BIO NEWSLETTER N 1 anno 2014



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BIO NEWSLETTER N 1 anno 2014 Toscana: bandi del Programma di sviluppo rurale per l agricoltura biologica. 22/01/2014 Sono state destinate nuove risorse alla misura 214 del Psr Pagamenti agroambientali con cui la Regione Toscana interviene per diffondere metodi di produzione agricola a basso impatto ambientale, come l agricoltura biologica e l agricoltura integrata, per conservare la biodiversità all interno dell agro-ecosistema, ridurre lo sfruttamento e l inquinamento delle risorse idriche, contenere l erosione e la perdita di fertilità dei suoli e contribuire alla riduzione dell emissione dei gas serra. Inoltre, con questa misura si prevede di salvaguardare le risorse genetiche di interesse agrario originarie del territorio toscano, sia animali che vegetali. La scadenza del bando è per il 28 febbraio. Il bando scaricabile. Fonte: Regione Toscana La proposta della Commissione Ue per ampliare la produzione di prodotti biologici. 25/03/2014 Oggi la Commissione europea ha pubblicato nuove proposte per un nuovo regolamento sulla produzione biologica e all etichettatura dei prodotti biologici e sottolinea che «Le preoccupazioni dei consumatori e dei produttori sono al centro di queste proposte, che intendono ovviare ad alcune carenze del sistema attuale. Nell ultimo decennio il mercato UE dei prodotti biologici ha quadruplicato la sua estensione; le norme devono essere pertanto aggiornate e adeguate per consentire al settore di svilupparsi ulteriormente e di far fronte alle sfide future». La proposta, che sarà ora trasmessa al Parlamento europeo e al Consiglio, si basa sui risultati di un ampio processo di consultazione avviato nel 2012 che prevedeva una serie di audizioni con esperti internazionali e dell Ue sulla produzione biologica. Una consultazione pubblica avviata nel 2013 ha suscitato un grande interesse nei cittadini, con 45. 000 risposte, provenienti in gran parte dai consumatori più che dai produttori, ed ha evidenziato le preoccupazioni dell opinione pubblica per le questioni ambientali e della qualità, indicando una chiara richiesta di rafforzare e rendere più uniformi le norme in materia di produzione biologica in tutta l Ue. La proposta si concentra su tre obiettivi principali: mantenere la fiducia dei consumatori, mantenere la fiducia dei produttori e facilitare il passaggio degli agricoltori alla produzione biologica.»l intento spiega la Commissione Ue- è di far sì che l agricoltura biologica resti fedele ai suoi principi e obiettivi, in modo da soddisfare le richieste del pubblico in termini di ambiente e qualità. La Commissione propone in particolare di: rafforzare e armonizzare le norme, sia all interno dell Unione europea che con riguardo ai prodotti importati, sopprimendo molte delle attuali eccezioni in materia di produzione e controlli; rafforzare i controlli basandoli

sul rischio; facilitare il passaggio dei piccoli agricoltori all agricoltura biologica introducendo la possibilità di aderire a un sistema di certificazione di gruppo; tener conto in modo più adeguato della dimensione internazionale degli scambi di prodotti biologici con l aggiunta di nuove disposizioni in materia di esportazioni; e infine semplificare la legislazione per ridurre i costi amministrativi a carico degli agricoltori e migliorare la trasparenza». Inoltre la Commissione, per aiutare agricoltori, produttori e dettaglianti del biologico ad adeguarsi alla proposta di riforma delle politiche e ad affrontare le sfide future, ha approvato un piano d azione per il futuro della produzione biologica in Europa che prevede «Una migliore informazione degli agricoltori sulle iniziative in materia di sviluppo rurale e di politica agricola dell Ue a favore dell agricoltura biologica, un rafforzamento dei legami tra i progetti di ricerca e innovazione dell Ue e la produzione biologica nonché incentivi all uso di alimenti biologici, ad esempio nelle scuole». Il Commissario europeo all agricoltura e sviluppo rurale, Dacian Ciolos, ha dichiarato che «Il futuro del comparto biologico nell Unione dipende dalla qualità e dall integrità dei prodotti venduti con il logo biologico europeo. La Commissione intende ampliare e migliorare l agricoltura biologica nell Ue consolidando la fiducia dei consumatori nei prodotti biologici ed eliminando gli ostacoli allo sviluppo di questo tipo di agricoltura. Il nuovo pacchetto di misure risulta favorevole sia per i consumatori che per gli agricoltori. I consumatori avranno maggiori garanzie sugli alimenti biologici prodotti e venduti nell Ue e gli agricoltori, i produttori e i dettaglianti avranno accesso a un mercato più ampio sia all interno che all esterno dell Unione». Fonte: Greenreport.it Conto alla rovescia per VINITALY BIO 12/03/2014 Conto alla rovescia per la 48esima edizione di Vinitaly, la più celebre e importante manifestazione enologica italiana, prevista dal 6 al 9 aprile 2014. Dall accordo firmato tra Veronafiere e FederBio nasce Vinitaly Bio, il primo Salone dedicato esclusivamente ai vini biologici e biodinamici certificati in base ai regolamenti (CE) n.834/2007 e (UE) n.203/2012. Vinitaly Bio nasce con l ambizione di rappresentare la produzione enologica bio italiana e di diventare un punto di riferimento anche a livello internazionale. Quest anno, anche il mondo del biologico ha ottimi motivi per essere interessato all appuntamento veronese grazie all accordo realizzato tra Veronafiere e FederBio infatti, l edizione di quest anno vedrà per la prima volta svolgersi anche Vinitalybio, il nuovo salone specializzato dedicato ai vini biologici certificati, ospitato all interno del padiglione 11.Un progetto pensato per valorizzare la produzione enologica certificata secondo le norme del regolamento UE n. 203/2012 sulla produzione e l etichettatura del vino biologico, entrato in vigore il 1 agosto dell anno scorso. Il progetto spiega il presidente di Veronafiere Ettore Riello risponde alla logica dell Ente di innovare continuamente i propri prodotti per adeguarli ai cambiamenti del mercato. Vinitalybio è una grande occasione di visibilità per le cantine biologiche italiane che rappresentano il 6,5% del vigneto nazionale con 53 mila ettari coltivati, ponendo l Italia al secondo posto per estensione a livello mondiale. L Italia, inoltre, con una quota del 13% rappresenta il terzo esportatore di vini bio negli Stati Uniti. «Con l entrata in vigore nel 2012 del regolamento sulla produzione biologica anche per il vino spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere abbiamo colto l occasione per adeguare alla normativa europea la nostra offerta fieristica, dando uno spazio distinto alle produzioni certificate. Come tutte le iniziative che mettiamo in campo per le rassegne, anche Vinitalybio è pensato per favorire il business e per questo l accordo con FederBio prevede anche un attività di incoming per portare a Verona buyer provenienti dai mercati più interessanti per il consumo di vini biologici, in particolare Germania, Svizzera e Paesi Scandinavi.» Il Presidente FederBio Paolo Carnemolla sottolinea l importanza della certificazione anche nel caso dei vini biologici, in quanto è proprio la certificazione che rappresenta l unica garanzia per chi intende acquistare un vino ottenuto secondo i principi e le rigorose normative dell UE in materia di biologico. ( ). Questo è l unico requisito indispensabile per partecipare alla manifestazione e sul rispetto del quale FederBio supporterà Veronafiere con apposito personale e verifiche mirate. La certificazione biologica è del resto orami riconosciuta a

livello internazionale pure fuori dall UE, dunque è un opportunità straordinaria anche per il vino italiano per migliorare ulteriormente il proprio posizionamento sui mercati. La prima edizione conterà su 1000 mq di superficie e oltre 100 espositori certificati. Nel corso dei 4 giorni di Vinitaly, oltre agli stand dei diversi produttori inoltre anche un enoteca dove apprezzare i vini biologici presentati all appuntamento veronese. In calendario poi una serie di eventi di degustazione organizzati da FederBio e rivolti ai buyer e giornalisti che vogliono approfondire la conoscenza dei vini biologici e, a completare la proposta biologica dell edizione 2014 di Vinitay, il convegno Il vino biologico italiano alla sfida dei mercati : un occasione di confronto sulle potenzialità del mercato del vino biologico in Italia e all estero e sulle opportunità commerciali della certificazione biologica per la filiera vitivinicola. Il programma di dettaglio degli eventi di Vinitaly Bio è consultabile a questo link Fonte: FederBio A Roma il 21 presentazone del volume Organic in Europe 12/03/2014 Sarà presentato venerdì 21 marzo a Roma presso la sala del Comando Carabinieri del Ministero delle Politiche Agricole e Alimentari (via Torino 44, nei pressi del Ministero) il volume Organic in Europe Prospects and developments. La pubblicazione, curata da IFOAM UE in collaborazione con FIBL e CIHEAM-IAMB, si inserisce nell ambito della campagna Mind the CAP mirata a informare e sensibilizzare agricoltori e cittadini ruguardo la PAC per quanto riguarda gli aspetti più strettamente legati al biologico ed in particolare il contributo derivante dal bio alla riforma della Politica Agricola Comune e alla nuova programmazione dello sviluppo rurale. Al progetto partecipano 10 Stati Membri: oltre all Italia, Belgio, Portogallo, Grecia, Slovenia, Irlanda, Lituania, Germania, Olanda e Spagna. Chiunque desideri partecipare può scrivere a l.guarrera@iamb.it o telefonare alla Segreteria al numero 080-4606356. A tutti i partecipanti verrà data gratuitamente copia del volume. Il programma completo dell evento è consultabile a questo link Fonte: Sinab

Olio, Premio Biol: podio tutto italiano 26/03/2014 Chiusa la manifestazione che ha visto Andria epicentro dell olivicoltura internazionale bio. Vince il casertano Monte della Torre, secondo il fiorentino San Martino, terzo il pugliese Tenuta Arcamone. BiolPack all umbro Viola, Biolkids al portoghese Carm Premio Biol: le autorità al tavolo della cerimonia Podio tutto made in Italy per il 19 Premio internazionale Biol. E l extravergine Monte della Torre dell omonima azienda di Caserta a vincere la kermesse internazionale riservata ai migliori oli bio, che assegna in Puglia i più importanti riconoscimenti mondiali del settore. L olio campano è risultato il migliore assoluto dell ultima annata tra i425 oli in gara, cifra record, giunti da 17 Paesi, superando al fotofinish un tipico olio del Chianti, il San Martino della Tenuta omonima di Bagno a Ripoli (Firenze). Terzo posto al pugliese Tenuta Arcamone prodotto da De Carlo a Bitritto (Bari), che porta a casa anche il riconoscimento tematico per la miglior coratina. Fra gli stranieri, miglior piazzamento, al nono posto, per lo spagnolo Finca La TorreSelection di Malaga. Ad aggiudicarsi il Premio BiolPack (miglior accoppiata etichetta-packaging assegnato da una specifica giuria di esperti in comunicazione e consumo) l umbro Viola dell omonima azienda di S. Eraclio Foligno (Perugina). Premio BiolKids, assegnato dalla giuria dei bambini, al portoghese Carm Grande Escolana. L elenco completo di tutti i riconoscimenti territoriali e delle menzioni sarà presto online sul sito. La proclamazione dei vincitori è avvenuta a Castel del Monte, con l intervento tra gli altri dell assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia Fabrizio Nardoni, del presidente della Camera di commercio di Bari Alessandro Ambrosi, del sindaco di Andria Nicola Giorgino, nella cornice, con riprese aeree filmate dal Bioldrone, formata dai 600 bambini del BiolKids: progetto che con percorsi formativi e laboratori d assaggio degli oli bio ha coinvolto 26 classi di scuole primarie delle sei province pugliesi e quest anno anche sette classi calabresi, sarde e liguri, formando un baby panel che in mattinata ha affiancato i giurati internazionali per assegnare l olio più piacevole ai giovani palati.? La giuria - ha dichiarato il coordinatore del Biol Nino Paparella - ha rilevato come sia stata un ottima annata per gli oli bio italiani, nonostante caldo e siccità. Con una qualità diffusa tra le varie regioni, e non più con-

centrata in poche. Per l estero, nella selezione finale ottima figura per gli spagnoli, portoghesi, greci e sloveni: a riprova che la qualità si ottiene a prescindere da aree geografiche e clima. Quanto agli oli di casa, ottimi, e per tutte le varietà pugliesi. Con coratine ormai da premio. I vincitori e i circa 150 oli aggiudicatisi le Medaglie Extra Gold, Gold e Silver saranno pubblicati nel Catalogo del Biol, poi presentato alle principali fiere internazionali. Si chiude dunque la kermesse organizzata dal Cibi e promossa da Regione Puglia, area Politiche per lo sviluppo rurale, Camera di commercio di Bari e Città di Andria, che tra sessioni della giuria internazionale, il convegno (promosso da Bridgeconomies - Unioncamere Puglia) sull olio bio tra produzione e mercato, con il focus su Cina, Giappone e Usa, la mostra degli oli in concorso, le Biol Officine, con incontri aperti su birra, olio e miele bio, laboratori di videoarte, BiolBar e concerti serali, per tre giorni ha reso Andria epicentro internazionale del movimento olivicolo biologico. Il Premio Biol è patrocinato da Provincia Bat, Ifoam, AgroBioMediterraneo, e si svolge in collaborazione con Associazione BiolItalia, Gal - Le Città di Castel del Monte, Consorzio Puglia Natura, Lilt e Axiom Group. Fonte: Biol, Agronotizie