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Transcript:

Milanofiori Strada 4 - Palazzo Q8 20089 Rozzano (MI) Tel. (02) 8925901 - Fax (02) 57510607 Ufficio di Roma Viale Pasteur, 10 00144 Roma Tel. (06) 5915041 - Fax (06) 5915044 ALLE AZIENDE ASSOCIATE LORO SEDI CIRCOLARE N.35/RM Roma,17 ottobre 2006 Prot: ECON/LF/DP/35 EXPORT SALUMI: NEL PRIMO SEMESTRE 2006 +6,8% IN QUANTITA +7,5 IN VALORE. TRA I PAESI DIDESTINAZIONE SPICCANO GLI INCREMENTI DI GRAN BRETAGNA E GERMANIA, TRA I PRODOTTI LE PERFORMANCE DI PROSCIUTTI COTTI SALAMI E PROSCIUTTI CRUDI Crescono ad un ritmo sostenuto le esportazioni di salumi nel primo semestre 2006. Nel periodo gennaio-giugno dell anno in corso, secondo i dati recentemente diffusi da ISTAT, sono state inviate all estero quasi 47mila tonnellate di prodotti (+6,8%) per un corrispettivo di oltre 346 milioni di euro (+ 7,5%). Una performance molto positiva ma, inferiore a quella evidenziata dall export del nostro Paese, che nel semestre preso in considerazione ha conosciuto un vero e proprio boom: in termini di valori +10,7% nel suo complesso +10,0% per l industria alimentare. Analogamente a quanto rilevato per il primo trimestre 2006 tutti i principali salumi, con l unica eccezione degli insaccati cotti, manifestano nel periodo analizzato risultati positivi, anche se con trend non sempre crescenti. I prosciutti crudi (nella categoria sono compresi anche speck, coppe e culatelli), si confermano determinanti per le nostre esportazioni. Il totale dei prosciutti con e senza osso inviati all estero nel periodo di riferimento, ha superato la soglia delle 22.500 tonnellate (+8,5%) per un valore di oltre 189 milioni di euro (+5,9%). Le due componenti del segmento hanno, però, mostrato una diversa evoluzione. I prosciutti con osso -risentendo del rallentamento della domanda francese- hanno chiuso in rosso (-2,7% nelle quantità e -5,7% nei valori) mentre quelli disossati hanno messo a segno un ottimo +11,0% in quantità e +7,0% in valore. Il sensibile divario registrato nel complesso fra l incremento dei quantitativi e quello del fatturato estero è ascrivibile ad una molteplicità di fattori. Pesano sul risultato sia le difficoltà di sovrapproduzione che il prodotto sta incontrando sul mercato interno, sia la capacità di spesa di alcuni dei più interessanti mercati di sbocco (la Croazia Aderente alla CONFINDUSTRIA 1

soprattutto) verso i quali vengono inviati prodotti a minor valore aggiunto, sia un generale non corretto posizionamento sulle piazze estere, dove non sempre l alta qualità del prodotto italiano viene adeguatamente remunerata. La domanda proveniente dai Paesi della Ue 25 si rivela -anche in questa prima metà dell anno- fondamentale per il principale prodotto della salumeria italiana. I Paesi della Unione assorbono, infatti, l 81,6% del totale esportato ma, dopo un primo trimestre stentato, appaiono in ripresa i paesi extra UE. All interno del mercato unico spiccano gli incrementi di Belgio (+12,2%) e Austria (+11,4%) che si vanno ad affiancare a quelli dei principali destinatari Francia (+6,7%) e Germania (+6,6%). Oltre i confini della Comunità, si conferma ottimo il trend degli invii verso la Croazia (+38,9%) e il Giappone (+18,5%), mentre recuperano la flessione del primo trimestre gli USA (+4,3%). Ancora negativa la prestazione verso la Svizzera (-16,5%) a testimonianza delle difficoltà che i nostri prodotti da qualche tempo stanno incontrando presso i consumatori elvetici. Particolarmente interessante, la ripresa del mercato statunitense che, grazie alla performance del secondo trimestre, non soltanto annulla la perdita evidenziata nel primo, ma soprattutto consolida l ottimo risultato maturato nell analogo periodo dell anno precedente. Ottimo l andamento dei salami: nel complesso dei primi sei mesi dell anno sono state inviate oltre i nostri confini quasi 8.000 tonnellate (+9,7%) per 70 milioni di euro (+10,0%). Molti buoni in particolare i risultati maturati in Germania (+10,1% in quantità) primo mercato di destinazione e Regno Unito (+38,9% per oltre 1.100 tonnellate), che rafforza così ulteriormente la propria posizione di secondo importatore dei nostri salami davanti alla Svizzera. Quest ultima, saldamente al terzo posto, blocca con un +0,8% la tendenza al ribasso registrata nel primo trimestre dell anno. Continua, invece, a mostrare un andamento negativo la Francia che, con un -16,5%, accentua ulteriormente la contrazione registrata nel primo trimestre. Prosegue il momento non brillante per la mortadella, anche se il prodotto, dopo il calo evidenziato nel primo trimestre del 2006 sia nelle quantità esportate sia nei valori, riesce a chiudere il semestre in pareggio grazie alla lieve ripresa del secondo parziale dell anno. Decisiva per il prodotto la ripresa delle piazze tedesca (+5,0%) e francese (+2,3%) primo e terzo mercato di destinazione, nonché quella dei nuovi membri della UE. In attenuazione ma ancora negativi i trend degli invii verso Spagna (-7,5%) e Grecia (-9,1%) e quelli di alcuni mercati minori. Prosegue sempre sostenuta la crescita del prosciutto cotto, le cui esportazioni hanno superato le 4.500 tonnellate (+10,9%) per un valore di oltre 27 milioni di euro (+17,4%). La differenza fra gli incrementi nei valori e nei volumi a favore dei primi sembra confermare un migliore posizionamento del prodotto sulle piazze estere che sarebbero disposte a premiare con un prezzo maggiore la migliore qualità del nostro salume. Fondamentali per il raggiungimento di questo risultato le performance dei primi tre mercati di riferimento: Aderente alla CONFINDUSTRIA 2

Francia (+7,9% per oltre 1.300 tonnellate), Germania (+2,8%) e Regno Unito (+60,6%). Molto positivi anche gli incrementi ottenuti in Spagna (37,2%) e Belgio (+44,1%). Negativo l apporto alla crescita dei nuovi Membri della UE (in particolare Rep. Ceca e Ungheria ) e quello dell Austria che con un -13,1% inverte la favorevole tendenza messa in luce nel primo trimestre. In crescita, infine, anche pancetta e bresaola. La prima con un +6,0% in quantità (oltre 1.000 tonnellate) e un +3,6% in valore mostra, dopo il brillante esito del primo trimestre, un lieve rallentamento nel secondo. A determinare tale rallentamento la minore domanda comunque sempre elevata proveniente dal Regno Unito (da +19,4 a +9,2%) primo mercato di destinazione e i cali di Francia (-1,1%), Belgio (-20,2%) e Austria (-8,0%) La bresaola, invece, conferma il proprio trend positivo. La brillante crescita del secondo trimestre va a sommarsi a quella già molto buona del primo, determinando un risultato complessivo di oltre 764 tonnellate inviate (+19,1%) per un valore di quasi 12 milioni di euro (+25,4%). Molto positivi gli incrementi evidenziati dalla domanda di Svizzera (+49,7%) e Francia (+28,4%) mentre risulta in contrazione quella tedesca (-5,4%) che, però, risente del confronto con il buonissimo esito dell analogo periodo dell anno precedente. Considerando la sempre più difficile situazione di approvvigionamento della materia prima, che mette a rischio la redditività dei produttori, appaiono chiare le potenzialità di un prodotto sempre molto appetito sul mercato internazionale oltre che su quello interno. Per quanto concerne i mercati di riferimento fra i primi 5 spiccano gli incrementi di Regno Unito (+17,2%) e Belgio (+9,4%), mentre risultano più attenuati gli aumenti di Francia, Germania e Paesi Bassi. La Francia, grazie al pur modesto +4,1% (che sconta, però il confronto con un ottimo primo semestre 2005) si conferma primo paese destinatario delle nostre esportazioni in termini di volumi. Nella prima metà dell anno gli arrivi oltralpe di prodotti italiani hanno sfiorato le 11.500 tonnellate per quasi 77 milioni di euro (+4,8%). A trainare le spedizioni verso il paese i prosciutti crudi, che fra quelli con e senza osso hanno superato le 7.300 tonnellate (+6,7%), per un valore complessivo superiore ai 50,5 milioni di euro. Da sottolineare in particolare il rallentamento della domanda di prodotti in osso -4,0% per la quale il paese rappresenta il primo mercato di riferimento con una quota dell 87,1%. Positive anche le spedizioni di mortadella (+2,3%) e di prosciutto cotto (+7,9% in quantità e +7,4% in valore). Si conferma, invece, ancora in calo l invio dei salami (-16,5%) sulla cui prestazione continua a gravare il penalizzante confronto con il 2005. Decisamente migliori i risultati maturati in Germania che, con un incremento del 7,2% in volume e del 3,9% in valore, si conferma al secondo posto come paese di riferimento per le quantità, ma al primo per valore (79,5 milioni di euro, contro i 76,8 della Francia). Fatta eccezione per la bresaola, che registra una battuta di arresto dopo gli exploit degli ultimi anni, il mercato tedesco mette in evidenza una significativa crescita nella domanda Aderente alla CONFINDUSTRIA 3

per tutti i principali prodotti della nostra salumeria: prosciutto crudo (+6,6%), salami (+10,1%), pancette (+10,3%) mortadella (+5,0%) e prosciutti cotti (+2,8%). Ottimo il risultato del Regno Unito, ove i nostri prodotti sembrano muoversi con un passo più lungo (+17,2%in quantità +19,8%in valore). Spiccano in particolare le performance su questo mercato di pancette (+9,2%) prosciutti cotti (+60,6%) e salami (+38,9% ed un quantitativo di oltre 1.100 tonnellate inviate); mentre faticano ad affermarsi i prosciutti crudi, che chiudono il periodo con una lieve contrazione (-0,8%). Si conferma positiva la situazione delle spedizioni verso l Austria che, con un +6,6%, consolida la propria posizione di terzo mercato di destinazione. Decisivi, per il rendimento del nostro export verso questo Paese, gli aumenti evidenziati da prosciutto crudo e speck (+11,4%), salami (+10,9%) e mortadelle (+15,8%) ma soffrono gli invii di prosciutti cotti ( -13,1%). Prosegue la fase di contrazione degli ordinativi provenienti dalla Spagna (-4,0%in quantità e -1,8% in valore), relativamente alla quale si evidenziano decise riduzioni nelle spedizioni di mortadella (-7,5%) e prosciutti crudi (-24,6%). Deludono ancora i nuovi Paesi membri della UE che, seppure con andamenti differenti, continuano ad essere accomunati da una limitata richiesta di prodotti e a disattendere le aspettative che ne avevano accompagnato l ingresso nella Unione. Oltre i confini comunitari spicca la crescita nelle esportazioni verso Giappone e Croazia (rispettivamente +8,2% e +12,4%) e la ripresa del mercato USA (+5,7%). Fondamentali per queste piazze gli incrementi nelle spedizioni dei prosciutti crudi che, non solo rappresentano la voce più importante, ma anche quella con una dinamica della domanda più vivace. Continuano invece ad evidenziare un andamento negativo gli invii verso Svizzera (-2,4%) principalmente a causa della riduzione nella domanda di prosciutto crudo (-16,5%) e mortadella (-9,1%). In contenuta contrazione infine le esportazioni verso la Federazione Russa (-2,4%) che, seppure in recupero rispetto al primo trimestre dell anno in corso, non riescono a replicare il brillante risultato del primo semestre 2005. Ulteriori informazioni e chiarimenti su quanto riportato con la presente potranno essere richiesti all Ufficio ASS.I.CA. di Roma All.to. Il Direttore Dott. Gianni Gorreri Aderente alla CONFINDUSTRIA 4

1 SEMESTRE 2006 1 SEM.06/1 SEM.05 Export Import Saldo Export Import Tonn (mgl) Tonn (mgl) Tonn (mgl) Peso Valore Peso Valore Prosciutti crudi e speck 22.246 189.403 6.183 19.371 16.063 170.032 8,5% 5,9% 43,5% 41,4% Pancette stagionate 1.065 7.748 741 3.154 324 4.594 6,0% 3,6% -25,0% -18,9% Salami e salsicce 7.923 70.007 1.629 6.887 6.294 63.120 9,7% 10,0% 14,0% 20,8% Mortadella e wurstel 8.860 31.892 5.081 13.581 3.779 18.310 0,0% 0,8% 50,1% 34,6% Prosciutto cotto 4.579 27.190 1.981 8.345 2.598 18.845 10,9% 17,4% 17,0% 18,2% Spalle cotte 342 1.258 514 1.381-172 -123 63,3% 47,4% 7,8% 27,4% Bresaola 765 11.969 40 469 725 11.500 19,1% 25,4% -69,1% -15,0% Carni suine in salamoia 351 2.405 3.242 9.050-2.890-6.645-10,8% -2,9% 16,4% 11,5% Altri salumi 647 4.686 1.826 6.702-1.180-2.016-25,4% 3,0% -89,3% -7,3% Totale salumi 46.778 346.557 21.236 68.940 25.542 277.617 6,8% 7,5% 24,6% 20,1% Elaborazioni ASS.I.CA. su dati ISTAT Aderente alla CONFINDUSTRIA 5