MISURA 215 ANNATA 2015/2016



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Prevenzione delle mastiti infettive degli ovini e dei caprini: Immunologia della mammella, antibiotico resistenza e ruolo della profilassi immunizzante MISURA 215 ANNATA 2015/2016

L'ANTIBIOTICO RESISTENZA

COS'E' L'ANTIBIOTICO RESISTENZA? La resistenza agli antibiotici, o antibioticoresistenza, è un fenomeno per il quale un batterio risulta resistente all'attività di un farmaco antimicrobico (antibiotico); Negli anni l'antibiotico-resistenza, soprattutto a causa dell'abuso degli antibiotici, è diventata sempre più un problema. Pertanto la prima regola degli antibiotici è cercare di non usarli, la seconda è cercare di non usarne troppi.

One health Antibiotico resistenza umana = Antibiotico resistenza animale?

Nota del Ministero del 08 agosto 2015 In attuazione delle politiche di lotta all antibiotico resistenza nel settore zootecnico messe in atto in ambito comunitario e nazionale nel corso degli ultimi anni vi è riscontro di un aumento di interesse da parte degli operatori di settore verso sistemi di prevenzione miranti a ridurre il ricorso agli antibiotici negli allevamenti. L intervento vaccinale rappresenta, tra questi, un mezzo fondamentale per il raggiungimento di tale obiettivo.

VACCINI STABULOGENI E AUTOVACCINI

Vaccino Stabulogeno Il vaccino stabulogeno è un medicinale ad azione immunizzante preparato con microrganismi patogeni e/o antigeni isolati da animali colpiti dalla forma infettiva dominante in quel determinato allevamento. Sono impiegati per vaccinare gli animali di tale allevamento e/o animali di allevamenti dello stesso territorio, qualora ritenuto opportuno per documentati motivi epidemiologici.

Autovaccino L Autovaccino è un medicinale ad azione immunizzante preparato con microrganismi patogeni e/o antigeni isolati da materiale patologico dal singolo animale da vaccinare

Vaccini stabulogeni autorizzati Vaccino stabulogeno per la colibacillosi dei conigli Vaccino stabulogeno per la colibacillosi dei suini Vaccino stabulogeno per la colibacillosi dei bovini Vaccino stabulogeno per l'agalassia contagiosa Vaccino stabulogeno per il carbonchio sintomatico Vaccino stabulogeno per Le enterotossiemia Vaccino stabulogeno per la pasteurellosi ovina e caprina Vaccino stabulogeno per la pasteurellosi dei bovini Vaccino stabulogeno per la pasteurellosi dei conigli Vaccino stabulogeno per la mastite stafilococcica Vaccino stabulogeno per l'aborto salmonellare degli ovini Vaccino stabulogeno per la mastite streptococcica degli ovini e dei caprini Autovaccino per la piodermite del cane

Art. 3 D. M. 287 La produzione di vaccini stabulogeni ed autovaccini, previo rilascio di specifica autorizzazione da parte del Ministero della Salute, può essere effettuata esclusivamente dagli IIZZSS nel quadro delle loro specifiche competenze di assistenza diagnostica e zooiatrica degli allevamenti o animali di qualsiasi specie

Art. 1 D. M. 287 I vaccini stabulogeni e gli autovaccini possono essere impiegati esclusivamente per motivi contingenti, limitatamente a particolari situazioni patologiche e epidemiologiche accertate. Devono essere preparati su specifica richiesta del veterinario curante qualora questi ritenga necessario, dopo diagnosi clinica e di laboratorio.

Possono essere preparati con le associazioni microbiche tipiche del focolaio o della forma morbosa diagnosticata in quell allevamento o in quell animale e preparati con un particolare adiuvante che non interferisce con la destinazione dell allevamento o dell animale da trattare.

D.M. 287 Pertanto fatto salvo il limite di impiego, che deve essere necessariamente circoscritto al singolo animale o all allevamento e allevamenti dello stesso territorio dove è avvenuto l isolamento, il citato decreto giustifica il ricorso ai vaccini stabulogeni al fine di disporre di presidi immunizzanti altamente specifici ottenuti da microrganismi presenti nei focolai o forme morbose dell allevamento. L obiettivo è dunque quello di garantire una adeguata, appropriata e specifica profilassi immunizzante.

Nota del Ministero del 08 agosto 2015 ESCLUSIVAMENTE IN MANCANZA DI VACCINI SPECIFICI REGOLARMENTE AUTORIZZATI * O IN CASO DI LORO DOCUMENTATA IMPOSSIBILITÀ DI IMPIEGO *( Attuazione della direttiva 2004/28/CE recante codice comunitario dei medicinali veterinari Recepita con Decreto Legislativo 6 aprile 2006, n. 193)

Il Prescrittore e il Laboratorista La produzione di tutti i vaccini stabulogeni e autovaccini è vincolata alla giustificazione documentata del veterinario prescrittore sulle motivazioni che hanno portato alla richiesta, e, all accertamento di laboratorio atto ad evidenziare la presenza di un tipo di patogeno per il quale non esistano vaccini autorizzati (AIC).

PER SVILUPPARE VACCINI OCCORRE Conoscere che cosa circola nel territorio

Formulazione La formulazione deve essere effettuata con gli agenti microbici isolati dal focolaio o tipici della forma morbosa diagnosticata in quell allevamento o in quell animale

Inattivazione L inattivazione dei vaccini stabulogeni e degli autovaccini deve essere effettuata con sostanze chimiche consentite e/o mezzi fisici

Fabbricazione La fabbricazione deve essere effettuata in conformità ai procedimenti generali fissati dalla Farmacopea Europea e Italiana e nel rispetto delle Buone Pratiche di Laboratorio

Produzione La produzione in Italia è effettuata esclusivamente dagli IIZZSS nel quadro delle loro specifiche competenze di assistenza diagnostica e zooiatrica degli allevamenti di qualsiasi specie. Tale autorizzazione viene rilasciata dal Ministero della Salute

Motivi che rendono attuali i vaccini stabulogeni Specificità dei ceppi/specificità degli antigeni Non ritrovabili nei vaccini convenzionali reperibili comunemente in commercio (cause: facilità/rapidità dei processi di mutazione) Non prodotti dall industria farmaceutica perchè considerati di scarso interesse economico (scarsa profittabilità) Impiego in corso di infezioni in atto Impiego in situazioni di emergenza ivi inclusa la comparsa di patogeni emergenti

Come agisce un vaccino Il vaccino induce il sistema immunitario a credere di trovarsi di fronte a una nuova infezione e a reagire di conseguenza aumentando la risposta immunogena che è tanto più efficace quanto più gli antigeni presenti nel vaccino sono simili a quelli del vero aggressore. In questo modo l'organismo è in grado di attivare i meccanismi immunitari come farebbe contro il patogeno primario e naturale. L'efficacia del vaccino può essere dimostrata raccogliendo dati quali: una riduzione della sintomatologia clinica una più rapida risoluzione della malattia l eradicazione dell agente causale

I vaccini in generale, debbono essere utilizzati per la cosiddetta terapia biologica in sostituzione degli antibiotici negli allevamenti a produzioni biologiche e a sostegno del benessere animale

Motivi a sfavore dei vaccini stabulogeni Utilizzo esclusivo di microrganismi inattivati e di conseguenza mancata stimolazione dei fattori tipici di memoria relativi all immunità di tipo cellulo-mediata. Necessariamente, per ottenere una adeguata risposta anticorpale, avere nella preparazione vaccinale una elevata massa antigenica. Utilizzare sempre gli adiuvanti. Richiamare di frequente con numerose somministrazioni vaccinali.

COME MIGLIORARE L EFFICACIA Gli insuccessi vaccinali hanno indotto i ricercatori ad investigare sulle cause. Lo sviluppo della Microbiologia deve consentire uno studio più puntuale dei meccanismi patogenetici dei microrganismi. Parallelamente a ciò deve essere studiata e migliorata la qualità dei vaccini stabulogeni in relazione: Allo studio della concentrazione della dose Allo studio della virulenza dei ceppi All individuazione degli antigeni cosiddetti maggioritari Alla scelta degli adiuvanti

CONCLUSIONI I vaccini stabulogeni rappresentano uno strumento importante ed insostituibile per il ruolo degli Istituti nella Sanità Pubblica Veterinaria Rappresentano l anello di congiunzione fra il mondo zootecnico, il Veterinario e l Istituto Zooprofilattico

RINGRAZIAMENTI Si ringrazia per la gentile collaborazione: La Prof.ssa Grazia Greco (Ist. Malattie Infettive Dip. Medicina Veterinaria Univ. Di Bari) Il Dr. Angelo Ruiu (Ist. Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna) La Dr.ssa Sebastiana Tola (Ist. Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna) Il Dr. Giuseppe Schianchi (Ist. Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna)