COMUNICA IL SUBINGRESSO



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COMUNICAZIONE DI SUBINGRESSO IN DISTRIBUTORE DI CARBURANTE (AD USO PRIVATO ED AD USO PUBBLICO) Al Suap del Comune di Il sottoscritto: Cognome Nome CONSAPEVOLE CHE LE DICHIARAZIONI MENDACI, LA FALSITÀ NELLA FORMAZIONE DEGLI ATTI E L USO DI ATTI FALSI COMPORTANO L APPLICAZIONE DELLE SANZIONI PENALI PREVISTE DALL ART. 76 DEL DPR 445/2000 E LA DECADENZA DAI BENEFICI OTTENUTI SULLA BASE DELLA DICHIARAZIONE NON VERITIERA Data di nascita / / Luogo di nascita (Prov. ) Cittadinanza Residenza:Comune di CAP (Prov. ) Via/P.zza n. Tel. [ ] titolare della omonima impresa individuale [ ] legale rappresentante della società Codice fiscale: / / / / / / / / / / / / / / / / Partita IVA: / / / / / / / / / / / denominazione o ragione sociale con sede nel Comune di (Prov. ) Via/P.zza n. CAP Tel. Fax E-mail @ Iscritta al Registro Imprese della C.C.I.A.A. di al n. COMUNICA IL SUBINGRESSO nell'autorizzazione per l'impianto di distribuzione carburanti situato in località Via/Piazza n. con una superficie complessiva di mq precedentemente autorizzato all'esercizio dell'attività con atto n. del a nome del Sig. Cognome Nome Data di nascita Cittadinanza Luogo di nascita: Comune (prov. ) Stato Residenza: Comune (prov. ) Via/P.zza n. CAP [ ] titolare della omonima impresa individuale [ ] legale rappresentante della società denominazione o ragione sociale con sede nel Comune di (Prov. ) 1

Via / Piazza n. Cap Iscritta al Registro Imprese della C.C.I.A.A. di al n. DICHIARA: di essere in possesso dei requisiti morali prescritti all'art. 71 del d.lgs. 59/2010 per l'esercizio dell'attività per la quale si comunica il subingresso 1 ; che non sussistono nei propri confronti le cause di divieto, decadenza o sospensione indicate all'art. 10 della l. n. 575/1965 (antimafia) 2 ; di aver titolo al subingresso i cui effetti giuridici decorrono dal ; LA PRESENTE COMUNICAZIONE ASSOLVE ANCHE QUANTO PREVISTO DALL'ART. 78 L.R. 28/2005 E SUCCESSUVE MODIFCHE NEI CONFRONTI DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE COMUNICA Inoltre le predette variazioni anche ai fini delle seguenti autorizzazioni/titoli di abilitazione: 1. Autorizzazione Occupazione Suolo Pubblico 2. Autorizzazione insegne 3. Autorizzazione Passi Carrai 4. Certificato di Prevenzione Incendi 5. Altre autorizzazioni 1 Ai sensi dell'art. 71 co. 1 del. d.lgs. 59/2010 non possono esercitare attività commerciale di vendita e di somministrazione: a) coloro che sono stati dichiarati delinquenti abituali, professionali o per tendenza, salvo che abbiano ottenuto la riabilitazione; b) coloro che hanno riportato una condanna, con sentenza passata in giudicato, per delitto non colposo, per il quale è previsto una pena detentiva non inferiore nel minimo a tre anni sempre che sia stata applicata, in concreto, una pena superiore al minimo edittale; c) coloro che hanno riportato, con sentenza passata in giudicato, una condanna a pena detentiva per uno dei delitti di cui al libro II, Titolo VII, capo II del codice penale, ovvero per ricettazione, riciclaggio, insolvenza fraudolenta, usura, rapina, delitti contro la persona commessi con violenza, estorsione; d) coloro che hanno riportato, con sentenza passata in giudicato, una condanna per reati contro l'igiene e sanità pubblica, compresi i delitti di cui al libro II, Titolo VI, capo II del codice penale; e) coloro che hanno riportato, con sentenza passata in giudicato, due o più condanne, nel quinquennio precedente all'inizio dell'esercizio dell'attività, per delitti di frode nella preparazione e nel commercio degli alimenti previsti da leggi speciali; f) coloro che sono sottoposti a una delle misure di prevenzione di cui alla legge 27 dicembre 1956, n.1423, (Misure di prevenzione nei confronti delle persone pericolose per la sicurezza e per la pubblica moralità) o nei cui confronti sia stata applicata una delle misure previste dalla legge 31 maggio 1965, n. 575 (Disposizioni contro la mafia), ovvero a misure di sicurezza non detentive. Ai sensi dell'art. 71 co. 3 del d.lgs. 59/2010 il divieto di esercizio delle attività, ove ricorrano le ipotesi indicate alle lettere b), c), d); e) ed f) permane per la durata di cinque anni a decorrere dal giorno in cui la pena è stata scontata. Qualora la pena sia estinta in altro modo, il termine di cinque anni decorre dal passaggio in giudicato della sentenza, salvo riabilitazione. Ai sensi dell'art. 71 co. 4 del d.lgs. 59/2010 il divieto di esercizio dell'attività non si applica qualora, con sentenza passata in giudicato sia stata concessa la sospensione condizionale della pena sempre che non intervengano circostanze idonee a incidere sulla revoca della sospensione. In caso di società, associazioni o organismi collettivi, i requisiti soggettivi devono essere posseduti dal legale rappresentante, da altra persona preposta all'attività commerciale e da tutti i soggetti individuati dall'art. 2 co. 3 del D.P.R. 252/1998. 2 Ogni socio o persona munita di poteri di rappresentanza o di amministrazione, tenuta alla presentazione delle dichiarazioni ai sensi della vigente normativa, deve autocertificare la propria situazione utilizzando l'allegato AUTOCERTIFICAZIONE REQUISITI MORALI ANTIMAFIA 2

ALLEGATI: [X] Attestazione versamento dei diritti di istruttoria (ove previsti) [X] Copia del documento di identità del richiedente [ ] [ ] lì (luogo e data) Firma dell'interessato Firma da apporre davanti all impiegato oppure allegare fotocopia del documento di riconoscimento in corso di validità La presente comunicazione deve essere consegnata all'ufficio protocollo del comune in numero di copie pari ai provvedimenti autorizzatori/abilitazioni a cui si riferisce, oltre ad una copia per l'interessato che, munita di timbro datario apposto dal Comune, deve essere trattenuta e tenuta presso l'esercizio in quanto la stessa costituirà titolo abilitativo unico all'esercizio dell'attività. 3

AUTOCERTIFICAZIONE REQUISITI MORALI/ANTIMAFIA (D.P.R. 252/1998 art. 2 co. 3) Cognome Nome C. F. Data di nascita / / Cittadinanza Sesso: M [ ] F [ ] Luogo di nascita: Stato Provincia Comune Residenza: Provincia Comune Via, piazza, ecc. N. CAP Consapevole che le dichiarazioni false, la falsità negli atti e l uso di atti falsi comportano l applicazione delle sanzioni penali previste dall art. 76 del DPR 445/2000 e la decadenza dai benefici conseguenti DICHIARA: di essere in possesso dei requisiti morali prescritti per l'esercizio dell'attività; che non sussistono nei propri confronti le cause di divieto, decadenza o sospensione indicate dall'art. 10 delle legge 575/1965 (antimafia); di non aver riportato condanne penali e di non avere procedimenti penali in corso né provvedimenti amministrativi definitivi che non consentono l'esercizio o la continuazione dell'attività; Data Firma Firma da apporre davanti all impiegato oppure allegare fotocopia del documento di riconoscimento in corso di validità 4

INFORMATIVA AI SENSI DELL ART. 13 DEL D. Lgs. 30-06-2003 n. 196 (CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI) Gentile utente, ai sensi dell articolo 13 del D.Lgs. 30-06-2003 n. 196 Codice in materia di protezione dei dati personali, in relazione ai dati personali che La riguardano e che formeranno oggetto di trattamento, La informiamo di quanto segue: Finalità del trattamento dei dati: Il trattamento è diretto all espletamento da parte del Comune di funzioni istituzionali in virtù di compiti attribuitigli dalla legge e dai regolamenti; Modalità del trattamento: a) è realizzato attraverso operazioni o complessi di operazioni, effettuati anche senza l ausilio di strumenti elettronici, concernenti la raccolta, la registrazione, l organizzazione, la conservazione, la consultazione, l elaborazione, la selezione, l estrazione, il raffronto, l utilizzo, l interconnessione, la comunicazione e la diffusione di dati indicate dall articolo 4 del D.Lgs. n.196/2003; b) è effettuato manualmente e/o con l ausilio di mezzi informatici e telematici, secondo le prescrizioni inerenti la sicurezza previste dal titolo V del D.Lgs. n.196/2003, nei limiti dei sistemi di sicurezza e logistica e della strumentazione elettronica ed informatica in dotazione e uso al SUAP; c) è svolto da personale con rapporto di lavoro o collaborazione con il Comune; Conferimento dei dati: è necessario come onere per l interessato che voglia ottenere un determinato provvedimento/servizio; Rifiuto di conferire i dati: l eventuale rifiuto di conferire, da parte dell interessato, i dati contenuti nella modulistica comporta l impossibilità di evadere la pratica od ottenere l effetto previsto dalla legge e/o da regolamenti; Comunicazione dei dati: i dati acquisiti sono fatti oggetto di comunicazione o di diffusione, anche per via telematica, ad altri soggetti pubblici per lo svolgimento di funzioni istituzionali, nei casi e nei modi previsti dalla legge e/o dai regolamenti. Resta peraltro fermo quanto previsto dall art.59 del D.Lgs. n. 196/2003 sull accesso ai documenti amministrativi contenenti dati personali come disciplinato dalla L.241/90 anche per quanto concerne i dati sensibili e giudiziari; Diritti dell interessato: l articolo 7 del D. Lgs. 196/2003 conferisce all interessato l esercizio di specifici diritti, tra i quali, in particolare, quello di ottenere dal titolare la conferma dell esistenza o meno di propri dati personali e la loro comunicazione in forma intelligibile; di avere conoscenza dell origine dei dati, nonché della logica applicata in caso di trattamento effettuato con l ausilio di strumenti informatici e delle finalità su cui si basa il trattamento; di ottenere l aggiornamento, la rettificazione, o, quando vi ha interesse, l integrazione dei dati; Titolari e responsabili del trattamento: il titolare del trattamento dei dati è il Comune. Il responsabile del trattamento dei dati è il Responsabile del Servizio Fonti di riferimento per il trattamento dei dati sensibili e giudiziari ai sensi degli articoli 21 comma 1 e 22 commi 2 e 3 del D.Lgs n.196/2003, il SUAP effettua il trattamento dei dati sensibili e giudiziari indispensabili per svolgere attività istituzionali sulla base della normativa indicata nei singoli moduli di domanda o di comunicazione/dia. 5