Obiettivi formativi qualificanti della classe: L-7 Ingegneria civile e ambientale



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Università Classe Nome del corso Nome inglese Lingua in cui si tiene il corso Università degli Studi di BOLOGNA L-7 - Ingegneria civile e ambientale Ingegneria per l'ambiente e il territorio modifica di: Ingegneria per l'ambiente e il territorio (1006437) Environmental Engineering italiano Codice interno all'ateneo del corso 0928 trasformazione ai sensi del DM 16 marzo 2007, art 1 Il corso é INGEGNERIA PER L'AMBIENTE E IL TERRITORIO (BOLOGNA cod 23302) Data del DM di approvazione dell'ordinamento didattico 05/03/2009 Data del DR di emanazione dell'ordinamento didattico 06/04/2009 Data di approvazione del consiglio di facoltà 31/10/2008 Data di approvazione del senato accademico 27/01/2009 Data della relazione tecnica del nucleo di valutazione 22/01/2008 Data della consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione, servizi, professioni 24/10/2007 - Modalità di svolgimento convenzionale Eventuale indirizzo internet del corso di laurea www.ing.unibo.it Facoltà di riferimento ai fini amistrativi INGEGNERIA Massimo numero di crediti riconoscibili 18 DM 16/3/2007 Art 4 12 come da: Nota 1063 del 29/04/2011 Corsi della medesima classe Ingegneria civile approvato con D.M. del21/05/2008 Numero del gruppo di affinità 1 Obiettivi formativi qualificanti della classe: L-7 Ingegneria civile e ambientale I laureati nei corsi di laurea della classe devono: - conoscere adeguatamente gli aspetti metodologico-operativi della matematica e delle altre scienze di base ed essere capaci di utilizzare tale conoscenza per interpretare e descrivere i problemi dell'ingegneria; - conoscere adeguatamente gli aspetti metodologico-operativi delle scienze dell'ingegneria, sia in generale, sia in modo approfondito relativamente a quelli di una specifica area dell'ingegneria civile, ambientale e del territorio, nella quale sono capaci di identificare, formulare e risolvere i problemi, utilizzando metodi, tecniche e strumenti aggiornati; - essere capaci di utilizzare tecniche e strumenti per la progettazione di componenti, sistemi e processi; - essere capaci di condurre esperimenti e di analizzarne e interpretarne i dati; - essere capaci di comprendere l'impatto delle soluzioni ingegneristiche nel contesto sociale e fisico-ambientale; - conoscere le proprie responsabilità professionali ed etiche; - conoscere i contesti aziendali ed e la cultura d'impresa nei suoi aspetti economici, gestionali e organizzativi; - conoscere i contesti contemporanei; - avere capacità relazionali e decisionali; - essere capaci di comunicare efficacemente, in forma scritta e orale, in almeno una lingua dell'unione Europea, oltre l'italiano; - possedere gli strumenti cognitivi di base per l'aggiornamento continuo delle proprie conoscenze. I laureati della classe saranno in possesso di conoscenze idonee a svolgere attività professionali in diversi ambiti, anche concorrendo ad attività quali la progettazione, la produzione, la gestione ed organizzazione, l'assistenza delle strutture tecnico-commerciali, l'analisi del rischio, la gestione della sicurezza in fase di prevenzione ed emergenza, sia nella libera professione che nelle imprese manifatturiere o di servizi e nelle amistrazioni pubbliche. In particolare, le professionalità dei laureati della classe potranno essere definite in rapporto ai diversi ambiti applicativi tipici della classe. A tal scopo i curricula dei corsi di laurea della classe si potranno differenziare tra loro, al fine di approfondire distinti ambiti applicativi. I principali sbocchi occupazionali previsti dai corsi di laurea della classe sono: - area dell'ingegneria civile: imprese di costruzione e manutenzione di opere civili, impianti ed infrastrutture civili; studi professionali e società di progettazione di opere, impianti ed infrastrutture; uffici pubblici di progettazione, pianificazione, gestione e controllo di sistemi urbani e territoriali; aziende, enti, consorzi ed agenzie di gestione e controllo di sistemi di opere e servizi; società di servizi per lo studio di fattibilità dell'impatto urbano e territoriale delle infrastrutture; - area dell'ingegneria ambientale e del territorio: imprese, enti pubblici e privati e studi professionali per la progettazione, pianificazione, realizzazione e gestione di opere e sistemi di controllo e monitoraggio dell'ambiente e del territorio, di difesa del suolo, di gestione dei rifiuti, delle materie prime e delle risorse ambientali, geologiche ed energetiche e per la valutazione degli impatti e della compatibilità ambientale di piani ed opere; - area dell'ingegneria della sicurezza e della protezione civile, ambientale e del territorio: grandi infrastrutture, cantieri, luoghi di lavoro, ambienti industriali, enti locali, enti pubblici e privati in cui sviluppare attività di prevenzione e di gestione della sicurezza e in cui ricoprire i profili di responsabilità previsti dalla normativa attuale per la verifica delle condizioni di sicurezza (leggi 494/96, 626/94, 195/03, 818/84, UNI 10459). Criteri seguiti nella trasformazione del corso da ordinamento 509 a 270 (DM 31 ottobre 2007, n.544, allegato C)

Il corso di laurea in Ingegneria per l'ambiente e il territorio all'università di Bologna raccoglie l'eredità del corso omonimo oggi attivo presso la stessa Università e, insieme al corso che lo ha preceduto, si inserisce nell'ambito di una proposta culturale di lunga tradizione, il cui inizio può essere riconosciuto nella istituzione presso l'università di Bologna della Sezione Mineraria del corso di laurea in Ingegneria Industriale negli anni '40 del secolo passato. Il corso di laurea in Ingegneria per l'ambiente e il territorio dell'università di Bologna ha assicurato, sin dalla sua prima istituzione attraverso la Sezione in Ingegneria eraria, la formazione di una classe di laureati che ha costituito i quadri tecnici e dirigenziali di una rilevante quota di aziende e società che operano in Italia e all'estero nel settore erario (cave, iere, giacimenti di idrocarburi) e in quello della difesa e protezione dell'ambiente e del territorio da eventi di origine naturale e antropica. A conferma di questa tradizione, nell'ambito dell'offerta formativa della classe in Ingegneria civile-ambientale, il corso di laurea in Ingegneria per l'ambiente e il territorio vuole caratterizzarsi prevalentemente nei settori: (1) degli scavi e sondaggi per la realizzazione di opere civili e erarie; (2) dell'analisi del rischio ambientale indotto da attività antropiche; (3) della prevenzione, protezione e recupero, di dissesti territoriali avvenuti per cause naturali e/o antropiche. Sintesi della relazione tecnica del nucleo di valutazione F. La Facoltà riduce da 13 a 11 i corsi di L; l'offerta di secondo livello resta sostanzialmente invariata ed è proposta l'istituzione di una nuova LM, che verrà impartita in lingua inglese per costituire corso di attrazione per studenti di altri Paesi. Tale nuova articolazione dell'offerta didattica trova giustificazione da un lato dall'opportunità di compattamento di alcuni corsi di studio in precedenza caratterizzati da modesto numero di iscritti, dall'altro dalla convenienza di proporre corsi di secondo livello con più marcata specializzazione e più aperti a contesti internazionali. Le carriere degli studenti, per le coorti del periodo 2001-2006, risultano costantemente di poco migliori di quelle medie di Ateneo, salvo qualche eccezione che dovrà essere attentamente monitorata. C. Corso trasformato. Gli obbiettivi sono ampiamente illustrati e definiti anche con chiare indicazioni sui criteri di allocazione dei SSD nei vari ambiti. L'andamento delle immatricolazioni è costante e quello degli indicatori di produttività è sempre superiore a quello di Facoltà e di Ateneo. Relativamente all'accesso, la definizione delle conoscenze richieste (o la procedura indicata per tale definizione) è Sufficientemente definita e rinviata al Regolamento didattico di Facoltà; la presenza di attività formative propedeutiche è Non presente; la modalità delle verifiche sulle conoscenze e la definizione delle conseguenti procedure relative ai "debiti" è non presente. Sintesi della consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione, servizi, professioni Il 24/10/07 il Preside, Prof. Ing. Guido Masetti, il Prof. Ing. Pier Paolo Diotallevi e i Presidenti di Corso di Studio (o loro delegati) hanno incontrato i rappresentanti del Sistema Socio/Economico) per una seconda consultazione sul progetto relativo ai Corsi di Studio della Facoltà riguardante la denoazione dei corsi, gli obiettivi formativi specifici, gli sbocchi occupazionali e gli altri elementi caratterizzanti gli ordinamenti istitutivi dei corsi di studio dell'area. E' stato inoltre illustrato il quadro generale delle attività formative proposte dalla Facoltà. Le osservazioni emerse sono le seguenti: 1)La conoscenza della lingua inglese costituisce un prerequisito fondamentale per l'ingresso nel mondo del lavoro (è stato espresso un parere positivo sui corsi di laurea in lingua inglese e sui corsi congiunti con atenei stranieri ); 2)E' necessario formare ingegneri preparati nel campo della sicurezza sia in campo chimico, che energetico, che nelle attività manifatturiere;3)e' necessaria una preparazione pratica che affianchi quella teorica, giudicata comunque soddisfacente. (Valorizzare tirocini e laboratori in preparazione alla tesi anche in collaborazione con aziende);4)e' necessario monitorare, in collaborazione con la facoltà, l'andamento nel mondo del lavoro dei laureati triennali;5)e' necessaria una maggiore multidisciplinarietà. La discussione ha messo in evidenza un generale parere favorevole all'offerta didattica presentata. Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo La Laurea in Ingegneria per l'ambiente e il territorio si pone come obiettivo specifico primario la definizione di un percorso formativo nel quale l'allievo possa acquisire la padronanza degli aspetti metodologico-operativi delle scienze di base e dell'ingegneria, con privilegio degli aspetti in ambito dell'ingegneria per l'ambiente e il territorio senza tralasciare gli aspetti generali. I Laureati in del corso di laurea verranno a conoscenza delle principali caratteristiche dei metodi, delle tecniche, degli apparati, dei sistemi e delle infrastrutture fondamentali per la progettazione, esecuzione, gestione e controllo delle opere che comportano modificazioni della biosfera con particolare riferimento a quello strato della terra nel quale si accumulano le funzioni antropiche nonché le risorse di interesse attuale e potenziale per l'uomo. Il Corso di studio presenta una spiccata multidisciplinarietà ed intersettorialità che si realizza a partire da un'ampia base comune di conoscenze e si orienta attraverso tre principali obiettivi formativi specifici volti a operare: 1. nel settore dell'analisi del rischio ambientale, con riferimento a condizioni sia correnti sia anomale, indotto da attività e da insediamenti antropici. La valutazione complessiva prevede di effettuare: in sede di progettazione, lo studio di impatto ambientale delle fasi di realizzazione, operatività e dismissione delle attività, ivi incluso il rischio da eventi incidentali ed il destino ambientale degli inquinanti; in sede di esercizio, lo sviluppo di sistemi di gestione ambientale, di sicurezza e di monitoraggio dei principali parametri di misura degli impatti. Lo studio delle tecniche sopra riportate è integrato dalla conoscenza di elementi per l'analisi, la realizzazione e gestione degli interventi tecnologici per il contenimento delle emissioni al fine della mitigazione, nel loro complesso, degli impatti suddetti. Si farà particolare riferimento agli interventi per la riduzione all'origine di emissioni liquide, gassose, solide e sonore, agli impianti di depurazione per il trattamento sia di reflui liquidi civili e industriali sia di emissioni gassose, allo smaltimento e al recupero dei rifiuti, alla bonifica di siti inquinati. 2. nel settore degli scavi a cielo aperto ed in sotterraneo, dei sondaggi in terreni e rocce, per la realizzazione di gallerie ed altre opere civili e erarie. Sviluppa altresì gli aspetti scientifici e tecnologici relativi alla coltivazione e valorizzazione delle georisorse, finalizzate alla produzione sostenibile di materie prime e materiali industriali. Vengono evidenziati gli aspetti progettuali, la sicurezza dei cantieri, i processi di trattamento, il recupero dei materiali da demolizioni e l'impatto ambientale dell'attività estrattiva. Nell'area dei fluidi del sottosuolo prepara tecnici in grado di utilizzare le metodologie e le tecniche mirate alla esplorazione, ricerca e produzione dei fluidi presenti nel sottosuolo (idrocarburi, acqua, fluidi geotermici) e studia, in particolare: il moto mono-multifase ed il trasporto di sostanze miscibili e non miscibili; le tecniche per la salvaguardia delle risorse idriche sotterranee e gli interventi connessi per il loro disinquinamento; le tecniche di campionamento del suolo mediante sondaggi di varia natura. 3. nel settore degli interventi, finalizzati alla prevenzione, protezione e recupero, resi necessari dai dissesti territoriali avvenuti per cause naturali e/o antropiche. Tra tali interventi, si ricordano quelli di prevenzione e controllo del rischio idrogeologico, di sistemazione dei bacini idrografici, di regimazione dei litorali, di protezione civile, di controllo dei rischi ambientali naturali ed antropici, di monitoraggio dell'evoluzione del territorio ed in particolare dei movimenti franosi, nonché quelli di rilievo, gestione, controllo e protezione dai rischi naturali (sismico, vulcanico e geomorfologico), ed infine quelli finalizzati alla valutazione di impatto ambientale di opere ingegneristiche. Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio (DM 16/03/2007, art. 3, comma 7) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding) Il laureato conosce adeguatamente gli aspetti metodologico-operativi delle scienze di base (analisi matematica, geometria, fisica, chimica) ed è capace di utilizzare tale conoscenza per interpretare e descrivere i problemi che rientrano negli ambiti previsti dagli obiettivi specifici del corso di studio o, in genere, delle conoscenze interclasse civili-ambientali (geologia-applicata geotecnica, scienza e tecnica delle costruzioni, ingegneria degli scavi delle materie prime e dei fluidi del sottosuolo, idraulica e costruzioni idrauliche, topografia e cartografia, ingegneria chimica e impianti chimici). E' in grado di interpretare criticamente e di risolvere problemi di media difficoltà nell'ambito specifico dell'ingegneria ambientale e in genere in quello della classe civile-ambientale. Le conoscenze e capacità di comprensione sopraelencate sono conseguite attraverso attività formative organizzate negli ambiti "Matematica, Informatica e Statistica", "Fisica e Chimica", "Ingegneria ambientale e del territorio", "Ingegneria civile", "Ingegneria della sicurezza e protezione civile, ambientale e del territorio". Le metodologie di insegnamento utilizzate comprendono la partecipazione a lezioni frontali, esercitazioni e seari, lo studio personale guidato e lo studio indipendente. La verifica del raggiungimento dei risultati di apprendimento avviene principalmente attraverso lo svolgimento di test, prove d'esame scritte o orali che si concludono con l'assegnazione di

un voto, prove d'esame o di laboratorio che si concludono con il conseguimento di un'idoneità. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding) Il laureato è in grado sia di ideare e sostenere argomentazioni utili alla risoluzione problemi in ambito ambientale, sia di identificare e focalizzare problemi più generali relativi a problematiche ingegneristiche. Conosce e utilizza le tecniche e gli strumenti per la progettazione, realizzazione e gestione di opere e sistemi ambientali; in particolare è in grado di: - saper controllare e monitorare parametri ambientali e territoriali, - svolgere ricerche per la esplorazione e la produzione di fluidi (energetici e non) del suolo e sottosuolo; - saper controllare e gestire scavi a cielo aperto e in sotterraneo per opere erarie e civili; - conoscere e utilizzare metodi per la difesa del suolo, la gestione dei rifiuti, delle materie prime e delle risorse ambientali, geologiche ed energetiche; - valutare impatti e compatibilità ambientali di piani e di opere. Il raggiungimento delle capacità di applicare conoscenza e comprensione sopraelencate avviene tramite la riflessione critica sui testi proposti per lo studio individuale sollecitata dalle attività in aula, lo studio di casi di ricerca e di applicazione mostrati dai Docenti, lo svolgimento di esercitazioni numeriche e pratiche di laboratorio o informatiche, la ricerca bibliografica e sul campo, nonché lo svolgimento di progetti, come previsto nell'ambito degli insegnamenti appartenenti ai settori disciplinari di base e caratterizzanti, oltre che in occasione della preparazione della prova finale. Le verifiche (esami scritti, orali, relazioni, esercitazioni) prevedono lo svolgimento di specifici compiti in cui lo Studente dimostra la padronanza di strumenti, metodologie e autonomia critica. Autonomia di giudizio (making judgements) Il laureato sa identificare, formulare e risolvere i problemi di media difficoltà legati alla conoscenza delle principali caratteristiche dei metodi, delle tecniche, degli apparati, dei sistemi di gestione e controllo delle opere che comportano modificazioni ambientali. Sa aggiornarsi su metodi, tecniche, strumenti e normative del campo dell'ingegneria ambientale; sa altresì tenersi aggiornato in un contesto internazionale. L'autonomia di giudizio viene sviluppata in particolare tramite esercitazioni, seari organizzati, preparazione di elaborati e tramite l'attività assegnata dal relatore dell'autonomia di giudizio avviene tramite la valutazione della maturità dimostrata in sede d'esame per la preparazione della prova finale. La verifica dell'acquisizione dell'autonomia di giudizio avviene tramite la valutazione della maturità dimostrata in sede d'esame e durante l'attività di preparazione della prova finale Abilità comunicative (communication skills) Il laureato è capace di comunicare, in forma scritta e orale, oltre che in italiano, anche in inglese (a livello B1); sa redigere e inerpretare relazioni tecniche sa "leggere" e produrre norme interne aziendali e manuali tecnici. Le abilità comunicative scritte e orali sono particolarmente stimolate in occasione di seari, esercitazioni e, in generale, attività formative che prevedono anche la preparazione di relazioni e documenti scritti e l'esposizione orale dei medesimi. L'acquisizione delle abilità comunicative sopraelencate è prevista inoltre tramite la redazione della prova finale e la discussione della medesima. La prova di verifica della conoscenza della lingua inglese completa il processo di acquisizione di abilità comunicative. Capacità di apprendimento (learning skills) Il laureato ha sviluppato la capacità di apprendimento necessaria per aggiornarsi su metodi, tecniche orientati alla progettazione e modellazione, ottimizzazione e messa a punto di metodologie, sistemi ed apparati che ricadono nell'ambito dell'ingegneria per l'ambiente e il territorio. E' in grado di intraprendere, con un alto grado di autonomia, studi di livello superiore. Al raggiungimento delle capacità di apprendere sopraelencate contribuiscono attività formative organizzate in tutti gli ambiti disciplinari individuati nel presente ordinamento e in particolare quelle parzialmente svolte in autonomia. Le specifiche metodologie di insegnamento utilizzate comprendono, tra l'altro, l'attività di tutoraggio. La verifica del raggiungimento delle capacità di apprendimento è oggetto delle diverse prove d'esame previste nel corso. Conoscenze richieste per l'accesso (DM 270/04, art 6, comma 1 e 2) Per l'accesso al Corso di Studio si richiede una buona conoscenza della lingua italiana parlata e scritta, capacità di ragionamento logico, conoscenza e capacità di utilizzare i principali risultati della matematica elementare e dei fondamenti delle scienze sperimentali. Le relative modalità di verifica e gli obblighi formativi aggiuntivi attribuiti agli studenti saranno dettagliati nel Regolamento Didattico del Corso di Studio. Caratteristiche della prova finale (DM 270/04, art 11, comma 3-d) È ammesso a sostenere la prova finale lo studente che abbia acquisito tutti i crediti previsti dal proprio curriculum, ad eccezione di quelli relativi alla prova finale. La prova finale consiste nell'esposizione e discussione davanti alla Commissione di Laurea di un'attività coerente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio. Le modalità di assegnazione di tale attività e ulteriori dettagli sul suo svolgimento saranno precisati nel Regolamento Didattico di Corso di Laurea. Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati (Decreti sulle Classi, Art. 3, comma 7) INGEGNERE AMBIENTALE JUNIOR ESPERTO IN PROTEZIONE DEL SUOLO E DEL TERRITORIO Principali funzioni esercitate: - Collabora alla progettazione di interventi finalizzati alla protezione da dissesti per cause naturali e antropiche (rischio idrogeologico, sistemazione di bacini idrografici, regimazione dei litorali). - Collabora alla progettazione di sistemi di monitoraggio, di rilievo, gestione e controllo di rischi naturali (sismico, vulcanico e geomorfologico) - Applica le conoscenze di base della topografia e geodesia per operazioni cartografiche, di rilievo e di trattamento delle osservazioni. - Collabora in genere alla valutazione di impatto ambientale di opere ingegneristiche - Collabora alla progettazione di sistemi di drenaggio urbano e alle reti di approvvigionamento idrico. - Esegue simulazioni matematiche dei processi fisici che regolano il flusso dell'acqua sul suolo e nel sottosuolo. - Realizza e analizza indagini geotecniche, geognostiche e analisi di stabilità su terreni. INGEGNERE AMBIENTALE

JUNIOR ESPERTO IN TECNICHE E TECNOLOGIE AMBIENTALI Principali funzioni esercitate: - Collabora, in fase di realizzazione, operatività e dismissione delle attività - alla progettazione di studi di valutazione di impatto ambientale in ambito civile e industriale. - Collabora, in fase di esercizio allo sviluppo di sistemi di gestione ambientale, di sicurezza e di monitoraggio dei principali parametri di misura di impatti. - Interviene sui problemi di sicurezza in un'industria di processo, indicando metodi e strumenti per la loro valutazione e risoluzione. - Identifica e quantifica con modelli previsionali gli impatti ambientali delle attività industriali. - Fornisce elementi per l'analisi, la realizzazione, la gestione degli interventi tecnologici per il contenimento delle emissioni liquide, gassose, solide e sonore agli impianti di di depurazione per il trattamento di reflui civili e industriali. - Contribuisce alla definizione e gestione degli interventi tecnologici sia per lo smaltimento e il recupero di rifiuti, sia per la bonifica di siti inquinati. - Opera nella progettazione, installazione, collaudo, gestione e manutenzione delle strumentazioni necessarie a rilevazioni ambientali. INGEGNERE AMBIENTALE MINERARIO ESPERTO IN GEORISORSE E GEOTECNOLOGIE Principali funzioni esercitate: - Collabora alla progettazione e gestisce scavi a cielo aperto e in sotterraneo per la realizzazione di opere civili e erarie. - Collabora alla soluzione di problemi di coltivazione e valorizzazione di georisorse finalizzate alla produzione sostenibile di materie prime e materiali industriali - Progetta e gestisce le opere di sicurezza dei cantieri civili e erari - Collabora alla progettazione dei processi di trattamento e recupero di materiali da demolizione e di materiali da attività estrattiva. - Coordina e gestisce attività connesse alla esplorazione, ricerca e produzione di fluidi presenti nel sottosuolo (idrocarburi, acqua, fluidi geotermici) - Esegue simulazioni matematiche del moto mono e polifasico di fluidi miscibili e non miscibili del sottosuolo. - Valuta georisorse - con particolare riferimento a selezione di aree, cubaggi ottimizzazione delle campionature, cartografie di distribuzioni spazio-temporali - utilizzando metodi geostatistici Sbocchi occupazionali: I principali ambiti occupazionali per i laureati in ingegneria per l'ambiente e il territorio coinvolgono imprese, enti pubblici e privati e studi professionali per la progettazione, pianificazione, realizzazione e gestione di opere e sistemi di controllo e monitoraggio dell'ambiente e del territorio, di difesa del suolo, di gestione dei rifiuti, delle materie prime e delle risorse ambientali, geologiche ed energetiche e per la valutazione degli impatti e della compatibilità ambientale di piani ed opere. Di non secondaria importanza sono anche gli ambiti occupazionali che ricadono sia nell'area dell'ingegneria della sicurezza e della protezione civile, sia in quella dell'ingegneria civile in senso lato. Il corso prepara alla professione di Ingegneri metallurgico-erari - (2.2.1.2) Altri ingegneri ed assimilati - (2.2.1.9) Motivi dell'istituzione di più corsi nella classe L'organizzazione didattica delle Facoltà di Ingegneria, prima dell'applicazione del DM 509/1999, era regolata dalla Tabella XXIX, emanata con DPR 20/5/1989, la quale prevedeva, all'art. 1, che presso le Facoltà di Ingegneria potessero essere attivati ben 14 diversi Corsi di Laurea (di durata quinquennale), e dalla Tabella XXIX bis, emanata con DM 18/12/1991, la quale prevedeva la possibilità di istituire, in aggiunta ai Corsi di Laurea, ben 11 tipi di Corsi di Diploma (di durata triennale). Sia i Corsi di Laurea che i Corsi di Diploma erano poi "raggruppati in tre settori, corrispondenti a vaste aree scientifico-culturali e distinti ambiti professionali" ad eccezione di alcuni Corsi di Laurea e di Diploma, ai quali erano invece riconosciute caratteristiche intersettoriali. Inoltre, l'art. 1 della Tabella XXIX riconosceva la possibilità che 9 dei 14 Corsi di Laurea previsti potessero essere articolati in indirizzi, dei quali venivano stabilite con norma nazionale le denoazioni; si disponeva poi che dell'indirizzo seguito venisse fatta menzione nel certificato di laurea. La normativa precedente il DM 509/1999 riconosceva quindi l'opportunità di istituire percorsi formativi molto articolati per l'accesso alle professioni di ingegnere e, conseguentemente, le Facoltà avevano differenziato la propria offerta didattica, tenendo conto delle proprie competenze in teri di ricerca scientifica e degli sbocchi professionali esistenti. La Facoltà di Ingegneria dell'università di Bologna, ancora unica al momento dell'entrata in vigore del DM 509/1999, aveva attivi, nell'aa 2000/01, 14 Corsi di Laurea, di cui 11 con sede a Bologna, 2 a Forlì e 1 a Cesena, e 8 Corsi di Diploma, con sedi a Bologna, Cesena e a Forlì. La maggior parte dei Corsi di Laurea era articolata in più indirizzi, tenuto conto sia degli sbocchi professionali, sia dell'elevato numero di studenti iscritti ai Corsi di Studio della Facoltà. In particolare, per quanto riguarda l'allora "settore civile" era attivo il Corso di Laurea in Ingegneria Civile, mentre fra i corsi intersettoriali erano attivi il Corso di Laurea in Ingegneria per l'ambiente e il Territorio e il Corso di Diploma in Ingegneria dell'ambiente e delle Risorse. Le considerazioni precedenti mostrano come, già da molto tempo, veniva riconosciuta la necessità di fornire agli aspiranti ingegneri una preparazione differenziata, in relazioni agli sbocchi professionali, anche sensibilmente diversi, presenti nell'ambito del medesimo settore. La riforma degli Ordinamenti Didattici, realizzata in applicazione del DM 509/99, sostanzialmente trasformava i settori precedentemente previsti in Classi di Laurea. In effetti, a fronte dei tre settori citati, venivano istituite le seguenti Classi di Laurea: 8 Ingegneria Civile e Ambientale 9 Ingegneria dell'informazione 10 Ingegneria Industriale Invece i Corsi di Laurea intersettoriali perdevano tale visibilità e dovevano inserirsi all'interno di una delle altre classi. Il numero degli ambiti caratterizzanti previsti per la Classe 8 erano 3. Gli obiettivi formativi qualificanti per tale classe così affermavano: "In particolare, le professionalità dei laureati della classe potranno essere definite in rapporto ai diversi ambiti applicativi tipici della classe. A tale scopo i curricula dei corsi di laurea della classe si potranno differenziare tra loro, al fine di approfondire distinti ambiti applicativi." La convinzione del legislatore sull'esistenza di diverse figure professionali all'interno della medesima classe di laurea nell'ambito dell'ingegneria civile e ambientale è poi chiaramente dimostrata dal fatto che gli sbocchi professionali indicati per la Classe sono differenziati per ciascuno degli ambiti caratterizzanti. A valle di questa normativa, la Facoltà di Ingegneria attivò una serie di Corsi di Laurea, in gran parte per trasformazione dei Corsi di Studio dell'ordinamento previgente il DM 509/99. La Facoltà di Ingegneria ha, in questi anni, riordinato e riorganizzato la propria offerta formativa, chiudendo due dei Corsi di Laurea precedentemente istituiti. Il DM 16/3/07 ha previsto, in applicazione del DM 270/04, la sostituzione della Classe 8 con la Classe L 7 - Ingegneria Civile e Ambientale. Gli ambiti caratterizzanti previsti per tale classe sono diventati 4, aumentando pertanto rispetto al decreto precedente. Gli sbocchi professionali continuano a essere suddivisi per ciascun ambito caratterizzante e gli obiettivi formativi contengono le stesse frasi riportate sopra. Le Facoltà di Ingegneria dell'alma Mater Studiorum Università di Bologna hanno richiesto l'istituzione, ex DM 270/04, dei seguenti Corsi di Laurea nella Classe L 7 Ingegneria Civile e Ambientale: Ingegneria per l'ambiente e il Territorio, Ingegneria Civile. La richiesta di istituzione di tali corsi è largamente motivata, oltre che dalla storia dell'ingegneria bolognese, dagli sbocchi professionali esistenti, dall'ampia richiesta da parte del mondo del lavoro di personale con capacità professionali differenziate, come segnalato anche negli incontri con le parti sociali organizzati dalle due Facoltà in occasione dell'applicazione del DM 270/04 e dalle attività di ricerca presenti preso i Dipartimenti di riferimento delle due Facoltà. È appena il caso di rilevare che la denoazione stessa della classe segnala la presenza al suo interno di almeno due anime. Nel seguito vengono indicate alcune delle motivazioni che hanno suggerito la richiesta di istituzione dei Corsi di Laurea elencati sopra. Il Corso di Laurea in Ingegneria per l'ambiente e il Territorio all'università di Bologna raccoglie l'eredità del corso omonimo oggi attivo presso la stessa Università e, insieme al corso che lo ha preceduto, si inserisce nell'ambito di una proposta culturale di lunga tradizione, il cui inizio può essere riconosciuto nella istituzione presso la

Facoltà di Ingegneria dell'università di Bologna della Sezione Mineraria del Corso di Laurea in Ingegneria Industriale negli anni '40 del secolo passato. Successivamente, si istituì un corso di laurea indipendente (in Ingegneria Mineraria) in occasione della riforma degli studi universitari del 1961. Il corso di laurea in Ingegneria per l'ambiente e il territorio dell'università di Bologna ha assicurato, sin dalla sua prima istituzione attraverso il Corso di Laurea in Ingegneria Mineraria, la formazione di una classe di laureati che ha costituito i quadri tecnici e dirigenziali di una rilevante quota di aziende e società che operano in Italia e all'estero nel settore erario (cave, iere, giacimenti di idrocarburi) e in quello della difesa e protezione dell'ambiente e del territorio da eventi di origine naturale e antropica. Nell'ambito della offerta formativa dell'università di Bologna nella classe in Ingegneria civile-ambientale, il corso di laurea in Ingegneria per l'ambiente e il Territorio vuole caratterizzarsi per il ruolo prevalente riservato ad insegnamenti dell'ambito "Ingegneria Ambientale e del Territorio". Le competenze che derivano da questa caratterizzazione sono particolarmente importanti nei settori: a - degli scavi a cielo aperto ed in sotterraneo, dei sondaggi in terreni e rocce, per la realizzazione di gallerie ed altre opere civili e erarie; b - dell'analisi del rischio ambientale, con riferimento a condizioni sia correnti sia anomale, indotto da attività e da insediamenti antropici; c - degli interventi, finalizzati alla prevenzione, protezione e recupero, resi necessari dai dissesti territoriali avvenuti per cause naturali e/o antropiche. Il Corso di laurea in Ingegneria Civile fa parte della storia della Facoltà di Ingegneria di Bologna. Da sempre il corso di Laurea in Ingegneria Civile ha formato ingegneri saldamente inseriti nel mondo del lavoro dipendente (enti, aziende) e della libera professione, esercitata in forma autonoma o associata. Come confermato dall'elevato numero di crediti formativi nell' dell'ingegneria Civile, il Corso di Studio mira a creare una figura professionale connotata da una solida preparazione nel campo dell'ingegneria civile e dotato di competenze specifiche nel campo dell'ingegneria civile. Le competenze dell'ingegnere civile sono molto ampie, dalla progettazione e controllo dell'esecuzione di opere strutturali, idrauliche e di infrastrutture, alla gestione e controllo di sistemi urbani e territoriali, di sistemi di trasporto, al rilevamento in ambito territoriale ed urbano. Dal punto di vista degli sbocchi occupazionali, il laureato in Ingegneria Civile è una figura altamente qualificata e molto richiesta sia in ambito locale che nazionale, con competenze che lo distinguono nettamente non solo dalle altre figure professionali di ingegnere in ambito industriale e dell'informazione, ma anche da quella di Laureato in Ingegneria per l'ambiente ed il Territorio. Il rettore dichiara che nella stesura dei regolamenti didattici dei corsi di studio il presente corso ed i suoi eventuali curricula differiranno di almeno 40 crediti dagli altri corsi e curriculum della medesima classe, ai sensi del DM 16/3/2007, art. 1 2. Attività di base matematica, informatica e statistica Fisica e chimica settore INF/01 Informatica ING-INF/05 Sistemi di elaborazione delle informazioni MAT/03 Geometria MAT/05 Analisi matematica MAT/06 Probabilita' e statistica matematica MAT/07 Fisica matematica MAT/08 Analisi numerica MAT/09 Ricerca operativa SECS-S/02 Statistica per la ricerca sperimentale e tecnologica CHIM/03 Chimica generale e inorganica CHIM/07 Fondamenti chimici delle tecnologie FIS/01 Fisica sperimentale FIS/07 Fisica applicata (a beni culturali, ambientali, biologia e medicina) Minimo di crediti riservati dall'ateneo imo da D.M. 36: - imo da D.M. per l'ambito 18 36-18 24 - Totale Attività di Base 36-60

Attività caratterizzanti Ingegneria civile Ingegneria ambientale e del territorio Ingegneria della sicurezza e protezione civile, ambientale e del territorio settore ICAR/04 Strade, ferrovie e aeroporti ICAR/05 Trasporti ICAR/08 Scienza delle costruzioni ICAR/09 Tecnica delle costruzioni GEO/02 Geologia stratigrafica e sedimentologica GEO/05 Geologia applicata ICAR/01 Idraulica ICAR/02 Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia ICAR/03 Ingegneria sanitaria - ambientale ICAR/06 Topografia e cartografia ICAR/07 Geotecnica ING-IND/24 Principi di ingegneria chimica ING-IND/25 Impianti chimici ING-IND/27 Chimica industriale e tecnologica ING-IND/28 Ingegneria e sicurezza degli scavi ING-IND/29 Ingegneria delle materie prime ING-IND/30 Idrocarburi e fluidi del sottosuolo ICAR/02 Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia ICAR/06 Topografia e cartografia ING-IND/11 Fisica tecnica ambientale ING-IND/28 Ingegneria e sicurezza degli scavi Minimo di crediti riservati dall'ateneo imo da D.M. 45: - imo da D.M. per l'ambito 9 18-60 75-12 18 - Totale Attività Caratterizzanti 81-111 Attività affini Attività formative affini o integrative settore CHIM/06 - Chimica organica CHIM/11 - Chimica e biotecnologia delle fermentazioni ICAR/17 - Disegno ING-IND/09 - Sistemi per l'energia e l'ambiente ING-IND/15 - Disegno e metodi dell'ingegneria industriale ING-IND/22 - Scienza e tecnologia dei materiali ING-IND/31 - Elettrotecnica ING-IND/35 - Ingegneria economico-gestionale IUS/10 - Diritto amistrativo imo da D.M. per l'ambito 18 24 18 Totale Attività Affini 18-24

Altre attività A scelta dello studente 12 24 Per la prova finale e la lingua straniera (art. 10, comma 5, lettera c) Ulteriori attività formative (art. 10, comma 5, lettera d) Per la prova finale 3 6 Per la conoscenza di almeno una lingua straniera 3 3 Minimo di crediti riservati dall'ateneo alle Attività art. 10, comma 5 lett. c - Ulteriori conoscenze linguistiche - - Abilità informatiche e telematiche - - Tirocini formativi e di orientamento 3 15 Altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro Minimo di crediti riservati dall'ateneo alle Attività art. 10, comma 5 lett. d - - Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali - - Totale Altre Attività 21-48 Riepilogo totali per il conseguimento del titolo 180 Range totali del corso 156-243 Motivazioni dell'inserimento nelle attività affini di settori previsti dalla classe o Note attività affini (ICAR/17 ING-IND/31 ING-IND/35 ) Il gran numero di SSD previsti nelle tipologie caratterizzanti, dovuti alla notevole dovizia di discipline e alla ricchezza delle corrispondenti attività scientifiche facenti riferimento alla classe civile e ambientale, hanno causato la necessità di porre tra le tipologie affini e integrative i settori scientifico disciplinare ING-IND/31 e ING-IND/35 appartenenti ad ambiti caratterizzanti per la Classe, ma non scelti fra quelli caratterizzanti nell'ordinamento didattico. In particolare: ING-IND/31, appartiene all'ambito "Ingegneria della sicurezza e protezione civile, ambientale e del territorio", ed è caratterizzante per la Classe L7 "Ingegneria civile e ambientale". L'ambito è stato scelto fra quelli caratterizzanti nell'ordinamento Didattico. Tuttavia, il SSD ING-IND/31 viene impiegato all'interno del Corso di Studio per attività scientifiche e contenuti didattici affini o integrativi per alcuni degli insegnamenti appartenenti ai settori caratterizzanti il Corso di studio ove si ritiene di interesse l'analisi delle caratteristiche principali dei componenti e dei sistemi che utilizzano l'energia elettrica. ING-IND/35, appartiene all'ambito "Ingegneria gestionale", ed è caratterizzante per la Classe L7 "Ingegneria civile e ambientale". L'ambito non è stato scelto fra quelli caratterizzanti nell'ordinamento Didattico: Il SSD ING-IND/35 viene impiegato all'interno del Corso di Studio per attività scientifiche e contenuti didattici affini o integrativi per alcuni degli insegnamenti appartenenti ai settori caratterizzanti il Corso di studio ove si ritiene di interesse l'analisi dei principali strumenti di base per l'analisi economica di alcune delle principali decisioni aziendali. Note relative alle altre attività L'intervallo di per questa tipologia è stato deliberato per favorire la mobilità degli studenti, in quanto un massimo elevato consente il riconoscimento di carriere particolari, qualora queste siano ritenute coerenti con il percorso formativo dal Consiglio di Corso di Studi. Note relative alle attività di base Note relative alle attività caratterizzanti RAD chiuso il 28/01/2009