Report 2013: il sistema è in equilibrio ma il Cnt cerca strategie per aumentare le donazioni - Quale futuro per i trapianti

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18 marzo 2014 16/03/14 Abc Trasplantes en «urgencia cero» De Castro Nuria_Ramirez 16/03/14 Pais Trasplantes altruistas 18/03/14 Sole 24 Ore Sanita' Report 2013: il sistema è in equilibrio ma il Cnt cerca strategie per aumentare le donazioni - Quale futuro per i trapianti Gobbi Barbara 18/03/14 Avvenire Caso Stamina Speranze deluse nella trappola scienza-politica Vinai Emanuela 18/03/14 Gazzetta di Modena Stamina, muore in lista d'attesa 18/03/14 Nuova Ferrara Operato il bimbo bondenese - Trapianto di midollo osseo per il bambino bondenese Govoni Samuele 18/03/14 Agi.it Trapianti: nel 2013 2. 841 pazienti trapiantati, 1.102 donatori 18/03/14 Meteoweb.it Medicina a breve il secondo tentativo di trapianto di cuore artificiale F.F.

18/03/14 Giornale di Puglia Tricase, trapianto di midollo osseo: Panico all avanguardia Anna Maria De Giorgi 18/03/14 Il Cittadino.it Trapianti Cnt, stabili nel 2013, donatori italiani più 'vecchì in Ue 18/03/14 Quotidianosanità.it Guida alla lettura dei dati 2013 del Centro nazionale trapianti 18/03/14 Il Messaggero.it Roma Ikea, morto il bimbo soffocato da un hot dog a Porta di Roma. I genitori donano i suoi organi 18/03/14 Agi.it Morto il bimbo soffocato da un boccone al ristorante Ikea 18/03/14 Il Messaggero.it Ikea, morto bimbo di 3 anni soffocato da hot dog Aurora Scudieri 18/03/14 RaiNews.it La morte a Roma del bimbo soffocato da un hot dog: la Procura apre le indagini 18/03/14 AdnKronos Roma: morto bimbo soffocato a Ikea, procura apre fascicolo 18/03/14 Giornalettismo Il bimbo morto soffocato da un panino di Ikea 18/03/14 TMNews E' morto il bimbo soffocato da un hot-dog all'ikea a Roma Sav 18/03/14 RomaToday Bimbo soffocato all'ikea: il fegato di Francesco salverà una giovane romana 18/03/14 Repubblica.it Roma

Morto il bimbo soffocato da un panino al ristorante di Ikea. La procura apre un'inchiesta

Lettori: n.d. Diffusione: n.d. Dir. Resp.: Bieito Rubido Ramonde 16-MAR-2014 da pag. 64

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Lettori: n.d. Diffusione: n.d. Dir. Resp.: Javier Moreno 16-MAR-2014 da pag. 36

Lettori: n.d. Diffusione: n.d. Dir. Resp.: Roberto Napoletano 18-MAR-2014 da pag. 8

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Lettori: 385.000 Diffusione: 107.541 Dir. Resp.: Marco Tarquinio 18-MAR-2014 da pag. 10

Lettori: n.d. Diffusione: n.d. Dir. Resp.: Enrico Grazioli 18-MAR-2014 da pag. 14

Lettori: 90.000 Diffusione: 9.455 Dir. Resp.: Stefano Scansani 18-MAR-2014 da pag. 21

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Trapianti: nel 2013 2. 841 pazienti trapiantati, 1. 102 donatori 18:08 17 MAR 2014 (AGI) - Roma, 17 mar. - I dati elaborati dal Centro Nazionale Trapianti per l'attivita' di donazione e trapianto di organi nel 2013 fotografano una sostanziale stabilita' del sistema italiano: le lievi oscillazioni riscontrabili per le donazioni e i trapianti sono sintomo di una positiva tenuta del settore, nonostante le recenti difficolta' organizzative e strutturali del nostro sistema sanitario. Secondo le cifre del Sistema Informativo Trapianti, i donatori utilizzati nel 2013 sono 1.102 a fronte di 2.270 decessi con accertamento di morte con criteri neurologici (dato che rimane stabile rispetto al 2012), condizione necessaria perche' si possa avviare il percorso che porta alla donazione. Inoltre, l'eta' media dei donatori e' di 63 anni, la piu' alta in Europa. Le motivazioni del divario esistente tra il numero di accertamenti eseguiti e donatori utilizzati sono molteplici e non possono essere riconducibili solo alle opposizioni, che per il 2013 si attestano al 29.6%. Tra i principali fattori di interruzione del processo di donazione c'e' la non idoneita' clinica del potenziale donatore, a causa di controindicazioni cliniche al trapianto, un segnale, questo, dell'elevato livello di sicurezza raggiunto dal sistema italiano. Nel 2013 sono stati trapiantati 2.841 pazienti, in leggera flessione rispetto all'anno precedente (2.902); nel dettaglio: 1501 trapianti di rene, 998 di fegato, 219 di cuore, 141 di polmone e 58 di pancreas. I dati sono diversificati per organo: i trapianti di cuore e di rene sono leggermente diminuiti rispetto al 2012. I trapianti di cuore, nel 2013, sono 219 rispetto ai 231 del 2012; questo calo deve essere letto anche alla luce del crescente utilizzo dei VAD (Ventricular Assist Device), soluzioni "ponte" al trapianto o terapia definitiva. I trapianti di rene, nel 2013, sono 1501 rispetto ai 1589 del 2012 ma si registra un aumento del trapianto di rene da donatore vivente (210 nel 2013, dati in proiezione al 30 novembre 2013, rispetto ai 189 del 2012). In sostanziale crescita sono il trapianto di polmone e quello di fegato, rispettivamente nel 2013 sono stati trapiantati 30 e 12 pazienti in piu' rispetto al 2012. Stabili anche le liste d'attesa: i pazienti iscritti in lista sono 8.828 come lo scorso anno. Questo dato dimostra la sostanziale stabilita' del sistema. La maggior parte di questi sono in lista di attesa per ricevere un trapianto di rene (6.707); rispetto agli altri organi, al paziente e' offerta la possibilita' di iscriversi in piu' liste d'attesa per il rene. L'analisi dei flussi di lista dal 1/1/2012 al 31/12/2013 per organo (rene, fegato, cuore, polmone e pancreas) mostra due dati piu' che incoraggianti: il primo e' aumentata la sopravvivenza dei pazienti in lista di attesa per il fegato e il cuore, il secondo dato e' la percentuale elevata di successo che riguarda tutti gli organi. I pazienti che escono dalla liste con un trapianto, infatti, sono tra il 70% e l'80% (le percentuali dipendono dall'organo); un indice che dimostra un'ampia opportunita' di ricevere un trapianto. (AGI).

Medicina: a breve il secondo tentativo di trapianto di cuore artificiale lunedì 17 marzo 2014, 16:25 di F.F. Dopo il primo insuccesso, l azienda biomedica francese Carmat ha dichiarato che fra qualche settimana tentera nuovamente di impiantare un cuore artificiale in un altro paziente. I cuori artificiali sono finora stati utilizzati solo come rimedi temporanei per pazienti con problemi cardiaci cronici, ma la Carmat ha intenzione di creare un dispositivo che possa resistere a lungo termine, tanto da poter dimettere i pazienti e farli tornare alla loro vita. La compagnia sta ancora aspettando i risultati relativi al primo tentativo su un uomo di 76 anni, morto due mesi dopo il trapianto. L azienda spera di riuscire a impiantare quattro cuori artificiali e se tutti i pazienti sopravviveranno almeno un mese l esperimento potra dirsi un successo.

Tricase, trapianto di midollo osseo: Panico all avanguardia di Anna Maria De Giorgi (avvocato) - In occasione della XXII giornata mondiale del malato, si è tenuto presso l Ospedale Cardinale Panico di Tricase un convegno sul tema della donazione nelle sue molteplici fattispecie, ossia degli organi, del midollo osseo, di cellule staminali e del sangue. Il dott. Giancarlo Negro, dirigente medico U.O. rianimazione presso l Ospedale Francesco Ferrari di Casarano, ha illustrato quale sia la realtà pugliese per la donazione degli organi e trapianti effettuati negli ultimi anni e sono emersi due dati rilevanti: in primo luogo il numero dei trapianti di organi effettuati è nettamente inferiore, rispetto al numero di persone che sono in attesa, e in secondo luogo in Puglia vi è un alto tasso di opposizioni, e quest ultimo incide sul primo. Ma cos è l opposizione? È il rifiuto da parte di un parente a prestare il proprio consenso per l espianto degli organi di una persona alla quale sia stata accertata la morte cerebrale. Perché questo numero altissimo di opposizioni? I motivi esposti sia dal dott. Negro che dal dott. Gaetano Iosa, dirigente medico U.O. rianimazione presso l ospedale di Tricase sono molteplici: il disaccordo dei parenti e chi ha il dovere di decidere in merito, pur essendo favorevole all espianto, pone un diniego pur di non creare dissapori in famiglia; una forma di sacralità del corpo oramai senza vita; una non conoscenza di quanto sia importante un organo per un malato che aspetta la vita. In Puglia di fatto c è una scarsa sensibilità alla problematica e come ha giustamente evidenziato il dott. Iosa per ogni cittadino è semplice, dal punto di vista burocratico, esprimere il proprio consenso o diniego per un eventuale donazione degli organi a seguito di morte cerebrale. Basta recarsi presso l ufficio delle relazioni con il pubblico istituito presso l Azienda Sanitaria Locale e compilare un modulo, nell ipotesi in cui venga prestato il consenso, che può essere modificato in qualsiasi momento con le stesse modalità. I dati del cittadino vengono inviati in database regionale del centro trapianti. Il medico rianimatore, qualora accerti la morte cerebrale di un paziente, deve verificare se il suo nominativo è inserito nel database regionale sopra indicato.

Se il paziente risulta essere un donatore si avvia la procedura di espianto alla quale i familiari possono opporsi rivolgendosi esclusivamente alla Magistratura; in caso contrario il medico rianimatore dovrà chiedere l autorizzazione a chi per legge è autorizzato a prestare il consenso per procedere all espianto. Un malato che ha bisogno di un trapianto di midollo osseo, perché deve essere svantaggiato nel lungo percorso che deve intraprendere con traguardo incerto, dal fatto di non avere parenti che non siano compatibili per la donazione? A che cosa serve il progresso della scienza se manca il contributo più importante da parte di cittadini sani, che è la volontà di donare? Queste sono le domande che si sono posti tutti gli intervenuti al convegno e il dott. Vincenzo Pavone, direttore U.O. di ematologia e trapianti presso l ospedale di Tricase, uno dei reparti più all avanguardia della Puglia per il trapianto del midollo osseo, non si è soffermato in dati statistici, in lunghe descrizioni delle tecniche più innovative per il trapianto di midollo, ha semplicemente dichiarato che la strada che ha intrapreso come medico è fatta di successi e di insuccessi e ha fatto scorrere le foto dei suoi successi e insuccessi: un inno alla vita! L immagine più bella? Il ragazzo ripreso alla Maratona di New York: indossava con orgoglio una t-shirt con scritto I m here! (Io sono qui!). Quindi sono guarito. Grazie a una donazione.

Trapianti: Cnt, stabili nel 2013, donatori italiani più 'vecchì in Ue È sostanzialmente stabile l'attività di donazione e trapianto di organi in Italia nel 2013. Lo rivelano i dati elaborati dal Centro nazionale trapianti (Cnt): le lievi oscillazioni riscontrabili per le donazioni e i trapianti sono sintomo di una positiva tenuta del settore, nonostante le recenti difficoltà organizzative e strutturali del nostro sistema sanitario. Secondo le cifre del Sistema informativo trapianti, i donatori utilizzati nel 2013 sono 1.102 a fronte di 2.270 decessi con accertamento di morte con criteri neurologici (dato che rimane stabile rispetto al 2012), condizione necessaria perché si possa avviare il percorso che porta alla donazione. Inoltre, l'età media dei donatori è di 63 anni, la più alta in Europa. (Com-Bdc/Col/Adnkronos) 17-MAR-14 18:52

Guida alla lettura dei dati 2013 del Centro nazionale trapianti 17 MAR - Il processo di donazione: Il numero di decessi con accertamento di morte encefalica è registrato dai Coordinamenti Regionali per i Trapianti (CRT) e si riferisce ai cosiddetti donatori segnalati. Con il termine donatore utilizzato si indica un soggetto a cui è stato prelevato almeno un organo, che sarà in seguito trapiantato. Con il termine donatori si indica quel pool di soggetti: a) di cui è stata certificata la morte con criteri neurologici; b) che non presentano controindicazioni assolute al trapianto; c) che non hanno manifestato in vita opposizione alla donazione; d) i cui familiari aventi diritto non si oppongono alla donazione (nel caso di assenza di una dichiarazione di volontà del soggetto) Non tutti i donatori (così come sopra specificati) completeranno il processo che porta alla donazione: ad esempio, è possibile che in fase di valutazione dell organo da parte dell équipe che esegue il prelievo questi non risultino idonei. Flussi delle liste d attesa: Tutti i dati presentati nella sezione del Report di attività 2013 dedicata alle liste d attesa sono di fatto una fotografia dei dati registrati nel Sistema Informativo Trapianti (SIT) al 23 febbraio 2014. Come leggere il flusso(esempio rene): I pazienti in lista d attesa al 1 gennaio 2013 sono stati 6.798 mentre le nuove iscrizioni in lista nell anno 2013 sono state 1.902. Il totale dei pazienti che risultavano, quindi, in lista d attesa durante il 2013 sono stati 8.700: di questi, 1.993 sono usciti dalla lista nell anno 2013 per le seguenti motivazioni: a) trapianto eseguito: 1.500 b) decesso: 133 c) altra causa (ad esempio, cancellazione dalla lista per non idoneità al trapianto o trapianto da vivente): 360 Nei box sono indicati alcuni parametri per valutare da un lato il tempo medio di attesa sia in lista che al trapianto, oltre al dato relativo alla mortalità (in lista). Gli indici ISL (Indice Soddisfacimento della Lista) e ISLT (Indice Soddisfacimento della Lista per il Trapianto) rappresentano il grado di risposta alle necessità dei pazienti in attesa di ricevere un organo. Fonte: CNT

Ikea, morto il bimbo soffocato da un hot dog a Porta di Roma. I genitori donano i suoi organi Il bambino che si era soffocato mangiando un hot dog da Ikea è morto. Questo pomeriggio presso la Terapia intensiva pediatrica (Tip) del Policlinico Gemelli di Roma il bambino di 3 anni non ce l'ha fatta. «I genitori, duramente colpiti dalla tragedia familiare, con un atto di estrema generosità hanno espresso ai medici del Gemelli il desiderio che la morte del loro bimbo serva a salvare altre piccole vite, dando il consenso alla donazione degli organi del figlio». Lo riferisce il Gemelli. Il bimbo era stato ricoverato in condizioni gravissime giovedì pomeriggio presso la Tip del Policlinico Gemelli per le disastrose conseguenze del prolungato arresto cardiaco dovuto a soffocamento per ostruzione da cibo. Il piccolo, nonostante l'impiego dei più avanzati trattamenti intensivistici disponibili, «questo pomeriggio ha presentato un irreversibile peggioramento delle condizioni cliniche. Per tale ragione è iniziata l'osservazione da parte della commissione medica multidisciplinare del Policlinico Gemelli che ha purtroppo accertato la morte del bambino». Quindi i giovani genitori del bimbo hanno dato il consenso al prelievo degli organi per salvare altre piccole vite. Aperta un'indagine La procura di Roma ha aperto un fascicolo per fare luce sulla morte del bambino. Il pm Alberto Galanti, titolare degli accertamenti, ha disposto l'autopsia e autorizzato l'espianto degli organi. Il magistrato attende ora un'informativa sull'accaduto salvo poi disporre l'acquisizione della documentazione medica ed eventuali consulenze tecniche.

Morto il bimbo soffocato da un boccone al ristorante Ikea 20:37 17 MAR 2014 (AGI) - Roma, 17 mar. - E' morto presso la Terapia Intensiva Pediatrica (TIP) del Policlinico A.Gemelli di Roma il bambino di 3 anni rimasto soffocato giovedi' scorso mentre in compagnia della madre mangiava un panino con hot dog al ristorante di Ikea, presso il centro commerciale "Porte di Roma". La Procura ha aperto una inchiesta. I genitori di Francesco, duramente colpiti dalla tragedia familiare, hanno espresso ai medici del Gemelli il desiderio che la morte del loro bimbo serva a salvare altre piccole vite, dando il consenso alla donazione degli organi del figlio. Il bimbo era stato ricoverato in condizioni gravissime giovedi' pomeriggio presso la TIP del Policlinico Gemelli per le disastrose conseguenze del prolungato arresto cardiaco dovuto a soffocamento per ostruzione da cibo. Il piccolo, nonostante l'impiego dei piu' avanzati trattamenti intensivistici attualmente disponibili, questo pomeriggio ha presentato un irreversibile peggioramento delle condizioni cliniche. Per tale ragione e' iniziata l'osservazione da parte della commissione medica multidisciplinare del Policlinico Gemelli che ha purtroppo accertato la morte del bambino. A questo punto il generoso gesto dei giovani genitori del bimbo di dare il consenso al prelievo degli organi per salvare altre piccole vite. La procura di Roma ha aperto un'inchiesta: il pm Alberto Galanti, magistrato di turno, contattato dalla commissione medica multidisciplinare dell'ospedale, ha autorizzato l'espianto degli organi, cui i genitori del bimbo avevano dato il consenso, e ha disposto l'autopsia. Nelle prossime ore e' attesa un'informativa in procura per ricostruire quanto accaduto. Tutta la documentazione medica sara' poi acquisita per capire se sia stato fatto tutto il possibile per salvare il bimbo. Il sentimento di "profondo cordoglio di tutto il management e dei collaboratori di Ikea Italia" e' stato espresso alla notizia della morte del piccolo Francesco. "E' difficile trovare le parole che possano significare la nostra costernazione e il nostro dolore. Alla famiglia del piccolo va il nostro pensiero e le nostre piu' sentite condoglianze", dice la societa', sottolineando che "i bambini sono le persone piu' importanti del mondo e a loro dedichiamo un'attenzione specifica e costante. Ecco perche' la perdita della vita di un bambino a seguito di un incidente avvenuto all'interno di uno spazio Ikea ci sconvolge e ci addolora particolarmente". (AGI).

Morto il bimbo soffocato da un boccone al ristorante Ikea 20:37 17 MAR 2014 (AGI) - Roma, 17 mar. - E' morto presso la Terapia Intensiva Pediatrica (TIP) del Policlinico A.Gemelli di Roma il bambino di 3 anni rimasto soffocato giovedi' scorso mentre in compagnia della madre mangiava un panino con hot dog al ristorante di Ikea, presso il centro commerciale "Porte di Roma". La Procura ha aperto una inchiesta. I genitori di Francesco, duramente colpiti dalla tragedia familiare, hanno espresso ai medici del Gemelli il desiderio che la morte del loro bimbo serva a salvare altre piccole vite, dando il consenso alla donazione degli organi del figlio. Il bimbo era stato ricoverato in condizioni gravissime giovedi' pomeriggio presso la TIP del Policlinico Gemelli per le disastrose conseguenze del prolungato arresto cardiaco dovuto a soffocamento per ostruzione da cibo. Il piccolo, nonostante l'impiego dei piu' avanzati trattamenti intensivistici attualmente disponibili, questo pomeriggio ha presentato un irreversibile peggioramento delle condizioni cliniche. Per tale ragione e' iniziata l'osservazione da parte della commissione medica multidisciplinare del Policlinico Gemelli che ha purtroppo accertato la morte del bambino. A questo punto il generoso gesto dei giovani genitori del bimbo di dare il consenso al prelievo degli organi per salvare altre piccole vite. La procura di Roma ha aperto un'inchiesta: il pm Alberto Galanti, magistrato di turno, contattato dalla commissione medica multidisciplinare dell'ospedale, ha autorizzato l'espianto degli organi, cui i genitori del bimbo avevano dato il consenso, e ha disposto l'autopsia. Nelle prossime ore e' attesa un'informativa in procura per ricostruire quanto accaduto. Tutta la documentazione medica sara' poi acquisita per capire se sia stato fatto tutto il possibile per salvare il bimbo. Il sentimento di "profondo cordoglio di tutto il management e dei collaboratori di Ikea Italia" e' stato espresso alla notizia della morte del piccolo Francesco. "E' difficile trovare le parole che possano significare la nostra costernazione e il nostro dolore. Alla famiglia del piccolo va il nostro pensiero e le nostre piu' sentite condoglianze", dice la societa', sottolineando che "i bambini sono le persone piu' importanti del mondo e a loro dedichiamo un'attenzione specifica e costante. Ecco perche' la perdita della vita di un bambino a seguito di un incidente avvenuto all'interno di uno spazio Ikea ci sconvolge e ci addolora particolarmente". (AGI).

Ikea, morto bimbo di 3 anni soffocato da hot dog Scritto da Aurora Scudieri18 marzo 2014 Non ce l ha fatta il piccolo Francesco. Dopo 5 giorni in terapia pediatrica al Policlinico Gemelli di Roma è morto ieri il bimbo di 3 anni che giovedì scorso si era soffocato al ristorante dell Ikea del centro commerciale Porta di Roma mangiando un hot dog. Dopo un grave peggioramento delle sue condizioni cliniche la commissione medica multidisciplinare del Gemelli ne ha infatti accertato il decesso. Questo pomeriggio ha presentato un irreversibile peggioramento delle condizioni cliniche. Per tale ragione è iniziata l osservazione da parte della commissione medica multidisciplinare del Policlinico Gemelli che ha purtroppo accertato la morte del bambino spiega l ospedale. In seguito alla morte del piccolo il pm Alberto Galanti ha disposto l autopsia che servirà ad accertare le cause del decesso per portare avanti l indagine già aperta dalla Procura di Roma. Per il momento il magistrato non ha fatto alcuna ipotesi di reato. Immediate le condoglianze dell Ikea Italia, che in un comunicato stampa ha reso noto il sentimento di profondo cordoglio di tutto il management e dei collaboratori per la scomparsa del piccolo, rimasto vittima, il 13 marzo, di un fatale incidente all interno del negozio di Porta di Roma. È difficile trovare le parole che possano significare la nostra costernazione e il nostro dolore. Alla famiglia del piccolo va il nostro pensiero e le nostre più sentite condoglianze Qualcosa però di Francesco rimarrà per sempre, e non solo nel ricordo dei genitori. Questi, infatti, hanno deciso di donare i suoi piccoli organi. I genitori, duramente colpiti dalla tragedia familiare, con un atto di estrema generosità hanno espresso ai medici del Gemelli il desiderio che la morte del loro bimbo serva a salvare altre piccole vite, dando il consenso alla donazione degli organi del figlio, spiega il Gemelli.

La tragedia al centro commerciale La morte a Roma del bimbo soffocato da un hot dog: la Procura apre le indagini Il piccolo Francesco non ce l'ha fatta dopo 5 giorni di terapia intensiva. Continuano le polemiche sui soccorsi. Dai genitori via libera alla donazione degli organi Polemiche sui soccorsi18 marzo 2014Alla fine il piccolo Francesco non ce l'ha fatta. Dopo cinque giorni in terapia intensiva al policlinico Gemelli di Roma, il cuore del bimbo di tre anni soffocato da un hot dog del ristorante ha smesso di battere. E con lui le speranze dei giovani genitori, distrutti ma desiderosi di regalare ad altri quella felicità che è stata loro portata via. Alessia e Lorenzo, che in questi giorni si sono rifugiati in preghiera lanciando un appello anche a papa Francesco, hanno acconsentito alla donazione degli organi con il desiderio che la morte del figlio possa servire a salvare altre piccole vite. Un episodio simile, sempre in un ristorante Ikea, accadde lo scorso settembre a Bari, dove un bimbo di tre anni morì dopo essere rimasto soffocato da una polpetta. Intanto su quanto accaduto giovedì scorso all'interno del centro commerciale Porta di Roma, si è mossa anche la Procura della Repubblica di Roma che ha aperto un fascicolo per far luce sulla morte del piccolo. Aperta un'indagine della Procura Il pm Alberto Galanti, titolare degli accertamenti, ha disposto l'autopsia e attende un'informativa salvo poi disporre l'acquisizione della documentazione medica ed eventuali consulenze tecniche. I magistrati dovranno anche tenere conto delle dichiarazioni della famiglia di Lorenzo e dei testimoni che hanno denunciato la mancanza di un pronto intervento all'interno del ristorante Ikea. "Mio nipote si sarebbe salvato se fossero arrivati i soccorsi in tempo - accusa la zia -, se gli fossero state fatte le manovre". L'azienda svedese, che ha espresso il suo profondo cordoglio per la morte del bimbo, si è difesa sostenendo di aver attivato tutte le procedure, con l'intervento della squadra di primo soccorso del punto vendita. Cinque giorni fa Lorenzo e la mamma si erano fermati a pranzo al ristorante dopo una mattinata di shopping, quando il piccolo ha cominciato ad andare in affanno per un pezzo di wurstel del suo hot dog rimasto in gola. I soccorsi disperati "E' stata una scena drammatica - ha raccontato una testimone -. In pochi minuti si era diffuso il panico generale". Alessia, la mamma del bambino, ha provato a chiedere aiuto, mentre dagli altoparlanti si cercava un medico. Solo alcune decine di minuti dopo gli operatori del 118 sono riusciti a raggiungere il ristorante e a prendere in cura il piccolo. Da lì la corsa verso l'ospedale Villa San Pietro, da dove poi il bimbo è stato trasferito d'urgenza al Gemelli in "condizioni disperate". Per cinque lunghi giorni è rimasto in coma, con la mamma e il papà sempre vicini, a sussurrargli le canzoncine preferite. Di fronte alla tragedia, però, anche la loro fede sembra vacillare: "Come si può morire a tre anni?", si chiedono disperati.

Roma: morto bimbo soffocato a Ikea, procura apre fascicolo ultimo aggiornamento: 17 marzo, ore 18:24 Roma, 17 mar. - (Adnkronos) - La procura di Roma ha aperto un fascicolo d'indagine sul bambino di 3 anni che era rimasto soffocato, giovedì scorso, mentre mangiava al ristorante di Ikea, presso il centro commerciale Porte di Roma, morto questo pomeriggio presso la Terapia intensiva pediatrica (Tip) del Policlinico Gemelli di Roma. Per il momento il pm di turno, Alberto Galanti, ha disposto l'autopsia del bambino. autorizzando contemporaneamente la commissione medica multidisciplinare del pooliclinico di procedere all'espianto degli organi cosi' come disposto dai genitori.

Il bimbo morto soffocato da un panino di Ikea di Redazione- 17/03/2014- Era ricoverato da giovedì al Policlinico Gemelli Non ce l ha fatta il bimbo di tre anni che da giovedì scorso si trovava in terapia intensiva pediatrica al Policlinico Gemelli di Roma, ricoverato dopo essere rimasto soffocato da un boccone di un hot dog che stava mangiando in compagnia della mamma nel nel ristorante Ikea nel centro commerciale Porta di Roma. SOFFOCATO DA UN BOCCONE Tutto era cominciato giovedì 13 marzo, quando il piccolo si trovava con la mamma nel ristorante dello store Ikea di Porta di Roma. Il bambino stava mangiando un hot dog quando, improvvisamente, un boccone di wurstel gli è andato di traverso, facendolo soffocare. Subito la madre ha chiesto aiuto e a prestare i primi soccorsi sono intervenuti, come racconta il Corriere della Sera, gli addetti alla sicurezza del centro commerciale e anche alcuni medici che si trovavano sul posto. Quando è arrivato il 118 il bambino non era già più cosciente: un medico ha praticato le manovre di disostruzione e rianimazione e poi ha trasportato il piccolo in codice rosso all Ospedale San Pietro, dove da lì è stato trasferito d urgenza in terapia intensiva al Policlinico Gemelli. NON CE L HA FATTA - Dopo cinque giorni di ricovero, tuttavia, le condizioni del bambino sono improvvisamente peggiorate. I genitori hanno dato il loro consenso alla donazione degli organi, mentre sul caso è stata aperta un inchiesta.

E' morto il bimbo soffocato da un hot-dog all'ikea a Roma I genitori hanno dato il consenso al prelievo degli organi Roma, 17 mar. (TMNews) - È morto questo pomeriggio il bambino di 3 anni rimasto soffocato giovedì scorso mentre mangiava un hot-dog al ristorante di Ikea nel centro commerciale Porte di Roma, alla periferia nord della capitale. Il bimbo era ricoverato nel reparto di Terapia intensiva pediatrica (Tip) del policlinico Agostino Gemelli. Il bambino si era strozzato con un pezzo di wurstel contenuto nel panino. Lo fa sapere l'ospedale in una nota, spiegando che "i genitori, duramente colpiti dalla tragedia familiare, con un atto di estrema generosità hanno espresso ai medici del Gemelli il desiderio che la morte del loro bimbo serva a salvare altre piccole vite, dando il consenso alla donazione degli organi del figlio". "Il bimbo - ricorda il Gemelli - era stato ricoverato in condizioni gravissime giovedì pomeriggio alla Terapia intensiva pediatrica del Gemelli per le disastrose conseguenze del prolungato arresto cardiaco dovuto a soffocamento per ostruzione da cibo. Il piccolo, nonostante l'impiego dei più avanzati trattamenti intensivistici attualmente disponibili, questo pomeriggio ha presentato un irreversibile peggioramento delle condizioni cliniche". "Per tale ragione è iniziata l'osservazione da parte della commissione medica multidisciplinare del policlinico Gemelli che ha purtroppo accertato la morte del bambino. A questo punto il generoso gesto dei giovani genitori del bimbo di dare il consenso al prelievo degli organi per salvare altre piccole vite", conclude il Gemelli. Sav

Bimbo soffocato all'ikea: il fegato di Francesco salverà una giovane romana La Procura di Roma ha aperto un fascicolo sulla morte del piccolo di 3 anni deceduto al Gemelli. La tragedia si era consumata al ristorante del centro commerciale Porta di Roma Redazione18 marzo 2014 Il suo fegato salverà una giovane ragazza romana mentre i reni saranno trapiantati a persone bisognose in Puglia. A meno di 24 ore dalla morte del piccolo Francesco, il bambino di 3 anni deceduto al Gemelli dopo essere rimasto soffocato mentre mangiava un pezzo di hot dog al ristorante Ikea del Centro Commerciale 'Porta di Roma', la Procura di Roma ha aperto un fascicolo d'indagine. ACCERTAMENTI - Gli inquirenti della Procura capitolina hanno avviato una serie di accertamenti rispetto alla morte di un bambino di tre anni avvenuta nel pomeriggio di ieri 17 marzo al Policlinico Universitario Agostino Gemelli. Il piccolo ricoverato nel nosocomio romano in prognosi riservata dallo scorso 13 marzo. AUTOPSIA - Il magistrato di turno ha autorizzato l'espianto degli organi ed ha disposto disposto al tempo stesso l'autopsia. Il pubblico ministero Alberto Galanti attende quindi una relazione medico legale su quanto avvenuto. Nelle prossime ore verrà inoltre disposta una consulenza e acquisita tutta la documentazione disponibile relativa al caso. Chi indaga dovrà poi certamente fare luce sui tempi di soccorso.

Morto il bimbo soffocato da un panino al ristorante di Ikea. La procura apre un'inchiesta Il piccolo di 3 anni è deceduto dopo 5 giorni di terapia intensiva. I genitori hanno dato il consenso per la donazione degli organi. Cordoglio dell'azienda Non ce l'ha fatta e il suo cuoricino ha smesso di battere. E' morto dopo cinque giorni di ricovero in terapia intensiva pediatrica al Policlinico Gemelli di Roma il bambino di 3 anni che giovedì scorso era rimasto soffocato mangiando un hot dog nel ristorante Ikea nel centro commerciale Porta di Roma. E la procura di Roma apre un'inchiesta. Il piccolo, nonostante l'impiego dei più avanzati trattamenti intensivistici attualmente disponibili, questo pomeriggio ha presentato un irreversibile peggioramento delle condizioni cliniche. Per questo è iniziata l'osservazione da parte della commissione medica multidisciplinare del Policlinico Gemelli che poco dopo ha purtroppo accertato la morte del bambino. I giovani genitori del bambino hanno deciso di dare il consenso al prelievo degli organi per salvare altre piccole vite. E' morto dopo cinque giorni di ricovero in terapia intensiva pediatrica al Policlinico Gemelli di Roma il bambino di 3 anni (nella foto con i genitori) che giovedì scorso era rimasto soffocato mangiando un hot dog nel ristorante Ikea nel centro commerciale Porta di Roma. I genitori hanno dato il consenso per la donazione degli organi.la procura di Roma ha aperto un fascicolo per fare luce sulla morte. Cordoglio è stato espresso da Ikea Italia E' morto dopo cinque giorni di ricovero in terapia intensiva pediatrica al Policlinico Gemelli di Roma il bambino di 3 anni (nella foto con i genitori) che giovedì scorso era rimasto soffocato mangiando un hot dog nel ristorante Ikea nel centro commerciale Porta di Roma. I genitori hanno dato il consenso per la donazione degli organi.la procura di Roma ha aperto un fascicolo per fare luce sulla morte. Cordoglio è stato espresso da Ikea Italia Il pm Alberto Galanti, titolare degli accertamenti, ha inoltre disposto l'autopsia. Il magistrato attende ora un'informativa sull'accaduto salvo poi disporre l'acquisizione della documentazione medica ed eventuali consulenze tecniche. L'azienda Ikea Italia, via comunicato, ha espresso "il sentimento di profondo cordoglio di tutto il management e dei collaboratori per la scomparsa del piccolo, rimasto vittima, il 13 marzo, di un fatale incidente all'interno del negozio di Porta di Roma. È difficile trovare le parole che possano significare la nostra costernazione e il nostro dolore. Alla famiglia del piccolo va il nostro pensiero e le nostre più sentite condoglianze".