Laboratorio di Comunicazione Canzoni per educare e migliorare Laboratorio di Italiano come Interculturale e Didattica l apprendimento dell italiano lingua straniera Università Ca Foscari, Venezia Schede di comprensione e analisi delle canzoni del Festival di Sanremo 2016 Le schede sono a libero uso, gratuite, e sono offerte da LabCom (www.unive.it/labcom), che include la sezione EduMusic, e da Itals (www.itals.it) a tutti gli insegnanti, gli studenti e gli appassionati della lingua italiana nel mondo Prima dell ascolto QUANDO SONO LONTANO Cantata da CLEMENTINO di C. Maccaro V. Stein K. Scherer Didattizzazione a cura di Annalisa Brichese 1 A spasso nel mondo Segna nella cartina: - il luogo dove sei nato - un luogo di uno spostamento importante della tua vita (un viaggio, un trasferimento ecc.) - il posto dove ti immagini di vivere in un futuro prossimo Una volta che hai visualizzato i luoghi sulla cartina condividi con la classe le tue risposte
2 La trama misteriosa Leggi la strofa della canzone e ipotizza: Chi è il protagonista Dove si svolge il racconto? Quando si svolge il racconto? In che periodo storico siamo? Perché il protagonista emigra? Come cambiano, secondo te, le sensazioni quando si è distanti da casa? La storia di un musicante emigrante anima vagante E guarda come cambia tutto quando sei distante E la voglia di sentirti grande 5 ragazzi e un volante Uanema santa «Ma k capa vacant». 3 Diventa compositore Leggi alcune frasi riprese dalla canzone e prova a ricomporle ipotizzando la scelta del cantante. Si tratta dell incipit della canzone Vorrei tornare ho capito indietro! Ma A 15 anni che non era fatto qui una cometa una promessa che li ripeto fra Il cuore spaccate quanti dei note stonate nostri a questo e fare le dentro si quanti sbagli volevo oscurate nocche come la pietra Quante notti cose sbagliate prendermi anche
Durante l ascolto 4 L indovino Ascolta la canzone e scrivi l incipit corretto. Le tue ipotesi erano giuste? Che cosa ti ha aiutato a riordinarle? 5 Puzzle di strofe Numera le strofe in ordine da 1 a 12 Quante notti oscurate, nocche spaccate, note stonate, quanti dei nostri a fare le cose sbagliate. C è chi si è perso dietro un muro e chi va avanti per il suo, c è chi ha la forza tutti i giorni e poi combatte il buio. E voglio o ciel a guarda da quando ero in fasce Come fenice che fra poi da zero rinasce Apar vasc, guardo fuori che piove è tempesta Chi muore presto e nelle mani qua polvere resta.
Io che sto qui a guardare il mondo da più sfumature, lontano da mamma e papà dove sono le cure? Circondato dal disordine, scappato come rondine, se guardo il mare fra mi sento un vortice. E quann stong luntan, ricordo qualche anno fa. Così mi tengo stretto dentro tutto quello che ho Pregando che dall alto qualcuno ci salvi perciò Chi porta i figli a scuola tutti i giorni spera in un futuro migliore E c è chi guarda fuori e prega il Signore Me lo lo riscrivo adesso con l inchiostro sulla pelle Di tutti quei ricordi come schiavi nelle celle I chiari di luna, la notte più infame e ribelle. La storia di un musicante emigrante anima vagante E guarda come cambia tutto quando sei distante E la voglia di sentirti grande 5 ragazzi e un volante Uanema santa «Ma k capa vacant». Tutti quelli scappati altrove Fammi vedere il colore li dove non c è sole Il tempo che fra è passato qui Vorrei tornare indietro! Ma quanti sbagli fra ho capito che non li ripeto, Il cuore dentro si era fatto qui come la pietra, A 15 anni una promessa che volevo questo e prendermi anche una cometa. Quante cose cambiate negli anni Un amico mi chiamava e diceva frate!!! «Perché se cadrai io ti rialzerò O mi sdraio qui vicino a te». Noi da bambini volevamo toccare le stelle. E quann stong luntan, ricordo qualche anno fa Guagliun miez a na via, na luce ind a sta città E mo ca song emigrante, e voglio o ciel a guardà Penso ca si stat a primma, tu si tutt a vita mia.
Guagliun miez a na via, na luce ind a sta città E mo ca song emigrante, e voglio o ciel a guardà Penso ca si stat a primma, tu si tutt a vita mia. E quann stong luntan, ricordo qualche anno fa Guagliun miez a na via, na luce ind a sta città E mo ca song emigrante, e voglio o ciel a guardà Penso ca si stat a primma, tu si tutt a vita mia. Dopo l ascolto 6 Diventa traduttore Unisci la frase in dialetto con la parafrasi in italiano. 1. Guagliun miez a na via, na luce ind a sta città a. Ma ora che sono emigrante e voglio guardare il cielo 2. Penso ca si stat a primma, tu si tutt a vita mia. b. Ragazzo in mezzo ad una strada, una luce in questa città 3. E mo ca song emigrante, e voglio o ciel a guardà c. Penso che tu sia stata la prima, tu sei tutta la mia vita 7 Un emigrazione tutta italiana Leggi e rispondi alle domande 1 / 2. / 3. LE MIGRAZIONI INTERNE Le prime migrazioni in Italia hanno avuto carattere agricolo i pastori portavano le loro greggi a pascolare assai lontano dalle montagne, nelle pianure sottostanti; i mietitori accorrevano in frotte nel Tavoliere delle Puglie e in altre zone coltivate intensamente a grano; inoltre, il raccolto e la monda del riso avevano sempre attirato manodopera stagionale prevalentemente femminile dalle altre regioni confinanti con la Lombardia. Il secondo dopoguerra vide l'italia diventare in pochi anni un paese industriale; questo provocò un grosso movimento migratorio che ebbe come effetto un gigantesco mescolamento di popolazione al suo interno. L'avvento dell industrializzazione infatti richiese forti contingenti di lavoratori dagli altri paesi e soprattutto
dalle campagne: le città si popolarono e crebbero in modo vertiginoso. Dal 1946 ad oggi circa sei milioni di italiani emigrarono all'estero, mentre negli stessi anni altri 17.000.000 di italiani cambiarono residenza, trasferendosi per motivi di lavoro da una parte all'altra del Paese, ma soprattutto nelle città industriali del Centro- Nord. Fu soprattutto nel corso degli anni Sessanta che un imponente flusso migratorio portò molti lavoratori dalle aree agricole del Mezzogiorno verso le regioni e le città industrializzate dell Italia del Nord che potevano garantire posti di lavoro nelle loro fabbriche. Tipico è il caso di Torino dove gli stabilimenti FIAT assorbirono grandi quantità di manodopera, al punto che in alcuni reparti più dell'80% degli operai era di origine meridionale. Fonte: http://www.cpc-chiasso.ch/attivita/doc/migrazioni%20sud ORD%20in%20Italia%20nel%20dopoguerra.pdf 1. Quali sono le cause delle prime migrazioni in Italia? 2. Cosa succede in Italia nel secondo dopoguerra? 3. In quale fabbrica si concentra la manodopera intorno agli anni 60? 4. Secondo te, l emigrazione adesso è cambiata rispetto a quella presentata nel brano che hai letto? Motiva la tua risposta. 8 L intervista A coppie. Uno di voi è il cantante e uno è il presentatore di Sanremo. Immaginate le domande e le possibili risposte dell intervista. Poi confrontatevi con la classe. Ecco alcuni spunti per guidarti nell intervista: - Perché porti a Sanremo una canzone che ha delle strofe in dialetto? - I tuoi genitori ti seguono e ti aiutano? Sono fieri del tuo successo?