Capitolo 6 Regolazione della fertilità Contraccezione



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SESSUALITÀ UMANA E QUESTIONI DI ETICA SESSUALE Capitolo 6 Regolazione della fertilità Contraccezione Ramón Lucas Lucas, LC lucas@unigre.it www.ramonlucas.org

SESSUALITÀ UMANA Riguarda tutte le dimensioni della persona Fisica Psichica Spirituale Cromosomi Gonadi Fenotipo esterno Diversità sessuale Complementarità e comunione Amore e procreazione XX Femmina XY Maschio Ovaie Testicoli Genitali Forma-Figura Differenze psichiche Io Tu Noi Sempre uniti Procreare = Donare

Sessualità umana chiave d interpretazione PTutto il mistero della sessualità è il rapporto tra due persone < Reciprocità < Alterità P La sessualità è un alterità feconda < Fecondità biologica: dialogo fisiologico < Fecondità psichica - spirituale: dialogo Io -Tu < Fecondità interpersonale: dialogo Io - Tu - Noi PL unione sessuale è un atto nel quale sono intrinsecamente uniti amore e procreazione.

Sessualità umana chiave d interpretazione P Catechismo della Chiesa 2363: < Mediante l unione degli sposi si realizza il duplice fine del matrimonio: il bene degli stessi sposi e la trasmissione della vita. Non si possono disgiungere questi due significati o valori del matrimonio, senza alterare la vita spirituale della coppia e compromettere i beni del matrimonio e l avvenire della famiglia. < L amore coniugale dell uomo e della donna è così posto sotto la duplice esigenza della fedeltà e della fecondità.

P HV10. Perciò l amore coniugale richiede dagli sposi che essi conoscano convenientemente la loro missione di paternità responsabile, sulla quale oggi a buon diritto tanto si insiste e che va anch essa esattamente compresa. Essa deve considerarsi sotto diversi aspetti legittimi e tra loro collegati. In rapporto ai processi biologici, paternità responsabile significa conoscenza e rispetto delle loro funzioni: l intelligenza scopre, nel potere di dare la vita, leggi biologiche che riguardano la persona umana. In rapporto alle tendenze dell istinto e delle passioni, la paternità responsabile significa il necessario dominio che la ragione e la volontà devono esercitare su di esse. In rapporto alle condizioni fisiche, economiche, psicologiche e sociali, la paternità responsabile si esercita, sia con la deliberazione ponderata e generosa di far crescere una famiglia numerosa, sia con la decisione, presa per gravi motivi e nel rispetto della legge morale, di evitare temporaneamente od anche a tempo indeterminato, una nuova nascita. Paternità responsabile comporta ancora e soprattutto un più profondo rapporto all ordine morale chiamato oggettivo, stabilito da Dio e di cui la retta coscienza è vera interprete. L esercizio responsabile della paternità implica dunque che i coniugi riconoscano i propri doveri verso Dio, verso se stessi, verso la famiglia e verso la società, in una giusta gerarchia dei valori. Nel compito di trasmettere la vita, essi non sono quindi liberi di procedere a proprio arbitrio, come se potessero determinare in modo del tutto autonomo le vie oneste da seguire, ma, al contrario, devono conformare il loro agire all intenzione creatrice di Dio, espressa nella stessa natura del matrimonio e dei suoi atti, e manifestata dall insegnamento costante della chiesa.

L azione a doppio effetto (condizioni per poterla fare) 1. L azione deve essere in sé buona, o quanto meno indifferente 2. L effetto cattivo non può essere la causa, né il mezzo per l effetto buono 3. Non deve esserci nessun altra alternativa valida 4. L effetto buono deve essere proporzionalmente superiore all effetto cattivo Come si vede, questo principio impedisce sempre di fare un male minore per evitare un altro male maggiore o per raggiungere un bene.

La procreazione umana P Ovogenesi e spermatogenesi P Fecondazione: fusione dei gameti che dà origine a una nuova cellula, lo zigote, con un genoma nuovo.

Regolazione della fertilità PMezzi di controllo # Metodi osservativi (impropriamente detti naturali ) < Meccanici < Chimici Naturali - Lattanza - Temperatura - Ritmo - Ovulazione - Sintotermico Contraccettivi - Condon - Diaframma - Spugna - Spermicidi - Coito interrotto Regolazione della fertilità Artificiali Contraccettivi/ Abortivi Intercettivi Contragestativi - Pillola contraccettiva - Pillola del giorno dopo - Depot - DIU - Pillola RU-486 - Prostaglandine - Vaccino abortivo - Aborto Contraccettivi/ sterilizzanti - Vasectomia - Legatura delle tube

P Ricorso ai periodi infecondi individuati mediante l osservazione intelligente dei ritmi della natura biologica umana P Non sono mezzi di controllo, ma di conoscenza dalla qualle dovra seguire l autocontrollo degli atti della persona.

P Non presenta problemi etici in quanto rispetta la natura dell atto sessuale coniugale P I coniugi, tuttavia, devono fare uso dei metodi naturali solo per una «procreazione responsabile» e non un uso «esclusivamente non-procreativo»; ciò vuol dire che nel fare o non fare l'atto sessuale coniugale non devono essere guidati soltanto da motivazioni egoistiche e edonistiche, ma da adeguate motivazioni P Per questa ragione l'insegnamento della regolazione naturale della fertilità deve andare sempre al di là del fatto tecnico: non si insegna una tecnica, ma uno stile di vita responsabile e moralmente lecito. Questa è una delle grandi differenze ripetto alla contraccezione.

P Se dunque per distanziare le nascite esistono seri motivi, derivanti dalle condizioni fisiche o psicologiche dei coniugi, o da circostanze esteriori, la chiesa insegna essere allora lecito tener conto dei ritmi naturali immanenti alle funzioni generative per l uso del matrimonio nei soli periodi infecondi e così regolare la natalità senza offendere minimamente i principi morali che abbiamo ora ricordato HV, 16 P Leggere tutto HV 16: Liceità del ricorso ai periodi infecondi.

Naturali Contraccettivi Regolazione della fertilità P CONTRACCEZIONE definizione tecnica: < Impedimento della fecondazione (fusione dello spermatozoo con l ovocita) attraverso: Artificiali L impedimento dell incontro tra la cellula uovo e lo spermatozoo (contraccettivi di barriera e meccanici ) Il blocco della liberazione della cellula uovo dall ovaio (contraccettivi ormonali) Contraccettivi/ Abortivi Contraccettivi/ sterilizzanti Intercettivi Contragestativi P CONTRACCEZIONE definizione etica: < Ogni azione che, o in previsione dell atto coniugale, o nel suo compimento, o nello sviluppo delle sue conseguenze naturali, si proponga, come scopo o come mezzo, di impedire la procreazione (HV, 14).

Naturali Contraccettivi Regolazione della fertilità Artificiali Contraccettivi/ Abortivi Intercettivi Contragestativi PINTERCEZIONE (abortiva) < Impedimento dell annidamento dell embrione nella parete uterina (ad es. spirale, progestinici depot, vaccino anti-hcg, pillola estroprogestinica, pillola del giorno dopo o contraccezione d emergenza ) P CONTRAGESTAZIONE (abortiva) < Distacco dell embrione, già annidato, dalla parete uterina (RU 486, prostaglandine) Contraccettivi/ sterilizzanti

Giudizio etico P Dal punto di vista oggettivo riguardo al risultato del atto umano < La contraccezione Viola la natura della sessualità (sesto comandamento) < L Intercezione e la Contragestazione Violano la dignità della persona (quinto comandamento) P Il giudizio morale (sui tre) riguarda la natura della sessualità umana e va fatto così in base a: < Oggetto < Circonstanze < Fine.

P Contraccezione: giudizio etico < Bisogna subito notare due aspetti: primo: la cosa più importante nella contraccezione non è la «tecnica» usata, ma la volontà di impedire il concepimento secondo: spesso molti cosiddetti «contraccettivi», non sono tali, perché invece di impedire l'incontro tra l'ovulo e lo spermatozoo, impediscono che l'ovulo già fecondato possa svilupparsi; non sono «contraccettivi», ma «abortivi». < Contraccezione abortiva L aborto.

P Il CIC non applica ai metodi contraccettivi abortivi le pene canoniche stabilite per l aborto < In base al can 1324, 1, 9, 3 Can. 1324-1. L'autore della violazione non è esentato dalla pena stabilita dalla legge o dal precetto, ma la pena deve essere mitigata o sostituita con una penitenza, se il delitto fu commesso: 1) da una persona che aveva l'uso di ragione in maniera soltanto imperfetta; 2) da una persona che mancava dell'uso di ragione a causa di ubriachezza o di altra simile perturbazione della mente, di cui fosse colpevole; 3) per grave impeto passionale, che tuttavia non abbia preceduto ed impedito ogni deliberazione della mente e consenso della volontà e purché la passione stessa non sia stata volontariamente eccitata o favorita; 4) da un minore che avesse compiuto i 16 anni di età; 5) da una persona costretta da timore grave, anche se soltanto relativamente tale, o per necessità o per grave incomodo, se il delitto commesso sia intrinsecamente cattivo o torni a danno delle anime; 6) da chi agì per legittima difesa contro un ingiusto aggressore suo o di terzi, ma senza la debita moderazione; 7) contro qualcuno che l'abbia gravemente e ingiustamente provocato; 8) da chi per un errore, di cui sia colpevole, credette esservi alcuna delle circostanze di cui al Y can. 1323, n. 4 o 5; 9) da chi senza colpa ignorava che alla legge o al precetto fosse annessa una pena; 10) da chi agì senza piena imputabilità, purché questa fosse ancora grave. 2. Il giudice può agire allo stesso modo quando vi sia qualche altra circostanza attenuante la gravità del delitto. 3. Nelle circostanze di cui al 1, il reo non è tenuto dalle pene latae sententiae.

P Contraccezione non abortiva: giudizio etico < Illecita perché disgiungendo volontariamente l'aspetto unitivo da quello procreativo, contraddice la natura intrinseca della sessualità umana. Perciò è illecita ogni azione che, o in previsione dell'atto coniugale, o nel suo compimento, o nello sviluppo delle sue conseguenze naturali, si proponga come scopo o come mezzo, di impedire la procreazione.

P Contraccezione: azione umana, non tecnica < I contraccettivi (pillola, preservativo...) non possono essere intrinsecamente cattivi, solo le azioni umane possono esserlo. Il preservativo, la pillola... non è un azione umana, ma una cosa < Ciò che il magistero della Chiesa cattolica designa chiaramente come intrinsecamente cattivo è un tipo specifico di azione umana, definito da Paolo VI nella sua enciclica "Humanae vitae" (e successivamente nel n. 2370 del Catechismo della Chiesa cattolica) come una azione che, o in previsione dell atto coniugale, o nel suo compimento, o nello sviluppo delle sue conseguenze naturali, si proponga, come scopo, o come mezzo, di impedire la procreazione.

P La contraccezione è un tipo specifico di azione umana che, come tale, comprende due elementi: < La volontà di prendere parte ad atti sessuali e < L intenzione di impedire la procreazione. P Un azione contraccettiva, quindi, incorpora una scelta contraccettiva < Una scelta contraccettiva è la scelta di un azione intesa ad impedire le conseguenze procreative previste di rapporti sessuali liberamente consenzienti, ed è una scelta operata proprio per questa ragione (Rhonheimer) P Ecco perché la contraccezione, intesa come un azione umana qualificata come intrinsecamente cattiva o disordinata, non è determinata da ciò che accade sul piano fisico. Non fa alcuna differenza se una persona previene la fertilità del rapporto sessuale prendendo la pillola o usando il preservativo.

P La definizione di atto contraccettivo non comprende quindi, l uso di sostanze ( contraccettivi ) intese a prevenire le conseguenze procreative di una violenza carnale prevista. In una circostanza del genere, la persona violentata non sceglie di partecipare al rapporto sessuale né di prevenire una possibile conseguenza del proprio comportamento sessuale, ma si sta semplicemente difendendo da un aggressione e dalle sue conseguenze indesiderabili. Anche una atleta che partecipi ai giochi olimpici e che prenda la pillola antiovulazione per prevenire il ciclo mestruale non sta facendo un atto contraccettivo, se non ha alcuna intenzione simultanea di avere rapporti sessuali. P L insegnamento della Chiesa non concerne il preservativo o simili strumenti fisici o chimici, ma l amore sponsale e il significato essenzialmente sponsale della sessualità umana.

Caso semplice PDue matrimoni, regolarmente coniugati, per ragioni di paternità responsabile, non vogliono più figli o desiderano distanziali < Uno ricorre all ovulazione naturale < Altro si avvale della contraccezione PQual è la differenza?

PLiceità in base al principio dell azione a doppio effetto < HV 15 La chiesa, invece, non ritiene affatto illecito l uso dei mezzi terapeutici necessari per curare malattie dell organismo, anche se ne risultasse un impedimento, pur previsto, alla procreazione, purché tale impedimento non sia, per qualsiasi motivo, direttamente voluto.

P Le parole del Papa Benedetto XVI, nel libro-intervista, Luce del mondo 2010 < Riprende il filo di quel suo ragionamento e osserva che anche fuori della Chiesa, tra i maggiori esperti mondiali della lotta contro l'aids, è sempre più condivisa la maggiore efficacia di una campagna centrata sulla continenza sessuale e sulla fedeltà coniugale, rispetto alla indiscriminata distribuzione del preservativo < Harvard dà ragione al Papa sulla lotta all'aids Lo rivela uno studio effettuato sullo Zimbabwe: un comportamento sessuale responsabile e la fedeltà al proprio coniuge sono stati i fattori che hanno determinato il fortissimo calo dell'incidenza della malattia nello Zimbabwe È ciò che sostiene nel suo ultimo studio Daniel Halperin, ricercatore del dipartimento per la Salute globale e la Popolazione dell'ateneo statunitense, dal 1998 impegnato a studiare il caso. Il trend degli ultimi dieci anni è evidente: dal 1997 al 2007 il tasso di infezione tra la popolazione adulta è calato dal 29% al 16%. Halperin non ha dubbi: la repentina e netta diminuzione dell'incidenza dell'aids è andata di pari passo con la 'riduzione di comportamenti a rischio, come relazioni extraconiugali, con prostitute e occasionali' < Anche il programma efficace dell Uganda: 20% nel 1990; 4% nel 2010.

P Le parole del Papa Benedetto XVI in Luce del mondo < "Concentrarsi solo sul profilattico vuol dire banalizzare la sessualità, e questa banalizzazione rappresenta proprio la pericolosa ragione per cui tante e tante persone nella sessualità non vedono più l'espressione del loro amore, ma soltanto una sorta di droga, che si somministrano da sé" < Vi possono essere singoli casi giustificati, ad esempio quando un prostituto utilizza un profilattico, e questo può essere il primo passo verso una moralizzazione, un primo atto di responsabilità per sviluppare di nuovo la consapevolezza del fatto che non tutto è permesso e che non si può far tutto ciò che si vuole. Tuttavia, questo non è il modo vero e proprio per vincere l'infezione dell'hiv. È veramente necessaria una umanizzazione della sessualità.

P Afferma il senso umano della sessualità che non deve essere banalizzata < Riafferma così la risposta data nel viaggio in Africa P Giustifica l uso del preservativo in alcuni casi specifici < Mette un esempio: la prostituzione P Perché considera che in alcuni caso è giustificato? < Può essere il primo passo verso una moralizzazione < È un dovere non nuocere all altro (né a se stesso) con il contagio P Non cambia la posizione morale della Chiesa e il papa non ha fatto nessuna "svolta rivoluzionaria", sulla questione del preservativo. Tuttavia una novità c è: non le avevamo ancora ascoltate con tanta chiarezza dalla bocca di un papa, anche se in una forma colloquiale e non magisteriale (Lombardi 21 dicembre 2010).

P Nota vaticana sulle parole del Pontefice sul preservativo < Comunicato di padre Federico Lombardi sul contributo del Papa al dibattito. Città del Vaticano, domenica, 21 novembre 2010 \AGeneral\Bioetica\Sida\Nota Lombardi Preservativo 2010-it P Conferenza stampa presentazione del libro < L errore contenuto nella traduzione italiana del testo. Quel prostituto per il quale l uso del preservativo è in qualche modo giustificato divenuto in italiano prostituta Padre Lombardi: Ho chiesto se c era un problema serio e importante nella scelta del maschile o del femminile, e il Papa mi ha risposto di no: il punto è la responsabilità nel tener conto del rischio della vita dell altro con cui sono in rapporto, se lo fa un uomo, una donna o un transessuale è lo stesso P Nota CDF sulla banalizzazione della sessualità a proposito di alcune letture di Luce del mondo http://www.doctrinafidei.va/documents/rc_con_cfaith_doc_20101221_luc e-del-mondo_it.html \General\Bioetica\Sida\Nota...

Preservativo: tre casi diversi P 1º Rapporto omosessuale P 2º Rapporto eterosessuale extra-coniugale P 3º Rapporto eterosessuale coniugale P 1º Rapporto omosessuale < Si da una situazione oggettiva di anomalia sessuale < Non vi può essere contraccezione (il condom non è contraccettivo) < Non aggiunge ulteriore male morale < Usarlo può evitare un danno.

Preservativo: tre casi diversi P 2º Rapporto eterosessuale extra-coniugale < Si da una situazione oggettiva di disordine morale sessuale < Può darsi la contraccezione (il condom è contraccettivo) < Quaestio disputata: L effetto contraccettivo aggiunge un altro male morale al disordine morale sessuale?

Preservativo: tre casi diversi P Quaestio disputata: non aggiunge un ulteriore male HV parla sempre di coniugalità. Fuori di questo contesto tutto è male e non aggiuge un ulteriore male La norma morale che condanna la contraccezione come atto intrinsecamente cattivo non comprende questi casi. Né può esservi insegnamento della Chiesa su di ciò; sarebbe semplicemente privo di senso stabilire delle norme morali per dei comportamenti intrinsecamente immorali In caso di promiscuità o rischio da infezione Aids dovrebbero mantenere almeno un certo senso di responsabilità; e anche se il preservativo non funziona al 100% il loro uso aiuterà comunque a ridurre le conseguenze negative di comportamenti moralmente cattivi. È il caso esemplificato dal Papa in Luce del Mondo.

Preservativo: tre casi diversi P Quaestio disputata: si aggiunge un ulteriore male Anche se la contraccezione va intesa formalmente in ambiente di coniugalità, si aggiunge un ulteriore male perché è proprio della sessualità umana in quanto tale (non solo nella coniugalità) l unione e la procreazione In questo caso non soltanto va contro l unione (fornicazione, adulterio...), ma anche contro la procreazione intrinseca a quest atto liberamente scelto Benché non si verificano le condizioni oggettive per la vera donazione reciproca, tuttavia è un atto libero che nella sua stessa natura porta intrinseca la possibilità della fecondità. In caso di promiscuità o rischio da infezione Aids si potrebbe configurare il principio del male minore, che non giustifica l immoralità del disordine sessuale, ma chiede che si riduca il male il più possibile È, di nuovo, il caso esemplificato dal Papa in Luce del Mondo..

Preservativo: tre casi diversi P 3º Rapporto eterosessuale coniugale. Uso preservativo in una coppia coniugata nella quale uno dei due è infetto da Aids: < 1ª Posizione: non è lecito Al di là della intenzione del soggetto, l oggetto dell atto stesso (uso del condom) è contrario alla natura stessa dell atto sessuale coniugale Non può essere aplicato il principio della azione a doppio effetto; vi è un alternativa: l astinenza Non esiste il 100% di sicurezza nel non provocare il contagio; vi è un 15% di rischio ed è illecito correre questo rischio.

Preservativo: tre casi diversi P 3º Rapporto eterosessuale coniugale. Uso preservativo in una coppia coniugata nella quale uno dei due è infetto da Aids: < 1ª Posizione: non è lecito Si ritiene che la Chiesa cattolica insegni che si dovrebbe evitare l uso del preservativo, in quanto quest ultimo sarebbe intrinsecamente cattivo Molti cattolici sono persuasi che l uso del preservativo, anche esclusivamente diretto a prevenire l infezione del partner, non rispetta la struttura fertile che gli atti coniugali debbono avere, non può costituire il reciproco e completo dono personale di sé e, pertanto, viola il sesto comandamento.

Preservativo: tre casi diversi P 3º Rapporto eterosessuale coniugale. Uso preservativo in una coppia coniugata nella quale uno dei due è infetto da Aids: < 2ª Posizione: è lecito L atto intimo di amore è parte integrante del matrimonio e non si può obbligare per tutta la vita a una coppia a prescindervi Il preservativo (nella misura che è efficace) non è un contraccettivo, ma un mezzo terapeutico preventivo Si configura l azione con doppio effetto: L atto in se stesso (terapia preventiva) è buono La contraccezione (effetto secondario) non è il mezzo per ragiungere l effetto buono (non si trasmette la malattia -terapia preventiva-perche non c è concepimento, ma perché si è prevenuto il contagio Non esiste un alternativa reale valida (l astinenza a vita non è realista).

Preservativo: tre casi diversi P 3º Rapporto eterosessuale coniugale. Uso preservativo in una coppia coniugata nella quale uno dei due è infetto da Aids: < 2ª Posizione: è lecito Non c è alcun magistero ufficiale sul preservativo, sulla pillola anti-ovulazione o sul diaframma. Il preservativo non può essere intrinsecamente cattivo, solo le azioni umane possono esserlo. Il preservativo non è un azione umana, ma una cosa Ciò che il magistero della Chiesa cattolica designa chiaramente come intrinsecamente cattivo è un tipo specifico di azione umana, definito nella "Humanae vitae" (e successivamente nel n. 2370 del Catechismo della Chiesa cattolica) come una azione che, o in previsione dell atto coniugale, o nel suo compimento, o nello sviluppo delle sue conseguenze naturali, si proponga, come scopo, o come mezzo, di impedire la procreazione.

Preservativo: tre casi diversi P 3º Rapporto eterosessuale coniugale. Uso preservativo in una coppia coniugata nella quale uno dei due è infetto da Aids: < 2ª Posizione: è lecito La contraccezione è un tipo specifico di azione umana che, come tale, comprende due elementi: la volontà di prendere parte ad atti sessuali e l intenzione di impedire la procreazione Un azione contraccettiva, quindi, incorpora una scelta contraccettiva: una scelta contraccettiva è la scelta di un azione intesa ad impedire le conseguenze procreative previste di rapporti sessuali liberamente consenzienti, ed è una scelta operata proprio per questa ragione (Rhonheimer) La contraccezione, intesa come un azione umana qualificata come intrinsecamente cattiva o disordinata, non è determinata da ciò che accade sul piano fisico. Non fa alcuna differenza se si usa il preservativo, la pillola...

Preservativo: tre casi diversi P 3º Rapporto eterosessuale coniugale. Uso preservativo in una coppia coniugata nella quale uno dei due è infetto da Aids: < 2ª Posizione: è lecito L uomo sposato che è infetto da HIV e usa il preservativo per proteggere sua moglie dall infezione non agisce per impedire la procreazione, ma per prevenire l infezione. Se il concepimento è prevenuto, questo sarà un effetto collaterale (non intenzionale), e quindi non determinerà il significato morale dell azione come un atto contraccettivo Possono esservi altre ragioni per ammonire contro l uso del preservativo in un caso del genere, o per raccomandare la continenza totale, ma queste non dipenderanno dall insegnamento della Chiesa sulla contraccezione, ma da ragioni pastorali o semplicemente prudenziali (il rischio, ad esempio, che il preservativo non funzioni).

Contraccezione e violenza P Problema: esistono situazioni in cui non vi è altra soluzione alla procreazione responsabile, che impedire il concepimento? < Moglie violentata da un marito irresponsabile? < Donne stuprate in tempo di guerre e violenze? < Legitima difesa di una donna con handicap psichico sfruttata da uomini malvagi? P Risposta: se impedire il concepimento fosse l unico mezzo a disposizione, si protrebbe ragionare come segue: +

Contraccezione e violenza P Ricordare che contraccezione nel suo significato antropologico-morale significa: < Voler fare liberamente un atto sessuale umano < Voler che quest atto non sia fecondo e fare qualcosa perché effettivamente sia così P La definizione di atto contraccettivo non comprende l uso di mezzi intesi a prevenire le conseguenze procreative di una violenza carnale prevista. In una circostanza del genere, la persona violentata non sceglie di partecipare al rapporto sessuale né di prevenire una possibile conseguenza del proprio comportamento sessuale, ma si sta semplicemente difendendo da un aggressione e dalle sue conseguenze indesiderabili e non liberamente scelte.

Contraccezione e violenza P In questa situazione non siamo più di fronte a un atto di contraccezione, ma davanti a un atto terapeutico preventivo che non comporta la malizia della contraccezione P Non è un eccezione alla legge morale sulla contraccezione, ma un atto diverso che richiede un giudizio etico in base a principi morali differenti P La contraccezione, come tale, è sempre illecita < Il valore che s intende proteggere e assoluto < Non si può esimere da questa obbligatorietà.

Contraccezione e violenza P Questo non è un appello a favore di eccezioni alla norma che proibisce la contraccezione. La norma sulla contraccezione vale senza eccezioni: la scelta contraccettiva è intrinsecamente cattiva. Ma, com è ovvio, la norma vale solo per gli atti contraccettivi, come questi sono definiti nella "Humanae vitae", i quali incorporano una scelta contraccettiva. Non tutte le azioni in cui viene usato un dispositivo il quale, da un punto di vista puramente fisico, è contraccettivo, sono da un punto di vista morale atti contraccettivi che cadono sotto la norma insegnata dalla "Humanae vitae" (Rhonheimer).

Contraccezione e violenza P Quando l atto sessuale è imposto con la violenza < Non si vuole realizzare l atto sessuale (è imposto) < Non vi è problema alcuno nel privare del significato biologico riproduttore un atto sessuale gravemente disumano e violento, già privo in sé di ogni significato unitivo < Il no alla contraccezione si fonda sull inseparabilità del significato unitivo e procreatore dell atto coniugale < È chiaro che qui la separazione si è data prima, e non ha senso appellarsi al principio per mantenere il significato procreatore < Sarebbe biologicista e irresponsabile una morale che richiedesse mantenere le conseguenze biologiche in chiara assenza delle condizioni umane La persona è responsabile degli atti (e conseguenze) liberi Non le si chiede responsabilità di ciò che libero non è.