APPARECCHIO AD ACCUMULO A GAS A BASAMENTO VETROPORCELLANATO TIPO B11BS CATEGORIA 2H 3+ EG/P 115-150 ; EGP 200 ; G - 1 ; GBD - 12 ; G - 2



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Cod. 130237 - Agg. 15.02.2013 APPARECCHIO AD ACCUMULO A GAS A BASAMENTO VETROPORCELLANATO TIPO B11BS CATEGORIA 2H 3+ EG/P 115-150 ; EGP 200 ; G - 1 ; GBD - 12 ; G - 2 0051 ISTRUZIONI PER: INSTALLAZIONE, USO E MANUTENZIONE

INDICE 1. AVVERTENZA 2. INSTALLAZIONE 2.1. Allacciamento alla rete idrica 2.2. Collegamento a camini e/o Canne fumarie 2.3. Allacciamento gas 3. ISTRUZIONI PER IL FUNZIONAMENTO CON GAS DIVERSO DA QUELLO DI PREDISPOSIZIONE 4. ISTRUZIONI PER L'ACCENSIONE E LO SPEGNIMENTO 5. LIMITATORE DI SOVRATEMPERATURA (ECO) 6 DISPOSITIVO DI CONTROLLO EVACUAZIONE FUMI (DCF) 7 USO E MANUTENZIONE 8. MISURE DA ADOTTARE IN CASO DI ANOMALIE DI FUNZIONAMENTO 1. AVVERTENZA 1.1. Le caratteristiche di funzionamento e di sicurezza dell'apparecchio sono conformi alle Normative Europee EN 89 (OTT. 98) per quanto riguarda gli apparecchi ad accumulo a gas per uso sanitario. 1.2. L'isolamento termico dell'apparecchio è realizzato in schiuma di poliuretano espanso senza CFC e HCFC. 1.3. Tutte le operazioni di seguito descritte dovranno essere eseguite da personale qualificato, dotato della necessaria attrezzatura e nel rispetto delle normative e dei regolamenti in vigore. Per l Italia le norme da rispettare sono le UNI-CIG 7129 (Gen. 1992) e successivi aggiornamenti e le UNI-CIG 7131 (Ed. Gen. 1999) 1.4. L'apparecchio deve essere installato ed utilizzato in ambienti ben ventilati conformemente alle regolamentazioni in vigore. (L. 46/90) 1.5. Per l'italia vengono di seguito riportate alcune AVVERTENZE SULLA INDISPENSABILITÀ DELLA VENTILAZIONE DEL LOCALE DI INSTALLAZIONE, SUI MEZZI PER REALIZZARLA PREVISTI DALLE NORME UNI 7129 E UNI 7131 E SULL IMPORTANZA DI NON IMPEDIRNE IL FUNZIONAMENTO. 1.5.1. E indispensabile che nei locali in cui sono installati apparecchi a gas di tipo B possa affluire almeno tanta aria quanto ne viene richiesta dalla regolare combustione del gas e dalla ventilazione del locale. E opportuno ricordare che la combustione di 1 m 3 di gas richiede circa i seguenti volumi di aria: gas manifatturato 5 m 3 ; gas naturale 11 m 3 ; GPL 30 m 3. 1.5.2. L afflusso dell aria deve avvenire per via diretta attraverso: aperture permanenti praticate sulle pareti del locale da ventilare che danno verso l esterno; condotti di ventilazione, singoli oppure collettivi ramificati; 1.5.3. Per quanto riguarda la ventilazione naturale diretta attraverso pareti esterne del locale da ventilare si ricorda che tali aperture devono rispondere ai seguenti requisiti: avere sezione libera totale netta di passaggio di almeno 6 cm 2 per ogni KW di portata termica installata, con un minimo di 100 cm 2 ; essere realizzata in modo che le bocche di apertura, sia all interno che all esterno della parete, non possano venire ostruite; essere protette con griglie, reti metalliche, ecc., in modo peraltro di non ridurre la sezione utile sopra indicata; essere situate ad una quota prossima al livello del pavimento e tali da non provocare disturbo al corretto funzionamento dei dispositivi di scarico dei prodotti della combustione; ove questa posizione non sia possibile si dovrà aumentare del 50% la sezione delle aperture di ventilazione. 1

1.6. Prima di procedere all'installazione verificare che l'apparecchio corrisponda al modello richiesto e che il gas di rete corrisponda a quello di predisposizione indicato sull'etichetta posta sull apparecchio. Controllare, inoltre, che durante il trasporto non siano state modificate la posizione di montaggio iniziale del turbolatore, del tirante di sostegno e dell aggancio. 2. INSTALLAZIONE Sistemare l apparecchio a pavimento e verificare che risulti in posizione verticale agendo se necessario ad un opportuno livellamento. Si raccomanda di lasciare una zona libera sul fronte dell apparecchio di almeno 500 mm per facilitare le operazioni di montaggio, regolazione e controllo. Assicurarsi, inoltre, di non ostruire i fori di passaggio aria. Per i pesi e le dimensioni vedere la Tabella 1 e le Figure 1B e 1C a seconda del modello. Per ridurre al minimo la dispersione termica è consigliabile interporre tra il pavimento e l apparecchio un pannello isolante di adeguato spessore e dimensioni oltre che di adeguate caratteristiche di resistenza al calore e al fuoco. 2.1. ALLACCIAMENTO ALLA RETE IDRICA L'allacciamento alla rete idrica va eseguito utilizzando tubi da ¾. La pressione massima di rete non deve essere superiore ad 8 bar. Avvitare sul tubo di entrata dell'acqua, posto sulla destra dell'apparecchio e contrassegnato mediante una rosetta di colore blu, il gruppo di sicurezza idraulico (non in dotazione) che deve essere corrispondente alla EN 89 e deve essere costituito da: a) un rubinetto di intercettazione; b) una valvola di ritegno; c) un dispositivo di controllo della valvola di ritegno; d) valvola di sicurezza; e) un dispositivo di scarico. Dopo aver montato il gruppo di sicurezza, e prima del collegamento con l'apparecchio far scorrere acqua dalla tubazione di alimentazione per eliminare eventuali corpi estranei (sabbia, trucioli, canapa, ecc.) che potrebbero impedire il corretto funzionamento del gruppo di sicurezza. Collegare i tubi dello scaldabagno alle tubazioni dell'impianto. Si ricorda che i tubi dello scaldacqua sono contrassegnati come segue: - Rosetta blu: acqua fredda; - Rosetta rossa: acqua calda; - Etichetta adesiva: Scarico; - Etichetta adesiva: Ricircolo. Si consiglia di collegare lo scarico della valvola di sicurezza presente nel gruppo idraulico con una corrispondente tubazione di scarico tramite imbuto a sifone per raccogliere l'acqua di espansione che fuoriesce durante la fase di riscaldamento dell'apparecchio. In presenza di acqua dura con un valore di durezza >20 TH (dove 1 TH=grado francese=10mg CaCo 3 /l) si consiglia l'installazione di un addolcitore o dispositivo analogo per ridurre la formazione di calcare all'interno della caldaia. Si fa presente che in caso di installazione nella rete di un addolcitore o altri dispositivi assimilabili a valvole di non ritorno è necessario installare un vaso di espansione con capacità non inferiore al 5% di quella nominale dell'apparecchio riscaldante 2.2. COLLEGAMENTO A CAMINI E/O CANNE FUMARIE L'apparecchio deve essere obbligatoriamente collegato a camini o canne fumarie di sicura efficienza in modo da realizzare lo scarico dei prodotti della combustione all'esterno. Tale collegamento deve essere effettuato mediante tubo di diametro min. pari a 80 mm e lunghezza min. pari a 500 mm di adeguate caratteristiche che va inserito nella cappa fumi situata sopra l apparecchio. In Tabella 3 sono riportati la portata della massa dei fumi e la relativa temperatura. La cappa fumi situata sopra lo scaldabagno non deve essere eliminata, modificata o sostituita perché è parte integrante del dispositivo di combustione dell'apparecchio. Per l'installazione, dopo aver sfondato mediante leggera pressione con punteruolo i fori pre-tranciati sul fondo esterno superiore dello scaldacqua, basta appoggiare la cappa fumi nei fori predisposti come sopra descritto. Sulla cappa fumi è fissato il dispositivo di controllo scarico prodotti della combustione DCF (vedi Fig. 2B e 2C). Per le istruzioni in merito si rimanda al paragrafo 6. L'evacuazione dei fumi deve essere effettuata in osservanza delle norme vigenti in materia. L'installatore qualificato si assume la piena responsabilità della corretta applicazione delle predette norme. 2

2.3. ALLACCIAMENTO GAS L'allacciamento della tubazione del gas con l apparecchio (vedi Fig 2B e 2C) deve essere effettuato con tubo zincato avente diametro ½ " gas o tubo di rame equivalente. Si consiglia di inserire a monte della valvola gas un rubinetto di arresto. In caso di alimentazione con gas della III a Famiglia Gruppo 3+ (G 30 - G31) è necessario installare un riduttore di pressione tarato al valore corrispondente al gas disponibile come indicato nell'etichetta applicata all'apparecchio e riportato nella Tabella 2. Note sulla sigillatura: E vietato manomettere eventuali componenti (valvola gas e raccordi gas su valvola) sigillati in fabbrica sia durante le fasi di installazione dell apparecchio che di trasformazione con gas diverso da quello di predisposizione. 3. ISTRUZIONI PER IL FUNZIONAMENTO CON GAS DIVERSO DA QUELLO DI PREDISPOSIZIONE Gli apparecchi vengono forniti idonei al funzionamento con gas metano (G20) alla pressione di rete di 20 mbar così come è riportato sull'etichetta adesiva applicata sull'apparecchio. Nessuna regolazione e/o sostituzione di ugelli è in questo caso necessaria. Nel caso si dovesse procedere alla trasformazione per gli altri tipi di gas previsti, indicati nella Tabella 2, si raccomanda di far eseguire tale operazione a personale qualificato, utilizzando solo pezzi originali forniti dal Rivenditore o dalla Casa Costruttrice e comunque sempre seguendo con molta cura e attenzione le modalità di seguito riportate. Al termine dell'operazione l'etichetta adesiva esterna applicata in Fabbrica deve essere sostituita con quella in dotazione che identifica il gas di nuova predisposizione con la relativa pressione di utilizzo. Elenco delle operazioni da effettuarsi per la trasformazione per altri tipi di gas: 3.1. Apparecchi modello 115 e 150. 3.1.1. Sostituzione Ugello Bruciatore Svitare l'ugello bruciatore (Fig. 2B) con una chiave da 13 e sostituirlo con quello avente diametro corrispondente al gas utilizzato come indicato nell'etichetta applicata sull'apparecchio e riportato in Tabella 2. 3.1.2. Sostituzione Ugello Fiamma Pilota Sostituire l'ugello fiamma pilota (Fig. 3B pos. c) togliendo il tappo (Fig. 3B pos.b) e la relativa guarnizione con quello avente diametro corrispondente al gas utilizzato come indicato nell'etichetta applicata sull'apparecchio e riportato nella Tabella 1. L'ugello deve essere avvitato fino in fondo. Al termine rimontare il tappo e la relativa guarnizione controllando che non vi siano perdite di gas. In caso di irregolarità della fiamma pilota bisogna regolare l'afflusso di aria agendo con un cacciavite (Fig. 3B pos. a) negli intagli del regolatore d'aria in modo da aprire più o meno le luci di presa d'aria. 3.1.3. Regolazione Valvola Gas (SIT AC3) Per il funzionamento con gas metano G20 e con gas GPL (G30-31) non occorre eseguire nessuna regolazione della valvola. Nota Bene: Per il funzionamento con gas metano G20 la pressione all ugello/bruciatore è la medesima di quella della rete di alimentazione (vedi Tabella 2) essendo disattivato il regolatore di pressione. Per il gas GPL (G30-31) è invece obbligatorio escludere il regolatore di pressione sulla valvola gas. 3

3.2. Apparecchio modello 200. 3.2.1. Estrazione Bruciatore Per la sostituzione degli ugelli del bruciatore e del pilota necessari al funzionamento con gas diverso da quello di taratura è necessario procedere all estrazione del bruciatore che forma un gruppo monoblocco con la valvola gas. Le operazioni da effettuarsi sono le seguenti (vedi Fig. 2C): a) chiudere il rubinetto della rete di alimentazione gas nel caso l apparecchio fosse già installato; b) togliere la mascherina coprivalvola (pos.6) svitando le 4 viti mediante un cacciavite a croce; c) sfilare il cavo dell accensione piezoelettrica dell accenditore (pos. 7); d) svitare il dado con il bicono (pos. 8) dal raccordo della tubazione di alimentazione gas con chiave da 17; e) svitare la vite (pos. 9) di fissaggio della valvola gas al basamento usando chiave da 10; f) allontanare per circa 50 mm il gruppo valvola-bruciatore dal basamento affinché l appendice (pos.10) del supporto bruciatore fuoriesca dal cavallotto di ritegno (pos. 11); g) ruotare il gruppo valvola-bruciatore e sfilarlo dal basamento quanto basta affinché sia possibile la sostituzione degli ugelli del bruciatore (pos. 12) e del pilota (pos. 13). Fare attenzione a non sfilare la sonda con capillare (pos. 14), bloccata tramite una molla di ritegno (pos. 15) dal tubo (pos. 16) nel quale è infilata perché l eventuale modifica della posizione del bulbo altera la temperatura dell acqua in accumulo; h) il successivo rimontaggio deve essere eseguito ripetendo al contrario le operazioni sopra descritte avendo cura di non danneggiare con urti l accenditore piezoelettrico (pos.17) e di stringere senza forzare il raccordo del tubo gas (pos. 18). Nota: qualora fosse necessario sfilare la sonda con capillare da tubo si raccomando di rimontarla in modo che sia introdotta correttamente nel tubo (pos. 14-15-16). 3.2.2. Regolazione Valvola Gas (EUROSIT con regolatore di pressione) Per il funzionamento con gas metano G20 e con gas GPL (G30-G31) non occorre eseguire nessuna regolazione della valvola. Il riduttore di pressione (RP) è disattivato. 4. ISTRUZIONI PER L'ACCENSIONE E LO SPEGNIMENTO. Nota: prima di mettere in funzione l'apparecchio accertarsi che sia pieno di acqua e che non vi siano perdite di gas (utilizzare a tale scopo schiuma saponosa o altri metodi). Non usare fiamme libere. 4.1. Apparecchi Dotati di Valvola Gas Tipo AC3 (Figura 5A) 4.1.1. Accensione Ruotare la manopola di comando M in posizione, premerla e mantenerla premuta a fondo; Accendere il bruciatore pilota ed attendere qualche secondo. La termocoppia, riscaldata dalla fiamma pilota, genera entro pochi secondi una corrente sufficiente a mantenere attratto il gruppo magnetico di sicurezza. Nei modelli dotati di accensione piezoelettrica l accensione del bruciatore avviene premendo ripetutamente il pulsante dell accensione piezoelettrica dell apparecchio fino ad accensione avvenuta. Rilasciare la manopola M assicurandosi che la fiamma pilota rimanga accesa. 4.1.2. Funzionamento Normale Ruotare la manopola di comando M in posizione. Una volta rilasciata, la manopola ruoterà automaticamente in posizione. Ruotare la manopola T in corrispondenza del valore di temperatura desiderato. (A manopola ruotata completamente in senso antiorario corrisponde la massima temperatura). 4.1.3. Spegnimento Ruotare la manopola M in posizione. 4

4.2. Apparecchi Dotati di Valvola Gas Tipo EUROSIT (Figura 5B) 4.2.1. Accensione Ruotare la manopola di comando S in posizione, premerla e mantenerla premuta a fondo; Accendere il bruciatore pilota ed attendere qualche secondo. La termocoppia, riscaldata dalla fiamma pilota, genera entro pochi secondi una corrente sufficiente a mantenere attratto il gruppo magnetico di sicurezza. Questo modello è dotato di accensione piezoelettrica e l accensione del bruciatore avviene premendo ripetutamente il pulsante dell accensione piezoelettrica dell apparecchio fino ad accensione avvenuta. Rilasciare la manopola S assicurandosi che la fiamma pilota rimanga accesa. 4.2.2. Funzionamento Normale Ruotare la manopola S in corrispondenza del valore di temperatura desiderato. (A manopola ruotata completamente in senso antiorario corrisponde la massima temperatura). 4.2.3. Spegnimento Ruotare la manopola S in posizione. AVVERTENZA: dopo lo spegnimento del bruciatore pilota la corrente generata dalla termocoppia mantiene ancora attratto il gruppo magnetico di sicurezza per un tempo di 30 45 sec. Attendere almeno tre minuti prima di ripetere la manovra di accensione. 5. LIMITATORE DI SOVRATEMPERATURA (ECO). Impedisce il surriscaldamento dell'acqua in caso di mancato intervento del termostato. E' costituito (vedi Figura 6) da un interruttore K in serie al circuito elettrico di termocoppia. Se la temperatura dell'acqua supera i 94 C l'interruttore K si apre, la corrente termoelettrica si interrompe e l'otturatore E chiude il passaggio del gas al bruciatore pilota ed al bruciatore principale. AVVERTENZA: per rimettere in funzione l'apparecchio è necessario attendere che l'interruttore K sia tornato in posizione di chiusura (temperatura dell'acqua inferiore a 50 C circa). 6. DISPOSITIVO DI CONTROLLO EVACUAZIONE FUMI (DCF) La funzione del dispositivo di controllo scarico prodotti combustione (di seguito denominato DCF) è di interrompere il flusso di gas in caso di anomalie durante lo scarico dei prodotti della combustione. 6.1. Descrizione del funzionamento Il dispositivo DCF fissato sulla cappa fumi è costituito da un termostato avente taratura fissa dotato di un contatto collegato in serie tra la termocoppia ed il gruppo magnetico della valvola di comando gas. Se lo scarico dei prodotti della combustione avviene regolarmente, la temperatura della superficie della cappa fumi, sulla quale è fissato il DCF, risulta inferiore alla temperatura di taratura ed il contatto resta chiuso. Se invece lo scarico dei fumi è impedito totalmente o parzialmente, la cappa fumi subisce un aumento di temperatura dovuto al trabocco dei medesimi verso l'ambiente; in tal caso si apre il contatto del DCF con conseguente chiusura della valvola gas e spegnimento fiamme. 6.2. Attivazione del DCF. L'apparecchio viene fornito con i cavi elettrici già inseriti e collegati al raccordo della termocoppia sulla valvola gas. Le estremità opposte sono dotate di faston protetti che vanno inseriti, al montaggio, nei corrispondenti faston del termostato (DCF) già fissato sulla cappa fumi per mezzo di due viti. In caso di sostituzione del DCF è necessario usare solo pezzi originali aventi le caratteristiche stabilite richiedendoli direttamente al costruttore o ai rivenditori autorizzati. AVVERTENZA: per rimettere in funzione l'apparecchio dopo l'intervento del DCF è necessario attendere alcuni minuti per consentire il raffreddamento della cappa fumi ed il riarmo del DCF. In caso di interventi continuativi del dispositivo è necessario far verificare il corretto tiraggio del camino da personale qualificato. E' VIETATO DISINSERIRE O MANOMETTERE IL DISPOSITIVO DI CONTROLLO DELLO SCARICO DEI PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE (DCF). 5

7. USO E MANUTENZIONE Verificare che i rubinetti dell'acqua calda siano a tenuta perché il loro gocciolamento comporta uno spreco di acqua, un inutile consumo di gas ed un dannoso aumento della temperatura dell'acqua in caldaia. Dopo l'installazione e le regolazioni è possibile che il bruciatore possa risultare spostato rispetto alla posizione originale. Si consiglia di verificare che il bruciatore sia in asse con il tubo fumi e la camera di combustione. E' consigliabile procedere, almeno una volta all'anno, ad una completa pulizia del condotto fumi. Per fare cio' è necessario togliere la cappa fumi, estrarre il turbolatore e smontare il bruciatore. Nel fase di rimontaggio è necessario controllare che tutti i componenti siano nella posizione indicata in Figura 2B e 2C. Prima di mettere in funzione l'apparecchio si raccomanda di verificare la tenuta del circuito del gas. Se l'apparecchio dovesse rimanere spento per lungo tempo si consiglia: Il completo svuotamento (soprattutto nel caso di locali soggetti al gelo); Il totale spegnimento delle fiamme; la chiusura del rubinetto del gas posto sulla tubazione di alimentazione. Per i modelli a basamento la sostituzione dell anodo posto sul fondo superiore lato cappa fumi avviene togliendo il tappo di plastica e svitando il tappo con cava esagonale da 12 mm. Dopo la sostituzione si consiglia di rimontare il tutto utilizzando per la tenuta Loctite tipo 572 o analoga. IMPORTANTE Prima di effettuare le operazioni sopra descritte si consiglia di approvigionarsi dei materiali di ricambio presso i rivenditori autorizzati o direttamente alla Casa Costruttrice. Quantità insufficiente o mancanza di acqua calda 8. MISURE DA ADOTTARE IN CASO DI ANOMALIE DI FUNZIONAMENTO Difetto Possibile Causa Rimedio Odore di gas Chiudere immediatamente il rubinetto principale del gas, Non accendere né fuoco né luce, non azionare interruttori o suonerie. Aprire le finestre. Chiamare subito la società distributrice del gas o il Vs. installatore. Bruciatore pilota sporco Pulire il bruciatore della fiamma pilota Canna fumaria ostruita Ricercare la causa e porvi rimedio Termostato di sicurezza (ECO) Posizionare la manopola di regolazione della temperatura in La spia si spegne posizione più bassa Termocoppia difettosa Sostituire la termocoppia Mancanza di contatto alla estremità Ristabilire il contatto della termocoppia Mancanza di alimentazione del gas Aprire il rubinetto del gas Regolazione temperatura troppo bassa Posizionare la manopola di regolazione della temperatura in posizione più alta La manopola si trova sulla posizione Ruotare completamente a destra la manopola di regolazione spia accesa della temperatura; posizionare la manopola di comando su ( ); posizionare la manopola di regolazione della temperatura sulla posizione richiesta. La manopola di comando si trova su Mettere l apparecchio in funzione Perdite ( ) Interruzione dell alimentazione del gas per l intervento del dispositivo (DCF) Mancanza di alimentazione del gas Interruzione dell alimentazione del gas per l intervento del termostato di sicurezza (ECO) Rimettere in funzione l apparecchio. Se il difetto si ripresenta sovente chiedere l intervento dell installatore Aprire il rubinetto del gas e mettere in funzione l apparecchio Posizionare la manopola di regolazione nella posizione più bassa e riaccendere il pilota. Accumulo acqua calda esaurito Ridurre il consumo di acqua calda. L apparecchio deve avere il tempo di riscaldare l acqua. Causa sconosciuta Ruotare la manopola di comando su ( ). Chiudere il rubinetto del gas e chiudere l intervento dell installatore Tenuta insufficiente dei raccordi Stringere meglio i raccordi dell acqua (filettature) Perdite da altri apparecchi o Ricercarne le cause. condutture vicine 6

LEGENDA FIGURE A = Diametro Apparecchio B = Distanza appoggio-raccordi C = Interasse raccordi (entrata-uscita) D = Distanza appoggio-ingombro max E = Interasse raccordi - serpentino F = Distanza raccordi-serpentino G = Distanza raccordi muro H = Altezza totale apparecchio I = Distanza appoggio-scarico L = distanza appoggio-ricircolo 1 = Raccordo di entrata 2 = Raccordo di uscita 3 = Ricircolo 4 = Scarico 5 = raccordi serpentino 6= raccordi allacciamento gas FIGURA 1C APPARECCHIO A BASAMENTO TIPO 200 FIGURA 1B APPARECCHIO A BASAMENTO TIPO 115-150 7

8

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10

FIGURA 3B Gruppo Fiamma Pilota per apparecchi 115-150 FIGURA 4A Valvola Gas AC3 FIGURA 4B Valvola Gas Eurosit Manopola di comando M Pos. Pilota (Accensione) Pos. Bruciatore (funzionamento normale) Pos. Chiuso (Spegnimento) Manopola di predisposizione T della temperatura (manopola del termostato) FIGURA 5B Accensione per apparecchi con Valvola Eurosit FIGURA 5A Accensine per apparrecchi con Valvola AC3 11

Flusso gas Gruppo Magnetico Valvola gas Termocoppia FIGURA 6 SCHEMA COLLEGAMENTO ELETTRICO 12

DICHIARAZIONE DI CONFORMITA Il GRUPPO GIONA S.p.A., dichiara sotto la propria responsabilità, che gli scaldacqua ad accumulo serie BASAMENTO A CAMERA APERTA TIRAGGIO NATURALE mod. 115-150-200 descritti nel seguente libretto sono rispondenti ai requisiti essenziali delle seguenti direttive Europee: GAD 90/396/CE PED art. 3.3 97/23/CE Il Responsabile Marco GIONA La ditta declina ogni responsabilità per eventuali inesattezze contenute nelle presenti istruzioni dovute a errori di stampa o trascrizione, e si riserva eventuali variazioni senza obbligo di preavviso. Via Apollo XI, 1 37059 - S. Maria di Zevio (VERONA) - ITALY Tel. +39 045/6050099 (r.a.) Fax +39 045/6050124 www.gruppogiona.it e-mail: info@gruppogiona.it