Considerazioni di carattere ambientale e appalti pubblici nel diritto interno: TUTELA AMBIENTALE A LIVELLO NAZIONALE

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TUTELA AMBIENTALE A LIVELLO NAZIONALE L. n. 296/2006: art. 1, comma 1126: l attuazione e il monitoraggio di un Piano d azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione. Il Piano prevede l adozione di misure volte all integrazione delle esigenze di sostenibilità ambientale nelle procedure di acquisto di beni e servizi delle PP.AA. All art. 1, comma 1127 della medesima legge sono indicate le categorie merceologiche. 1

TUTELA AMBIENTALE A LIVELLO NAZIONALE PIANO NAZIONALE D AZIONE SUL GREEN PUBLIC PROCUREMENT PAN D.I. 11 aprile 2008 e D.M. 10 aprile 2013 (Revisione 2013) - Il GPP è l approccio in base al quale le Amministrazioni Pubbliche integrano i criteri ambientali in tutte le fasi del processo di acquisto, incoraggiando la diffusione di tecnologie ambientali e lo sviluppo di prodotti validi sotto il profilo ambientale, attraverso la ricerca e la scelta dei risultati e delle soluzioni che hanno il minore impatto possibile sull ambiente lungo l intero ciclo di vita. - L integrazione degli aspetti ambientali nei processi di acquisto si basa su una visione d insieme di tutto il ciclo di vita, permettendo così di prendere in considerazione non solo gli aspetti attribuibili alla progettazione, alla produzione, all uso e allo smaltimento, ma anche i costi effettivi per la collettività. 2

TUTELA AMBIENTALE A LIVELLO NAZIONALE Il Piano d azione italiano si propone di: di coinvolgere i soggetti rilevanti per il GPP a livello nazionale; diffondere la conoscenza del GPP presso la P.A. e gli altri enti pubblici, attraverso attività di divulgazione e di formazione; definire, per prodotti, servizi e lavori identificati come prioritari per gli impatti ambientali e i volumi di spesa, le indicazioni metodologiche per la costruzione di processi di acquisto sostenibili e di criteri ambientali da inserire nei capitolati di gara; definire gli obiettivi nazionali, da raggiungere e ridefinire ogni 3 anni; monitorare periodicamente la diffusione del GPP e analizzare i benefici ambientali ottenuti. 3

segue Considerazioni di carattere ambientale e appalti TUTELA AMBIENTALE A LIVELLO NAZIONALE I criteri ambientali minimi (CAM) Il P.A.N. rinvia ad appositi decreti emanati dal Ministero dell Ambiente l individuazione di un set di criteri ambientali minimi per ciascuna tipologia di acquisto che ricade nell ambito delle categorie merceologiche individuate. Possono essere individuati CAM trasversali a più categorie I CAM sono le indicazioni tecniche del P.A.N., che consistono sia in considerazioni generali che in considerazioni specifiche di natura prevalentemente ambientale e, quando possibile, etico-sociale collegate alle diverse fasi delle procedure di gara che, se recepite dalle S.A., saranno utili a classificare come sostenibile l acquisto o l affidamento. 4

segue Considerazioni di carattere ambientale e appalti TUTELA AMBIENTALE A LIVELLO NAZIONALE I CAM utilizzabili nelle procedure di gara devono essere validi da un punto di vista scientifico, verificabili da parte dell ente aggiudicatore, realizzabili per le imprese offerenti. Laddove possibile, i CAM fanno riferimento alle norme tecniche delle etichette ecologiche ufficiali ed alle altre fonti informative esistenti e sono calibrati in modo che siano rispettati i principi della non distorsione della concorrenza e della par condicio. 5

segue Considerazioni di carattere ambientale e appalti TUTELA AMBIENTALE A LIVELLO NAZIONALE I CAM individuati dal P.A.N. non pregiudicano la possibilità di introdurre criteri più avanzati da parte degli Enti già operativi sul GPP Le S.A. possono inserire come specifiche tecniche o clausole contrattuali uno o più criteri premianti individuati dai D.M. di adozione dei CAM, previa analisi di mercato e nel rispetto del Codice dei contratti. 6

TUTELA AMBIENTALE A LIVELLO NAZIONALE segue Le Regioni sono invitate a includere il GPP nella normativa regionale e settoriale e a valutare: la possibilità di veicolare incentivi economici previsti a legislazione vigente per supportare gli appalti; l introduzione di criteri ambientali, nel processo di razionalizzazione dell acquisizione di beni, servizi e lavori, nell ambito del Sistema a rete ex art. 1 comma 457 L. n. 296/2006, tra Consip e le centrali d acquisto regionali; l orientamento del processo d acquisto di beni, servizi e lavori degli Enti locali verso criteri di sostenibilità ambientale. 7

TUTELA AMBIENTALE A LIVELLO REGIONALE L. R. Emilia Romagna 29 dicembre 2009, n. 28 Introduzione di criteri di sostenibilità ambientale negli acquisti della Pubblica Amministrazione Nel Piano d azione ambientale regionale, di cui all art. 99, L.R. n. 3/1999, sono individuati i criteri per la sostenibilità ambientale dei consumi pubblici Nel rispetto del Piano regionale, la Regione introduce i criteri di sostenibilità più avanzati La Regione promuove e sostiene, mediante l emanazione di Linee Guida, i Piani d azione per la sostenibilità ambientale dei Comuni, della Province, delle Unioni dei Comuni e degli altri Enti pubblici, vincolando la concessione di eventuali incentivi alla predisposizione dei Piani stessi. 8

TUTELA AMBIENTALE A LIVELLO REGIONALE Segue Le misure volte alla integrazione delle esigenze di sostenibilità ambientale nelle procedure di acquisto di beni e di servizi si basano sui criteri di cui all art. 1, comma 1126, L. n. 296/2006; oltre a tali criteri è applicabile il criterio della implementazione delle tecniche di riciclo e riutilizzo dei rifiuti e quello dell acquisto di prodotti agroalimentari tipici e biologici, il cui intero ciclo di produzione sia realizzato in Emilia Romagna. 9

TUTELA AMBIENTALE A LIVELLO REGIONALE Approvazione del Piano d'azione per la sostenibilità ambientale dei consumi pubblici in Regione Emilia-Romagna con D.d.A. n. 91 del 2 ottobre 2012 - La strategia regionale per l introduzione del GPP nella prassi dell Amministrazione regionale e degli Enti e Agenzie regionali, è stata declinata nei seguenti obiettivi operativi: accrescere le competenze interne: formazione e informazione dei dipendenti; aumentare la percentuale di acquisti di beni e servizi a ridotto impatto ambientale; 10

TUTELA AMBIENTALE A LIVELLO REGIONALE promuovere l introduzione di criteri ecologici negli appalti dei lavori; promuovere il risparmio, la riduzione dell'intensità e l'efficienza energetica; sviluppare il ricorso a fonti energetiche rinnovabili; promuovere il consumo responsabile all interno degli uffici regionali e degli altri enti pubblici; inserire criteri ecologici nella normativa e nella programmazione regionale; 11

TUTELA AMBIENTALE A LIVELLO REGIONALE Linee Guida regionali (approvate con D.G.R. n. 120 del 10 febbraio 2014) La Regione si è impegnata a sviluppare criteri o performance ambientali più avanzate (ad es. acquisto di prodotti agroalimentari tipici e biologici locali) Ai fini della definizione degli obiettivi quantitativi specifici di sostenibilità da parte di ciascun Ente, la Regione suggerisce di partire dall elenco di beni e servizi (11 categorie merceologiche) individuati dal PAN GPP e stabilire tra questi quali sono prioritari sulla base di: significatività dell acquisto per l ente (in termini di quantità di prodotto acquistato o ricorrenza del servizio e spesa sostenuta); esigenze dell ente in termini di acquisti a breve termine; priorità di politica ambientale ed obiettivi stabiliti in altri documenti programmatici dell Ente o in altri Piani e programmi anche settoriali 12

TUTELA AMBIENTALE A LIVELLO REGIONALE Segue La Regione suggerisce a ciascun Ente di stabilire le Regole per qualificare gli acquisti come sostenibili, procedendo alla selezione dei criteri di sostenibilità individuati come Requisiti minimi del bene, servizio o lavoro, ossia facendo riferimento ai CAM o stabilendo criteri ambientali e sociali più o meno restrittivi dei CAM. 13

TUTELA AMBIENTALE A LIVELLO REGIONALE La procedura che la Regione suggerisce di seguire nell inserimento dei criteri ambientali o sociali nei documenti di gara è articolata nelle seguenti fasi: 1) raccolta di informazioni [es. fonti informative per individuare i criteri ecologici e sociali; la disponibilità sul mercato di beni/servizi (es. marchi di prodotto disponibili)]; 2) inserimento dei criteri ambientali e sociali nelle fasi della procedura di Acquisti (definizione dell oggetto dell appalto; specifiche tecniche; selezione dei candidati; esecuzione dell appalto; criteri di aggiudicazione) 3) valutazione dei costi lungo il ciclo di vita dei prodotti e servizi. 14