Potenzialità delle estrazioni di dati dagli archivi amministrativi

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Data: 07/06/ Ore: 14:48:10 - Utente: FRRGNN70A26D612G

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PERIODO D IMPOSTA 2015

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SPAZIO COMPORTAMENTI CONFRONTI INDIVIDUALI E RELAZIONI SOCIALI IN TRASFORMAZIONE UNA SFIDA PER LA STATISTICA UFFICIALE Potenzialità delle estrazioni di dati dagli archivi amministrativi Collezione campionaria di dati Irpef e calcolo degli indici di progressività e redistribuzione Irpef Paolo Acciari Ministero dell Economia e delle Finanze Dipartimento delle Finanze

PARTE I - Collezione campionaria dati Irpef: Obiettivi e Finalità Premessa: il Dipartimento delle Finanze da anni diffonde dati statistici estratti dalle dichiarazioni fiscali con particolare attenzione ai metadati necessari per la loro comprensione. Creazione di un Tax File IRPEF contenente nuove informazioni dettagliate (microdati) su redditi, deduzioni, detrazioni, calcolo imposta e caratteristiche dei contribuenti, in linea con le previsioni normative contenute nella Legge n. 296/2006 (co. 59), e nel Regolamento UE 557/2013. Diffusione di un Patrimonio informativo rilevante, affidabile, accessibile e coerente, nel rispetto dei principi di trasparenza, imparzialità, tempestività, riservatezza e protezione dei dati sensibili. La costruzione del Tax File IRPEF consente al Dipartimento delle Finanze di rispondere a diverse esigenze informative provenienti da: i) Ricercatori interessati ad effettuare analisi economicosociali in generale o, più in particolare analizzare il sistema tributario italiano, anche mediante lo sviluppo di modelli di microsimulazione utili per le valutazioni di impatto e degli effetti redistributivi della politica fiscale e/o di specifici provvedimenti tributari; ii) Soggetti della Pubblica Amministrazione (Ufficio Parlamentare di Bilancio, Servizi Studi Camera e Senato, ecc.) che svolgono compiti di analisi e valutazione della politica fiscale nel suo insieme e di singoli interventi sul sistema tributario italiano; 2

Collezione campionaria dati Irpef: Metodologia (1/3) Il Tax File IRPEF conterrà informazioni su di un campione di circa 80.000 contribuenti (persone fisiche), pari a circa lo 0,2% dell universo dei contribuenti IRPEF, consentendo una rappresentazione della popolazione in linea con standard internazionali riferite ai tax record: USA 0,1%; Regno Unito 0,15%. I microdati campionari sono ottenuti partendo dall archivio utilizzato dal Dipartimento delle Finanze per la pubblicazione delle statistiche sulle dichiarazioni dei redditi (IRPEF) presentate nel 2015 e relative all anno d imposta 2014, previste nel Programma Statistico Nazionale. I microdati sono quindi stati oggetto di validazione statistica. 3

Collezione campionaria dati Irpef: Metodologia (2/3) La strategia di campionamento utilizzata si basa sull approccio del «Campione ottimo di Neyman», che tiene conto nella determinazione della frazione di campionamento della varianza della variabile obiettivo e del vincolo numerosità, pari a 80.000 soggetti (definita in base agli standard internazionali). La stratificazione per il campionamento è stata effettuata mediante l intersezione delle modalità delle seguenti variabili: Tipo di dichiarazione presentata: Modello Unico, 730, 770; Area geografica di residenza del contribuente: NO, NE, Centro, Sud/Isole Classe di reddito complessivo dichiarato: 15 modalità; Tipologia di reddito prevalente: Dipendenti, Pensionati, Proprietari di fabbricati, Imprenditori, Lavoratori autonomi abituali con partita IVA, Soggetti con reddito di partecipazione in società persone, Soggetti con altra categoria di reddito prevalente. All interno di ogni singolo strato è stata effettuata una stratificazione implicita al fine di prendere in considerazione: presenza di regime di vantaggio (Quadro LM); presenza di detrazione per carichi familiari; presenza di redditi da fabbricati (Quadro RB). 4

Collezione campionaria dati Irpef: Metodologia (3/3) Il Tax File IRPEF originale è stato oggetto delle seguenti modifiche al fine di preservare l adeguatezza e la rilevanza dei microdati nel rispetto della tutela della riservatezza dei singoli contribuenti e/o classi di contribuenti (TRADE-OFF). Aggregazione territoriale per macro-area; Aggregazione variabili specifiche: età (aggregazione in 4/5 classi) e le diverse tipologie spese sanitarie. Sono attualmente in corso riflessioni per minimizzare ulteriormente il rischio di identificazione attraverso: Esclusione dei record contenenti valori estremamente elevati all interno delle singole classi di reddito; Capping per alcune variabili: n. figli a carico, n. soggetti a carico; Tecniche di arrotondamento applicate a tutte le variabili monetarie ad esempio: i) < 10.000 (decine); ii) tra 10.000 ed 100.000 (centinaia); iii) > 100.000 (migliaia); Le tecniche di campionamento e le modifiche utilizzate per il Tax File IRPEF si ispirano alle Disclosure Avoidance Procedures adottate a livello internazionale (US IRS, 2016) e alle indicazioni dell ISTAT (parere ISTAT, 2008). 5

Collezione campionaria dati Irpef: Variabili a disposizione (1/2) 1. N. progressivo 2. Modello di dichiarazione 3. Macro area di residenza 4. Sesso 5. Classe di età del contribuente 6. Coniuge a carico (si/no) 7. N. figli a carico 8. N. altri soggetti a carico 9. Reddito prevalente 10. Reddito complessivo dichiarato 11. Reddito da lavoro dipendente 12. Reddito da pensione 13. Reddito da lavoro autonomo 14. Reddito da impresa in contabilità ordinaria 15. Reddito da impresa in contabilità semplificata 25. Reddito minimo dichiarato 16. Reddito da partecipazione 26. Altri redditi 17. Compensi lavoro autonomo 27. Redditi da fabbricati 18. Ricavi delle vendite impresa in 28. Imponibile Cedolare secca (21% + contabilità ordinaria (da quadro RS) 15%) 19. Ricavi cessione beni e servizi 29. Totale imposta cedolare secca imprese in contabilità semplificata 30. Redditi fondiari non imponibili (RG 2 col 2) 31. Reddito abitazione principale e 20. Perdita da lavoro autonomo pertinenze soggette a IMU 21. Perdita di spettanza 32. Reddito abitazione principale e dell imprenditore in contabilità pertinenze soggette a IMU semplificata 22. Perdita d impresa in contabilità ordinaria 23. Perdita da partecipazione 24. Componenti positivi reddito minimo 6

Collezione campionaria dati Irpef: Variabili a disposizione (2/2) 33. Deduzione per l'abitazione principale 34. Contributi previdenziali ed assistenziali 35. Previdenza complementare 36. Totale oneri deducibili 37. Reddito imponibile 38. Imposta lorda 39. Detrazioni d imposta 40. Imposta netta 41. Giorni per i quali spettano le deduzioni da lavoro dipendente 42. Giorni per i quali spettano le deduzioni da pensione 43. Detrazione per carichi di famiglia 44. Detrazioni per redditi di lavoro dipendente, pensione e redditi assimilati 45. Totale spese sanitarie, spese sanitarie per portatori di handicap e acquisto cani guida (da valutare) 46. Spese recupero patrimonio edilizio 47. Detrazioni per interventi finalizzati al risparmio energetico 48. Interessi mutui (tutte le tipologie) 49. Totale oneri detraibili al 19% 50. Totale oneri detraibili al 26% 51. Reddito imponibile addizionale 52. Addizionale regionale dovuta 53. Addizionale comunale dovuta 54. Bonus 80 euro spettante 55. Peso (coefficiente di riporto all universo) 7

Collezione campionaria dati Irpef: Dati di sintesi 1/2 reddito complessivo medio 30000 Mod. dichiarazione 25000 Area geografica 25000 20000 20000 15000 15000 10000 10000 5000 5000 0 Mod. 730 Mod. 770 Unico PF TOTALE 0 Nord Ovest Nord Est Centro Sud e Isole TOTALE Universo Campione Universo Campione Note: Confronto tra medie riferite alla popolazione (Universo) e medie stimate (Campione). Livello di significatività statistica delle stime entro intervallo di confidenza del 95%. Valori espressi in Euro. I dati sulla popolazione sono accessibili sul sito http://www.finanze.it/opencms/it/. 8

Collezione campionaria dati Irpef: Dati di sintesi 2/2 reddito complessivo medio 60000 Tipologia di reddito prevalente 700000 Classe reddito 50000 40000 30000 20000 10000 0 600000 500000 400000 300000 200000 100000 0 Universo Campione Universo Campione Note: Confronto tra medie riferite alla popolazione (Universo) e medie stimate (Campione). Livello di significatività statistica delle stime entro intervallo di confidenza del 95%. Valori espressi in Euro. I dati sulla popolazione sono accessibili sul sito http://www.finanze.it/opencms/it/. 9

Collezione campionaria dati Irpef: Modalità Operative di Accesso Il Tax File IRPEF sarà reso disponibile in formato editabile (CSV) seguendo la logica on-demand su richiesta motivata da parte degli utenti mediante apposito form da scaricare online. Le informazioni sui microdati campionari saranno diffuse insieme alla Nota Metodologica contenente dettagli su disegno campionario, costruzione del dataset, eventuali modifiche intervenute. Saranno messe a disposizione i riferimenti utili per l utilizzo del dataset, in parte già presenti nella documentazione allegata alle statistiche aggregate pubblicate sul sito del Dipartimento delle Finanze: definizione delle variabili, novità normative, link ai modelli di dichiarazione (770, 730, Unico). 10

Collezione campionaria dati Irpef: Potenzialità presenti e future I dati contenuti nel Tax File IRPEF aggiungono ai dataset attualmente disponibili (es. EU-SILC) informazioni rilevanti (deduzioni, detrazioni, previdenza) per lo studio del sistema tributario italiano e l applicazione di modelli di microsimulazione per policy evaluation. L importanza di utilizzare administrative records per valutare l impatto degli interventi fiscali è stato recentemente riproposto anche a livello internazionale (IRS, 2011 & 2013; World Bank, 2014). L integrazione (matching statistico) tra dati fiscali affidabili e raccolte campionarie consente di limitare problematiche rilevanti (es. units mismatching, frame issues), migliorare la qualità dell informazione, fornire un quadro più chiaro del fenomeno sotto osservazione. Rafforzamento dello scambio di conoscenze con la comunità scientifica basato sull analisi dei dati, anche attraverso Workshop. 11

PARTE II - Calcolo degli indici sintetici relativi ai redditi Irpef dichiarati dal 2001 al 2014: Obiettivi e Base dati Analisi delle dichiarazioni dei redditi dei contribuenti (anni d imposta 2001-2014), basata su dati aggregati, secondo una distribuzione in 61 classi di reddito complessivo al fine di: 1) misurare il grado di disuguaglianza della distribuzione dei redditi dei contribuenti; 2) valutare l effetto sulla progressività e sulla redistribuzione delle variazioni normative Irpef Si è considerato in particolare l effetto del bonus 80 euro introdotto nel 2014: previsione di un bonus complessivo di 640 euro ripartito su 8 mensilità (80 euro mensili per 8 mesi, da maggio a dicembre 2014) per tutti i lavoratori dipendenti e assimilati con un reddito annuo lordo inferiore a 26.000 euro. Note (e limiti) rispetto ai dati utilizzati: i) non sono stati considerati i contribuenti che appartengono alle classi con reddito lordo negativo o nullo per quanto riguarda i valori sia dell ammontare complessivo di reddito lordo sia dell imposta pagata, che sono stati posti uguali a zero come le relative frequenze; ii) non sono stati considerati i soggetti privi di qualsiasi forma di reddito, che non hanno nessun obbligo dichiarativo. iii) si è fatto riferimento ai soli redditi rilevanti ai fini IRPEF, senza considerare molti redditi di natura finanziaria soggetti ad imposizione sostitutiva, non rilevabili dalle dichiarazioni. 12

Calcolo degli indici sintetici relativi ai redditi Irpef dichiarati dal 2001 al 2014: Metodologia Sono stati utilizzati una serie di indici statistici: Indici di concentrazione e indice di Gini: misurano il grado di disuguaglianza di una distribuzione Indice di Reynolds-Smolensky: misura l effetto redistributivo dell imposta, è pari alla differenza tra l indice di Gini dei redditi lordi e l indice di concentrazione dopo l imposta I indice di Kakwani: misura il grado di progressività globale dell imposta, è pari alla differenza tra l indice di concentrazione dell imposta e l indice di Gini dei redditi lordi L aliquota media (t): misura l incidenza globale dell imposta Tra le misure della progressività (K), della redistribuzione (RS) e l aliquota media (t), esiste la seguente relazione: 13

L indice di Gini dei redditi lordi: serie storica 2001-2014 L indice di Gini calcolato a partire dai dati delle dichiarazioni conferma l elevato grado di concentrazione della distribuzione dei redditi lordi Fonte: elaborazione Dipartimento delle Finanze sui dati delle dichiarazioni dei redditi 14

Andamento 2001-2014 dell aliquota media Irpef L aliquota media misura l incidenza globale dell imposta sui redditi delle persone fisiche. Sono evidenti tre effetti di riduzione di tale indicatore: tra il 2002 and 2003 (introduzione della no-tax area con il primo modulo della riforma Irpef); tra il 2004 and 2005 (riduzione dell aliquota massima Irpef con il secondo modulo della riforma Irpef) e l ultima tendenza al ribasso, molto più evidente delle precedenti, tra il 2013 e il 2014, con l introduzione del bonus 80 euro nel 2014. 15

La progressività dell imposta: andamento 2001-2014 L indice di Kakwani misura la progressività dell imposta (più elevato è l indice, maggiore è la progressività dell imposta). Sono evidenti alcuni andamenti dell indice: un primo aumento tra il 2002 e il 2003 (introduzione della no-tax area con il primo modulo della riforma Irpef); un secondo aumento tra il 2006 e il 2007 (sono reintrodotte le detrazioni per carichi familiari in luogo delle preesistenti deduzioni) e un picco evidente tra il 2013 e il 2014: l introduzione del bonus 80 euro nel 2014 ha aumentato sensibilmente la progressività dell imposta Fonte: elaborazione Dipartimento delle Finanze sui dati delle dichiarazioni dei redditi 16

L impatto redistributivo dell Irpef: serie storica 2001-2014 L indice di Reynolds-Smolensky misura l effetto redistributivo dell imposta. L indice mostra alcuni andamenti evidenti: un primo aumento tra il 2002 e il 2003 (introduzione della no-tax area con il primo modulo della riforma Irpef); una lieve diminuzione tra il 2004 e il 2005 (la riduzione dell aliquota massima Irpef con il secondo modulo della riforma Irpef ha ridotto la progressività dell imposta e l aliquota media, e ha comportato una riduzione dell effetto redistributivo globale dell imposta); un altro aumento evidente tra il 2006 e il 2007 (deduzioni per carichi familiari trasformate in detrazioni) e un picco evidente tra il 2013 e il 2014: l introduzione del bonus 80 euro ha aumentato fortemente la progressività dell imposta e di conseguenza l effetto redistributivo (i risultati dell analisi si riferiscono soltanto ai redditi soggetti a Irpef). Fonte: elaborazione Dipartimento delle Finanze sui dati delle dichiarazioni dei redditi 17

L indice di Gini dei redditi lordi: livelli e andamento 2001-2014 per aree geografiche La stessa analisi svolta a livello nazionale è stata ripetuta per ciascuna delle 5 grandi aree geografiche (nord-ovest, nord-est, centro, sud e isole) per gli anni di imposta 2001, 2007, 2009 e 2014; L indice di Gini conferma l elevato grado di concentrazione della distribuzione dei redditi lordi, che appare maggiore al sud e nelle isole in tutti gli anni considerati. Fonte: elaborazione Dipartimento delle Finanze sui dati delle dichiarazioni dei redditi 18

I redditi Irpef dichiarati: l effetto del bonus 80 euro per aree geografiche (1) L effetto positivo del bonus Irpef è evidente se si confrontano i valori degli indicatori statistici utilizzati nell analisi, calcolati con e senza il bonus 80 euro per quanto riguarda l anno 2014: nelle aree geografiche del sud e delle isole si riscontra un effetto più marcato del bonus Irpef in termini di riduzione dell aliquota media: -5,6% (sud) e -5,5% (isole), rispetto alle altre aree geografiche dove tale effetto positivo si è potuto riscontrare in misura inferiore Fonte: elaborazione Dipartimento delle Finanze sui dati delle dichiarazioni dei redditi 19

I redditi Irpef dichiarati: l effetto del bonus 80 euro per aree geografiche (2) È possibile notare un effetto di aumento della progressività che è più elevato al sud e nelle isole rispetto alle rimanenti aeree del paese (ad eccezione del nord-est), pari rispettivamente a +13,3% (sud) e +13,6% (isole). Fonte: elaborazione Dipartimento delle Finanze sui dati delle dichiarazioni dei redditi 20

I redditi Irpef dichiarati: l effetto del bonus 80 euro per aree geografiche (3) Da notare che l impatto redistributivo del bonus Irpef risulta lievemente superiore nelle aree geografiche del centro-nord, ma ciò è il risultato delle relazione matematica che lega l indice di redistribuzione di Reynolds-Smolensky all indice di progressività di Kakwani e all aliquota media, visto che l aliquota media al centro-nord è superiore rispetto al sud Fonte: elaborazione Dipartimento delle Finanze sui dati delle dichiarazioni dei redditi 21