CITTÀ DI TAVIANO. (Provincia di Lecce)



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3. Passando all illustrazione di dettaglio dell articolato si precisa quanto segue.

Transcript:

CITTÀ DI TAVIANO (Provincia di Lecce) prot. nr. AI DIPENDENTI COMUNALI e p.c. SINDACO E ASSESSORI loro sedi Ad inizio anno, ho ritenuto opportuno indire una riunione con tutto il personale dipendente per illustrare tutti i nuovi adempimenti derivanti dalla copiosa normativa degli ultimi mesi, adempimenti obbligatori che se non attuati saranno causa di sanzioni economiche e disciplinari a carico degli inadempienti, nonché per ribadire, perché necessario, quanto già fatto presente in circolari degli anni scorsi, circolari che, purtroppo, spesso e volentieri sono state disattese. Preferisco leggere, perché ritengo che quello dirò riveste il carattere dell ufficialità. Probabilmente sarò lungo e noioso; certamente qualcuno dirà che sono le solite cose dette e mai applicate. Potete pensare quello che volete, ma vi garantisco che nel corso del 2014 si darà attuazione a quello che dico e che ho scritto. E tutto, compresa la presente circolare, sarà pubblico e trasparente, così come vuole la legge. Ormai si è guardati a vista, e lo sapete bene. I cittadini di Taviano sono i nostri datori di lavoro e a loro dobbiamo rendere conto, per il tramite dell Amministrazione comunale, di tutto quello che facciamo. Ai vari livelli, ognuno è responsabile della struttura che dirige. E a pagare sarà chiamato il responsabile. Per cui, siccome nessuno intende pagare per la colpa di altri, vi garantisco che per quanto mi riguarda io non ho alcuna intenzione di essere ritenuto responsabile del comportamento omissivo o incapace o menefreghista di nessuno. Passerò ad illustrare per sommi capi la disciplina sugli obblighi di pubblicità e trasparenza, sul codice di comportamento e sull anticorruzione, e poi chiarirò alcune norme di comportamento da tenere da parte di tutti, facendo presente sin da ora che siamo nell occhio del ciclone e che in questa situazione non ci saranno sconti per nessuno.

Voglio anche anticipare che in vista della rotazione da attuare nel giro di due anni ai vertici di alcuni settori chiavi, ed in particolare i settori tecnico urbanistico, finanziario e di sviluppo economico ed anche in considerazione del fatto che alcuni settori sono composti da pochissimi dipendenti, chiederò alla giunta comunale di procedere all accorpamento del settore Lavori Pubblici e Manutenzioni con il Settore Urbanistica ed Ambiente e del Settore Servizi finanziari con il Settore Sviluppo economico, così come era sino a qualche anno fa. E mio compito e dovere proporre tale tipo di soluzione; la Giunta deciderà come meglio riterrà opportuno. Una precisazione anche sul contratto decentrato, la cui applicazione ha suscitato tante polemiche su fb ad opera di un gruppo politico. Per il 2014 si danno le seguenti indicazioni, che dovranno essere poste in essere dal servizio personale: Lavoro straordinario Sino alla approvazione del contratto decentrato integrativo anno 2014, il fondo da considerare sarà quello previsto nel 2013, che i responsabili di settore provvederanno quanto prima a suddividere e ad attribuire ad ogni settore. Ogni necessità di prestazione di lavoro straordinario, a qualsivoglia titolo o ragione, dovrà essere preventivamente autorizzata per iscritto dal Responsabile di Settore. Tale autorizzazione dovrà essere trasmessa in copia al Segretario Generale che provvederà a vistarla e ad apporre la data ai fini della certezza della stessa. Ogni Responsabile di Settore risponde e dispone del monte ore di straordinario attribuito al settore stesso. Naturalmente, all obbligo della prestazione dovrà corrispondere la concreta possibilità di pagamento della stessa. La liquidazione avverrà bimestralmente a cura del responsabile del Servizio personale: dovrà essere effettuata con unica determinazione per tutti i settori e dovrà essere adottata solo previa acquisizione della dichiarazione da parte dei responsabili dei settori dell avvenuta effettuazione dello straordinario. Il lavoro straordinario effettuato al di fuori di ogni autorizzazione (preventiva) non verrà retribuito né sarà recuperato con assenze dal lavoro per riposo compensativo. In sede di consuntivo, eventuali risparmi sul fondo relativo al lavoro straordinario verranno utilizzati per impinguare il fondo delle risorse accessorie. Indennità di responsabilità L eventuale esercizio di compiti che comportano particolari responsabilità del personale, che non risulti incaricato di funzioni nell area delle posizioni organizzative, dà titolo per contratto, ad una indennità in misura non superiore a 2.500,00. L indennità sarà corrisposta in misura frazionata mensile previa verifica dell attribuzione di un incarico di particolare responsabilità individuate e determinate dal responsabile di settore. L importo mensile dell indennità viene ridotta o sospesa al verificarsi delle fattispecie normative e/o contrattuali che comportano la riduzione o la

sospensione automatica dello svolgimento dell incarico da parte del dipendente. L espressione di particolare responsabilità costituisce un nucleo di funzioni con assunzione diretta di scelte e di svolgimento di attività per il perseguimento degli obiettivi dell'ente in cui i singoli soggetti operano. L'attribuzione dell'indennità in oggetto presuppone il seguente percorso operativo: a) individuazione a cura del dirigente dei compiti che comportano l'esercizio di particolari responsabilità nell'ambito del seguente elenco di natura esemplificativa: Responsabilità di procedimenti amministrativi complessi; Responsabilità di coordinamento; Responsabilità di formazione; Responsabilità di programmazione; Responsabilità di attuazione; Responsabilità di applicazione; Responsabilità di pianificazione; Responsabilità di controllo; Responsabilità di organizzazione; Responsabilità di funzioni vicarie; Responsabilità di attività implicanti l esercizio di funzioni di alta specializzazione; Responsabilità di sistemi relazionali complessi; b) graduazione da parte del dirigente delle posizioni di particolare responsabilità sulla base dei seguenti fattori di valutazione, approvati dal contratto: Peso oggettivo della responsabilità (max 50/100) Valenza interna e/o esterna della responsabilità (max 30/100); Continuità o episodicità della responsabilità (max 20/100); c) attribuzione formale dell'incarico, previa individuazione del personale dipendente a cura del dirigente, Riassumendo: per il 2014 l indennità di responsabilità sarà corrisposta mensilmente a partire dal mese successivo alla attribuzione dell incarico da parte del responsabile di settore. La delegazione trattante, con il contratto integrativo, dovrà stabilire le responsabilità da attribuire ad ogni singolo settore e dovrà procedere alla graduazione delle stesse sulla base dei fattori di valutazione prima detti. Il responsabile di settore, a seguito della disponibilità del numero di responsabilità attribuite al settore,

provvederà a nominare i responsabili e ad attribuire l indennità, utilizzando prioritariamente le categorie D del settore. La nomina di responsabile non è retroattiva: pertanto la funzione con la relativa indennità decorrerà dalla data di nomina, ad eccezione della indennità di responsabilità dell ufficiale di riscossione, che sarà corrisposta con valore retroattivo nella misura che sarà determinata nel contratto integrativo. Stesso discorso fatto per l Ufficiale di Riscossione si applica alla coordinatrice dell asilo nido. Oltre quella sopra descritta, vi è poi una indennità per specifica responsabilità: L eventuale esercizio di compiti che comportano specifiche responsabilità del personale delle categorie B, C e D attribuite con atto formale degli enti, derivanti dalle qualifiche di Ufficiale di stato civile e anagrafe ed Ufficiale elettorale nonché di responsabile dei tributi stabilite dalle leggi ovvero compiti di responsabilità eventualmente affidati agli archivisti informatici nonché agli addetti agli uffici per le relazioni con il pubblico, ai messi notificatori con funzioni di ufficiale giudiziario danno titolo ad un compenso definito in 300,00 annui lordi. L indennità è corrisposta in misura frazionata mensile. Tale indennità viene corrisposta ai titolari delle specifiche responsabilità suddette, a partire dal mese di gennaio 2014. Indennità di turno Al personale turnista è corrisposta una indennità che compensa interamente il disagio derivante dalla particolare articolazione dell'orario di lavoro, secondo quanto previsto dall'art.22 del CCNL 14.9.2000. L indennità di turno viene corrisposta solo in relazione alle ore di lavoro ordinario prestato nell ambito del turno prestabilito oltre eventuali prestazioni di lavoro straordinario compensate esclusivamente in base alla disciplina dell art.38 del CCNL del 14.9.2000. Spetta al Responsabile del servizio predisporre i vari turni. Il periodo di riferimento per programmare e calcolare la ciclicità dei turni è il mese. Nel Comune di Taviano la turnazione viene effettuata solo dal Corpo di Polizia Municipale Nell anno 2014 e sino alla approvazione del contratto integrativo decentrato, la Polizia Municipale può continuare ad effettuare la turnazione sin dal mese di gennaio, tenendo però come limite di spesa quanto previsto nel 2013. Indennità di reperibilità Per le aree di pronto intervento l'ente ha istituito il servizio di pronta reperibilità, strettamente funzionale alle esigenze produttive e organizzative dell'ente stesso e nel rispetto di quanto previsto dall'art.23 del CCNL 14.9.2000.

L istituto della reperibilità consiste nel porre a disposizione di un servizio dell Ente un determinato contingente di personale, in modo da garantire la possibilità di intervento nel posto di lavoro assegnato, nell arco di trenta minuti, su chiamata telefonica. Nell anno 2014, dal mese di gennaio e sino all approvazione del decentrato integrativo, ai fini della corresponsione della indennità di reperibilità, vengono mantenuti i seguenti servizi, tenendo come limite di spesa quanto previsto nel 2013: VIGILANZA CTG C n. 9 SERVIZI DEMOGRAFICI CTG D e B n. 2 SERVIZIO ANNONA CTG C n. 1 Indennità di rischio Le prestazioni di lavoro che comportano continua e diretta esposizione a rischi pregiudizievoli per la salute e per l'integrità personale sono: a) prestazioni di lavoro che comportano in modo diretto e continuo operazioni di trasporto, anche con automezzi e/o altri veicoli, o di sostegno di un carico; b) prestazioni che comportano attività lavorative in cui sono utilizzati agenti biologici o se ne prevede l utilizzo in ogni tipo di procedimento; c) esposizione a rischio specifico connesso all impiego di attrezzature e strumenti atti a determinare lesioni, microtraumi, malattie anche non permanenti, etc.; d) esposizione a rischi di precipitazione, urto, trazione, estensione, postura, etc.; e) esposizione a rischi di lesioni, traumi, malattie, etc. connessi alle azioni di sollevamento e trazione particolarmente pesanti. La misura della indennità di rischio è di 30,00 mensili lorde. A decorrere dal gennaio 2014 e sino alla approvazione del decentrato integrativo, ai fini della corresponsione della indennità di rischio, vengono individuati le seguenti figure professionali, nell ambito delle categorie A-B-C: Ufficiale di Riscossione secondo CCNL 4/11/2005 cuoco/a; inserviente asilo; necroforo; custode cimiteriale; messo notificatore; Collaboratore Commesso Le indennità di rischio di cui all art. 37 del CCNL 14.09.2000 devono essere corrisposte mensilmente, in misura di euro 30 mensili lorde per 11 mensilità;

Indennità di disagio La indennità di disagio intende compensare l'esercizio di attività svolte in condizioni particolarmente disagiate da parte del personale delle categorie A, B e C derivanti da: attività in orari differenziati non rientranti nel turno; orario spezzato; A decorrere dal gennaio 2014 e sino alla approvazione del decentrato integrativo, ai fini della corresponsione della indennità di disagio, vengono individuati le seguenti figure professionali: addetto alla biblioteca addetti alla farmacia necroforo; custode cimiteriale; La indennità di disagio devono essere corrisposte mensilmente, in misura di euro 30 mensili lorde per 11 mensilità. Indennità maneggio valori Al personale adibito in via continuativa a servizi che comportino maneggio di valori di cassa compete una indennità giornaliera proporzionata al valore medio mensile dei valori maneggiati. Tale indennità compete per le sole giornate nelle quali il dipendente è effettivamente adibito al servizio. A decorrere dal gennaio 2014 e sino alla approvazione del decentrato integrativo, ai fini della corresponsione della indennità per maneggio valori nella misura corrisposta per lo scorso anno, vengono individuate le seguenti figure professionali: INCARICATO ECONOMO CTG D n. 1 COLLABORATORE SERVIZIO MENSA CTG B n. 1 PERSONALE FARMACIA CTG D n. 4 COLLABORATORE UFFICIO ENTRATE CTG B n. 1 ISTRUTTORE MERCATO ORTOFRUTTICOLO CTG C n. 1 L indennità di front office è sospesa sino alla approvazione del contratto integrativo. Il progetto relativo agli assegni familiari passa per il momento al sig. Leone Plinio e sarà effettuato in orario di ufficio e senza previsione di compensi aggiuntivi. La sig.ra Rosanna Belloni e la sig.ra Anna Maria Panico nella fase di avvio daranno assistenza al collega. Infine si fa presente che nel caso in cui non dovessero essere confermate dal contratto integrativo le indennità per le quali è stato previsto il pagamento a

partire dal mese di gennaio, le indennità percepite dovranno essere restituite in rate mensili. L impegno è comunque quello di giungere in tempi brevissimi alla approvazione del contratto, anche perché la parte normativa è stata approvata sino al 2015. Per quanto concerne poi la produttività e l indennità di risultato, si procederà nel 2014 esclusivamente come previsto dalla legislazione vigente, dal regolamento per l ordinamento degli uffici e servizi e dal contratto di lavoro, per cui quanto prima si procederà alla approvazione del piano degli obiettivi e del piano della performance. *********** Passiamo ora alla disciplina sugli obblighi di pubblicità e trasparenza, sul codice di comportamento e sull anticorruzione, e cominciamo dal D. LGS. N. 33/2013 RIORDINO DELLA DISCIPLINA RIGUARDANTE GLI OBBLIGHI DI PUBBLICITÀ, TRASPARENZA E DIFFUSIONE DI INFORMAZIONI DA PARTE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI Il 20 aprile u.s. è entrato in vigore il decreto legislativo in oggetto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 5 aprile 2013, che, in prosieguo, sarà denominato per brevità decreto trasparenza o semplicemente decreto. Il decreto, oltre ad accorpare (o comunque a tentare di farlo) in unico testo normativo le disposizioni in materia di obblighi di trasparenza e pubblicità da parte della P.A, reca anche alcune disposizioni che aggiungono ulteriori obblighi a quelli già esistenti. Si richiama l attenzione, in particolare, sui seguenti articoli con una sintetica descrizione del contenuto. Responsabili in prima persona dell obbligo di pubblicazione sono i responsabili dei settori che sono, ovviamente, invitati ad ulteriore e più approfondita lettura delle norme che verranno di seguito citate: ART. 5: Accesso civico : chiunque ha il diritto di chiedere alla P.A che ha omesso la pubblicazione di documenti, dati e informazioni obbligatori per legge di chiederne la pubblicazione, con obbligo per l Amministrazione di provvedervi entro 30 giorni trasmettendo anche il dato al richiedente o comunicandogli l avvenuta pubblicazione. La norma interessa, a livello di smistamento, coordinamento e controllo di attuazione dell obbligo, il Segretario comunale sia come Responsabile della trasparenza sia come Funzionario titolare del potere sostitutivo. A livello operativo di attuazione dell obbligo, interessa tutti i servizi. ART. 9 Accesso alle informazioni pubblicate nei siti : istituisce una nuova sezione (sostitutiva in pratica della sezione denominata trasparenza, valutazione e merito) denominata Amministrazione trasparente che deve avere la struttura dettagliatamente descritta nell allegato A) al decreto. Si precisa in proposito che il nostro sito è stato già adeguato a tale normativa. I dati prima pubblicati nella sezione trasparenza,

valutazione e merito sono stati, quindi, formalmente trasferiti nelle categorie della nuova sezione ma occorre verificare le nuove corrispondenze ed anche completare la sezione con i dati ancora mancanti. Tale lavoro sarà svolto dal sottoscritto avvalendosi dell Istruttore direttivo Francesco Mariano addetto alle pubblicazioni sul sito istituzionale, dell istruttore direttivo Marilena Lupo, Responsabile degli Affari Generali e dell Albo Pretorio e dell Istruttore direttivo Anna Rita Longo, responsabile del servizio personale. ART. 10: Programma triennale per la trasparenza e l integrità : si tratta di obbligo aggiuntivo a carico del Comune in quanto l art. 11 del D.lgs. n. 150/2009, (ora abrogato) non lo poneva come obbligatorio per gli Enti locali. Il programma triennale 2014 2015-2016, a Taviano già approvato su proposta del sottoscritto segretario generale quale Responsabile prevenzione della corruzione e responsabile della trasparenza, è stato già pubblicato nella competente sezione della Amministrazione Trasparente e costituirà una sezione del Piano di prevenzione della corruzione che sarà portato all attenzione del Consiglio comunale nella sua prossima seduta. ART. 12 Obblighi di pubblicazione concernenti gli atti di carattere normativo e amministrativo generale : l obbligo è nuovo e riguarda gli atti che dispongono in via generale su organizzazione, funzioni, obiettivi e procedimenti nonché quelli in cui si forniscono interpretazioni su norme giuridiche o si dettano disposizioni per l applicazione delle stesse. Potrebbero, quindi, rientrarvi, atti che ordinariamente sono adottati dallo scrivente ufficio sotto forma di direttive, atti di gestione organizzativa, pareri o indicazioni operative, sempre ovviamente che abbiano valenza generale. Inoltre, i riferimenti alle norme di legge inseriti sul sito devono essere indicati con il link di collegamento alla banca dati di Normattiva. L obbligo interessa il Segretario Generale in quanto responsabile del Settore Affari generali e la sig.ra Anna Rita Longo in quanto responsabile del Servizio Personale. ART. 14 Obblighi di pubblicazione concernenti i componenti degli organi di indirizzo politico (nuovo obbligo) con riferimento ai quali dovranno essere pubblicati: atto di proclamazione, curriculum, compensi di qualsiasi natura collegati all assunzione di carica, importi di missioni pagati con fondi pubblici, cariche e relativi compensi presso altri enti pubblici o privati. Non sussiste, invece, l obbligo di pubblicazione della situazione reddituale che, in virtù di quanto stabilito dall art. 1 comma 1 numero 5 della legge n. 441/1982 come modificato dall art 52 del decreto trasparenza, vige per i consiglieri di Comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti. L obbligo, in ogni caso, non ha come destinatari solo i consiglieri e gli assessori, ma tutti coloro che rivestono incarichi di esercizio di poteri di indirizzo politico (possono quindi, rientrarvi i soggetti esterni nominati dal Comune presso enti, aziende e istituzioni. L adempimento per il 2013 (riguardante i compensi 2012), è stato comunque già assolto. La norma interessa il sottoscritto Segretario Comunale quale responsabile del Settore Affari Generali.

ART. 15 Obblighi di pubblicazione concernenti i titolari di incarichi dirigenziali e di collaborazione e consulenza : rispetto alla situazione previgente dovranno essere pubblicati anche per i responsabili di settore (prima era solo per i dirigenti, dunque, nella fattispecie, solo per il Segretario Comunale) i dati della retribuzione percepita. La norma interessa il responsabile del personale. ART. 16 Obblighi di pubblicazione concernenti la dotazione organica e il costo del personale con rapporto di lavoro a tempo indeterminato: va in sostanza pubblicato il conto annuale del personale (obbligo che interessa specificamente il Servizio finanziario) e viene mantenuto l obbligo di pubblicare i tassi di assenza del personale (l obbligo viene previsto con cadenza trimestrale e interessa il servizio personale). ART. 18: Obblighi di pubblicazione dei dati relativi agli incarichi conferiti ai dipendenti pubblici : deve essere pubblicato l elenco degli incarichi autorizzati o conferiti con indicazione di compenso, durata e potenziale situazione di conflitto d interessi (quest ultimo elemento è stato aggiunto dalla legge anticorruzione n. 190/2012). Si tratta di un adempimento di competenza del servizio finanziario servizio personale e si aggiunge all elenco che era e continuerà ad essere trasmesso alla Funzione Pubblica. Le modalità di pubblicazione dell elenco sono indicate nell art. 53 comma 14 del D.lgs. n. 165/2001 cui si fa rinvio. In ordine alla situazione di conflitto dovrà, però, essere il segretario comunale quale responsabile prevenzione della corruzione a verificare tale situazione come recentemente stabilito dall art. 15 del D.lg n. 39/2013. GLI ARTICOLI DA 19 A 22 riguardano obblighi (già esistenti) di pubblicazione dei bandi di concorso per l assunzione di personale, del sistema di valutazione e dei premi ad esso collegati, dei dati sulla contrattazione nazionale e integrativa, dei dati sulle società partecipate. La norma interessa il responsabile del personale. ART. 23 : Obblighi di pubblicazione concernenti i provvedimenti amministrativi si tratta di un obbligo nuovo introdotto dalla legge anticorruzione n. 190/2012 che impone di pubblicare elenchi semestrali dei provvedimenti finali di procedimenti relativi a : autorizzazioni o concessione: non facendo, la norma, distinzioni di sorta, l adempimento riguarda i provvedimenti a contenuto autorizzatorio o concessorio di qualunque tipo e, quindi, coinvolge tutti i Settori. scelta del contraente : in sostanza si tratta di tutti i provvedimenti di assunzione di impegno di spesa senza limite di importo. A tale proposito è importante evidenziare come il nuovo obbligo si sostituisce, almeno in parte, a quello dell art. 18 del D.L. 83/2012 (ora abrogato) in base al quale venivano pubblicati sul sito istituzionale i provvedimenti di impegno di spesa di importo superiore a 1.000 euro. L obbligo coinvolge tutti i Settori. Concorsi e prove selettive per assunzione di personale e progressioni di carriera.

L obbligo riguarda il responsabile del personale. Accordi stipulati dall Amministrazione con soggetti privati o con altre amministrazioni pubbliche (fra questi ultimi rientrano, ad esempio, le Convenzioni per l esercizio di funzioni fondamentali. L obbligo coinvolge tutti i Settori. ART. 24: Obblighi di pubblicazione dei dati aggregati relativi all attività amministrativa : l obbligo include la pubblicazione del monitoraggio periodico del rispetto dei termini dei procedimenti che è imposto dall art. 1 comma 28 della legge anticorruzione n. 190/2012. Gli obblighi previsti dall art. 24 entrati in vigore a partire dal 19 ottobre 2013, coinvolgono tutti i servizi. ART. 25: Obblighi di pubblicazione concernenti i controlli sulle imprese : la norma fa riferimento a quanto previsto dall art. 14 del D.L. n. 5/2012 che riguarda i principi di semplificazione cui devono ispirarsi i controlli sulle imprese operanti sul territorio (incluse le aziende agricole). Riguarda lo Sportello unico attività produttive e la P.M. ART. 26: Obblighi di pubblicazione degli atti di concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi e attribuzione di vantaggi economici a persone fisiche ed enti pubblici e privati : la norma riproduce l obbligo di pubblicazione degli atti di concessione delle sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari alle imprese e di vantaggi economici di qualunque tipo a enti pubblici e privati di importo superiore va 1.000 euro aggiungendo fra i destinatari di tali vantaggi economici anche le persone. Nel contempo, però, la disposizione tutela le esigenze della privacy perché, al comma 4, precisa che l obbligo di pubblicazione è escluso quando dai dati sia possibile ricavare informazioni sullo stato di salute ovvero sulla situazione di disagio economico-sociale degli interessati. L ART. 27 è collegato all art. 26 e specifica le modalità di pubblicazione degli atti da pubblicare (comunque immutate rispetto al previgente art. 18). L obbligo coinvolge tutti i Settori. ART. 29: Obblighi di pubblicazione del bilancio, preventivo e consuntivo, e del piano degli indicatori e risultati attesi di bilancio, nonché dei dati concernenti il monitoraggio degli obiettivi: si tratta di obblighi solo in parte già previsti. La norma prevede un piano degli indicatori e risultati attesi di bilancio che è un documento aggiuntivo. ART. 30: Obblighi di pubblicazione concernenti i beni immobili e la gestione del patrimonio : riguarda il servizio tecnico/ll.pp e il servizio finanziario quanto ai canoni di locazione versati o percepiti. ART. 32: Obblighi di pubblicazione concernenti i servizi erogati : l obbligo riguarda la pubblicazione della carta dei servizi e l individuazione dei servizi che vengono erogati al pubblico con evidenziazione di costi e tempi di erogazione. L obbligo coinvolge tutti i Settori con un necessario supporto del servizio finanziario.

ART. 33: Obblighi di pubblicazione concernenti i tempi di pagamento del l amministrazione : (nuovo obbligo) occorre pubblicare e aggiornare annualmente un indicatore dei tempi di pagamento relativi ad acquisti di beni, servizi e forniture denominato indicatore di tempestività dei pagamenti L obbligo riguarda il Servizio finanziario. ART. 35: Obblighi di pubblicazione relativi ai procedimenti amministrativi e ai controlli sulle dichiarazioni sostitutive e l acquisizione d ufficio dei dati : si tratta di obblighi preesistenti che coinvolgono tutti i servizi. ART. 37: Obblighi di pubblicazione concernenti i contratti pubblici di lavori, servizi e forniture : è richiamato in particolare l art. 1 comma 32 della legge anticorruzione n. 190/2012 che prescrive la pubblicazione di dati relativi alle gare (incluse le procedure in economia cui sono invitati più operatori). L obbligo coinvolge tutti i servizi. La norma, poi, richiama espressamente obblighi già previsti da disposizioni del codice dei contratti pubblici e impone la pubblicazione della determina (il termine delibera va ovviamente inteso nel senso di provvedimento gestionale e quindi di determina) a contrattare nel caso di cui all art. 57 comma 6 del codice dei contratti pubblici (procedura negoziata senza previa pubblicazione di bando). ART. 38: Pubblicità dei processi di pianificazione, realizzazione e valutazione delle opere pubbliche : alcuni degli obblighi sono già previsti. La norma interessa il servizio tecnico ll.pp. ART. 39: Trasparenza dell attività di pianificazione e governo del territorio riguarda la pubblicazione degli strumenti urbanistici e relativi provvedimenti di approvazione. La norma interessa il servizio tecnico/urbanistica. ART. 40: Pubblicazione e accesso alle informazioni ambientali : sull accesso è richiamata la previsione vigente di cui all at. 3 sexies del D.lgs. n. 152/2006. I dati da pubblicare sono quelli elencati all art. 2 del d.lgs. n. 195/2005 a cui si rinvia (stato elementi ambiente quali acqua, aria, suolo e siti; relazioni sull attuazione della legislazione ambientale ed altro) La norma interessa sia il servizio tecnico/urbanistica che il servizio tecnico/ll.pp. ART. 43: Responsabile per la trasparenza : è prevista l individuazione di tale nuova figura a garanzia dell adempimento degli obblighi in materia di trasparenza, con anche il compito di attivazione di procedimenti disciplinari nei casi di inadempimenti. La figura coincide di norma con il Responsabile per la prevenzione della corruzione che, nel nostro Comune, è già stato individuato nel sottoscritto Segretario comunale. ART. 44: Compiti degli organismi indipendenti di valutazione : riguarda i compiti dell OIV in materia di verifica fra obiettivi indicati nel Programma triennale per la trasparenza e l integrità e quelli indicati nel Piano della performance che per il nostro Comune coinciderà con il piano degli obiettivi.

Per quanto attiene alle sanzioni per i casi di violazione degli obblighi previsti nel Decreto legislativo di cui si sta trattando, si allega di seguito una tabella esemplificativa. In tale sede è anche specificata la decorrenza differita delle sanzioni previste dall 47 per casi specifici, fra cui è compresa la sanzione a carico dei titolari di incarichi politici, compresi, quindi, gli amministratori che omettono di comunicare alcuni dei dati indicati nell art. 14 del D.lgs. n. 33/2013. Si raccomanda la puntuale osservanza ed applicazione degli obblighi previsti dal decreto trasparenza. Si ribadisce che sul sito istituzionale è stato pubblicato il piano triennale comunale per la trasparenza. Detto Piano, corredato delle schede riportanti lo scadenzario e la collocazione degli atti da pubblicare, è stato consegnato a tutti i Responsabili di Settore.

TIPOLOGIA DI SANZIONI SANZIONI A CARICO DI SOGGETTI sanzioni disciplinari sanzioni per responsabilità amministrativa sanzioni amministrativa sanzioni di pubblicazione SANZIONI A CARICO DI ENTI OD ORGANISMI sanzioni consistenti in mancato trasferimento di risorse FATTISPECIE DI INADEMPIMENTO E SANZIONI PREVISTE ART. 15 OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE CONCERNENTI I TITOLARI DI INCARICHI DIRIGENZIALI E DI COLLABORAZIONE O CONSULENZA - RESPONSABILITÀ A CARICO DI DIRIGENTI E FUNZIONARI Omessa pubblicazione dei dati di cui all art. 15 comma 9: estremi degli atti di conferimento di incarichi dirigenziali a soggetti estranei alla pubblica amministrazione, con indicazione della ragione dell incarico e dell ammontare erogato incarichi di collaborazione o di consulenza a soggetti esterni per i quali è previsto un compenso, con indicazione della ragione dell incarico e dell ammontare erogato in caso di pagamento del corrispettivo: responsabilità disciplinare SANZIONE PREVISTA applicazione di una sanzione pari alla somma corrisposta ART. 22 SANZIONI A CARICO DEGLI ENTI PUBBLICI VIGILATI, ENTI DI DIRITTO PRIVATO IN CONTROLLO PUBBLICO E PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ DI DIRITTO PRIVATO - SANZIONI A CARICO DEGLI ENTI PUBBLICI O PRIVATI VIGILATI DA P.A. Mancata o incompleta pubblicazione sul sito della p.a. controllante dei dati relativi a: ragione sociale misura della partecipazione della pubblica amministrazione, durata dell impegno e onere gravante sul bilancio della pubblica amministrazione numero dei rappresentanti della pubblica amministrazione negli organi di governo e trattamento economico complessivo spettante ad essi risultati di bilancio degli ultimi 3 esercizi incarichi di amministratore dell ente e relativo trattamento economico Mancata o incompleta pubblicazione dei dati da parte degli enti pubblici o privati vigilati relativamente a quanto previsto dagli artt. 14 e 15 per:

componenti degli organi di indirizzo soggetti titolari di incarico SANZIONE PREVISTA divieto di erogare a favore di tali enti somme a qualsivoglia titolo da parte della pubblica amministrazione vigilante ART. 46 VIOLAZIONE DEGLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA RESPONSABILITÀ A CARICO DEL RESPONSABILE DELLA TRASPARENZA, DEI DIRIGENTI E DEI FUNZIONARI (non sanzionabili se provano che l inadempimento è dipeso da causa a loro non imputabile) Inadempimento degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa. Mancata predisposizione del programma triennale per la trasparenza e l integrità SANZIONE PREVISTA elemento di valutazione della responsabilità dirigenziale eventuale causa di responsabilità per danno all immagine della pubblica amministrazione valutazione ai fini della corresponsione della retribuzione accessoria di risultato e della retribuzione accessoria collegata alla performance individuale del responsabile ART. 47 SANZIONI PER CASI SPECIFICI RESPONSABILITÀ A CARICO DEGLI ORGANI DI INDIRIZZO POLITICO Violazione degli obblighi di comunicazione dei dati di cui all art. 14 riguardanti i componenti degli organi di indirizzo politico, con riferimento a: situazione patrimoniale complessiva del titolare dell incarico titolarità di imprese partecipazioni azionarie, proprie, del coniuge e parenti entro il secondo grado di parentela compensi cui dà diritto la carica (da tenere presente la differenza di obbligo relativa ai comuni con più o meno di 15.000 abitanti) SANZIONE PREVISTA sanzione amministrativa pecuniaria da 500,00 a 10.000,00 euro a carico del responsabile della mancata comunicazione pubblicazione del provvedimento sanzionatorio sul sito internet dell amministrazione o degli organismi interessati

ART. 47 SANZIONI PER CASI SPECIFICI RESPONSABILITÀ A CARICO DEL RESPONSABILE DELLA TRASPARENZA, DEI DIRIGENTI E DEI FUNZIONARI Violazione degli obblighi di comunicazione dei dati di cui all art. 22 comma 2, relativi agli enti pubblici vigilati, agli enti di diritto privato in controllo pubblico e alle società, con riferimento a: ragione sociale misura della partecipazione della pubblica amministrazione, durata dell impegno e onere gravante sul bilancio della pubblica amministrazione numero dei rappresentanti della pubblica amministrazione negli organi di governo e trattamento economico complessivo spettante ad essi risultati di bilancio degli ultimi 3 esercizi incarichi di amministratore dell ente e relativo trattamento economico SANZIONE PREVISTA sanzione amministrativa pecuniaria da 500,00 a 10.000,00 euro a carico del responsabile della violazione ART. 47 SANZIONI PER CASI SPECIFICI SANZIONI A CARICO DEGLI AMMINISTRATORI DI SOCIETÀ Mancata comunicazione da parte degli amministratori societari ai propri soci pubblici dei dati relativi al proprio incarico, al relativo compenso e alle indennità di risultato percepite SANZIONE PREVISTA sanzione amministrativa pecuniaria da 500,00 a 10.000,00 euro a carico degli amministratori societari

IL PIANO DELLA PREVENZIONE E LA REPRESSIONE DELLA CORRUZIONE E DELL ILLEGALITÀ (DI SEGUITO CHIAMATO ANCHE PIANO PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE) Il Piano deve essere redatto ai sensi del comma 59 dell'art. 1 della legge 190/2012 e secondo le linee di indirizzo dettate dal Piano Nazionale dell'anticorruzione approvato dalla C.I.V.I.T. (ora A.N.AC.) con delibera n.72/2013, in esecuzione della Legge n. 190 del 6 novembre 2012, che reca Disposizioni in tema di Contrasto alla Corruzione ed all Illegalità nella Pubblica Amministrazione, Il Comune di Taviano si è già dotato dal giugno 2013 di un Piano Provvisorio per la prevenzione della Corruzione. Entro il mese di gennaio 2014 deve essere obbligatoriamente approvato il Piano Triennale 2014 2015 2016. I legislatori, con la legge 190/2012, hanno voluto fissare i seguenti obiettivi: ridurre le opportunità che favoriscano i casi di corruzione. aumentare la capacità di scoprire casi di corruzione. stabilire interventi organizzativi volti a prevenire il rischi corruzione. creare un collegamento tra corruzione trasparenza performance nell'ottica di una più ampia gestione del rischio istituzionale. Il Piano Triennale per la trasparenza e l'integrità (già approvato e pubblicato dal Comune di Taviano) costituisce appendice del Piano triennale per la prevenzione della corruzione. Il Piano per la Prevenzione e la Repressione della Corruzione e dell Illegalità nel Comune di Taviano contiene necessariamente l insieme delle disposizioni di dettaglio, emanate al livello locale, e previste dalla vigente normativa a tutela ed a salvaguardia della correttezza e della legalità delle azioni amministrative e dei comportamenti, rispettivamente realizzate ed assunti, nell ambito delle attività istituzionali del Comune di Taviano. Il Piano evidenzia e descrive il diverso livello di esposizione degli uffici al rischio di corruzione e di illegalità e indica gli interventi organizzativi volti a prevenire il medesimo rischio; non disciplina protocolli di legalità o di integrità, ma disciplina le regole di attuazione e di controllo; prevede la selezione e formazione, anche, se possibile, in collaborazione con la Scuola superiore della pubblica amministrazione, dei dipendenti chiamati a operare in settori particolarmente esposti alla corruzione, prevedendo, negli stessi settori, la rotazione di dirigenti e funzionari. Il Piano di Prevenzione della Corruzione risponde alle esigenze di:

individuare le attività per le quali è più elevato il rischio di corruzione, sulla base delle proposte elaborate dai responsabili di settore nell esercizio delle loro competenze, tra le quali vanno incluse obbligatoriamente quelle relative a: rilascio di autorizzazione o concessione; scelta del contraente per l affidamento di lavori, forniture e servizi, anche con riferimento alla modalità di selezione prescelta ai sensi del Codice dei Contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture; concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati; concorsi e prove selettive per l assunzione del personale e progressioni di carriera; prevedere, per le attività individuate ai sensi del punto precedente, meccanismi di formazione, attuazione e controllo delle decisioni idonei a prevenire il rischio di corruzione, nonché a prevedere, obblighi di informazione nei confronti dell Autorità Locale Anticorruzione, alla quale compete la vigilanza sul funzionamento e sull osservanza del Piano; monitorare il rispetto dei termini, previsti dalla legge o dai regolamenti, per la conclusione dei procedimenti; monitorare i rapporti tra il Comune di Taviano e i soggetti che con la stessa stipulano contratti o che sono interessati a procedimenti di autorizzazione, concessione o erogazione di vantaggi economici di qualunque genere, anche verificando eventuali relazioni di parentela, di affinità, di amicizia, di relazione, sussistenti tra i titolari, gli amministratori, i soci e i dipendenti degli stessi soggetti e gli Amministratori e i Dipendenti del Comune di Taviano; individuare specifici obblighi di trasparenza ulteriori rispetto a quelli previsti dalle leggi. All Autorità Locale Anticorruzione, a Taviano individuata nel sottoscritto Segretario generale, sono attribuiti i seguenti Poteri: acquisizione di ogni forma di conoscenza di tutte le attività in essere del Comune di Taviano; anche in fase meramente informale e propositiva, tra le attività, prevalenza obbligatoria va data a quelle relative a: a) rilascio di autorizzazione o concessione; b) scelta del contraente per l affidamento di lavori, forniture e servizi, anche con riferimento alla modalità di selezione prescelta ai sensi del Codice dei Contratti Pubblici relativi a lavori, servizi e forniture; c) concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a Persone ed Enti pubblici e privati; d) concorsi e prove selettive per l assunzione del personale e progressioni di

carriera; indirizzo, per le attività di cui al punto precedente, sull attuazione di meccanismi di formazione, attuazione e controllo delle decisioni idonei a prevenire il rischio di corruzione; vigilanza sul funzionamento e sull osservanza del Piano; monitoraggio del rispetto dei termini, previsti dalla legge o dai regolamenti, per la conclusione dei procedimenti; verifica dei rapporti tra il Comune di Taviano e i soggetti che con la stessa stipulano contratti o che sono interessati a procedimenti di autorizzazione, concessione o erogazione di vantaggi economici di qualunque genere, anche verificando eventuali relazioni di parentela, di affinità, di amicizia, di relazione sussistenti tra i titolari, gli amministratori, i soci e i dipendenti degli stessi soggetti e i Dirigenti, gli Amministratori e i Dipendenti del Comune di Taviano; individuazione di ulteriori obblighi di trasparenza in aggiunta a quelli già in essere; ispezione in relazione a tutta la documentazione amministrativa, di qualsiasi tipo e genere, detenuta dal Comune di Taviano, ed in relazione a tutte le notizie, le informazioni ed i dati, formali ed informali, a qualsiasi titolo conosciuti dai Funzionari responsabili, da tutto il Personale, dagli Organi di Governo, quest ultimi anche soltanto dal revisore dei conti, dall Organo di Controllo Interno e dell Organismo monocratico Indipendente di Valutazione. I dipendenti destinati a operare in settori e/o attività particolarmente esposti alla corruzione, i responsabili dei settori e i responsabili dei servizi, con riferimento alle rispettive competenze previste dalla legge e dai regolamenti vigenti, dovranno attestare di essere a conoscenza del piano di prevenzione della corruzione e dovranno svolgere le attività per la sua esecuzione; essi dovranno astenersi, ai sensi dell'art. 6 bis legge 241/1990, in caso di conflitto di interessi, segnalando tempestivamente ogni situazione di conflitto, anche potenziale. I dipendenti che svolgono le attività a rischio di corruzione, dovranno relazionare trimestralmente al responsabile di settore il rispetto dei tempi procedimentali e di qualsiasi altra anomalia accertata, indicando, per ciascun procedimento nel quale i termini non sono stati rispettati, le motivazioni in fatto e in diritto di cui all'art. 3 della legge 241/1990, che giustificano il ritardo. Tutti i dipendenti, poi, nel rispetto della disciplina del diritto di accesso ai documenti amministrativi in materia di procedimento amministrativo, dovranno rendere accessibili, in ogni momento, agli interessati, le informazioni relative ai provvedimenti e ai procedimenti amministrativi, ivi comprese quelle relative allo stato della procedura, ai relativi tempi e allo specifico ufficio competente in ogni singola fase. L'Ufficio Protocollo, e questo è altro nuovo adempimento tassativo, ai fini della verifica della effettiva avvenuta trasmissione della posta in entrata e, ove possibile, in uscita, anche mediante p.e.c., dovrà, con cadenza settimanale, trasmettere ad ogni

Responsabile di Settore l'elenco della corrispondenza trasmessa e/o inviata anche tramite p.e.c.. Il Responsabile di Settore, qualora ravvisi una anomalia nella documentazione ricevuta, dovrà segnalare tale disfunzione tempestivamente al Responsabile anticorruzione e al Responsabile del Settore di appartenenza dell Ufficio protocollo, per i provvedimenti di competenza. I Responsabili di Settore dovranno provvedere trimestralmente al monitoraggio del rispetto dei tempi procedimentali e alla tempestiva eliminazione delle anomalie e ad informare trimestralmente il Responsabile dell'anticorruzione. I risultati del monitoraggio devono essere consultabili nel sito web istituzionale del Comune, con cadenza annuale. I Responsabili di Settore hanno l'obbligo di inserire nei bandi di gara le regole di legalità o integrità del piano della prevenzione della corruzione, prevedendo la sanzione della esclusione; attestano semestralmente al Responsabile della prevenzione della corruzione il rispetto dinamico del presente obbligo. I Responsabili di Settore procedono, almeno sei mesi prima della scadenza dei contratti aventi per oggetto la fornitura dei beni e servizi, alla indizione delle procedure di selezione secondo le modalità indicate dal D.lgs. 163/2006; i Responsabili di Settore indicano, entro il 31 marzo di ogni anno, al responsabile della prevenzione della corruzione, le forniture di beni e servizi e lavori da appaltare nei successivi dodici mesi. I Responsabili di Settore, devono monitorare con la applicazione di indicatori di misurazione dell'efficacia ed efficienza (economicità e produttività) le attività individuate dal piano, quali a più alto rischio di corruzione e indicano in quali procedimenti si palesano criticità e le azioni correttive. Ciascun Responsabili di Settore propone, entro il 30 novembre di ogni anno, a valere per l'anno successivo, al Responsabile del piano di prevenzione della corruzione, il piano annuale di formazione del proprio settore, con esclusivo riferimento alle materie inerenti le attività a rischio di corruzione individuate nel presente piano; la proposta deve contenere: a) materie oggetto di formazione; b) i dipendenti, i funzionari, i dirigenti che svolgono attività nell'ambito delle materie sopra citate; c) il grado di informazione e di conoscenza dei dipendenti nelle materie/attività a rischio di corruzione; Il Responsabile di Settore presenta entro il mese di febbraio di ogni anno, al Responsabile della prevenzione della corruzione, una relazione dettagliata sulle attività poste in merito alla attuazione effettiva delle regole di legalità o integrità indicate nel piano nonché i rendiconti sui risultati realizzati, in esecuzione del piano triennale della prevenzione. I Responsabili di Settore devono monitorare, anche con controlli sorteggiati a campione tra i dipendenti adibiti alle attività a rischio di corruzione disciplinate nel presente

piano, i rapporti aventi maggior valore economico (almeno il 10%) tra l'amministrazione e i soggetti che con la stessa stipulano contratti o che sono interessati a procedimenti di autorizzazione, concessione o erogazione di vantaggi economici di qualunque genere, anche verificando eventuali relazioni di parentela o affinità sussistenti tra i titolari, gli amministratori, i soci e i dipendenti degli stessi soggetti e i Responsabili di Settore e i dipendenti dell'amministrazione; del monitoraggio presentano trimestralmente, con decorrenza 2014, una relazione al Responsabile della prevenzione della corruzione. Il responsabile del personale, entro il 31 maggio di ogni anno, comunica al responsabile della prevenzione della corruzione e al nucleo di valutazione, tutti i dati utili a rilevare le posizioni dirigenziali attribuite a persone, interne e/o esterne alle pubbliche amministrazioni, individuate discrezionalmente dall'organo di indirizzo politico senza procedure pubbliche di selezione. In tutte le determinazioni dirigenziali dovrà essere chiaramente indicato, da parte di chi le adotta: la legittimazione ad emanare l atto (riferimento normativo, regolamentare o delibera di indirizzo) la insussistenza di motivi di incompatibilità o di alcun tipo di interesse; la indicazione se la determinazione è soggetta o meno alla pubblicazione sul sito istituzionale nella trasparenza attiva e la sezione di pubblicazione di competenza I casi di omissione saranno rilevati nei referti di controllo successivo e saranno oggetto delle sanzioni previste. Le omissioni, i ritardi, le carenze e le anomalie da parte dei dirigenti rispetto agli obblighi previsti nel Piano costituiscono elementi di valutazione della performance individuale e di responsabilità disciplinare. Il Piano, una volta adottato, sarà prima trasmesso alla Prefettura che controllerà la sua rispondenza alle linee guida della CIVIT, e poi al Dipartimento della Funzione Pubblica, secondo le direttive che sono state emanate dalla Conferenza unificata.

CODICE DI COMPORTAMENTO - CODICE ETICO DEGLI APPALTI E DEI CONTRATTI COMUNALI - GESTIONE DEL CONTENZIOSO DEI RAPPORTI DI LAVORO L'articolo 54 del D.Lgs. 165/2001 come sostituito dall'articolo 1, comma 44, della legge 190/2012, n. 190 prevede che Il Governo definisce un codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni al fine di assicurare la qualità dei servizi, la prevenzione dei fenomeni di corruzione, il rispetto dei doveri costituzionali di diligenza, lealtà, imparzialità e servizio esclusivo alla cura dell'interesse pubblico. Il codice contiene una specifica sezione dedicata ai doveri dei dirigenti, articolati in relazione alle funzioni attribuite, e comunque prevede per tutti i dipendenti pubblici il divieto di chiedere o di accettare, a qualsiasi titolo, compensi, regali o altre utilità in connessione con l'espletamento delle proprie funzioni o dei compiti affidati, fatti salvi i regali d'uso, purché di modico valore e nei limiti delle normali relazioni di cortesia. Il codice approvato con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, previa intesa in sede di Conferenza unificata, è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale e consegnato al dipendente, che lo sottoscrive all'atto dell'assunzione. La violazione dei doveri contenuti nel codice di comportamento, compresi quelli relativi all'attuazione del Piano di prevenzione della corruzione, è fonte di responsabilità disciplinare. La violazione dei doveri è altresì rilevante ai fini della responsabilità civile, amministrativa e contabile ogniqualvolta le stesse responsabilità siano collegate alla violazione dei doveri, obblighi, leggi o regolamenti. Violazioni grave o reiterate del codice comportano l'applicazione della sanzione di cui all'articolo55-quater,comma1; Ciascuna pubblica amministrazione definisce, con procedura aperta alla partecipazione e previo parere obbligatorio del proprio organismo indipendente di valutazione, un proprio codice di comportamento che integra e specifica il codice di comportamento di cui al comma 1. Al codice di comportamento di cui al presente comma si applicano le disposizioni del comma 3. A tali fini, la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche (CiVIT) definisce criteri, linee guida e modelli uniformi per singoli settori o tipologie di amministrazione. Sull'applicazione dei codici di cui al presente articolo vigilano i dirigenti responsabili di ciascuna struttura, le strutture di controllo interno e gli uffici di disciplina. Le pubbliche amministrazioni verificano annualmente lo stato di applicazione dei codici e organizzano attività di formazione del personale per la conoscenza e la corretta applicazione degli stessi.»;

In attuazione di tale articolo con il DPR 62/2013 è stato approvato il Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici, che all'articolo 1, comma 2, dispone: «Le previsioni del presente codice sono integrate e specificate dai codici di comportamento adottati dalle singole amministrazioni ai sensi dell'articolo 54, comma 5, del decreto legislativo n. 165 del 2001.»; La CIVIT (ora A.N.AC.) con delibera n. 75 ha approvato le linee guida per la redazione del codice. In ossequio a tale normativa il sottoscritto Segretario Generale del Comune di Taviano, ha avviato la procedura di redazione del codice di comportamento, conformemente alle linee guida approvate dalla Civit. La formazione dell atto è stata preceduta da un analisi della situazione del Comune con un rilievo delle principali criticità esistenti e con la individuazione di cosa doveva essere maggiormente disciplinato, ritenendo opportuno anche inserire nel codice di comportamento il codice etico degli appalti e dei contratti comunali e la gestione del contenzioso nei rapporti di lavoro, che erano comunque inseriti nell ordinamento uffici e servizi ma che sono stati adeguati alla normativa vigente. Al fine di consentire ai fruitori dei servizi dell Ente di partecipare alla redazione del codice, in data 27/11/2013 è stato pubblicato un avviso sul sito istituzionale avente ad oggetto: procedura aperta di partecipazione per l approvazione del codice di comportamento dei dipendenti del Comune di Taviano. L avviso è rimasto in pubblicazione fino al 16 dicembre 2013. Nessun suggerimento o proposta è pervenuta. Il Codice è stato approvato con deliberazione della Giunta comunale n. 361/2013 ed è stato consegnato a tutti i dipendenti. Il Codice è composto da una prima sezione (Codice di comportamento dei dipendenti del Comune di Taviano) composta da 15 articolo (da 1 a 15); da una seconda sezione (codice etico degli appalti e dei contratti comunali) composta da 15 articoli (da 16 a 30); da una terza sezione (gestione del contenzioso dei rapporti di lavoro) composta da 18 articoli (da 31 a 48). Il codice è stato già pubblicato nella sezione amministrazione trasparente del sito istituzionale del Comune, consegnato ad ogni dipendente, con contratto a tempo indeterminato e determinato, sarà consegnato a tutti i titolari di contratti di consulenza o collaborazione a qualsiasi titolo, anche professionale, ai titolari di organi e di incarichi negli uffici di diretta collaborazione dei vertici politici dell'amministrazione, nonché ai collaboratori a qualsiasi titolo, anche professionale, di imprese fornitrici di servizi in favore dell'amministrazione; dovrà, infine, essere consegnato ai nuovi assunti, contestualmente all'atto di sottoscrizione del contratto individuale di lavoro o, in mancanza, all'atto di conferimento dell'incarico. Il codice è stato poi inviato, secondo le modalità stabilite e così come disciplinato nella delibera 75 della Civit, all Autorità Nazionale Anticorruzione.