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27.03.2014 a rassegna stam dell'asp di Trapa AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE a c u r a d i U f f i c i o S t a m p a T e l. 0923.805274- F a x 0923.805217 cellulare 335.8366979 E - m a i l : u f f i c i o. s t a m p a ( S ) a s l t r a D a n i. i t ; S i t o w e b : w w w. a s p t r a p a n i. i t

GioRNAu D i s i a m i CASraUMMARE Un uomo di Castellammare del Golfo di 78 anni è salvo grazie all'intera vento dei medici e inferinieri del 118 di Alcamo. U loro intervento è stato provvidenziale per evitare che l'uomo morire soffocato. L'equipaggio composto dal medico rianimatore Antonello Basone,, l'infermiere Vincenzo Cammarata e l'autista soccorritore Lina Fazio, ha ragpunto im paziente che aveva subito un intervento di tracheostomia. H pensionato mentre stava facendo i consueti lavaggi ha fatto scivolare per errore dentro la trachea una siringa inplastica. Stava soffocando. "Arrivati ed domicilio del paziente ci rendiamo conto - afferma il medico Antonello Basone - della estrema gravità della condizione in ctd versa il paziente. L'uomo cercando di estrarla insieme ai parenti l'aveva fatto scivolare bloccando il passaggio dell'ossigeno. L'uomo stava morendo soffocato". Sono stati momenti di paura. Pochi secondi e l'uoifto poteva morire. "Ho esplorato la'trachea con una sonda - aggiunge il medico - e sento la presenza del corpo estraneo. Aiutato dal mio equipaggio con una pinza di KlMnmer riesco ad afferrare la siringa e lo estraggo, con grande sollievo del paziente che riprende a respirare e grande felicità di essere riuscito a liberargli le vie aeree in condizioni critiche". Davvero un piccolo grande miracolo visto che se non riusciva l'intervento l'unica possibilità era il trasferimento a Trapani dove solo Ile' è un reparto di chirvirgia toracica o otorinolaringoiatrica.il direttore generale della Seus, Angelo Aliquò dice: «Un Intervento tempestivo e qualificato che conferma la professionalità degli operatori delllb». (

A l q a m a H Anziano di Castellammare rischia di morire con una siringa nella trachea

Marsalaviva.it Gii finisce una siringa nella trachea: salvo per miracolo

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GIORNALE M «QUA SANITÀ. Il via libera permetterà le cure soprattutto ai malati di sclerosi multipla in strutture pubbliche e private PAURMO Anche negli ospedali sicilian i si potrà sonuninistrare la cannabis a scopo terapeuticoi La giunta, su proposta dell'assessore alla Salute, Lucia Borsellino, ha approvato ieri i m a delibera per assicurare l'uso terapeutico dei càimabinoidi nelle struttine sanitarie accreditate, pubbliche e private. Il presidente Rosario Crocetta ha spiegato che «il provvedimento nasce sulla base delle m o difiche legislative italiane i n meri* to all'usq della cannabi» che dà piti simte4zé chéhaimo r ^ conoscium i n a i t i, iit partìèoiai< ai ^ a l o ^ a fettl sclerosi tttulàplì^ lat (apertura té;- rapeutica con tale sostanza». I n attesa di una norma che regoli il settore, la decisione della giunta ha già aperto u n caso con i Cinr que Stelle, che avevano discusso il tema i n commissione Sanità all' Ars assieme ai rappresentanti dell'associazione Cannabis Cura Sicilia. «Strano che il governo nonci abbia comunicato quanto meno che stava lavorando a questo provvedimento - ha detto il depu* tato Giancarlo Cancelleri -. Vogliamo prima leggere la norm» d d governo. Se va nella direzione;! giustaritireremo la nostrapropo-^ tfrdi legge, altrimendcontinuer ' remo labattag^a^i '. ' '? ' Per il presidente' Crocetta st^ tratta comunque di u n provvedimento «di particolare valore civile e sociale che mette la Regione Siciliana all'avanguardia come altre regioni europee». E Giorgio Trizzino, direttore sanitario dell'ospedale Civico e del D i Cristìna, ha spiegato che «la cannabis può essere somministrata pervia orale per lenire gli effetti soprattutto di gravi patologie neurologiche come la Sia o la Sclerosi multipla grazie all'effetto rilassante che produce sulla muscolatura, cosa che i farmaci tradizionali n o n riescwto a garantire^ M a rie* sce ad à;vere ottimi rlsutiatì a n ( ^ nella chemioterapia per contrastare lanausefi e il vomito. Si tratta di una cura àmpiamente sperimentata - ha aggiunto Trizzino - che prevede una produzione, a basso costo e in maniera del tutto legale». Per impedire l'abuso dei consumi di cannabinoidi, la prescrizione deu'ùso dovrà essere effettuata da medici specialistici all' intemo di strutture sanitarie e il percorso terapeutico potrà essere eseguito anche al domicilio del paziente. Soddisfatta per la decisione della giunta anche la Samot Onlus, che da anni si occupa di assistere al domicilio i malati affetti da patologjie cronicp-degeneratìve, CRivE*) _ ' HCCMBMWSanMl'

L» S I C I L I A LA SVOLTA. 11 gqvematore Crocetta e l'assessore Borsellino illustrano il provvedimento Così la Regione ha autorizz l'uso terapeutico della marij A N T O N I O F I A S C O N A R O O n è iridale. Cosi com^ anticipato nell'edizione di ieri, andìé in Sicilia arrivai it vm libera aua cannabis per usd eeràp<utìco. Ad annucciaré passagli "epótale" - già altre setttìri^lioni bainiodato il viaubera ai fàntiki a base <H cannabinoidi (Tosca- rta* UgittH Friult Marche. Veneto, Pu- ^aeabruzzo)- è stato to stesso presidènte Crocetta, «Il provvedimento - ha detto it govenutore - nasce sulta base delle mck difiche legislative italiane in merito all'uso della cannabis ma anche da più sentenze che hanno rìconpsciuto a diversi malati, in particolare a quelli affetti da sclerosi multipla, la copertura terapeutica tale sostanza». Per Crocetta, «quello appena approvato é un provvedimento di particolare valóre civile e sociale che mette la Regione siciliana all'avanguardia*. Pw impedire l'abuso dei consumi di cannawnoicb, la (wescrizìone dell'uso dovrà essere effettuata da medici speci^istìei a i r i n t e f n o d i s t i u t t u r e s a n i t a r i e e i l p e r c o r s o t e r a p e u t i c o potrà e s sere eseguito anche al domicilio del paziente. L'assessOTe Borsellino ha annunciato che «si prevede, in particolare, che qualora l'inizio del trattamento avvenga nelle strutture ospedaliere o in quelle alle stesse assimilabili, i medicinali cannabinoidi sono acquistati dalla farmacia della medesima struttura, e posti a carico della stessa. Il paziente può proseguire il trattamento in ambito domiciliare, sulla base della prescrizione del miedico, della stmttura ospedaliera o assimilabile, che lo ha in cura; in tal caso, la fornitura del medicinale è assicurata dalla predetta stmttura. sul cui bilanciò graverà la relativa spesa». Ed ancora: «Al fine di favorire la diffusione della conoscenza delle evidenze scientìfiche più ajgjomate sulfeir- cacia e sicurezza dei trattamenti con medicinali cannabinoidi, l'assessorato alta salute adotterà iniziative volte aila informazione dei medici e dei farmacisti. Si batta - ha aggiunto l'assessore alla Salute - di un provvedimento volto a dare una adeguata risposta dt cure, in mancanza di valida alternativa terapeutica, ad un'ampia casistica di patologie, che includono il trattamen-. to del dolore e della spasticità musco lare causata da sclerosi multipla, ma anche la terapia sintomatica di alcune patologie e disturbi, quali ad esempio la nausea ed il vomito in seguito a chemioterapia, la sindrome da deperimento nell'aids, il dolore neuropatico, l'epilessia, il glaucoma, il dolore oncologico e reumatico». Sull'argomento è intervenuto Giorgio Trizzino, coordinatore della rete regionale della 'Terapia del dolore": «Gli specialisti che ptranno prescrivere farmaci a base di cannabinoidi sono quelli che si occupano di cure palliative, gli oncologi, i neurologi, ma potrebbero essere anche gli stessi medici di medicina generale. D'altronde già da tempo i meàci di base prescrivono sotto indicazione degli specialisti farmaci a base di oppiacei, l farmaci cannabinoidi vanno somministrati attraverso aerosol, o sub-linguali con spray ed ancora con specifiche compresse».

L A S I C I M * M A R I O BARRE» CATANIA, Sia chiara una cosa: «Con quest'atto Come avverrà la sperimentazione? della Regione non èche da doma «In materia di cannabinoidi ci sono ni mattina si può andare dal medico di orientamenti scientifici contrapposti famiglia a ^rsi prescrìvere una canna». Il L'applicazione più diffusa è quella della che, al netto del (minimo) dosaggio di autoironia professicmale, significa: «La Regione aprirà uno spazio di sperimen tazione in luoghi e con modalità ben precise, nia anche con controlli molto precisi sulle procedure». Paolo Castorìna, responsabile del sertdi Catania, è uno di terapia del dolore, soprattutto su due target: reazioni di nausea e vomito alle terapie chemioterapiche e malati di sclerosi multipla. Anche su questo tipo di patologie sul mercato esistono comunque dei prodotti che si sono dimostrati più efficaci, anche se c'è una certa percentuale quelli che se fossimo in una americana di casi in cui i cannabinoidi riduco sarebbe un medico in prima linea. no effetti collaterali e migliorano i risultati. Da anni impegnato nella trincea della Ma il dibattito è aperto. Anche su un lotta alle dipendenze, può tracciare lo aititi aspetto». scenario da più punti di osservazione. E Quale? 10 fa senza prendisi. Né scientifici, né ideologid. «11 principio attivo della cannabis che è molto variabile a seconda di numerosi Cosa significa la sperhnentaziòhe della fattori, a partire da quello più naturale: la cannabis per uso terapeutkotcosa succederà resa del tipo di pianta dal quale viene bipnrtkapermedldcpìaicntf? preso. A parità (6 prodotto essiccato, il «Per trovare un'analogia penso a quello che succede con la morfina Ci sarà una sperimentazione, che nella fase iniziale ritengo sia limitata ad alcune strutture, per la somministrazione di farmaci con 11 principio di cannabinoidi; Naturalmen principio attivo può essere fino a dnque volte maggiore. Anche in caso di uso terapeutico bisogna tenere conto di questo elemento». Ma lei, da cittadino e da metfico, è d'ac* cordo con questa scelta dalla Regione? te ci saranno una serie di patologhe ammesse alla sperimentazione e delle precise restrizioni da rispettare. Ritengo che all'inizio la distribuzione ai pazienti ammessi al protocollo avverrà nelle farmacie dell'asp delle aziende ospedaliere e solo in un secondo momento nelle farmacie del settore privato con il coinvolgimento del medico curante. Ma è chiaro che aspettiamo i dettagli esatti del provvedimento». «Dal punto di vista professionale non è niente di più che la sperimentazione un farmaco. 11 punto è l'investimento ideologico sull'atto in sé: un percorso in cui il messaggio è che si apre all'uso terapeutico per poi passare alla depenalizzazione del consumo tout court. E bisogna stare attenti nel maneggiare questo tipo di messaggi». Qua! è il il punto di vista dal Sert? Si può essere dipendenti dalle canne? «Alcuni casi ci sono: gente disperata che ha bisogno di fumarne anche 20 spinelli al giorno. Il tasso di casi di dipendenza, rispetto a eroina e cocaina, è ovviamente inferiore. Ma innanzitutto c'è da fare un appunto sul prìndpio attivo, che ha effetti collaterali dannosi, anche momentanei, al di là della dipendenza E poi la nostra esperienza degli ultimi 5-6 anni al Sert d racconta di un'escalation statistica di consumatori di cannabis, che arrivano manifestando stati psicotid, degenerativi e deliranti. Evidentemente qualcosa è cambiato anche nella lavorazione del prodotto che arriva sul mercato illegale, di certo di qualità più scadente». Nella "carriera" diun tossicodipendente quanto pesa il frequente rito iniziatico dello spinelio? «Allora, didamo cosi: quasi la totalità di chi diventa dipendente da sostanze pesanti ha cominciando facendo uso di marijuana o hashish, ma solo podii di quelli che fumano le canne finiscono con l'eroina o la cocaina La canna non è l'inizio di un percorso di dipendenza, ma più che altro un primo "battesimo", che però evidenzia già fa predisposizio ne del soggetto alla sperimentazione di stupefacenti. Ed è per questo che bisogna comunque tenere un profilo di controllo alto, anche nella gestione e nei controlli della sperimentazione per uso terapeutico».

L A S I C I L I A U n a d o n n a c a t a n e s e. O M B R E T T A C R A S S O QTANIA. Combatte dal 1997 contro la sclerosi multipla una grave malattia invalidante e senza cura che giorno dopo giorno rende sempre piiì difficili I suoi movimenti, rallenta i suoi gesti, le toglie le forze. Un mostro per ora invincibile che attacca il sistema nervoso e rende sempre più difficile la vita Lei resiste, non si arrende, sperimenta. Si chiama L 1, ha 48 anni, vive in provincia di Catania e ha provato la cannabis a scopo terapeutica «Ho scoperto su internet che un'infinità di malati di sclerosi la usava con ottimi risultati - racconta - alcuni spiegavano che attutiva la spastìcità, al tri che aiutava nei disturbi della vescica, molti che smorzava i dolori neuroparid Non sapevo niente di niente e sono artdata su facebook per capire come poterla reperire. All'inizio mi ero scoraggiata: era complicato, bisognava ordinaria all'estero, c'erano molti passaggi e difficoltà a trovare neurologi che la prescrivessero. Ma da qualche tempo il farmaco è in fascia B e può essere prescritto dal medico curante o da uno specialista e ho pensato di provare». Grazie a facebook L T. scopre che mol- ti altri malati di sclerosi- in Sicilia sono più di 5.600 -, Hiv 0 sottoposti a chemioterapia in Italia e all'estero, sperimentano gli effetti della cannabis. Malati che proprio come nel film vincitore di due Oscar. "Dallas Buyers Club" - che affronta il tema scottante delle cure alternative, delle sperimentazioni e dell'autorizzazioni dei farmaci - uniscono le forze per trovare informazioni, avere più attenzione sui loro problemi, ottenere risposte più rapidamente. Come l'associazionè Cannabis Cura Sicilia o il cannabis social club italiano "Lapiantìamo" creato da tre malati di Lecce per riuscire a coltivare canapa a scopo terapeutico. «Ho trovato una farmacia galenica in provincia di Reggio Emilia che importa la cannabis terapeutica dall'olanda - prosegue L T. - e che mi ha dato molte indicazioni su come assumeria».

l A S i C H I A In una settimana le è arrivato a casa il Bedrocan, il farmaco più diffuso, in una confezione da 5 grammi per 185 euro più spese di spedizione. «Ben 36 euro al grammo, un costo non indifferente» commenta ama ramente. I risultati? Gli effetti positivi? L T. è fiduciosa ma cauta, precisa che la dose è molto soggettiva, «va verificata da ciascuno. Ho iniziato con una quantità minima da 30 milligrammi in iràjisione nel latte d'avena caldo due volte al giorno. Ho pian piano aumentato nell'arco di due mesi la dose passando a 60,90,120 milligrammi aumentando di conseguenze le quantità di latte. Ho capito che do vevo ancora aumentare le dosi per avere maggiori benefici, ma seguo un'alimentazione priva di grassi e adesso proverò ad assumeria in maniera differente attraverso un vaporizzatore che costa 520 euro». Per la terapia del dolore esistono molti farmaci «ma bisogna valutare anche anche gli effetti collaterali che per chi ha patologie gravi come la mìa sono molto temuti». Importante è anche la quantità di principi attivi - The (delta- 9-tetraidrocannabinolo) e Cbd (cannabidiolo) - contenuti nel farmaco e a Catania l'anno scorso si era già parlato della sperimentazione del Satìvex, dalla Canapa satìva. «Il più usato è il Bedrocan con il di The e meno dell'i %, gli alni sono Bedrobinol e BedioI». L T cerca di documentarsi, di capire cosa l'aiuta a stare meglio. E il suo racconto è certo lontanissimo dall'idea delle canne "da sballo" che sembra preoccupare chi è contro la cannabis terapeutica. Per chi fa ogni passo con fatica enorme, usa le stampelle o la carrozzina, ha dolori muscolari, ha l'aids subisce gli effetti della chemioterapia la cannabis terapeutica è una grande speranza. Sostenuta anche nelle nuove linee guida dell'american Academy of Neurology che segnalano come sia in grado di attenuare i sintomi della sclerosi multipla. La delibera approvata ieri è un grande passo avanti per aiutare i malati. «Spero di cnoscere presto i dettagli, sono cure costose. Sarebbe molto diverso poter usare i farmaci più rapidamente e gratuitamente». L T dal 1997 segue la dietì Kousmine, che elimina grassi, zuccheri e cibi industriali, puntando su vitamine e cereali. «Ho provato di tutto - racconta - dal metodo Zamboni all'aloe, ma sempre con cautela. Ogni tanto mi chiedo se sto facendo le scelte giuste e quanto sta avanzando la malattia e anche io procedo con qualche incertezza. Cè stato un momento in cui ho avuto paura e per alcuni mesi ho preso l'interferone, la terapia ufficiale, ma poi ho deciso di continuare a proteggere il mio sistema immunitario. Non c'è cura per questa patologia, ma si possono contrastare i sintomi, cercare di avere una buona qualità di vita. E non arrendersi».

L A S I C I L I A SI

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la RepubblicaI Cannabis terapeutica via libera dalla Regione ma i medici si dividono in Sicilia la cannabis potrà essere utilizzata per uso terapeutico e per alleviareil dolore di malati terminali o affetti da gravi patologie degenerative come la sclerosi multipla, n via libera della giunta all'assessore alla Sanità Lucia Borsellino per «predisporre gu atti necessari» è arrivato ieri. Stando alle dichiarazioni del governatore Rosario Crocetta si tratterà di un >< atto amministrativo». L'utilizzo dei cannabinoidi sarà consentito in tutte le strutture accreditate pubbliche e private. «Una O R A S E R V E U N A L E G G E decisione di grande valore ci vile e sodale chemettela Regione Siciliana all'avanguardia come altre regioni europee», dicono Crocetta e Borsellino. Esprime «apprezzamento» per la decisione del governo il deputato del Pd, Fabrizio Fenrandelli che già qualche settimana fa aveva depositato in Commissione Sanità all'ars un disegno di legge per regolamentare la materia. E che aggiunge: «È un atto di indirizzo. Ora si approvi una legge in parlamento». Di fatto, la scelta del governo siciliano riapre il dibattito su un tema caldo. A poche settimane dal via libera dato dall'esecutivo Renzi all'uso della canapa a scopo terapeutico con un'inversione di rotta rispetto ai precedenti governi nazionali A marzo, infatti, il Consiglio dei Ministri ha deciso di non impugnare davanti alla Corte costituzionale la legge varata dalla regione Abruzzo e che disciplina proprio i modi in cui i farmaci a base di cannabinoidi possono essere distribuiti con finalità terapeutiche. Una norma considerata oggi la più liberale tra quelle varate finora dalle Regioni in linea con quanto previsto nel 2007da un decreto dell'ex ministro Livia Turco. Ma a pesare sulla decisione del governo Crocetta ci sono, si legge nella nota diramata dalla presidenza, anche «varie sentenze che hanno riconosciuto a diversi pazienti, in particolare ai malati affetti da sclerosi multipla, la copertura terapeutica con tale sostanza». Appena qualche mese fa, anche Umberto Veronesi, lo stesso che nel 2000, da ministro alla sanità, aveva chiesto che si aprisse ufficialmente la sperimentazione del The ( principio attivo della cannabis) per alleviare il dolóre, aveva rilanciato l'urgenza di cambiare passo, con un appello pubblicato su Repubblica Con la decisione di ieri, la Sicilia va ad aggiungersi ad altre otto regioni italiane che hanno già legiferato sulla materia. La prima a promulgare una legge è stata la Toscana nel 2012. Poi la Liguria che vide impugnato il provvedimento dal governo Monti, cosi come, poco dopo, la Regione Veneto. Nel 201 sono andati nella stessa direzione le Marche, il Friuli Venezia Giulia e la Puglia. Mentre pochi giorni fa la Commissione Sanità della regione Umbria ha approvato un suo disegno di legge. In Sicilia i particolari si conosceranno nei prossimi giorni. La linea decisa ieri dall'esecutivo Crocetta è che «la prescrizione dovrà essere effettuata solo da medici specialistici all'interno di strutture sanitarie mentre il percorso terapeutico potrà essere eseguito anche al domicilio del paziente. Così da evitare qualsiasi abuso».

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