DI COSA PARLIAMO? EAT ME vuole essere un mediatore culturale per favorire un cambiamento nel modo di considerare e parlare dei disturbi alimentari, aiutando a riconoscerli e favorendo una diagnosi precoce, perché quando il rapporto con il cibo diventa un problema è fondamentale intervenire tempestivamente per favorire una prognosi positiva. EAT ME parla di cibo a partire da ciò che fa problema e che può sfociare in un Disturbo del Comportamento Alimentare (DCA: Anoressia, Bulimia, Obesità e altro), sempre più diffuso, in particolare nelle fasce giovanili. Attualmente si stima che in Italia il 4% popolazione soffra di un disturbo alimentare quali anoressia e bulimia.
PARLARE DI CIBO È SEMPRE PARLARE D'ALTRO. EAT ME parla dei disturbi alimentari considerando che queste sintomatologie non hanno a che fare con disfunzioni dell appetito e non sono capricci della volontà. Ciò che è un problema è al contempo una soluzione, per il soggetto, a un disagio sottostante non riconosciuto. Paura, difficoltà, senso di impotenza sono evidenti e molto sentiti, soprattutto dalle persone vicine al paziente.
PERCHÉ EAT ME? EAT ME ha alle spalle operatori di lunga esperienza che, a partire da un equipe multidisciplinare e sulla base di un approccio terapeutico di orientamento psicoanalitico, accolgono la sofferenza individuale peculiare di ogni storia, mirando a cambiamenti profondi e duraturi. EAT ME è opera di prevenzione e sensibilizzazione che mira ad aiutare giovani e famiglie a riconoscere i disturbi alimentari, permettere di fare una diagnosi precoce e imparare ad affrontarli senza dimenticarsi dei soggetti coinvolti.
PERCHÉ EAT ME? EAT ME è un documentario e una ricerca visiva nata dalle testimonianze di ragazzi e famiglie direttamente coinvolte nel problema. Racconta i disturbi del comportamento alimentare con l'obiettivo di mostrare la malattia spogliandola dagli stereotipi e dando strumenti concreti di comprensione. EAT ME è un portale internet sui DCA, una finestra di dialogo a servizio di chi, tramite video, parole o azioni, vuole dare testimonianza della propria storia, condividere il proprio cambiamento, lasciare traccia di una possibilità nuova che ha incrociato nella propria vita.
CHI, COME, DOVE EAT ME è realizzato dal Centro Heta- Fida Ancona e dalla Fanpia Onlus, realtà anconetane che da anni operano sul territorio marchigiano con interventi mirati agli adolescenti, in particolare il centro Oltre a riveder le stelle, nato in collaborazione con la Neuropsichiatria Infantile dell Ospedale Salesi di Ancona e presso cui è stato realizzato il documentario. EAT ME si rivolge in particolare agli adolescenti, alle famiglie, alla scuola e a tutte le realtà che hanno come centro di interesse i giovani, quali le palestre, i centri sportivi e gli oratori, con interventi diretti e incontri nelle scuole per alunni, genitori e insegnanti, presso associazioni per disturbi alimentari, enti pubblici e festival.
CHI, COME, DOVE EAT ME partecipa alla Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla del 15 marzo 2016, ad Ancona, con il coinvolgimento di partner e della cittadinanza e con la proiezione del documentario e dibattito con esperti al Cinema Azzurro. Organizza inoltre in cinema e realtà cittadine proiezioni del documentario e dibattito con esperti. EAT ME viene presentato negli Istituti Scolastici Superiori in assemblee di istituto e con un pacchetto prevenzione, contenente il docufilm e una dispensa informativa sui DCA realizzata per parlare ai giovani e aiutare gli insegnanti e i genitori a focalizzare il problema e suggerire percorsi di intervento.
CHI, COME, DOVE EAT ME è un portale internet in cui, come in un palazzo con tante finestre, si affacciano persone reali, con esperienze e informazioni da condividere, e vengono raccolti i contributi di testimonial nel mondo dell arte, della musica e dello spettacolo così come le iniziative di sostegno di partner solidali. EAT ME serve a creare una cultura della possibilità e del cambiamento e a favorire processi di elaborazione delle proprie difficoltà, dialogando attorno a temi solitamente vissuti in solitudine. Il cibo è un argomento che riguarda tutti, nessuno escluso.
COME SOSTENERE IL PROGETTO Per finanziare la realizzazione del documentario, del portale e delle azioni di prevenzione, dal 10 marzo 2016 e per 90 giorni è attiva una campagna di CROWDFUNDING sulla piattaforma ULULE (it.ulule.com/eat-me) sito n. 1 del crowdfunding europeo. E inoltre possibile fare donazioni libere e richiedere la maglietta EAT ME sul sito
icselle design studio / progetto grafico Sergio Giantomassi
SI RINGRAZIANO PER IL SOSTEGNO CINEMA AZZURRO ANCONA Teatro Recremisi