLARME ma non in caso contrario. Trasmissione SIA DELLA CONDIZIONE DI ALLARME SIA DEL RIPRISTINO Le variazioni di stato di questo tipo generano trasmissioni spontanee verso il sistema di supervisione e controllo sia in caso di variazione NORMALITA' --> ALLARME sia in caso contrario. 12.9 Cicli di allarme Lo stato logico di allarme per un generico sensore viene fatto permanere per il tempo minimo di 30 secondi: solo al termine di questo tempo viene consolidato un eventuale rientro, con eventuale trasmissione del messaggio di ripristino. La sirena di allarme interna, la sirena wireless remota ed eventualmente la sirena esterna collegata a filo sui contatti del relè in morsettiera, sono attivate quando viene rilevato un allarme relativo ad un sensore NON SILENZIOSO, per la quale si prevede un suono standard. Con impianto in stato parziale, è possibile scegliere tra queste possibilità: ATTIVAZIONE SIRENA INTERNA A VOLUME STANDARD ATTIVAZIONE SIRENA INTERNA BASSO VOLUME Nessuna attivazione Con le opzioni indicate sarà possibile rispettare la scelta di chi NON VUOLE POSSANO ATTIVARSI SIRENE A PIENO VOLUME all'interno di un ambiente mentre si è presenti all'interno dello stesso ambiente. Un CICLO DI ALLARME ACUSTICO prevede un tempo di attivazione continua della sirena programmabili con valori rispondenti alle varie normative. seguito da un tempo di pausa, entrambi Pag. 15/31

Ciclo per allarme singolo 3 minuti SIRENA ATTIVA Riattivazione per permanenza allarme SIRENA ATTIVA Cicli per allarmi multipli In presenza di un unico allarme, la sirena suona una sola volta nell arco di 3 minuti, per il tempo di suono continuo programmato. Se al termine del tempo di suono l'allarme permane, e non sono insorti nuovi allarmi, la sirena non suona più. Se nel frattempo il sistema rileva altri allarmi, le richieste di attivazione sirena sono accumulate ed il suono sarà generato secondo lo schema SIRENA ATTIVA SIRENA IN PAUSA illustrato in figura. Il numero massimo di cicli totali di attivazione sirena, la durata del suono continuo e della pausa tra una attivazione e la successiva sono configurabili. IN OGNI CASO, RAGGIUNTO IL NUMERO MASSIMO DI CICLI, LE SIRENE NON DEVONO PIU' ESSERE ATTIVATE!! Con impianto inserito per un tempo prolungato, periodicamente (ogni 24 ore), il numero di cicli sirena ammessi in stato di impianto inserito viene ripristinato ai valori nominali, per evitare che in caso di inserimento protratto nel tempo (es. per ferie), una serie di allarmi insorti il primo giorno esauriscano la scorta di cicli sirena ammessi per tutto il resto del tempo. La sirena smette di suonare: Al termine del ciclo corrente, se non si sono presentati ulteriori allarmi Se viene ricevuto l'ordine di DISINSERIMENTO IMPIANTO (disinserimento di tutte le aree), qualunque sia lo stato dell impianto, da una qualsiasi delle sorgenti ammesse (telecomando, da remoto, da tastiera, ecc.) Se viene ricevuto l'ordine di INSERITO TOTALE, solo se il sistema è già in inserito totale. Su comando specifico di TACITAZIONE SIRENA inviato dal sistema di controllo remoto L'interruzione del suono della sirena non altera comunque il meccanismo generale. Se le cause di allarme persistono il sistema riattiverà sempre la sirena nell'ambito del numero massimo di cicli previsto, con i tempi di suono e pausa programmati. 12.10 Segnalazione acustica Inserimento/Disinserimento Le manovre di inserimento/disinserimento vengono segnalate in modo acustico, tramite BUZZER. INSERIMENTO DI UNA O PIU' AREE : Suono a frequenza crescente per 3-4 secondi (da note basse a note alte) DISINSERIMENTO DI TUTTE LE AREE: Suono a frequenza decrescente per 3-4 secondi (da note alte a note basse) Se non si vogliono segnalazioni acustiche tramite buzzer, va impostato un livello di suono del buzzer al valore 0. Dopo un inserimento, per tutto il tempo di uscita, è possibile impostare la funzione di ALLERTAMENTO ACUSTICO, rappresentata da una sequenza ininterrotta di BEEP per la durata del tempo di uscita. Attenzione: Le segnalazioni ACUSTICHE delle manovre di inserimento/disinserimento, con le eventuali segnalazioni acustiche di eventuali anomalie al momento dell'inserimento, sono generate solo se le manovre sono state effettuate da telecomando, da tastiera o da chiave elettronica: in questo caso l'utente è in prossimità o all'interno dell'ambiente e quindi la segnalazione ha senso. AL CONTRARIO, NON SONO GENERATI BEEP DI NESSUN TIPO QUANDO LA MANOVRA DI INSERIMENTO/DISINSERIMENTO E' FATTA CON COMANDI REMOTI. 12.11 Regolazione livello sirena e buzzer Per il suono di allarme generato dalla sirena interna e per il suono del buzzer sono previsti alcuni step di variazione, da un valore minimo ad un valore massimo. Pag. 16/31

12.12 Segnalazione ottiche Per le fasi di installazione e costruzione dell'impianto, con coperchio frontale rimosso, sono disponibili segnalazioni con i led interni dell'apparato. I led presenti sulla scheda sono: Led AC rosso Acceso se è presente il 220 V Led GSM verde Lampeggio veloce durante il tempo di registrazione del modem; breve lampeggio ogni 4-5 secondi se il modem è registrato regolarmente in rete Led RX/TX bicolore Normalmente spento, si accende quando è in corso una comunicazione via modem o via seriale di servizio. Normalmente giallo, diventa verde per il breve periodo di trasmissione dati Led RSSI bicolore Segnala il livello di campo rilevato dal modem (Verde = ottimo; Rosso=scarso) Led SYS bicolore Dà indicazioni sullo stato della scheda e sullo stato dell'impianto: Rosso = Tutte e 3 le aree (A, B, C) INSERITE Giallo = Una o più aree INSERITE (ma NON TUTTE), ovvero sistema in stato PARZIALE Verde = Tutte le aree sono DISINSERITE Led 433 bicolore Accensione se sono ricevuti dati validi wireless Colore Verde = Rssi 433 ottimo Colore Rosso = Rssi 433 scarso ATTENZIONE: QUANDO IL TAMPER E' CHIUSO, i led: RX/TX, RSSI e SYS SONO TENUTI SPENTI 12.13 Diagnostica del sistema all'inserimento Al momento dell'inserimento dell'impianto (in parte o tutto) viene effettuato un controllo sullo stato del parco sensori controllato (a filo o wireless). I sensori definiti ritardati (percorso ingresso-uscita) sono mascherati. I sensori che trasmettono solo le condizioni di allarme ma non il ripristino (di cui in pratica non si conosce lo stato corrente) vengono di default considerati in stato di NORMALITA'. Tutti i sensori di cui può essere noto lo stato corrente (ad esempio i contatti per le porte), invece, vengono sottoposti ai seguenti controlli: SENSORI A FILO Tutti i sensori a filo NON ESCLUSI devono risultare in stato di NORMALITA'. (Nel caso in cui gli ingressi a filo siano abilitati ma non cablati a sensori esterni, è opportuno cablarli a massa) CONTATTI WIRELESS CON RILEVAMENTO PORTA APERTA/PORTA CHIUSA L'ultimo stato di questi sensori deve risultare di NORMALITA' (Porta chiusa) Nel caso siano rilevate anomalie, SE LA MANOVRA DI INSERIMENTO E' STATA FATTA DA TELECOMANDO, TASTIERA O CHIAVE ELETTRONICA (in pratica se c'è un utente locale), ne viene data una segnalazione acustica, sotto-forma di una sequenza di 30 BEEP ravvicinati, per richiamare l'attenzione. Un'eventuale manovra di disinserimento interrompe la sequenza. Se comunque il tempo uscita trascorre fino alla fine in presenza di uno o più sensori in stato anomalo, alla fine il sistema attiverà le normali procedure di allarme, attivando le sirene in base alla programmazione associata alla zona. In questo caso, permanendo la condizione di allarme, verranno scatenati via via tanti cicli di allarme fino al raggiungimento del numero massimo di cicli ammessi, determinando a questo punto l'esclusione del sensore. 12.14 Rilevamento allarmi Il rilevamento di un allarme genera le azioni ottico-acustiche previste dalla programmazione e, se previsto, determina la trasmissione dell'evento al Centro Operativo. Ogni allarme viene registrato e memorizzato. Una condizione di allarme per un qualsiasi sensore, viene mantenuto per almeno 30 secondi: al termine di questo tempo si danno due possibilità: l'allarme risulta rientrato (caso tipico: porta aperta che viene richiusa): in questo caso, se previsto, viene trasmessa la condizione di rientro. L'allarme proviene da un sensore che NON comunica il ripristino (caso tipico un IR che ha rilevato il movimento oppure la pressione di un pulsante di anti-aggressione): in questo caso si forza la condizione fittizia di ripristino e, se previsto, si trasmette l'evento di rientro al sistema remoto. 12.15 Contatore allarmi Per evitare un numero eccessivo di trasmissioni e per evitare un numero incontrollato di cicli di attivazione delle sirene, in presenza di sensori che continuano ad inviare stati di allarme/ripristino, sono previsti meccanismi di auto-esclusione temporanea. Questo viene fatto utilizzando il parametro generale di configurazione che stabilisce il numero massimo di allarmi che una zona può generare; raggiunto il massimo, la zona viene virtualmente esclusa per il restante tempo di inserimento e non potrà più provocare attivazioni delle sirene. La reinclusione della zona si avrà solo dopo una manovra di disinserimento --> reinserimento del sistema. Pag. 17/31

12.16 Memoria allarmi Ogni evento ed ogni allarme viene memorizzato e mantenuto per la consultazione. Esiste sull'apparato una scatola nera che tiene memoria di un numero minimo di 1000 eventi, corredati di data e ora. Dai sistemi di centralizzazione predisposti, da tastiera sulle versioni che la supportano ed in ogni caso tramite la seriale di servizio sarà possibile scaricare il buffer eventi dell'apparato per i controlli e le verifiche del caso. 12.17 Ingressi per sensori filari La versione base dell'apparato presenta in morsettiera: 6 ingressi che possono essere utilizzati per collegare sensori esterni a filo o chiavi elettroniche. Le linee di ingresso utilizzate per sensori filari possono essere di tipo ON/OFF oppure di tipo BILANCIATO. 1 ingresso TAMPER per eventuali connessioni in serie di tamper esterni A seconda della versione di apparato tramite una connessione RS485 si potranno collegare moduli di espansione degli ingressi e moduli di espansione delle uscite. Su due ingressi (i5 e i6), se la versione di apparato lo prevede, sarà possibile programmare la modalità operativa SWITCH, per il conteggio di impulsi. 12.18 Ingresso chiave elettronica Uno o più ingressi di morsettiera possono essere impostati come ingressi per chiave elettronica, con possibilità di programmare la modalità operativa: 12.19 Come inseritore STATICO [in APERTO o in CHIUSO] Come inseritore TOGGLE ad impulso Linee Bilanciate + 12V Ingresso scheda Generico sensore a filo esterno µp 6,8K + 12V 2,7K Allarme (taglio cavi) Allarme Normalità Allarme (corto circuito) Per collegare sensori esterni su ingresso impostati come bilanciati, occorre inserire sul lato del sensore le due resistenze indicate in figura. con questa configurazione, sarà possibile distinguere le condizioni di normale operatività (NORMALITA', ALLARME) dalle condizioni di taglio cavi o di corso circuito sui cavi stessi. Pag. 18/31

12.20 Uscite In morsettiera sono disponibili 4 uscite di tipo open-collector (O1,O2,O3,O4). Le uscite sono attivabili da remoto e sono configurabili per operare in modalità MONOSTABILE o BISTABILE. Due delle quattro uscite possono essere impostate per azioni locali: Segnalazione stato impianto Segnalazione presenza allarme ATTENZIONE: Le uscite programmate per azioni locali non sono più controllabili da remoto. 12.21 Comando e controllo dell'impianto L'impianto di allarme può essere controllato in più modi: Da remoto Con appositi messaggi di inserimento/disinserimento, se previsto dal sistema di centralizzazione, oppure con comandi di attivazione di una uscita opportunamente richiusa su di un ingresso dichiarato come INSERITORE STATICO. In locale: Mediante CHIAVE ELETTRONICA su ingresso programmato come inseritore. Con chiave elettronica i comandi possibili sono solo: INSERIMENTO TOTALE AREE A+B+C DISINSERIMENTO TOTALE AREE A+B+C Mediante Telecomandi a 5 tasti. Con i telecomandi a 5 tasti si possono effettuare le seguenti manovre: INSERIMENTO TOTALE (A+B+C) INSERIMENTO PARZIALE 1 (A) INSERIMENTO PARZIALE 2 (B) ANTIPANICO DISINSERIMENTO TOTALE (A+B+C) Mediante TASTIERE. Con le tastiere si ha il massimo di possibilità di comando: INSERIMENTO TOTALE (A+B+C) INSERIMENTO PARZIALE selettivo per ciascuna delle 3 Aree (A, B, C) ANTIPANICO DISINSERIMENTO TOTALE (A+B+C) Pag. 19/31

12.22 Collegamento tastiere di controllo e comando esterne Per collegare una o più tastiere occorre realizzare il cablaggio filare come indicato in figura. massa Linea B +12V Linea A Rif. Manuale Tastiera Aprire il guscio della tastiere. Identificare i 4 morsetti di collegamento ( +, -, A e B) ed effettuare il collegamento indicato in figura. Le tastiere dispongono normalmente di un tamper anti-rimozione, con un ponticello che permette di escluderlo. Se il tamper non viene escluso, fino a che la tastiera stessa non viene fissata regolarmente in modo che il tamper sia chiuso la tastiera genera un allarme manomissione. Per fare in modo che il sistema riconosca la tastiera come dispositivo autorizzato, infine, dopo averla collegata correttamente all'apparato occorre attivare il programma di configurazione ALARMX ed effettuare la scansione di apprendimento (ved. Programmazione Apparato). ATTENZIONE: dopo 3 tentativi di comando da tastiera con WORD ERRATA la tastiera va in stato di <LOCK> per alcuni minuti e non accetta più nessuna impostazione. Pag. 20/31

12.23 Cablaggio di una sirena esterna a filo SCHEDA DI COMANDO SIRENA + S A TAMPER Allarme tamper sirena SCHEDA ALARMX [Va in serie al tamper della scheda logica ALARMX. Ricordarsi di aprire il ponticello TGND di fianco al tamper della scheda logica] A uscita di stato impianto [Opzionale. Va programmata un'uscita come uscita locale di segnalazione dello stato impianto] Filo di massa comune In figura è riportato un esempio di collegamento delle sirena esterna all'apparato base con cavo a 3 o 4 fili. Aprire la custodia della sirena, identificare le morsettiere come indicato in figura e realizzare il cablaggio consigliato. Durante l'attività di installazione ricordarsi di tenere chiuso il ponticello TEST della scheda logica dell'apparato ALARMX per evitare attivazioni di allarme indesiderate conseguenti alla fase di installazione. L'installazione di una sirena va effettuata seguendo tutte le indicazioni riportate sul manuale del dispositivo; quando viene fissata al muro, seguire attentamente le indicazioni per posizionare correttamente i tamper antiapertura e antirimozione e ricordarsi di collegare la batteria interna da 2,2 Ah agli appositi cavetti. Pag. 21/31

12.24 Cablaggio di un sensore esterno a filo In figura viene riportato lo schema tipico della morsettiera di un sensore IR filare. L'esempio di cablaggio utilizza complessivamente 3 fili: alimentazione, massa e filo di segnale, con allarme IR e Tamper messi in comune. SENSORE IR NC ALARM B/S TAMPER SUPPLY + TAMPER + 12..+13,8 Vcc Gnd ( ) Segnale (ad un ingresso in morsettiera) Gli ingressi disponibili in morsettiera per collegare il segnale di allarme del sensore sono quelli marcati i1, i2, i3, i4, i5, i6. Tutti gli ingressi utilizzati per sensori collegati nel modo indicato devono essere programmati come INGRESSI NORMALMENTE CHIUSI. Questo significa che la condizione di allarme viene rilevata quando sul filo di segnale viene a mancare la tensione positiva (apertura). In alternativa allo schema riportato in figura, è possibile effettuare un collegamento con LINEA BILANCIATA. (v. par. 12.19). In questo caso l'ingresso utilizzato dovrà essere programmato non più come NORMALMENTE CHIUSO, ma come INGRESSO BILANCIATO. SENSORE IR NC ALARM B/S TAMPER TAMPER SUPPLY + - + 12..+13,8 Vcc - Gnd ( 6,8 KOhm 2,7 KOhm ) Segnale (ad un ingresso in mors ettiera) Pag. 22/31

12.25 Cablaggio di uno switch per tapparelle CONTATTO WIRELESS 1= per sensore esterno generico C= comune (negativo) 2= per sensore tipo switch 1 C 2 SWITCH PER TAPPARELLE 1234 Gli switch di controllo tapparelle vanno collegati ai contatti wireless come indicato in figura. Aprire il guscio del contatto wireless, identificare i morsetti riportati nella figura ed effettuare il cablaggio. Pag. 23/31

12.26 Programmazione Utenti Il sistema può riconoscere un massimo di 32 utenti. Ogni utente può essere identificato da un nome specifico (al massimo 16 caratteri) e disporre di una specifica password. In figura la password è visibile, ma nel programma di configurazione non viene mai presentata esplicitamente (è mascherata con asterischi). Ogni utente può avere specifiche autorizzazioni ad operare, con i limiti indicati in figura. La password è in pratica il codice che deve essere utilizzato per effettuare le manovre di comando da tastiera oppure per i comandi inviati tramite SMS. Pag. 24/31

12.27 Gestione e controllo con SMS Utente Valori da programmare per attivare la funzione di richiesta credito residuo (significativo solo per SIM pre-pagate) Gestore Vodafone Tim Wind CoopVoce N tel. richiesta credito 404 40916 4155 4243688 Testo da scrivere traffico pre cre sin saldo pre cre sin [Tabella valida al ] L'intero impianto di allarme può essere supervisionato dall'utente mediante la trasmissione di SMS che informano l'utente stesso sugli eventi più significativi. E' possibile programmare fino a 8 numeri di telefono destinatari di SMS, selezionando la tipologia di informazione da trasmettere: Allarmi Panico Manovre di inserimento/disinserimento impianto Segnalazioni diagnostiche (rete, batteria, ecc.) E' possibile selezionare trasmissioni selettive (solo allarmi, solo ripristini, ecc.). Per il controllo di SIM prepagate è prevista la funzione di richiesta periodica del credito residuo con trasmissione del messaggio di credito al numero programmato (colonna credito). Per controllare il costo di gestione, è possibile impostare limiti al numero massimo di sms da trasmettere, con il seguente criterio: Numero totale di sms ammessi in un mese (30 giorni consecutivi) Numero totale di sms ammessi in 24 ore consecutive Numero totale di sms ammessi in 4 ore consecutive In questo modo è possibile ridurre il numero di sms in periodi brevi e consecutivi (dopo aver ricevuto 1-2 sms di allarme in un periodo circoscritto non è di grande utilità riceverne altri), salvaguardando la possibilità di inviarne altri a distanza significativa senza esaurire il numero massimo stabilito e senza eccedere nei costi di gestione. I limiti in questione riguardano solo gli sms che l'impianto può generare spontaneamente in seguito ad eventi rilevati in campo, ma non limitano la possibilità di rispondere con un sms verso il numero di telefono di un utente autorizzato che ha inviato un comando all'impianto stesso. Pag. 25/31

12.28 Funzione RING di avvertimento In aggiunta (o in alternativa) alla trasmissione di SMS che informano l'utente, è possibile impostare la funzione di RING verso uno specifico numero di telefono con il solo scopo di provocare uno squillo sul telefono destinatario per un tempo massimo di 5-6 secondi. L'utente non deve rispondere a questi squilli (riconoscendo che il numero chiamante è il numero del suo impianto di allarme) ma può subito rifiutare la chiamata. In ogni caso dopo 5-6 secondi gli squilli cessano comunque. In questo modo l'utente viene richiamato in modalità acustica sensibile sul fatto che in impianto è accaduto qualcosa e che probabilmente sono già stati ricevuti o saranno ricevuti anche sms informativi (se la funzione sms è stata programmata). In ogni caso, l'utente potrà sempre inviare un sms all'impianto per richiederne lo stato. La funzione RING è possibile solo se la SIM inserita nell'apparato è predisposta per la tipologia di funzione. Se per esempio la SIM è di tipo M2M (Machine-To-Machine) la funzione RING non è applicabile. Pag. 26/31

12.29 Gestione con SMS Utente Le funzioni di gestione mediante SMS prevede la possibilità di trasmettere sms informativi ad uno o più destinatari e di ricevere sms con comandi funzionali. 12.29.1 SMS trasmessi dall'utente Il formato degli SMS che l'utente può trasmettere è il seguente: pass <azione> <oggetto> <numero o qualificatore> Possono essere usate indifferentemente lettere maiuscole o minuscole. Ogni campo deve essere separato da uno SPAZIO. Esempi di SMS di comando che si possono inviare all'impianto di allarme. Comando di INSERIMENTO IMPIANTO AREE A, B e C Comando di richiesta dello STATO IMPIANTO corrente Comando di ATTIVAZIONE dell'uscita n 1 La prima parola da scrivere è esattamente pass, seguita da uno spazio. Subito dopo va scritto il valore della WORD assegnata all'utente, a cui devono corrispondere attributi che autorizzano l'utente ad eseguire comandi via sms. Dopo la password deve seguire uno spazio. Va quindi specificata l'azione che dovrà essere eseguita seguita da uno spazio. Va specificato l'oggetto dell'azione seguita da uno spazio ed infine, se necessario, deve seguire un numero o un qualificatore. AD OGNI SMS TRASMESSO DALL'UTENTE L'APPARATO RISPONDERA' CON UN SMS DI CONFERMA CHE CERTIFICA SIA LA RICEZIONE SIA LA VALIDITA' O MENO DEL COMANDO IMPARTITO. Se non si vuole l' SMS di conferma, alla fine del messaggio va aggiunto il carattere Esempio: pass 123456 ins imp abc # # (cancelletto). Inserimento impianto aree A, B e C Pag. 27/31

12.29.2 SMS ricevuti dall'utente I messaggi trasmessi all'utente sono tutti in forma estesa e immediatamente comprensibile. Tutti gli sms che riguardano eventi relativi a sensori presenti in impianto riportano sempre il NOME DEL SENSORE che è stato programmato al momento della configurazione dell'impianto stesso. Esempi di messaggi trasmessi dall'apparato all'utente: La presenza di un punto esclamativo nelle risposte (!) significa che la funzione richiesta (riportata prima del punto esclamativo) non era corretta. Pag. 28/31