D.I.S.COLUD Distributed Information Store in Cloud
Proponent Ing. Sebastiano Amato Email: samato@beelastic.com Website: www.beelastic.com Tel: +39.393.73.24.316 Mi sono laureato in Ing. Informatica presso l'università degli studi di Catania con specializzazione in Sistemi e Applicazioni Informatiche e tesi in Intelligenza Artificiale. Appassionato di tecnologie informatiche, entro in contatto col mondo del lavoro svolgendo la mia attività professionale prima come tutor per lo sviluppo di tecnologie A.I. web oriented, presso la facoltà degli studi di Catania, poi presso varie società i cui campi variano dallo sviluppo software allo sviluppo tecnologico. Attualmente sono tra l'altro CIO per AV.IN.T.EC. Costruzioni SRL e writer per Zeus News, quotidiano online.
Alcune definizioni Cloud: In informatica con il termine inglese cloud computing si indica un insieme di tecnologie che permettono, tipicamente sotto forma di un servizio offerto da un provider al cliente, di memorizzare/archiviare e/o elaborare dati (tramite CPU o software) grazie all'utilizzo di risorse hardware/software distribuite e virtualizzate in Rete. (fonte wikipedia) Paradigma client - server: In informatica il termine sistema client-server indica un'architettura di rete nella quale genericamente un computer client si connette ad un server per la fruizione di un certo servizio quale ad esempio la condivisionedi una certa risorsa hardware/software con altri client. (fontewikipedia) Paradigma peer - to - peer: (P2P), in informatica, è un'espressione che indica un'architettura logica di rete in cui i nodi non sono gerarchizzati unicamente sotto forma di client o server fissi, ma sotto forma di nodi equivalenti o paritari (in inglese peer) che possono cioè fungere sia da cliente che da servente verso gli altri nodi terminali (host) della rete. Essa dunque è un caso particolare dell'architettura logica di rete client-server. Mediante questa configurazione qualsiasi nodo è in grado di avviare o completare una transazione. I nodi equivalenti possono differire nella configurazione locale, nella velocità di elaborazione, nella ampiezza di banda e nella quantità di dati memorizzati. (fonte wikipedia) 3
Cloud Drive (tecnologie consolidate) Oggi più che mai si ricorre all archiviazione dei propri dati su supporti online (cloud drive). Servizi come Dropobox, icloud, SugarSync, SkyDrive, Drive, etc offrono la possibilità di salvare i nostri dati su server remoti, per poi condividerli o recuperarli in assoluta mobilità. 4
Cloud Drive (D.I.S.Cloud) Il progetto si pone come obiettivo l utilizzo di una quota di spazio di archiviazione locale da condividere e destinare allo storage di dati terzi, creando una rete alla pari (peer to peer) in cui, se si decide di condividere 1 Gb se ne ottiene in cambio 1,5 Gb di spazio cloud al fine di costruire una alternativa al paradigma Client Server. 5
Cloud service Il problema Paradigma client server (aspetti critici): Privacy: i nostri dati risiedono fisicamente su uno o più server non di nostra proprietà, l accesso ai dati da parte di terzi è conseguentemente regolato da policy locali determinate esclusivamente del fornitore di servizi proprietario dei server. 6
Cloud service Il problema Paradigma client server (aspetti critici): Property: La proprietà dei dati è strettamente collegata allo storage fisico e alla localizzazione dei backup che spesso va oltre i confini nazionali e di difficile legislazione. La stessa è quasi sempre sottoposta a codici di regolamentazione dettati dal fornitore di servizi. 7
Cloud service Il problema Paradigma client server (aspetti critici): Dependency: Spesso l accesso ai propri dati è strettamente collegato alle necessità del gestore e al rinnovo delle regole unilaterale che coinvolge l utilizzatore in un rapporto che lo pone su un piano di subalternità. 8
Cloud service La soluzione Paradigma peer to peer (alla pari): Privacy: I dati non risiedono su uno o più server bensì vengono distribuiti su una nuvola di peer (nodi). La protezione dei dati è garantita dal frazionamento degli stessi e dalla loro cifratura con chiave mutante. Nessuno dei nodi se non quello proprietario, vi può accedere. 9
Cloud service La soluzione Paradigma peer to peer (alla pari): Property: I dati migrano da un peer (nodo) all altro in forma anonima, ciò garantisce che la proprietà sugli stessi rimanga in capo a chi vi può accedere in chiaro attraverso la loro decriptazione. Il protocollo di distribuzione ne determina anche l eliminazione ove vengano cancellati. 10
Cloud service La soluzione Paradigma peer to peer: Dependency: La dipendenza nell accesso ai propri dati non è imputabile ad un unico soggetto, quindi non è governabile da strategie di marketing. Le reti peer to peer non sono per natura gestibili da un unica governance, ma bensì dalla collaborazione alla pari di più nodi. 11
Il mercato Tendenze Stima dello spazio disponibile per lo storage mondiale al 2007: 290 exabyte (Fonte - Martin Hilbert e Priscilla Lopez, ricercatori della University of Southern California) 12
Il mercato Tendenze Stima della richiesta di spazio mondiale al 2020: 46.000 exabyte (Fonte Studio IDC e EMC del dic 2012) 13
Il mercato Tendenze Stima incremento dati circolanti nel 2016: 4 volte il traffico attuale stimato in circa 1,3 zettabyte (Fonte - Cisco) 14
Cloud Storage (con paradigma client-server) Google: Drive Amazon: Cloud Drive Microsoft: Skydrive Dropobox: Dropobox SugarSync: SugarSync I competitor Apple: icloud Ubuntu: One Tutti i servizi elencati sono forniti con paradigma client server e tutti soffrono delle problematiche evidenziate in precedenza. 15
Cloud Drive (con paradigma peer to peer) I competitor Allo stato dell arte non vi sono competitors che prevedono l utilizzo del paradigma peer to peer per lo storage in cloud dei dati. L unica azienda di rilevanza, che propone in via sperimentale (con ottimi risultati) un servizio di sincronizzazione tra dispositivi con l utilizzo del paradigma peer to peer è BitTorrent con l applicazione Bittorrent Sync. 16
Il busines model Value proposition 1. Tipologia: Il progetto va sviluppato come applicazione standalone o app. 2. Profili: Personal Professional Enterprise (gli ultimi due a pagamento) 3. Differenze tra versioni: Spazio di archiviazione richiesto, tra profilo Personal e Professional servizi integrati a valore aggiunto tra profilo Professional e Enterprise. 4. Multipiattaforma: Windows, Linux, IOS, Android, Iphone e sistemi minori. 5. Advertising: Nelle previsioni del progetto la versione Personal verrebbe fornita gratuitamente, eventualmente con l aggiunta di pubblicità spot, le altre a pagamento, il tutto funzione dello spazio di archiviazione richiesto e dei servizi aggiuntivi. 6. Acces point: L applicazione è considerato il punto di accesso alla rete peer to peer pensata per questo business la quale verrebbe fornita gratuitamente. 17
La road map Planner startup sviluppo codice testing rilascio beta commercializzazione compensazione costi/ricavi 0 2 4 6 8 10 12 14 Numero mesi da gennaio 2014 18
La road map Stime di crescita 120.000,00 100.000,00 80.000,00 60.000,00 40.000,00 20.000,00 - - 20.000,00 gen-14 lug-14 gen-15-40.000,00 euro 1) Gennaio 2014: start up. 2) Giugno 2014: lancio 1) Gennaio 2015: comp. costi e ricavi 2) Dicembre 2015: utili 19
I costi attesi Fasi: 1. Sviluppo: Per lo sviluppo dell algoritmo utilizzato per la distribuzione delle informazioni e loro recupero, i costi di sviluppo sono più che sostenibili e comunque non oltre i 10.000,00. 2. Software terze parti: Ai costi di sviluppo si sommano anche i costi di un eventuale brevetto, l acquisto di software già esistente proprietario, varie ed eventuali 8.000,00. 3. Testing e commercializzazione: La fase di testing e commercializzazione, sviluppata attraverso comunity di sviluppatori e social potrebbe avere un incidenza di circa 2.000,00 Nel complesso l incidenza dell investimento, opportunamente attenzionata, è stimabile in circa 20.000,00. Nota: Molte delle tecnologie utilizzabili per la realizzazione del progetto sono già esistenti. 20
Asset Financing Forme di finanziamento previste Il progetto non vuole escludere nessuna possibilità di intervento di capitali. Ne elenchiamo solo alcuni, ma restiamo disponibili a possibili altre forme di finanziamento. Private equity Business Angels Corporate Venture Capitalists Incubatori d'impresa Oltre alle forme di finanziamento citate e altre possibili, la nostra valutazione comprende anche possibili partnership con aziende e/o startup cui eventualmente proporre la condivisione del proprio core business con una partecipazione diretta al progetto con un contributo sullo specifico settore. 21