LICEO SIGONIO I.T.C. BAROZZI LA PROPRIETA LA PROPRIETA E I DIRITTI REALI. Fausta Labidonisia 22/09/2013



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LICEO SIGONIO I.T.C. BAROZZI LA PROPRIETA LA PROPRIETA E I DIRITTI REALI Fausta Labidonisia 22/09/2013 La proprietà; i diritti reali di godimento; la comunione e il condominio; il possesso

1.5 I modi di acquisto della proprietà Definizione Gli atti e i fatti giuridici che consentono di acquistare la proprietà di un bene Distinzione I modi di acquisto della proprietà si distinguono tradizionalmente in: 1. modi di acquisto a titolo originario = quando il diritto di proprietà che si si acquista sulla cosa è indipendente dal diritto di un precedente proprietario. Occupazione, invenzione, accessione, unione e commistione, specificazione, usucapione, possesso vale titolo. 2. modi di acquisto a titolo derivativo = quando si acquista sulla cosa il diritto di proprietà già spettante ad un precedente. A chi trasferisce il diritto si dà il nome di dante causa; a chi lo acquista quello di avente causa Avviene: 1. in forza di un contratto 2. per successione a causa di morte 3. trasferimenti coattivi (espropriazione, requisizione) I modi di acquisto a titolo originario Occupazione (artt. 923-926 c.c.) = consiste nell appropriarsi di beni mobili 1 che non appartengono a nessuno, con l intenzione di farli propri. Non possono essere oggetto di occupazione i beni immobili, che qualora non siano di nessuno (cd. immobili vacanti) diventano di proprietà dello Stato. Esempio: il pesce pescato nel mare; le conchiglie raccolte sulla spiaggia; il giornale lasciato su una panchina; i rifiuti soldi urbani riciclati da un industria ecc. Invenzione (artt. 927-930 c.c.) = Ha per oggetto le cose smarrite dal proprietario. In tal caso il ritrovatore deve consegnare il bene al Sindaco del luogo in cui è avvenuto il ritrovamento. Dopo un anno dall ultima pubblicazione all albo comunale, il ritrovatore ne diventa il legittimo proprietario; qualora, invece, il bene sia reclamato e restituito al proprietario, il ritrovatore ha diritto a un premio nella misura di 1/10 del valore Esempio: se nei pressi di una piazza Tizio ritrova un portafoglio pieno di banconote oppure una collana di perle, questi ha il dovere di seguire la procedura indicata poiché non può divenire proprietario per occupazione, trattandosi di cose smarrite e non abbandonate. 1 Si definiscono res nullius, le cose mobili che non sono mai state di proprietà di alcuno; sono dette res derelictae, le cose abbandonate 1

Accessione (artt. 934 e ss. c.c.) = si verifica quando il proprietario della cosa principale diviene proprietario di un altra cosa che si è unita o incorporata (cd. cosa accessoria) alla sua. Esempio: 1. Accessione artificiale: Il proprietario del fondo diventa proprietario delle costruzioni al di sopra e al di sotto del suolo, come i materiali per le costruzioni. 2. accessione per fatto naturale, i cd. incrementi fluviali. -alluvione: gli incrementi del terreno che si effettuano nel tempo per effetto dei detriti - avulsione: il distacco di parte di un fondo che si unisce al terreno a valle, di tale porzione di terreno diventa il proprietario del fondo a valle, salvo indennizzo del proprietario che ha perso parte del terreno. Unione (art. 939 c.c.) = cose mobili appartenenti a più proprietari si uniscono in modo da non poterle più separare, ma mantenendo la loro individualità: il proprietario della cosa principale acquista la proprietà del tutto. Esempio: il proprietario del diamante incastonato su un anello di rame di altro proprietario diventa il proprietario dell anello salvo rimborsare all altro il valore del rame. Commistione (art. 939 c.c.) = Quando le cose mobili, appartenenti a persone diverse, si mescolano in modo tale da formare un nuovo bene in cui non possono essere più distinte e non sono facilmente separabili. I proprietari delle singole cose acquistano la comproprietà in proporzione al valore di ciascun bene incorporato. Esempio: la farina e il lievito nel pane. I produttori che hanno consegnato il latte a una latteria divengono comproprietari, in proporzione ai litri conferiti da ciascuno di loro, del latte contenuto nelle cisterne della latteria Specificazione (art. 940 c.c.) = consiste nella creazione di una cosa nuova con il materiale appartenente ad un altra persona, diversa da colui che l ha creata. In tal caso ci si chiede se il proprietario della cosa creata sia colui che ha lavorato la materia prima (es. artigiano o artista) o il proprietario di quest ultima. Ebbene l acquisto dipende dal fatto che il valore della materia superi notevolmente o meno quello della manodopera. Esempio: spetta senz altro al falegname il tavolo da lui costruito con il legname comune fornitogli dal cliente; è, invece, di proprietà di chi ha fornito la materia la statuetta d oro realizzata da un artigiano 2

Usucapione (art. 1158 e segg. c.c.) = L acquisto della proprietà per usucapione si verifica quando un soggetto, pur non essendo proprietario di un bene, esercita ugualmente sullo stesso, per un certo periodo di tempo che di solito è 20 anni, il potere di fatto, senza essere contrastato dal titolare del diritto. Esempio: credendo che un determinato appezzamento agricolo gli appartenga, Marco lo coltiva e lo sfrutta come se ne fosse proprietario. Trascorsi 20 anni egli ne acquista il diritto di proprietà. A nulla potrebbero valere le proteste, tardive, del precedente proprietario. Possesso vale titolo (art. 1153 e segg. c.c.) = l acquirente di un bene mobile che ignori, in buona fede 2, che il bene vendutogli non apparteneva al venditore, diventa ugualmente proprietario di quel bene Esempio: Marco si reca in un negozio di biciclette e ne acquista una usata, ignorando che in effetti essa era stata rubata quindi non era di proprietà del negoziante. Uscito dal negozio incontra il derubato, il quale pretende la restituzione della bicicletta. Ebbene, per il principio del possesso vale titolo, Marco è legittimamente proprietario della bici e non è quindi tenuto a restituirla. I modi di acquisto a titolo derivativo Contratti (art. 1321 c.c.) = sono le modalità di trasferimento più utilizzate (vendita, donazione ecc.) Esempio: Quando acquisto il quotidiano in edicola pagandone il prezzo divento proprietario del bene per acquisto a titolo derivativo realizzato attraverso un contratto di vendita. Quando per il mio compleanno ricevo in regalo un bene, ne divento proprietario a titolo derivativo per effetto del contratto di donazione. Successioni a causa di morte = determina il passaggio di proprietà dal defunto (de cuius) ai suoi eredi, secondo la volontà testamentaria o le disposizioni di legge Esempio: dell appartamento del nonno defunto diventano proprietari, nel momento stesso della morte, gli eredi del nonno. 2 Buona fede = ignorando l altruità del bene 3

Trasferimenti coattivi -espropriazione -requisizione -nazionalizzazione Esempio: il terreno di proprietà di Marco, posto sul tracciato della nuova linea ferroviaria, viene espropriato a favore dello Stato che ne diventa proprietario anche senza il consenso di Marco (al quale spetta comunque un equo indennizzo) 1.6 Le azioni a difesa della proprietà Premessa L ordinamento giuridico tutela il diritto di proprietà in sede penale e in sede civile Tutela penale Il diritto di proprietà è tutelato dal diritto penale, con la punizione come reati di alcuni comportamenti, quali il furto o il danneggiamento 3, che violano il potere pieno ed esclusivo del proprietario. Tutela civile Il diritto di proprietà è tutelato in sede civile, attribuendo al suo titolare un diritto di azione 4. Le azioni a difesa delle ragioni della proprietà sono dette azioni petitorie. Esse sono quattro: Azione di rivendicazione art. 948 c.c. Il proprietario può rivendicare la cosa da chiunque la possiede o detiene = azione con cui il proprietario rivendica i suoi beni nei confronti di chi li possieda o detenga abusivamente, senza la sua autorizzazione. Il proprietario è tenuto a fornire la prova della titolarità del diritto, acquistata a titolo originario. Mira ad ottenere: 1. l accertamento del diritto di proprietà e inesistenza del diritto vantato dal convenuto 3 Art. 624 c.p. Furto Chiunque s'impossessa della cosa mobile [c.p. 631] altrui, sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per sé o per altri, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 154 a euro 516. Art. 635. Danneggiamento Chiunque distrugge, disperde, deteriora o rende, in tutto o in parte, inservibili cose mobili o immobili altrui, è punito, a querela della persona offesa, con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a euro 309 4 Azione = potere di rivolgersi al giudice civile per ottenere il riconoscimento del proprio diritto. Titolare dell azione è l attore, il quale la esercita nei confronti del convenuto (= chiamato in giudizio). Attore e convenuto, insieme al giudice, sono le parti processuali del giudizio o processo civile. 4

2. la condanna del convenuto a restituire il bene. Azione negatoria art. 949 c.c. Il proprietario può agire per far dichiarare l'inesistenza di diritti affermati da altri sulla cosa, quando ha motivo di temerne pregiudizio. Se sussistono anche turbative o molestie, il proprietario può chiedere che se ne ordini la cessazione, oltre la condanna al risarcimento del danno = Azione esercitata dal proprietario nei confronti di chi affermi l esistenza di un diritto reale minore sul bene, arrecando pregiudizio turbativa o molestia al diritto di godimento e disposizione del bene da parte del legittimo titolare. Mira ad ottenere: 1. l accertamento dell inesistenza del diritto reale su cosa altrui 2. l inibizione delle turbative o molestie per farle cessare 3. la condanna al risarcimento dei danni Azione per il regolamento di confini art. 950 c.c. Quando il confine tra due fondi è incerto, ciascuno dei proprietari può chiedere che sia stabilito giudizialmente. Ogni mezzo di prova è ammesso. In mancanza di altri elementi, il giudice si attiene al confine delineato dalle mappe catastali = azione mediante la quale il proprietario chiede al giudice che siano stabiliti i confini, ritenuti incerti e non chiari, fra il proprio fondo e quello limitrofo. Mira ad ottenere: 1. l accertamento dell estensione del fondo, eliminando ogni forma di incertezza dei confini fra fondi vicini. Azione per l apposizione dei termini art. 951 c.c. Se i termini tra fondi contigui mancano o sono diventati irriconoscibili, ciascuno dei proprietari ha diritto di chiedere che essi siano apposti o ristabiliti a spese comuni. = azione mediante la quale il proprietario di fondi confinanti chiede al giudice che siano apposti o ripristinati, a spese comuni dei proprietari limitrofi, i segni materiali e tangibili del confine, certo e conosciuto, fra i due fondi. Mira ad ottenere: 1. la condanna al pagamento delle spese a carico di ciascuno proprietario per l apposizione dei segnali di confine, mai esistiti o venuti meno nel tempo. 5

Tabella A) Le azioni petitorie LE AZIONI PETITORIE TIPO DI AZIONE Rivendicazione Negatoria Regolamento di confini Apposizione dei termini ESERCITABILE DAL PROPRIETARIO contro chi possiede o detiene la propria cosa illegittimamente contro chi afferma di vantare diritti sulla sua cosa di ciascun fondo confinante di ciascun fondo confinante AL FINE DI rivendicare il suo diritto di proprietà: - Accertamento della titolarità del diritto di proprietà - Condanna del possessore a restituire il bene liberarsi da quelle molestie accertare giudizialmente il confine fra due fondi apporre o ristabilire i segnali di confine fra i fondi 6

2. I DIRITTI REALI SU COSA ALTRUI O DIRITTI MINORI La facoltà di godimento è uno degli aspetti più importanti del diritto di proprietà, perché il proprietario di un bene ha il potere di utilizzarlo in modo pieno ed esclusivo. Di solito il diritto di proprietà e la facoltà di godimento di un bene coincidono nella medesima persona, tuttavia il proprietario può concedere ad altra persona di esercitare la facoltà di godimento; in tal caso, viene a configurarsi l ipotesi del diritto reale di godimento o diritto reale su cosa altrui o diritto reale minore o limitato. I diritti reali di godimento su una cosa altrui attribuiscono a una persona il diritto di utilizzare una cosa di proprietà di un altra persona. Hanno, pertanto, un contenuto meno ampio del diritto di proprietà, ma, contemporaneamente, limitano il diritto di proprietà poiché riducono la facoltà di godimento. I diritti reali minori sono diritti soggettivi assoluti, immediati, patrimoniali e tipici. 2.1. Il diritto di superficie Riferimento normativo Definizione Art. 952 c.c. Costituzione del diritto di superficie Il proprietario può costituire il diritto di fare e mantenere al di sopra del suolo una costruzione a favore di altri che ne acquista la proprietà. Del pari può alienare la proprietà della costruzione già esistente, separatamente dalla proprietà del suolo. E il diritto di costruire al di sopra o al di sotto del suolo di proprietà di altri e conservare la proprietà della costruzione (cd. Proprietà superficiaria). La figura realizza una separazione fra la proprietà del suolo e la proprietà di ciò che vi viene costruito, in deroga ai principi dell accessione. Ad esempio: Tizio costruisce un edificio o un garage o uno stabilimento sul suolo di proprietà altrui. E anche il potere di sopraelevare su una costruzione già esistente. Es. costruire un appartamento all ultimo piano e sul lastrico solare di un abitazione altrui. Contenuto 1. diritti ed obblighi del concedente (proprietario del suolo): il proprietario del suolo (concedente) rimane titolare della facoltà di disposizione della proprietà del suolo, tuttavia deve permettere la costruizione e tollerare il suo insistere sul suolo, senza ostacolare in alcun modo l attività del superficiario. 2. diritti ed obblighi del concessionario (cd. Superficiario): il superficiario (concessionario) ha i seguenti diritti: a) il diritto di costruire e mantenere la costruzione sul suolo b) il diritto di proprietà del bene costruito (proprietà superficiaria). 7

Il superficiario ha l obbligo di pagare il canone, come corrispettivo del diritto di superficie. Esempio Gianni concede diritto di superficie sul terreno edificabile di sua proprietà a favore di Chiara. Quest ultima può quindi costruire su quel terreno un abitazione che, appena realizzata, sarà di sua proprietà e non di Gianni. Ovviamente, se il diritto di superficie è costituito a tempo determinato Gianni diventerà proprietario anche dell abitazione per effetto dell accessione. 2.2. Il diritto di usufrutto Riferimento normativo Art. 978 c.c. Costituzione. L'usufrutto è stabilito dalla legge o dalla volontà dell'uomo. Può anche acquistarsi per usucapione. Art. 981 c.c. Contenuto del diritto di usufrutto. L'usufruttuario ha diritto di godere della cosa, ma deve rispettarne la destinazione economica. Egli può trarre dalla cosa ogni utilità che questa può dare, fermi i limiti stabiliti in questo capo. Definizione = è il diritto di godere ed usare della cosa altrui e di trarne ogni utilità, con l obbligo di rispettarne la destinazione economica. Caratteristiche - Con la costituzione dell usufrutto il proprietario del bene viene spogliato di qualsiasi facoltà di godimento della cosa, per cui non può più utilizzarlo; tale situazione configura la cd. Nuda proprietà. E bene precisare che il proprietario mantiene il potere di disposizione giuridica della cosa - L usufrutto è un diritto temporaneo, poiché la legge fissa una durata massima. Per la recisione esso non può eccedere la vita dell usufruttuario, se persona fisica; trent anni, se si tratta di persona giuridica. Pertanto l usufrutto non può essere trasmesso agli eredi. - Oggetto dell usufrutto possono essere indifferentemente beni mobili o immobili (titoli di credito, aziende, alberghi, immobili ad uso abitativo ecc.), tuttavia deve trattarsi di beni infungibili e inconsumabili, poiché l usufruttuario ha l obbligo di restituire lo stesso bene al termine dell usufrutto. - L usufrutto può essere: Legale, se la legge determina la costituzione dell usufrutto in capo a determinati soggetti. Ad es. l usufrutto legale dei genitori sui beni dei figli minorenni Volontario, quando deriva da contratto o da un 8

testamento Contenuto 1. diritti dell usufruttuario: - Diritto di conseguire il possesso del bene, egli può mettersi in relazione immediata e diretta con la cosa senza la collaborazione del nudo proprietario - Diritto di godere del bene - Diritto di fare propri i frutti civili e naturali della cosa - Diritto di locare 5 il bene 2. obblighi dell usufruttuario: - Obbligo di rispettare la destinazione economica del bene, ossia la funzione economica data al bene dal proprietario fino a quel momento. Per esempio se fino alla costituzione dell usufrutto l immobile è stato destinato a uso non abitativo come struttura alberghiera, l usufruttuario non può cambiare la funzione economica in casa di cura - Obbligo di usare la diligenza del buon padre di famiglia. Per i romani il bonus pater familias era il modello dell'uomo non solo libero e fornito di piena capacità d agire, ma anche consapevole dell'importanza della propria posizione e delle proprie azioni. Per il nostro ordinamento, invece, il modello del buon padre di famiglia indica l'uomo medio. Il criterio della diligenza indica in astratto la misura dell'attenzione, della cura e dello sforzo psicologico che l usufruttuario deve adoperare per esercitare il diritto reale minore, cioè esattamente. Quindi la diligenza del buon padre di famiglia indica l uso dei normali doveri di cautela e correttezza - Obbligo di pagare le imposte - Obbligo di restituire la cosa al termine dell usufrutto, nella medesima quantità e stato in cui si trovava il bene al momento dell impossessamento da parte dell usufruttuario. Esempio Gianni concede diritto di usufrutto a favore di Chiara su un campo da tennis. Quest ultima può quindi utilizzarlo personalmente oppure svolgere tornei e corsi di tennis oppure concederlo in affitto. Ovviamente, non potrà trasformarlo in una piscina o in un frutteto. 5 La locazione, in diritto, costituisce il contratto con il quale una parte (detta locatore) si obbliga a permettere a un altro soggetto (conduttore o locatario) l'utilizzo di una cosa per un dato tempo in cambio di un determinato corrispettivo (la cosiddetta "pigione" o canone"). 9

2.3. Il diritto di uso e abitazione Riferimento normativo Artt. 1021 e 1022 c.c. Art.1021 - Uso - Chi ha diritto d'uso di una cosa può servirsi di essa e, se è fruttifera, può raccogliere i frutti per quanto occorre ai bisogni suoi e della sua famiglia. I bisogni si devono valutare secondo la condizione sociale del titolare del diritto. Art.1022 - Abitazione - Chi ha il diritto di abitazione di una casa può abitarla limitatamente ai bisogni suoi e della sua famiglia. Premessa Contenuto Esempio L uso e l abitazione sono diritti reali molto simili all usufrutto ma hanno un contenuto e un ambito di applicazione più limitato. Sono strettamente legati al titolare e condizionati ai bisogni della sua famiglia. Non si possono cedere o dare in locazione a terzi. 1. Uso: è il diritto di servirsi di una cosa altrui e se, fruttifera, di raccogliere i frutti per soddisfare i bisogni propri e della propria famiglia. 2. Abitazione: è il diritto di abitare una casa altrui insieme alla propria famiglia. Gianni concede, sull appartamento di sua proprietà, diritto di abitazione a favore della nonna Maria. Quest ultima potrà abitare l appartamento, insieme alla sua famiglia composta dalla figlia nubile Chiara e dal nonno Luca, ma non potrà concederlo in locazione a nessuno per trarne una rendita. 2.4. Il diritto di enfiteusi Riferimento normativo Definizione Evoluzione storica Art. 957 c.c. e segg. E quel diritto reale che attribuisce al titolare (detto enfiteuta) la facoltà di godimento del fondo altrui, salvo l obbligo di migliorare il fondo e di pagare al proprietario concedente un canone periodico. Questo istituto 6 risale al periodo medioevale. Secondo l elaborazione dei glossatori 7, la fattispecie dava luogo ad una proprietà in cui si potevano distinguere: - Un dominio diretto o eminente, spettante al proprietario, il quale formalmente era titolare del fondo - Un dominio utile, spettante all enfiteuta, il quale effettivamente utilizzava il bene, e pertanto veniva definito proprietario 6 Istituto = figura giuridica alla quale sono riconducibili un complesso specifico di norme giuridiche che la disciplinano 7 Glossatori = giuristi della scuola di Bologna. La Scuola di Bologna (XII XIII secolo) è una scuola di giuristi e studiosi che ricostruì l'opera di Giustiniano I, il Corpus iuris civilis, e ne fece quindi un'analisi approfondita, riscoprendo e reinterpretando i testi classici attraverso note a margine dette, appunto, glosse. 10

sostanziale. Contenuto 1. diritti ed obblighi dell enfiteuta: a) il diritto di fare propri i frutti del suolo e sulle utilizzazioni del sottosuolo b) il diritto di affrancazione c) obbligo di pagare il canone periodico (può consistere in una somma di denaro o in una quota dei frutti naturali) d) obbligo di migliorare il fondo (accrescimento del valore del fondo o incremento della produttività ad es. con la costruzione di opere necessarie per la sistemazione dei frutti o per la coltivazione) e) obbligo di pagare le imposte 2. diritti del concedente (proprietario del suolo): a) il diritto al versamento del canone b) il diritto di miglioramento del fondo c) il diritto di chiedere la devoluzione del fondo Affrancazione Devoluzione Esempio = diritto dell enfiteuta di riscattare il fondo e diventare proprietario pieno ed esclusivo. Tale diritto può essere esercitato anche contro la volontà del proprietario, mediante pagamento di una somma corrispondente a 15 volte il canone annuo. = il deterioramento o il mancato miglioramento del fondo oppure il ritardo nella corresponsione del canone stabilito consentono al proprietario di riavere il fondo in piena e libera proprietà. Gianni concede in enfiteusi a Chiara un proprio terreno in stato di abbandono da tempo. Evidentemente Chiara, prima di potere trarre profitto dalla coltivazione del fondo, dovrà realizzare le dovute migliorie ed anche le necessarie pertinenze (la eventuale stalla, i magazzini per la conservazione delle sementi e dei trattori ecc.) nonché provvedere al pagamento del canone annuo pattuito per la concessione. 2.5. Il diritto di servitù prediali Riferimento normativo Definizione Art. 1027 c.c. Contenuto del diritto La servitù prediale consiste nel peso imposto sopra un fondo per l'utilità di un altro fondo appartenente a diverso proprietario. La servitù è diretta a realizzare l utilizzazione di un fondo detto servente, per il vantaggio di un altro fondo detto dominante. La definizione mostra un primo carattere di novità rispetto alle altre figure di diritti reali minori. Per la prima volta non si parla di facoltà (di godere, usare, abitare, costruire ecc.) concesse ai soggetti sulle cose, ma di un rapporto funzionale fra le cose stesse: vi è una relazione tra due fondi e non un rapporto personale fra i rispettivi proprietari. 11

Caratteristiche Le servitù prediali (praedium = fondo) richiedono per la loro costituzione l'esistenza di due requisiti: a) la presenza di due fondi tra i quali sussista un rapporto di vicinanza tale che, anche se non confinanti, sia consentito l'esercizio della servitù b) l'obiettiva utilità, anche non economica, che il fondo dominante tragga dalla limitazione imposta al fondo servente. La limitazione patita dal fondo servente deve sempre concretizzarsi in un dovere negativo del proprietario, in particolare nell obbligo di non fare o sopportare. Esempio: Servitù di passaggio dovere di sopportare il passaggio di persone e di mezzi Servitù di acquedotto dell acqua dovere di sopportare le tubature Servitù di non sopraelevazione dovere di non elevare la costruzione al di sopra di una certa altezza Costituzione Le servitù possono costituirsi in 2 modi: volontariamente o coattivamente. 1. Servitù coattive o legali: la sua costituzione è imposta dalla legge anche contro la volontà del proprietario del fondo servente, per le condizioni oggettive che rendono impossibile o estremamente difficile l uso del fondo dominante (es. passaggio coattivo: diritto al passaggio sul fondo vicino per accedere alla via pubblica, essendo il fondo dominante intercluso) oppure per lo svolgimento di attività di pubblico interesse (es. servitù di acquedotto o scarico, l elettrodotto coattivo, il passaggio coattivo di linee telefoniche ecc.). La legge ravvisa non solo un utilità a favore del proprietario del fondo dominante, ma soprattutto una necessità. In questi casi il proprietario del fondo dominante deve versare un indennità al titolare del fondo servente. 2. Servitù volontarie: quando derivano dalla volontà dell uomo, prevalentemente tramite contratto o testamento. Ad es. il proprietario di un terreno lo può lasciare in eredità ad un figlio gravandolo di una servitù di pascolo a favore di un altro fondo. Tipologie Delle servitù possono farsi differenti classificazioni: 1. Apparenti e non apparenti: Servitù apparenti: sono quelle che per il loro esercizio richiedono opere visibili e permanenti, come ad es. le servitù di acquedotto, in cui viene permanentemente 12

posato l acquedotto. Servitù non apparenti: non sono richieste opere, ma è sufficiente un lasciare fare o sopportare come ad es. la servitù di non edificare 2. Positive e negative: Servitù positive: sono le servitù per il cui esercizio è richiesto un comportamento attivo del proprietario del fondo dominante, come ad es. la servitù di passaggio in cui il titolare del fondo dominante deve attraversare il fondo servente. Servitù negative: sono le servitù per cui il proprietario del fondo servente deve solo non fare, come ad es. la servitù di non sopraelevazione. Esempio Gianni è proprietario di un fondo che non ha accesso diretto alla via pubblica: il suo confinante sarà costretto a concedergli la servitù di passaggio. Se non troveranno un accordo sarà la sentenza del giudice a imporre la servitù sul fondo di Matteo. 13