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avv. Fabio Dal Seno avv. Anna Preto Via F. Faccio n. 1 37122 - Verona tel. 045.8673022 fax. 045.8016096 TRIBUNALE CIVILE DI VERONA ATTO DI CITAZIONE L IPAB CASA DI RIPOSO BENEDETTO ALBERTINI, con sede legale in 37063 - Isola della Scala (Vr), Via del Donatore di Sangue n. 4, P. Iva 80024840235 (doc.1 - statuto), nella persona del Commissario Straordinario Regionale e legale rappresentante pro tempore dott. Mirko Rugolo (doc. 2 delibera di nomina; doc. 3 - carta d identità), rappresentata e difesa (doc. 4) dagli avvocati Fabio Dal Seno (C.F. DLSFBA77C07C890I, fax 045.8016096, pec:avv.dalseno@pec.studiodalseno.it) e Anna Preto (C.F: PRTNNA79L70L781L, fax:045.8016096, pec:avv.preto@pec.studiodalse no.it) entrambi del foro di Verona, con domicilio eletto presso e nello studio del primo sito in Verona, Via Franco Faccio n. 1, giusta procura a margine del presente atto, espone quanto segue. Cap. 1) - FATTO 1. Negli ultimi giorni del mese di dicembre 2012, a seguito dell avvenuta notificazione personale all allora Presidente del Consiglio di Amministrazione dell IPAB Casa di Riposo Benedetto Albertini, dott. Marco Biasia, di documentazione inerente ad un procedimento penale pendente per mancati versamenti di contributi, sono stati avviati controlli in ordine all operato del rag. Gian Luca Alberti, il quale ha svolto sino al 2009 l incarico di Ragioniere Economo e dal 2009 al 2013 quello di Segretario Direttore (doc.5 - verbale del CdA del 24.02.2009). 2. Con due successive lettere datate rispettivamente 16.01.2013 e 13.03.2013 sono stati contestati numerosi e significativi inadempimenti

al citato Segretario Direttore, con conseguente irrogazione del provvedimento disciplinare del licenziamento tramite comunicazione datata 10.05.2013 (doc. 6). 3. Preso atto delle gravi irregolarità riscontrate direttamente dal CdA in capo al Segretario Direttore, rag. Alberti, e delle ulteriori irregolarità rilevate dalla Direzione Regionale Attività Ispettiva e Vigilanza Settore Socio-Sanitario (riassunte nella Deliberazione del Consiglio Regionale Veneto n. 523 del 16.04.2013 - doc. 2), la Giunta Regionale Veneto ha dichiarato sciolto il CdA della Casa di Riposo e nominato Commissario straordinario regionale il dott. Mirko Rugolo, il quale si è insediato nelle settimane successive. 4. I componenti dell ultimo CdA in carica prima della nomina del Commissario straordinario hanno altresì sporto denuncia nei confronti del Segretario Direttore rag. Alberti, rimproverando allo stesso di aver, tra l altro, utilizzato svariati documenti ufficiali della Casa di Riposo riportanti firme non autografe dei consiglieri medesimi e riferendo anche alla Regione Veneto con lettera datata 24.01.2013 sugli inadempimenti di Alberti (doc. 7). 5. Per circa vent anni sino al 28.02.2009 l incarico di Segretario Direttore è stato ricoperto dal sig. Rino Gozzi. 6. Il citato rag. Gian Luca Alberti ha svolto sino dal 2009 l incarico di Ragioniere Economo e dal 01.03.2009 quello di Segretario Direttore, fin dall inizio con ampio mandato di gestione soprattutto nella redazione e poi anche nella autonoma stipula della documentazione inerente la gestione del personale. 2

7. All esito di ulteriori e più approfondite verifiche effettuate anche dopo l insediamento del Commissario Straordinario sono emersi, con riferimento alla situazione debitoria dell Ente nei confronti degli enti previdenziali e dell Erario, numerosi e gravi inadempimenti imputabili in via principale al rag. Gian Luca Alberti, riassunti in una relazione datata 01.07.2013 redatta da professionisti incaricati facenti parte di Studio Giallo Srl (doc. 8), tra cui ad esempio per il periodo 2008-2012 il mancato versamento di contributi previdenziali ex-inpdap ed INPS, la mancata presentazione delle denunce obbligatorie agli enti di previdenza ed assistenza, il mancato versamento di ritenute d imposta. La relazione citata indica in 3.972.703,22 Euro la somma dovuta dall IPAB comprensiva di linea capitale e stimati interessi, sanzioni e rivalutazione monetaria. 8. Come illustrato anche nelle comunicazioni di contestazione di addebito e di licenziamento indirizzate al rag. Alberti, sono state rilevate anche gravissime irregolarità nella gestione del personale, tra cui l errata compilazione delle buste paga, l errata quantificazione ed erogazione degli assegni familiari, l erogazione degli incentivi di produttività ed il riconoscimento delle progressioni economiche orizzontali in assenza dei requisiti di legge, cessione del quinto del proprio stipendio senza alcuna autorizzazione, svolgimento di attività per altri Enti aventi attività similari senza alcuna preventiva autorizzazione da parte dell Ente. 9. A ciò si aggiunga che dall esame della documentazione rinvenuta presso l Ente è stato possibile appurare una gestione complessiva della 3

parte economico-finanziaria a dir poco disinvolta da parte del citato rag. Alberti, il quale ha: - sottoposto all approvazione del CdA quantomeno negli anni dal 2008 al 2012 dei bilanci preventivi e consuntivi non corrispondenti al reale andamento ed in evidente contrasto con i dati forniti dalla Tesoreria; - utilizzato documenti riportanti firme certamente non apposte dal precedente Segretario Direttore, sig. Rino Gozzi, e/o dal Presidente del CdA, dott. Marco Biasia; - prelevato ingenti somme (oltre 100.000,00 Euro all anno dal 2008 al 2012) utilizzando la dicitura mandato economale, ma senza alcuna dimostrata ragione; - inviato alla Tesoreria mandati di pagamento riportanti somme da corrispondere allo stesso Alberti a titolo di salario di importo pari a circa il doppio della somma indicata a busta paga; - utilizzato quantomeno nel 2012 una automobile Audi, il cui contratto di leasing è risultato essere intestato ad un fornitore dell Ente. 10. Partendo dall esame della gestione 2013 il primo anno in cui la direzione non è stata del rag. Alberti - che evidenzia un utile reale ed una costante disponibilità di cassa (pur avendo pagato interamente nel 2013 i contributi per l anno in corso ed avendo altresì spesato nel corso del 2013 ingenti somme imputabili alle gestioni degli anni pregressi, quali la rateazione dei contributi non versati nell anno 2010), si giunge alla conclusione che: 4

- l avanzo annuo del 2013 si sarebbe raggiunto anche negli anni 2008-2012; - la mala gestione ha fatto in modo che venisse utilizzato il possibile avanzo di gestione e la liquidità generata dal mancato versamento dei contributi, per sopportare spese eccessive ed inutili in particolare dei fornitori e per garantire gli ingenti prelievi economali non giustificati. 11. Appare evidente che tali comportamenti sono stati posti in essere e mantenuti quantomeno per il periodo 2008-2012 grazie al mancato effettivo controllo da parte di alcune figure istituzionalmente preposte, ovvero: - il Tesoriere, la cui funzione è stata svolta dal 2008 al 2012 da Unicredit Banca Spa e dal 2012 ad oggi da Banco Popolare Soc. Coop.; - i Consiglieri di Amministrazione ed il Presidente in particolare; - i componenti dei Collegi dei Revisori; - il Segretario Direttore in carica sino al 2009, sig. Rino Gozzi. * * * Cap. 2) - IN DIRITTO 2.1 Sulla natura giuridica e sull attività dell IPAB Casa di Riposo Benedetto Albertini La Casa di Riposo Benedetto Albertini è un Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficienza (IPAB), la cui storia è riassunta nei cenni storicogiuridici contenuti nella premessa dello Statuto ed il cui inquadramento giuridico è riportato nei primi articoli dello Statuto medesimo. 5

L Ente si prefigge di fornire assistenza alle persone anziane, povere o abbienti, in stato di autosufficienza o non-autosufficienza (art. 2 statuto). In linea generale, si possono distinguere due tipologie di IPAB: quelle con natura privatistica e quelle aventi natura pubblicistica. L IPAB Casa di Riposo Albertini rientra tra le IPAB aventi natura pubblicistica in quanto: - così è chiaramente previsto nel testo dello Statuto vigente; - l IPAB in questione non presenta i requisiti previsti dal DPCM 16.02.1990 per gli enti di natura privatistica. La principale normativa di riferimento può essere così elencata: - Legge n. 6972/1890 (cd. Legge Crispi), la cui disciplina continua a trovare concreta applicazione, in particolare per quanto riguarda i compiti degli organismi delle IPAB; - Decreto legislativo di riordino delle IPAB del 04.05.2001 n. 207: il decreto, nel prevedere la trasformazione in ASP delle IPAB che svolgano direttamente attività di erogazione di servizi assistenziali (ad esclusione di quelle che abbiano personalità giuridica di carattere privato ai sensi del DPCM 16.02.1990) all art. 21 dispone che nel periodo transitorio previsto per il riordino delle istituzioni, ad esse seguitano ad applicarsi le previsioni previgenti in quanto non contrastanti con i principi della liberalità dell assistenza, con i principi della legge e con le disposizioni del presente decreto legislativo. - art. 8 della Legge Regionale Veneto n. 43/2012 e Delibera di Giunta Regione Veneto n. 780/2013 che prevedono il passaggio da un sistema 6

di contabilità finanziaria ad un sistema di tipo economico - patrimoniale a partire dal 01.01.2014. Gli organi dell Ente sono il Consiglio di Amministrazione (artt. 10 e 11 Statuto), il Presidente (art. 12), il Segretario Direttore (art. 13) ed il Collegio dei Revisori dei Conti (art. 14). La rimozione e la revoca degli amministratori è di esclusiva competenza dell Autorità Regionale (art. 10). L IPAB è autorizzata ed accreditata dalla Regione Veneto quale centro servizi per persone anziane non autosufficienti per una capacità ricettiva totale di 83 posti, di cui 12 a maggior bisogno assistenziale, nonché come centro diurno per persone non autosufficienti per una capacità ricettiva di 14 posti. L IPAB svolge anche altri servizi in convenzione, tra cui l assistenza domiciliare sul territorio del Comune di Isola della Scala e la preparazione di pasti per la struttura ospedaliera confinante. * * * 2.2 Sulla giurisdizione Sulla giurisdizione dell Autorità Giudiziaria Ordinaria anche in fattispecie analoghe a quella oggetto del presente atto, si è già più volte favorevolmente espressa la giurisprudenza ed in particolare la Corte di Cassazione a Sezioni Unite in almeno due distinte sentenze. Si richiamano in particolare: - Cass. Civ. Sez. Unite 27.05.1993 n. 5943, secondo cui: La questione della contemporanea pendenza davanti alla Corte dei Conti di un giudizio per la condanna al pagamento di somma determinata pretesa 7

da quel Procuratore Generale a titolo di ristoro da responsabilità amministrativa - patrimoniale, e davanti al Giudice Ordinario di un giudizio per la condanna alla restituzione della medesima somma promosso per via civile dall'ente pubblico asseritamente danneggiato, non può essere in questa sede di regolamento preventivo ex art. 41 c.p.c., utilmente dedotta poiché è questione che non attiene alla individuazione - ed al controllo circa l'eventuale travalicamento - dei limiti esterni della competenza giurisdizionale della Corte dei Conti, ma riguarda soltanto i modi ed i tempi di esercizio delle attribuzioni istruttorie e cognitive devolute a quel giudice in riferimento alla proponibilità o proseguibilità dell'azione di responsabilità amministrativa - patrimoniale (cfr. tra le altre, Cass. S.U. n. 400 del 1989, n. 2614 del 1990 ); - Cass. Civ. Sez. Unite 23.11.1999 n. 822, nelle cui parte motiva si legge: in detto provvedimento si è precisato che la giurisdizione penale e quella civile risarcitoria, da un lato, e la giurisdizione amministrativacontabile, dall'altro, sono reciprocamente indipendenti nei profili istituzionali, anche quando investono un medesimo fatto materiale, dal momento che l'interferenza può avvenire tra i giudizi ma non fra le giurisdizioni (Cass., 3 febbraio 1989, n. 664). La eventuale deduzione secondo cui la violazione del principio del "ne bis in idem" può essere evitata solo ammettendo l'esistenza di una giurisdizione alternativa, non può essere seguita, in quanto finisce con il trasformare una questione di merito di conoscibilità della domanda in una questione di giurisdizione. 8

E opportuno precisare che, al momento della notifica del presente atto di citazione, all Ente non è stata notificata la pendenza di procedimenti avanti alla Corte dei Conti. La giurisdizione dell Autorità Giudiziaria Ordinaria risulta pertanto pacifica. * * * 2.3 Gli inadempimenti imputabili al rag. Gian Luca Alberti Come sopra riportato, il rag. Gian Luca Alberti ha svolto sino al 2009 l incarico di Ragioniere Economo e dal 01.03.2009 quello di Segretario Direttore, fin dall inizio con ampio mandato. Numerosi e gravi sono gli inadempimenti imputabili al rag. Alberti che, per rapidità di esposizione ed a titolo esemplificativo, possono essere così riassunti: a) negli adempimenti nei confronti degli enti previdenziali e dell Erario nel periodo 2008-2012: il mancato versamento di contributi previdenziali ex-inpdap ed INPS, la mancata presentazione delle denunce obbligatorie agli enti di previdenza ed assistenza, il mancato versamento di ritenute d imposta; b) nella gestione del personale, l errata compilazione delle buste paga, l errata quantificazione ed erogazione degli assegni familiari, l erogazione degli incentivi di produttività ed il riconoscimento delle progressioni economiche orizzontali in assenza dei requisiti di legge, la cessione del quinto del proprio stipendio senza alcuna autorizzazione, lo svolgimento di attività per altri Enti aventi attività similari senza alcuna preventiva autorizzazione da parte dell Ente, il mancato rispetto della disciplina applicabile in materia di reclutamento e di rinnovo dei 9

contratti a termine; il mancato pagamento delle somme spettanti alle sigle sindacali; c) nella gestione complessiva della parte economico-finanziaria: aver sottoposto all approvazione del CdA quantomeno negli anni dal 2008 al 2012 dei bilanci preventivi e consuntivi non corrispondenti al reale andamento ed in evidente contrasto con i dati forniti alla e dalla Tesoreria; aver utilizzato documenti riportanti firme certamente non apposte dal precedente Segretario Direttore, sig. Rino Gozzi, e/o dal Presidente del CdA, dott. Marco Biasia; aver prelevato ingenti somme (oltre 100.000,00 Euro all anno dal 2008 al 2012) utilizzando la dicitura mandato economale, ma senza alcuna dimostrata ragione; aver inviato alla Tesoreria mandati di pagamento riportanti somme da corrispondere allo stesso Alberti a titolo di salario di importo pari a circa il doppio della somma indicata a busta paga; non aver rispettato la normativa di settore ed i regolamenti nella tenuta delle scritture contabili e nei rapporti con la Tesoreria; d) nella gestione complessiva delle attività dell Ente: nel mancato rispetto della normativa vigente e dei regolamenti nella selezione dei fornitori, nella mancata verifica della congruità e della copertura della spesa, nel mancato rispetto dei criteri di priorità nella effettuazione delle spese, nella mancata illustrazione al CdA ed ai Revisori. In linea generale il rag. Alberti è responsabile di una mala gestio resasi evidente nel 2013 dopo il suo allontanamento. Infatti, nel corso del 2013 l Ente ha presentato e presenta un esercizio positivo, nonché una costante disponibilità di cassa. 10

Quest ultimo aspetto (costante disponibilità di cassa) risulta di particolare interesse se si considera che nel 2013 sono state spesate numerose e significative voci (es. contributi pregressi, forniture pregresse, etc) maturate negli anni precedenti il 2013. Da quanto sopra si ricava che: - una corretta gestione delle attività affidate al rag. Alberti avrebbe consentito di spesare regolarmente tutte le voci di spesa; - l avanzo dell anno del 2013 si sarebbe potuto ottenere anche negli anni 2008-2012; - la mala gestione del rag. Alberti ha fatto in modo che venisse utilizzato l avanzo di gestione e la liquidità generata dal mancato versamento dei contributi, per sopportare spese eccessive e/o inutili con particolare ma non esclusivo riferimento ai fornitori ed agli ingenti prelievi economali non giustificati. La responsabilità del rag. Alberti nello svolgimento dei propri incarichi risulta chiaramente e pacificamente prevista: - già dalla Legge Crispi (n. 6972/1890) Gli amministratori che abbiano ordinato spese o contratto impegni senza legale autorizzazione ovvero abbiano dato esecuzione a provvedimenti comunque non adottati e approvati nei modi di legge ne rispondono in proprio e in solido. Alla stessa responsabilità soggiace chiunque, dall esattore tesoriere in fuori, s ingerisce, senza legale autorizzazione, nel maneggio di denari o di valori di una istituzione pubblica di assistenza e beneficienza (art. 30); 11

- in base allo Statuto dell Ente quale responsabile della gestione finanziaria, tecnica e amministrativa dell Istituzione (art. 13) ed avente il compito di adotta(re) tutti i provvedimenti relativi alla gestione finanziaria e al patrimonio dell Ente non espressamente devoluti alla competenza del Consiglio di Amministrazione. Ne consegue che il rag. Alberti è chiamato a tenere indenne e risarcire l IPAB da ogni e qualsiasi danno, diretto ed indiretto, accertato ed in corso di accertamento, conseguente ai propri numerosi, gravi e protratti inadempimenti. * * * 2.4 Gli inadempimenti imputabili al sig. Rino Gozzi Per circa vent anni sino al 28.02.2009 l incarico di Segretario Direttore è stato ricoperto dal sig. Rino Gozzi. I numerosi inadempimenti sopra indicati e riconducibili in prima battuta al rag. Alberti non sono mai stati oggetto di verifica e di segnalazione dal Segretario Direttore pro tempore, sig. Rino Gozzi, quantomeno nel periodo compreso tra il 2008 e sino al 28.02.2009. Il fondamento della responsabilità del Segretario Direttore sig. Gozzi si ritrova nelle medesime norme di legge e di statuto sopra citate. Con tutta evidenza, il principale inadempimento imputabile al sig. Gozzi è stata la mancata vigilanza sull operato del sottoposto rag. Alberti. Pertanto, anche il sig. Gozzi è chiamato a tenere indenne e risarcire l IPAB da ogni e qualsiasi danno, diretto ed indiretto, accertato ed in corso di accertamento, conseguente ai propri inadempimenti e, in via solidale, anche per gli inadempimenti imputabili al rag. Alberti. 12

* * * 2.5 Gli inadempimenti imputabili agli Istituti facenti funzione di Tesoreria Il servizio di tesoreria è stato affidato dal 01.01.2005 al 31.12.2011 ad Unicredit Banca Spa (doc.9 convenzione datata 01.02.2005) e, successivamente, a partire dal 01.01.2012 (doc.10 lettera datata 14.12.2011) a Banca Popolare di Verona S. Geminiano e S. Prospero Spa (ora Banco Popolare Società Cooperativa). Gli Istituti di Credito che hanno gestito nel periodo 2008-2012 il servizio di tesoreria sono incorsi in evidenti inadempimenti agli obblighi di legge e contrattuali, tra i quali si possono annoverare: - il versamento dei salari in assenza di pagamento dei contributi, nonostante l importo degli stessi venisse indicato anche nei mandati di pagamento; - la mancata verifica sui numerosi, ripetuti e significativi prelievi economali privi di giustificazione; - la mancata chiusura, prolungatasi anche alcuni anni, dei bilanci dal 2008 al 2011. Se i due Istituti avessero rispettato gli obblighi contrattuali e di legge, segnalando da subito agli Organi di controllo dell Ente il mancato pagamento dei contributi, nessun danno si sarebbe verificato, in quanto sarebbe stata evidenziata e bloccata immediatamente la mala gestio imputabile principalmente al rag. Alberti. A titolo esemplificativo basti rilevare che l art. 7.5 della convenzione conclusa tra l IPAB ed Unicredit Banca Spa prevede espressamente quanto segue: Il Tesoriere versa i contributi dovuti dall Ente all Istituto Nazionale 13

Previdenza Dipendenti dell Amministrazione Pubblica ai sensi dell art. 22 della legge 29 ottobre 1987 n. 440. Allo scopo l Ente si impegna a produrre, contestualmente ai mandati di pagamento delle retribuzioni, anche quelli relativi al versamento dei contributi sopracitati e, debitamente compilata in triplice copia, la relativa distinta per il versamento dei contributi medesimi. Il Tesoriere è autorizzato ad accantonare l importo dei contributi in parola a garanzia del corrispondente pagamento da eseguire nei termini di legge. Entrambi gli Istituti non hanno evidenziato il mancato pagamento dei contributi, non hanno accantonato l importo dei contributi medesimi, non hanno segnalato agli Organismi di controllo dell Ente le evidenti anomalie, disattendendo a loro specifici obblighi e consentendo così che si verificassero tutti gli ingenti danni in capo all Ente. Unicredit Banca Spa per il periodo 2005-2011 e Banco Popolare per l anno 2012 sono chiamate a tenere indenne e risarcire l IPAB da ogni e qualsiasi danno, diretto ed indiretto, accertato ed in corso di accertamento, conseguente ai propri inadempimenti e, in via solidale, anche per gli inadempimenti imputabili al rag. Gian Luca Alberti ed al sig. Rino Gozzi. * * * 2.6 Gli inadempimenti imputabili ai Consiglieri di amministrazione ed al Presidente del CdA I consiglieri di amministrazione che si sono succeduti sono stati: - dal 2008 al 24.02.2009 Marco Biasia (Presidente), Gabriele Pasquale (Vice Presidente), Soave Alberto (Consigliere dimesso in data 02.05.2008), Rancan Maria Grazia (Consigliere) (doc.11 verbale di insediamento del Cda datato 23.02.2004), Faccioli Fausto (Consigliere 14

dal 31.07.2006 doc.12), Rossignoli Luciano (Consigliere dal 19.05.2008 doc. 13); - dal 24.02.2009 alla data di subentro del Commissario Straordinario nel 2013: Marco Biasia (Presidente), Gabriele Pasquale (Vice Presidente), Mattia Munari (Consigliere - dimesso in data 20.04.2010), Maria Grazia Rancan (Consigliere), Luciano Rossignoli (Consigliere) (doc.14 verbale di Cda del 24.02.2009), Giorgio Tamassia (Consigliere dal 04.06.2010 doc.15). La principale disciplina in ordine agli obblighi dei componenti del Consiglio di Amministrazione può ritrovarsi nella già citata Legge Crispi e negli articoli statutari, tra cui in particolare: - Legge Crispi: le amministrazioni debbono formare ogni anno, nei limiti e nei modi stabiliti dal regolamento, il bilancio preventivo (art. 20); le amministrazioni di tutte le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza devono formare ogni anno, nei termini e modi stabiliti dal regolamento, il conto consuntivo corredato dal conto del tesoriere e da una relazione morale sulla gestione (art. 21); gli amministratori che abbiano ordinato spese o contratto impegni senza legale autorizzazione ovvero abbiano dato esecuzione a provvedimenti comunque non adottati e approvati nei modi di legge ne rispondono in proprio e in solido. Alla stessa responsabilità soggiace chiunque, dall esattoretesoriere in fuori, s ingerisce, senza legale autorizzazione, nel maneggio di denari o di valori di una istituzione pubblica di assistenza e beneficienza (art. 30); 15

- art. 11 dello Statuto, in base al quale il Consiglio di Amministrazione, a cui sono devolute le funzioni di indirizzo politico - amministrativo, verifica la rispondenza dei risultati dell attività amministrativa e della gestione degli indirizzi impartiti. Ad esso compete, tra il resto, l approvazione del bilancio di previsione, del conto consuntivo, l assestamento, le variazioni e gli storni di bilancio. Il principale inadempimento imputabile a tutti i consiglieri di amministrazione consiste nella mancata adeguata verifica del reale andamento economico - finanziario dell Ente e dell attività posta in essere dal Segretario Direttore e/o Ragioniere Economo. * * * Con specifico riferimento alla figura del Presidente del CdA, l art. 12 dello Statuto stabilisce che esso promuove e dirige l attività del Consiglio di Amministrazione e controlla l esecuzione delle relative deliberazioni nonché vigila sulle applicazione delle leggi, dei regolamenti e del presente Statuto. Anche per il Presidente del Cda, in carica dal 2004 al 2013, il principale inadempimento consiste nella mancata adeguata verifica del reale andamento economico - finanziario dell Ente e dell attività posta in essere dal Segretario Direttore e/o Ragioniere Economo, a cui si aggiunge la mancata adeguata vigilanza dell applicazione di leggi, regolamenti e Statuto. * * * I Consiglieri di Amministrazione ed il Presidente del CdA, ognuno in relazione al danno patito e patendo dall Ente in riferimento al periodo di permanenza in carica, sono chiamati a tenere indenne e risarcire l IPAB da 16

ogni e qualsiasi danno, diretto ed indiretto, accertato ed in corso di accertamento, conseguente ai propri inadempimenti e, in via solidale, anche per gli inadempimenti imputabili al rag. Gian Luca Alberti ed al sig. Rino Gozzi. * * * 2.7 Gli inadempimenti imputabili ai Collegi dei Revisori I Revisori che si sono succeduti sono stati: - dal 29.11.2010 alla data odierna: rag. Arrigo Tomiolo (Presidente), dott. Lorenzo Zanini (Revisore) e rag. Walter Turrina (Revisore) (doc. 16 verbale del CdA di nomina del collegio revisori 2010-2013 del 29.11.2010); - dal 2007 al 2010: dott. Giampaolo Bertaglia (Presidente), dott. Lorenzo Zanini (Revisore) e rag. Walter Turrina (Revisore) (doc. 17 verbale del CdA di nomina del collegio revisori 2007-2010). La disciplina fondamentale in ordine agli obblighi dei componenti del Collegio dei Revisori può ritrovarsi in particolare: - nell art. 14 dello Statuto che rinvia l individuazione delle funzioni ad un apposito regolamento interno; - nella Legge Regionale Veneto 01.09.1993, n. 45, dove all art. 2, c. 6, si dispone che I revisori collaborano con il Consiglio di Amministrazione nelle sue funzioni, garantendo in particolare la regolarità contabile e finanziaria della gestione dell Ente. Inoltre rispondono della veridicità delle proprie attestazioni e adempiono ai propri doveri con la diligenza del mandatario. Ove riscontrino gravi irregolarità nella sua gestione, ne riferiscano immediatamente al 17

Consiglio. (art. 2, c. 8). Si evidenzia ulteriormente che I revisori hanno diritto di accesso agli atti e ai documenti dell ente (art. 2, c. 5); - nel D. Lgs. 30.06.2011, n. 123, titolo III ( I controlli dei revisori dei conti e sindacali presso gli enti e organismi pubblici ), dove si specifica che i Collegi dei Revisori dei conti e sindacali in particolare devono: a) verificare la corrispondenza dei dati riportati nel conto consuntivo o bilancio d'esercizio con quelli analitici desunti dalla contabilità generale tenuta nel corso della gestione ; b) verificare la loro corretta esposizione in bilancio, l'esistenza delle attività e passività e l'attendibilità delle valutazioni di bilancio, la correttezza dei risultati finanziari, economici e patrimoniali della gestione e l'esattezza e la chiarezza dei dati contabili presentati nei prospetti di bilancio e nei relativi allegati ; c) effettuare le analisi necessarie e acquisire informazioni in ordine alla stabilità dell'equilibrio di bilancio e, in caso di disavanzo, acquisire informazioni circa la struttura dello stesso e le prospettive di riassorbimento affinché venga, nel tempo, salvaguardato l'equilibrio ; d) vigilare sull'adeguatezza della struttura organizzativa dell'ente e il rispetto dei principi di corretta amministrazione ; e) verificare l'osservanza delle norme che presiedono la formazione e l'impostazione del bilancio preventivo e del conto consuntivo o bilancio d'esercizio ; f) esprimere il parere in ordine all'approvazione del bilancio preventivo e del conto consuntivo o bilancio d'esercizio da parte degli 18

organi a ciò deputati sulla base degli specifici ordinamenti dei singoli enti ; g) effettuare almeno ogni trimestre controlli e riscontri sulla consistenza della cassa e sulla esistenza dei valori, dei titoli di proprietà e sui depositi e i titoli a custodia ; h) effettuare il controllo sulla compatibilità dei costi della contrattazione collettiva integrativa con i vincoli di bilancio e quelli derivanti dall'applicazione delle norme di legge, con particolare riferimento alle disposizioni inderogabili che incidono sulla misura e sulla corresponsione dei trattamenti accessori. Si aggiunga inoltre che, ad ulteriore chiarimento dei compiti già ampiamente dettagliati nelle normative citate, il Servizio Ispettivo del Consiglio Regionale Veneto ha recentemente emanato delle Linee Guida per il controllo interno delle Ipab del Veneto (dicembre 2012). E opportuno precisare che tali Linee Guida operano una ricognizione, in base alla normativa vigente, dell attività di controllo da svolgersi all interno delle Istituzioni in oggetto e, per tale ragione si può ritenere che le stesse non siano altro che l esposizione organica e più dettagliata dei controlli che i Revisori avrebbero comunque dovuto effettuare in base alla normativa vigente. L attività di vigilanza e di controllo, in base alle citate linee guida, deve riguardare la gestione dell Ente nella sua interezza. La vigilanza sul rispetto dei vincoli giuridici e contabili non deve limitarsi ad aspetti formali, ma deve essere estesa al controllo degli aspetti sostanziali di natura finanziaria, patrimoniale ed economica della gestione. In particolare, tra il resto, 19

l Organo di revisione deve effettuare la verifica ordinaria degli obblighi fiscali dell Ente relativi a: registri e dichiarazioni IVA; F24 e modello 770, IRAP; dichiarazione dei redditi; versamenti previdenziali mensili con relative denunce (INDAP, INPS, INAIL). In particolare le linee guida specificano che: L Organo di revisione deve: - verificare che al bilancio di previsione siano allegati almeno i seguenti documenti: o la relazione tecnica illustrativa del Segretario / Direttore; o il rendiconto del penultimo esercizio antecedente a quello cui si riferisce il bilancio; o il programma triennale dei lavori pubblici e l elenco annuale dei lavori pubblici di cui all art. 128 del D.Lgs. 163/2006; o il parere dei Responsabili dei servizi finanziario e tecnicoamministrativo in merito alla regolarità contabile e tecnica; o la relazione riguardante il patrimonio ed il relativo piano di valorizzazione (art. 8, c. 4, Legge Regionale n. 43/2012). - richiedere ed esaminare i documenti di dettaglio utilizzati dagli uffici per pervenire alla formazione delle previsioni relative ai singoli capitoli / conti del Bilancio; - verificare l attendibilità delle voci di previsione, confrontando i singoli capitoli / conti con quelli corrispondenti all ultimo rendiconto. In caso di scostamenti significativi, dovrà acquisire le necessarie informazioni conseguendo la ragionevole certezza della congruità delle stime; - effettuare la verifica degli equilibri, ovvero: 20

o verifica del pareggio finanziario / economico complessivo e dell equivalenza fra entrate e spese in partite di giro (fino a quando l Ente non avrà adottato la contabilità economico patrimoniale); o verifica dell equilibrio corrente; o verifica dell equilibrio di parte straordinaria; o verifica dell eventuale iscrizione in bilancio del presunto avanzo di amministrazione / utile d esercizio e della sua destinazione. Se tali controlli fossero stati effettuati dai revisori succedutisi nel tempo in conformità a quanto previsto dalla disciplina e con la richiesta diligenza, si sarebbero immediatamente evidenziate le gravi carenze gestionali (a titolo di mero esempio, la mancata presentazione delle dichiarazioni agli enti di previdenza, i mancati pagamenti dei contributi, la mancata corrispondenza tra la documentazione contabile ed il reale andamento dell attività, etc) e, conseguentemente, si sarebbe evitato il danno e l aggravamento dello stesso nel tempo. I Revisori, ognuno in relazione al danno patito e patendo dall Ente in riferimento al periodo di permanenza in carica, sono chiamati a tenere indenne e risarcire l IPAB da ogni e qualsiasi danno, diretto ed indiretto, accertato ed in corso di accertamento, conseguente ai propri inadempimenti e, in via solidale, anche per gli inadempimenti imputabili al rag. Gian Luca Alberti ed al sig. Rino Gozzi. * * * 2.8 Le coperture assicurative di Lloyd s 21

La Compagnia di Assicurazione Lloyd s ha sottoscritto due polizze assicurative: - la n. 10307564Y (doc. 18), che assicura la Casa di Riposo Benedetto Albertini, avente effetto dal 15.09.2011, con retroattività quinquennale, finalizzata a (art. 13) tenere indenne l assicurato nel caso in cui sia chiamato a risarcire al terzo danneggiato le perdite patrimoniali derivanti da atti od omissioni colposi commessi nell esercizio dell attività istituzionale da parte di uno o più dei dipendenti indicati nella scheda di copertura (tra cui il rag. Alberti); - la n. 10307519I (doc. 19), che assicura il rag. Gian Luca Alberti, avente effetto dal 15.09.2011, con retroattività quinquennale, prestata per la copertura della responsabilità civile e professionale per perdite patrimoniali cagionata a terzi derivanti da responsabilità amministrativa ed amministrativa-contabile, in conseguenza di atti, fatti, omissioni, ritardi commessi con colpa grave nell esercizio delle proprie funzioni sono comprese le somme che gli assicurati sono tenuti a corrispondere a seguito di decisioni di qualsiasi organo di giustizia (art. 13). L IPAB ha provveduto a segnalare tempestivamente i gravi inadempimenti con due distinte lettere (doc. 20). Alla luce dei contratti assicurativi e del reale andamento dei fatti, Lloyd s è certamente tenuta a risarcire l Ente del danno cagionato a quest ultimo dai soggetti sopra indicati - tra cui in particolare il rag. Alberti ed i componenti del Consiglio di Amministrazione - nella misura indicata nel presente atto e/o nella diversa misura che dovesse essere accertata in corso di causa. 22

* * * Cap 3) I DANNI E LA QUANTIFICAZIONE Gli inadempimenti sopra individuati hanno determinato l ammanco di una somma estremamente rilevante in capo all IPAB Casa di Riposo Benedetto Albertini. A seguito di puntuali accertamenti effettuati dai consulenti incarica dall Ente è stato riportato nella relazione datata 01.07.2013 (doc. 8) un conteggio dei mancati versamenti relativi al periodo 2008-2012 da cui si evince che: - il totale dei mancati versamenti (ad Inps gestione ex Inpdap, ad Inps gestione separata e DS, Irap, Ritenute mod. 770, ad Inail) ammonta in linea capitale ad Euro 3.051.400,14; - il totale delle sanzioni ed interessi da pagare al 30.06.2013 ammontava ad Euro 698.980,60; - il totale delle sanzioni ed interessi pagati al 30.06.2013 ammonta ad Euro 222.322,48; - il totale complessivo dell ammanco raggiunge pertanto Euro 3.972.703,22. I consulenti incaricati dall Ente hanno altresì accertato che sono stati corrisposti nel periodo 2008-2012: - assegni nucleo familiare non dovuti (non sussistendo le condizioni e non essendo stata aggiornata la posizione dei lavoratori) per Euro 45.691,81; - somme a titolo di produttività per Euro 239.307,60 in assenza di contrattazione decentrata e di adeguata costituzione del fondo. 23

Una circolarizzazione dei fornitori in corso di effettuazione a cura dell Ente ha evidenziato mancati pagamenti per forniture pregresse ed i cui pagamenti erano ampiamente scaduti per circa Euro 600.000,00; il dato è in corso di aggiornamento sulla base dei riscontri dei fornitori e delle verifiche incrociate dei mandati di pagamento eseguiti. Risulta inoltre che dal 2008 al 2012 il rag. Alberti abbia liquidato sulla propria busta paga emolumenti senza giustificazione per Euro 60.302,51. Da un esame dei mandati degli anni dal 2008 al 2012 sono stati evidenziati prelievi di somme in contanti effettuati direttamente dal rag. Alberti presso la Tesoreria, utilizzando molto spesso una voce generica rimborso spese economali per un importo complessivo di Euro 563.189,66, in carenza di adeguate pezze giustificative e con imputazione del tutto casuale sui capitoli di bilancio. Sulla base di tali voci di danno e fermo restando il possibile emergere di ulteriori elementi mano a mano che gli accertamenti proseguono, l ammanco determinato in capo all IPAB risulta pari ad Euro 5.481.194,80. A ciò si aggiunga che l anno in corso (2013) sta evidenziando un avanzo previsionale di Euro 300.000,00. Dal momento che il 2013 è il primo anno in cui la gestione dell Ente non è stata affidata, in tutto o in parte, al rag. Alberti ed agli altri soggetti ritenuti responsabili dell ammanco, risulta evidente che se la gestione fosse avvenuta sulla scorta dei criteri di efficienza ed efficacia e non fosse stata viziata dai numerosi e gravi inadempimenti sopra descritti, tale avanzo di gestione si sarebbe generato anche in ciascuno degli anni dal 2008 al 2012, mettendo così a disposizione dell Ente la somma complessiva di Euro 1.500.000,00. 24

Vi sono poi numerose e rilevanti voci di spesa che l Ente si è trovato ad affrontare esclusivamente a causa della precedente mala gestio e dell omessa vigilanza; si pensi alle spese per consulenze esterne (necessarie, ad esempio, per ricostruire la complessa situazione previdenziale, oppure per la difesa legale, etc), per straordinari del personale dipendente, per trasferte, per la gestione in un momento di difficoltà delle relazioni esterne con ospiti, familiari e lavoratori, etc. Tali spese ammontano ad oggi a circa Euro 226.000,00. Inutile dire che l eco della notizia riportato per mesi sulla stampa locale ha inoltre determinato un conclamato danno all immagine dell IPAB Casa di Riposo Benedetto Albertini, la quale ha registrato un drastico calo delle richieste e degli effettivi inserimenti di ospiti soprattutto nei primi mesi del 2013. Basti rilevare che la Casa di Riposo ha sempre avuto una lista di attesa ed ha sempre registrato una costante elevata presenza di ospiti. La perdita economica quantificabile per il significativo calo degli ospiti è quantomeno pari ad Euro 70.000,00, mentre l ulteriore danno complessivo di immagine risulta quantomeno pari ad Euro 300.000,00. Sulla base dei dati attualmente a disposizione e delle verifiche esperite, l ammanco e gli ulteriori danni subiti dall IPAB ammantano quindi complessivamente ad Euro 7.577.194,80, così ripartibili per anno: 2008 2009 2010 2011 2012 INPS gestione ex 403.080,20 499.760,83 399.910,17 25

INPDAP Sanzioni/interessi gestione ex INPDAP INPS 47.391,63 119.795,03 76.257,42 61.252,13 117.218,63 INPS gestione separata e 73.251,79 73.251,79 73.251,79 73.251,79 DS Sanzioni/interessi INPS 41.348,09 41.348,09 41.348,09 41.348,09 gestione separata e DS Sanzioni/interessi gestione separata INPS 17.881,53 INPS DS 13.086,99 Sanzioni/interessi DS INPS 7.852,27 IRAP 110.573,95 146.905,00 156.799,00 161.264,64 Sanzioni/interessi IRAP 1.029,48 39.931,27 25.708,38 23.519,85 20.158,08 Ritenute modello 770 144.879,09 224.599,00 223.092,00 219.003,60 Sanzioni/interessi ritenute 20.752,63 55.214,54 43.681,76 33.463,80 27.375,45 mod. 770 INAIL 16740,19 18.698,35 20.000,00 Sanzioni/interessi INAIL 2.155,04 4.287,54 4.984,23 6.000,00 Assegni Nucleo Fam. non 9.138,36 9.138,36 9.138,36 9.138,36 9.138,36 dovuti Somme per produttività 52.789,47 42.067,36 53.384,84 45.952,81 45.113,12 senza presupposti Rimborso economali spese 61.815,74 113.140,2 122.641,45 111.973,53 153.618,74 26

Debiti verso fornitori 120.000,00 120.000,00 120.000,00 120.000,00 120.000,00 Emolumenti Alberti senza 420,00 1.092,13 17.113,00 4.213,20 37.464,18 giustificazione Mancato avanzo di 300.000,00 300.000,00 300.000,00 300.000,00 300.000,00 gestione Spese sostenute dall Ente 45.200,00 45.200,00 45.200,00 45.200,00 45.200,00 per consulenza e difesa Mancata presenza di 14.000,00 14.000,00 14.000,00 14.000,00 14.000,00 ospiti Danno d immagine 60.000,00 60.000,00 60.000,00 60.000,00 60.000,00 TOTALE per anno 771.358,10 1.308.527,04 1.799.295,18 1.847.949,62 1.850.064,86 anno 2008 2009 2010 2011 2012 TOT. COMPLESSIVO Euro 7.577.194,80 * * * Tutto ciò premesso, i sottoscritti procuratori, ut sopra legittimati, citano rag. Gian Luca Alberti, residente in 37063 - Isola della Scala (Vr), Via del Granatiere n. 5, LBRGLC62C08E349Y, in qualità di Ragioniere Economo e Segretario Direttore pro tempore dell IPAB Casa di Riposo Benedetto Albertini; sig. Rino Gozzi, residente in 37063 - Isola della Scala (Vr), Via Aleardo Aleardi n. 2, in qualità di Ragioniere Economo e Segretario Direttore pro tempore dell IPAB Casa di Riposo Benedetto Albertini; 27

UniCredit Spa, con sede legale in 00186 Roma, Via Alessandro Specchi n. 16, P. Iva 00348170101, in persona del legale rappresentante pro tempore; Banco Popolare Società Cooperativa, con sede legale in 37121 Verona, Piazza Nogara n. 2, P. Iva: 03700430238, in persona del legale rappresentante pro tempore; dott. Marco Biasia, residente in 37063 - Isola della Scala (Vr), Via Mandello n. 15, C.F: BSIMRC68T20E349F, in qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione pro tempore dell IPAB Casa di Riposo Benedetto Albertini; sig. Gabriele Pasquale, residente in 37063 - Isola della Scala (Vr), Via Roma n. 9, C.F: PSQGRL39R25H056P, in qualità di Consigliere di Amministrazione pro tempore dell IPAB Casa di Riposo Benedetto Albertini; sig. Alberto Soave, residente in 37063 Isola della Scala (Vr), Via 28 Gennaio n. 9, in qualità di Consigliere di Amministrazione pro tempore dell IPAB Casa di Riposo Benedetto Albertini; sig.ra Maria Grazia Rancan, residente in 37063 - Isola della Scala (Vr), Via Guasto n. 10, in qualità di Consigliere di Amministrazione pro tempore dell IPAB Casa di Riposo Benedetto Albertini; sig. Fausto Faccioli, residente in 37063 Isola della Scala (Vr), Via Doltra n. 201, in qualità di Consigliere di Amministrazione pro tempore dell IPAB Casa di Riposo Benedetto Albertini; sig. Luciano Rossignoli, residente in 37063 - Isola della Scala (Vr), Via Monte Bianco n. 2, C.F:RSSLCN47P08E349L in qualità di Consigliere di 28

Amministrazione pro tempore dell IPAB Casa di Riposo Benedetto Albertini; sig. Giorgio Tamassia, residente in 37063 - Isola della Scala (Vr), Via Rimembranza n. 30, C.F: TMSGRG47D10E349P, in qualità di Consigliere di Amministrazione pro tempore dell IPAB Casa di Riposo Benedetto Albertini; sig. Mattia Munari, residente in 37063 - Isola della Scala (Vr), Via Doltra n. 47, C.F:MNRMTT79H19E349D, in qualità di Consigliere di Amministrazione pro tempore dell IPAB Casa di Riposo Benedetto Albertini; rag. Arrigo Tomiolo, residente in 37063 - Isola della Scala (Vr), Via Della Mondina n. 12, C.F: TMLRRG62M18E349W, in qualità di Revisore pro tempore dell IPAB Casa di Riposo Benedetto Albertini; rag. Walter Turrina, residente in 37063 - Isola della Scala (Vr), Via G. Donizzetti n. 5, C.F: TRRWTR54E15L567X, in qualità di Revisore pro tempore dell IPAB Casa di Riposo Benedetto Albertini; dott. Lorenzo Zanini, residente in 37063 - Isola della Scala (Vr), Via B. Croce n. 3 int. 2, C.F: ZNNLNZ76C02E349Z, in qualità di Revisore pro tempore dell IPAB Casa di Riposo Benedetto Albertini; dott. Giampaolo Bertaglia, residente in 37063 - Isola della Scala (Vr), Via Tavole di Casalbergo n. 9, C.F: BRTGPL44A26L396U, in qualità di Revisore pro tempore dell IPAB Casa di Riposo Benedetto Albertini; Lloyd s Rappresentanza Generale in Italia, in persona del legale rappresentante pro tempore, con sede in 20121 Milano, Corso Garibaldi n. 86; 29

a comparire avanti l Ill.mo Tribunale di Verona, sezione e G.U. designandi, all udienza del giorno 27 marzo 2014, ore di rito invitandoli a costituirsi in giudizio nel termine di venti giorni prima dell udienza indicata, mediante deposito di atto scritto, con avvertimento che il mancato rispetto di tale termine comporta gravi limitazioni al diritto di difesa e le decadenze di cui agli artt. 38 e 167 c.p.c. e che la mancata costituzione alla prima udienza comporta la dichiarazione di contumacia, per ivi sentir accogliere le seguenti conclusioni: voglia l Ill.mo Tribunale adito, ogni diversa e contraria eccezione o istanza anche istruttoria disattesa, in via principale Nei confronti del rag. Gian Luca Alberti: accertarsi, per le ragioni sopra esposte, gli inadempimenti del rag. Gian Luca Alberti alle obbligazioni su di esso incombenti in qualità di Ragioniere-Economo e Segretario-Direttore dell IPAB Casa di Risposo Benedetto Albertini; conseguentemente condannarsi il rag. Gian Luca Alberti a risarcire, anche in via solidale con altri soggetti ritenuti responsabili, all IPAB Casa di Riposo Benedetto Albertini, nella persona del legale rappresentante pro tempore, i danni subiti nella misura di Euro 7.577.194,80 o nella diversa misura maggiore o minore che verrà accertata in corso di causa o ritenuta di giustizia, oltre interessi al saggio legale e rivalutazione monetaria dal dì della domanda al saldo effettivo; 30

Nei confronti del sig. Rino Gozzi: accertarsi, per le ragioni sopra esposte, gli inadempimenti del sig. Rino Gozzi alle obbligazioni su di esso incombenti in qualità di Segretario- Direttore dell IPAB Casa di Risposo Benedetto Albertini; conseguentemente condannarsi il sig. Rino Gozzi a risarcire, anche in via solidale con altri soggetti ritenuti responsabili, all IPAB Casa di Riposo Benedetto Albertini, nella persona del legale rappresentante pro tempore, i danni subiti nella misura di Euro 989.445,94, o nella diversa misura maggiore o minore che verrà accertata in corso di causa o ritenuta di giustizia, oltre interessi al saggio legale e rivalutazione monetaria dal dì della domanda al saldo effettivo; Nei confronti di UniCredit Spa in persona del legale rappresentante pro tempore: accertarsi, per le ragioni sopra esposte, gli inadempimenti di UniCredit Spa alle obbligazioni su di essa incombenti in qualità Tesoriere dell IPAB Casa di Risposo Benedetto Albertini nel periodo dal 01.01.2008 al 31.12.2011; conseguentemente condannarsi UniCredit Spa in persona del legale rappresentante pro tempore a risarcire, anche in via solidale con altri soggetti ritenuti responsabili, all IPAB Casa di Riposo Benedetto Albertini, nella persona del legale rappresentante pro tempore, i danni subiti nella misura di Euro 5.727.129,94 o nella diversa misura maggiore o minore che verrà accertata in corso di causa o ritenuta di giustizia, oltre interessi al saggio legale e rivalutazione monetaria dal dì della domanda al saldo effettivo; 31

Nei confronti di Banco Popolare Società Cooperativa in persona del legale rappresentante pro tempore: accertarsi, per le ragioni sopra esposte, gli inadempimenti di Banco Popolare Società Cooperativa alle obbligazioni su di essa incombenti in qualità Tesoriere dell IPAB Casa di Risposo Benedetto Albertini nel periodo dal 01.01.2012 ad oggi; conseguentemente condannarsi Banco Popolare Società Cooperativa in persona del legale rappresentante pro tempore a risarcire, anche in via solidale con altri soggetti ritenuti responsabili, all IPAB Casa di Riposo Benedetto Albertini, nella persona del legale rappresentante pro tempore, i danni subiti nella misura di Euro 1.850.064,86, o nella diversa misura maggiore o minore che verrà accertata in corso di causa o ritenuta di giustizia, oltre interessi al saggio legale e rivalutazione monetaria dal dì della domanda al saldo effettivo; Nei confronti del dott. Marco Biasia: accertarsi, per le ragioni sopra esposte, gli inadempimenti del dott. Marco Biasia alle obbligazioni su di esso incombenti in qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione dal 2008 al 2013 dell IPAB Casa di Risposo Benedetto Albertini; conseguentemente condannarsi il dott. Marco Biasia a risarcire, anche in via solidale con altri soggetti ritenuti responsabili, all IPAB Casa di Riposo Benedetto Albertini, nella persona del legale rappresentante pro tempore, i danni subiti nella misura di Euro 7.577.194,80 o nella diversa misura maggiore o minore che verrà accertata in corso di 32

causa o ritenuta di giustizia, oltre interessi al saggio legale e rivalutazione monetaria dal dì della domanda al saldo effettivo; Nei confronti dei sig.ri Gabriele Pasquale, Maria Grazia Rancan, Luciano Rossignoli: accertarsi, per le ragioni sopra esposte, gli inadempimenti dei sigg.ri Gabriele Pasquale, Maria Grazia Rancan, Luciano Rossignoli alle obbligazioni su di essi incombenti in qualità di Consiglieri di Amministrazione dal 24.02.2009 al 2013 dell IPAB Casa di Risposo Benedetto Albertini; conseguentemente condannarsi i sigg.ri Gabriele Pasquale, Maria Grazia Rancan, Luciano Rossignoli a risarcire, in via solidale tra loro ed in via solidale anche con altri soggetti ritenuti responsabili, all IPAB Casa di Riposo Benedetto Albertini, nella persona del legale rappresentante pro tempore, i danni subiti nella misura di Euro 6.587.748,86, o nella diversa misura maggiore o minore che verrà accertata in corso di causa o ritenuta di giustizia, oltre interessi al saggio legale e rivalutazione monetaria dal dì della domanda al saldo effettivo; Nei confronti del sig. Mattia Munari: accertarsi, per le ragioni sopra esposte, gli inadempimenti del sig. Mattia Munari alle obbligazioni su di esso incombenti in qualità di Consigliere di Amministrazione dal 24.02.2009 al 20.04.2010 dell IPAB Casa di Risposo Benedetto Albertini; conseguentemente condannarsi il sig. Mattia Munari a risarcire, in via solidale con gli altri Consiglieri di Amministrazione ed in via solidale anche con altri soggetti ritenuti responsabili, all IPAB Casa di Riposo 33

Benedetto Albertini, nella persona del legale rappresentante pro tempore, i danni subiti nella misura di Euro 1.690.204,26 o nella diversa misura maggiore o minore che verrà accertata in corso di causa o ritenuta di giustizia, oltre interessi al saggio legale e rivalutazione monetaria dal dì della domanda al saldo effettivo; Nei confronti del sig. Giorgio Tamassia: accertarsi, per le ragioni sopra esposte, gli inadempimenti del sig. Giorgio Tamassia alle obbligazioni su di esso incombenti in qualità di Consigliere di Amministrazione dal 04.06.2010 al 2013 dell IPAB Casa di Risposo Benedetto Albertini; conseguentemente condannarsi il sig. Giorgio Tamassia a risarcire, in via solidale con gli altri Consiglieri di Amministrazione ed in via solidale anche con altri soggetti ritenuti responsabili, all IPAB Casa di Riposo Benedetto Albertini, nella persona del legale rappresentante pro tempore, i danni subiti nella misura di Euro 4.747.603,33 o nella diversa misura maggiore o minore che verrà accertata in corso di causa o ritenuta di giustizia, oltre interessi al saggio legale e rivalutazione monetaria dal dì della domanda al saldo effettivo; Nei confronti dei sig.ri Gabriele Pasquale e Maria Grazia Rancan: accertarsi, per le ragioni sopra esposte, gli inadempimenti dei sigg.ri Gabriele Pasquale e Maria Grazia Rancan alle obbligazioni su di essi incombenti in qualità di Consiglieri di Amministrazione dal 01.01.2008 al 24.02.2009 dell IPAB Casa di Risposo Benedetto Albertini; conseguentemente condannarsi i sigg.ri Gabriele Pasquale e Maria Grazia Rancan a risarcire, in via solidale tra loro ed in via solidale 34