ISTRUZIONE OPERATIVA N 202101 GS



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Ilflll'~ ISTRUZIONE OPERATIVA N 202101 GS a2a Oggetto: MODALITÀ OPERATIVE E DI SICUREZZA PER LE ATTIVITÀ LAVORATIVE E DI MANUTENZIONE PRESSO LA EX DISCARICA DI GERENZANO. o 11/01/2010 I Emissione. Rev. Data Obiettivo della revisione Approvazione Istr. Op. N 202101GS - Revisione N. O del 11/01/2010 Pagina 1 di 17

Sommario 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...3 2 RESPONSABILITÀ...3 3 DESCRIZIONE SITO EX DISCARICA DI GERENZANO...4 4 MODALITÀ OPERATIVE...5 4.1 Condizioni generali di prevenzione e protezione... 5 4.2 Dispositivi di protezione individuale (D.P.I.)... 5 4.3 Attività di Manutenzione... 6 4.3.1 Autorizzazioni per Operazioni di Manutenzione... 6 4.3.2 Spegnimento per Manutenzione della Macchina/Impianto... 6 4.3.3 Avviamento dell Impianto/Macchina... 7 4.4 Manutenzione Ordinaria... 7 4.4.1 Area impianti... 7 4.4.2 Ex Discarica Gerenzano 1 e Gerenzano 2... 9 4.4.3 Rabbocchi di Oli, Antigelo ed Ingrassaggi... 9 4.5 Manutenzione nelle Aree Esplosive... 10 4.5.1 Sostanze Esplosive... 10 4.5.2 Definizione delle Aree Pericolose... 10 4.5.3 Schede Individuazione Zone Esplosive.... 10 4.5.4 Apparecchiature nelle Aree Esplosive... 11 4.5.5 Misure di Sicurezza da Adottare nello Svolgimento di Attività Manutentive nelle Aree Classificate Esplosive.... 12 4.6 Misure di Sicurezza da Adottare nello Svolgimento di Attività Manutentive all Interno di Vasche Interrate e a Cielo Aperto... 13 4.7 Misure di Sicurezza da Adottare nello Svolgimento di Attività Manutentive nei Pressi di Vasche a Cielo Aperto... 14 4.8 Misure di Sicurezza da Adottare nello Svolgimento di Attività Manutentive all Interno delle Torri di Strippaggio... 14 4.9 Carico Reagenti... 15 4.10 Misure di Sicurezza da Adottare nello Svolgimento di Attività Manutentive degli Impianti Elettrici... 15 4.10.1 Lavori Fuori Tensione... 16 4.10.1 Lavori in Tensione... 17 4.11 Emergenze... 17 5 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO...17 Istr. Op. N 202I01GS - Revisione N. 0 del 11/01/ 2010 Pagina 2 di 17

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE Scopo della presente istruzione operativa è quello di regolare gli interventi di manutenzione all interno della Ex discarica di Gerenzano (VA) sito in Via Matteotti, 103, gestito da personale Amsa S.p.A., l impegno a mantenere standard elevati di prevenzione e protezione nei luoghi di lavoro e di tutela ambientale, è il principale obiettivo aziendale nell organizzazione del lavoro. Fermo restando quanto contenuto nella presente istruzione operativa di prevenzione antinfortunistica, è obbligatorio per tutti i manutentori essere perfettamente a conoscenza di tutti i manuali di uso e manutenzione delle singole macchine presenti nella ex discarica di Gerenzano e di rispettare quanto in essi contenuto. Le modalità operative descritte nella presente istruzione operativa devono essere rispettate dalle imprese/società appaltatrici di servizi e forniture o lavoratori autonomi che effettuano manutenzioni presso gli impianti del sito. 2 RESPONSABILITÀ Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni ed è tenuto all osservanza degli obblighi previsti all art. 20 del D. Lgs. 81/08 e s.m.i.. In particolare ogni lavoratore deve: osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal Capo impianto/capo Turno; utilizzare correttamente le attrezzature, gli utensili, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto e le altre attrezzature di lavoro, nonché i dispositivi di sicurezza; utilizzare in modo appropriato e continuo i DPI messi a loro disposizione; segnalare immediatamente al Capo Impianto/Capo Turno le deficienze delle attrezzature e dei DPI, nonché le altre eventuali condizioni di pericolo di cui vengono a conoscenza; non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo; non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non siano di loro competenza ovvero che possano compromettere l incolumità propria o di altri lavoratori. É responsabilità dei manutentori di Amsa S.p.A. e deli impresa o società esterna: il rispetto di quanto trasmesso dal Capo Impianto/Capo Turno, l applicazione e il rispetto delle norme vigenti in materia di sicurezza; l applicazione ed il rispetto della presente Istruzione. Istr. Op. N 202I01GS - Revisione N. 0 del 11/01/ 2010 Pagina 3 di 17

É responsabilità del Capo Impianto e Capo Turno Amsa S.p.A.: Istruzione Operativa N 202I01GS la compilazione del permesso di lavoro e la relativa conclusione; la messa in sicurezza degli impianti o parte degli stessi; l individuazione dei rischi indotti connessi al tipo di lavoro da effettuarsi; fornire le prescrizioni di prevenzione e protezione relative al lavoro da svolgere; fornire ai responsabili delle imprese/società esterne manutentrici e ai lavoratori autonomi tutte le informazioni relative ai rischi indotti e le misure di sicurezza; far rispettare le norme di sicurezza della presente istruzione. E responsabilità dei responsabili delle imprese esterne o lavoratori autonomi: fornire ai responsabili Amsa le informazioni relative ai rischi introdotti e le misure di sicurezza; far rispettare ai propri lavoratori le norme vigenti in materia di sicurezza e della presente Istruzione. 3 DESCRIZIONE SITO EX DISCARICA DI GERENZANO Il sito è composto da una discarica (non più operativa) suddivisa in 2 aree separate dalla Strada Comunale per Rescaldina: un'area denominata Gerenzano 1 compresa tra la linea Saronno Castellanza delle Ferrovie Nord Milano, il Torrente Bozzente e la Strada Comunale per Rescaldina; un area denominata Gerenzano 2, più a nord e meno estesa, compresa tra la Strada Comunale per Rescaldina, il Torrente Bozzente e la Via Lepetit. La discarica produce biogas ed è dotata di un impianto di cogenerazione, posto in prossimità di Gerenzano 1 in una zona denominata di seguito Area Impianti. Biogas Entrambe le aree della discarica sono provviste di pozzi di estrazione del biogas, collegati tramite una rete di captazione a stazioni di regolazione che (lavorando in aspirazione) convogliano il biogas alle centrali di estrazione; da qui, mediante turboaspiratori, il biogas viene convogliato in pressione verso l impianto di cogenerazione e/o le caldaie per produzione acqua calda di processo. Lungo il percorso è posta una torcia in grado di bruciare eventuale biogas in esubero. Nell'Area Impianti sono ubicate le apparecchiature di rilancio (turbo aspiratori) e trattamento (refrigeratore) del biogas proveniente dalle aree della ex discarica agli utilizzatori (impianto di cogenerazione e caldaia di emergenza). Trattamento acque di falda A valle dei corpi ex-discarica una barriera di pozzi capta le acque di falda inviandole all Impianto Trattamento acque di Falda presso l Area Impianti. Istr. Op. N 202I01GS - Revisione N. 0 del 11/01/ 2010 Pagina 4 di 17

Trattamento del percolato Istruzione Operativa N 202I01GS Entrambe le aree della discarica sono provviste di vasche che raccolgono il percolato prodotto. Tale percolato poi viene aspirato e trasportato all impianto di trattamento percolato (Degremont) attraverso autocisterne. 4 MODALITÀ OPERATIVE 4.1 CONDIZIONI GENERALI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Ai fini della sicurezza nei luoghi di lavoro, è importante curare sempre la buona conservazione ed il corretto impiego degli attrezzi, degli strumenti e dei mezzi di protezione individuale affidati a ciascun lavoratore. Inoltre è importante il mantenimento dell ordine e della pulizia che è condizione necessaria per la prevenzione degli infortuni. Tutte le aree attorno alle attrezzature, in particolare quelle circostanti azionamenti, passerelle, dispositivi di sicurezza e postazioni di lavoro, devono essere mantenute sgombre da residui e/o ostacoli, comprese eventuali attrezzature non in funzione o non utilizzate. I pavimenti devono essere mantenuti puliti da residui di prodotto e/o sversamenti di prodotti chimici, come olii e grassi. 4.2 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (D.P.I.) In tutte le aree impiantistiche dell ex Discarica di Gerenzano devono essere utilizzati i seguenti D.P.I.: elmetto; scarpe antinfortunistiche; indumenti ad alta visibilità. Nelle sotto elencate aree dell ex discarica di Gerenzano oltre ai D.P.I. sopra citati devono essere utilizzati: Aree esplosive Obbligo del personale di utilizzare indumenti da lavoro e D.P.I. antistatici nelle aree classificate come esplosive. Aree prodotti chimici Obbligo del personale di utilizzare indumenti da lavoro e D.P.I. antiacido nelle aree con presenza di sostanze chimiche. Area motori cogenerazione Oltre che all obbligo del personale di utilizzare indumenti da lavoro e D.P.I. antistatici come nelle aree classificate come esplosive, vi è l obbligo dell utilizzo di otoprotettori. Istr. Op. N 202I01GS - Revisione N. 0 del 11/01/ 2010 Pagina 5 di 17

Aree in quota Istruzione Operativa N 202I01GS Per particolari attività di manutenzione (es. lavori in quota, saldature) devono essere usati sia specifici DPI che attrezzature di protezione collettiva (es. ponteggi, trabbattelli) conformi alle normative vigenti. Tutti i dispositivi di protezione sopra citati sono obbligatori sia per il personale Amsa S.p.A. che per le imprese/società esterne. 4.3 ATTIVITÀ DI MANUTENZIONE 4.3.1 AUTORIZZAZIONI PER OPERAZIONI DI MANUTENZIONE Qualsiasi intervento di manutenzione in Impianto deve essere preventivamente autorizzato dal Capo Impianto e/o dal Capo Turno con l emissione del permesso di lavoro (MOD 202M03GS). Tutti i lavoratori devono attenersi scrupolosamente alle disposizioni ricevute dai propri responsabili. In tutti i casi di dubbio, i lavoratori devono astenersi dall eseguire operazioni delle quali non siano a perfetta conoscenza. Il Manutentore deve ottenere l autorizzazione, mediante l emissione di PL (permesso di lavoro), dal Capo Impianto o dal Capo Turno Amsa S.p.A. sul tipo di attività che andrà a svolgere, in quale parte di impianto/area dovrà operare, il tipo di attrezzatura usata ed il numero delle persone che opereranno. A sua volta il Capo Impianto o il Capo Turno AMSA S.p.A., dopo avere informato il Manutentore circa i potenziali rischi specifici, deve fare posizionare i cartellini lavoro (MOD. 202M04GS), nelle zone oggetto dell intervento per l avvenuta messa in sicurezza. Una volta ultimate le operazioni di manutenzione, il Manutentore deve avvisare il Capo Impianto o il Capo Turno Amsa S.p.A. il quale provvede a ripristinare tutte le condizioni di sicurezza per potere riavviare l impianto/macchina, e a rimuovere quindi tutti i cartellini di lavoro precedentemente posizionati. 4.3.2 SPEGNIMENTO PER MANUTENZIONE DELLA MACCHINA/IMPIANTO Lo spegnimento di qualsiasi macchina/impianto per manutenzione deve essere effettuata dal Capo Turno che autorizza il PL (permesso di lavoro) che, oltre ad eseguire le procedure come da manuale di uso e manutenzione della macchina, deve: isolare elettricamente ed apporre il cartellino lavoro e chiudere quindi a chiave il quadro elettrico generale e il quadro elettrico locale; verificare la natura e le relative schede di sicurezza degli eventuali prodotti chimici presenti nei circuiti oggetto dell intervento; controllare che i circuiti idraulici non siano in pressione. In presenza di pressione devono essere depressurizzati; bonificare la parte oggetto dell intervento manutentivo entrata in contatto con prodotto chimico eventualmente presente; provvedere al blocco di eventuali organi meccanici interni la macchina da manutentare mediante sezionamento delle fonti di energia o con mezzi idonei; Istr. Op. N 202I01GS - Revisione N. 0 del 11/01/ 2010 Pagina 6 di 17

controllare che non ci siano parti di impianto in funzione che potrebbero interagire con quelle in manutenzione; provvedere ad applicare su tutti i punti di scollegamento, intercettazione, sezionamento di cui sopra, cartellini di lavoro con l indicazione Vietato manovrare lavori in corso ; delimitare la zona dove si interviene. Ogni macchina o parte di impianto deve essere bloccata da tutti i lavoratori (sia di Amsa S.p.A. che di Imprese/Società esterne) in caso di emergenza agendo sugli appositi pulsanti di emergenza. 4.3.3 AVVIAMENTO DELL IMPIANTO/MACCHINA L avviamento di qualsiasi macchina dopo essere stata manutentata deve essere effettuata dal Capo turno che, oltre ad eseguire le procedure come da manuale di uso e manutenzione della macchina, deve: accertarsi che la macchina sia in condizioni tali da potere essere rimessa in esercizio senza pregiudizio per la corretta gestione e la sicura operabilità; controllare che tutto il personale sia in sicurezza; controllare che tutte le eventuali portine/carter siano chiuse e che non sia presente sul sistema di supervisione nessun allarme di sicurezza inserito. Nel caso in cui il Capo Turno che avvia la macchina/parte di impianto non potesse controllare visivamente l eventuale presenza di personale non in sicurezza, egli deve essere coadiuvato da un operatore che presente sul luogo critico dovrà confermare tramite telefono al Capo Turno stesso l avvenuto controllo visivo. Quindi il Capo Turno potrà avviare la macchina solo ed esclusivamente dopo la verifica dell operatore addetto al controllo visivo. 4.4 MANUTENZIONE ORDINARIA Le istruzioni di seguito elencate devono essere rispettate sia da personale Amsa S.p.A. (Gerenzano) sia da personale delle Imprese/Società esterne e lavoratori autonomi che intervengono all interno della Ex Discarica. Di seguito vengono individuate le principali attività di manutenzione dell impianto e le relative generali modalità di intervento. Ogni intervento manutentivo effettuato dalle Imprese/Società esterne potrà avere luogo solo dopo aver effettuato riunione di coordinamento così come prevede il D.Lgs. 81/08, art. 26, dove verranno evidenziati anche rischi specifici e eventuali interferenze. 4.4.1 AREA IMPIANTI Manutenzione di: depurazione percolato (Degremont): manutenzione pompe aria, acqua; depurazione acqua di falda: manutenzione pompe aria, acqua, scambiatori filtri a sabbia. Istr. Op. N 202I01GS - Revisione N. 0 del 11/01/ 2010 Pagina 7 di 17

Prima di qualsiasi intervento di manutenzione occorre: Istruzione Operativa N 202I01GS arrestare la macchina ed osservare quanto previsto al punto 4.3.2; rispettare quindi quanto previsto nel manuale d uso e manutenzione della macchina; prima di ogni Avviamento occorre osservare quanto previsto al punto 4.3.3. Manutenzione di: pompe dosatrici Prima di qualsiasi intervento di manutenzione occorre: prendere visione della scheda di sicurezza del prodotto chimico presente; indossare i DPI previsti dalla scheda di sicurezza e comunque almeno occhiali di protezione, guanti antiacido, stivali antiacido; accertarsi del buon funzionamento della doccia di emergenza; arrestare la macchina ed osservare quanto previsto al punto 4.3.2; chiudere le valvole di mandata ed aspirazione; rispettare quindi quanto previsto nel manuale d uso e manutenzione della macchina; prima di ogni Avviamento occorre osservare quanto previsto al punto 4.3.3. Manutenzione di: impianti chimici: serbatoi, vasche, pompe, valvole, strumentazioni, tubazioni, (vedi anche punto 4.5); impianto di strippaggio per abbattimento ammoniaca; trattamento fanghi: ispessitore, nastro pressa; stazione di rilancio, regolazione ed essiccamento biogas. (vedi anche punto 4.5); tubazioni biogas (vedi anche punto 4.5); caldaia di emergenza (vedi anche punto 4.5); motori di cogenerazione (vedi anche punto 4.5); caldaia ausiliaria (vedi anche punto 4.5). Prima di qualsiasi intervento di manutenzione occorre: controllare se le parti oggetto degli interventi manutentivi rientrano tra quelli previsti al punto 4.5; prendere visione della scheda di sicurezza dell eventuale prodotto chimico presente; arrestare la macchina ed osservare quanto previsto al punto 4.3.2; bonificare la parte oggetto dell intervento manutentivo entrata in contatto con l eventuale prodotto chimico presente; Istr. Op. N 202I01GS - Revisione N. 0 del 11/01/ 2010 Pagina 8 di 17

rispettare quindi quanto previsto nel manuale d uso e manutenzione della macchina; prima di ogni avviamento occorre osservare quanto previsto al punto 4.3.3. 4.4.2 EX DISCARICA GERENZANO 1 E GERENZANO 2 Manutenzione di: pozzi/tubazioni biogas (vedi anche punto 4.5); stazioni di regolazione biogas (SR) (vedi anche punto 4.5); stazioni di estrazione biogas (SE) (vedi anche punto 4.5); torcia (vedi anche punto 4.5); pozzi e pozzetti raccolta percolato (vedi anche punto 4.5). Prima di qualsiasi intervento di manutenzione occorre: Manutenzione di : controllare se le parti oggetto degli interventi manutentivi rientrano tra quelli previsti al punto 4.5; arrestare la macchina ed osservare quanto previsto al punto 4.3.2; rispettare quindi quanto previsto nel manuale d uso e manutenzione della macchina; prima di ogni avviamento occorre osservare quanto previsto al punto 4.3.3. impianto aria compressa. Prima di qualsiasi intervento di manutenzione occorre: arrestare la macchina ed osservare quanto previsto al punto 4.3.2; rispettare quindi quanto previsto nel manuale d uso e manutenzione della macchina; prima di ogni Avviamento occorre osservare quanto previsto al punto 4.3.3. 4.4.3 RABBOCCHI DI OLI, ANTIGELO ED INGRASSAGGI Oltre a seguire le procedure per i rabbocchi e sostituzioni di oli, antigelo ed ingrassaggi previsti dai manuali di uso e manutenzione delle singole macchine devono essere attuate le seguenti azioni: prendere visione della scheda di sicurezza dell eventuale prodotto chimico presente; occorre sottolineare che durante tutti i rabbocchi e sostituzioni dei prodotti chimici i macchinari devono essere spenti non in pressione ed in sicurezza; occorre fare attenzione comunque sia all ambiente circostante che all utilizzo di idonei D.P.I. antispruzzo e contro il calore. Istr. Op. N 202I01GS - Revisione N. 0 del 11/01/ 2010 Pagina 9 di 17

4.5 MANUTENZIONE NELLE AREE ESPLOSIVE Istruzione Operativa N 202I01GS 4.5.1 SOSTANZE ESPLOSIVE Con riferimento al documento MCE-E-01 Relazione Tecnica Classificazione dei luoghi pericolosi, sono state individuate come sostanze potenzialmente esplosive : biogas: gas infiammabile a causa della presenza di metano nella sua composizione; percolato: liquido che può contenere una percentuale di biogas che, in particolari condizioni, potrebbe liberarsi in forma gassosa; metanolo: utilizzato nel procedimento digestivo dei percolati dell'impianto; carboni attivi: utilizzati nel processo. 4.5.2 DEFINIZIONE DELLE AREE PERICOLOSE Le aree a rischio di esplosione sono ripartite in zone in base alla frequenza e alla durata della presenza di atmosfere esplosive: FREQUENZA DURATA. Tab. 1.0 CLASSIFICAZIONE DELLE ZONE Area in cui è presente in permanenza o per lunghi periodi o frequentemente un atmosfera esplosiva consistente in una miscela aria e sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapori o nebbia. Area in cui la formazione di un atmosfera esplosiva, consistente in una miscela di aria e di sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapori o nebbia, è probabile che avvenga occasionalmente durante le normali attività Area in cui durante le normali attività non è probabile la formazione di un atmosfera esplosiva consistente in una miscela di aria e di sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapore o nebbia o qualora si verifichi, sia unicamente di breve durata. Zona teorica dove, in condizioni normali, l estensione risulta trascurabile NE (Negligible Extent) zona non 1pericolosa GAS POLVERI Zona 0 Zona 20 Zona 1 Zona 21 Zona 2 Zona 22 Zona NE 4.5.3 SCHEDE INDIVIDUAZIONE ZONE ESPLOSIVE. Di seguito si riportano le zone dell ex discarica di Gerenzano dove si possono avere miscele esplosive. Istr. Op. N 202I01GS - Revisione N. 0 del 11/01/ 2010 Pagina 10 di 17

Tab. 2.0 CLASSIFICAZIONE DELLE ZONE - All interno dei pozzi di raccolta percolato Gerenzano 1 e Gerenzano2 - All interno della vasca di omogeneizzazione del percolato dell impianto di trattamento - Tutte le vasche di raccolta, i serbatoi e gli scaricatori di condensa biogas - All interno della recinzione dei pozzi di raccolta percolato Gerenzano 1 e Gerenzano 2 - All interno dei container dei motori dell impianto di cogenerazione - In corrispondenza delle botole di accesso alla vasca di omogeneizzazione del percolato dell impianto di trattamento Zona ATEX Zona 0 Zona 1 - Impianti di captazione e monitoraggio biogas Gerenzano 1 e Gerenzano 2 - Stazione di rilancio biogas, area impianti - Centrale termica dell impianto di trattamento acqua di falda - In prossimità delle valvole di adduzione biogas all impianto di cogenerazione - All interno del container della caldaia ausiliaria dell impianto di cogenerazione - In prossimità del serbatoio di stoccaggio del metanolo - All interno del silos di stoccaggio carboni attivi dell impianto di trattamento dell acqua di falda - All interno del locale di preparazione dei carboni attività e In prossimità dell area di carico del serbatoio Zona 2 Zona 20 Zona 21 4.5.4 APPARECCHIATURE NELLE AREE ESPLOSIVE Tutti gli apparecchi e i ricambi, elettrici e non, installati o provvisori nelle zone con pericolo di esplosione, ai sensi della direttiva europea 94/9/CE, devono avere la marcatura CE ATEX. Le caratteristiche delle apparecchiature/ricambi da utilizzare devono rispondere alle categorie sotto riportate in funzione delle zone classificate: Classificazione Caratteristiche delle Gas/vapori Polveri Apparecchiature Zona 0 Zona 20 Categoria 1 Zona 1 Zona 21 Categoria 2 Zona 2 Zona 22 Categoria 3 Lettera G solo per gas/vapori Lettera D solo per polveri Lettere G D per gas/vapori/polveri Istr. Op. N 202I01GS - Revisione N. 0 del 11/01/ 2010 Pagina 11 di 17

4.5.5 MISURE DI SICUREZZA DA ADOTTARE NELLO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ MANUTENTIVE NELLE AREE CLASSIFICATE ESPLOSIVE. Premesso che ove possibile le attività di manutenzione a rischio di innesco esplosione devono essere svolte fuori dalle zone classificate, nel caso in cui ciò non fosse possibile occorre, oltre che osservare quanto previsto al punto 4.3.1, eseguire le seguenti misure di prevenzione/protezione: è severamente vietato effettuare lavori in tensione monitorare preventivamente l area del luogo in cui si intende operare tramite un esplosimetro e, solo dopo aver accertato l assenza di aria potenzialmente esplosiva, iniziare l attività; tale operazione può essere effettuata solo a seguito di autorizzazione del Capo Impianto/Capo Turno e sotto la sua supervisione; predisporre un calendario di analisi periodiche da verificare all interno delle aree classificate utilizzando uno strumento portatile per rivelazione fughe di gas; limitare l utilizzo di installazioni elettriche provvisorie per l alimentazione di qualsiasi tipo di apparecchiature; dove è necessario occorre realizzare quadri elettrici a norma in modo da evitare la presenza di cavi non protetti dal rischio di danneggiamento meccanico o di punti di presa sul corpo della ex discarica; è severamente vietata la presenza all interno delle aree classificate di tratti o matasse di cavo elettrico, siano essi collegati o meno all alimentazione elettrica; è severamente proibito l utilizzo di fiamme libere, l utilizzo del cellulare ed è severamente proibito fumare, o effettuare ogni operazione che possa generare scintille (es. saldature, molature, scalpellature, tagli con cannello ossiacetilenico); ogni nuova installazione di apparecchiature elettriche deve essere certificata secondo la direttiva ATEX, a garanzia anche di accidentali emissioni diffuse dal corpo della discarica. Le attività manutentive al di fuori delle aree considerate esplosive sull intero corpo ex discarica, vanno comunque considerate come prudenzialmente esplosive e quindi occorre prima dell inizio delle attività monitorare preventivamente l area del luogo in cui si intende operare tramite un esplosimetro e, solo dopo aver accertato l assenza di aria potenzialmente esplosiva, iniziare l attività; tale operazione può essere effettuata solo a seguito di autorizzazione (vedi punto 4.3.1) del Capo Impianto/Capo Turno. Dispositivi di protezione individuale Vedi 4.2 Istr. Op. N 202I01GS - Revisione N. 0 del 11/01/ 2010 Pagina 12 di 17

Segnaletica da osservare Istruzione Operativa N 202I01GS Le aree in cui possono formarsi atmosfere esplosive all interno della ex discarica sono segnalate dalla seguente cartellonistica: 4.6 MISURE DI SICUREZZA DA ADOTTARE NELLO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ MANUTENTIVE ALL INTERNO DI VASCHE INTERRATE E A CIELO APERTO In caso di attività di manutenzione in vasche interrate o a cielo aperto, prima di emettere il PdL previsto al punto 4.3.1, eseguire le seguenti misure di prevenzione/protezione: aprire i tombini o le caditoie con adeguato anticipo rispetto ai tempi dell intervento, per consentire un efficace arieggiamento e ricambio d aria; circoscrivere l area interessata con idonei, adeguati e visibili segnalatori di pericolo; monitorare preventivamente la vasca in cui si intende operare tramite un rilevatore di gas/ossigeno e, solo dopo aver accertato l assenza di gas tossici e la presenza di ossigeno in quantità adeguata, approntarsi ad iniziare l attività. Verificate le condizioni di sicurezza ed ottenuta l autorizzazione (PdL): installare apposito treppiede con verricello di recupero in prossimità delle caditoie; calarsi nella vasca utilizzando idonea imbragatura assistita da verricello di recupero. eseguire le operazioni sempre assistiti con continuità da personale esterno alle vasche È fatto assoluto divieto di entrare in vasche interrate o a cielo aperto senza aver preventivamente verificato che sussistono le condizioni di sicurezza, e se manca anche uno solo dei requisiti sopra elencati. Nel caso si accerti la presenza di gas tossici o carenza d ossigeno, e quindi sia necessario operare con autorespiratori, la manutenzione verrà affidata esclusivamente a Società esterna specializzata al tipo di intervento e con personale specificatamente formato. Istr. Op. N 202I01GS - Revisione N. 0 del 11/01/ 2010 Pagina 13 di 17

4.7 MISURE DI SICUREZZA DA ADOTTARE NELLO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ MANUTENTIVE NEI PRESSI DI VASCHE A CIELO APERTO Nelle attività manutentive che possono comportare il rischio di caduta dall alto in vasche a cielo aperto occorre eseguire le seguenti misure di prevenzione/protezione: dovrà essere prevista un assistenza continua e a vista da parte di un operatore il quale avrà per tutto il tempo necessario il compito di sorveglianza; Entrambi gli operatori devono essere equipaggiati di giubbotti di salvataggio o avere a disposizione un salvagente con corda di recupero; L operatore che svolge l attività di manutenzione deve essere dotato di imbracatura con fune agganciata ad un idoneo punto di aggancio (es. parapetto); Si ricorda che nelle vasche areate (depuratore biologico) è impossibile galleggiare, pertanto in prossimità di tali vasche è obbligatorio indossare il giubbotto di salvataggio. 4.8 MISURE DI SICUREZZA DA ADOTTARE NELLO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ MANUTENTIVE ALL INTERNO DELLE TORRI DI STRIPPAGGIO Le attività di manutenzione delle torri di strippaggio dovranno essere condotte solo nel caso in cui non sia possibile effettuare interventi alternativi. Nel caso in cui non sia possibile evitare l accesso all interno delle torri di strippaggio, prima di emettere il PdL previsto al punto 4.3.1, eseguire le seguenti misure di prevenzione/protezione:: arrestare la linea interessata dalla manutenzione ed osservare quanto previsto al punto 4.3.2; circoscrivere l area interessata con idonei, adeguati e visibili segnalatori di pericolo; aprire tutti i passi d uomo con adeguato anticipo rispetto ai tempi dell intervento, per consentire un efficace arieggiamento e ricambio d aria, nel caso la ventilazione naturale sia insufficiente, provvedere ad effettuare una ventilazione forzata con opportuni sistemi di ventilazione; monitorare preventivamente l interno della torre in cui si intende operare tramite un rilevatore di gas/ossigeno e, solo dopo aver accertato l assenza di gas tossici e la presenza di ossigeno in quantità adeguata, iniziare l attività; tale operazione può essere effettuata solo a seguito di autorizzazione del Capo Impianto/Capo turno e sotto la sua supervisione; Verificate le condizioni di sicurezza ed ottenuta l autorizzazione (PdL): prevedere un sistema di illuminazione a basso voltaggio, sufficiente per poter lavorare in sicurezza, anche portatile purché non ostacoli i movimenti; installare apposito treppiede con verricello di recupero in prossimità delle caditoie; Istr. Op. N 202I01GS - Revisione N. 0 del 11/01/ 2010 Pagina 14 di 17

introdursi nella torre utilizzando idonea imbragatura assistita da verricello di recupero; eseguire le operazioni sempre assistiti con continuità da personale esterno alle torri; È fatto assoluto divieto di entrare nelle torri senza aver preventivamente verificato che sussistono le condizioni di sicurezza e se manca anche uno solo dei requisiti sopra elencati. Nel caso si accerti la presenza di gas tossici o carenza d ossigeno, e quindi sia necessario operare con autorespiratori, la manutenzione verrà affidata esclusivamente a Società esterna specializzata al tipo di intervento e con personale specificatamente formato. 4.9 CARICO REAGENTI Le operazioni di carico di liquidi (in special modo pericolosi per le persone e/o l ambiente) in serbatoi devono essere precedute dall emissione di apposito permesso di lavoro, secondo quanto previsto al punto. 4.3.1. Il Capo Impianto/ Capo Turno deve attuare le manovre necessarie allo scarico in sicurezza dei prodotti chimici e, una volta ricevuto il PdL al termine delle operazioni di travaso, ripristinare le condizioni operative. L operatore addetto a seguire le operazioni di scarico effettuate dall operatore della ditta esterna dovrà eseguire le seguenti misure di prevenzione/protezione: prendere visione della scheda di sicurezza del prodotto chimico da travasare; indossare i DPI idonei per lo specifico prodotto; impedire l accesso alla zona dello scarico a mezzi e/o personale non coinvolto nelle operazioni; prima dell inizio delle operazioni di travaso, verificare che siano utilizzati dall operatore esterno tubi integri e mezzi di fissaggio adeguati al collegamento tra autocisterna e serbatoio; è vietato l utilizzo di tubi in cattive condizioni e di mezzi di fissaggio improvvisati (corde, fili di ferro) ; in caso di conferimento di carboni attivi e metanolo, prima dell inizio dell operazione di carico, verificare inoltre che l operatore esterno abbia provveduto a rendere equipotenziale il sistema di caricamento; rilevare il livello del serbatoio prima e dopo l operazione di scarico; assicurarsi che l operatore della ditta esterna presidi per tutta la durata le operazioni di scarico. 4.10 MISURE DI SICUREZZA DA ADOTTARE NELLO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ MANUTENTIVE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI Le attività di manutenzione programmata con cadenza semestrale e su chiamata degli impianti elettrici sono affidate ad una ditta esterna che effettua le seguenti attività: Istr. Op. N 202I01GS - Revisione N. 0 del 11/01/ 2010 Pagina 15 di 17

a) verifiche sullo stato di usura di tutti gli apparati; Istruzione Operativa N 202I01GS b) verifica della corretta alimentazione di tutte le utenze installate; c) verifica funzionalità e pulizia quadri elettrici in cabina e dei quadri locali di alimentazione utenze; d) verifica funzionalità delle sicurezze; e) verifiche inaccessibilità dei quadri elettrici generale e secondari di distribuzione; f) verifica funzionalità delle lampade di emergenza; g) verifica funzionalità comandi di emergenza; h) verifica adeguatezza delle protezioni delle prese a spina fisse; i) rimozioni e sostituzioni delle parti ammalorate; j) riparazioni e i ripristini necessari di piccola entità, relativamente ai seguenti impianti: impianto di illuminazione interna agli edifici ed esterna dell area impianti, impianto elettrico degli edifici/uffici, impianto elettrico dell impianto trattamento acque di falda e dell impianto di trattamento percolato (dal quadro MT fino al quadro dell utenza), impianto elettrico di alimentazione delle utenze presso i pozzi di emunzione acqua di falda (dal quadro MT fino al quadro dell utenza), impianti di controllo e comando captazione biogas, trasporto captazione biogas, trattamento percolato e cogenerazione biogas (per i soli componenti hardware). In caso di interventi manutentivi per i quali si ritiene di poter effettuare con personale Amsa, occorre seguire le seguenti misure di prevenzione/protezione: 4.10.1 LAVORI FUORI TENSIONE La parte d impianto su cui si deve lavorare deve essere sezionata cioè separata da tutte le sorgenti di possibile alimentazione e occorre assicurarsi contro la richiusura. Pertanto: quadri locali: assicurarsi di aver posizionato l interruttore sul quadro locale in posizione zero/arresto ; togliere la chiavetta se l interruttore ne è dotato, in caso contrario staccare i fusibili; verificare che l impianto sia effettivamente fuori tensione con idonei strumenti (tester, cerca fase); apporre l apposito cartellino sull interruttore dell apparecchiatura in manutenzione; quadro generale: assicurarsi di avere posizionato l interruttore generale sullo zero ; Istr. Op. N 202I01GS - Revisione N. 0 del 11/01/ 2010 Pagina 16 di 17

è severamente vietato riarmare l interruttore quando il quadro è aperto; verificare che l impianto sia effettivamente fuori tensione con idonei strumenti (tester, cerca fase). 4.10.1 LAVORI IN TENSIONE Tutti i lavori in tensione devono essere eseguiti da persona esperta (PES) o dal persona avvertita (PAV) sotto la supervisione del PES. In ogni caso provvedere a: Eliminare i rischi di incendio ed esplosione prima di iniziare i lavori sotto tensione; Operare in posizione stabile e con entrambe le mani libere; Usare idonei equipaggiamenti individuale di protezione; Non indossare oggetti metallici; Non operare in condizioni atmosferiche avverse (es. temporali). 4.11 EMERGENZE In presenza di emergenze (ad es. fughe di gas, spandimenti di carboni attivi, prodotti chimici), occorre comunque fare riferimento al PIANO DI EMERGENZA INTEGRATO CON EMERGENZE DI TIPO AMBIENTALE che definisce azioni e responsabilità. 5 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Manuali d uso e manutenzione delle macchine di impianto site presso l ex discarica di Gerenzano. documento sulla protezione contro le esplosioni Doc. n MCE-E-03. piano di emergenza integrato con Emergenze di tipo ambientale. Istr. Op. N 202I01GS - Revisione N. 0 del 11/01/ 2010 Pagina 17 di 17