L IMPIEGO DI IMPIANTI UV NELL APPROVVIGIONAMENTO IDROPOTABILE



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Transcript:

FORMAZIONE TECNICO IDROPOTABILE -2012 Disinfezione nell approvvigionamento idropotabile Clorazione ed impianti UV nell uso quotidiano ed in caso di emergenza L IMPIEGO DI IMPIANTI UV NELL APPROVVIGIONAMENTO IDROPOTABILE PRESUPPOSTI, ACQUISTO, INSTALLAZIONE, ESERCIZIO E MANUTENZIONE Relatore Dott. Ing. Roberto Cossetto 24/10/2012 Bressanone Seminario Maggiore 25/10/2012 Nalles Centro Convegni Lichtenburg

DISINFEZIONE ACQUA POTABILE La disinfezione dell'acqua potabile ha lo scopo di eliminare i microorganismi patogeni (Batteri, protozoi, virus, spore di batteri, adenovirus, alghe ) contenuti nell'acqua, che sono potenzialmente dannosi per la salute umana Il D.lgs. 31/2001 «Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano» recepito dalla L.P. nr. 8/2002 ha introdotto limiti particolarmente severi sul contenuto di residui di cloro nelle acque potabili cloriti < 200 µg/l - DISINFEZIONE MEDIANTE RADIAZIONE UV

LA DISINFEZIONE MEDIANTE RADIAZIONE ULTRAVIOLETTA RADIAZIONE UV: Con radiazione ultravioletta si intende, in generale, lo spettro di radiazioni elettromagnetiche di lunghezza d onda compresa tra 100 400 nm (nanometri), collocato quindi tra lo spettro visibile ed i raggi X.

RADIAZIONE UV C: I raggi ultravioletti sono invisibili ad occhio nudo e vengono classificati secondo 4 bande convenzionali a seconda del loro contenuto energetico : UVA, UV-B, UV-C e UV -V. La radiazione ultravioletta con azione germicida è quella compresa tra i 200 280 nm, ossia nella banda denominata UV-C. DISINFEZIONE: la disinfezione è operata mediante la rottura, ad opera della radiazione UVC prodotta, di alcuni legami chimici del DNA dei microorganismi (batteri, virus, etc ) con cui entra in contatto.

SENSIBILITA DEI MICROORGANISMI E DOSI UV batteri protozoi > virus > spore di batteri > adenovirus > alghe (più sensibilità)-------------------------------------------(minore sensibilità)

TIPOLOGIA DI LAMPADE UV E LORO UTILIZZO Il componente più importante per il trattamento con UV è la lampada in grado di generare una radiazione UVC compresa tra 200 e 300 nm, la cui efficienza viene misurata dal rapporto tra la potenza elettrica per alimentarla e la potenza degli UV emessi nell intervallo di lunghezza d onda con funzione germicida.

LAMPADE UV A SCARICA AL MERCURIO Lampade al mercurio LP (LOW PRESSURE) Temperatura esercizio: 20 e 40 C Pressione vapore di Hg: tra 0,1 e 10 Pa. Emissione: luce in bande di lunghezza d onda molto ristrette, al di fuori delle quali l emissione è praticamente nulla. Una lampada a bassa pressione a vapori di mercurio emette l 82% della sua luce alla lunghezza d onda di 253,7 nm, il 6,6 % a 184,9 nm ed il resto in percentuali inferiori da altre lunghezze d onda fino a 600 nm. Fattori che ne influenzano il rendimento: Temperatura, ottimale 40 C. La maggior parte delle lampade UV per il trattamento delle acque è dotata di una protezione esterna in quarzo (uno dei pochi materiali che non assorbe gli UV). Grazie a questa protezione la lampada si mantiene intorno a valori ottimali anche se la temperatura circostante è bassa. Consumo elettrico: 70 W, Output UV 27 W a 254 nm, efficienza 38%

LAMPADE UV A SCARICA AL MERCURIO Lampade al mercurio a bassa pressione e ad alta resa - LPHO Come le lampada LP ma con filamento rinforzato che permette di aumentare l alimentazione degli elettrodi da 1,5 a 3 volte e di conseguenza l emissione UV risulta aumentata da 1,5 a 3 volte. Consumo elettrico:250 W, Output UV 55-100 W a 254 nm, efficienza 33-40% Lampade al mercurio ad amalgama - LPHO A questa famiglia appartengono le lampade ad amalgama di mercurio. Si tratta di lampade contenenti un amalgama di mercurio solido che funziona da regolatore della pressione del gas di mercurio all interno del tubo permettendone il funzionamento con correnti più elevate ed in grado di emettere radiazioni UV da 4 a 5 volte superiori rispetto ad una normale lampada LP convenzionale. Poiché le lampade LPHO hanno temperature di funzionamento intorno a 100 C, sono virtualmente insensibili alla temperatura dell acqua in cui vengono immerse. Consumo elettrico: 360 W, Output UV 150 W a 254 nm, efficienza 41%

LAMPADE UV A SCARICA AL MERCURIO Lampade al mercurio HP (HIGH PRESSURE) Temperatura esercizio: >100 C Pressione vapore di Hg: 1 Atm Emissione: policromatica tra 180 e 600 nm. Consumo elettrico:2800 W, Output UVC 420 W 280 W a 254 nm, efficienza < 15%

TIPI DI REATTORE IN IMPIANTI IN CONDOTTA E LORO APPLICAZIONI TIPO 1:IN REATTORE ANULARE lampada parallela al flusso -per piccoli flussi di acqua (1 l/s) impianti domestici lampade tipo LP o LPHO da installare in prossimità dei punti di utilizzo TIPO 2:IN REATTORE CILINDRICO per flussi medi e variabili lampade tipo LP o LPHO - acquedotti di medie dimensioni

TIPI DI REATTORE IN IMPIANTI IN CONDOTTA E LORO APPLICAZIONI TIPO 3:LAMPADE PERPENDICOLARI AL FLUSSO DELL ACQUA per grandi portate sezione del reattore circolare o rettangolare lampade possono essere LP, PHO o MP

PRINCIPALI COMPONENTI REATTORE UV

PRINCIPALI COMPONENTI REATTORE UV SENSORE UV misura l intensità della radiazione UV a cui viene esposta l acqua da trattare -E un semiconduttore sensibile alla radiazione UV filtrata da 200 a 300 nm che non viene attivato da radiazioni con lung. Onda > 300 nm (SOLAR BLIND) RIDUZIONE DI INTENSITA UV può dipendere da: - Riduzione della potenza delle lampade - Sporcamento quarzo sonda UV - Sporcamentosleeves (tubi) porta lampade - Torbidità dell acqua

PRINCIPALI COMPONENTI REATTORE UV SLEEVES (tubi) porta lampade tubi in quarzo non assorbono radiazioni UV la loro funzione è quella di proteggere e isolare le lampade dal liquido che passa nel reattore, di stabilizzare la temperatura a cui queste lavorano. La loro pulizia periodica, è essenziale per mantenere in efficienza il reattore. Molti sali minerali disciolti nell acqua (di calcio, magnesio, ferro, ecc.) hanno una solubilità che decresce con l aumento della temperatura. Poichè la superficie del quarzo a contatto con l acqua è normalmente più calda del liquido che passa nel reattore UV, con il tempo si possono depositare sulla superficie del quarzo quantità non trascurabili di sali minerali che assorbono parte della radiazione UV destinata ad esplicare la sua funzione germicida nel liquido.

FATTORI CHE INFLUENZANO IL TRATTAMENTO CON UV PORTATA MASSIMA TRATTABILE: la portata massima trattabile (si fa notare che il sistema deve essere dimensionato sulla portata massima istantanea transitabile); TRASMITTANZA ACQUA: percentuale di UV che viene trasmessa dall acqua, nel campo di lunghezze d onda compreso tra 200 e 300 nm. Trasmittanze tipiche per acque ad uso potabile, in Italia, variano generalmente tra il 85 90 95%. Fattori che possono ridurre la trasmittanza dell acqua sono le conc. di Fe e Mn TORBIDITA : Essa è dovuta alla presenza di particelle sospese nell acqua che interferiscono con la trasmissione degli UV si misura in NTU (Nephelometric Turbidity Unit) -valore tipico per le acque potabili 0,1 NTU Se < 5 NTU comunque non ha significativi effetti sui trattamenti con UV.

DIMENSIONAMENTO DEI SISTEMI DI DISINFEZIONE UV Dose UV C [J/m2] = Intensità media [W/m2] x Tempo medio di esposizione [s]

DIMENSIONAMENTO DEI SISTEMI DI DISINFEZIONE UV Correlazione UV-C ed azione germicida: Valore della inattivazione batterica (CFU - Colony-Forming Unit misura il numero di batteri o funghi in un campione biologico) con il variare della Dose di UV C.

DIMENSIONAMENTO DEI SISTEMI DI DISINFEZIONE UV PORTATA MASSIMA TRATTABILE TRASMITTANZA DELL ACQUA: minimo 90% LA DOSE UV-C = Intensità media [W/cm2] x Tempo si esposizione [s]= 40 mj/cm2 Esempio: 2 l/s (Trasmittanza> 90 % -Dose 40 mj/cm2) = 100 W Nota: L alimentazione elettrica mediante pannelli fotovoltaici (alimentazione in CC 12-24V) è possibile solo per le lampade meno potenti (in generale, fino a 3 m3/h trattabili), in caso di assenza di rete elettrica è possibile valutare la possibilità di introdurre generatori idroelettrici.

EFFICACIA Il processo di disinfezione mediante radiazione ultravioletta non ha caratteristica di persistenza, pertanto non agisce su eventuali contaminazioni batteriche che possono avere luogo a valle del debatterizzatore. Fotoriattivazione: è opportuno che se l impianto è installato a monte di un serbaotio questo sia chiuso e non esposto alla luce Contaminazioni lungo la rete e/o in impianti di trattamento: non deve esserci la possibilità di contaminazione (per es. perdite). Prima della messa in esercizio dell impianto è opportuno una disinfezione dell impianto: DVGW-Regelwerk W291 Reinigung und Desinfektion von Wasserverteilungsanlagen

INSTALLAZIONE Le modalità di installazione devono garantire la costante sommersione delle lampade (reattore UV sempre invasato) evitando l accumulo di aria all interno della camera di reazione sia per lo svuotamento della linea che per l accumulo delle bolle di aria trasportate dall acqua. Per tale motivo, la configurazione suggerita per un apparecchiatura UV prevede le connessioni di ingresso ed uscita entrambe rivolte verso l alto; pur potendo procedere, in generale, ad installazioni differenti previa valutazione dello scenario ed adozione degli opportuni accorgimenti (sfiati d aria, etc ).

INSTALLAZIONE -PREFERIBILMENTE A VALLE DI UN IMPIANTO DI FILTRAZIONE: per garantire all impianto acqua priva di solidi in sospensione -PREFERIBILMENTE A VALLE DI SERBATOIO, PRIMA DELLA DISTRIBUZIONE ALLE UTENZE -IN CASO DI INSTALLAZIONE A MONTE DI UN SERBATOIO, PREVEDERNE LA PERIODICA PULIZIA E DISINFEZIONE -INSTALLAZIONE A MONTE O A VALLE DI UN SERBATOIO/IMPIANTO DI DEACIDIFICAZIONE: per evitare depositi di Sali di Ca sui quarzi porta lampade IMPIANTO DI DEACIDIFICAZIONE DI BUSNECK: Adobe Acrobat Document

MONITORAGGIO CONTROLLI PERIODICI -TEMPI E CRITERI: In generale la manutenzione ordinaria di un sistema UV consiste nel semplice cambio lampade una volta giunti alla loro fine vita utile. Le lampade hanno durate differenti in funzione del modello specifico e variano tra 8.000 12.000 16.000 ore (se lampade a bassa pressione). Soprattutto su acque potabili non sono necessari ulteriori interventi di manutenzione ordinaria, a meno di valutare un programma di controlli scadenziato pluriennale per tenere sotto stretto controllo il sistema. Se presente un sensore di controllo irraggiamento, la segnalazione di inefficienza del sistema è data dal preallarme e dall allarme di basso irraggiamento. La lettura dell irraggiamento (in % o MW/cm2) è inficiata dal normale decadimento prestazionale delle lampade nel tempo, dalla Trasmittanzaeffettiva dell acqua, dallo sporcamento/incrostazione dei tubi di quarzo o da un effettiva riduzione delle prestazioni delle lampade.

MATERIALE DA STOCCARE A MAGAZZINO Se la manutenzione è affidata direttamente al costruttore del sistema UV non è necessario stoccare del materiale di ricambio; in ogni caso, oltre al materiale di consumo di cui alla sostituzione delle lampade UV (lampade, OR e raschiatori, se presenti) può essere utile disporre di qualche tubo di quarzo e qualche alimentatore. -Fusibili -Tubo/i di quarzo -O Ring - Lampada/e UV - Alimentatore/i lampada UV Il numero e tipologia esatta di questi componenti è soggetto a variazione, in funzione del modello di apparecchiatura.

INDICAZIONI SUL DISPLAY

INDICAZIONI SUL DISPLAY

INDICAZIONI SUL DISPLAY

INDICAZIONI SUL DISPLAY

INDICAZIONI SUL DISPLAY

CONCLUSIONI -Il processo di disinfezione mediante radiazione ultravioletta non ha caratteristica di persistenza, pertanto non agisce su eventuali contaminazioni batteriche che possono avere luogo a valle del debatterizzatore -Il processo di disinfezione mediante radiazione ultravioletta non comporta utilizzo di reagenti chimici -Il processo di disinfezione mediante radiazione ultravioletta è un processo affidabile, completamente automatizzato e non comporta eccessiva manutenzione.

GRAZIE PER L ATTENZIONE