LAVORO E DIRITTO ISTRUZIONI PER I COLLABORATORI



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LAVORO E DIRITTO ISTRUZIONI PER I COLLABORATORI Ci sono autori che, per negligenza o per altro, aspettano le bozze di stampa per dare gli ultimi ritocchi alla loro opera, e fanno cambiamenti, aggiunte, soppressioni che rendono la correzione della seconda bozza molto più spinosa di quella della prima; cosicché si rende necessaria una terza, e qualche volta una quarta bozza [...]" (Brullé, Voce Imprimerie, in Encyclopédie, ou Dictionnarie raisonné des sciences, des arts et des métiers, Paris, p.1751-1772, vol.viii). Gli articoli devono essere inviati tramite posta elettronica, in un file allegato, ai seguenti indirizzi: lavoroediritto@unife.it (Prof. Gian Guido Balandi) annarita.tinti@unibo.it (Prof. Anna Rita Tinti) Gli indirizzi postali sono i seguenti: Direzione e Redazione di Lavoro e Diritto Dipartimento di Scienze Giuridiche Corso Ercole I d Este n.37 44100 Ferrara Tel. 0532-291641; Fax 0532-200188 Dipartimento di Politica, Istituzioni e Storia Strada Maggiore 45 40125 Bologna Tel. 051-2092528; Fax 051-239548 Gli scritti saranno sottoposti a una procedura di valutazione anonima. Si prega di indicare il programma usato, il nome del file e se diverso da Window il sistema operativo.

Vanno indicati chiaramente nome, indirizzo postale istituzionale (che comparirà sulla rivista nella pagina degli autori), telefono, e-mail e qualifica dell autore (per i docenti universitari: qualifica accademica, disciplina insegnata e sede). Nel caso di scritti commissionati in vista della redazione di parti monografiche è necessario attenersi scrupolosamente alle dimensioni indicate dai curatori, ricordando che una pagina di LD corrisponde a circa 2500 caratteri (note e spazi inclusi). Gli scritti vanno divisi in paragrafi numerati e intitolati e preceduti da un sommario costituito dall insieme dei titoli dei paragrafi, attenendosi all impostazione della rivista. All articolo va allegato un breve abstract (5-10 righe al massimo ) in lingua inglese, corredato di tre Keywords egualmente in inglese. Le bozze vengono inviate all autore via mail in formato Pdf: si chiede di restituire esclusivamente le pagine che contengono correzioni, via fax al numero indicato nella lettera di invio delle bozze stesse, ovvero in formato Pdf (scannerizzazione delle pagine corrette) agli indirizzi sopra riportati. L editore non fornisce estratti; all autore sarà inviata gratuitamente una copia della rivista. NOTE E RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI Il ricorso alle note a piè di pagina deve essere limitato al minimo indispensabile (brevi richiami di carattere esplicativo, riferimenti giurisprudenziali...). In generale, i riferimenti bibliografici vanno inseriti direttamente nel testo, riportando soltanto il cognome dell autore seguito dall iniziale del nome nei soli casi di omonimia (o degli autori, se sono meno di quattro; fare molta attenzione; le opere collettive si citano a partire dal titolo e non dal nome del curatore), l anno di pubblicazione ed eventualmente la/le pagine cui ci si riferisce. Quando più lavori dello stesso autore sono pubblicati nello stesso anno vanno distinti con a, b, c, ecc. 2

L indicazione completa dell opera comparirà solo nei riferimenti bibliografici alla fine del testo, secondo i criteri illustrati negli esempi che seguono: Accornero 1997 nel testo (Accornero 1997, pp. 101-109) Ballestrero (1998a, p.287) Ballestrero (1998b, p.97) Roccella, Treu (1995) (Studi 1998) (Balandi 1998) Impresa (1999) (Pedrazzoli 1999, p.95) La riforma del mercato del lavoro (2004) Mengoni (1985a) corrispondenza nei riferimenti bibliografici Accornero A. (1997), Era il secolo del Lavoro, Bologna: il Mulino. Accornero A. (1997), Era il secolo del Lavoro, Bologna: il Mulino. Ballestrero M.V. (1998a), Il diritto del lavoro e la differenza in genere, in RIDL, I, p.287. Ballestrero M.V. (1998b), A proposito di azioni positive: Il. L eguaglianza del signor Marshall, in RP, 8, p.97. Roccella M., Treu T. (1995), Diritto comunitario del lavoro, Padova: Cedam. Studi in onore di Giuseppe Federico Mancini (1998), Milano: Giuffrè. Balandi G.G. (1998), La direttiva comunitaria sul distacco dei lavoratori: un passo in avanti verso il diritto comunitario del lavoro, in Studi (1998), p.35. Impresa e nuovi modi di organizzazione del lavoro (1999), Atti delle giornate di studio di Diritto del lavoro, Salerno, 22-23 maggio 1998, Milano: Giuffrè Pedrazzoli M. (1999), Dal lavoro autonomo al lavoro subordinato, in Impresa (1999), p.95. La riforma del mercato del lavoro e i nuovi modelli contrattuali (2004), a cura di E. Gragnoli e A. Perulli, Padova: Cedam. Mengoni L. (1985), Diritto e valori, Bologna: Il Mulino. 3

Mengoni (1985b, p. xx) Mengoni L. (1985b), Forma giuridica e materia economica, in Mengoni (1985a), p. yy NOTA BENE: Luogo: Editore Bologna: il Mulino Attenzione alla virgola: mai fra cognome o titolo e anno, sempre prima di p. o pp. Lo stesso sistema di rinvii va utilizzato nelle note a piè di pagina; l uso della parentesi dipenderà dal contesto: Come afferma autorevole dottrina (Piriponzi 1999, p. 33), ovvero come già Piriponzi (1999, p. 33) ha avuto occasione di affermare. Nel testo si indicherà la pagina del riferimento puntuale, se questo è il caso, mentre nei riferimenti bibliografici si indicherà la sola pagina iniziale (senza ss.), nel caso di saggio su rivista o libro collettivo. Alla fine del testo i riferimenti bibliografici vanno elencato in ordine alfabetico in base al cognome degli autori (mai dell eventuale curatore, che compare con iniziale del nome che precede il cognome, dopo il titolo), o in base ai titoli dei volumi collettivi; in ordine cronologico per la citazione di più opere di uno stesso autore. In ogni caso non si usi mai l indicazione AA.VV.. Si noti che, quando si cita il contributo di un autore inserito in un opera collettiva, nei riferimenti bibliografici finali occorrerà riportare separatamente sia il singolo autore (con l anno, l eventuale titolo dello scritto, il rinvio abbreviato all opera completa e la pagina) sia l indicazione completa dell opera, inserita nell ordine alfabetico in base al titolo. Fare attenzione anche alle raccolte di scritti dello stesso autore: v. l ultimo esempio riportato sopra. Riportiamo ancora un volta un esempio: Nel caso del volume Dopo la flessibilità, cosa? (2006), a cura di L. Mariucci, Bologna: il Mulino in questa forma dovrà apparire nei Riferimenti bibliografici mentre nel testo sarà richiamato: (Dopo la flessibilià, cosa? 2006). Per citare un saggio compreso in questo volume, nel testo: (Balandi 2006, p. xxxx) e nei riferimenti: Balandi G.G. (2006), L alibi degli ammortizzatori sociali, in Dopo la flessibilità, cosa? (2006), p. (iniziale) e poi separatamente il riferimento al volume nella forma sopra precisata. 4

Questa deve essere considerata la regola generale alla quale è preferibile attenersi; in caso sia presente una sola citazione da un volume collettivo sarà accettabile nei riferimenti bibliografici anche la forma semplificata: Borgogelli F. (2006), Itinerari tortuosi della flessibilità nel lavoro pubblico, in Dopo la flessibilità, cosa? (2006), a cura di L. Mariucci, Bologna: il Mulino. Senza riportare separatamente il volume collettivo. Accorgimenti particolari dovranno essere adottati nel caso di riferimenti bibliografici a saggi e articoli pubblicati on line: nell ipotesi di articolo pubblicato su una rivista elettronica, il sistema di citazione è il medesimo della rivista cartacea, con l aggiunta del sito della rivista [Caselli L. (2008), Il peso della crisi. Donne, lavoro, famiglie. La ricerca di nuovi stili di vita, in ImpresaProgetto, n.2 (www.impresaprogetto.it). Nella diversa ipotesi in cui si tratti di articolo pubblicato on line, ma non facente parte di una rivista, dovrà essere fornita l indicazione precisa e completa per poter accedere all articolo, omettendo http:// all inizio. Ravelli F., Età pensionabile nel pubblico impiego e discriminazioni di sesso secondo la Corte di Giustizia (C-46/07), WP CSDLE Massimo D Antona. IT, - 83/2009 (www.lex.unict.it/eurolabor/ricerca/wp/wp_it) I titoli (di libri e di articoli apparsi su riviste) e i nomi delle riviste (cfr. infra, ABBREVIAZIONI) vanno scritti in carattere corsivo. ABBREVIAZIONI 1. Riviste ed enciclopedie 2. Ci si attenga alle sigle contenute nell elenco pubblicato su LD, facendo riferimento al fascicolo più recente. Le riviste non comprese nell elenco possono essere citate per esteso (soprattutto se si tratta di periodici non comunemente conosciuti o di non uso frequente per il diritto del lavoro), oppure abbreviate con sigle proposte dall autore (che in tal caso avrà cura di allegare una lista delle sigle nuove da inserire nell elenco generale). 2. Abbreviazioni di uso corrente 5

c. colonna cap. capitolo cc. colonne libro libro n. numero nota nota p. pagina par. paragrafo pp. pagine s. seguente ss. seguenti v. vedi vs. versus vol. volume 3. Fonti art. articolo artt. articoli c.c. codice civile circ. circolare c.nav. codice della navigazione co. comma Cost. Costituzione c.p. codice penale c.p.c. codice di procedura civile c.p.p. codice di procedura penale cpv. capoverso d. decreto d.d.l. disegno di legge dir. direttiva disp.att. disposizioni di attuazione disp.prel. disposizioni sulla legge in generale disp.trans. disposizioni transitorie d.l. decreto legge d.lgs. decreto legislativo d.lgt. decreto luogotenenziale d.m. decreto ministeriale d.p.c.m. decreto del presidente del consiglio dei ministri d.p.r. decreto del presidente della repubblica 6

l. legge l.fall. legge fallimentare l.r. legge regionale lett. lettera racc. raccomandazione reg. regolamento st.lav. statuto dei lavoratori tit. titolo t.u. testo unico Tce trattato istitutivo della Comunità europea Tue trattato istitutivo della Unione europea ult.co. ultimo comma Esempi: l. 20 maggio 1970, n. 300, art.7.5; art.3 l. n.1369 del 1960, oppure l. n. 1369/60; dir. CE 9 febbraio 1976, n.76/207; reg. CE 17 ottobre 1983, n.2950/83. 4. Provvedimenti giudiziari P. Pretura T. Tribunale C. App. Corte d Appello Cass. Corte di Cassazione s.u. sezioni unite C. cost. Corte costituzionale C. conti Corte dei conti Cgce Corte di giustizia delle Comunità europee C. St. Consiglio di stato Tar Tribunale amministrativo regionale Esempi: T. Bologna 15 aprile 1985, in RGL, 1986, II, p.4; Cass. 5 gennaio 1982, n.120, in RFI, 1982, voce Lavoro (rapporto), n.200; Cass. 2 ottobre 1974, n.2782, in MFI. Cgce 9 luglio 1991, n.146/89, in FI, 1992, IV, c. 324. 7

5. Sigle In generale, le sigle di istituzioni, associazioni, documenti abitualmente richiamati in forma abbreviata, vanno riportate con la sola iniziale maiuscola (Cee, Cnel, Cgil, Cisl, Inps, Iri, ecc.). Si usino le maiuscole solo quando si ritenga opportuno uniformandosi ad un uso consolidato (soprattutto a livello internazionale: AFL-CIO, CGT, TULRA ecc.). Negli altri casi in cui si voglia ricorrere per comodità ad abbreviazioni è preferibile usare sigle minuscole (pa, smr, cig, rsa, rsu, ccnl, ecc.), eventualmente esplicitandole la prima volta. AVVERTENZE GENERALI Si ricorra alle maiuscole il meno possibile; l uso del corsivo va limitato oltre ai titoli di libri e alle riviste alle parole straniere e latine di uso meno corrente. Per le citazioni testuali usare le virgolette del tipo a sergente ; negli altri casi (per enfatizzare, oppure all interno di citazioni) usare le virgolette ad apice ( ). Una rivista realizzata applicando criteri editoriali non uniformi o che variano da articolo o da fascicolo trasmette al lettore una grave impressione di sciatteria, che si riflette inevitabilmente anche sulla percezione del merito dello scritto. Per questo abbiamo sempre dedicato molta attenzione all editing: un compito estremamente impegnativo dal punto di vista del tempo che si impiega rivedendo interi fascicoli. Oggi chiediamo agli autori di rinnovare il loro impegno in proposito attenendosi scrupolosamente alla norme sopra riportate, di consultare la redazione in caso di dubbi e di non adontarsi se succederà che qualche scritto venga rinviato per perfezionare l adeguamento ai criteri editoriali. 8